Autoanticorpi nella celiachia: marcatori di malattia e di patologia autoimmune associata (Rassegna)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Autoanticorpi nella celiachia: marcatori di malattia e di patologia autoimmune associata (Rassegna)"

Transcript

1 Autoanticorpi nella celiachia: marcatori di malattia e di patologia autoimmune associata (Rassegna) Umberto Volta Dipartimento di Medicina Interna, Cardioangiologia, Epatologia, Policlinico S. Orsola-Malpighi - Bologna INTRODUZIONE La malattia celiaca rappresenta un modello particolare di malattia autoimmune per la quale, a differenza di molte altre patologie del sistema immunitario, sono noti i più rilevanti elementi patogenetici fra cui il fattore estrinseco scatenante (gliadina), la stretta associazione genetica con gli antigeni del sistema di istocompatibilità (HLA-DQ2 o -DQ8) ed il principale autoantigene verso cui è diretta la risposta autoanticorpale (transglutaminasi tessutale - ttg) 1. Sebbene l organo bersaglio della malattia celiaca sia l intestino tenue, l intolleranza al glutine può essere considerata a tutti gli effetti una malattia sistemica con interessamento di molti altri organi ed apparati quali, per citarne solo alcuni, la cute, la tiroide, il pancreas, il cuore, il fegato, le articolazioni, i muscoli ed il sistema nervoso centrale e periferico L evidenza di questa affermazione non deriva solo dalle molteplici associazioni ormai chiaramente documentate fra celiachia e patologie di altri distretti, ma soprattutto dal fatto che la transglutaminasi tissutale, il principale autoantigene della celiachia, ha una distribuzione praticamente ubiquitaria nell organismo umano 11,12 ed, una volta innescato, il meccanismo autoimmune può portare ad interessamento di organi e sedi fino a qualche anno fa francamente insospettabili, di cui un esempio sono le recenti identificazioni di associazione con quadri di cardiopatia dilatativa idiopatica e patologia neurologica 13,14. La ttg svolge un ruolo di primo piano nell innescare il disordine immunologico della malattia attraverso la deamidazione dei peptidi di gliadina, i quali si legano a loro volta più avidamente alle molecole HLA- DQ2, DQ8 sulle APC (Antigen Presenting Cells) con conseguente potenziamento della risposta T cellulare specifica per la gliadina 15,16. I linfociti T attivati producono sia citochine di tipo Th1 in grado di determinare atrofia dei villi intestinali ed iperplasia delle cripte che citochine di tipo Th2 con conseguente produzione di autoanticorpi specifici (anticorpi antiendomisio di classe IgA) ed autoanticorpi secondari diretti contro il citoscheletro (anticorpi antiactina). Un meccanismo cruciale nel determinismo delle manifestazioni autoimmuni secondarie osservate nella malattia celiaca è rappresentato dalla formazione di neo-epitopi attraverso meccanismi di legame o deamidazione di proteine funzionali/strutturali endogene o esogene (virali, batteriche, nutrizionali), neoepitopi che si vengono a formare a causa di una disregolazione della ttg nei processi infiammatori. La diffusione secondaria di questi neoepitopi aumenta il rischio di patologia autoimmune associata a celiachia fino al 35% dopo 20 anni di esposizione al glutine 17. Il riscontro di manifestazioni di autoimmunità secondaria nella malattia celiaca deve essere messo anche in relazione alla linfocitopenia periferica ed all aumentata attivazione delle cellule T, causa di aumentata apoptosi periferica 18. La risposta autoanticorpale sierica presente nella celiachia può essere divisa in due grandi capitoli: da un lato, la produzione di autoanticorpi, marcatori di celiachia ed in parte coinvolti nella patogenesi della malattia, dall altro la produzione di autoanticorpi espressione di autoimmunità associata e correlati con le manifestazioni autoimmuni secondarie riscontrate in corso di malattia celiaca. MARCATORI AUTOANTICORPALI DI CELIACHIA Al di là delle loro implicazioni patogenetiche, gli autoanticorpi, marcatori di celiachia, hanno avuto un importanza fondamentale per l inquadramento nosologico di questa patologia consentendo l identificazione dei gruppi a rischio per la malattia ed avendone praticamente ridisegnato la classificazione clinica con la divisione in forme classiche, atipiche, silenti e potenziali/latenti. Fanno parte di questo gruppo gli anticorpi antireticolina R1 (R1-ARA), gli anticorpi antigliadina (AGA), gli anticorpi antiendomisio (EmA), ricercati su esofago di scimmia o su cordone ombelicale umano (HUC-EmA), gli anticorpi antidigiuno (JAB), gli anticorpi antitransglutaminasi tessutale (anti-ttg), di più recente identificazione, diretti sia verso l antigene da fegato di cavia che verso la ttg ricombinante umana (tabella 1) Dal punto di vista diagnostico, il significato di questi autoanticor- Tabella 1 Sensibilità, specificità, valore predittivo positivo e negativo dei marker sierici di malattia celiaca Marcatore Sensibilità (%) Specificità (%) VPP (%) VPN (%) IgA R1-ARA IgA AGA IgA EmA IgA JAB IgA anti-ttg ricomb. umana IgA anti-ttg da fegato di cavia VPP: valore predittivo positivo; VPN: valore predittivo negativo, R1-ARA anticorpi anti reticolina R1; AGA: anticorpi antigliadina; EmA: anticorpi antiendomisio Referenze bibliografiche LigandAssay 8 (2)

2 pi non è quello di sostituirsi alla biopsia duodenale, che rimane il "gold standard" per la conferma della diagnosi di celiachia, ma è quello di consentire l esecuzione di biopsie mirate, riducendone il numero e ponendone la precisa indicazione 31. Nonostante l elevato numero di sigle, la caratterizzazione degli antigeni verso cui questi anticorpi sono diretti ha permesso di stabilire che in pratica esistono solo 2 identità anticorpali: quella diretta verso alcune proteine non collageniche della matrice, identificate mediante esperimenti di cromatografia per affinità, presenti sia nei tessuti di primate che di roditore, la cui espressione antigenica predominante è rappresentata dalla transglutaminasi tissutale, comprendente R1-ARA, EmA, JAB ed anti-ttg, ed una seconda reattività anticorpale diretta verso differenti frazioni della gliadina. Gli anticorpi sierici correlati alla malattia celiaca appartengono alla classe IgA ed IgG, ma soltanto gli anticorpi di classe IgA possono essere considerati nella maggior parte dei casi marcatori altamente sensibili e specifici di celiachia 11, 32. Anticorpi anti reticolina R1 di classe IgA A metà degli anni 70 gli R1-ARA hanno aperto un primo spiraglio sul polimorfismo di questa malattia, permettendo di individuare alcune forme paucisintomatiche o silenti di malattia, ma questo test, che presenta una specificità assoluta per la celiachia, ha altresì due grossi handicap: bassa sensibilità, come emerge dalla maggior parte dei dati della letteratura, ed una scarsissima diffusione, verosimilmente legata alla difficoltà di lettura del pattern in immunofluorescenza (IFL), caratterizzato da una positività grossolana delle fibre reticoliniche a livello degli spazi portali, pattern che entra in diagnostica differenziale con quello degli altri anticorpi antireticolina (R2 positività fine del connettivo perivascolare ed RS positività delle cellule di Kupffer su fegato di ratto). Il loro significato attuale è quello di consentire delle diagnosi casuali di malattia celiaca attraverso il loro riscontro occasionale nel corso di ricerca per anticorpi non organo specifici 26-28, 31. Anticorpi antigliadina di classe IgA Il primo passo da gigante per la diagnostica dell enteropatia da glutine si è verificato con la messa a punto all inizio degli anni 80 del test per la ricerca degli AGA, ricercati sia in IFL indiretta che in ELISA. Per la ricerca degli AGA in IFL vengono utilizzati substrati di ratto (fegato,rene, stomaco), pretrattati con una soluzione di gliadina cruda disciolta in acqua o etanolo o acido acetico. Il pattern di positività su fegato di ratto è molto simile a quello degli R1 con una più pronunciata positività a livello dei sinusoidi epatici, su rene di ratto è presente colorazione del peritubulo e del periglomerulo e su stomaco il classico pattern ad alveare con positività delle fibre interghiandolari e della muscularis mucosae. Gli AGA in ELISA vengono ricercati utilizzando gliadina cruda o alfa-gliadina come antigene. Nel primo caso vengono utilizzati metodi ELISA sviluppati in proprio che presentano una maggiore sensibilità, ma un maggior numero di falsi positivi; l uso dell alfa gliadina in vari kit commerciali consente di ottenere una maggior specificità a scapito peraltro della sensibilità. La tecnica in ELISA ha avuto il netto sopravvento su quella in IFL non solo perchè dotata di sensibilità maggiore, ma soprattutto per la sua disponibilità in tutti i laboratori grazie all assenza di difficoltà tecniche di lettura dell anticorpo. La prevalenza degli AGA varia dall 80% all 85% a seconda delle varie casistiche, ma con la presenza di un certo numero di falsi positivi con mucosa normale (specificità 88-92%) 26, 28. La risposta anticorpale di classe IgA verso la gliadina è stata ben caratterizzata, oltre che a livello sierico, anche nel succo intestinale, ove questi anticorpi sono presenti nei celiaci non trattati in percentuale nettamente superiore a quelli di classe IgM. Sono emerse alcune differenze fra la risposta anticorpale verso la gliadina di classe IgA a livello sierico ed intestinale: a livello del succo intestinale gli AGA IgA sono prevalentemente dimerici con uguale appartenenza alle due sottoclassi IgA1 ed IgA2 con sintesi da parte delle plasmacellule della mucosa intestinale ugualmente divise in plasmacellule IgA1 ed IgA2 positive, mentre nel siero sono prevalentemente monomerici ed appartenenti alla sottoclasse IgA1 (88%) con sintesi da parte del tessuto linfatico, della milza, del midollo osseo ove vi è una netta predominanza di plasmacellule IgA1 secernenti rispetto alle IgA2. Nel succo intestinale gli AGA oltre ad essere dimerici presentano nella totalità dei casi la componente secretoria. Una quota di AGA dimerici con componente secretoria è presente anche a livello sierico ed è circa pari al 20-30% degli AGA circolanti. Questa quota di AGA anti componente secretoria è di sicura provenienza intestinale. E stato ipotizzato che nella celiachia non trattata tanto più è severa la lesione della mucosa intestinale tanto maggiore sia la produzione di AGA IgA dimerici legati alla componente secretoria da parte della mucosa intestinale stessa cronicamente esposta al glutine. La produzione di AGA anti componente secretoria eccede quelle che sono le possibilità di trasporto epiteliale, determinando un travaso di tali anticorpi, non escreti dalla mucosa, in circolo per via linfatica. Pertanto, il riscontro di AGA IgA dimerici con componente secretoria può essere considerato un ulteriore elemento di malattia celiaca in fase attiva e correla con la severità del danno della mucosa intestinale. La ricerca degli AGA nel succo intestinale può essere eseguita sia in IFL che in ELISA. In entrambi i casi bisogna procedere, al momento della raccolta del succo duodenale in corso di EGDS, alla neutralizzazione dell attività triptica del succo duodenale, mediante l aggiunta di un inibitore della tripsina 33. L importanza degli AGA per la diagnostica della celiachia è attualmente in calo dal momento che il loro valore predittivo è di gran lunga inferiore a quello degli EmA e degli anti-ttg, ma gli AGA conservano un ruolo di primo piano per il monitoraggio del mantenimento della dieta, in quanto la loro negativizzazione è in genere espressione di ricrescita dei villi intestinali così come una persistente positività, anche a basso titolo, indica un cattivo mantenimento della dieta e sono inoltre utili per la diagnostica della malattia nella prima infanzia, al di sotto dei tre anni di età, dal momento che la risposta anticorpale verso la gliadina è la prima a comparire 28. Anticorpi antiendomisio di classe IgA Gli EmA, ricercati secondo la metodica classica in IFL indiretta su terzo inferiore di esofago di scimmia, consento- 90 LigandAssay 8 (2) 2003

3 no di identificare dal 95% al 100% dei casi di celiachia, con una specificità che a tutt oggi possiamo considerare assoluta, in quanto è opinione generale che sia corretto valutare come celiaci potenziali più che falsi positivi gli sporadici casi di positività per l anticorpo con mucosa duodenale caratterizzata da aumento dei linfociti intraepiteliali senza alterazione dei villi intestinali (grado I, secondo la classificazione di Marsh, modificata da Oberhuber) 34,35. La positività anticorpale si caratterizza per la colorazione intensa dell endomisio che circonda le fibre muscolari lisce a livello della sottomucosa dell esofago con negatività dell epitelio. Per quanto il pattern anticorpale sia di identificazione relativamente semplice, è indispensabile rispettare alcune regole fondamentali per un suo corretto riconoscimento quali la ripetizione del test, oltre che alla diluizione standard 1:5, anche a diluizione sierica più elevata (1:50) nei casi che presentino positività per anticorpi anti muscolo liscio (SMA) in quanto il pattern dello SMA può mascherare quello degli EmA. Importante è anche l utilizzo dell anticorpo secondario coniugato con FITC a diluizione non inferiore a 1:100 onde evitare l effetto fondo che può dare immagini di falsa positività 19,30. Sebbene l accuratezza diagnostica degli EmA sia superiore a quella degli AGA, i costi particolarmente elevati dei kit commerciali di esofago di primate ne hanno limitato l uso di routine. Nel tentativo di ridurre i costi e favorire così la diffusione del test si è cercato di utilizzare tessuti umani al posto dell esofago di scimmia per la determinazione degli EmA, ma ci si è trovati di fronte al problema della reattività crociata immunologica fra le immunoglobuline fisiologicamente presenti nei tessuti umani e gli antisieri anti immunoglobuline umani coniugati con FITC utilizzati per la ricerca degli anticorpi 12. Questa reattività crociata dà luogo ad una positività aspecifica che impedisce di discriminare fra sieri di celiaci e controlli. Una svolta importante per la diffusione della ricerca degli EmA si è avuta con l impiego del cordone ombelicale umano (HUC) al posto dell esofago di scimmia 20. Le fibrille reticoliniche, che circondano le fibre muscolari lisce nella parete della vena ombelicale residua (l altra si chiude alla quinta settimana di vita fetale) e delle due arterie ombelicali, sono sovrapponibili per morfologia e composizione all endomisio presente nella tonaca muscolare dell esofago di scimmia. Inoltre, a differenza degli altri tessuti umani (duodeno, esofago, stomaco, ecc.), il cordone ombelicale umano non contiene IgA e pertanto non presenta il problema della reattività crociata immunologica. Gli HUC-EmA mostrano lo stesso valore altamente predittivo del tradizionale EmA test per la malattia celiaca, vi è anche un ottima correlazione fra i titoli anticorpali degli EmA ricercati su esofago di scimmia e su cordone ombelicale umano, ma l uso di questo substrato in luogo del 3 inferiore di esofago di scimmia presenta una serie di indiscutibili vantaggi, quali il superamento dei problemi etici connessi con la soppressione di specie animali protette, la disponibilità illimitata e la facilità di approvvigionamento e, come logica conseguenza di ciò, l aspettativa di una significativa riduzione dei costi. In realtà, l abbattimento dei costi vi è stato solo per quei laboratori in grado di processare il cordone ombelicale, in quanto i kit commerciali di cordone consentono di ridurre i costi solo del 20% rispetto all esofago di scimmia. Il pattern di positività si caratterizza per la fluorescenza delle fibrille endomisiali che circondano le fibre muscolari lisce nell arteria e nella vena ombelicale. La positività dell endotelio è aspecifica, mentre la fluorescenza specifica è più intensa procedendo dal centro del vaso verso gli strati periferici. Si associa anche positività dei fibroblasti e della gelatina di Warthon, questi ultimi aspetti peraltro di più difficile interpretazione se coesiste SMA. Analoghi risultati sono stati ottenuti con la ricerca di anticorpi diretti verso le cellule endoteliali isolate di vena ombelicale (i cosidetti anti-huvec) ricercati anch essi in IFL indiretta 36. Affinchè gli HUC-EmA conservino appieno il loro potere altamente predittivo per la celiachia, è indispensabile il rispetto di alcune regole stabilite in corso di standardizzazione del test, quali quella del taglio trasversale del cordone ombelicale, in modo da avere l intera sezione sagittale di uno o più vasi in ogni substrato; questo punto è di fondamentale importanza, in quanto è praticamente impossibile riconoscere l anticorpo se il vaso è tagliato longitudinalmente; se il cordone è tagliato correttamente, il pattern di positività anticorpale è di semplice lettura e non riveste sicuramente maggiori difficoltà di riconoscimento rispetto a quello degli stessi anticorpi su esofago di scimmia. Altra regola fondamentale è quella di esaminare i sieri a diluizioni 1:5 ed 1:50 se coesiste uno SMA (effetto mascheramento), evento questo ancora più evidente sul cordone ombelicale rispetto all esofago di scimmia. Gli unici limiti dell impiego degli EmA nella diagnostica della celiachia vanno ricercati nell identificazione dei pazienti al di sotto dei tre anni di età, dal momento che la risposta anticorpale all endomisio compare lentamente e necessita per avviarsi della precedente sensibilizzazione al glutine introdotto con lo svezzamento. In questi pazienti, come è noto, la sensibilità degli AGA è superiore a quella degli EmA. Il comportamento degli EmA nel celiaco a dieta aglutinata va interpretato con molta attenzione. Infatti, se da un lato è vero che una significativa diminuzione del titolo anticorpale è in qualche modo espressione del miglioramento dei villi intestinali e pertanto della risposta alla dieta aglutinata, è altrettanto vero che questi anticorpi rimangono positivi, anche se a basso titolo, in un 15% di celiaci che rispettano strettamente la dieta e normalizzano la mucosa intestinale 30. Anticorpi anti digiuno di classe IgA I JAB, ricercati su digiuno di scimmia, presentano gli stessi valori di sensibilità e specificità degli EmA per la malattia celiaca, ma il loro utilizzo è riservato ai laboratori di ricerca con elevata esperienza in IFL a causa del pattern anticorpale notevolmente più complesso rispetto al semplice pattern degli EmA, pattern che si caratterizza per positività dell endomisio della sottomucosa, per la positività della muscularis mucosae, nonché per una colorazione dello stroma dei villi 21. Inoltre il pattern dei JAB entra in diagnostica differenziale con quello degli anticorpi antienterociti, marcatori di enteropatia autoimmune, che vengono ricercati sullo stesso substrato e si cartterizzano per una fluorescenza intensa del citoplasma degli enterociti con positività dei microvilli e negatività dello stroma dei villi 37. Anticorpi anti transglutaminasi tissutale di classe IgA L identificazione della ttg come principale autoantige- LigandAssay 8 (2)

4 ne della malattia celiaca verso cui sono diretti gli autoanticorpi antiendomisio ha rappresentato una svolta importante sia in termini di chiarimento dei meccanismi patogenetici che di diagnostica anticorpale della malattia celiaca 11. Dal punto di vista patogenetico è rilevante il ruolo svolto dalla ttg nella deamidazione dei peptidi di gliadina ed il legame gliadina-ttg con specifica risposta anticorpale verso il neoantigene 38. Dal punto di vista della diagnostica anticorpale si è avuta la messa a punto di metodiche immunoenzimatiche per la ricerca degli anticorpi antitransglutaminasi, utilizzando come antigene in un primo momento sia la ttg da fegato di cavia (con composizione aminoacidica sovrapponibile per l 80% alla ttg umana) che successivamente la ttg ricombinante umana 23,25,29. La ricerca degli anti-ttg ricombinante umana ha avuto il netto sopravvento su quella degli analoghi anticorpi diretti verso la ttg da cavia sia per un parziale miglioramento della sensibilità che soprattutto per il significativo miglioramento della specificità. L analisi dei dati della letteratura indica che la sensibilità del test è all incirca sovrapponibile a quella degli EmA, mentre gli EmA presentano una specificità lievemente superiore rispetto agli anti-ttg umana. Infatti, la sensibilità degli anti-ttg per la malattia celiaca non trattata oscilla fra il 95% e il 100%. Falsi positivi in percentuale oscillante dal 2% al 5% sono stati osservati in gruppi diversi di pazienti a seconda della diversa tipologia di controlli esaminati: soggetti con sospetto clinico di celiachia, ma con mucosa completamente normale, casi di malattia infiammatoria intestinale (Inflammatory Bowel Disease, IBD), pazienti con LES, cirrosi biliare primitiva e patologia varia dell intestino tenue. Naturalmente la specificità del test per la celiachia cala quanto più viene selezionata la popolazione dei controlli studiati, ad esempio si è visto che nella patologia epatica cronica il numero di falsi positivi è sicuramente più elevato fino a raggiungere in alcuni studi percentuali del 20-30% per gli anti-ttg da cavia 25. Gli anti-ttg ricombinante umana sembrano essere anche particolarmente utili, una volta posta la diagnosi di celiachia, per il monitoraggio della risposta alla dieta aglutinata; la loro mancata negativizzazione dopo un congruo periodo di dieta senza glutine deve indurre a rivalutare la compliance del paziente alla dieta e a ripetere una biopsia intestinale a differenza di quanto avviene invece per gli EmA, la cui persistenza o scomparsa dal siero dopo dieta spesso non è predittiva dello stato della mucosa intestinale. Marcatori di celiachia di classe IgG Per quanto riguarda gli anticorpi di classe IgG, la loro utilità nella diagnostica della malattia celiaca è fortemente limitata dai bassi livelli di specificità con elevate percentuali di falsi positivi (fino al 20%) non solo in pazienti con IBD, o in soggetti con patologia autoimmune, ma anche in soggetti sani 20. Pertanto, la loro utilità è limitata all identificazione dei pazienti con malattia celiaca associata a deficit di IgA 39. Per questo disordine immunologico congenito è nota la stretta associazione con la celiachia, presente nel 2% dei pazienti con deficit di IgA ed in tali casi ovviamente vi è negatività per gli anticorpi di classe IgA. A tal proposito gli anti-ttg ricombinante umana e gli AGA nella pratica clinica si sono rivelati più utili degli EmA per l identificazione di questi pazienti, consentendo di identificare in pratica la totalità dei casi di malattia celiaca in soggetti con deficit di IgA 40. Iter diagnostico per lo screening della malattia celiaca Qual è il miglior test anticorpale per lo screening della malattia celiaca? L EmA o l anti-ttg? Premesso che parliamo di due test estremamente validi, non c è dubbio che l EmA rimane al momento attuale il test più valido per la diagnostica della malattia celiaca con valore predittivo positivo e negativo, nonché accuratezza diagnostica superiore a quella degli anti ttg ricombinante umana. Peraltro, la ricerca degli anti-ttg, utilizzando l antigene ricombinante umano, rappresenta una valida alternativa all EmA test in IFL (sensibilità sovrapponibile e specificità di poco inferiore), il che si traduce in pratica nell identificazione di un numero sovrapponibile di celiaci con l incoveniente di qualche biopsia in più per la presenza di una percentuale relativamente bassa di falsi positivi. Inoltre, l impiego dell anti-ttg offre il vantaggio che il test non è soggetto alle variabilità tra operatori legate all interpretazione del pattern degli EmA in IFL, è di semplice esecuzione ed è alla portata di tutti i laboratori. Pertanto, per i laboratori di ricerca, in cui la lettura dell IFL è affidata a personale dedicato alla diagnostica immunologica della celiachia con una documentata esperienza nell interpretazione dei pattern dell IFL, gli EMA continuano ad essere il test di prima scelta, come è avvenuto finora, anche in considerazione del fatto che in alcuni laboratori la possibilità di utilizzare il cordone ombelicale come substrato azzera praticamente i costi del test, mentre per i laboratori centralizzati dei grandi ospedali gli anti-ttg umana si propongono per il futuro come test di primo livello, impiegando la ricerca degli EmA come test di secondo livello per la conferma dei casi con positività border-line per anti-ttg. In conclusione, vorrei riassumere in un paio di schemi come vanno utilizzati nella pratica i marcatori anticorpali per la diagnostica della celiachia (una volta esclusa la coesistenza di un deficit di IgA mediante dosaggio delle immunoglobuline A sieriche) (Figg. 1 e 2). MARCATORI AUTOANTICORPALI DI PATOLOGIA AUTOIMMUNE ASSOCIATA Oltre alla risposta immunologica "primaria", che è espressione della malattia celiaca e del danno più o meno severo della mucosa intestinale, nei pazienti con intolleranza al glutine vengono ritrovati in percentuale variabile vari autoanticorpi organo e non organo specifici Essi talvolta rappresentano semplicemente un epifenomeno immunologico, ma spesso sono espressione di malattie autoimmuni che sempre più frequentemente vengono ritrovate in associazione con la malattia celiaca (Tab. 2). Lo stretto legame della celiachia con la restante patologia autoimmune è giustificato dal fatto che entrambe condividono lo stesso pattern HLA (DR3, DQ2) 58. Negli anni settanta si era ipotizzato che la patologia autoimmune associata a celiachia potesse originare dal deposito in organi bersaglio di immunocomplessi circolanti formatisi in conseguenza di reazioni immunologiche avvenute nella mucosa intestinale danneggiata. L ipotesi attuale è che l elevata prevalenza di malattie del sistema immunitario nei pazienti con celiachia sia il 92 LigandAssay 8 (2) 2003

5 Figura 1 Iter diagnostico per celiachia in presenza di una bassa probabilità di malattia (episodi di diarrea, stipsi ostinata, meteorismo, colon irritabile ecc..): è sufficiente procedere con la ricerca degli EmA e/o anti ttg; in caso di positività di almeno uno dei test anticorpali si eseguirà la biopsia duodenale; in caso di negatività di entrambi itest la diagnosi può considerarsi ragionevolmente esclusa risultato di una serie di reazioni immunologiche secondarie innescate dalla formazione di neoantigeni endogeni ed esterni con una conseguente vivace sintesi di autoanticorpi, favorita dalla linfocitopenia e dall attivazione dei linfociti T (tabella 3) 15,16, 18. Autoanticorpi organo-specifici Diversi studi in letteratura hanno documentato che circa un quarto dei pazienti con malattia celiaca è positivo per almeno uno dei seguenti autoanticorpi organo specifici: antimicrosomiali tiroidei (AMT), anti cellule parietali gastriche (ACPG), anti cellule della corticale del surrene (ACS) ed anti cellule delle insule pancreatiche (ICA), ricercati in IFL indiretta su substrati umani di gruppo sanguigno A fronte di una positività per TMA in oltre il 20% dei celiaci, una tiroidite di Hashimoto con ipofunzione tiroidea sul piano clinico è presente nel 5-10% dei casi, mentre ancora più raro è il riscontro di ipertiroidismo (1-2%) ICA ed anticorpi anti glutammico decarbossilasi (GAD) sono presenti nel siero di celiaci in percentuale variabile dal 3 al 20% ed il loro riscontro si associa frequentemente ad un coesistente diabete mellito di tipo 1 43, 46. La positività per gli altri 2 marcatori di autoimmunità organo-specifica, ACS e GPCA, oscillante fra lo 0,5 e l 11% si associa raramente al riscontro della patologia d organo specifica (morbo di Addison ed anemia perniciosa con atrofia gastrica), risultando più spesso espressione di alterazione immunologica in senso lato 43, 45, 46. Questi autoanticorpi vengono infatti ritrovati in genere in celiaci affetti da altre patologie autoimmuni fra cui tiroidite autoimmune e diabete mellito di tipo 1. Benchè sia stato ampiamente dimostrato che la dieta aglutinata è in grado di Figura 2 Iter diagnostico per celiachia in presenza di elevata probabilità di celiachia (storia clinica fortemente sospetta per celiachia o in presenza di sintomi suggestivi associati a familiarità per celiachia): procedere sia alla determinazione degli EmA e/o antittg che alla biopsia duodenale; in caso di positività per gli anticorpi e di istologia giudicata normale bisognerà rivedere la biopsia ed eventualmente ripeterla a distanza di tempo; in caso di concordanza anticorpi/biopsia (entrambi indicativi di celiachia) non vi sono ovviamente problemi in quanto la diagnosi è sicura; in caso di sierologia negativa ed istologia positiva la diagnosi di malattia celiaca andrà confermata solo dopo avere escluso altre possibili cause di alterazione della mucosa intestinale(intolleranza a proteine del latte vaccino, enteropatia autoimmune, gastroenterite eosinofila, linfoma diffuso, ipogammaglobulinemia ecc..). LigandAssay 8 (2)

6 Tabella 2 Malattia autoimmuni/idiopatiche associate a celiachia Autoimmuni Diabete mellito tipo 1 Tiroidite di Hashimoto Morbo di Graves Epatite autoimmune tipo 1 e 2 Cirrosi biliare primitiva Colangite sclerosante Alopecia VItiligine Morbo di Addison Dermatite erpetiforme Deficit di IgA Gastrite atrofica autoimmune Anemia emolitica autoimmune Artrite reumatoide Lupus eritematoso sistemico Polimiosite Sindrome di Sijogren Miastenia grave Tabella 3 Prevalenza degli autoanticorpi organo e non organo specifici nelle celiachia e loro significato clinico Autoanticorpi Idiopatiche Cardiomiopatia dilatativa Epilessia con o senza calcificazioni cerebrali Atassia cerebellare Neuropatia periferica Mioclono Sclerosi multipla Atrofia cerebrale Malattie infiammatorie croniche intestinali Sarcoidosi Atopia Positività anticorpale (%) Patologia auotimmune associata prevenire le complicanze autoimmuni nel bambino se instaurata in età molto precoce 17, nell adulto è possibile osservare insorgenza di positività per anticorpi organo-specifici anche a distanza di anni dall inizio della dieta aglutinata. In particolare, nell esperienza clinica di tutti i giorni non è infrequente anche dopo 20 anni di dieta aglutinata la comparsa di anticorpi antitiroidei ed ipo- o ipertiroidismo. La dieta aglutinata è in grado di determinare solo in alcuni casi la negativizzazione di questi autoanticorpi. Altri autoanticorpi organo-specifici sono stati recentemente identificati nel siero di pazienti con celiachia e manifestazioni neurologiche di verosimile origine idiopatica (atassia cerebellare, neuropatia periferica, epilessia con o senza calcificazioni cerebrali, corea) 14, 47. Gli anticorpi antineurone, diretti verso il sistema nervoso centrale (SNC) o il sistema nervoso enterico (SNE), vengono ricercati in IFL indiretta rispettivamente su cervelletto di primate o di ratto e su ileo/colon di ratto. Il pattern di positività per gli antineurone diretti verso il SNC si caratterizza per la positività del citoplasma delle cellule di Purkinje e dei nuclei delle cellule dello strato basale della corteccia cerebellare, mentre gli autoanticorpi diretti verso il SNE presentano intensa colorazione del citoplasma delle cellule dei plessi mioenterici di Auerbach. Una correlazione statisticamente significativa è stata osservata fra la positività degli anticorpi antineurone diretti verso il SNC e la presenza di patologia neurologica idiopatica associata alla celiachia. Il riscontro di positività per anticorpi antineurone verso il SNE è più raro e la Frequenza (%) AMT Ipotiroidismo Ipertiroidismo ACPG 43, Anemia perniciosa con gastrite atrofica 0-0, ACS 0,5-3 Morbo di Addison 0-5 ICA/GAD 43, Diabete mellito tipo Antineurone SNC 14,47 5 Atassia cerebellare, epilessia 3 Antineurone SNE 14 1,5 Pseudo-ostruzione intestinale 1 41,43,48 ANA 3-8 Artrite reumatoide, LES, 0,5-1,5 Epatite autoimmune tipo 1 SMA 41, Epatite autoimmune tipo 1 1,5 LKM/LC Epatite autoimmune tipo , 52 AMA 1-3 Cirrosi biliare primitiva 1-3 ANA su HEp2 diffuso 49, 55 0,5-1,5 LES, Epatite autoimm. tipo 1 0,5-1,5 MND 51, 53 1 Cirrosi biliare primitiva 1 centromero 51 0,5 Cirrosi bil. prim. con CREST 0,5 antiactina IgA 50, Aumento transaminasi, atrofia severa villi 60 antiactina IgG 49 5 Epatite autoimmune tipo 1 1,5 51 p-anca 0,5 Colangite sclerosante 0,5 ENA SSA/SSB 55 3 Sindrome Sijogren 3 Sm 55 0,3 LES 0,3 Jo1 56 1,5 Polimiosite - XR Epatite autoimmune tipo 1 1,5 Anti cardiolipina Sind. da anticorpi antifosfolipidi - Autoanticorpi non organo specifici loro prevalenza non presenta alcuna differenza fra celiaci con e senza complicanze neurologiche. La positività per questi autoanticorpi viene in genere ritrovata in celiaci con stipsi ostinata che in alcuni casi raggiunge le caratteristiche cliniche di una pseudo-ostruzione le 14. intestina- La ricerca degli autoanticorpi non organo specifici (NOS) in IFL indiretta su substrati di ratto (fegato, stomaco, rene) consente di identificare con un unico test varie specificità anticorpali, in particolare la presenza di anticorpi antinucleari (ANA), anti muscolo liscio (SMA), anti mitocondrio (AMA), antireticolina (ARA) (di cui abbiamo già trattato) ed anti microsomi di fegato e rene (LKM). Questa determinazione andrebbe eseguita 94 LigandAssay 8 (2) 2003

7 di routine alla diluizione standard di 1:40 sul siero di tutti i pazienti con malattia celiaca in quanto consente di identificare un vasto gruppo di patologie autoimmuni note per la loro associazione con la celiachia ed al tempo stesso di identificare una tendenza del soggetto a sviluppare complicanze autoimmuni non ancora emerse sul piano clinico ed ancora allo stato di patologia potenziale/latente. La positività per ANA pattern diffuso e/o SMA pattern tubulare (positività di strutture filamentose peritubulari contenenti actina a livello dei tubuli renali) o glomerulare (positività antiactina a livello dei glomeruli renali), in genere con appartenenza alla classe IgG, è indicativa di associazione con epatite autoimmune di tipo 1, mentre il riscontro di anticorpi LKM è espressione della coesistenza di un epatite autoimmune di tipo 2, identificata anche dal riscontro della positività a livello del cytosol epatico (anti-lc1) e confermata dalla positività in controimmunoelettroforesi Una positività per ANA ad alto titolo può indirizzare anche verso una diagnosi di connettivite, di riscontro non occasionale nei pazienti con celiachia, e richiede una migliore caratterizzazione delle reattività antinucleari mediante ricerca degli ANA su cellule HEp2 e determinazione degli anticorpi anti-ena (antigeni nucleari estraibili) 48,49, Il riscontro di AMA orienta immediatamente verso una condizione di associata cirrosi biliare primitiva (CBP), anche se è sempre più frequente il ritrovamento di questo anticorpo in celiaci che non presentano alcun segno clinico né bioumorale di colestasi ed in cui la biopsia epatica evidenzia la presenza di un quadro normale o solo iniziali segni di colangite distruttiva non suppurativa In tali casi, è utile per confermare il rischio di patologia colestatica autoimmune associata eseguire il test di conferma per l AMA in immunoblotting. La caratterizzazione delle reattività degli anticorpi non organo specifici su cellule HEp2 (linee cellulari di carcinoma laringeo ad alto indice mitotico) consente di chiarire molti punti controversi. Innanzitutto questo test si è dimostrato utilissimo per caratterizzare la reattività antiactina. Infatti, nella malattia celiaca è stata documentata su questo substrato una elevata prevalenza di anticorpi antimicrofilamenti di classe IgA (antiactina), espressione di autoimmunità secondaria diretta verso il citoscheletro indotta dalla produzione di citochine con pattern Th2 da parte di linfociti attivati 49, 50, 54. La presenza di anticorpi antiactina di classe IgA si associa in maniera significativa ad un severo danno della mucosa duodenale nella malattia celiaca (grado 3b-3c) 54. Lo stesso pattern anticorpale con appartenenza alla classe IgG indica invece la presenza di epatite autoimmune di tipo La conferma di ANA con pattern diffuso su cellule HEp2 conferma ulteriormente il sospetto di epatite autoimmune o di LES, con diagnosi differenziale basata, oltre che sul quadro clinico, sulla elevata percentuale di positività per anti-dna nativo, presente soprattutto nel LES. Una positività ANA con pattern anticentromero, associata al riscontro di AMA, identifica casi di CBP con associata sindrome CREST. La celiachia con segni bioumorali di colestasi può associarsi a casi di colangite autoimmune, una forma di CBP AMA-negativa, caratterizzata da positività per ANA con pattern MND (Multiple Nuclear Dots) 51, 53. La ricerca degli anticorpi diretti contro il citoplasma dei granulociti neutrofili (ANCA), eseguita sia in IFL che in ELISA, può essere utile per identificare un altra condizione di colestasi idiopatica associata a celiachia, cioè la colangite sclerosante, che si può caratterizzare per una positività del pattern p-anca (positività perinucleare in IFL) 51. La determinazione degli anticorpi diretti contro antigeni nucleari estraibili (complessi RNA-proteina e proteine nucleari non istoniche) è effettuabile con varie metodiche e consente di evidenziare alcune reattività anticorpali espressione di patologie del connettivo associate a celiachia, fra cui la positività per il sistema SS-A/SS-B indicativa di associazione con sindrome di Sijogren, per il sistema Jo1, espressione di possibile associazione con dermatomiosite, per il sistema Sm, possibile spia di LES, per l anti RNP, indice di connettivite mista, e per Scl70, possibile spia di sclerodermia Come è noto tutte queste condizioni cliniche possono essere associate a celiachia ed, ancorchè le specificità anticorpali non siano di pertinenza esclusiva di queste patologie, possono comunque fornire una prima guida per indagare ulteriormente sulla loro esistenza. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Alla luce di quanto esposto è possibile affermare con certezza che la malattia celiaca costituisce un modello ideale per lo studio dell immunità umorale. Nell ambito delle innumerevoli manifestazioni autoimmuni che caratterizzano la storia clinica dei pazienti celiaci bisogna distinguere una sintesi anticorpale strettamente correlata con l intolleranza al glutine, il cui riscontro è sempre espressione di un danno più o meno severo a livello della mucosa intestinale, da una sintesi anticorpale, che è espressione di autoimmunità secondaria, il cui "primum movens" è comunque da ricercarsi nelle alterazioni del sistema immune del paziente celiaco e va pertanto interpretato come conseguenza della malattia celiaca stessa. Nel primo caso la determinazione degli anticorpi marcatori di celiachia acquista un importante significato per lo screening e per il monitoraggio dell intolleranza al glutine. Il secondo movimento anticorpale non deve essere assolutamente trascurato e la consapevolezza che questi anticorpi, espressione di patologia associata, possono comparire anche negli stadi precoci, quando ancora la patologia autoimmune si sta sviluppando e pertanto è più suscettibile di cure e trattamenti idonei (un esempio su tutti lo sviluppo di CBP e colangite autoimmune in corso di celiachia) ci deve indurre ad eseguire periodicamente nei nostri pazienti affetti da celiachia la ricerca degli autoanticorpi organo e non organo specifici. BIBLIOGRAFIA 1. Schuppan D. Current concepts of celiac disease pathogenesis. Gastroenterology 2000; 119: Reunala T, Collin P. Diseases associated with dermatitis herpetiformis. Br J Dermatol 1997; 136: Counsell CE, Taha A, Ruddell WSJ. Coeliac disease and autoimmune thyroid disease. Gut 1994; 35: Cronin CC, Shanahan F. Insulin-dependent diabetes mellitus and coeliac disease. Lancet 1997; 349: Curione M, Barbato M, De Biase, et al. Prevalence of coeliac disease in idiopathic dilated cardiomiopathy. LigandAssay 8 (2)

8 Lancet 1999; 354: Volta U, De Franceschi L, Lari F, et al. Coeliac disease hidden by cryptogenic hypertransaminasemia. Lancet 1998; 352: O Farrelly C, Marten M, Melcher D, et al. Association between villous atrophy in rheumatoid arthritis and a rheumatoid factor and gliadin-specific IgG. Lancet 1988; 2: Henriksson KG, Hallert C, Walan A. Gluten-sensitive polymyositis and enteropathy. Lancet 1976; 2: Gobbi G, Bouquet F, Greco L, et al. Coeliac disease, epilepsy, and cerebral calcifications. Lancet 1992; 340: Luorostainen L, Pirttila T, Collin P. Coeliac disease presenting with neurological disorders. Eur Neurol 1999; 42: Dieterich W, Ehnis T, Bauer M, et al. Identification of tissue transglutaminaseas the autoantigen of coeliac disease. Nat med 1997; 3: Volta U, Ballardini G, Molinaro N, et al. Specific reactivity of fluorescein isothiocyanate-conjugated separated IgG and IgA from celiac disease sera on human tissues. Int J Clin Lab Res 1995; 25: Prati D, Bardella MT, Peracchi M, et al. High frequency of anti-endomysial rectivity in candidates to heart transplant. Digest Liver Dis 2002;34: Volta U, De Giorgio R, Petrolini N, et al. Clinical findings and anti-neuronal antibodies in coeliac disease with neurological disorders. Scand J Gastroenterol 2002; 37: Schuppan D, Ciccocioppo R. Coeliac disease and secondary autoimmunity. Digest Liver Dis 2002; 34: Martucci S, Corazza GR. Spreading and focusingof gluten epitopes in celiac disease. Gastroenterology 2002; 122: Ventura A, Magazzu G, Greco L, et al. Duration of exposure to gluten and risk for autoimmune disorders in patients with celiac disease. Gastroenterology 1999; 117: Di Sabatino A, D Alò S, Millimaggi D, et al. Apoptosis and pheripheral blood lymphocyte depletion in coeliac disease. Immunology 2001; 103: Ferreira M, Lloyd Davies S, Butler M, et al. Endomysial antibody: is it the best test for coeliac disease? Gut 1992; 33: Volta U, Molinaro N, De Franceschi L, et al. IgA anti-endomysial antibodies on human umbilical cord tissue for celiac disease screening: save both money and monkeys. Dig Dis Sci 1995; 40: Karpati S, Burgn-Wolff A, Krieg T, et al. Binding to human jejunum of serum IgA antibody from children with coeliac disease. Lancet 1990; 336: Dieterich W, Laag E, Schopper H, et al. Autoantibodies to tissue transglutaminase as predictors of celiac disease. Gastroenterology 1998; 115: Sblattero D, Berti I, Trevisiol C, et al. Human recombinant tissue transglutaminase ELISA: an innovative diagnostic assay for celiac disease. Am J Gastroenterol 2000; 95: Martini S, Mengozzi G, Aimo G, et al. Diagnostic accuracies for coeliac disease of four tissue transglutaminase autoantibody tests using human antigen. Clin Chem 2001; 47: Carroccio A, Giannitrapani L, Soresi M, et al. Guinea pig transglutaminase imunolinked assay does not predict coeliac disease in patients with chronic liver disease. Gut 2001; 49: Volta U, Lenzi M, Lazzari R, et al. Antibodies to gliadin detected by immunofluorescence and a micro-elisa method: markers of active childhood and adult coeliac disease. Gut 1985; 26: Rizzetto M, Doniach D. Types of reticulin antibodies detected in human sera by immunofluorescence. J Clin Pathol 1973;26: Volta U, Corazza GR, Frisoni M, et al. IgA antigliadin antibodies and persistence of jejunal lesions in adult coeliac disease. Digestion 1990; 47: Sulkanen S, Halttunen T, Laurila K, et al. Tissue transglutaminase autoantibody enzyme -linked immunosorbent assay in detecting celiac disease. Gastroenterology 1998; 115: Valentini RA, Andreani ML, Corazza GR, Gasbarrini G. IgA endomysium antibody: a valuable tool in the screening of coeliac disease, but not its follow-up. Ital J Gastroenterol 1994; 26: Volta U. Coeliac disease: recent advances in pathogenesis, diagnosis and clinical signs. Rec Progr Med 1999; 1: Marttinen A, Maki M. Purification of fibroblast -derived celiac diseaseautoantigen molecules. Pediatr Res 1993; 34: Volta U, Molinaro N, Fratangelo D, Bianchi FB. IgA subclass antibodies to gliadin in serum and intestinal juice of patients with coeliac disease. Clin Exp Immunol 1990;80: Marsh MN. Gluten, major histocompatibility complex and the small intestine. Gastroenterology 1992; 102: Oberhuber G, Granditsch G, Vogelsang H. The histopathology of coeliac disease: time for a standardized report scheme for pathologists. Eur J Gastroenterol Hepatol 1999; 11: Castellino F, Scaglione N, Grosso SB, Sategna-Guidetti C. A novel method for detecting IgA endomysial antibodies by using human umbilical vein endothelial cells. Eur J Gastroenterol Hepatol 2000; 12: LigandAssay 8 (2) 2003

9 37. Corazza Gr, Biagi F, Volta U, et al. Autoimmune enteropathy and villous atrophy in adults. Lancet1997; 350: Volta U, Granito A, de Franceschi L, et al. Antibodies to cross-linked gliadin-ttg increase the serological sensitivity for coeliac disease. Abstracts VIII International symposium on coeliac disease, Napoli 1999: Cataldo F, Marino V, Ventura A, and the Italian Society of Paediatric Gastroenterology and Hepatology (SIGEP) and "Club del Tenue" Working Groups on Coeliac Disease. Prevalence and clinical features of selective immunoglobulin A deficiency in coeliac disease: an Italian multicentre study. Gut 1998; 42: Cataldo F, Lio D, Marino V, and the Working Groups on Coeliac Disease of SIGEP and Club del Tenue. IgG antiendomysium and IgG anti tissue transglutaminase (anti-tg) antibodies in coeliac patients with selective IgA deficiency. Gut 2000; 47: Da Rosa Utiyama SR, Da Silva Kotze LM, Mitsunori NisiharaR, et al. Spectrum of autoantibodies in celiac patients and relatives. Dig Dis Sci 2001; 46: Sategna-Guidetti C, Volta U, Ciacci C, et al. Prevalence of thyroid disorders in untreated adult celiac disease patients and effect of gluten withdrawal: an Italian multicenter study. Am J Gastroenterol 2001;96: Volta U, De Franceschi L, Molinaro N, et al. Organ-specific autoantibodies in coeliac disease: do they represent an epiphenomenon or the expression of associated autoimmune disorders? Ital J Gastroenterol Hepatol 1997; 29: O Leary C, Walsh CH, Wieneke P, et al. Coeliac disease and autoimmune Addison s disease: aclinical pitfall. QJM 2002; 95: Frustaci A, Cuoco L, Chimenti C, et al. Celiac disease associated with autoimmune myocarditis. Circulation 2002; 105: Galli-Tsinopoulou A, Nousia-Arvanitakis S, Dracoulacos D, et al. Autoantibodies predicting diabetes mellitus type I in celiac disease. Horm Res 1999; 52: Hadjivassiliou M, Grunewald RA, Chattopadhyay AK, et al. Clinical, radiological, neurophysiological and neuropathological characteristics if gluten ataxia. Lancet 1998; 352: Francis J, Carty JE, Scott BB. The prevalence of coeliac disease in rheumatoid arthritis.. Eur J Gastroenterol Hepatol 2002; 14: Volta U, De Franceschi L, Molinaro N, et al. Frequency and significance of anti-gliadin and anti-endomysium antibodies in autoimmune hepatitis. Dig Dis Sci 1998; 43: Volta U, Cassani F, De Franceschi L, et al. Anti-microfilament antibodies in patients with coeliac disease. Ital J Gastroenterol Hepatol 1998; 30(suppl 2):A Volta U, Rodrigo L, Granito A, et al. Celiac disease in autoimmune cholestatic liver disorders. Am J Gastroenterol 2002; 97: Kingham JGC, Parker DR. The association between primary biliary cirrhosis and coeliac disease: a study of relative prevalences. Gut 1998; 42: Gogos GA, Nikolopoulou V, Zolota Vassiliki, et al. Autoimmune cholangitis in a patient with celiac disease: a case report and review of the literature. J Hepatol 1999; 30: Clemente MG, Musu MP, Frau F, et al. Immune reaction against the cytoskeleton in coeliac disease. Gut 2000; 47: Collin P, Reunala T, Pukkala E, et al. Coeliac disease - associated disorders and survival. Gut 1994; 35: Volta U, Molinaro N, Baldoni AM, Bianchi FB. Malattie del sistema immunitario associate a celiachia. Abstract del 9 Congresso Nazionale AIGO, Firenze 1989: Lerner A, Blank M, Lahat N, Shoenfeld Y. Increased prevalence of autoantibodies in celiac disease. Dig Dis Sci 1998; 43: Sollid L, Thorsby E. HLA susceptibility genes in celiac disease: genetic mapping and role in pathogenesis. Gastroenterology 1993; 105: Per corrispondenza: Dott. Umberto Volta Dipartimento di Medicina Interna Cardioangiologia, Epatologia Via Massarenti 9, Bologna Tel.: Fax: uvolta@orsola-malpighi.med.unibo.it LigandAssay 8 (2)

AZIENDA OSPEDALIERA DI COSENZA

AZIENDA OSPEDALIERA DI COSENZA AZIENDA OSPEDALIERA DI COSENZA PERCORSO DIAGNOSTICO DELLA MALATTIA CELIACA Redazione Elaborazione Verifica Approvazione Gruppo di lavoro Verifica clinica: Giorno 01.03.2012 Marzo 2012 Microbiologia e Virologia

Dettagli

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno

Dettagli

AUTOMAZIONE DEI PERCORSI DIAGNOSTICI PER LA DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLA MALATTIA CELIACA. E. Tonutti (Udine)

AUTOMAZIONE DEI PERCORSI DIAGNOSTICI PER LA DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLA MALATTIA CELIACA. E. Tonutti (Udine) AUTOMAZIONE DEI PERCORSI DIAGNOSTICI PER LA DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLA MALATTIA CELIACA E. Tonutti (Udine) Flow chart for the diagnosis of of celiac disease ttg IgA + total IgA ttg negative non IgA

Dettagli

Manifestazioni Reumatologiche in corso di Celiachia

Manifestazioni Reumatologiche in corso di Celiachia Manifestazioni Reumatologiche in corso di Celiachia The Medical Journal of Australia Clinical Update Coeliac Disease: the great imitator John M Duggan MALATTIA CELIACA Intolleranza alimentare Prevalenza

Dettagli

Basi biochimiche dell azione dei farmaci. Mentana Fortunato Pisa, 17 Marzo 2014

Basi biochimiche dell azione dei farmaci. Mentana Fortunato Pisa, 17 Marzo 2014 Basi biochimiche dell azione dei farmaci Mentana Fortunato Pisa, 17 Marzo 2014 Celiachia Malattia autoimmune che coinvolge prevalentemente l intestino. Gluten Sensitivity Sindrome caratterizzata da molteplici

Dettagli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro

Dettagli

Che cos è la celiachia?

Che cos è la celiachia? Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in

Dettagli

Malattia celiaca. Conoscere la Celiachia. La Celiachia, la mia, la tua, la nostra dieta

Malattia celiaca. Conoscere la Celiachia. La Celiachia, la mia, la tua, la nostra dieta Malattia celiaca Conoscere la Celiachia La Celiachia, la mia, la tua, la nostra dieta Dott.ssa Roberta Maccaferri U.O. di Pediatria Ospedale di Mirandola DEFINIZIONE La malattia celiaca (MC) è una enteropatia

Dettagli

Cattedra di Pediatria Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Chieti. La Malattia Celiaca. F. Chiarelli

Cattedra di Pediatria Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Chieti. La Malattia Celiaca. F. Chiarelli PROGETTO e-learning IN PEDIATRIA Cattedra di Pediatria Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Chieti La Malattia Celiaca F. Chiarelli Definizione La Malattia Celiaca è una condizione

Dettagli

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Titolo: Celiachia: miti e realtà Relatori: Flavio Valiante (Gastroenterologia) Ester Lovat (Dietetica clinica) Introduzione: Dr.Michele De Boni Direttore UOC Gastroenterologia

Dettagli

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Padova 11 giugno 2007 Conferma di Laboratorio della Rosolia e Significato del Dosaggio degli Anticorpi Anna Piazza Giorgio Palù

Dettagli

PERCORSO DIAGNOSTICO CONDIVISO E CELIACHIA

PERCORSO DIAGNOSTICO CONDIVISO E CELIACHIA PERCORSO DIAGNOSTICO CONDIVISO E CELIACHIA LA DIAGNOSTICA SIEROLOGICA A. BIANO LAB. PATOLOGIA CLINICA P.O. CAIRO MONTENOTTE La CELIACHIA è l intolleranza permanente al glutine, sostanza di natura proteica

Dettagli

DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI

DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI CARATTERIZZATO DA: IPERGLICEMIA STABILE GLICOSURIA PREDISPOSIZIONE A COMPLICANZE

Dettagli

Lo screening della Celiachia in una popolazione con Diabete Mellito tipo 1. Epidemiologia, follow-up clinico e ruolo della tipizzazione HLA.

Lo screening della Celiachia in una popolazione con Diabete Mellito tipo 1. Epidemiologia, follow-up clinico e ruolo della tipizzazione HLA. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Tesi di laurea Lo screening della Celiachia in una popolazione con Diabete Mellito tipo 1. Epidemiologia, follow-up clinico e ruolo della

Dettagli

Dott. R. Auricchio Dipartimento di Pediatria Università Federico II Napoli

Dott. R. Auricchio Dipartimento di Pediatria Università Federico II Napoli Dott. R. Auricchio Dipartimento di Pediatria Università Federico II Napoli Agadir, 18 25 luglio 2008 Malattia celiaca Aberrante risposta immune mucosale, secondaria all ingestione di gliadina di grano

Dettagli

La conferma di laboratorio della rosolia

La conferma di laboratorio della rosolia La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE

Dettagli

SINDROMI POLIENDOCRINE AUTOIMMUNI (SPA)

SINDROMI POLIENDOCRINE AUTOIMMUNI (SPA) SINDROMI POLIENDOCRINE AUTOIMMUNI (SPA) Codice di esenzione: RCG030 Definizione. Con tale termine vengono definite varie sindromi cliniche caratterizzate da insufficienze funzionali a carico di una o più

Dettagli

CELIACHIA. Fino a pochi anni fa la celiachia era considerata una mal poco frequente; oggi in Italia 1 caso ogni 100 abitanti

CELIACHIA. Fino a pochi anni fa la celiachia era considerata una mal poco frequente; oggi in Italia 1 caso ogni 100 abitanti CELIACHIA E una enteropatia autoimmune geneticamente determinata,caratterizzata da una risposta autoimmune contro la glutine, contenuto nel grano, orzo, segale, farro ed altri cereali minori. E caratterizzata

Dettagli

CUCINA SENZA GLUTINE

CUCINA SENZA GLUTINE la Celiachia CORSO DI FORMAZIONE : CUCINA SENZA GLUTINE STRUTTURA COMPLESSA IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE DOTT.SSA MARISA VALENTE COS E LA CELIACHIA Una INTOLLERANZA PERMANENTE al GLUTINE una

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 2712 del 29 dicembre 2014

ALLEGATOA alla Dgr n. 2712 del 29 dicembre 2014 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 2712 del 29 dicembre 2014 DOCUMENTO DI INQUADRAMENTO PER LA DIAGNOSI ED IL MONITORAGGIO DELLA CELIACHIA Quesito 1 Qual è il protocollo diagnostico

Dettagli

Diapositiva sommario

Diapositiva sommario Diapositiva sommario GRUPPO LIGURE di AUTOIMMUNITA IL LABORATORIO DI AUTOIMMUNITA A COLLOQUIO CON IL CLINICO L appropriatezza della richiesta in Autoimmunita Dott.ssa V.Marrè Dirigente Medico Laboratorio

Dettagli

05 maggio 2012 Casi clinici in età pediatrica

05 maggio 2012 Casi clinici in età pediatrica Seconda Università di Napoli Università di Salerno dr G. Golia Corso di aggiornamento La Celiachia nel III millennio: dalla diagnosi alla terapia 05 maggio 2012 Casi clinici in età pediatrica U.O.C. DI

Dettagli

PERCORSO ASSISTENZIALE PER LA PATOLOGIA RARA DERMATOLOGICA RARA: DERMATITE ERPETIFORME

PERCORSO ASSISTENZIALE PER LA PATOLOGIA RARA DERMATOLOGICA RARA: DERMATITE ERPETIFORME Allegato 4 PERCORSO ASSISTENZIALE PER LA PATOLOGIA RARA DERMATOLOGICA RARA: DERMATITE ERPETIFORME 1) Percorso Assistenziale Com è noto, la DE è una dermatosi rara, attualmente considerata come l espressione

Dettagli

La celiachia potenziale in età pediatrica

La celiachia potenziale in età pediatrica La celiachia potenziale in età pediatrica Iceberg della malattia celiaca SIEROLOGIA POSITIVA CELIACHIA SINTOMATICA CELIACHIA SILENTE LESIONI MUCOSALI CELIACHIA LATENTE/POTE NZIALE MUCOSA NORMALE DQ2/8

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

COSA SIGNIFICA: MALATTIA AUTOIMMUNE SISTEMICA? MALATTIA REUMATICA INFIAMMATORIA CRONICA?

COSA SIGNIFICA: MALATTIA AUTOIMMUNE SISTEMICA? MALATTIA REUMATICA INFIAMMATORIA CRONICA? COSA SIGNIFICA: MALATTIA AUTOIMMUNE SISTEMICA? MALATTIA REUMATICA INFIAMMATORIA CRONICA? 1 COSA SIGNIFICA MALATTIA AUTOIMMUNE SISTEMICA? Le patologie autoimmuni sistemiche rappresentano condizioni poco

Dettagli

Manifestazioni cliniche e diagnosi della Celiachia in età pediatrica

Manifestazioni cliniche e diagnosi della Celiachia in età pediatrica Manifestazioni cliniche e diagnosi della Celiachia in età pediatrica F.Ferretti U.O. di Mal Epatometaboliche Osp. Pediatrico Bambino Gesù - Roma Palazzo dei Congressi EUR 10.10.2015 Malattia celiaca (MC)

Dettagli

MALATTIA CELIACA. Dott. Luigi Giannini Medico di Medicina Generale Specialista in Pediatria Poppi 17 Maggio 2014

MALATTIA CELIACA. Dott. Luigi Giannini Medico di Medicina Generale Specialista in Pediatria Poppi 17 Maggio 2014 MALATTIA CELIACA Dott. Luigi Giannini Medico di Medicina Generale Specialista in Pediatria Poppi 17 Maggio 2014 malattia celiaca Il termine celiachia viene dal greco koilìa che significa addome, ventre.

Dettagli

Celiachia. News. I limiti della dieta priva di glutine nella malattia celiaca

Celiachia. News. I limiti della dieta priva di glutine nella malattia celiaca Celiachia News 12 I limiti della dieta priva di glutine nella malattia celiaca Autoanticorpi nella celiachia: marcatori di malattia e di patologia autoimmune associata Carenze vitaminiche nella riproduzione

Dettagli

Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16

Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16 Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16 L'immunoistochimica e' una tecnica ampiamente utilizzata per l'identificazione e la localizzazione di costituenti cellulari

Dettagli

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In

Dettagli

INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI

INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI Alcune malattie infettive ad eziologia virale e andamento benigno nei soggetti immunocompetenti, se sono contratte durante la gravidanza, possono rappresentare

Dettagli

CRNI CORSI RESIDENZIALI DI NEURoIMMUNOLOGIA

CRNI CORSI RESIDENZIALI DI NEURoIMMUNOLOGIA CRNI CORSI RESIDENZIALI DI NEURoIMMUNOLOGIA Sesto Corso Autoanticorpi in neurologia: dal laboratorio al letto del paziente Bergamo, 17-20 Marzo 2004 Centro Congressi Giovanni XXIII Questionario valutazione

Dettagli

FOCUS CELIACHIA LA CELIACHIA: DALLA DIAGNOSI ALLE COMPLICANZE

FOCUS CELIACHIA LA CELIACHIA: DALLA DIAGNOSI ALLE COMPLICANZE FOCUS CELIACHIA LA CELIACHIA: DALLA DIAGNOSI ALLE COMPLICANZE Dott.ssa Giovanna Petazzi Struttura Complessa di Medicina Interna Azienda Ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna MALATTIA CELIACA

Dettagli

IL LABORATORIO NELLA DIAGNOSTICA DELLA MALATTIA CELIACA

IL LABORATORIO NELLA DIAGNOSTICA DELLA MALATTIA CELIACA IL LABORATORIO NELLA DIAGNOSTICA DELLA MALATTIA CELIACA La medicina di laboratorio è la disciplina clinica che ricerca dati relativi alla natura e all entità delle alterazioni di struttura e di funzione,

Dettagli

Annamaria De Bellis SINDROMI POLIENDOCRINE AUTOIMMUNI

Annamaria De Bellis SINDROMI POLIENDOCRINE AUTOIMMUNI SINDROMI POLIENDOCRINE AUTOIMMUNI Annamaria De Bellis SINDROMI POLIENDOCRINE AUTOIMMUNI Le malattie autoimmuni endocrine possono essere isolate o frequentemente associate ad altre patologie autoimmuni

Dettagli

Se si partisse da qui.

Se si partisse da qui. Se si partisse da qui. Viene da me in ambulatorio C. M. donna di 45 anni che finora ha sempre goduto di buona salute. Si mostra visibilmente preoccupata perche da molti giorni poi sono comparse artralgie

Dettagli

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

CELIACHIA: Il Quadro Clinico Nell Adulto

CELIACHIA: Il Quadro Clinico Nell Adulto CELIACHIA: Il Quadro Clinico Nell Adulto Marco Romano Gastroenterologia Seconda Università di Napoli Tel: 0815666714 Cell: 3356768097 E-mail: marco.romano@unina2.it Quadro Clinico Nel passato percepita

Dettagli

Esami per la valutazione della funzionalità epatica. www.slidetube.it

Esami per la valutazione della funzionalità epatica. www.slidetube.it Esami per la valutazione della funzionalità epatica Enzimi epatici si dividono in markers di danno epatico markers di ostruzione delle vie biliari ENZIMI EPATICI Alanina aminotransferasi (ALT) Aspartato

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

Tiroidite autoimmune

Tiroidite autoimmune Novità e prospettive nell attività professionale del Pediatra Agadir, 15-19 luglio 2007 Tiroidite autoimmune Gianni Bona CLINICA PEDIATRICA DI NOVARA UNIVERSITA DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE AMEDEO

Dettagli

Dossier N.12. Malattia Celiaca. Aggiornamento tecnico scientifico A cura della: D.ssa Simonetta Signorini

Dossier N.12. Malattia Celiaca. Aggiornamento tecnico scientifico A cura della: D.ssa Simonetta Signorini Dossier N.12 Malattia Celiaca Aggiornamento tecnico scientifico A cura della: D.ssa Simonetta Signorini Dossier N. 12 Febbraio 2011 Indice Introduzione 4 Genetica 5 Fattore Ambientale e Processi Infiammatori

Dettagli

ANTICORPI ANTI MUCOSAGASTRICA

ANTICORPI ANTI MUCOSAGASTRICA ANTICORPI ANTI MUCOSAGASTRICA (PCA) IN UNA POPOLAZIONE AMBULATORIALE DI PAZIENTI CON DIABETE TIPO 1: IMPLEMENTAZIONE DI UN PROTOCOLLO CONDIVISO PER LA DIAGNOSI ED IL FOLLOW-UP DEI PAZIENTI CON GASTRITE

Dettagli

ROMA Hotel NH Vittorio Veneto Corso d Italia, 1

ROMA Hotel NH Vittorio Veneto Corso d Italia, 1 RONCO MEDICAL CENTER srl Centro Polispecialistico di Medicina Integrata P. IVA 05834240961 I anno corso 2013 IMMUNOLOGIA ED ENDOCRINOLOGIA PER LA MODULAZIONE BIOLOGICA DELL ATTIVITA METABOLICA CELLULARE

Dettagli

Espressione di geni specifici per un determinato tumore

Espressione di geni specifici per un determinato tumore Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa

Dettagli

L ORIGINE DEI TESSUTI

L ORIGINE DEI TESSUTI L ORIGINE DEI TESSUTI Tutte le cellule dell organismo derivano dallo zigote Embrioni di topo a diversi stadi di sviluppo: A, stadio a 2 pronuclei; E, stadio a circa 16 cellule B, stadio a 2 blastomeri;

Dettagli

39 23,33 2 2 ;6 6 3 6 32 3 2 3 " < =;< ; 3 ;; 36 6 > =2

39 23,33 2 2 ;6 6 3 6 32 3 2 3  < =;< ; 3 ;; 36 6 > =2 !"# $!('$('((**+$,%**(-$.(*% /0 ) %$&'()%(*$% 1 2 3432 $ *+(-(7 %'$(8%$!('$('(%'%$.(* 9 3: 3 2 2, - $%*.$%*)(' $.(*%" 2% -$ 6 678 39 23,33 2 2 ;6 6 3 6 32 3 2 3 " < =;< ; 3 ;; 36 6 > =2 332? 5 $'%$.(*%+%*%A$

Dettagli

IL LABORATORIO IN GASTROENTEROLOGIA. www.fisiokinesiterapia.biz

IL LABORATORIO IN GASTROENTEROLOGIA. www.fisiokinesiterapia.biz IL LABORATORIO IN GASTROENTEROLOGIA www.fisiokinesiterapia.biz sangue feci espirato mucosa succo duodenale DIAGNOSTICA H. PYLORI Dosaggio Abs di classe IgG 13 C-Urea Breath Test Dosaggio Ag fecali Gastropanel

Dettagli

Le zone grigie della citologia tiroidea.

Le zone grigie della citologia tiroidea. Carcinoma differenziato della tiroide: dalla diagnosi al follow-up Bologna 21 marzo 2009 Le zone grigie della citologia tiroidea. Cosa deve dire il patologo Gian Piero Casadei Anatomia Patologica Ospedale

Dettagli

Più processori uguale più velocità?

Più processori uguale più velocità? Più processori uguale più velocità? e un processore impiega per eseguire un programma un tempo T, un sistema formato da P processori dello stesso tipo esegue lo stesso programma in un tempo TP T / P? In

Dettagli

NEUROPATIE AUTOIMMUNI. Autoanticorpi diretti contro i gangliosidi come risultato di neuropatie autoimmuni

NEUROPATIE AUTOIMMUNI. Autoanticorpi diretti contro i gangliosidi come risultato di neuropatie autoimmuni NEUROPATIE AUTOIMMUNI Autoanticorpi diretti contro i gangliosidi come risultato di neuropatie autoimmuni Rilevanza delle neuropatie autoimmuni Di recente, ha destato interesse presso i neurologi la disponibilità

Dettagli

IL LABORATORIO NELLA DIAGNOSTICA DELLE EPATOPATIE AUTOIMMUNI

IL LABORATORIO NELLA DIAGNOSTICA DELLE EPATOPATIE AUTOIMMUNI IL LABORATORIO NELLA DIAGNOSTICA DELLE EPATOPATIE AUTOIMMUNI Fare Dr. ssa clic MARIA per modificare FIORELLI lo stile del sottotitolo dello schema DIPARTIMENTO DI PATOLOGIA CLINICA ASL3 GENOVESE {BC2DAF09-0944-47EF-B1DA-7E1D12D522E9}

Dettagli

Tommaso Stroffolini, Divisione di Gastroenterologia, Ospedale San Giacomo, Roma

Tommaso Stroffolini, Divisione di Gastroenterologia, Ospedale San Giacomo, Roma Epidemiologia dell epatite C: dati italiani Tommaso Stroffolini, Divisione di Gastroenterologia, Ospedale San Giacomo, Roma Indagini policentriche effettuate in Italia hanno evidenziato una notevole frequenza

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Ho un aumentato rischio di tumori? linfoma X 4.7 intestino tenue X 25 stomaco X 3

Ho un aumentato rischio di tumori? linfoma X 4.7 intestino tenue X 25 stomaco X 3 ODDIO, SONO CELIACO E ADESSO? Ho un aumentato rischio di tumori? linfoma X 4.7 intestino tenue X 25 stomaco X 3 ODDIO, SONO CELIACO E ADESSO? Ho un aumentato rischio di tumori? linfoma X 4.7 intestino

Dettagli

Analisi delle schede di dimissione ospedaliera per echinococcosi cistica (anni 2001-2007) ASL Sanluri 22-23 Maggio 2009

Analisi delle schede di dimissione ospedaliera per echinococcosi cistica (anni 2001-2007) ASL Sanluri 22-23 Maggio 2009 Analisi delle schede di dimissione ospedaliera per echinococcosi cistica (anni 2001-2007) SDO: scheda di dimissione ospedaliera; Decreto Ministeriale 28/12/1991; rappresentazione sintetica della cartella

Dettagli

TEST HELICOBACTER PYLORI CARD

TEST HELICOBACTER PYLORI CARD Cod. ID: Data: Paziente: TEST HELICOBACTER PYLORI CARD Test rapido one step per la diagnosi qualitativa dell antigene di Helicobacter pylori nelle feci HELICOBACTER PYLORI COS E TEST Helicobacter pylori

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV)

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) FSME (Frühsommermeningoenzephalitis) Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) 95 West Nile Virus Foto: CNN Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) DEFINIZIONE La febbre del Nilo

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

PERCORSO PER LA DIAGNOSI ED IL FOLLOW-UP DELLA MALATTIA CELIACA

PERCORSO PER LA DIAGNOSI ED IL FOLLOW-UP DELLA MALATTIA CELIACA PERCORSO PER LA DIAGNOSI ED IL FOLLOW-UP DELLA MALATTIA CELIACA Umberto Volta Resp. Amb. Diagnosi e Studio complicanze Malattia Celiaca MI Bianchi Pd 11 Presidio della Rete Regionale delle Malattie Rare

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO FAQ lattosio SPECIALISTA 1) In cosa consiste il Breath Test? Il Breath Test all'idrogeno consiste nella misurazione dei livelli di idrogeno nel respiro del paziente. Questo idrogeno deriva dalla fermentazione

Dettagli

Gestione dell emergenza subacquea: analisi del rischio

Gestione dell emergenza subacquea: analisi del rischio Gestione dell emergenza subacquea: analisi del rischio Dr Alberto Fiorito Nata come strumento essenziale per il trattamento delle patologie subacquee, la camera iperbarica è diventata ormai un mezzo di

Dettagli

I DISTURBI DELLA TI ROIDE

I DISTURBI DELLA TI ROIDE OSPEDALE San Martino UNITA OPERATIVA DI MEDICINA INTERNA Direttore dott. Efisio Chessa I DISTURBI DELLA TI ROIDE Informazioni e consigli per i pazienti e i familiari dei pazienti Che cosè La tiroide è

Dettagli

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON

Dettagli

Dott.ssa CLAUDIA D ANNA

Dott.ssa CLAUDIA D ANNA LA MALATTIA CELIACHIA: CLINICA DELLA PATOLOGIA Dott.ssa CLAUDIA D ANNA LABORATORIO UDITORE GRUPPO UDITORE - CONSUD DEFINIZIONE La celiachia (dal greco koilía, cavità, ventre), detta anche malattia celiaca

Dettagli

Esperienza con il sistema Aklides

Esperienza con il sistema Aklides Evoluzione tecnologica del metodo di immunofluorescenza indiretta: i sistemi esperti per la lettura del test ANA Esperienza con il sistema Aklides Elio Tonutti Immunopatologia e Allergologia - Udine Il

Dettagli

ADESIONE CELLULARE SU MATERIALI BIOCOMPATIBILI

ADESIONE CELLULARE SU MATERIALI BIOCOMPATIBILI Capitolo 11 - studi sperimentali e di ricerca ADESIONE CELLULARE SU MATERIALI BIOCOMPATIBILI a cura di Maristella Di Carmine Marco Marchisio Sebastiano Miscia 237 Implantologia Pratica Caratterizzazione

Dettagli

La patologia Quali sono i sintomi?

La patologia Quali sono i sintomi? EMOCROMATOSI La patologia L'emocromatosi è una condizione che causa un aumentato assorbimento del ferro alimentare e che determina un progressivo accumulo di ferro nell'organismo ed è una malattia ereditaria

Dettagli

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Le proteine Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Per avere un idea più precisa, basti pensare che tutti i muscoli del nostro corpo sono composti da filamenti di proteine

Dettagli

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Parte 3a. Epatiti Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Fiumicino, 16 aprile 2016 www.cos.it/mediter Dr. Ugo Montanari Epatiti: tests diagnostici - 1 Indicazioni cliniche Tipo di richiesta

Dettagli

E quando la celiachia riguarda l adulto?

E quando la celiachia riguarda l adulto? Gluten Free Day 10 ottobre 2015 E quando la celiachia riguarda l adulto? Giancarlo Sandri 14/10/2015 1 Cos è la celiachia La celiachia, o malattia celiaca (MC), è una patologia di tipo autoimmunitario,

Dettagli

COSA E LA REUMATOLOGIA?

COSA E LA REUMATOLOGIA? COSA E LA REUMATOLOGIA? LA REUMATOLOGIA E LA SCIENZA MEDICA CHE STUDIA, DIAGNOSTICA E CURA LE MALATTIE REUMATICHE. LE MALATTIE REUMATICHE SONO QUELLE MALATTIE CHE PROVOCANO DOLORE, INFIAMMAZIONE, LESIONI,

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

Dentas Informa. Scopri di più

Dentas Informa. Scopri di più Dentas Informa Sempre più articoli della recente letteratura dimostrano l implicazione della parodontite (conosciuta anche come piorrea) con importanti malattie di tipo organico Scopri di più Parodontite

Dettagli

Igiene. Dott. Pamela Di Giovanni. Definizione

Igiene. Dott. Pamela Di Giovanni. Definizione Igiene Dott. Pamela Di Giovanni Definizione Disciplina medica che ha come obiettivo la tutela e la promozione della salute umana, intendendo per salute umana un completo stato di benessere psichico, fisico

Dettagli

LINEE DI RICERCA SOSTENUTE DAL 5xMILLE 2013

LINEE DI RICERCA SOSTENUTE DAL 5xMILLE 2013 LINEE DI RICERCA SOSTENUTE DAL 5xMILLE 2013 I Ricercatori del Centro di Genomica e Bioinformatica Traslazionale stanno lavorando a linee di ricerca legate a 1. Sclerosi Multipla 2. Tumore della Prostata

Dettagli

Diabete mellito tipo 1 nell adolescente e nel giovane adulto: tempi e modalità dello screening per tiroidite autoimmune e altre patologie autoimmuni

Diabete mellito tipo 1 nell adolescente e nel giovane adulto: tempi e modalità dello screening per tiroidite autoimmune e altre patologie autoimmuni Bologna, 15 maggio 2010 Diabete mellito tipo 1 nell adolescente e nel giovane adulto: tempi e modalità dello screening per tiroidite autoimmune e altre patologie autoimmuni Dr.ssa Maria Cristina Cimicchi

Dettagli

Le neoplasie dello stomaco Definizione etiopatogenetica

Le neoplasie dello stomaco Definizione etiopatogenetica Le neoplasie dello stomaco Definizione etiopatogenetica Nelle forme avanzate della malattia compaiono alterazioni epiteliali precancerose -DISPLASIA: : Variazioni di dimensioni, forma e orientamento delle

Dettagli

Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari

Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013 % (IC95%) Percezione del proprio stato di salute: Buono Discreto

Dettagli

DEFICIT ISOLATO ACTH

DEFICIT ISOLATO ACTH DEFICIT ISOLATO ACTH Codice di esenzione: RC0010 Definizione. Il deficit isolato di ACTH è una rara causa di insufficienza surrenalica secondaria caratterizzata da una bassa o ridotta produzione di cortisolo

Dettagli

L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA:

L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA: L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA: STEATOSI E STEATOEPATITE NON ALCOLICA AIGO PER I PAZIENTI: INFORMAZIONE SANITARIA A CURA DELLE COMMISSIONI AIGO

Dettagli

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

La colla intelligente

La colla intelligente La colla intelligente IFOM per la Scuola Lo Studente Ricercatore 2010 Massa Giacomo Istituto di Istruzione Superiore A. Maserati- Voghera Gruppo di lavoro: Angiogenesi Nome del tutor:mariagrazia Lampugnani

Dettagli

Coeliac disease: rational approach to the diagnosis

Coeliac disease: rational approach to the diagnosis MALATTIE CRONICHE Celiachia: approccio razionale alla diagnosi Coeliac disease: rational approach to the diagnosis U. Volta, C. Parisi, E. Fiorini, M. Piscaglia, A. Granito * Dipartimento Malattie dell

Dettagli

Numero 28 /2015 Le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro nell anno 2014 nelle statistiche INAIL

Numero 28 /2015 Le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro nell anno 2014 nelle statistiche INAIL Numero 28 /2015 Le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro nell anno 2014 nelle statistiche INAIL L'INAIL ha presentato i dati degli infortuni e delle malattie professionali relativi all'anno

Dettagli

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche

Dettagli

Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19

Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Menomazione dell integrità da esiti psichici di lesioni cerebrali Pubblicata dai medici dell Istituto nazionale svizzero di assicurazione

Dettagli

Rischio psicopatologico

Rischio psicopatologico Rischio psicopatologico http://www.medicinalive.com/sindrome-di-down Corso di Disabilità cognitive - Prof. Renzo Vianello - Università di Padova Power Point per le lezioni a cura di Manzan Dainese Martina

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Stefano Miglior. Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico SMI

Stefano Miglior. Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico SMI Stefano Miglior Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico Concetti fondamentali E una malattia estremamente particolare caratterizzata da una progressione lenta ma continua verso la perdita della funzione

Dettagli

INCONTRO CON L ESPERTO- Tiroide e Diabete. SALA BRAMANTE 12-14 ore 16.45

INCONTRO CON L ESPERTO- Tiroide e Diabete. SALA BRAMANTE 12-14 ore 16.45 INCONTRO CON L ESPERTO- Tiroide e Diabete ESPERTO:Renato Giordano FORMATORE:Mariano Agrusta SALA BRAMANTE 12-14 ore 16.45 INCONTRO CON L ESPERTO- Tiroide e Diabete FOGLIO AZZURRO: UNA DESCRIZIONE SINTETICA

Dettagli

Che cos'è la SCLEROSI MULTIPLA

Che cos'è la SCLEROSI MULTIPLA Che cos'è la SCLEROSI MULTIPLA Sommario Che cos'è la sclerosi multipla? Chi viene colpito? Che cosa causa la sclerosi multipla? La sclerosi multipla è ereditaria? Come progredisce la malattia? IMPORTANTE:

Dettagli

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli

NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING

NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Dr.ssa Chiara Boschetto NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Il TEST PRENATALE NON INVASIVO è un test molecolare nato con l obiettivo di determinare l assetto cromosomico del feto da materiale fetale presente

Dettagli

25 Maggio 2013. Giornata Mondiale della TIROIDE. TIROIDE: meglio prevenire che curare

25 Maggio 2013. Giornata Mondiale della TIROIDE. TIROIDE: meglio prevenire che curare 25 Maggio 2013 Giornata Mondiale della TIROIDE Durante la settimana che va dal 20 al 24 maggio 2013 di fronte a PALAZZO MORONI Via del Municipio,1 - Sede Comunale dalle ore 9,00 alle 17,00 Un Equipe Medica

Dettagli