Inail cosa fa / Contrasto delle discriminazioni e benessere lavorativo. Salute e sicurezza sul lavoro: una questione anche di genere

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Inail cosa fa / Contrasto delle discriminazioni e benessere lavorativo. Salute e sicurezza sul lavoro: una questione anche di genere"

Transcript

1 Piano triennale delle azioni positive 2011/2013 Il Piano triennale di azioni positive nasce dal lavoro svolto dal Comitato per le pari opportunità e è stato in seguito ratificato dal Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (Cug). Il Piano è costituito da un insieme di progetti che tendono al raggiungimento delle pari opportunità, anche mediante un idonea organizzazione del lavoro, e a favorire il benessere nei luoghi di lavoro. Ai sensi del d.lgs 198/2006, l adozione del Piano triennale rientra tra i compiti dell Amministrazione, che si impegna a concretizzare al proprio interno le azioni finalizzate alla realizzazione delle pari opportunità e il loro perseguimento nella gestione delle risorse umane. 1

2 Salute e sicurezza sul lavoro: una questione anche di genere Sensibilizzare le figure (tra cui datore di lavoro, lavoratore, dirigenti e preposti, RLS) previste dal d.lgs. 81/2008 sulla differenza di genere nella prevenzione Conoscere e approfondire i diversi effetti che l esposizione al rischio può avere sui lavoratori e sulle lavoratrici partendo dal progetto Salute e sicurezza sul lavoro: una questione anche di genere, in via di realizzazione in Toscana e replicabile in altre realtà regionali Migliorare le condizioni di lavoro essendo portatori di best-practices Migliorare i rapporti di lavoro improntandoli al rispetto delle persone Prendere coscienza della diversa esposizione al rischio Conoscenza e approfondimento degli effetti che l esposizione al rischio può avere sui lavoratori/trici, partendo dal progetto Toscana Prodotti Inserire nei corsi formativi in materia di sicurezza un modulo di prevenzione in ottica di genere ampliando l analisi dei rischi con il rischio emergente della violenza fisica e psichica a cui può essere esposto il/la lavoratore/trice Predisporre interventi mirati a migliorare condizioni di lavoro che garantiscano un clima aziendale privo di comportamenti molestanti e improntato al benessere di chi lavora Realizzare iniziative che garantiscano un ambiente di lavoro sicuro e una gestione dei rapporti interpersonali improntati al rispetto della persona Inserire un modulo in materia di prevenzione\repressione di molestie sessuali, mobbing in ciascun corso di formazione in materia di sicurezza Direzione centrale Risorse umane Direzione centrale Prevenzione Servizio Formazione - Cug Disegno di linee guida e primi strumenti operativi Quaderno tematico della "Rivista degli Infortuni e delle Malattie Professionali" 2

3 Diffusione della cultura delle pari opportunità Sviluppare la cultura della valorizzazione delle risorse tramite il rispetto delle pari opportunità Valorizzare in maniera concreta e non formale i dettami del d.lgs. 150/2009 che inserisce fra gli indicatori della performance dei dirigenti, la promozione ed il rispetto delle pari opportunità e del clima aziendale Inserire nel documento dell OIV Inail come indicatore del controllo di gestione, la promozione e il rispetto delle pari opportunità e del clima aziendale, verificandone la sufficiente declinazione e valutazione Prevedere una regolare calendarizzazione di incontri con l OIV per analizzare la tematica delle pari opportunità nelle sue varie declinazioni Inserire le tematiche di pari opportunità in tutti i corsi non solo di chi si occupa delle risorse umane ma anche di chi si occupa di analizzare i processi organizzativi Prevedere di inserire tra le materie di esame per concorsi interni, ma anche per selezioni esterne, la legislazione afferente le pari opportunità Direzione centrale Risorse umane - Direzione centrale Programmazione, organizzazione e controllo Servizio Formazione Cug 3

4 Un organizzazione attenta alle risorse: diffusione della cultura delle pari opportunità e del benessere Acquisizione di competenze circa la gestione del personale in ottica di genere e di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro Diffusione della conoscenza della normativa sulle pari opportunità per coloro che operano nell ambito delle risorse umane Favorire la consapevolezza dell esistenza degli stereotipi di genere Predisposizione di una check-list contenente indicatori funzionali alla valutazione dell impatto di genere, che sia di supporto alla redazione degli atti afferenti la gestione delle risorse umane Inserire l ottica di genere (più in particolare le tematiche afferenti la valorizzazione delle risorse nella loro globalità) nella politica del personale Inserire e diffondere nella cultura dell organizzazione le tematiche della differenza di genere e del benessere di chi lavora Prevedere la revisione dei sistemi di gestione delle risorse umane già esistenti quali valutazione (criteri, competenze, ecc.), mobilità (criteri, ecc.), sistemi premianti, stesure bandi di concorso (titoli, ecc.) in quanto possono diventare fonte di discriminazioni dirette e a volte indirette Sensibilizzare i gestori delle risorse umane sulla differenza di genere e sull esistenza di stereotipi culturali che spesso inibiscono lo sviluppo delle potenzialità individuali Direzione centrale Risorse umane Direzione centrale Programmazione, organizzazione e controllo Servizio Formazione Cug 4

5 Ottimizzazione degli strumenti di flessibilità per una conciliazione effettiva Ottenere strumenti di flessibilità che rispondano alla necessità di conciliare vita familiare e vita lavorativa Diminuire la possibilità di far insorgere rischi psico-sociali connessi alle differenze di genere Favorire un clima aziendale incline allo sviluppo dell attività lavorativa Prevenire o gestire problemi di stress lavoro-correlato Prevenire la percezione di mancata attenzione nei propri confronti Diminuire le assenze a vario titolo Prevenire situazioni di stress a causa di una difficile conciliazione vita\lavoro Rivisitazioni delle disposizioni relative al part time in occasione dell applicazione del collegato al lavoro d.lgs. 183\10 Predisporre una sensibilizzazione del personale preposto alla stesura delle disposizioni sulla tematica evidenziata nell Accordo Interconfederale del 9 giugno 2008 Rivisitare la normativa interna e gli accordi con le OO.SS. che prevedono l applicazione dei vari strumenti di flessibilità nel rispetto della legislazione vigente Monitorare l utilizzo attuale degli strumenti di flessibilità (part- time, telelavoro, flessibilità oraria, ecc.) Prevedere un confronto con i professionisti presenti all interno dell Istituto affinché vengano rappresentate tutte le peculiarità Direzione centrale Risorse umane Direzione centrale Programmazione, organizzazione e controllo Avvocatura Generale Sovraintendenza medica generale Consulenze Cug 5

6 Leggere l organizzazione - Statistiche con differenziazione di genere Migliorare la lettura dell organizzazione affinando la raccolta e l analisi dei dati suddivisi per genere in relazione all accesso alla formazione, alla differenziazione salariale, al tempo di permanenza nelle diverse posizioni professionali, alla fruizione degli strumenti utili alla conciliazione, ecc. Autoanalisi dell organizzazione attraverso la stesura e gli adempimenti previsti dalla Direttiva sulle pari opportunità del 23 maggio 2007 Testare la ricaduta di tutte le iniziative messe in atto ai vari livelli (organizzativo, dispositivo, valutativo, ecc.) Predisporre statistiche donne\uomini su accesso alla formazione, a quale tipo di formazione (tecnicocomportamentale, ecc.) sulle tematiche trattate ma anche sul luogo di svolgimento dei corsi gestiti in centro, in periferia Predisposizione di statistiche sulla motivazione che impedisce la partecipazione a corsi formativi Autodiagnosi dei dati presenti nel Format predisposto per la Direttiva del 23 maggio 2007 e confronto con quello degli anni precedenti, per analizzare l organizzazione con gli indici evidenziati Predisporre strumenti di report di facile utilizzo, per valutare l impatto dell organizzazione sulle risorse umane Direzione centrale Programmazione, organizzazione e controllo Cug 6

7 Predisposizione di un Codice etico Redigere un unico codice appunto un Codice etico che accorpi il Codice contro le molestie e quello contro il Mobbing affinché aggiorni contenutisticamente i precedenti in vigore anche alla luce delle competenze del nuovo organismo previsto dall art. 21 del d.lgs 183\2010 Migliorare la diffusione di una cultura del diritto delle lavoratrici e dei lavoratori per una maggiore dignità rispetto alle più diverse discriminazioni, sesso età, religione ecc. Facilitare l esercizio del diritto da parte dei lavoratori\trici a denunciare eventuali intimidazioni o ritorsioni subite nei luoghi di lavoro con comportamenti molesti Redazione del nuovo Codice etico Rivisitazione della figura del Consigliere di fiducia alla luce dell elaborando Codice etico Direzione centrale Risorse umane Cug 7

8 Rientro in grande forma Migliorare la percezione delle lunghe assenze Migliorare le relazioni fra il personale coinvolto Ridurre condizioni di stress lavoro-correlato Reinserire il lavoratore in tempi brevi e nel migliore dei modi Adottare modalità di formazione meno impattanti Migliorare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro Utilizzo strumenti di flessibilità quali part-time e telelavoro in modo agevolato ovvero con regole più flessibili per i colleghi che rientrano dalla maternità e da lunghi periodi di assenza (si evitano così ulteriori assenze previste) Direzione centrale Programmazione, organizzazione e controllo Direzione centrale Servizi informativi e telecomunicazioni Direzione centrale Risorse umane Servizio Formazione Cug 8

9 Welfare è fare bene Offrire servizi orientati al money saving e al time saving per i dipendenti e le loro famiglie Favorire l incastro fra vita familiare e vita lavorativa contribuendo all evoluzione del rapporto aziendacollaboratori come scambio di reciproca attenzione Sostenere anche indirettamente la gestione familiare in modo da favorire anche la possibilità di sviluppo e carriera delle donne Agevolare e motivare il personale in un periodo di carenza di risorse economiche e di conseguente stress dovuto anche alle varie riorganizzazioni Studio attento sulla popolazione aziendale per verificare le criticità e gli ambiti di miglioramento Analizzare le esigenze e i bisogni del personale attraverso un questionario Rivisitare le politiche dei benefici assistenziali cercando di riprogettarle in modo che tutto il personale se ne possa avvantaggiare (come la polizza sanitaria, strutture di sostegno all infanzia), nonché pensare ad un progetto per la cura degli anziani (es. tele-care anziani) e ad un sistema di messa in comune, fra varie aziende pubbliche e private, di servizi agevolati Direzione centrale Programmazione, organizzazione e controllo Direzione centrale Comunicazione Direzione centrale Risorse umane Cug 9

COMUNE DI GONNOSNO PROVINCIA DI ORISTANO PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2013/2015

COMUNE DI GONNOSNO PROVINCIA DI ORISTANO PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2013/2015 COMUNE DI GONNOSNO PROVINCIA DI ORISTANO PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2013/2015 Approvato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 64 del 18/10/2013 Fonti Normative: La parità tra donne e uomini

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO

REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO COMUNE DI FLERO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL C.U.G. (COMITATO UNICO PER LE PARI OPPORTUNITÀ, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI

Dettagli

PIANO DI AZIONI POSITIVE (PAP)

PIANO DI AZIONI POSITIVE (PAP) COMUNE DI ARNAD Frazione Closé, 1 11020 ARNAD (AO) C.FISCALE e P.IVA 00125720078 COMMUNE D ARNAD 1, hameau de Closé 11020 ARNAD (Vallée d Aoste) TEL. 0125966121-089 FAX 0125966306 e-mail: info@comune.arnad.ao.it

Dettagli

SALUTE SUL LAVORO E BENESSERE ORGANIZZATIVO: OBBLIGHI ED OPPORTUNITÀ PER LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE. IL RUOLO DEI CUG

SALUTE SUL LAVORO E BENESSERE ORGANIZZATIVO: OBBLIGHI ED OPPORTUNITÀ PER LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE. IL RUOLO DEI CUG SALUTE SUL LAVORO E BENESSERE ORGANIZZATIVO: OBBLIGHI ED OPPORTUNITÀ PER LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE. IL RUOLO DEI CUG Aldo Monea Avvocato e professore univers. a contratto Brescia, 23 settembre 2011

Dettagli

ACCORDO DI COOPERAZIONE

ACCORDO DI COOPERAZIONE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA ACCORDO DI COOPERAZIONE tra COMITATO UNICO DI GARANZIA e CONSIGLIERA DI PARITÀ REGIONALE ACCORDO DI COOPERAZIONE tra Il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità,

Dettagli

PIANO DI AZIONI POSITIVE

PIANO DI AZIONI POSITIVE PIANO DI AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2013-2015 PIANO DI AZIONI POSITIVE (ART. 48, COMMA 1, D. LGS. 11/04/2006 N. 198) PREMESSA Le azioni positive sono misure temporanee speciali che, in deroga al principio

Dettagli

Piano triennale 2013-2015 di azioni positive per la realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra donne e uomini

Piano triennale 2013-2015 di azioni positive per la realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra donne e uomini Piano triennale 2013-2015 di azioni positive per la realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra donne e uomini PREMESSA Il presente Piano di Azione Positive per il triennio 2013/2015,

Dettagli

Art. 1 Oggetto del Regolamento

Art. 1 Oggetto del Regolamento REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITA, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente

Dettagli

Analisi dati del Personale

Analisi dati del Personale Allegato A Analisi dati del Personale L analisi dell attuale situazione del personale dipendente in servizio, presenta il seguente quadro di raffronto tra la situazione di uomini e donne lavoratori: FOTOGRAFIA

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina l attività del Comitato Unico

Dettagli

COMUNE DI GIOVINAZZO

COMUNE DI GIOVINAZZO COMUNE DI GIOVINAZZO Regolamento per il funzionamento del comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni Approvato dalla Giunta

Dettagli

Appunti sull Orario di lavoro/e il Disegno di Legge n. 1167/B. Il tema dell orario di lavoro è un tema molto complesso per le ricadute che ha:

Appunti sull Orario di lavoro/e il Disegno di Legge n. 1167/B. Il tema dell orario di lavoro è un tema molto complesso per le ricadute che ha: Appunti sull Orario di lavoro/e il Disegno di Legge n. 1167/B Premessa Il tema dell orario di lavoro è un tema molto complesso per le ricadute che ha: Sull o.d.l. Sulla qualità della vita Sulla competitività

Dettagli

Piano triennale delle azioni positive per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne 2011 2013

Piano triennale delle azioni positive per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne 2011 2013 Piano triennale delle azioni positive per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne 2011 2013 - Direzione centrale personale e organizzazione - Sommario 1. Premessa... 3 2. I presupposti del

Dettagli

PROVINCIA DI LIVORNO PIANO DELLE AZIONI POSITIVE 2013-2015

PROVINCIA DI LIVORNO PIANO DELLE AZIONI POSITIVE 2013-2015 PROVINCIA DI LIVORNO PIANO DELLE AZIONI POSITIVE 2013-2015 1. Premessa L art. 48 del D.Lgs. 11 aprile 2006 n 198 Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell articolo 6 della Legge 28 novembre

Dettagli

PIANO TRIENNALE DEGLI OBIETTIVI E DELLE AZIONI POSITIVE PARI OPPORTUNITA Legge 125/1991, d.lgs. n.196 del 2000, Legge 246/2005, d.lgs.

PIANO TRIENNALE DEGLI OBIETTIVI E DELLE AZIONI POSITIVE PARI OPPORTUNITA Legge 125/1991, d.lgs. n.196 del 2000, Legge 246/2005, d.lgs. PIANO TRIENNALE DEGLI OBIETTIVI E DELLE AZIONI POSITIVE PARI OPPORTUNITA Legge 125/1991, d.lgs. n.196 del 2000, Legge 246/2005, d.lgs. 198/2006 Dal maggio 2007, l Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale

Dettagli

Piano triennale di azioni positive del Comune di Lecco 2013/2015

Piano triennale di azioni positive del Comune di Lecco 2013/2015 Servizio apicale Segreteria del Sindaco - Politiche di Sviluppo dell'organizzazione Piano triennale di azioni positive del Comune di Lecco 2013/2015 1. IL CONTESTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Il contesto

Dettagli

Allegato A COMUNE DI ALANO DI PIAVE Provincia di Belluno PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE PER LE PARI OPPORTUNITÀ 2015-2017 (ART. 48, COMMA 1, D.LGS. 11/04/2006 N. 198) Il Decreto Legislativo 11 aprile

Dettagli

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei

Dettagli

Comitato Unico di Garanzia (CUG) per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni

Comitato Unico di Garanzia (CUG) per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni Comitato Unico di Garanzia (CUG) per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni Che cos è Il Comitato Unico di Garanzia, istituito ai sensi dell art.

Dettagli

I NUOVI COMITATI UNICI DI GARANZIA A TUTELA DEI DIRITTI COMPITI E ATTIVITA DEI COMITATI UNICI: PROPOSTE E RIFLESSIONI

I NUOVI COMITATI UNICI DI GARANZIA A TUTELA DEI DIRITTI COMPITI E ATTIVITA DEI COMITATI UNICI: PROPOSTE E RIFLESSIONI I NUOVI COMITATI UNICI DI GARANZIA A TUTELA DEI DIRITTI COMPITI E ATTIVITA DEI COMITATI UNICI: PROPOSTE E RIFLESSIONI COMPITI E ATTIVITA DEI COMITATI UNICI: PROPOSTE E RIFLESSIONI Nella amministrazione

Dettagli

COMUNE DI ISTRANA AREA AMMINISTRATIVA

COMUNE DI ISTRANA AREA AMMINISTRATIVA COMUNE DI ISTRANA AREA AMMINISTRATIVA TEL: 0422/831825 Via S. Pio X n. 15/17 31036 ISTRANA (TV) C.F. 80008050264 FAX 0422/831890 P.I. 00389970260 --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------www.comune.istrana..tv.it

Dettagli

Ufficio V - Relazioni sindacali e benessere psicofisico UGROB

Ufficio V - Relazioni sindacali e benessere psicofisico UGROB 1 Il CUG Salute ha radici in una storica attenzione che l Amministrazione pone alla promozione della cultura della Parità Pari opportunità Benessere organizzativo Benessere psicofisico delle donne e degli

Dettagli

Piano triennale di azioni positive 2013-2015

Piano triennale di azioni positive 2013-2015 COMITATO UNICO DI GARANZIA (D.LGS. 165/01, ART. 57, C. 01) Piano triennale di azioni positive Gennaio CRA via Nazionale, 82 00184 Roma COMITATO UNICO DI GARANZIA @ cug@entecra.it T +39-06-478361 F +39-06-47836320

Dettagli

C.F. e P. I.V.A.: 05841760829 Sede legale: Via G. Cusmano, 24 90141 PALERMO

C.F. e P. I.V.A.: 05841760829 Sede legale: Via G. Cusmano, 24 90141 PALERMO C.F. e P. I.V.A.: 05841760829 Sede legale: Via G. Cusmano, 24 90141 PALERMO Regolamento di funzionamento del Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

PERCORSO DIDATTICO FORMAZIONE PER DIRIGENTI E PREPOSTI

PERCORSO DIDATTICO FORMAZIONE PER DIRIGENTI E PREPOSTI I PRODOTTI DI Modelli per la valutazione dei rischi, Kit, Linee guida, Strumenti didattici innovativi per la formazione di dirigenti e preposti (cod. 300.35) DIMOSTRATIVO PERCORSO DIDATTICO FORMAZIONE

Dettagli

Mobbing e rischio psicosociale: una lettura giuridica contaminata

Mobbing e rischio psicosociale: una lettura giuridica contaminata Mobbing e rischio psicosociale: una lettura giuridica contaminata Laura Calafà, Coordinatrice del Corso di perfezionamento universitario per Consiglieri di fiducia Professore associato di diritto del lavoro

Dettagli

PIANO AZIONI POSITIVE (P.A.P) TRIENNIO 2015/2017 DEFINITIVO

PIANO AZIONI POSITIVE (P.A.P) TRIENNIO 2015/2017 DEFINITIVO Allegato A) delibera G.C. n. 62 del 16/09/2015 Il Segretario Comunale F.to dott.ssa Maria Teresa Vella PIANO AZIONI POSITIVE (P.A.P) TRIENNIO 2015/2017 DEFINITIVO ai sensi dell art. 48 del D. Lgs. n. 198/2006

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Pari rappresentazione negli organi di Ateneo: teoria e prassi a confronto L esperienza dell Ateneo di Torino

Pari rappresentazione negli organi di Ateneo: teoria e prassi a confronto L esperienza dell Ateneo di Torino Pari rappresentazione negli organi di Ateneo: teoria e prassi a confronto L esperienza dell Ateneo di Torino Prof.ssa Silvia Giorcelli Presidente Comitato Unico di Garanzia Università degli Studi di Torino

Dettagli

Seminario Stress lavoro correlato: Indicazioni operative. Obblighi normativi. Viganò Giancarlo Direttore Servizio PSAL - ASL Sondrio

Seminario Stress lavoro correlato: Indicazioni operative. Obblighi normativi. Viganò Giancarlo Direttore Servizio PSAL - ASL Sondrio Seminario Stress lavoro correlato: Indicazioni operative Obblighi normativi Viganò Giancarlo Direttore Servizio PSAL - ASL Sondrio Stress lavoro correlato Tema di attualità Incidenza elevata Cambiamento

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE

REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE Comune di Casalecchio di Reno Provincia di Bologna REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 2005

Dettagli

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza Rev. 03 del 27 maggio 2008 La BASILE PETROLI S.p.A., nell ambito delle proprie attività di stoccaggio e commercializzazione di

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.6.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Mantenimento e Implementazione del Sistema per supportare le istituzioni scolastiche nella promozione della

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

Requisiti minimi per un Percorso di Responsabilità Sociale d Impresa

Requisiti minimi per un Percorso di Responsabilità Sociale d Impresa Requisiti minimi per un Percorso di Responsabilità Sociale d Impresa Il presente documento riporta gli Indicatori per la Responsabilità Sociale d Impresa, individuati dal Comitato Tecnico Operativo e approvati

Dettagli

COMUNE DI COLOGNO AL SERIO

COMUNE DI COLOGNO AL SERIO COMUNE DI COLOGNO AL SERIO Provincia di Bergamo PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE PER LE PARI OPPORTUNITA TRIENNIO 2015/2017 (Art. 48 del D.Lgs. 198/2006) Approvato con deliberazione della Giunta comunale

Dettagli

COMITATO UNICO DI GARANZIA - CUG

COMITATO UNICO DI GARANZIA - CUG COMITATO UNICO DI GARANZIA - CUG Azienda USL di Reggio Emilia Manuela Predieri, Reggio Emilia 27 marzo 2013 Agenda CUG: di cosa si tratta Composizione Modalità di funzionamento Obiettivi Il percorso intrapreso

Dettagli

La sicurezza e salute sui luoghi di lavoro in Regione Toscana

La sicurezza e salute sui luoghi di lavoro in Regione Toscana La sicurezza e salute sui luoghi di lavoro in Regione Toscana Consultazione e partecipazione degli RLS D.Lgs. 626/94 Ruolo RLS Introduce novità per la tutela del lavoratore che ha adesso anche maggiori

Dettagli

PIANO DI AZIONI POSITIVE PER IL TRIENNIO 2012 2014. Premessa

PIANO DI AZIONI POSITIVE PER IL TRIENNIO 2012 2014. Premessa PIANO DI AZIONI POSITIVE PER IL TRIENNIO 2012 2014 Premessa Nell ambito delle finalità espresse dalla L. 125/1991 e successive modificazioni ed integrazioni, ossia favorire l occupazione femminile e realizzare

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITA ANNI 2013-2015

PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITA ANNI 2013-2015 COMUNE DI FIUMEFREDDO DI SICILIA Provincia di Catania PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITA ANNI 2013-2015 Approvato con Delibera di G.M. nr. 178 del 20.12.2013 1 FONTI: Legge

Dettagli

ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO

ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO Schema di disegno di legge recante: Delega al Governo per l emanazione di un testo unico per il riassetto normativo e la riforma della salute e sicurezza sul lavoro bozza aggiornata al 30 dicembre 2006

Dettagli

Benessere Organizzativo

Benessere Organizzativo Benessere Organizzativo Grazie per aver scelto di partecipare a questa indagine sul benessere organizzativo. Rispondere alle domande dovrebbe richiedere non più di 15-20 minuti. Attraverso il questionario

Dettagli

METODOLOGIA PER L INDAGINE E LA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO

METODOLOGIA PER L INDAGINE E LA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO L articolo 28 del Decreto Legislativo n 81/2008 introduce l obbligo per il Datore di Lavoro di valutare, insieme agli altri rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori,

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE

RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE DR.SSA GIULIANA GIAMPIERI Psicologa e Psicoterapeuta Azienda USL di Rieti Gruppo di lavoro per la valutazione del rischio psicosociale RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE

Dettagli

COMUNE DI CASELETTE Provincia di Torino P.A.P. - PIANO DI AZIONI POSITIVE - TRIENNIO 2013/2015

COMUNE DI CASELETTE Provincia di Torino P.A.P. - PIANO DI AZIONI POSITIVE - TRIENNIO 2013/2015 COMUNE DI CASELETTE Provincia di Torino P.A.P. - PIANO DI AZIONI POSITIVE - TRIENNIO 2013/2015 (ART. 48, COMMA 1, D. LGS. 11/04/2006 N. 198) Premessa: Le azioni positive sono misure temporanee speciali

Dettagli

PIANO ANNUALE DI AZIONI POSITIVE dell ISPRA ANNO 2010

PIANO ANNUALE DI AZIONI POSITIVE dell ISPRA ANNO 2010 PIANO ANNUALE DI AZIONI POSITIVE dell ISPRA ANNO 2010 Con il presente piano si definiscono le modalità operative di dettaglio, i soggetti coinvolti e le responsabilità individuate per l attuazione del

Dettagli

PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CITTADINANZA DI GENERE E CONCILIAZIONE VITA-LAVORO SOMMARIO

PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CITTADINANZA DI GENERE E CONCILIAZIONE VITA-LAVORO SOMMARIO PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CITTADINANZA DI GENERE E CONCILIAZIONE VITA-LAVORO SOMMARIO TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI OGGETTO PRINCIPI E OBIETTIVI art. 1 Oggetto e principi art. 2 Obiettivi TITOLO II

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

STRESS LAVORO-CORRELATO

STRESS LAVORO-CORRELATO CORSO DI FORMAZIONE 9 maggio 2013 Maria Teresa Riccio medico SPISAL STRESS LAVORO-CORRELATO PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI AI SENSI DELL ART. 29 d.lgs. N 81 Decreto Interministeriale

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI MEDEA

CARTA DEI SERVIZI MEDEA CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della

Dettagli

Salute e sicurezza sul lavoro

Salute e sicurezza sul lavoro Salute e sicurezza sul lavoro Migros promuove una gestione sistematica della salute in azienda e, proprio per questo, ha ricevuto il marchio Friendly Work Space. Questo garantisce l impegno e gli ottimi

Dettagli

ART. 1 COSTITUZIONE ART. 2 FINALITA

ART. 1 COSTITUZIONE ART. 2 FINALITA REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITA, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI ART. 1 COSTITUZIONE 1.1 Con deliberazione

Dettagli

Il Sistema di Sorveglianza PASSI D ARGENTO: una risposta ai bisogni di informazione agli operatori di Distretto

Il Sistema di Sorveglianza PASSI D ARGENTO: una risposta ai bisogni di informazione agli operatori di Distretto Il Sistema di Sorveglianza PASSI D ARGENTO: una risposta ai bisogni di informazione agli operatori di Distretto Dr. Luigi Barbero Distretto di Cuneo Borgo San Dalmazzo CARD Piemonte Ma, che cos è il Distretto?

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

LAVORO AGILE Spunti e riflessioni per una legislazione «smart»

LAVORO AGILE Spunti e riflessioni per una legislazione «smart» LAVORO AGILE Spunti e riflessioni per una legislazione «smart» LA SICUREZZA NEL RAPPORTO DI LAVORO Giulietta Bergamaschi Partner, avv. Lexellent 1 Lavoro Agile Lavorare Agile è sinonimo di lavorare smart.

Dettagli

Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni REGOLAMENTO

Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni REGOLAMENTO Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni REGOLAMENTO Art. 1 Costituzione Il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità,

Dettagli

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia PROVINCIA DI SONDRIO PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia Radar dalla conoscenza allo sviluppo delle politiche attive del lavoro PROGETTAZIONE

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO AGGIORNAMENTO ANNO 2012 L art. 28, comma 1, del D. Lgs. 81/08 prevede che la valutazione dei rischi coinvolga tutti i rischi per la sicurezza

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina

La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina ANALISI DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO E IMPLEMENTAZIONE DEGLI STANDARD HPH 1 e 4 Maria Peresson Medico del lavoro Marco Rizzo Tecnico

Dettagli

Nota della Uilca sul Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri l 1/4/2008 in attuazione della Legge delega 123/2007

Nota della Uilca sul Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri l 1/4/2008 in attuazione della Legge delega 123/2007 DIPARTIMENTO SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO 00187 ROMA VIA LOMBARDIA 30 TEL. 06.420.35.91 FAX 06.484.704 e-mail: dssl@uilca.it pagina web: www.uilca.it UILCA UIL CREDITO, ESATTORIE E ASSICURAZIONI

Dettagli

Ministero della Salute 6. il processo di redazione della relazione sulla performance

Ministero della Salute 6. il processo di redazione della relazione sulla performance 5 PARI OPPORTUNITÀ E BILANCIO DI GENERE La presente Relazione, oltre a contenere informazioni in merito ai risultati organizzativi e individuali raggiunti, rispetto ai singoli obiettivi programmati e alle

Dettagli

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui

Dettagli

Stress - Panorama legislativo

Stress - Panorama legislativo Lo Stress lavoro-correlato La valutazione del rischio stress lavoro correlato Stress - Panorama legislativo Accordo- quadro Europeo 8 ottobre 2004 Art. 28 del D.Lgs. n.81/2008 Valutazione del rischio stress

Dettagli

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute

Dettagli

Progetto DiversaMente

Progetto DiversaMente Progetto DiversaMente Pillole formative sul Diversity Management Aprile 2014 1 Cosa si intende per Diversity Management? Il D.M. è una filosofia di gestione delle risorse umane che si concretizza in strumenti,

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

L UFFICIO PARI OPPORTUNITA LA CONSIGLIERA DI PARITA PROVINCIALE IL CUG DELLA PROVINCIA DI PESARO E URBINO PRESENTANO IL

L UFFICIO PARI OPPORTUNITA LA CONSIGLIERA DI PARITA PROVINCIALE IL CUG DELLA PROVINCIA DI PESARO E URBINO PRESENTANO IL L UFFICIO PARI OPPORTUNITA LA CONSIGLIERA DI PARITA PROVINCIALE IL CUG DELLA PROVINCIA DI PESARO E URBINO PRESENTANO IL PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2015-2017 DELLA PROVINCIA DI PESARO E URBINO

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

PIANO TRIENNALE 2014-2016 DELLE AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI JESI

PIANO TRIENNALE 2014-2016 DELLE AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI JESI PIANO TRIENNALE 2014-2016 DELLE AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI JESI Il presente Piano di Azioni Positive si inserisce nell'ambito delle iniziative promosse dal Comune di Jesi per dare attuazione agli obiettivi

Dettagli

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 8 POLITICHE DEL PERSONALE: VALORIZZAZIONE E TUTELA DEL CAPITALE UMANO Art. 68 - Salute organizzativa Art. 69 - Strumenti per la

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO «DVR _ STRESS LAVORO CORRELATO» Pagina 1 di 9 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO (Art. 28 comma 1 D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 così come modificato dal D.Lgs. 106/09) conforme

Dettagli

Deliberazione di Giunta Comunale n 135 del 23/07/2015

Deliberazione di Giunta Comunale n 135 del 23/07/2015 COMUNE DI TODI PROVINCIA DI PERUGIA Deliberazione di Giunta Comunale n 135 del 23/07/2015 Oggetto: ORIGINALE APPROVAZIONE PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2015-2017 L anno duemilaquindici, addì ventitre

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 Premessa Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

PROVINCIA DI LECCE PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2010-2012

PROVINCIA DI LECCE PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2010-2012 PROVINCIA DI LECCE SERVIZIO INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2010-2012 INDICE 1. PREMESSA 2. STRUMENTI 3. INDIVIDUAZIONE DATI DA PUBBLICARE 4. INDIVIDUAZIONE

Dettagli

Policy. Le nostre persone

Policy. Le nostre persone Policy Le nostre persone Approvato dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 28 luglio 2010 LE NOSTRE PERSONE 1. L importanza del fattore umano 3 2. La cultura della pluralità 4 3. La valorizzazione

Dettagli

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.)

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) 2015 2017 Predisposto dal responsabile per la trasparenza Adottato in data 29.01.2015 con Deliberazione di Consiglio Direttivo n.03 Pubblicato

Dettagli

TRA PREMESSO. che la causa alla base della violenza contro le donne è la discriminazione che nega pari diritti a uomini e donne;

TRA PREMESSO. che la causa alla base della violenza contro le donne è la discriminazione che nega pari diritti a uomini e donne; PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE. TRA L Amministrazione Provinciale di Cuneo,

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

Comune di Como REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER LE PARI OPPORTUNITÀ FRA UOMO E DONNA

Comune di Como REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER LE PARI OPPORTUNITÀ FRA UOMO E DONNA Comune di Como REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER LE PARI OPPORTUNITÀ FRA UOMO E DONNA INDICE Art. 1 Istituzione della Commissione Art. 2 Finalità Art. 3 Compiti Art. 4 Composizione Art. 5 Funzionamento

Dettagli

IL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO

IL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO IL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO 121 122 C. IL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO C.1. Il processo di valutazione sulla prima annualità del Piano di Zona 2011-2015 I Gruppi Operativi di Area (Tavoli Tematici)

Dettagli

I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri "F. Brunelleschi" Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013

I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri F. Brunelleschi Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013 I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri "F. Brunelleschi" Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013 PRESENTAZIONE DEL CORSO SERALE PROGETTO SIRIO Il CORSO SERALE A partire

Dettagli

1 La politica aziendale

1 La politica aziendale 1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo

Dettagli

Piano triennale. delle azioni positive. in materia di. pari opportunità 2010-2012. Dicembre 2010. Pag. 1 di 19

Piano triennale. delle azioni positive. in materia di. pari opportunità 2010-2012. Dicembre 2010. Pag. 1 di 19 Piano triennale delle azioni positive in materia di pari opportunità 2010-2012 Dicembre 2010 Pag. 1 di 19 Arpa Emilia-Romagna Piano triennale delle azioni positive in materia di pari opportunità 2010-2012

Dettagli

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE

PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO (SETTIMA LEGISLATURA) PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE PERIODO 2004-2006 * Allegato alla deliberazione consiliare

Dettagli

REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro

REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro Art. 1 - Inviolabilità della dignità umana. 1. La Regione del Veneto

Dettagli

Lo standard di certificazione Family Audit. Presentazione ad aziende Gian Paolo Barison

Lo standard di certificazione Family Audit. Presentazione ad aziende Gian Paolo Barison Lo standard di certificazione Family Audit Presentazione ad aziende Gian Paolo Barison Il Family Audit Il Family Audit è una certificazione aziendale che riconosce l'impegno di un'organizzazione per l

Dettagli

LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA

LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA L evento fieristico si presenta come momento imprescindibile in modo particolare per le piccole

Dettagli

Piano Triennale delle azioni positive 2013 2015

Piano Triennale delle azioni positive 2013 2015 Piano Triennale delle azioni positive 2013 2015 (Art. 48 D.Lgs. 11.4.2006 n. 198 Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell art. 6 della L. 28 novembre 2005, n. 246) Il tema delle pari

Dettagli

Reti per la Conciliazione. Obiettivi del progetto

Reti per la Conciliazione. Obiettivi del progetto Promuovere azioni e interventi di conciliazione vita-lavoro significa facilitare la vita di lavoratori/trici con famiglia individuando soluzioni famigliari, territoriali e aziendali che consentano alle

Dettagli

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L.

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. D.Lgs 231/2001 Codice Etico 1 INDICE 1. Introduzione Pag. 3 2. Politiche di condotta negli affari Pag. 3 2.1 Dipendenti, collaboratori e consulenti Pag. 5 3. Salute,

Dettagli

Deliberazione legislativa n. 87/2014 2. Art. 1 Finalità

Deliberazione legislativa n. 87/2014 2. Art. 1 Finalità Deliberazione legislativa n. 87/2014 2 Art. 1 Finalità 1. La Regione Emilia-Romagna riconosce e promuove, nell ambito delle politiche del welfare, la cura familiare e la solidarietà come beni sociali,

Dettagli