L utilizzo dei privileges in ostetricia e ginecologia

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1 L utilizzo dei privileges in ostetricia e ginecologia Giuseppe Ettore ARNAS Garibaldi Catania Dipartimento Materno Infantile 1

2 Definizione del governo clinico sistema attraverso il quale le organizzazioni sanitarie si rendono responsabili per il miglioramento continuo dei loro servizi e garantiscono elevati standard di performance assistenziale, assicurando le condizioni ottimali nelle quali viene favorita l eccellenza clinica (Donaldson;1997) 2

3 Allo stato attuale, nella nostra organizzazione sanitaria non esiste un processo che tuteli la sicurezza del paziente rendendo esplicito chi sa fare cosa all interno di un reparto in funzione delle proprie competenze, delle esperienze maturate nel corso della propria attività professionale e sulla base dei volumi di attività realmente erogati e dei relativi esiti. 3

4 Problema Utilizzo di strumenti e metodologie che, a garanzia della sicurezza dei pazienti, all interno delle proprie organizzazioni, rendano esplicito quali prestazioni sanitarie il singolo medico sia in grado di effettuare, in funzione delle rispettive qualifiche. Attualmente in Italia il criterio predominante che viene utilizzato per l autorizzazione dei medici a svolgere determinate procedure o attività è rappresentato dalla valutazione dei titoli di studio, quali la laurea in medicina e chirurgia e il diploma di specializzazione. A ciò si aggiunga il fatto che la normativa nazionale sulla valutazione delle performance individuali è di recente modifica (2010) e che nei diversi contesti regionali non sono ancora stati strutturati strumenti concreti ed efficaci per una valutazione dei dirigenti medici basate sulle competenze e sulle effettive performance. 4

5 Tra i fattori contribuenti al verificarsi degli eventi sentinella, tramite analisi retrospettive delle cause profonde (RCA) è emersa in modo evidente la mancata applicazione di criteri espliciti di autorizzazione dei singoli medici a svolgere determinate procedure o attività sanitarie, con impatto negativo sulla qualità dell assistenza sanitaria. 5

6 la decisione più critica che deve essere presa da un organizzazione sanitaria al fine di tutelare la sicurezza dei pazienti e promuovere la qualità dei propri servizi sanitari, riguarda le competenze cliniche aggiornate dei singoli medici e la determinazione di quali prestazioni cliniche il singolo medico sarà autorizzato a eseguire: tale processoviene anche chiamato conferimento dei privileges. 6

7 Etimologia privilegio 7

8 STANDARD JOINT COMMISSION INTERNATIONAL Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente IPSG Accesso all'assistenza e Continuità delle Cure (ACC) Diritti del Paziente e dei Familiari (PFR) Valutazione del Paziente (AOP) Cura del Paziente (COP) Assistenza Anestesiologica e Chirugica (ASC) Gestione e Utilizzo dei Farmaci (MMU) Miglioramento della Qualità e Sicurezza del Paziente (QPS) Qualifiche e Formazione del Personale (SQE) Gestione della Comunicazione e delle Informazioni (MCI)

9 Qualifiche e Formazione del Personale (SQE) 9

10 Qualifiche e Formazione del Personale (SQE) SQE.9 L organizzazione ha un processo efficace per raccogliere, verificare e valutare le credenziali (abilitazione, formazione, pratica, competenze ed esperienze) del personale medico autorizzato a fornire assistenza sanitaria senza supervisione. SQE.10 L organizzazione ha una procedura standardizzata oggettiva e basata sull evidenza per autorizzare tutti i medici a ricoverare e a curare i pazienti e a erogare altre prestazioni cliniche in funzione delle rispettive qualifiche. SQE.11 L organizzazione si serve di un processo standardizzato e permanente per valutare la qualità e la sicurezza delle prestazioni cliniche erogate da ciascun medico. 10

11 JOINT COMMISSION INTERNATIONAL PRIVILEGES Lo scopo principale è garantire che i pazienti ricevano assistenza di qualità da parte di un professionista qualificato a trattare una specifica patologia o eseguire una specifica procedura STANDARD SQE.10 L organizzazione ha una procedura standardizzata oggettiva e basata sull evidenza per autorizzare tutti i medici a ricoverare e a curare i pazienti e a erogare altre prestazioni cliniche in funzione delle rispettive qualifiche. 11

12 Conferimento privileges Processo standardizzato per cui l organizzazione sanitaria autorizza un professionista medico ad eseguire determinate prestazioni sanitarie in termini di aree cliniche e contenuti delle prestazioni, sulla base di una valutazione delle credenziali e delle performance del professionista. Glossario Manuale JCI 4 Ed 12

13 Intento SQE La decisione più critica che deve essere presa da un organizzazione sanitaria al fine di tutelare la sicurezza dei pazienti e promuovere la qualità dei propri servizi sanitari, riguarda le competenze cliniche aggiornate dei singoli medici e determinare quali prestazioni cliniche il singolo medico sarà autorizzato a eseguire. 13

14 Intento di SQE.10 2.In occasione della riconferma in ruolo, l organizzazione raccoglie e utilizza le informazioni relative alle seguenti aree di competenza generale dei professionisti medici: a. Assistenza sanitaria b. Conoscenze mediche/cliniche c. Apprendimento e miglioramento basato sulla pratica professionale d. Capacità di comunicazione e nei rapporti interpersonali e. Professionalità f. Pratiche di sistema 14

15 . Elementi misurabili 1. La decisione in merito alla riconferma per l erogazione di prestazioni sanitarie è guidata dagli elementi di cui ai punti a) f) dell intento e dal riesame annuale delle performance del singolo medico. 2. L organizzazione si serve di un processo standardizzato, documentato in una politica ufficiale, per il conferimento dei privileges per l erogazione di prestazioni sanitarie ai singoli medici in occasione dell assegnazione del primo incarico e della riconferma 3. Le prestazioni sanitarie da erogarsi ad opera di ciascun medico sono chiaramente delineate e comunicate dai leader dell organizzazione a tutte le unità operative dell organizzazione e al singolo medico interessato 4. Ciascun medico eroga solo ed esclusivamente quelle prestazioni che gli sono state specificatamente autorizzate dall organizzazione. 15

16 RE-ATTRIBUZIONE DEI PRIVILEGES Il Dirigente Medico può fare domanda al proprio Responsabile di U.O. di vedere re-attribuito il proprio grado di autonomia rispetto a determinate attività e procedure, per le quali ritiene di aver raggiunto la soddisfazione dei criteri previsti dalle schede. In ogni caso, è necessario che il Responsabile di U.O. riassegni su base annuale i Privileges ai propri collaboratori medici. 16

17 GESTIONE DELL EMERGENZA È consentito al medico procedere in autonomia con una attività o una procedura, anche se non gli è stato conferito un livello di completa autonomia su quella specifica attività o procedura, in casi di emergenza, nei quali: la vita del paziente sia in pericolo; sia assolutamente necessaria l esecuzione di quella determinata attività o procedura; non vi siano altri medici presenti con un livello più elevato di autonomia 17

18 Vantaggi dei Privilegi La formalizzazione del livello di privilege permette di: Garantire al paziente che la prestazione è eseguita sempre dal medico che ha le competenze cliniche per farla. Favorire lo sviluppo individuale del singolo medico. Motivare i singoli a crescere nel tempo chiarendo il livello posseduto e le aspettative future. 18

19 Cosa non sono i Privileges non sono vantaggi concessi a singoli o a più, di cui si gode a esclusione degli altri contro il diritto comune; non hanno in alcun modo lo scopo di misurare l abilità dei singoli medici; non sono uno strumento per definire graduatorie o classifiche tra i medici; non sono griglie di valutazione della performance dei medici; non sono uno strumento anti sindacale; non hanno la finalità di creare competizione o rivalità tra colleghi. 19

20 Miglioramento continuo: competenze e formazione Definire attività e procedue e requisiti minimi per autorizzare i diversi livelli di autonomia Attribuire i privilegi ai professionisti Conferimento Privileges Attuare interventi per migliorare e mantenere i livelli di autonomia Raccogliere e valutare i dati sulle diverse aree di competenza 20

21 Metodi di definizione dei privilegi Lista della spesa Definizione di categorie/livelli di privilegi Definizione di core privileges Una combinazione dei metodi precedenti 21

22 Il coinvolgimento delle società scientifiche (ANMCO, AOGOI e SIMEU) è fondamentale per l avvio del progetto, sia per la loro decisiva partecipazione al processo di individuazione di criteri e modalità di valutazione specifici per l assegnazione dei privileges all interno delle diverse aree professionali, sia per quanto riguarda le sperimentazioni nei diversi presidi. 22

23 Sono stati definiti e sperimentati: le attività opportunamente suddivise in macro gruppi che vengono svolte dai professionisti di ciascuna specialità i livelli di autonomia conferibilia ciascun dirigente medico (Autonomo, Autorizzato con Supervisione, Non autorizzato) i criteri in base ai quali conferire ai singoli professionisti il grado di autonomia 23

24 LIVELLI DI AUTONOMIA E CRITERI DI ASSEGNAZIONE A = Autonomo B = Autorizzato con supervisione C = Non autorizzato Tale livello prevede che l attività o la procedura possa venire svolta dal medico in autonomia piena. Tale livello prevede per lo svolgimento della procedura cui si riferisce, l affiancamento da parte di un medico referente, che supervisiona lo svolgimento di attività e procedure. Il medico referente è identificato dal responsabile della U.O./Servizio di assegnazione, fra coloro che hanno privileges in autonomia per quelle date attività e procedure. Tale livello prevede che il medico non sia autorizzato allo svolgimento in prima persona dell attività o della procedura cui si riferisce il giudizio, ma che possa assistere allo svolgimento della stessa in presenza di un medico a cui è stato attribuito il livello di autonomia. 24

25 Step operativi Costituzione di un gruppo di lavoro aziendale multidisciplinare Formazione specifica sui privileges Autovalutazione da parte del singolo professionista Assegnazione dei privileges basata su confronto verbale con il singolo dirigente medico, al quale viene spiegato il razionale dell assegnazione, i criteri di assegnazione e i livelli di autonomia. Condivisione: ogni medico avrà condiviso con il proprio responsabile la valutazione dei propri privileges sulla base dei criteri espliciti previsti dalla scheda regionale. E anche importante che, in sede di discussione, vengano pianificati in modo condiviso gli obiettivi per l anno successivo e gli step per il raggiungimento di un più elevato grado di autonomia in determinate attività. Utilizzo: i gruppi aziendali hanno il compito di favorire un effettivo ed efficace utilizzo dei privileges all interno dell azienda e del presidio, incentivandone l uso per l analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti, la pianificazione della formazione e dell addestramento, la programmazione degli step per aumentare il livello di autonomia dei professionisti, la valutazione professionale. 25

26 Formazione specifica sui privileges Responsabile Unità Operativa Coordinatore ostetriche Coordinatore Infermieri Referente Qualità Direttore sanitario Professionisti 26

27 GRUPPI DI LAVORO PER UU.OO. DEFINIZIONE DI TUTTE LE ATTIVITA /PRESTAZIONI DELL UNITA OPERATIVA 27

28 AUTOVALUTAZIONE OGNI MEDICO HA VALUTATO IL POSSESSO DEI PROPRI PRIVILEGES 28

29 CONDIVISIONE Ogni Medico ha condiviso con il proprio Responsabile la valutazione dei propri privileges 29

30 LA CHIAVE DEL SUCCESSO PROCESSO PARTECIPATIVO 30

31 Il Gruppo di lavoro regionale Il progetto è stato coordinato e supervisionato da un Gruppo di lavoro regionale così composto: Rappresentanti delle Direzioni Sanitarie aziendali Rappresentanti delle Direzioni Mediche di Presidio Rappresentati degli Uffici del Personale Rappresentati Assessorato della Salute Consulenti JCI Rappresentati società scientifiche (SIMEU, ANMCO, AOGOI) 31

32 Obiettivi specifici del progetto Il progetto ha sperimentato l introduzione dei privilegies nella Regione Siciliana e, in particolare, in alcuni specifici settori professionali, quali: Medicina d Urgenza Cardiologia Ostetricia e Ginecologia Questo obiettivo specifico si configura quale primo passo verso una graduale diffusione dei privilegies in tutte le strutture sanitarie della Regione. 32

33 Il programma, gli obiettivi e i tempi 1. Condivisione del progetto a livello di gruppo di lavoro regionale (settembre 2011); 2. Definizione di una giornata seminariale con le società scientifiche per comprendere tecnicamente il tema dei privilegi (settembre 2011) 3. Individuazione da parte delle società scientifiche di uno schema di privilegi e di criteri di attribuzione degli stessi (ottobre 2011) 4. Sperimentazione in tre U.O. per disciplina (gennaio 2012) 5. Decreto che definisce le regole per tutte le aziende (giugno 2012) 6. Si ricomincia con altre società scientifiche.. 33

34 Il Gruppo di lavoro regionale Dr. Giuseppe Murolo, Assessorato della Salute Regione Siciliana Dr. Giuseppe Virga, Assessorato della Salute Regione Siciliana Dr. Giuseppe Sgroi, Assessorato della Salute Regione Siciliana Prof. Antonello Zangrandi, Joint Commission International Dr. Mario Faini, Joint Commission International Dr. Rosanna Oliva, ASP Trapani Dr. Giuseppe Giammanco, ARNAS Garibaldi Dr. Antonio Lazzara, A.O. Cannizzaro Dr. Giuseppe Ettore, AOGOI - Sez. Sicilia Dr. Ernesto Mossuti, ANMCO - Sez. Sicilia Dr. Clemente Giuffrida, SIMEU - Sez. Sicilia; 34

35 35

36 Art. 1 Sono approvati i criteri elaborati con la collaborazione delle Società Scientifiche per il conferimento dei privileges, nei settori professionali, quali: Medicina d Urgenza, Cardiologia, Ostetricia e Ginecologia, esplicitati nell allegato Guida all utilizzo dei privileges al presente decreto che ne costituisce parte integrante. 36

37 Art. 2 Ogni struttura ospedaliera pubblica e privata accreditata, per garantire una maggiore sicurezza dei pazienti, è tenuta ad effettuare il processo di conferimento dei privileges, nei settori professionali, quali: Medicina d Urgenza, Cardiologia, Ostetricia e Ginecologia, secondo quanto specificato nella Guida, di cui all art 1. 37

38 Art. 3 L applicazione uniforme e completa dei privileges prevede che, annualmente, dovrà essere effettuato un controllo, su un campione definito di cartelle della U.O., da parte del Responsabile di U.O. e dalla Direzione Sanitaria/Direzione Medica di Presidio, al fine di verificare che le attività e le procedure effettuate siano state eseguite dai professionisti con livello di autonomia congruente. 38

39 Art. 4 Nella redazione del Piano formativo aziendale, la determinazione dei percorsi formativi dei singoli professionisti operanti nelle UU.OO. nelle quali si attua il processo di conferimento dei privileges, dovrà tenere conto dei fabbisogni formativi espressi dal responsabile dell U.O. a partire dagli elementi contenuti nelle relative schede dei privileges, condivise dallo stesso con il singolo professionista. 39

40 Guida all utilizzo dei Privileges

41 La sicurezza della madre, del neonato e dei professionisti in sala parto I privilieges, i professionisti e la responsabilità 41

42 La sicurezza della madre, del neonato e dei professionisti in sala parto I privilieges, i professionisti e la responsabilità 42

43 Grazie dell attenzione 43

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