MODELLI PER LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL DISAGIO MINORILE E PER IL SOSTEGNO DELLE GENITORIALITÀ

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MODELLI PER LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL DISAGIO MINORILE E PER IL SOSTEGNO DELLE GENITORIALITÀ"

Transcript

1 MODELLI PER LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL DISAGIO MINORILE E PER IL SOSTEGNO DELLE GENITORIALITÀ Livello: I CFU: 60 Direttore del corso: Prof. Franco Bressan Comitato Scientifico prof. Franco Bressan, prof.ssa Rosanna Cima, prof.ssa Alessandra Cordiano prof. Roberto Dalla Chiara, prof.ssa Roberta Frighetto, prof. Giorgio Gosetti prof. Daniele Loro, dott. Damiano Mattiolo prof.ssa Carmen Prizzon Analisi dei bisogni, obiettivi formativi specifici e funzioni occupazionali, anche in relazione al particolare settore occupazionale al quale si riferiscono 1. Analisi dei bisogni Descrizione della condizione minorile L esperienza professionale quotidiana degli assistenti sociali rivela la presenza di situazioni familiari sempre più in difficoltà nell accudimento dei figli. Le difficoltà riguardano in uguale misura, sia pure per ragioni a volte differenti, famiglie immigrate con minori e famiglie di autoctoni, segnate anche dal ritorno di forme di povertà tradizionali causate dalla crisi economica, nazionale e internazionale. Sempre più spesso rientrano nell area di intervento dei Servizi sociali specialistici anche famiglie del ceto medio, i cui figli mostrano preoccupanti e pesanti segnali di disagio, tra i quali spiccano l abuso di alcool e l uso sistematico di sostanze tossiche anche in età preadolescenziale. In questi casi appare ancora più evidente la realtà di un vuoto di presenza e di capacità educativa non solo da parte delle famiglie di appartenenza, i cui genitori mostrano spesso gravi difficoltà nell assunzione, consapevole e competente, del ruolo di genitori, ma anche da parte della scuola, quale agenzia educante e formativa. Altro fenomeno di disagio per i minori è dato dalla preoccupante tendenza a rinchiudersi nel mondo virtuale di internet e dei programmi TV. Mutamenti nell ambito organizzativo dei Servizi Sociali In questi ultimi anni si sta assistendo ad una riorganizzazione dei Servizi Sociali deputati alle problematiche minorili, che si fonda con sempre maggior chiarezza sulla distinzione tra la funzione di Tutela dei minori, collegata al Tribunale Minorile, e la funzione di Prevenzione del disagio minorile. Tale suddivisione offre la possibilità di mettere a fuoco con maggiore precisione il ruolo decisivo dell area della prevenzione, quale fattore di intervento essenziale per cercare di evitare il passaggio di minori nell area della tutela minorile. L area della prevenzione e della promozione delle risorse (personali e sociali) in contesti di vita quotidiana, distinta dall area della tutela minorile, diventa pertanto un elemento strategico nell ambito del servizio sociale. Al suo interno emerge con chiarezza l esigenza di attuare sinergie tra i soggetti che a vario titolo intervengono nell educazione e nella formazione dei minori, ma appare altrettanto necessario ripensare, incrementandoli, gli interventi e le modalità di interpretare ed agire sulle singole situazioni in un ottica di prevenzione. Le esigenze formative degli assistenti sociali A fronte delle difficoltà emergenti dalla pratica quotidiana del servizio sociale, appare evidente la richiesta di una capacità sempre più raffinata nel saper cogliere gli elementi di disagio che si manifestano tra i minori, attuando specifiche valutazioni ed opportuni interventi, affinché le situazioni già complesse non si complichino ulteriormente fino ad arrivare all attuazione di interventi di tutela. In particolare, la capacità di farsi carico di situazioni familiari problematiche, in cui appare in pericolo la stessa possibilità di un adeguata ed equilibrata crescita di un minore, comporta non solo un incremento del bagaglio conoscitivo e formativo di base, necessario per svolgere al meglio il proprio essere professionisti dell aiuto, ma anche l approfondimento della consapevolezza, negli assistenti sociali, di essere adulti che si interrogano sul mondo minorile e sul proprio modo di rapportarsi con ogni singola situazione di relazione con i minori che si incontrano in ambito lavorativo. Con la Convenzione internazionale sui diritti del bambino del 1989, ratificata in Italia nel 1991, vengono sanciti i diritti dei bambini e degli adolescenti centrati prevalentemente sulle relazioni affettive, educative e sociali, sia nell ambito della tutela, sia nell ambito della promozione. La normativa italiana e le 1

2 stesse Linee guida della Regione Veneto del 2008 riguardanti la Cura e la Segnalazione. Le responsabilità nella protezione e nella tutela dei diritti all infanzia e dell adolescenza in Veneto ribadiscono come al centro degli interventi di cura, protezione e tutela vi siano due soggetti: i bambini o adolescenti e la loro famiglia. La protezione del bambino e della sua famiglia e la relazione con il contesto sociale diventano il fulcro dell intervento: i bambini-adolescenti vengono considerati come risorse da tutelare, sostenere ed accompagnare in un percorso di crescita; i genitori sono altresì considerati soggetti da aiutare, allo scopo di porli nelle condizioni di superare le difficoltà e di acquisire le competenze per esercitare una genitorialità responsabile. Il benessere del bambino e dell'adolescente è legato, oltre che al suo ambiente familiare, anche alla capacità della comunità di farsene carico. Le Linee guida, inoltre, indicano l utilizzo di un Progetto Quadro quale modalità operativa per promuovere interventi integrati di carattere sociale, sanitario ed educativo, finalizzati a promuovere il benessere del bambino e/o dell adolescente e a rimuovere la situazione di rischio o di pregiudizio in cui si possano trovare. L elaborazione del Progetto Quadro comporta la valutazione diagnostica e prognostica della situazione e la valutazione delle reali e concrete possibilità di un esito positivo del progetto. L Assistente Sociale, quale principale referente del Servizio pubblico, tenuto a garantire il rispetto dei diritti dei bambini, si trova a svolgere un compito che per complessità e delicatezza richiede una elevata professionalità, specie in un periodo in cui, come l attuale, calano le risorse a disposizione delle istituzioni e delle famiglie. Aumenta però il suo carico di lavoro così come aumenta la fatica di educare da parte delle famiglie a causa del maggior numero di persone che sono in difficoltà e che chiedono l intervento ai servizi sociali, mentre nel contempo diminuiscono le reti sociali di protezione e di aiuto. 2. Obiettivi formativi specifici Sulla base dell analisi dei bisogni, il Master si propone di offrire un approfondimento su un area di lavoro quella della prevenzione che si ritiene poco sviluppata ed analizzata rispetto all area della tutela minorile, dove al contrario esistono pratiche e protocolli di lavoro consolidati. L area della prevenzione è ritenuta strategica onde evitare che le situazioni di disagio divengano irreversibili. Pertanto, il Master si propone di fornire ai professionisti che si occupano di minori in particolare agli assistenti sociali, psicologi ed educatori la possibilità di sviluppare le proprie competenze lungo tre direttive principali: conoscenza dei fenomeni, valutazione e progettazione di possibili interventi. In particolare si tratterà di: a) dal punto di vista della conoscenza: - incrementare la capacità di comprendere una situazione minorile e familiare in continua evoluzione; - acquisire competenze conoscitive di base per individuare gli elementi di disagio delle famiglie migranti, dovuti ad aspetti culturali; - acquisire competenze autoformative per apprendere dall esperienza personale e professionale, tenendo conto, in particolare, della sfera del sentire e del fare, dell ascoltare e del decidere; b) dal punto vista della valutazione: - accrescere le competenze per la valutazione dei processi di sostegno e/o recupero della genitorialità e degli interventi di sostegno dei minori; - fornire nuovi strumenti di valutazione del servizio sociale professionale, avvalendosi anche del contributo di esperienze innovative; c) dal punto di vista della progettazione: - sviluppare capacità di creare e supportare le reti formali ed informali per costruire processi congiunti di presa in carico; - sviluppare la capacità di progettare interventi a carattere educativo, in grado di coinvolgere attivamente i minori, le famiglie e le istituzioni; In sintesi, obiettivo generale del Master è l arricchimento e l approfondimento personalizzato della formazione professionale di base di ciascuno dei singoli partecipanti. 3. Funzioni occupazionali previste Il master è finalizzato a fornire un alta qualificazione in Esperto nei processi di valutazione e prevenzione della marginalità minorile ad operatori che lavorano in ambito minorile. Tale qualifica può trovare una sua particolare applicazione nei servizi sociali che si occupano di prevenzione e presa in carico dei minori che presentano situazioni di disagio, quali i Servizi Sociali degli Enti Locali, i servizi specialistici delle Az. Ulss, i servizi per minori del Ministero della Giustizia, ed ancora cooperative e comunità alloggio private. 2

3 Progetto generale di articolazione delle aree formative, suddivisione dei crediti e degli insegnamenti 1. Progetto generale di articolazione delle aree formative La proposta di formazione alla Prevenzione in ambito minorile si ritiene possa essere composta da alcune macro aree, ognuna delle quali può e deve essere analizzata per poter cogliere i fenomeni e sapervi agire con le dovute competenze. Tali aree possono così essere indicate: a) area MINORI ; vi sono molte situazioni minorili che presentano caratteristiche nuove, quali: minori figli di migranti, povertà minorile e nella famiglia di origine, minori che vivono in un mondo virtuale, minori assuntori di sostanze, ecc.; b) area ADULTI e FAMIGLIA ; si assiste ad una diffusa incapacità educativa da parte degli adulti, che si confrontano con un mondo minorile spesso inafferrabile secondo gli schemi tradizionalmente appresi; c) area ADULTI e SCUOLA ; l ambito della scuola è da intendersi come luogo privilegiato di prevenzione e di intervento, dal momento che tutti i minori sono presenti a scuola e possono dunque essere incontrati ed osservati; d) area RELAZIONI TRA ISTITUZIONI ; appare necessario il raccordo tra enti (Az. Ulss, Comuni, scuole, etc.) affinché possano intervenire in modo sinergico nei progetti di prevenzione e tutela; e) area PERSONA DELL ASSISTENTE SOCIALE ; l obiettivo è di valorizzare il percorso di crescita, non solo professionale ma anche personale, dell assistente sociale, quando le nuove situazioni mettono in discussione non solo il ruolo professionale che egli assume, ma anche il proprio concetto di crescita e di apprendimento, il suo modo di divenire persona e di vedere la realtà. 2. Articolazione del Master nelle attività pratiche e nella suddivisione dei crediti Il Master prevede un quadro orario complessivo pari a ore, di cui 240 per le lezioni frontali e le rimanenti suddivise rispettivamente tra le attività di laboratorio, visite guidate, incontri con esperti, tirocini, stesura dell elaborato finale e studio personale. Il Comitato scientifico ha scelto di attribuire 6 ore di lezione frontale per ogni cfu (che rappresenta il minimo previsto dalle indicazioni dell ateneo) e 15 ore per attività di laboratori, visite, incontri con esperti, che rappresenta, invece, il massimo possibile, sempre secondo i parametri indicati dall ateneo. La scelta di operare in tal modo è giustificata in ragione della valenza altamente professionalizzante che si vuole attribuire al Master. Poiché per un Master di primo livello devono essere attribuiti 60 cfu, la loro distribuzione è prevista come appare dalla seguente tabella: Attività N. ore Cfu Calcolo Cfu Didattica frontale cfu (= 6 ore) Laboratori, visite, incontri cfu (= 15 ore) con esperti, Tirocinio cfu (= 25 ore) Elaborato finale cfu (= 25 ore) Numero ore per studio 840 == personale Tot ore Tot. 60 cfu Le lezioni in aula si terranno con cadenza quindicinale, secondo la tabella che segue; in tal modo, nell arco di un mese, si alterneranno con regolarità un fine settimana di lezioni presso la sede, ed una settimana di studio personale, senza impegni in sede. Ore in aula Venerdì mattina Ore in aula Sabato mattina 1 ora 09,00 09,45 10 ora 09,00 09,45 2 ora 09, ora 09, ora 10,30 11,15 12 ora 10,30 11,15 Pausa 11,15 11,45 Pausa 11,15 11,45 4 ora 11,45 12,30 13 ora 11,45 12,30 5 ora 12,30 13,15 14 ora 12,30 13,15 Pausa pranzo 13,15 14,30 Venerdì pomerig. 6 ora 14,30 15,15 3

4 7 ora 15,15 16,00 Pausa 16,00 16,30 8 ora 16,30 17,15 9 ora 17,15 18,00 3. Articolazione delle attività formative in Moduli e relativi insegnamenti Nella progettazione del master sono previsti moduli distinti e la possibilità di iscriversi ai singoli moduli. Al termine del modulo verrà rilasciato un attestato di frequenza a firma del Direttore del corso nel quale si specificano anche i CFU erogati, sempre che sia stata sostenuta la prova prevista. La quota di iscrizione ai singoli moduli è proposta dal Comitato Scientifico. Modulo 1: Le nuove generazioni: risorse e problematiche emergenti - Identità culturale e seconde generazioni (2 cfu; 12 ore) - La presa in carico dell adolescente straniero e della sua famiglia (2 cfu; 12 ore) - cfu totali: 4 (24 ore) Modulo 2: Adulti educanti e relazioni familiari - Pedagogia della famiglia (3 cfu; 18 ore) - La fatica di essere e di vivere da adulti (2 cfu; 12 ore) - Diritto di famiglia (2 cfu; 12 ore) cfu totali: 7 (42 ore) Modulo 3: Interazione con le famiglie, il territorio e le istituzioni: elementi conoscitivi e di metodo - Disagio sociale e attaccamenti (2 cfu; 12 ore) - Sociologia e analisi dei reticoli sociali (2 cfu; 12 ore) - L approccio antropologico alle situazioni di fragilità sociale (2 cfu; 12 ore) - Pedagogia della mediazione culturale (3 cfu; 18 cfu) - Società e persona (2 cfu; 12 ore) cfu totali: 11 (66 ore) Modulo 4: Processi di valutazione: aspetti teorici e tecnici - Metodi e modelli di servizio sociale per il sostegno dei sistemi familiari in crisi (3 cfu; 18 ore) - Aree di investigazione sociale del minore e della famiglia (3 cfu; 18 ore) - Assessment sociale e case management. Modelli e strumenti per monitorare i processi e valutare gli esiti (3 cfu; 18 cfu) - Metodo etnografico applicato al territorio locale (2 cfu; 12 ore) cfu totali: 11 (66 ore) Modulo 5: Metodi, strumenti e processi di prevenzione - Progettazione sociale e interventi di rete a sostegno delle genitorialità complesse (2 cfu; 12 ore) - Progettazione educativa (3 cfu; 18 ore) - Modelli e strumenti per il lavoro interprofessionale (1 cfu; 6 ore) - Pedagogia sperimentale (1 cfu; 6 ore) cfu totali: 7 (42 ore) Scheda didattica del Master: Denominazione Moduli SSD Denominazione insegnamenti CFU per insegnamento ORE di didattica frontale per insegnamento CFU tot. per Modulo Modulo 1 Le nuove generazioni: risorse e problematiche emergenti SPS/08 M-PSI/05 Identità culturale e seconde generazioni La presa in carico dell adolescente straniero e della sua famiglia 4 4

5 M-PED/01 Pedagogia della famiglia Modulo 2 Adulti educanti e relazioni familiari M-PED/01 La fatica di essere e di vivere da adulti 7 IUS/01 Diritto di famiglia M-PSI/05 Disagio sociale e attaccamenti Modulo 3 Interazione con le famiglie, il territorio e le istituzioni: elementi conoscitivi e di metodo M-DEA/01 M-PED/01 Sociologia e analisi dei reticoli sociali L'approccio antropologico alle situazioni di fragilità sociale Pedagogia della mediazione culturale 11 M-FIL/03 Società e persona Modulo 4 Modulo 5 Processi di valutazione: aspetti teorici e tecnici Metodi, strumenti e processi di prevenzione M-DEA/01 Metodi e modelli di servizio sociale per il sostegno dei sistemi familari in crisi Aree di investigazione sociale del minore e della famiglia Assessment sociale e case management. Modelli e strumenti per monitorare i processi e valutare gli esiti Metodo etnografico applicato al territorio locale Prgettazione sociale e interventi di rete a sostego delle genitorilità complesse Modelli e strumenti per il lavoro interprofessonale M-PED/03 Progettazione educativa M-PED/03 Pedagogia sperimentale 1 6 Laboratorio, visite, incontri con esperti, Tirocinio Studio personale 840 Prova finale TOTALE Percentuale di frequenza obbligatoria: La percentuale di frequenza obbligatoria è fissata per il 70 % del totale del monte ore di presenza alle lezioni, laboratori e tirocini. 5

6 Periodo di svolgimento: Il master durerà da gennaio 2010 ad aprile 2011 (esclusi i mesi di luglio e agosto 2010) per un totale complessivo di 28 settimane. Modalità di svolgimento delle verifiche periodiche e della prova finale Le verifiche periodiche saranno a discrezione di ogni singolo docente. La prova finale consisterà in un elaborato scritto, sia di ricerca sia operativo, presentato da ogni studente e per la cui realizzazione lo studente si avvarrà della collaborazione di docenti incontrati nel Master. Posti disponibili Numero massimo di posti disponibili 40; numero minimo di iscritti 20. Al di sotto di tale numero il Master non viene attivato. Requisiti di accesso Titoli di studio richiesti per l ammissione al corso e relativa denominazione (laurea/e ante-riforma, n. della/e classe/i di laurea: - Laurea in scienze del servizio sociale (e diplomi di assistente sociali conseguiti ante-riforma, assistenti sociali abilitati all esercizio della professione) (Classe VI Servizio sociale), - Laurea in scienze dell educazione (classe XVIII Scienze dell educazione e della formazione); - Laurea in psicologia (classe XXIV Scienze e tecniche psicologiche). Uditori Compatibilmente con le capacità delle strutture disponibili, è possibile prevedere la frequenza di uditori che, pur non avendo i requisiti di ammissione previsti dal bando, siano particolarmente interessati alle materie oggetto del master. Gli uditori saranno tenuti al pagamento di un contributo di iscrizione proposto dal Comitato Scientifico del Corso e alla frequenza minima fissata. Gli stessi non saranno sottoposti alle valutazioni di accertamento del profitto. Agli uditori può essere rilasciato il solo attestato di frequenza, a firma del Direttore del Master. Modalità di ammissione L ammissione al Master avverrà in base all analisi del curriculum che ogni candidato sarà tenuto a presentare; tale analisi avverrà sulla base di alcuni parametri che saranno stabiliti dal Comitato Scientifico. Tassa di iscrizione e contributo d iscrizione al master 2.000,00 da pagarsi in due rate, secondo le modalità indicate. Scadenze Termine ultimo presentazione domande: 31 ottobre 2009 Selezione dei candidati: 30 novembre 2009 Pubblicazione graduatoria: 1 dicembre 2009 Termine ultimo pagamento della tassa di iscrizione e delle rate previste: I rata (1.000,00 ) entro il 31 dicembre 2009; II rata (1.000,00 ) entro il 28 febbraio Inizio corso: gennaio 2010 Enti e/o soggetti esterni disposti a collaborare Il Master ha ottenuto il patrocinio dell Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali e dell Ordine Regionale del Veneto degli Assistenti Sociali Tutori Il Comitato Scientifico si avvarrà dell apporto di due tutor per lo svolgimento dell attività di tirocinio, prevista dal Master Sede di svolgimento delle attività La sede delle attività è presso la Facoltà di Scienze della Formazione, Corso di laurea in Scienze del Servizio Sociale, via Filippini 18, Verona, tel. 045/ , fax 045/ Sede amministrativa/organizzativa del corso La sede amministrativa è presso il Dipartimento di Scienze dell educazione, Lungadige Porta Vittoria, 17, Verona, tel. 045/ , fax 045/ della Segretaria di Dipartimento: carla.farinazzo@univr.it 6

7 Informazioni Area Post Lauream, Ufficio Master e Corsi di Perfezionamento Via Paradiso, Verona Tel. 045/ / fax. 045/ segreteria.master@ateneo.univr.it (per informazioni di tipo amministrativo). 7

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA DIREZIONE STUDENTI - AREA POST-LAUREAM

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA DIREZIONE STUDENTI - AREA POST-LAUREAM CORSO DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE IN CONSULENZA DEL LAVORO LAVORI IN CORSO 2 sede di Verona e sede di Vicenza A.A. 2012/13 CFU 6 Lingua Italiano Percentuale di frequenza obbligatoria

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO 2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE

Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE DIRETTORE Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE VISTO VISTA CONSIDERATO CONSIDERATO VISTA RITENUTA l Art. 3, comma 8 del D.M. 509/99 attraverso il quale le Università possono attivare, disciplinandoli

Dettagli

Obiettivi formativi specifici e funzioni anche in relazione al particolare settore occupazionale al quale si riferiscono:

Obiettivi formativi specifici e funzioni anche in relazione al particolare settore occupazionale al quale si riferiscono: CFU: 11 Direttore del corso: CORSO DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE IN ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE PER L INFANZIA 0-6 ANNI. A.A. 2010-2011 Cognome Nome Qualifica SSD Università/Facoltà/

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. Art. 1 - Istituzione del Master in Criminologia Forense MA.CRI.F. E istituito presso l Università Carlo

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO Art. 1 Corsi per master universitario 1. L Università promuove, secondo la normativa vigente corsi di alta formazione per il conseguimento di diplomi di master

Dettagli

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale. Università degli Studi di Bergamo Centro Servizi del Volontariato Anno Accademico 2005/2006 3 Corso di perfezionamento Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale Presentazione Giunto

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER DI II LIVELLO GESTIONE DELLE POLITICHE ODONTOIATRICHE

REGOLAMENTO DEL MASTER DI II LIVELLO GESTIONE DELLE POLITICHE ODONTOIATRICHE ARTICOLO 1 ISTITUZIONE 1. E istituto per l A.A. 2015/16, presso l'università Politecnica delle Marche, in conformità all'articolo 3, comma 9, del Decreto Ministeriale 22.10.2004 n 270 ed al Regolamento

Dettagli

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila I1L LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: CDCS DI RIFERIMENTO: PERCORSI FORMATIVI: SEDE: Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Ingegneria Elettrica

Dettagli

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE 1. Denominazione del corso di studi Scienze psicologiche 2. Classe di appartenenza

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA DIREZIONE DIDATTICA E SERVIZI AGLI STUDENTI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA DIREZIONE DIDATTICA E SERVIZI AGLI STUDENTI CORSO DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE IN I DISTURBI COGNITIVI DEL PAZIENTE NEUROLOGICO ED IL RUOLO DEL TEAM ( SEDI DI MANTOVA E VERONA III EDIZIONE ) ANAGRAFICA DEL CORSO - A CFU 12

Dettagli

Settore Formazione Corso di informazione/formazione per gli insegnanti delle Scuole Medie Inferiori sull utilizzo di Lezioni di fiducia

Settore Formazione Corso di informazione/formazione per gli insegnanti delle Scuole Medie Inferiori sull utilizzo di Lezioni di fiducia Corso di informazione/formazione per gli insegnanti delle Scuole Medie Inferiori sull utilizzo di Lezioni di fiducia e approfondimento delle problematiche relative all abuso e al maltrattamento all adolescenza

Dettagli

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online di I Livello 60 Crediti Formativi (CFU) 1. Premesse In base al dato riportato dal Sole

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio. Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite

Dettagli

FACOLTÀ DI PSICOLOGIA ART. 1

FACOLTÀ DI PSICOLOGIA ART. 1 SEZIONE DODICESIMA FACOLTÀ DI PSICOLOGIA ART. 1 Alla Facoltà di Psicologia afferiscono i seguenti corsi di laurea triennali: a) corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche Laurea in Scienze e tecniche

Dettagli

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1

Dettagli

(omissis) Tale deliberazione è quindi posta ai voti per alzata di mano ed approvata all unanimità dei 35 Consiglieri presenti nel seguente testo:

(omissis) Tale deliberazione è quindi posta ai voti per alzata di mano ed approvata all unanimità dei 35 Consiglieri presenti nel seguente testo: Deliberazione C.R. del 19 gennaio 1988, n. 693-532 Educatori professionali. Attivazione corsi di riqualificazione. Integrazione della deliberazione del Consiglio Regionale n. 392-2437 del 20 febbraio 1987.

Dettagli

SEZIONE III - Corsi di Aggiornamento, Perfezionamento e di Formazione professionale. SEZIONE I Disposizioni generali. Art.

SEZIONE III - Corsi di Aggiornamento, Perfezionamento e di Formazione professionale. SEZIONE I Disposizioni generali. Art. Regolamento per l istituzione e la gestione dei Master universitari di I e di II livello, dei Corsi di aggiornamento, perfezionamento e di formazione professionale SEZIONE I- Disposizioni generali SEZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1

REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 Art. 1. FINALITA Presso la Facoltà di Giurisprudenza dell Università di Trieste è istituito il Master Universitario

Dettagli

MANAGEMENT DELLA SOSTENIBILITÀ E DEL CARBON FOOTPRINT LIVELLO I - II EDIZIONE A.A. 2015-2016

MANAGEMENT DELLA SOSTENIBILITÀ E DEL CARBON FOOTPRINT LIVELLO I - II EDIZIONE A.A. 2015-2016 MANAGEMENT DELLA SOSTENIBILITÀ E DEL CARBON FOOTPRINT LIVELLO I - II EDIZIONE A.A. 2015-2016 Presentazione Il Master in Management della Sostenibilità e del Carbon Footprint si propone di formare figure

Dettagli

BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica

BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica Agenzia per la valorizzazione dell individuo nelle organizzazioni di servizio Corso di formazione BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica Sito internet: www.avios.it E-mail: avios@avios.it

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA DIREZIONE DIDATTICA E SERVIZI AGLI STUDENTI, U.O. PROCESSI E STANDARD CARRIERE STUDENTI SERVIZIO POST-LAUREAM

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA DIREZIONE DIDATTICA E SERVIZI AGLI STUDENTI, U.O. PROCESSI E STANDARD CARRIERE STUDENTI SERVIZIO POST-LAUREAM CORSO DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE IN PROGETTARE AMBIENTI DI APPRENDIMENTO A.A. 2012/13 ANAGRAFICA DEL CORSO - A CFU 6 Lingua Italiano Percentuale di frequenza obbligatoria: 70%

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

Orientamento in uscita - Università

Orientamento in uscita - Università ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. FALCONE - ASOLA (MN) Orientamento in uscita - Università prof. Ruggero Remaforte A.S.. 2012/2013 Premettendo che per orientare bisogna attivare non solo strumenti ma anche

Dettagli

Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti,

Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti, Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti, aziende, ecc.) che offre agli studenti l'occasione per

Dettagli

da Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi

da Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi da Centri Territoriali Permanenti a Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi Introduzione QuickTime e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Attualmente

Dettagli

quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni

quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni COSTRUIRE IL FUTURO: PROFESSIONI E INNOVAZIONE quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni Il mondo della STATISTICA: 30 novembre 2007 A cura di Città dei Mestieri di Milano e della Lombardia

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge

Dettagli

EDUCATORE ESPERTO PER LA DISABILITÀ SENSORIALE

EDUCATORE ESPERTO PER LA DISABILITÀ SENSORIALE EDUCATORE ESPERTO PER LA DISABILITÀ SENSORIALE Livello I CFU 60 Direttore del corso Prof. Angelo Lascioli Coordinatore del Corso Prof.ri Mario Gecchele e Barbara Arfè Comitato Scientifico Prof.ri Angelo

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La

Dettagli

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Parthenope

Università degli Studi di Napoli Parthenope Pos. AG IL RETTORE Decreto n. 425 VISTO VISTO il DM 270/04 ed in particolare l art.3 comma 9 che recita Restano ferme le disposizioni di cui all'articolo 6 della legge 19 novembre 1990, n. 341, in materia

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

IL RETTORE. Visto lo Statuto dell Università degli Studi di Torino, emanato con Decreto Rettorale n. 1730 del 15 marzo 2012;

IL RETTORE. Visto lo Statuto dell Università degli Studi di Torino, emanato con Decreto Rettorale n. 1730 del 15 marzo 2012; Tit. 3.05 Decreto Rettorale n. 3602 del 12 giugno 2013 OGGETTO: Istituzione e attivazione del Master universitario di II livello in Esperto di metodologia A.B.A. per i disturbi dello spettro autistico

Dettagli

CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO

CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO I corsi riconosciuti dalla regione Lazio sono: Corso di addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o

Dettagli

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili. Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 UNIVERSITA DEL SALENTO FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 Nel seguito saranno

Dettagli

PROGETTO Edizione 2015-2016

PROGETTO Edizione 2015-2016 in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Pag. 1 di 5 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro

Dettagli

L alternanza scuola-lavoro e il riordino del secondo ciclo di istruzione. Dario Nicoli

L alternanza scuola-lavoro e il riordino del secondo ciclo di istruzione. Dario Nicoli L alternanza scuola-lavoro e il riordino del secondo ciclo di istruzione Dario Nicoli I Regolamenti sul Riordino Nei nuovi Regolamenti sul Riordino dei diversi istituti secondari di II grado (Istituti

Dettagli

Legge 8 ottobre 2010, n. 170

Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 (in G.U. n. 244 del 18 ottobre 2010) Nuove norme in materia di disturbi specifici d apprendimento in ambito scolastico Art. 1. (Riconoscimento

Dettagli

PERSONE DISABILI E PROGETTO DI VITA. Anno Accademico 2010-2011

PERSONE DISABILI E PROGETTO DI VITA. Anno Accademico 2010-2011 PERSONE DISABILI E PROGETTO DI VITA Il lavoro sociale ed educativo con la famiglia e le istituzioni Master universitario di secondo livello Facoltà di Sociologia Facoltà di Scienze della Formazione in

Dettagli

3 CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN MATERIA DEMOGRAFICA

3 CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN MATERIA DEMOGRAFICA 3 CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN MATERIA DEMOGRAFICA Bando di ammissione Art. 1 Attivazione del corso L Accademia degli Ufficiali di stato Civile e Anagrafe, in concerto con la Direzione Centrale dei Servizi

Dettagli

FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1

FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1 SEZIONE QUATTORDICESIMA FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1 Alla Facoltà di Sociologia afferisce il seguente corso di diploma universitario: a) corso di diploma universitario triennale in Servizio sociale ART.

Dettagli

UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI

UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Corso di Laurea Triennale in Scienze del Servizio Sociale Regolamento attività di Stage 1. Lo Stage L attività di Stage del terzo

Dettagli

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA ATTIVITÀ PROMOZIONALE

ISTRUZIONE OPERATIVA ATTIVITÀ PROMOZIONALE Pagina 1 di 5 0. INDICE 0. INDICE... 1 1. PREMESSA... 2 2. INIZIATIVE PROMOZIONALI... 2 3. DIRETTA... 3 3.1 Incontri e tavole rotonde... 3 3.2 Attività promozionale per le matricole... 4 4. VALUTAZIONE...

Dettagli

IL LAVORO SOCIALE IN AMBITO CLINICO-SANITARIO. Master universitario di primo livello FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA. Associazione la Nostra Famiglia

IL LAVORO SOCIALE IN AMBITO CLINICO-SANITARIO. Master universitario di primo livello FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA. Associazione la Nostra Famiglia IL LAVORO SOCIALE IN AMBITO CLINICO-SANITARIO Master universitario di primo livello FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA Associazione la Nostra Famiglia Anno Accademico 2006-2007 FINALITÀ Questo Master nasce dalla collaborazione

Dettagli

MASTER IN MANAGEMENT PER FUNZIONI DI COORDINAMENTO DELLE PROFESSIONI SANITARIE - POLO DI BOLZANO A.A. 2010-2011

MASTER IN MANAGEMENT PER FUNZIONI DI COORDINAMENTO DELLE PROFESSIONI SANITARIE - POLO DI BOLZANO A.A. 2010-2011 MASTER IN MANAGEMENT PER FUNZIONI DI COORDINAMENTO DELLE PROFESSIONI SANITARIE - POLO DI BOLZANO A.A. 2010-2011 Livello: I CFU: 60 Direttore del corso Cognome Nome Qualifica SSD Poli Albino Prof. Ordinario

Dettagli

Al dr. Daniele Livon Direttore Generale per l Università, lo Studente ed il Diritto allo studio

Al dr. Daniele Livon Direttore Generale per l Università, lo Studente ed il Diritto allo studio Parere n. 14 del 18/10/2011 Al dr. Daniele Livon Direttore Generale per l Università, lo Studente ed il Diritto allo studio e, p.c. Al Dirigente dell Ufficio V Direzione Generale per l Università, lo Studente

Dettagli

I4G LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE

I4G LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE I4G LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: LM-31 Ingegneria Gestionale NORMATIVA DI RIERIMENTO: DM 270/2004 DIPARTIMENTO DI RIERIMENTO: Ingegneria Industriale

Dettagli

Offerta formativa sperimentale d istruzione e formazione professionale nelle more dell emanazione dei decreti legislativi di cui alla legge 28 marzo

Offerta formativa sperimentale d istruzione e formazione professionale nelle more dell emanazione dei decreti legislativi di cui alla legge 28 marzo Offerta formativa sperimentale d istruzione e formazione professionale nelle more dell emanazione dei decreti legislativi di cui alla legge 28 marzo 2003, n.53 Criteri e procedure per la certificazione

Dettagli

SCHEDA RIEPILOGATIVA DEL MASTER IN PROFESSIONI DELLO SPETTACOLO MUSICA CINEMA TEATRO A.A. 2014/2015

SCHEDA RIEPILOGATIVA DEL MASTER IN PROFESSIONI DELLO SPETTACOLO MUSICA CINEMA TEATRO A.A. 2014/2015 SCHEDA RIEPILOGATIVA DEL MASTER IN PROFESSIONI DELLO SPETTACOLO MUSICA CINEMA TEATRO A.A. 2014/2015 DIPARTIMENTO PROPONENTE RIFERIMENTI DELLA DELIBERA DEL Delibera del Consiglio del CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO

Dettagli

PROCESSI DI SVILUPPO LEGALITÀ ED EDUCAZIONE ALLA PACE

PROCESSI DI SVILUPPO LEGALITÀ ED EDUCAZIONE ALLA PACE MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO Anno Accademico 2011-2012 PROCESSI DI SVILUPPO LEGALITÀ ED EDUCAZIONE ALLA PACE in convenzione con la Caritas Diocesana di Palermo e dedicato a Padre Pino Puglisi in convenzione

Dettagli

Master universitario di 2 livello in. Anno Accademico 2015/2016

Master universitario di 2 livello in. Anno Accademico 2015/2016 Master universitario di 2 livello in Progettazione avanzata dell'insegnamento della lingua e cultura italiane a stranieri (ITALS 2 livello) Anno Accademico 2015/2016 10 CICLO NOTE E CALENDARIO DIDATTICO

Dettagli

PERSONE DISABILI. E PROGETTO DI VITA Il lavoro sociale con la famiglia e le istituzioni. Anno Accademico 2009-2010

PERSONE DISABILI. E PROGETTO DI VITA Il lavoro sociale con la famiglia e le istituzioni. Anno Accademico 2009-2010 PERSONE DISABILI E PROGETTO DI VITA Il lavoro sociale con la famiglia e le istituzioni Master universitario di primo livello Facoltà di Sociologia Anno Accademico 2009-2010 in collaborazione con: Presentazione

Dettagli

PROCEDURA PER L ATTIVAZIONE E GESTIONE DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO UNIVERSITARI

PROCEDURA PER L ATTIVAZIONE E GESTIONE DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO UNIVERSITARI PROCEDURA PER L ATTIVAZIONE E GESTIONE DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO UNIVERSITARI I Dipartimenti e i Centri possono attivare, anche in collaborazione con soggetti pubblici e privati: Corsi di perfezionamento

Dettagli

Ordinamento e Formazione degli Istruttori Istituzionali UITS. Unione Italiana Tiro a Segno

Ordinamento e Formazione degli Istruttori Istituzionali UITS. Unione Italiana Tiro a Segno Ordinamento e Formazione degli Istruttori Istituzionali UITS Unione Italiana Tiro a Segno Ottobre 2010 ART. 1 ORDINAMENTO Gli Istruttori dell attività Istituzionale vengono distinti secondo le seguenti

Dettagli

REGOLAMENTO. Art. 1 Ammissione

REGOLAMENTO. Art. 1 Ammissione REGOLAMENTO Il è una Società Cooperativa ONLUS, riconosciuta dal M.I.U.R. come Ente Formatore che si occupa del disagio infantile svolgendo attività di consulenza in campo educativo, promuovendo corsi

Dettagli

Aurora 2000 staff formativo

Aurora 2000 staff formativo FormAzione Aurora 2000 fa parte del Consorzio Provinciale SIS e della rete nazionale CGM - Welfare Italia, il cui obiettivo è quello di favorire l inclusione sociale e lo sviluppo nel territorio dell area

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed

Dettagli

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE - SEDE DI ROVIGO (CLASSE L-19 D.M. 270/2004) TRIENNIO 2014-2017

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE - SEDE DI ROVIGO (CLASSE L-19 D.M. 270/2004) TRIENNIO 2014-2017 1 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE SEDE DI ROVIGO (CLASSE L19 D.M. 70/004) TRIENNIO 014017 DESCRIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO Il corso di studio, per gli studenti che si immatricolano

Dettagli

MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO NELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE, TECNICHE E DELLA PREVENZIONE STATUTO

MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO NELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE, TECNICHE E DELLA PREVENZIONE STATUTO MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO NELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE, TECNICHE E DELLA PREVENZIONE STATUTO Art. 1 Attivazione del Master L Università degli Studi dell Aquila attiva,

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO Articolo 1 Definizione 1. In attuazione di quanto previsto dalla normativa

Dettagli

LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI

LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI AREA WELFARE SETTORE SERVIZIO SOCIALE E SOCIO-SANITARIO LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA TERRITORIALE RIVOLTA A MINORI E AD ADULTI IN SITUAZIONE DI DISAGIO, NON AFFETTI DA HANDICAP CERTIFICATO

Dettagli

T.F.A. LINEE GUIDA PER IL RICONOSCIMENTO DI CREDITI FORMATIVI

T.F.A. LINEE GUIDA PER IL RICONOSCIMENTO DI CREDITI FORMATIVI UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA T.F.A. LINEE GUIDA PER IL RICONOSCIMENTO DI CREDITI FORMATIVI Ai partecipanti al TFA possono essere riconosciuti cfu, utili per l assolvimento delle attività formative

Dettagli

Corso Argo Secondo Livello. Coadiutore dell animale. ULSS 4 Alto Vicentino

Corso Argo Secondo Livello. Coadiutore dell animale. ULSS 4 Alto Vicentino R3/IT Te.D learning programme in Italian Corso Argo Secondo Livello Coadiutore dell animale ULSS 4 Alto Vicentino PREMESSE: Si definiscono Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) le prestazioni a valenza

Dettagli

GUIDA AL TIROCINIO INTRODUZIONE

GUIDA AL TIROCINIO INTRODUZIONE Corso di Studio in Servizio sociale e Sociologia Laurea in Servizio Sociale L39 GUIDA AL TIROCINIO INTRODUZIONE Profilo professionale di riferimento L assistente sociale è un professionista chiamato ad

Dettagli

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare

Dettagli

Analisi dati del Personale

Analisi dati del Personale Allegato A Analisi dati del Personale L analisi dell attuale situazione del personale dipendente in servizio, presenta il seguente quadro di raffronto tra la situazione di uomini e donne lavoratori: FOTOGRAFIA

Dettagli

Art. 3 Piano finanziario Art. 4 - Copertura finanziaria del Master Universitario

Art. 3 Piano finanziario Art. 4 - Copertura finanziaria del Master Universitario Emanato con D.R. n. 1292 2006 Prot. n. 20351 del 29.05.2006 Modificato con D.R. n. 889-2007 Prot. n. 11393 del 23.03.2007 Modificato con D.R. n. 1033 2013 Prot. n 24843 del 10.07.2013 REGOLAMENTO MASTER

Dettagli

Master universitario di primo livello Istituto di Studi Ecumenici S. Bernardino Venezia Anno accademico 2014-2015

Master universitario di primo livello Istituto di Studi Ecumenici S. Bernardino Venezia Anno accademico 2014-2015 TEOLOGIA ECUMENICA RIFORMA DELLA CHIESA E CONVERSIONE Master universitario di primo livello Istituto di Studi Ecumenici S. Bernardino Venezia Anno accademico 2014-2015 1 ISTITUZIONE L Istituto di Studi

Dettagli

Direttore e Responsabile Scientifico Prof. Luigi Guerra

Direttore e Responsabile Scientifico Prof. Luigi Guerra CORSO ANNUALE DI FORMAZIONE CON VALORE ABILITANTE PER L ACCESSO ALL INSEGNAMENTO NELLA SCUOLA MEDIA INFERIORE E SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE E ALL INSEGNAMENTO DELLA LINGUA INGLESE ED EDUCAZIONE FISICA

Dettagli

MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO

MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO Fin dalla sua istituzione l Università Iuav di Venezia ha sviluppato le sue attività accademiche in ambito internazionale con l intento

Dettagli

I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri "F. Brunelleschi" Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013

I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri F. Brunelleschi Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013 I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri "F. Brunelleschi" Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013 PRESENTAZIONE DEL CORSO SERALE PROGETTO SIRIO Il CORSO SERALE A partire

Dettagli

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità Articolo 1. Finalità 1. Il presente regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e il funzionamento dei corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente successivi

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA DIREZIONE DIDATTICA E SERVIZI AGLI STUDENTI, U.O. PROCESSI E STANDARD CARRIERE STUDENTI SERVIZIO POST-LAUREAM

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA DIREZIONE DIDATTICA E SERVIZI AGLI STUDENTI, U.O. PROCESSI E STANDARD CARRIERE STUDENTI SERVIZIO POST-LAUREAM CORSO DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE IN RIPENSARE L ORIENTAMENTO A.A. 2012/13 ANAGRAFICA DEL CORSO - A CFU 20 Lingua Italiano Percentuale di frequenza obbligatoria: 70% del monte ore

Dettagli

MASTER ANNUALE Difficoltà e Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)

MASTER ANNUALE Difficoltà e Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) MASTER ANNUALE Difficoltà e Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) Presentazione Il Master offre la possibilità di acquisire conoscenze approfondite e competenze operative per lavorare con bambini e

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI Via Collegio Gallarini, 1 28100 NOVARA (tel. 0321-31252 / 392629) Fax 0321 640556 E-Mail: segreteriaamministrativa@conservatorionovara.it

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE

PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE Allegato B) PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE 1. SOGGETTI ATTUATORI DELLE INIZIATIVE DI FORMAZIONE Sono soggetti attuatori delle iniziative di formazione di cui al presente decreto i

Dettagli

Educando nella Provincia di Varese 2012

Educando nella Provincia di Varese 2012 Scheda progetto Educando nella Provincia di Varese 2012 ANCI Lombardia coordina e organizza le azioni degli enti associati in materia di servizio civile definendo una precisa strategia metodologica comune

Dettagli

Requisiti curriculari, loro accertamento e verifica dell'adeguatezza della personale preparazione

Requisiti curriculari, loro accertamento e verifica dell'adeguatezza della personale preparazione Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA MAGISTRALE IN GEOGRAFIA E PROCESSI TERRITORIALI CLASSE LM- 80 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA - Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso

Dettagli

MEDIATORE INTERCULTURALE

MEDIATORE INTERCULTURALE Allegato 1 REGIONE LAZIO MEDIATORE INTERCULTURALE Il Mediatore Inter svolge attività di mediazione tra cittadini immigrati e la società locale, promuovendo, sostenendo e accompagnando entrambe le parti:

Dettagli

Protocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS)

Protocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS) Protocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS) L'AUTORITÀ GARANTE PER L'INFANZIA E L ADOLESCENZA E IL CONSIGLIO

Dettagli

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti; Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE A. FORMAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA FORMAZIONE

Dettagli

Città di Ispica Prov. di Ragusa

Città di Ispica Prov. di Ragusa Città di Ispica Prov. di Ragusa REGOLAMENTO SULL AFFIDO FAMILIARE DI MINORI Art. 1 L amministrazione comunale attua l affidamento familiare allo scopo di garantire al minore le condizioni migliori per

Dettagli