Appia Bis: una strada senza... Via

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1 n dal 23 febbraio al 7 marzo tel ilcaffe@mediumsrl.it GRATUITO Per leggere il giornale su internet. Tutte le edizioni e l archivio degli articoli già pubblicati Il Caffè rispetta l ambiente Il nostro giornale viene stampato utilizzando carta riciclata al 100% Appia Bis: una strada senza... Via Fatti solo 2 km su 9,5. Mancano la valutazione d impatto ambientale e i soldi Il grande progetto viario iniziato nel 1988 attende ancora di vedere la fine: un preventivo di 480 milioni di, 190 milioni quelli spesi fino ad ora per realizzare poco più di 2 km su 9,5 previsti. Adesso il cantiere è fermo e la motivazione dello stop dei lavori è la mancata Via, valutazione di impatto ambientale. Intanto l azienda Tacaro incrocia le braccia: «Senza i soldi dalla Regione Lazio i lavori non possono proseguire». Dalla Regione fanno invece sapere: «Non abbiamo la copertura per l intera opera, ma per ora sono disponibili 20 milioni di». MARINO «Non siamo più i Vigili Urbani del paesello» A. Bertini, comandante dei Vigili marinesi a pag. 6 DOPO LA NEVE SI CONTANO I DANNI Il territorio da controllare sempre più ampio, ma manca l organico a pag. 11 CIMITERI In arrivo nuovi loculi, ma il degrado resiste Telecamere contro i vandali a pag. 12 POSTE ITALIANE S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale 70% - tassa pagata - DCB Latina Discarica, il gestore risponde a Il Caffè «Nessun allarme veleni, tutto regolare» a pag. 8 A Lanuvio l unica cosa certa è la candidatura di Leoni alle Primarie del Pd Elezioni, prime mosse dei partiti Dianora Grassi di Lanuvio Piero Valeri di Lariano Le forti nevicate ai Castelli hanno messo ko le casse comunali delle città per le spese delle operazioni di soccorso: la Provincia ha messo a disposizione 700mila A Nemi il centrosinistra punta all unione, dal fronte Cocchi nessuna voce. Tutto tace a Lariano a pag. 32 e 34 Castel Gandolfo: il Pd cade a pezzi a pag. 26 Disagi sulla Roma-Velletri Treni vecchi e lenti... eppure il ticket aumenta L emergenza neve peggiora il trasporto su ferro: convogli fermi e pendolari al freddo A soli tre mesi dalle elezioni comunali ha visto l uscita di Gasperini, Marroni e in ultimo Nutile a pag. 26 a pag. 20 MARINO Divino Amore tra vincoli ambientali e cemento a pag. 22 SOCIALE DISABILI, PER FORTUNA CI SONO LE ASSOCIAZIONI a pag. 36 CIAMPINO NEUROPSICHIATRIA INFANTILE INAGIBILE a pag. 24

2 2 INCHIESTA n dal 23 febbraio al 7 marzo 2012 Le new slot sono presenti in un esercizio commerciale su tre a Latina e provincia, ai Castelli Romani e sul litorale L invasione delle macchinette mangiasoldi Assorbono la metà dell intero business del gioco d azzardo Pierfederico Pernarella Uno, due, tre, quattro: una moneta. Uno, due, tre, quattro: un altra moneta. Uno, due, tre, quatto: ancora un altra. Per molti la rovina o la fortuna inizia così, in quattro secondi. Benvenuti nel mondo delle slot machine, le macchinette meglio note come videopoker, per alcuni infernali, per altri d oro, regine di una delle industrie più potenti dell economia nazionale: il gioco d'azzardo. Stando ai numeri dell Amministrazione autonoma dei monopoli dello Stato (Aams) appena pubblicati, la raccolta lorda (ossia tolte le vincite pagate) degli apparecchi da intrattenimento, ovvero new slot machine e derivati, è pari a 44 miliardi e 9 milioni di e rappresenta più della metà di quella complessiva. Il quadruplo di quanto si spende per le lotterie (10 miliardi e 2 milioni di ), sei volte 2,5 miliardi DI EURO LA CONDANNA DELLA CORTE DEI CONTI CONTRO I 10 CONCESSIONARI DI NEW SLOT PER INADEMPIMENTI NELLA FASE DI AVVIO DELLA RETE TELEMATICA Quante sono, zona per zona ESERCIZI PUBBLICI l incasso lordo del Lotto (6 miliardi e 8 milioni di ) e dodici volte le scommesse sportive (3 miliardi e 9 milioni di ). Insomma, non c è storia, le new slot machine guardano dall alto in basso tutte le altre categorie di giochi. Le ragioni di questa fortuna non sono facilmente decifrabili. Il loro successo è senz altro dipeso dalla dinamica e la tempistica del gioco: partite brevissime, non più di quattro secondi, ad un costo modico (un ) e con vincite immediate che non possono superare i 100. A questo va poi aggiunto l altro fattore, forse più determinante: la capillarità con cui sono diffuse le macchinette. Le slot machine te le ritrovi LICENZE SLOT LATINA E PROVINCIA LITORALE (Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno) CASTELLI ovunque: bar, pub, tabacchi, pizzerie e sale gioco ovviamente che continuano a spuntare ovunque come funghi. Una vera e propria invasione per cui un esercizio pubblico su tre possiede almeno due new slot machine. Proporzione che torna nelle aree della provincia di Latina, quella del litorale romano e dei Castelli romani dove complessivamente a fronte di esercizi pubblici, possiedono una licenza per questi apparecchi mangiasoldi, oltre il 27%. Numeri che non possono che preoccupare dal momento che, come vanno ripetendo gli specialisti del settore, il gioco è un consumo, anzi un abuso indotto. L occasione fa l uomo giocatore, insomma. Complice anche la crisi, che da un lato spinge sempre più persone a tentare la fortuna, ma anche la stragrande maggioranza degli esercizi pubblici a prendere la licenza d azzardo. Che in qualche modo è una sorta di assicurazione sui bilanci della propria attività commerciale. Una singola macchinetta frutta dai 500 agli oltre mille al mese. Dal canto loro però gli addetti al settore non ci stanno a fare la parte dei cattivi. Secondo Raffaele Curcio, presidente della Sapar, (l associazione che rappresenta gestori, produttori e rivenditori di apparecchi da intrattenimento) l accanimento nei confronti delle new slot machine è ingiustificato. «La nostra dice a LE NEW SLOT MACHINE NEI COMUNI DOVE VIENE DISTRIBUITO IL CAFFÈ (Fonte: Sapar 2012) Il Caffè è un attività imprenditoriale come tutte le altre. Entrando nello specifico, debbo ricordare che le altre categorie di giochi sono diffuse in modo ancora più capillare delle slot e soprattutto va ricordato che, come impone la legge, il 75% della raccolta lorda viene ridistribuito nelle vincite che nel 2011 sono state pari a oltre 35 miliardi a fronte di 44 miliardi di spesi dai giocatori. La percentuale di ridistribuzione in vincite degli apparecchi è più alta rispetto a quella di altri giochi». E per quanto riguarda poi i rischi socio-sanitari, Curcio sostiene che le «stime delle patologie non sono così allarmanti e in ogni caso la dipendenza da gioco colpisce soggetti che sono in qualche modo predisposti». Il presidente del Sapar riconosce però che a farsi carico dell assistenza deve essere lo Stato: «Tanto è vero prosegue che su nostra proposta è al vaglio un disegno di legge che prevede di destinare una parte delle entrate erariali proprio alla creazione di centri specializzati d assistenza, come del resto già succede negli Stati Uniti».

3 n dal 23 febbraio al 7 marzo 2012 INCHIESTA 3 Così abbiamo vinto una Golf! Il metodo per vincere sicuro? Te lo svela Il Caffè. Lʼhanno messo in pratica Franco e Gina, aggiudicandosi una bella Volkswagen Golf Tdi. Lʼhanno vinta semplicemente non spendendo i che mediamente ogni italiano sperpera in lotterie, grattini, macchinette mangiasoldi, scommesse e altri azzardi inutili in un anno. «Io e mia moglie prima giocavamo moltissimo, poi nel 2005 abbiamo smesso, evitando così di giocare quel gruzzolo dice Franco e ci siamo comprati questo gioiellino». «La possibilità di fare 6 al Superenalotto è di una su oltre 622 milioni interviene Gina -: ci è bastato non buttare al vento quei soldi, che molti pensano di investire, per vincere la nostra fiammante autovettura!». GINA E MARIO Hanno un metodo infallibile per vincere L ondata di slot e videopoker favorisce le dipendenze. Nascono centri che aiutano chi casca in queste nuove droghe Altro che gioco, ora è degrado e malattia I segnali: spesa crescente, desiderio incontrollabile, crisi di astinenza, bugie La posta in gioco è altissima, forse troppo. A livello economico, sociale, sanitario. L ondata di piena di slot machines sfocia in derive comportamentali che assumono i connotati simili, se non proprio identici, a quelli delle dipendenze tradizionali. «Negli ultimi anni sono aumentati i casi patologici della dedizione al gioco d azzardo», spiega a Il Caffè il professor Luca Vallario, psicoterapeuta presidente dell associazione onlus Centro Psyche. «Gli indicatori ci dicono che la deriva è raggiunta quando si comincia a giocare con esiti che non dipendono da chi gioca, con conseguente perdita di controllo della situazione. Di lì il passo verso la dipendenza è breve». Sono chiari i segnali per individuare le forme patologiche. «L interesse eccessivo, la spesa crescente, i tentativi falliti di controllare il gioco, perfino vere e proprie crisi di astinenza, che si figurano con l irritabilità». Un degrado socio-culturale di cui si ignorano le proporzioni, specie tra i ragazzi LUCA VALLARIO Psicoterapeuta, fondatore del Centro Psyche a Latina Insomma si cominciano a compromettere i rapporti con le persone, un riflesso immediato lo si vede in famiglia. «Oltre ai problemi economici, dovuti alla richiesta di prestiti e al ricorso a finanziarie, si logorano i rapporti significativi, si comincia a mentire». Il target individuato è allarmante: si va dall adolescenza fino alla mezza età, senza distinzioni sociali. «Per i giovani la slot machine diviene una scorciatoia per entrare nel mondo degli adulti - prosegue Vallario -, mentre tra i grandi c è una casistica importante tra gli autotrasportatori e i camionisti, più fragili per la vita che conducono». Sui motivi che avvicinano le persone al gioco, oltre all enorme disponibilità di slot machines a ogni angolo di strada, c è dell altro. «La crisi economica spinge le persone a cercare il guadagno facile - aggiunge il dottore - solo che dopo una prima fase di vittoria segue quella della disperazione e della perdita di speranza». Un degrado socio-culturale di cui non si identificano ancora le proporzioni e che preoccupa soprattutto per le nuove generazioni. In pochi anni i minorenni dediti alle slot machines sono passati da 860 mila a 2 milioni. Se la dipendenza da gioco dilaga, si registra invece un ritardo delle strutture sanitarie pubbliche nel fronteggiare questa emergenza. Le strutture di riferimento dovrebbero essere i Sert, Servizi per le tossicodipendenze, ma in questo caso le patologie dipendenti dall azzardo rischiano di confondersi con quelle relative alle droghe. Per tale ragione c è chi ha deciso di avviare iniziative più specifiche, come il progetto Rien ne va plus, partito a Latina con il patrocinio della Regione Lazio e il contributo del Fondo Nazionale Lotta alla Droga, che mette a disposizione un équipe di psicologi in grado di fornire gratuitamente l assistenza ai drogati da gioco. Pierfederico Pernarella E le mafie ingrassano Libera: 41 clan gestiscono l affare Quando il gioco si fa duro, le mafie iniziano a giocare. È lʼallarme lanciato dallʼassociazione Libera di don Ciotti nel dossier Azzardopoli, ricerca accurata sulla febbre da gioco che, oltre a spennare gli italiani, sta facendo ricche le mafie. «Sono ben 41 i clan che gestiscono i giochi delle mafie e fanno saltare il banco - informano da Libera -. Le mafie di fatto si accreditano ad essere l'undicesimo concessionario occulto del Monopolio». Tanti i modi con cui i gruppi criminali mettono le mani sul gioco: «Infiltrazioni delle società di gestione di punti scommesse, di sale Bingo, che si prestano in modo legale ad essere le lavanderie per riciclaggio di soldi sporchi; imposizione di noleggio di apparecchi di videogiochi; il grande mondo del calcio scommesse, un mercato che da solo vale oltre 2,5 miliardi di ; la grande giostra intorno alle scommesse delle corse clandestine dei cavalli e del mondo dell'ippica; sale giochi utilizzate per adescare le persone in difficoltà, bisognose di soldi, che diventano vittime dell'usura; il racket delle slotmachine».

4 4 CAMPAGNA IL CAFFÈ PER LA SICUREZZA STRADALE n dal 23 febbraio al 7 marzo 2012 Se il gestore non interviene, finisce in tribunale Denunciate le strade pericolose Le insidie DA SEGNALARE Al Sindaco del Comune di (per strade comunali) Al Presidente della Provincia di (per strade provinciali) Al Presidente della Regione (per strade regionali) Al Direttore Centrale ANAS SpA (per strade statali) Via Monzambano, Roma o fax al n All Amministratore Delegato Autostrade per l'italia SpA Via Bergamini, Roma - o fax al n Condizioni della strada Asfalto o pavimentazione dissestati, cunette non segnalate, pietrisco, dosso pericoloso, solchi, buca, frana, fondo sdrucciolevole, illuminazione e/o pubblicità confondente, effetto aquaplaning, liquidi scivolosi o oggetti abbandonati sulla sede stradale. Dissuasori Troppo alti, troppo ripidi, deformati, mal segnalati, illuminazione confondente, pubblicità laterale confondente. Cordoli Deformati, mal segnalati, poco visibili, sdrucciolevoli, illuminazione confondente, pubblicità confondente. Segnaletica stradale orizzontale Poco visibile e percepibile, realizzata con materiale sdrucciolevole, sporgente per più di 3cm. dal piano della pavimentazione stradale, troppo spessa, confondente, non prevista dal Codice della Strada, in zona non o scarsamente illuminata, con illuminazione confondente, in zona con pubblicità confondente. Segnaletica stradale verticale Poco visibile, coperta da vegetazione, con supporto inadeguato, in posizione errata, confondente, priva sul retro dei dati previsti all articolo 77 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada e in particolare degli estremi dell ordinanza istitutiva, non prevista dal Codice della Strada, con illuminazione confondente, in zona con pubblicità confondente. Barriere stradali di sicurezza Inesistente, danneggiata, pericolante, inutile, in zona non o poco illuminata, con illuminazione laterale confondente, con pubblicità confondente. Curva Poco visibile e percepibile, non segnalata, in zona non o poco illuminata, con illuminazione confondente, con sede stradale con poca aderenza, in zona con pubblicità confondente. Incrocio Difficile da percepire, con segnaletica confondente, con scarsa visibilità, in zona con illuminazione scarsa e/o confondente, in zona con pubblicità confondente. Tombino Deformato, sprofondato, scivoloso, sdrucciolevole, con illuminazione confondente, in zona con pubblicità confondente. Spartitraffico Poco visibile e percepibile, con catarifrangenti poco visibili, con vegetazione invadente, segnaletica scarsamente visibile, in zona con illuminazione scarsa, con illuminazione confondente, con pubblicità confondente. Lavori in corso Poco visibili e percepibili, sospesi ma con limitazioni in atto, mal segnalati, con illuminazione e/o pubblicità confondente, con indicatori di velocità non previsti dal Codice della Strada, cunette non segnalate, pietrisco, dosso pericoloso, solchi, buca, frana. Rotatoria Mal segnalati, con illuminazione laterale confondente, con pubblicità laterale confondente, con dimensioni tali da impedire la corretta immissione del veicolo. Io sottoscritto nato/a a il e residente in via Tel. / DICHIARO che in data alle ore percorrevo la strada proveniente da e diretto a all altezza del km RISCONTRAVO quanto segue... Per tutto quanto qui indicato CHIEDO di intervenire tempestivamente al fine di: Accertare l esistenza dell insidia stradale segnalata - Ripristinare tempestivamente le condizioni di sicurezza - Adottare i provvedimenti previsti dall art. 45 del Codice della Strada affinché l ente proprietario della strada e/o il concessionario provveda alla tempestiva eliminazione dell insidia segnalata Si avvisa che, mancando i tempestivi accertamenti e interventi di ripristino, saranno informate le competenti autorità giudiziarie con aggravio di responsabilità a Vostro esclusivo carico essendo a conoscenza dello stato di fatto con la presente reso noto e avendo trascurato gli obblighi di intervento a Vostro carico. Luogo, data e firma Allego n fotografie - n disegni - n pagine relazione tecnica

5 n dal 23 febbraio al 7 marzo 2012 SPRECHI 5 La Pubblica Amministrazione rallenta la ripresa con le sue montagne di carta e un linguaggio lontano dal nostro italiano Burocrazia e burocratese i mostri da battere Autocertificazioni e Linea Amica gli strumenti per superare l ottusità di certi uffici Problemi con la P.A.? Stefano Carugno I più famosi in cui ci è capitato di imbatterci sono Si prega di obliterare il titolo di viaggio e apporre la firma in calce o apporre la firma a tergo ; poi ce ne sono di fantasiosi, come quello citato dalo scrittore Luciano De Crescenzo che ha detto: «Scendendo dalla scalinata di Trinità dei Monti, subito sulla destra, fa bella mostra di sé un cartello del Comune con la scritta "Stazionamento per auto pubbliche a trazione ippica", in altre parole parcheggio per carrozzelle». Di esempi potremmo farne tantissimi, basta prendere un qualsiasi modulo che faccia riferimento alla pubblica amministrazione per trovare quelle espressioni in burocratese che riescono a rendere difficile il facile, attraverso l inutilità di un linguaggio artificioso: in calce (sotto), a tergo (dietro), obliterare (timbrare), prendere visione (vedere), nominativo (nome), afferente (relativo a), congiuntamente (insieme a), corresponsione (pagamento), dar corso (avviare), di cui al (come prevede), atteso che (premesso che), implementare (incrementare), computare (calcolare), conferire (dare), emolumenti (compensi), espletare (fare), in raccordo con (insieme a), preliminarmente (prima), previo (dopo aver), vigenti (in corso), di concerto (insieme a)... Per fare un esempio recente, tratto dalle istruzioni web del censimento 2011: In questa pagina di riepilogo l utente ha una nozione visiva dello stato della compilazione. In essa sono riportati, a guisa di indice, l elenco delle quattro aree che compongono il questionario, affiancate da un simbolo di check (o biffatura)... Secondo uno studio della CGIA di Mestre, L eccessiva burocrazia costa alle imprese italiane 23 miliardi di l anno l associazione di artigiani e piccole imprese che si è specializzata in rigorose elaborazioni statistiche relative al mondo del lavoro e dell economia, la burocrazia costa alle imprese italiane 23 miliardi di l anno, e stiamo parlando di costi di documenti praticamente inutili, quanto meno sostituibili da pratiche più veloci e meno costose che utilizzino i mezzi informatici e le autocertificazioni. La lotta al mostro burocratico è stata dichiarata dallo Stato italiano già da decenni, ma sembra procedere con la stessa velocità della costruzione della Salerno- Reggio Calabria. Qualcosa comunque è stato fatto: dai tempi della legge Bassanini (1997) ad Il Ministero della Funzione Pubblica ha attivato già da tempo la Linea Amica, un numero verde ( se da cellulare), dove rispondono 200 esperti della Pubblica Amministrazione per risolvere i quesiti che il cittadino sottopone. Il numero promette di fornire risposte immediate e, qualora questo non fosse possibile, di seguire la pratica fino alla soluzione, anche colloquiando direttamente con lʼufficio pubblico con cui si ha il problema. Ma funziona davvero? Ho fatto una prova e da normale cittadino ho telefonato sottoponendo un quesito un poʼ difficile: É possibile per unʼazienda sostituire il certificato di regolarità contributiva con unʼautocertificazione?. La signorina che ha risposto mi è sembrata molto competente e abbiamo discusso sul problema per circa 10 minuti, consultando varie leggi. Poi ha detto il suo parere, ma ha aggiunto che mi avrebbe fatto chiamare da un esperto per avere una risposta definitiva certa. Tempo massimo: 2 giorni lavorativi. E la risposta è arrivata entro il tempo concordato ( non si può fare lʼautocertificazione ), corredata da con documentazione e riferimenti normativi. Insomma, funziona! oggi, si sono succedute riforme miranti a semplificare la burocrazia. Molte cose sono migliorate, ma nuovi mostri si sono affacciati: basti pensare alle nuove montagne di carta in fatto di leggi provenienti dall Europa o quelle sulla sicurezza e sulla privacy. 2 ESEMPI DI BUROCRATESE Conferimento di rifiuti a Ischia e Velocipedi a Milano NIENTE PIÙ CODE, FATEVI DA SOLI I CERTIFICATI Tutti gli Enti che fanno capo alla pubblica amministrazione sono obbligati ad accettare lʼautocertificazione, anzi ad incentivarla, mentre tra privati può essere utilizzata solo con lʼapprovazione di chi la deve ricevere (banche, assicurazioni, ecc..). Esistono due tipi di dichiarazione, che fanno riferimento a 2 articoli diversi della stessa legge, art. 46 e art 47, che vanno specificati. DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE (ai sensi dellʼart. 46 del DPR 445/2000) Èuna dichiarazione che si può rilasciare su un semplice foglio di carta o su un modulo prestampato dagli Enti; deve essere sempre firmato, ma non vi è obbligo di autentica della firma. Si possono dichiarare i dati che riguardano la propria persona, ad esempio: Nascita, Residenza, Cittadinanza, Godimento dei diritti politici, Stato civile, Esistenza in vita, Nascita dei figli, Morte del coniuge, del genitore, del nonno, del figlio, del nipote, Maternità, Paternità, Separazione o comunione dei beni, Stato di famiglia, Titolo di studio, Qualifica professionale, Reddito, Situazione economica, Assolvimento obblighi contributivi, tutte le annotazioni contenute nei registri di stato civile DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELLʼATTO DI NOTORIETÀ (ai sensi dellʼart. 47 del DPR 445/2000) Con questa dichiarazione il cittadino può invece certificare tutte le condizioni, le qualità personali e i fatti a sua conoscenza (ad esempio professione esercitata, titolarità di licenza, condizione di erede, la proprietà di un immobile, ecc...). Questo atto ha bisogno però dellʼautentica della firma, che può essere effettuata dallʼimpiegato dellʼente a cui si presenta. Se questo non è possibile, ad esempio se lo inviamo via fax o , bisogna allegare una fotocopia del documento dʼidentità di chi fa la dichiarazione. Non possono essere autocertificati in alcun modo: Certificati sanitari, Certificati veterinari, Certificati di origine, Certificati di conformità, Certificato di marchi o brevetti.

6 6 URBANISTICA n dal 23 febbraio al 7 marzo 2012 Dell opera attesa da 24 anni, del valore di 480 milioni di, sono stati costruiti solo 2 km su 9,5. La Regione non ha tutti i soldi Appia Bis: una strada senza... la Via Lavori fermi, colpa della mancata Valutazione di Impatto Ambientale Emanuele Menicocci e Marco Montini Pronti, partenza, Via (intesa come la Valutazione di Impatto Ambientale) che a oggi viene utilizzata come motivazione per la mancata prosecuzione dei lavori per la chiacchierata Appia Bis. La realtà è che i problemi sono di natura finanziaria e politica, ma con uno spostamento dell'attenzione verso lavoratori licenziati e problemi di carattere burocratico. Un preventivo totale di circa 480 milioni di, un progetto che è partito nel 1988 (i soliti tempi biblici), 2,628 i Km lavorati (su 9,5 previsti), 1,9 quelli portati a termine per un totale di soldi usciti pari a quasi 190 milioni di, senza contare un progetto fatto camminare in parallelo, come quello della cosiddetta variante di Vallericcia, che complementare porta via altri denari. Denari oggi assenti per il proseguo della grande opera, con una piccola riserva giusto utile per poter creare gli innesti sulla via principale di percorrenza. Il primo tratto completato per nemmeno due chilometri ha visto un preventivo alimentato in seconda battuta per l'incredibile mancanza di un innesto che dalla rotonda del Crocifisso, dove termina via Trilussa (zona padri Somaschi), riportasse ai Castelli, laddove invece quella in direzione Roma era presente. COSTI SOTTOSTIMATI Perciò: rifai i progetti e metti altri soldi (parliamo di milioni in aggiunta); il secondo tratto, per cui sia il Consigliere provinciale Gasbarra che l'assessore regionale all'urbanistica Malcotti si dissero felici perché sarebbero ripartiti i lavori (parliamo di maggio 2011), ha visto un preventivo pari a circa 150 milioni di, quando però i computi metrici estimativi parlavano di meno della metà (70 milioni). TANTE LE DOMANDE SENZA RISPOSTA Da dove arrivano questi aumenti in preventivo? Oneri di sicurezza, assicurazioni, extra fuori gara come incognita di cantiere e opere a consuntivo, possono giustificare il raddoppiamento delle cifre? Basteranno gli oltre due milioni di previsti per gli espropri, tra definitivi e temporanei, agli abitanti? L azienda Tacaro dice che senza soldi dalla Pisana i lavori non possono andare avanti LUCA MALCOTTI Assessore regionale all Urbanistica Quest'ultima domanda è dovuta anche alla presenza e previsione della costruzione di due gallerie di tipo naturale, una di 100 metri e l'altra di 85, che prevedono lavorazioni con molti accorgimenti a causa della conformazione del terreno, come prevede la perizia geologica depositata presso il Comune di Albano: viste anche le crepe provocate durante i lavori del primo tratto. Certo nel 1988 non c'era ancora l'obbligo di copertura finanziaria per le opere pubbliche, ma oggi il rischio forte è quello di ritrovarci di nuovo con una incompiuta di utilità sociale nulla. Dalle deliberazioni effettuate tra maggio e giugno nei Comuni che presentano territorio attraversato dalla tangenziale, si parla di finanziamenti per 25 milioni di : come mai sono già finiti? 3 CERTEZZE: LICENZIMANENTI LAVORI FERMI E NIENTE VIA In questa valle di soluzioni irrisolte, di carenza monetaria e di decenni di inefficienze, si affacciano alcuni corollari, che fanno ridere per non piangere. Innanzitutto il cantiere fermo da ormai due mesi a causa dei finanziamenti regionali che non arrivano. La Tacaro dice che senza soldi dalla Pisana avanti non si può andare; la Regione Lazio, tramite l assessore ai Lavori Pubblici Malcotti, afferma che la notizia che l opera è stata definanziata è «assolutamente falsa e infondata: non abbiamo la copertura per l intera opera, ma - specifica - attualmente ci sono 20milioni di disponibili e 8 aggiunti lo scorso anno. Ci serve l approvazione del progetto definitivo». I soldi, dunque, sembrano in parte esserci: quello che manca è la Via (la valutazione di impatto ambientale), che in molti sperano sia retta. Sul tema, Malcotti aggiunge: «Questo tratto della Tangenziale è praticamente terminato; i lavori sono fermi perché in Conferenza dei Servizi i Comuni di Ariccia e Albano legittimamente hanno chiesto delle varianti, approvate ad agosto. Adesso la Regione Lazio su quelle varianti sta facendo una valutazione di impatto ambientale obbligatoria per legge e che ha un iter che, mi auguro, si concluda rapidamente». Via che spetta all assessorato regionale all Ambiente di Marco Mattei. Sì, proprio colui che due anni fa inaugurò come Sindaco di Albano (centrodestra) insieme all entourage regionale di Montino e Astorre (centrosinistra), il primo tratto dell agognata Tangenziale dei Castelli, e dal quale adesso pare dipendere la sorte dell Appia Bis. Ironia del destino, davvero. Quando l assessore polveriniano, dunque, darà l ok alla Via, la palla passerà alla Conferenza dei Servizi e si potrà andare al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) a chiedere i necessari finanziamenti. Ma fino ad allora nulla sarà destinato a muoversi, come confermato in tv dalla Tacaro: «Stiamo aspettando la conclusione della Conferenza, che avrebbe autorizzato la partenza del lotto di completamento. Purtroppo alcuni organi regionali, escluso l assessorato ai Lavori Pubblici della Regione, che ci sostiene in pieno, ancora non emettono i pareri di competenza, causando prima i ritardi e poi la chiusura del cantiere». E I LAVORATORI VANNO A CASA E, mentre Regione Lazio e ditta Dalla Regione arriva la smentita: «l opera non è stata definanziata. Attualmente ci sono 20 milioni di» UN CANTIERE CHE AVRÀ MAI FINE? I lavori per l Appia Bis finora sono costati 190 milioni di, ma l opera non è finita appaltatrice si rimpallano responsabilità, i lavoratori fanno baracca e burattini, licenziati in tronco dai cantieri. Il 23 dicembre 2011 ne sono andati a casa altri quattro, avvertiti con una lettera dalla Tacaro. E oltre il danno anche la beffa, non essendo giunta nemmeno la magra consolazione della cassa integrazione. Come spiega Remo Pisani, uno degli avvocati nominati dall azienda per la vertenza, «si è provveduto ad operare i licenziamenti, sulla base di un giustificato motivo oggettivo consentito dal contratto collettivo». Alias licenziamenti individuali, essendo la Tacaro un azienda sotto i 15 dipendenti. «Ora la speranza - precisa ancora Pisani - è che possano riaprirsi i cantieri così da poter riassumere gli operai licenziati. Se avessimo avuto il sentore che ci sarebbe potuto essere uno sblocco dei finanziamenti, non avremmo fatto i licenziamenti». Ma ormai quello che è fatto è fatto: grazie al cielo sono intervenuti i sindacati, che una prima piccola vittoria l hanno già conquistata: «Ci siamo seduti intorno ad un tavolo con la Tacaro e abbiamo ottenuto una buonauscita, una sorta di indennizzo per gli operai licenziati - sottolinea il segretario della Fillea Cgil Pomezia Castelli Gianni Lombardo -. Con l impegno politico da parte della ditta di riassumerli una volta ripartite le opere per la Tangenziale dei Castelli Romani». Ed proprio questo il nocciolo della questione: quando? GIANNI LOMBARDO Segretario Fillea Cgil Pomezia Castelli

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8 8 RIFIUTI E SALUTE n dal 23 febbraio al 7 marzo 2012 IL MURO DI TERRA... E DI GOMMA Il terrapieno sull Ardeatina che copre la discarica Alto 15 metri, autorizzato dalla Regione, viola le distanze minime La Pontina Ambiente Srl che gestisce Roncigliano replica all articolo de Il Caffè e nega ogni responsabilità: «Nessun allarme» Discarica: per i gestori è tutto naturale «Eventuali superamenti non possono essere attribuiti alla influenza della discarica» Francesco Buda Non è lecito prendere a pretesto quanto intervenuto a sostegno della Vs. ormai storica contrapposizione al gassificatore di Albano RONCIGLIANO L Arpa chiede uno studio idrogeologico sulla discarica di Cecchina. La Regione che fa? La Pontina Ambiente Srl, società che gestisce la discarica di rifiuti indifferenziati ad Albano, ha risposto al nostro articolo dal titolo Discarica di Roncigliano, è allarme veleni, pubblicato sullo scorso numero 235 de Il Caffè dei Castelli. L'articolo dava conto delle analisi realizzate dall'agenzia regionale per la protezione ambientale, Arpa, che ha riscontrato valori superiori ai limiti di legge per 8 sostanze nella falda sotto il cimitero di rifiuti su area agricola di rilevante valore secondo il Piano paesaggistico regionale. Analisi a seguito delle quali la Provincia di Roma, il 19 gennaio ha emesso formale diffida nei confronti della Pontina Ambiente, ad adottare i necessari interventi di messa in sicurezza di emergenza/urgenza di bonifica e ripristino ambientale, rispetto alle acque soggiacenti nei piezometri C e D, così come previsto dal titolo V, parte IV D.leg. 152/06 (codice ambientale, ndr), al fine di ricondurre le acque al di sotto dei valori limite di cui alle CSC (Concentrazioni Soglie di Contaminazione, ndr) per il tribromometano, dibromoclorometano e benzene. Con riserva di eventuale successiva diffida a seguito del pronunciamento regionale per quanto concerne il superamento delle sostanze di natura inorganica (fluoruri, ferro, arsenico e manganese, ndr). Per queste sostanze, infatti, la Provincia, come l'arpa, vuole vederci chiaro e chiede di verificare i valori LA SOCIETÀ DELL IMMONDIZIA RISPONDE La lettera della Pontina Ambiente Srl sull articolo de Il Caffè dei Castelli n. 235 davvero naturali sotto la discarica. I due enti non danno per scontato che le concentrazioni riscontrate siano di origine naturale, tanto più che vi è scarsità di informazioni relative all'inquadramento geologico ed idrogeologico dell'area, scrive l'arpa a novembre, suggerendo alla Regione di far effettuare studi approfonditi da enti di ricerca come Irsa-Cnr ed Enea. Ecco la risposta della società dell'immondizia: Sulla scorta di analisi chimiche di controllo effettuate da ARPA Lazio nei piezometri spia che presidiano la discarica di Roncigliano (Albano Laziale), operante a servizio del contiguo impianto meccanico-biologico (TMB), la Provincia di Roma ha emanato una diffida a carico della scrivente società, in relazione alla quale facciamo presente che: a) nessun provvedimento è stato richiesto né imposto per quanto concerne il superamento degli analiti fluoruri, arsenico, ferro e manganese, aventi natura inorganica riferibile alle caratteristiche idro-geologiche del sito e per i quali è stato richiesto alla Regione Lazio di farsi carico di una opportuna indagine intesa alla determinazione dei c.d. valori di fondo; b) ci è stato invece richiesto di provvedere ad interventi di emungimento e controllo delle acque afferenti i pozzi D e C, ove erano stati riscontrati superamenti di sostanze organiche. In proposito, ci siamo immediatamente attivati, pur facendo presente che il pozzo D è ufficialmente, e ad ogni effetto, pozzo di riferimento a monte e pertanto, relativi eventuali superamenti non possono essere attribuiti all'influenza della discarica. Quanto al pozzo C - prosegue la lettera della Pontina Ambiente -, abbiamo effettuato prelevamenti ed analisi bigiornaliere senza mai riscontrare alcun superamento di nessuna natura: tantomeno delle sostanze tribromometano e dibromoclorometano, oggetto della contestazione di Arpa Lazio. Ciò in ben 55 prelievi effettuati continuamente fino al , senza tuttavia il contraddittorio con Arpa Lazio, pur da noi sollecitato. Per una più completa informazione trasmettiamo anche una nota inviata al Comune di Albano Laziale (ed altri Enti) nella quale, fra l'altro, si fa chiarezza sulla presenza di tribromometano e dibromoclorometano appartenenti alla famiglia dei trialometani che sono regolarmente presenti nelle acque potabili distribuite dagli acquedotti, come effetti del cloro residuo. Circostanza, quindi che non deve allarmare, tanto più che nelle acque potabili, la norma (Dec. Lgs. n. 31/2001) consente un limite (complessivo per la somma della famiglia) di 30 µg/litro; tantomeno è lecito prendere a pretesto quanto intervenuto, a sostegno della Vs. ormai storica contrapposizione alla costruzione del gassificatore - conclude la nota firmata dal dottore ingegnere Rando Francesco amministratore unico della Pontina Ambiente Srl - in area limitrofa al TMB. Ci domandiamo: visto che la clorazione avviene dopo che l'acqua, presa dalla falda, viene immessa nell'acquedotto, come mai in questo caso i residui del cloro stanno nella falda, ossia prima del trattamento di clorazione? Come mai nelle acque di acquedotto le concentrazioni di tali elementi sono infinitesimali, molto al di sotto dei valori trovati sotto la discarica? Il muro di terra alto 15 metri intorno alla discarica troppo vicino all Ardeatina Esposto dei No Inc contro l architetto del Comune La muraglia di terra alta 15 metri, che nasconde alla vista esterna il cimitero di rifiuti di Roncigliano, lì non può starci. E chi doveva farla buttare giù non sarebbe intervenuto a dovere. Questa la sostanza del nuovo esposto presentato il 20 febbraio dal Coordinamento contro l'inceneritore di Albano al sostituto Procuratore della Repubblica di Velletri Giuseppe Travaglini. Stavolta i cittadini sollevano gravi dubbi sull'operato del dirigente del Settore tecnico del Comune di Albano, lo stimatissimo architetto Alberto Gemma. A seguito di un precedente loro esposto, lo scorso 23 novembre Gemma, accompagnato da un agente della polizia municipale, ha effettuato un sopralluogo presso la discarica proprio per verificare se il terrapieno rispetta le distanze di legge. Risultato: la collina artificiale dista tra i 15 metri e mezzo e i 17,20 metri dall'ardeatina. Dunque l'opera, autorizzata dalla addomesticata Regione Lazio ed eseguita sotto la direzione lavori dell'ingegner Guidobaldi Bruno da Genzano, invade le fasce di rispetto GIUSEPPE TRAVAGLINI Sostituto Procuratore della Repubblica 20 metri e 100 metri - previste dalla legge (Dpr ) e dal Piano territoriale paesistico regionale (Ptpr). E per giunta come confermato dal sopralluogo dell'architetto Gemma - si trova in zona agricola di rilevante valore incompatibile con l'ampliamento delle discariche, secondo il Ptpr e soggetta a vari vincoli storico-archeologici. Perciò, sottolineano i No Inc, erano necessari il parere della Soprintendenza per i beni archeologici e la specifica autorizzazione della Regione Lazio. Oltre a questi, mancherebbe pure il necessario nulla osta del Genio Civile per il terrapieno che blinda il 7 invaso, ossia l ampliamento della discarica. Anche per questi motivi, chiarisce l'esposto dei No Inc, il dirigente tecnico con propria ordinanza doveva far abbattere quella barriera a spese della società dell'immondizia padrona della discarica. Dottor Travaglini scrivono i cittadini nell esposto al Magistrato penale -, le chiediamo: perché l'arch. Alberto Gemma, in qualità di responsabile dell'ufficio tecnico comunale competente (e quindi, in sostanza, il Comune di Albano) non è ancora intervenuto?. C è forse qualche altro muro? «La mia principale preoccupazione sono gli abusi edilizi», ha detto a Il Caffè il Procuratore della Repubblica di Velletri Silverio Piro, precisando che «stiamo approfondendo i due grossi problemi dell'acqua e delle discariche di rifiuti». Il Sindaco: tocca alla Regione, qualcuno ci dirà se il terrapieno va demolito «L'architetto Gemma ha solo constatato che le misure di progetto sono quelle di realizzazione spiega a Il Caffè il Sindaco di Albano Nicola Marini -, e, siccome è la Regione l'ente sovraordinato che determina le autorizzazioni per le discariche, la legittimità non la determiniamo noi. Da quello che ho capito io, che mi affido agli uffici per questi pareri tecnici, questa normativa i nostri uffici sono tenuti ad applicarla se l'autorizzazione alla realizzazione del manufatto è stata data dal Comune. Nel momento in cui c'è la constatazione che il realizzato è esattamente corrispondente al progetto autorizzato, noi abbiamo fatto un apposito NICOLA MARINI Sindaco di Albano quesito alla Regione per capire se, nonostante il fatto che non rispetti la fascia di rispetto (20 e 100 metri dalla strada provinciale Ardeatina, ndr) comunque debba... debba... essere ritenuto sufficiente in virtù del fatto che c'è un VIA rilasciato. Questa è la posizione degli uffici comunali. Non è un progetto autorizzato da noi, noi lo abbiamo subìto. Abbiamo fatto una specifica richiesta con uno specifico quesito alla Regione: ci sarà qualcuno che ci dirà se il terrapieno è legittimo o no e chi è responsabile. Adesso la Regione ci dovrà dire se, nonostante ci sia un non rispetto del limite di 20 metri, comunque la loro autorizzazione rimane valida». Ma se fosse nel suo immediato potere, lei farebbe demolire quel terrapieno? «Non è nelle nostre facoltà». Sì, ma se lo fosse? «Non è il Comune che autorizza le discariche». Ma ipoteticamente, se lei ne avesse facoltà? «Abbiamo fatto apposita richiesta alla Regione: se la Regione ci dirà che è tutto a posto, diventa un problema della Regione». Ma se potesse, lo farebbe buttare giù? «... aspettiamo che ci dicano qualche cosa di ufficiale».

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11 POLIZIA LOCALE Bertini, comandante della Polizia Locale di Marino, spiega come operano gli agenti, tra poco personale e strumenti all avanguardia n dal 23 febbraio al 7 marzo «Non siamo i Vigili Urbani del paesello» Tra i compiti eccezionali della Polizia Locale anche le verifiche tributarie Marco Montini Alfredo Bertini è il coordinatore della Protezione Civile di Marino ed il Comandante della Polizia Locale della città del vino. Il Caffè l ha intervistato per capire come opera un corpo di Polizia comunale, anche alla luce delle modifiche morfologiche e sociali del territorio, in continua espansione urbanistica. Comandante, chi è Alfredo Bertini? «Ho 54 anni e la mia carriera è iniziata alla fine degli anni '70. Dopo la laurea e il concorso post-universitario ho fatto il concorso da comandante alla Polizia Locale di Castel Gandolfo, dove sono rimasto per 4 anni fino al Poi sono tornato a Marino come dirigente dell Area VI, Sicurezza e Prevenzione, che include la Polizia Locale, a capo della quale area sono tuttora». Sicurezza a Marino, quest anno è stato un annus horribilis «Ci sono stati episodi che hanno destato clamore, ma dal punto di vista dell incidenza statistica della microcriminalità non ci sono stati picchi particolari rispetto al passato (rapine, furti). È chiaro che alcune situazioni hanno avuto più eco perché prima non si erano mai verificate: Il territorio si sta espandendo e i Vigili non devono occuparsi soltanto di monitorare la viabilità ALFREDO BERTINI Comandante della Polizia Locale di Marino e Coord. della Protezione Civile parlo dei roghi di auto e del danneggiamento dei pneumatici. Ritengo che il territorio sia abbastanza controllato e ci sono state azioni forti di contenimento dei fenomeni negativi». Secondo lei il modello classico di Polizia Locale sta tramontando? «Serve una nuova sinergia, visto la multi-prospetticità delle nostre funzioni, che trascendono la sicurezza e il monitoraggio preventivo del territorio. Tramontato nel senso che il modello tipico dei Vigili Urbani del paesello non serve più, anzi sta divenendo una forma inadeguata in tempi come questi, in cui il nodo centrale è l ottimizzazione della spesa. Stiamo per predisporre il bilancio e tra i nostri incarichi c è anche quello di polizia tributaria (poteri di accertamento), poiché l evasione si riflette a livello locale tramite elusione dell addizionale Irpef. La normativa prevede che, se l operazione di controllo dell imposta evasa viene fatta dalle Polizie Locali e viene poi acclarata dagli organi competenti, compete all ente controllore in via permanente il 50% dell ammontare dell imposta. Immaginate, dunque, in Comuni grandi quanto possano contare innovativi modelli di coordinamento: per questo dicevo che certi schemi storici ormai sono insufficienti». Quali sono le vostre attuali funzioni di Polizia Locale? «Soccorso alla popolazione locale, monitoraggio della viabilità, protezione civile, polizia giudiziaria e VIAGGIARE IN SICUREZZA Controlli con l etilometro agli automobilisti ad Ariccia noi lavoriamo tantissimo con la Procura della Repubblica, polizia tributaria (non esercitata di prassi). Insomma non siamo più la Municipale di una volta, ma il vero e proprio braccio operativo del sindaco, nelle più svariate azioni, anche di natura sociale del territorio. In generale comunque manca una disciplina normativa organica». La città muta velocemente, la sicurezza deve adeguarsi «Serve coordinare tutte le Forze» Il territorio sta demograficamente e strutturalmente mutando. Un evoluzione, che tira in ballo il sempre più stretto rapporto tra Castelli Romani e Roma e che dunque ha bisogno di un nuovo modello di coordinamento per il controllo e la sicurezza. «Il mutamento morfologico - spiega Bertini - è in atto e logicamente controllare un centro abitato diventa più complicato che monitorare l aperta campagna. È necessario un nuovo modello di coordinamento, che noi comandanti delle Polizie Locali stiamo ponendo all attenzione delle istituzioni. C è una nuova espansione della metropoli, c è un fenomeno di saldatura della città con quella che una volta era la natura circostante. C è una compenetrazione con Roma, che dà vita ad una nuova configurazione del territorio, che non permette più di affrontare i problemi con un ottica localistica. Istituzionalmente entrano in gioco altri soggetti dal punto di vista del controllo del territorio, della qualità dei servizi, della mobilità, della programmazione urbanistica». Cambiamento a cui Marino non sfugge? «Marino ha la metropoli, ha l area residuale della campagna romana, ha grandi assi viari a scorrimento veloce, che però detengono un alto indice di sinistrosità. Vi do un dato, rilevato tramite autovelox sulle strade marinesi, che ci ha spaventato: la statistica diceva che nel territorio comunale passano un numero compreso tra 25 e 30 milioni di mezzi l anno. Questo la dice lunga su come le cose si stiano evolvendo». Circa una ventina di agenti su un territorio abitato da 45mila persone A Marino gli agenti di Polizia Locale sono la metà: incrementare l organico Se l attività sul territorio della Polizia Locale di Marino è quanto mai viva, notizie pessime si notano sotto il profilo quantitativo. I numeri sono piccoli, piccolissimi: «Siamo con una carenza organica del 50% rispetto allo standard medio di erogazione - rimarca il Comandante Bertini -. Partendo dalla storia di Boville, (anni 94/95), le stime di costituzione dei due corpi di Polizia Municipale parlavano di 55 unità operative, 28 per l area ex circoscrizioni e 27 per Marino Centro. Adesso invece siamo rimasti in 23 con una età media di 53 anni e 3 inabili ai servizi esterni: i numeri dunque ci sono ferocemente contro. Nel 1983 il corpo dei Vigili Urbani di Marino era composto da 38 persone per circa 33mila abitanti. Ora siamo la metà per 45mila». E la soluzione? «Paradossalmente sembrerebbe non esserci ora, visto che c è il blocco delle assunzioni a causa del rispetto delle norme di contenimento sulla spesa pubblica per raggiungere gli obiettivi generali di finanza dello Stato. In passato sono state fotografate le situazioni locali e Marino, per una serie di vicende legate anche all instabilità amministrativa, si è trovata in questa difficoltà: non avere la possibilità di applicare delle strategie. Ad esempio Ciampino ha avuto due sindaci in venti anni, Marino tanti amministratori in 18 anni». Qui i Vigili hanno a disposizione autovelox e telelaser di ultima generazione Ciampino, dove l alta tecnologia fa strada Gli agenti sono spesso in attività per verificare il corretto comportamento degli automobilisti Altro corpo all avanguardia in tema di sicurezza è la Polizia Locale di Ciampino, che per i controlli sul territorio si avvale di due strumenti, che hanno già portato al ritiro di numerosi patenti e al contempo hanno prevenuto incidenti stradali: l'autovelox 104 C2 e il Telelaser Trucam. Il primo è un sistema ad alta tecnologia fondato su una coppia di raggi laser, invisibili ed innocui, che consente l assoluta precisione e la multilettura della velocità. Il secondo permette la constatazione immediata di molte infrazioni al codice della strada, come l alta velocità e il mancato rispetto di semafori rossi, stop, sorpassi, guida pericolosa. Pensate che ufficiali ed agenti potranno puntare i veicoli fino ad una distanza di metri e filmando e fotografando la loro condotta di guida in entrambe le direzioni di marcia.

12 12 CIMITERI CASTELLI n dal 23 febbraio al 7 marzo 2012 L area circostante il Camposanto sembra una discarica a cielo aperto tra materassi, bottiglie, mobili e rifiuti abbandonati Marino, il parcheggio del cimitero è nel degrado C è anche il problema vandalismo: si pensa di installare le telecamere Marco Montini Affermare che il cimitero di Marino e la zona circostante vertono nel degrado più assoluto sarebbe una bugia, ma dire che negli ultimi tempi qualcosa non è andato come dovrebbe corrisponde a verità. Si guardi ad esempio il Piazzale Caduti delle Foibe, conosciuto come il parcheggio del camposanto del centro storico, in cui predomina incuria e sporcizia. La segnalazione è arrivata da un cittadino, esausto di vedere quell area trasformata ogni giorno di più in una sorta di discarica abusiva. È bastato infatti un piccolo sopralluogo per immortalare la realtà del parcheggio. Gli angoli del piazzale sono le parti più colpite con buste di immondizia, rami di alberi, materassi, copertoni di auto, bottiglie e lerciume vario. Di chi è la colpa di questo sporco contesto, divenuto purtroppo quotidiano? Probabilmente la torta deve essere divisa in due: da una parte le istituzioni, che non sono riuscite a tenere a bada la spazzatura del piazzale, dall altra l inciviltà di qualche individuo che non rispetta l ambiente. Per realizzare il progetto di videosorveglianza occorrono finanziamenti La speranza è che in questi giorni chi di dovere intervenga con le opere di pulitura del parcheggio. Se Atene piange, Sparta non ride: se all esterno, infatti, le cose non vanno benissimo, anche nel cimitero non sono mancati episodi contrari al buoncostume. Come non dimenticare gli atti vandalici del novembre scorso, quando una cappelletta in costruzione è stata completamente distrutta da ignoti, che hanno danneggiato muri e marmi della struttura? L episodio ha fatto indignare una intera città, tant è che il deplorevole gesto è finito in Consiglio comunale, dove l opposizione ha chiesto all Amministrazione di centrodestra di impegnarsi affinché venissero installati impianti di videosorveglianza nel cimitero e nei luoghi sensibili di Marino. La maggioranza ha recepito il messaggio e attualmente la commissione preposta sta stilando la lista delle aree da mettere sotto l occhio elettronico: «Stiamo predisponendo - ha detto qualche tempo fa l assessore alla Sicurezza Catenacci - un progetto, che contempli telecamere su scuole, piazze e luoghi pubblici della città, tra cui il cimitero». Per riuscirci servono i fondi da parte degli enti sovra ordinati. A Frascati e Albano nuovi fornetti in arrivo. A Marino si va a rilento Nuovi loculi e spazi, i progetti vanno avanti In Comuni come Frascati, Albano e Marino, per rispondere alle esigenze della popolazione locale, si stanno progettando nuovi cimiteri. Ad Albano il 25 gennaio c è stata la prima conferenza di servizio per dare l ok alle procedure definitive per il futuro camposanto, che per primavera vedrà approvazione e messa in gara delle opere infrastrutturali. Anche a Frascati si lavora intensamente sul nuovo cimitero comunale: il primo tratto sarà pronto entro l estate 2012, mentre la costruzione complessiva è prevista per fine 2013 o inizio Quantitativamente parlando il nuovo camposanto predisporrà di fornetti, 88 tombe di famiglia di diversa tipologia, ossari per complessivi 720 posti, 55 stele per le ceneri, 277 posti per inumazione: in totale dunque ci saranno posti, nei quali dare degna sepoltura ai propri cari. Si procede con lentezza, invece, a Marino dove è in cantiere la realizzazione del secondo cimitero comunale in località Mazzamagna a Frattocchie, già oggetto l anno passato di un veemente botta e risposta tra l ex Consigliere comunale Sandro Caracci e il sindaco di Marino Adriano Palozzi. Su tempi e modalità notizie precise non ce ne sono: le difficoltà sembrerebbero legate alla aggiudicazione del bando di gara, alla natura del terreno, dove si riscontrerebbe la presenza di radon e anidride carbonica, nonché alle procedure di esproprio. Il Primo Cittadino comunque ha escluso qualsiasi ripensamento sulla localizzazione cimitero. CIMITERO DI ALBANO Si attende l approvazione per i lavori del nuovo camposanto FRASCATI Entro l estate sarà realizzata la prima parte del nuovo cimitero Per le bare il costo varia in base alla scelta del legno Funerale, quanto si spende per la cerimonia e i fiori Quando si parla di camposanto, non può non venire alla mente la parola funerale. Moltissime le modalità e le tipologie di cerimonia funebre. Sul tema abbiamo intervistato Angelo, che da anni si occupa dell offerta di cerimonie mortuarie nel territorio Castelli Romani. ù Come funziona una cerimonia funebre? «Solitamente la famiglia che commissiona il servizio non si deve preoccupare di nulla. Una agenzia che si rispetti deve pensare alla messa con il parroco, ai fiori, al cimitero, alla comunicazione dell apertura della tomba o dell acquisto del loculo, i ricordini, i manifesti». Parliamo un po di soldi. «I costi variano in base alle esigenze. Le spese mutano anche in base alla distanza del cimitero dalla chiesa: mi è capitato di trasportare tombe addirittura all estero. Esistono comunque tariffari precisi. I prezzi delle bare dipendono dal legno: la qualità più bassa è quella dell abete (sui ), si sale poi con il larice, il rovere (3mila ), il frassino fino ad arrivare al mogano. Poi «Un po' sì, con la crisi i clienti badano di più al portafoglio. Prima le bare di abete venivano usate solo per le cremazioni e le tumulazioni in terra, mentre nei fornetti e nelle tombe no, poiché lʼabete è un legno più morbido e quindi più soggetto ad usura. Ebbene questo ci sono i costi dei fornetti o delle tombe, che variano da cimitero a cimitero e sono di competenza comunale. Per i fiori i prezzi varieranno in base alla quantità e alla qualità. Un copribara misto costa circa 200, mentre un cuscino di rose per lo stesso utilizzo si aggira intorno ai 350». Il conto è salato fornetto o tomba prima fila seconda terza 950 quarta fila 850 quinta fila 250 tumulazione a terra Con la crisi si risparmia anche sul funerale legno è diventato la regola per ogni tipo di tumulazione. A questo si aggiunge la conquista del mercato da parte dei cinesi, che si stanno immettendo nel commercio delle bare con legni nuovi non garantiti, la cui qualità è tutta da verificare».

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14 14 LE AZIENDE INFORMANO n dal 23 febbraio al 7 marzo 2012 Al di là dei gusti, ci sono alcuni requisiti che migliorano notevolmente il valore e la vivibilità di una abitazione UNA CASA È BELLA DAVVERO SE... Sta sorgendo ad Aprilia un nuovo elegante quartiere con molto verde e appartamenti di grande qualità In casa si vive una parte troppo importante della propria vita per non pretendere, nel momento dell acquisto, tutta una serie di requisiti che ne incrementano il valore e la vivibilità. Perché una casa deve essere sì bella, ma anche con bassi costi di mantenimento. Il Quartiere Trentastelle offre, ad un prezzo conveniente, una serie di caratteristiche che qualificano un appartamento, aumentandone non solo la bellezza, ma anche il valore d uso. LUMINOSITÀ Ogni appartamento ha un grande finestrone nel soggiorno che dà sul Veduta aerea dell area in cui sta sorgendo il nuovo quartiere terrazzo e permette di vivere in una casa piena di luce, in palazzine distanziate in modo da lasciare sempre ottime vedute. GRANDE TERRAZZO Oltre alle luminose finestre ogni appartamento è dotato di un terrazzo particolarmente grande, coperto e riparato ai lati così da poterlo vivere per tutto l anno come fosse una stanza in più della casa e in cui è possibile pranzare comodamente in almeno otto persone. Inoltre è dotato di vani chiusi che fungono da ripostiglio e, lungo tutto il suo sviluppo, è corredato da fioriere dotate di impianto di irrigazione. IL PALAZZETTO DELLO SPORT All interno del Quartiere Trentastelle si sta realizzando uno splendido Palazzetto dello Sport da 1800 posti omologato per quasi tutti gli sport (basket, pallavolo, ginnastica, calcetto, boxe, ecc ) FINITURE DI QUALITÀ Le vasche idromassaggio sono Jacuzzi, le caldaie sono Vaillant, i condizionatori Daikin, i pavimenti Impronta Ceramiche, i parquet Corà, i sanitari Hatria, le rubinetterie Mamoli, le finestre in Douglas massello sono Fratoni Serramenti, le porte interne Cormo, i portoncini blindati Dierre ELEGANTE QUARTIERE Un quartiere nuovo con molto verde, parcheggi, belle palazzine, servizi a portata di mano: supermercato, scuole, parco pubblico, chiesa, stadio, fermata autobus, stazione ferroviaria, impianti sportivi e con una magnifica area di parco pubblico, tutto raggiungibile senza usare l auto!! IN UNA CITTÀ CON TUTTI I SERVIZI Aprilia è la quarta città del Lazio per dimensioni, non troppo grande né troppo piccola, perché offre tutti i servizi caratteristici di un capoluogo di provincia. Il mare ed i Castelli Romani distano 15 Km ed il centro di Roma è raggiungibile in 30 minuti con un comodo servizio ferroviario. Il Quartiere Trentastelle è realizzato all interno della città e risponde per caratteristiche costruttive e rifiniture alle esigenze di chi cerca una splendida sistemazione ad un prezzo conveniente. LA TERZA PALAZZINA È iniziata la costruzione del terzo edificio (nella foto le prime 2 già ultimate) in cui è possibile personalizzare gli appartamenti a proprio gusto con i materiali e le soluzioni abitative preferite (porte a scrigno, armadi a muro, piastrelle, pavimenti, tende da sole, zanzariere, ecc ) ATTICO APPARTAMENTO MEDIO ALTRE CARATTERISTICHE Facciata in cortina di prima qualità per evitare costose manutenzioni, doppio isolamento termico e acustico, infissi esterni ad elevata classe di isolamento, doppi ascensori, soffitte e box privati, spazi condominiali attrezzati e zone verdi comuni recintate, servizio di portineria. + ISTITUTO DI CREDITO CONVENZIONATO APPARTAMENTO GRANDE Contatti Per ulteriori informazioni oppure TEL APPARTAMENTO PICCOLO

15 n dal 23 febbraio al 7 marzo 2012 DISSESTO REGIONALE 15 Un emorragia fuori controllo, in balìa delle banche straniere e della finanza tossica che continua a speculare sul Lazio Il debito della Regione supera 12 miliardi Nel 2012 pagheremo oltre 900 milioni di solo di interessi. Nel 2040 avremo sborsato 24 milardi in tutto I PRESIDENTI DEL DEBITO RECORD Roberto Lessio È come cercare di riempire di liquido un contenitore che ha un grande buco: per quanto uno ve ne possa versare, il liquido non sarà mai sufficiente se prima non si ripara il buco o si cambia il contenitore. Grosso modo è questa la situazione del disastratissimo bilancio della Regione Lazio, che ormai viaggia oltre i 12 miliardi di lordi di passivo. A testimoniarlo è l'ultimo bollettino mensile dell'osservatorio sul Debito della Regione Lazio, pubblicato nei giorni scorsi, che fa il punto al 31 dicembre Infatti è passato un altro anno, sono aumentati i prelievi fiscali di IRPEF e IRAP sui nostri redditi (per chi li denuncia, ovviamente), abbiamo pagato fior di quattrini per gli interessi passivi alle banche creditrici, ma nel frattempo il debito complessivo della Regione è aumentato. Basti pensare che, se nel 2011 per finanziare il debito servivano 872 milioni di interessi, nel 2012 dovremo sborsare altri 40 milioni di in più, sempre e solo per pagare gli interessi, cioè per invogliare chi ci ha prestato del denaro in passato nel continuare a farlo anche in futuro, ma sempre e comunque alle loro condizioni. Il governo boccia il Piano di rientro della Polverini Pure nel 2011 il debito sanitario sfiora un miliardo di STRETTI DALLA FINANZA TOSSICA Come noto, gran parte dei problemi derivano dall'imponente debito sanitario che la Regione si trascina dietro ormai da molti anni; anche nel 2011 il deficit ulteriore si è attestato su quasi 1 miliardo di. Tra l'altro, secondo i calcoli della CGIL, ci sarebbero 75 milioni di spesa senza alcun tipo di copertura e pertanto saranno necessari altri prestiti. Tutto ciò continua ad aggravare un problema nato a seguito delle spericolate operazioni di finanza creativa con cui la nostra Regione, per prima in Italia, si è affidata ai mercati finanziari internazionali attraverso i prodotti derivati che hanno intossicato le borse e causato la crisi internazionale attuale. Le conseguenze pratiche per le nostre tasche sono le seguenti. 70% DEI SOLDI IN INTERESSI Nell'anno in corso e per i prossimi a venire, per ogni 3 di debito che i contribuenti laziali pagheranno, 2 andranno a compensare gli interessi, mentre appena 1 andrà al rimborso del capitale; questo vuol dire solo che alla fine del 2037 (cioè tra 25 anni) è previsto che le due rispettive curve (interessi e rimborso del capitale) si incontreranno, determinando in tal modo l'estinzione del debito complessivo entro il 30 giugno del Questo se si arrivasse al pareggio di bilancio in poco tempo, altrimenti si allunga semplicemente il periodo di ammortamento del debito. PAGHEREMO ALTRI 24 MILIARDI Per finanziare la spesa corrente, stante la situazione attuale dei mercati finanziari, solo per pagare gli interessi se ne andrà circa il 100% del capitale finanziato. Questo vuol dire che per aver oggi oltre 12 miliardi di al servizio del debito, alla scadenza dei finanziamenti concessi e/o rinnovati da qui al 2040, pagheremo complessivamente almeno 24 miliardi di (se tutto va bene), spalmati attraverso comode rate annuali e/o semestrali. COMANDA LA FINANZA Lo stesso Osservatorio sul deficit della Regione (istituito dalla precedente Amministrazione guidata da Piero Marrazzo), nei suoi bollettini mensili è costretto ad ammettere che i calcoli su quanto c'è ancora da sborsare per pagare l'intero debito non è mai definitivamente quantificabile, perché tutto dipende dalle fluttuazioni dei prodotti finanziari derivati. Perciò la quantità di liquido da versare nel contenitore rotto la stabiliscono le banche: queste prelevano a valle le perdite dal buco e poi riforniscono la Regione bucata a monte (direttamente o attraverso il Ministero dell'economia) a prezzi più alti. Non a caso, ancora lo scorso 14 dicembre, il Piano di rientro del deficit del Lazio ha ricevuto una pesante bocciatura dagli esperti del Ministero dell'economia e della Salute: si continua a spendere troppo per consulenze, farmaci e accordi con i privati, mentre nel frattempo si chiudono i piccoli ospedali. Insomma, una situazione fuori controllo. Piero Badaloni ( ) Inizia il grande giro di fatture pagate senza controlli Piero Marrazzo ( ) Iniziano indagini e arresti nella sanità, ma il debito non cala Francesco Storace ( ) Il metodo diventa sistema: il debito sanitario esplode Renata Polverini (2010-?) Grandi proclami, ma il Piano di rientro è bocciato dal Governo Per la Corte dei conti il sistema laziale è drogato I giudici: sanità corrotta e sprecona Il Lazio in borsa: primati sfigati Il Lazio è stata la prima Regione pea a sottoscrivere un Global Medium Term sul Mercato dei Capitali, nel Prima Regione italiana a dotarsi di un rating, la valutazione di analisti finanziari sulla salute dei propri conti. Oggi il Lazio ha uno dei peggiori meriti di credito dalle tre maggiori agenzie di rating internazionali: Moody's, Standard & Poor's e Fitch. Nel 1998 è stata la prima Regione italiana ad affacciarsi sul mercato statunitense con una emissione di due tranche di obbligazioni rispettivamente a 20 e a 30 anni. Nel 2000 è stata la prima a presentarsi sul mercato asiatico con i problematici e infruttuosi Buoni Ordinari Regionali e nel 2001 è stato il primo governo locale peo a lanciare una operazione di cartolarizzazione dei OSPEDALI SVENDUTI Lavoratori ospedalieri contro l operazione che ha messo nel vortice della borsa 49 strutture strutture sanitarie del Lazio crediti vantati dalla Regione verso lo Stato (se li è cioè rivenduti al ribasso). Nel 2003 ha effettuato la seconda operazione di cartolarizzazione, l'operazione di sale & lease back degli ospedali delle ASL (San.Im). Dice la Corte dei Conti: Questʼultima operazione può essere assunta ad archetipo di evento produttivo di squilibri strutturali di bilancio, dal momento che, fin dallʼinizio, essa non presentava la creazione di alcun valore attivo, in grado di bilanciare la grave diminuzione patrimoniale conseguente alla vendita di tutti gli ospedali del Lazio. Per di più, tale irragionevole operazione veniva perseguita al fine di coprire deficit pregressi con una evidente ed intrinseca connotazione patrimoniale negativa. A mettere in evidenza lo stato delle cose, ci aveva già pensato la delibera n. 22/2009/G della Corte dei Conti. Pesantissime le parole dei due Magistrati estensori (Aldo Carosi e Maria Teresa D'Urso): L equilibrio finanziario della sanità regionale del Lazio è fortemente condizionato dal debito accumulato nel passato. Le cause di formazione di questa imponente massa debitoria sono molteplici: disordine contabile ed amministrativo delle aziende; insufficienza nella struttura di coordinamento regionale; forte dilatazione tra la gestione della competenza e della cassa; assenza di controlli ad ogni livello. Tutto ciò ha prodotto squilibri crescenti, inefficienze e crescita dei costi di produzione, sui Disordine, approssimazione, assenza di controlli. Un vero e proprio sistema corruttivo quali si è innestato un vero e proprio sistema corruttivo, oggetto di indagine, da molti mesi, da parte della magistratura... Dal 2002 in poi, per fronteggiare le crescenti esigenze finanziarie, anziché avviare una riorganizzazione del sistema riducendo sprechi ed inefficienze, sono state attuate operazioni di finanza creativa (l operazione San.Im) e di dilazione di pagamenti dei fornitori di beni e servizi sanitari, che hanno drogato il sistema, rinviando il momento del risanamento e favorendo la formazione dell enorme indebitamento Tale situazione... ha prodotto uno scollamento abnorme tra la competenza e la cassa, ipotecando per quote insostenibili il fondo sanitario degli anni futuri.

16 NOTIZIE DALLA REGIONE n dal 23 febbraio al 7 marzo 2012 AMBIENTE Il materiale tossico e pericoloso è ancora largamente presente negli edifici pubblici, circa 30 milioni di tonnellate Amianto, ben 57 aree da risanare in Italia Di amianto ogni anno, direttamente o indirettamente, muoiono persone Negli anni '50 è stato usato tanto amianto ovunque, anche per ricoprire strutture pubbliche come scuole, ospedali, industrie, canne fumarie, pavimentazioni, parti di automobili, treni e navi. Insomma un uso smodato di un materiale altamente tossico che sembrerebbe aver causato nel tempo gravi problemi. Dal 1992 questo materiale è stato dichiarato gravemente dannoso per la salute di chi lo produceva e per chi ci viveva a contatto, così ne è stata proibita per legge l estrazione, la produzione e l impiego. Eppure, malgrado siano passati 20 anni, la presenza di eternit è ancora incisiva sul territorio italiano: 5 quintali per ciascuno, pari a oltre trenta milioni di tonnellate. Di amianto ogni anno muoiono, direttamente o indirettamente, circa persone. Sono state individuate in Italia 57 aree da risanare, di cui 44 centri altamente inquinanti nei quali il tasso di mortalità per tumori dovuti a fattori ambientali è elevatissimo. Al Centro questi siti sono 8, al Nord 21, al Sud 15. In questi anni la legislazione è andata avanti e negli ultimi giorni è stata approvata una mozione che impegna il governo ai risarcimenti alle vittime dell'amianto e a prevedere precise misure tese a impedire i danni provocati dall'esposizione sia all'ambiente sia alla salute dei lavoratori e dei cittadini. Per quanto riguarda invece la mappatura per la bonifica, c'è ancora molto da fare. Serve necessariamente realizzare una capillare mappatura sulla presenza di amianto nel Paese. La rimozione dell'amianto prevede un costo ingente (in media per 4 metri quadrati) e un iter burocratico da incubo. Nel Lazio una radiografia significativa è stata realizzata dal Cnr. Sono le coperture in cementoamianto, pari ad un metri quadri. Il progetto ha interessato il 4,6% del territorio del Lazio (circa km quadrati e comprendente le aree di Civitavecchia, Frosinone, Gra parte est, Pomezia, Albano, Tiburtina, Anagni, Aprilia e Anzio). Assobeton (Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi) inoltre ha indicato la presenza di 12 milioni di tonnellate di lastre in cemento-amianto in tutto il Paese. Laura Alteri AVIS Segnalata carenza di oltre 500 unità al giorno Nel Lazio c è emergenza sangue Le Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue riunite nel CIVIS (AVIS, C.R.I.,FIDAS e FRATRES) manifestano il completo disaccordo con quanto affermato pochi giorni fa dal Presidente della Regione Lazio Renata Polverini sull'assoluto controllo dell'emergenza sangue. Il Centro Regionale Sangue del Lazio aveva invece comunicato una carenza di oltre 500 unità al giorno di globuli rossi. Le associazioni dei donatori invitano invece ad organizzare raccolte eccezionali e a richiamare i donatori periodici per invitarli a donare presso i SIMT di riferimento o presso le Unità di raccolta associative perché l'emergenza è grave: ad oggi la grave mancanza di sangue ed emocomponenti sfiora le mille unità. Il costante lavoro del Centro Regionale Sangue ha permesso una parziale copertura delle carenze con una movimentazione di unità di sangue, assicurata da altre Regioni. Le associazioni di donatori hanno chiesto un incontro con il Presidente della Regione Polverini per sollecitare l'ente ad una maggiore attenzione verso questo disagio, per essere pronti ad affrontare le criticità. TECNOLOGIE Dopo il lancio del vettore Vega «L aerospazio trainante per l economia del Lazio» MARIELLA ZEZZA Assessore al Lavoro Con il lancio di Vega, il vettore peo di generazione avanzata, il settore dell'aerospazio diventa trainante per l'economia della regione Lazio. Ad affermarlo soddisfatta è l assessore regionale al Lavoro e Formazione Mariella Zezza. «Il settore dell aerospazio ha spiegato Zezza ha fatto registrare, nel terzo trimestre del 2011, una crescita del 116% del valore delle esportazioni da parte del Polo tecnologico romano. Il Lazio si attesta terza Regione italiana per la capacità di superare la crisi internazionale». MALTEMPO 35 milioni di di danni all agricoltura della regione Lazio Con la neve anche i danni all economia Il Lazio è la regione italiana più colpita dall'implacabile maltempo degli ultimi 15 giorni. Mentre il gelo batte in ritirata, si comincia a fare la conta dei danni. Aziende agricole isolate dalla neve, raccolti distrutti dalle gelate inesorabili, animali periti nelle stalle fredde o crollate sotto il peso della neve e una grandissima quantità di prodotti agricoli lasciati a marcire perché impossibili da portare nei mercati. La Coldiretti mostra i tristi numeri: i danni ammonterebbero a 300 milioni di per l'agricoltura e nel Lazio soprattutto il danno è stimato per 35 milioni di. Si tratta però di una stima ancora approssimativa, che non ha ancora preso in considerazione i danni agli ulivi e ai frutteti. «Di fronte a un'emergenza di questa entità spiega il presidente della Coldiretti Sergio Marini è necessario attivare tutti gli strumenti disponibili e verificare se ci sono le GIORNALISTI NELL ERBA 15 marzo Prorogati i termini per iscriversi al concorso La neve non ha fermato soltanto i trasporti, le attività commerciali e le scuole, ma anche il Concorso Nazionale e Internazionale Giornalisti nell'erba. Il comitato organizzativo e la giuria hanno deciso di concedere una proroga alle iscrizioni: pertanto i termini sono stati fissati fino al 15 marzo. Per informazioni consultare il sito In questa sesta edizione è previsto anche un Premio agli insegnanti, presidi, dirigenti e genitori che avranno dimostrato, tramite i lavori dei loro ragazzi, di aver sollecitato con particolare zelo l'interesse dei ragazzi. condizioni per un intervento straordinario del fondo di solidarietà dell'unione Europea per affrontare un danno su tutto il territorio, che è purtroppo destinato a incidere sulla ripresa economica del Paese». SANITÀ Il servizio è salvo Fermato l emendamento blocca consultori re regionale For- L assessote ha annunciato il ritiro dell emendamento alla proposta di legge sul sistema integrato di interventi dei servizi e delle prestazioni sociali per la persona e la famiglia nella regione Lazio, un provvedimento che cancellava l articolo 6 della legge 15/76 sulle attività dei consultori e che di fatto ridimensionava il ruolo degli sportelli. I consultori pubblici del Lazio sono salvi con molta soddisfazione dell'opposizione, che si è battuta per difendere questo servizio per i cittadini.

17 n dal 23 febbraio al 7 marzo 2012 IL CAFFÈ DEGLI ARTISTI 17 Una pioggia di successi per i Desert Motel di Aprilia IDesert Motel, il gruppo indie-folk di Aprilia, continua la sua ascesa accomulando soddisfazioni di tutto rispetto. Dopo l'uscita del loro album Yarn la band apriliana ha proseguito con progetti davvero significativi, prima con la realizzazione del primo video "Paperstars" ed ora con la diffusione del secondo video nel mese di febbraio. Il brano interessato, Flowers è tratto sempre dall'album Yarn e il videoclip stavolta è stato girato dall'eccestudio di Alice Lionello e Sandro Moscogiuri. Ovviamente la band si sostiene e si promuove sempre autonomamente producendosi con la propria etichetta Sofarecs. Ad applaudirli tante riviste di musica, tra cui Ondarock che li ha recensiti da poco. Ma non finisce qui: i Desert nei mesi scorsi sono diventati ufficialmente parte del roster, nella rosa, di EOBooking. In concomitanza e grazie a questa grandissima novità, sono infatti pronti a partire con il nuovo tour, che li vedrà girare l'italia e non solo. Tra le prossime date, due sono importantissime: il 2 marzo saranno a Napoli e il 3 marzo a Roma per aprire in entrambi gli eventi, il concerto di De Niro. Attualmente il gruppo è impegnanto con un nuovo progetto discografico, la partecipazione a "Simmetrie", il disco tributo agli Scisma di prossima pubblicazione: la band sarà presente con una personale versione di "Tungsteno". A.M. Da Anzio ad Hollywood. Tra i suoi insegnanti il grande chitarrista Scott Handerson W. Stravato e la sua chitarra Oggi William insegna al Saint Louis di Roma e collabora con Axe Magazine Un sogno divenuto realtà: ha solo 14 anni William Stravato quando inizia lo studio della chitarra classica come autodidatta, ispirandosi principalmente a Jimi Hendrix, Jeff Beck, Santana, Eddie Van Halen. Dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere, nel 1997 William compie il grande passo frequentando il Guitar Institute of Technology di Hollywood, dove suona e studia con Scott Henderson, Joe Diorio, Mike Miller, Allen Hinds, Steve Trovato, Brett Garsed, T.J.Helmerich, Jeff Richman, Joey Tafolla. William ha pubblicato come solista vari dischi, tra cui "Survivor" (1999, Virtuoso Records), nel quale hanno collaborato Brett Garsed e Michael Angelo, "Cybertones" (2002, Virtuoso Records), nel quale collabora Brett Garsed, "Contact" (2004, distribuito da Axe Magazine), in collaborazione con Salvatore Russo, e numerose altre produzioni per la Liquide Note Records e la Lion Music. Ha suonato e collaborato con Andy Timmons, Greg Howe, Jennifer Batten, Michael Lee Firkins, Guthrie Govan, Peppino D'Agostino, Brett Garsed, Pippo Matino e molti altri; spesso presente in qualità di traduttore nei seminari di Scott Henderson, Frank Gambale, Joe Diorio, Guthrie Govan. Attualmente insegna al Saint Louis Music College di Roma. Di imminente uscita il metodo per chitarra La Chitarra Moderna, tra il Rock e la Fusion, produce e arrangia dischi per chitarristi emergenti, collabora con 'Axe Magazine' nella sezione delle rubriche didattiche, partecipa a numerosi festival di chitarra all estero. A breve avrà anche inizio il progetto discografico con il batterista John Macaluso ( Malmsteen, TNT, Ark). A.M. Lo show room di due piani viene rinnovato periodicamente con le migliori novità del settore anche in pronta consegna RINNOVARE CASA È PIÙ BELLO CON COMEDIL Renato Mastrella FRANCESCO TOMASI Titolare della Comedil Ristrutturare la propria casa è una esperienza meravigliosa. Ma anche impegnativa, perché in poco tempo occorre prendere tante decisioni il più possibile armoniche. Oggi il mercato offre tantissime possibilità diverse ed è inevitabile trovarsi ad un certo punto confusi e dubbiosi. In quel momento è importante potersi fidare di chi ti consiglia, perché non vuole 'venderti' quello che vuole lui, ma ciò che è più adatto a te. Ed è importante che senza pressarti troppo ti accompagni con naturale gentilezza, pazienza e competenza nella scelta dei materiali e dei colori del pavimento, dei rivestimenti, dei sanitari, della cucina o dell'idromassaggio. Comedil dal 1981 ad Aprilia si è sempre distinta per la cura del cliente, per lo show-room su due piani da non perdere e per la vasta gamma di prodotti in pronta consegna, grazie ad un grande magazzino di mq. Con 12 persone che ci lavorano, la Comedil non è troppo grande, ma neanche troppo piccola e può trattare ogni cliente con tutta l'attenzione che merita, perché ha tutta la professionalità necessaria per un servizio al top, oltre che un assortimento davvero importante. I marchi di maggior prestigio sono Pozzi-Ginori, Jacuzzi, Gessi, Teuco, Grohe, Lea Ceramiche, Naxos, ecc. Una signora tanti anni fa ristrutturò casa e comprò tutto da noi spendendo 15 milioni. Alla fine mi disse che era proprio contenta della Comedil perché l'avevamo trattata con la stessa grande gentilezza con cui due anni prima aveva comprato una tendina da lire». Francesco Tomasi ci tiene a raccontare questa storiella vera, perché esprime bene la filosofia con cui ogni giorno da 24 anni, pur avendone solo 44, si mette al lavoro per servire la clientela insieme al personale dello show room. Oggi Francesco è l'unico titolare della Comedil, avendola rilevata dalle sorelle, continuando una tradizione. E con semplicità e serietà porta avanti l'attività di famiglia iniziata dal nonno, che produceva e vendeva i pavimenti a Nettuno già nel dopoguerra. Attività poi proseguita ad Aprilia con i suoi due figli Alfredo e Marcello alla loro LA.MA.CE che dal 1956 produceva marmette per pavimenti a ciclo continuo 24 ore al giorno grazie al boom edilizio degli anni '60 e '70. Nel 1981 Alfredo, il papà di Francesco, ha creato la Comedil nella azzeccatissima posizione sulla Pontina prevedendone il successivo enorme sviluppo. APRILIA Via Pontina km 47,100 tel info@comedilsrl.it Come arrivare: Da Latina dopo lo svincolo della Pontina di Viale Europa entrare nella corsia laterale che porta ad Aprilia. Da Roma fare inversione sul ponte dello svincolo per Viale Europa, tornare indietro sempre sulla Pontina per poche centinaia di metri e mantenersi sulla corsia laterale. Anche a NETTUNO Via Santa Barbara, 33 tel PUBBLIREDAZIONALE

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19 n dal 23 febbraio al 7 marzo 2012 IL CAFFÈ DEGLI ARTISTI 19 Il musicista di Sermoneta uno dei più apprezzati in Europa Gino Marcelli pianista di Aldo Giovanni e Giacomo Aldo Baglio è uno di quei personaggi che non t'aspetti. Tutti lo conoscono come Aldo di Aldo, Giovanni e Giacomo, il comico milanese finto siciliano. Pochi sanno in realtà che è un musicista affermato che collabora da una vita con un altro personaggio che non t'aspetti, Gino Marcelli. Nato a Sermoneta nel 1965, diplomato al conservatorio, è uno dei pianisti più apprezzati del panorama peo. Gino vanta collaborazioni con Leonard Jonson (ex Temptation), Tony Scott, Simple Mind, Feitless, Trilok Gurtu, Geraldina Trovato, Andrea Bocelli, Mango, Tricarico. Ma è dal 1991 che collabora con il trio comico. Di Gino è la colonna sonora dello spettacolo teatrale Anplagghed, diventato anche film, di Gino è il brano di lancio degli spot Wind Se io sapessi amarti interpretato da Gino con musiche e testo composti con Aldo Baglio e Giuseppe Papotto, di Gino sono alcune musiche del film Il Cosmo sul Comò, sempre di Aldo Giovanni e Giacomo. Ma Gino Marcelli ha all'attivo cinque album, di cui due come pianista e uno come cantante. Col suo gruppo, i Madreblu, fa parte della colonna sonora originale del film The Sopranos Pepper & Eggs. Gino Marcelli torna spesso in provincia di Latina. Sarebbe bello se la sua gente potesse scoprire l'arte di questo musicista eccezionale, che da piccolo ha voluto lasciare Sermoneta per cercare il meritato successo a Milano, un successo che è arrivato grazie non solo al talento, ma anche all'umiltà. Ora si aspetta un concerto in terra pontina: speriamo a breve. Presentata presso la Sala delle Colonne della Camera dei deputati a Roma Le voci bianche del coro di Latina nell Enciclopedia concentrazionaria Le voci bianche del coro Città di Latina hanno partecipato alla prima edizione dell Enciclopedia discografica di musica concentrazionaria presentata presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati. L impegno e l alto livello di competenza raggiunto dai ragazzi del coro, preparati e diretti dal maestro Monica Molella, ha permesso di inserire il nome di Latina nella realtà della cultura musicale internazionale. Un evento di prestigio altissimo per una ricerca durata 22 anni tra Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Repubblica Ceca, Slovacchia, Francia, Italia, Israele, Germania, Paesi Bassi, Polonia, Russia, Svizzera, Ungheria, Usa dove il maestro Francesco Lotoro ha recuperato opere musicali scritte nei Lager e documenti cartacei. L Enciclopedia discografica KZ MUSIK contiene 24 CD volumi e un libro di guida all ascolto dell Enciclopedia, profilo dei Campi, note sui musicisti e piano dell Opera. I brani ritrovati per coro di voci bianche sono stati incisi dal coro pontino (CD N 14): un motivo di orgoglio per la città di Latina. MONICA MOLELLA Direttore del Coro Città di Latina Silvia Pernarella, da Albano al Piccolo Teatro di Milano Silvia Pernarella, classe 1983, nata ad Albano, ma milanese d'adozione, è una giovane attrice della scena teatrale italiana, stella del Piccolo Teatro Giorgio Strelher di Milano. Ha studiato danza classica presso l'istituto Superiore di danza di Ariccia fino a 17 anni. Per tre anni ha frequentato la scuola di recitazione Cassiopea, dove ha studiato recitazione, danza e doppiaggio. «Uscita dalla scuola ho lavorato con il Teatro di Documenti di Luciano Damiani, scenografo di Strelher. Successivamente sono stata presa al Cinecittà Campus, dove ho potuto esercitarmi in una vera e propria palestra di recitazione», così Silvia spiega le sue prime esperienze. «Ho fatto l'esame per entrare all'accademia del Piccolo Teatro di Milano e all'accademia Silvio D'Amico di Roma, e la cosa incredibile è che mi hanno accettato in entrambe le scuole. Ma alla fine ho scelto di trasferirmi a Milano. Sapevo che era lì che potevo trarre il massimo». «Tra persone hanno scelto solo 27 ragazzi, tra cui anche me. È iniziato un periodo durissimo, fatto di tanto studio per tre anni. Alcuni di noi sono stati scelti per entrare a far parte della Compagnia del Piccolo Teatro in cui ho lavorato per 5 anni. Lì ho lavorato con un grande regista Luca Ronconi» - spiega la giovane attrice castellana. Silvia poi si lascia andare ad un ricordo d'infanzia, di quando viveva ai Castelli, lontana dai palcoscenici: «Torno poco a casa, ma Albano la porto sempre nel cuore. Ricordo il verde di Villa Doria così bella. Qui a Milano, dove vivo da 7 anni ormai, di verde ce ne è poco». Ora Silvia sente di aver realizzato il suo sogno: recita da 10 anni ed è orgogliosa che qualcuno abbia riconosciuto in lei il talento per la recitazione. A Lanuvio, in perfetta armonia con la natura, un luogo magico che pochi conoscono, eccellenza e vanto dei Castelli Un casale da sogno, per eventi indimenticabili La Meridiana, splendido esempio di agriturismo, vero, raffinato e genuino Alberico Cecchini Per chi si sposa o desidera un banchetto memorabile o semplicemente godere di un pranzo o una cena deliziosa in un luogo eccellente, ai Castelli Romani sulla strada che va da Campoleone a Lanuvio, da pochi anni esiste un angolo magico in cui vivere una esperienza meravigliosa di autentica genuinità: La Meridiana. Un resort più che un agriturismo, che per raffinatezza colpisce molto chi ancora non c'è stato, con camere sparse nello splendido uliveto, una piscina stupenda fra prati curatissimi, agrumeti e vigneti. Un lunghissimo viale con percorso jogging e campi sportivi. Poi un casale da sogno, ristrutturato a regola d'arte, arredato con gran gusto e curato nei minimi dettagli per creare atmosfere d'un tempo, ma con tutti i comfort moderni. E poi la grande sala per banchetti battezzata Un resort... con una piscina stupenda fra prati curatissimi, agrumeti e vigneti e uliveti... Aqua-Luce, immersa nel verde e luminosissima. Armonia è la parola chiave, nella natura, con gusto e rispetto dell'occhio e del palato. Facilmente raggiungibile dalla Nettunense o dall'appia, merita veramente una visita per venire accolti e avvolti dalla passione e dalla professionalità di Valeria e Serena, le due giovani sorelle che gestiscono con entusiasmo la struttura. E partecipano con gioia con chi deve organizzare il matrimonio o un banchetto importante per creare ogni volta un evento unico, indimenticabile. La cucina è garantita dalla guida di mamma Chiara, genuina, tradizionale, ma anche con sapienti tocchi di novità per non essere mai banali e assaggiare anche gradevoli sperimentazioni culinarie, mai troppo azzardate, ottenute dall'incontro tra cucina romana e piemontese, quindi con tanto da scoprire. Difficile rimanere delusi anche dal rapporto prezzo qualità, non si spende più che altrove e la sensazione che rimane è di aver scelto davvero il posto migliore rispetto a quanto si è speso. L Agriturismo La Meridiana è in Via Laviniense, 47 Lanuvio (RM). Dalla Nettunense girare alla rotonda di Campoleone verso Lanuvio. VALERIA E SERENA CRISTIN CON LA FAMIGLIA Le due sorelle gestiscono con entusiasmo e professionalità la struttura. Mamma Chiara coordina la cucina In inverno aperti venerdì sera, sabato a pranzo e cena e domenica a pranzo. Gli altri giorni su prenotazione PUBBLIREDAZIONALE

20 I COLLABORATORI: Marco Montini, Stefano Corradi, Gianni Galleri, Luciano Sciurba, Maristella Bettelli, Daniela Fognani, Michela Emili, Francesca Ragno, Emanuele Menicocci, Davide Scarinci TRASPORTI L emergenza neve ha peggiorato il servizio di trasporto su ferro: convogli bloccati e pendolari fermi per ore al freddo Treni ko... e intanto il biglietto aumenta Se il 2011 per il trasporto ferroviario pendolare è stato definito da Legambiente l'annus horribilis, il 2012 non si preannuncia per nulla meglio. Disagi per i pendolari, ritardi e treni soppressi senza preavviso, vagoni freddi senza riscaldamenti e le persone costrette a scendere per arrivare alla stazione a piedi dato che il treno non è mai riuscito a raggiungerla. Una situazione che ha avuto il suo apice Non sei partito? Chiedi il rimborso Chi non è partito per l'emergenza neve, fino al 31 marzo potrà chiedere il rimborso dei biglietti. Il piano riguarda i treni nazionali, media e lunga percorrenza con il rimborso integrale per chi rinuncia a partire. Si apprende così dal sito di Trenitalia nella sezione 'rimborsi' dove sono specificate tutte le modalità di rimborso connesse alla procedura di acquisto dei biglietti. Ad esempio, per i biglietti cartacei le richieste di rimborso potranno essere presentate in qualsiasi biglietteria di Trenitalia o presso lʼagenzia di viaggio che ha emesso il biglietto. quando le nevicate hanno paralizzato il transito ferroviario in diverse località della regione. Nell'ultimo rapporto Pendolaria di Legambiente è stata realizzata una panoramica sulle condizioni attuali del servizio ferroviario. Treni bloccati, vagoni ghiacciati, ritardi abissali, pendolari infreddoliti costretti a scendere dai treni in attesa di una coincidenza che non c'era. I pendolari italiani sono i più bistrattati d'europa, viaggiano su treni vecchi, lenti e con tecnologie scadenti. Eppure la Roma-Velletri è la quarta linea ferroviaria in Italia per numero di viaggiatori. Ogni giorno circa persone utilizzano il treno, ma i treni e i vagoni restano sempre gli stessi. I problemi riscontrati riguardano le condizioni di viaggio in inverno, quando e frequente il congelamento dei portelloni. In aggiunta non sono rari i casi in cui l arrivo a Roma Termini si verifica con molti minuti di ritardo dovuti anche al mancato funzionamento di alcuni passaggi a livello. La rete ferroviaria è pericolosa e non c'è nessuna manutenzione. Eclatante l'episodio verificatosi qualche giorno fa sul treno partito da Velletri alle 7:26 e diretto a Roma I PENDOLARI NON CI STANNO Sulla tratta Roma-Velletri, alcuni viaggiatori hanno bloccato il treno per poter salire Termini. Arrivato a Santa Maria delle Mole, già pieno, è iniziato un botta e risposta tra pendolari che erano già sul treno e quelli che dovevano salire. Alcuni hanno minacciato "il treno non parte se non saliamo". A scatenare la diatriba la chiusura di alcuni vagoni di coda. La giustificazione dell addetto Trenitalia è stata la mancanza di riscaldamenti nei vagoni di coda, che subito dopo si è affrettato ad aprire. Insomma un'odissea senza fine per tante persone che si sono viste anche aumentare il costo del servizio, l'ultima beffa per i viaggiatori. Stefano Corradi FRASCATI SCHERMA La palestra Simoncelli in vetta L oro della Salvatori a Tauber La palestra di scherma Simoncelli di Frascati sta raccogliendo sempre più successi. L ultimo risultato vincente lo ha portato a casa una stella del Frascati Scherma, Ilaria Salvatori, che nella prova a squadre di Coppa del Mondo disputata in Germania, ha conquistato il primo posto assieme alle sue compagne Vezzali, Di Francisca e Errigo. In finale le azzurre hanno stracciato la Russia per centrando un posto per Londra Nelle classifiche mondiali diramate dalla Federazione Internazionale spicca anche il terzo posto di Valerio Aspromonte tra i fiorettisti, il quale si giocherà l accesso individuale per Londra contro Baldini. GROTTAFERRATA Erano ex studenti del liceo scientifico Devastarono il Touschek, denunciati 5 ventenni Sono stati denunciati 5 ventenni ritenuti responsabili di alcuni atti di vandalismo all'interno delle aule del liceo scientifico Touschek di Grottaferrata nella notte del 31 gennaio scorso, quando danneggiarono anche un chiosco paninoteca nel centro cittadino. La banda, composta da ex studenti dello stesso liceo, si era introdotta all'interno della struttura scolastica e aveva distrutto diversi arredi. Grazie ai filmati di alcune telecamere di sorveglianza, i Carabinieri sono risaliti all'identità dei 5 giovani e hanno denunciato i ragazzi per "danneggiamento aggravato in concorso". FRASCATI Cronaca Negoziante 48enne si toglie la vita Un triste fatto di cronaca è avvenuto nella città di Frascati: un commerciante di 48 anni, proprietario di una pescheria, si è tolto la vita nel proprio negozio. A trovarlo esanime è stata la moglie che si era preoccupata non vedendo la pescheria aperta: ha chiamato la Polizia. Dai primi accertamenti sembrerebbe che la vittima abbia compiuto questo gesto definitivo perché era in difficoltà economiche. GROTTAFERRATA Il 26/02 Nuova raccolta sangue presso la sede Avis di Grottaferrata invita tutti i donatori disponibili a partecipare alla raccolta di sangue che si terrà domenica L Avis 26 febbraio 2012, dalle ore 8:00 alle ore 11:00, presso la sede dell Avis di Grottaferrata sita in Via Giuseppe Verdi, 12. Si raccomanda ai volontari di presentarsi rigorosamente a digiuno. Per informazioni consultare il sito o info@avisgrottaferrata.it.

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