CONFERENZA DEI PRESIDENTI DEGLI OO.RR. DEI GEOLOGI
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- Virginia Roberti
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1 CONFERENZA DEI PRESIDENTI DEGLI OO.RR. DEI GEOLOGI VERBALE DELLA SEDUTA DEL 26 GENNAIO 2014 ROMA - SALA RIUNIONI CNG - VIA VITTORIA COLONNA 40 Il giorno 26 gennaio 2014, alle ore 10:30, presso la sala riunioni del Consiglio Nazionale dei Geologi, via Vittoria Colonna 40 Roma, inizia la Conferenza dei Presidenti (CdP) degli OO.RR., per discutere il seguente ordine del giorno (OdG): 1. Lettura ed approvazione del verbale del 17 dicembre 2013; 2. Comunicazioni; 3. Regolamento per la formazione professionale continua e relative Circolari CNG nn. 368 e 377. Il punto di vista degli OO.RR.: analisi, osservazioni, proposte; 4. Adempimenti D.lgs. 33/2013 Circ. CNG n. 378/2014: applicabilità agli ordini professionali delle normative anticorruzione e trasparenza; 5. D.M. 143/2013 cd. Parametri bis : attuazione negli ambiti regionali - (F. Guidobaldi); 6. L'applicazione a scala regionale della P.d.l. sugli Uffici Geologici Territoriali - (G. Cesari); 7. L'inserimento del geologo nella cartellonistica di cantiere - (P. Spagna); 8. Geologo Progettista - (S. Notarpietro); 9. Stato di fatto nelle varie regioni dell'autorizzazione sismica/deposito dei progetti presso gli ex Genio Civile - (R. Nardone); 10. Varie ed eventuali. Il Presidente dell' O.R. del Piemonte, Silvano Cremasco, designato a presiedere la CdP, comunica l'impossibilità di partecipare per sopravvenuti problemi legati alla distorsione di una caviglia. Cremasco designa, quale suo sostituto a presiedere la CdP, il Presidente dell'o.r. del Veneto, Paolo Spagna, che accetta l'incarico. Il Presidente Spagna chiede la collaborazione del Presidente dell'o.r. della Calabria, Francesco Fragale, per la verbalizzazione della CdP. Il Presidente Fragale accetta l'incarico e assume le funzioni di Segretario verbalizzante. Sono presenti: Domenico Angelone (Presidente O.R. Molise); Davide Boneddu (Presidente O.R. Sardegna); Gaetano Butticè (Vice Presidente O.R. Lombardia); Gabriele Cesari (Presidente O.R. Emilia Romagna); Giovanni Capulli (Consigliere O.R. Piemonte delegato dal Presidente); Maria Teresa Fagioli (Presidente O.R. Toscana); Francesco Fragale (Presidente O.R. Calabria); Vincenzo Giovine (Presidente O.R. Lombardia); Filippo Guidobaldi Presidente O.R. Umbria); Fulvio Iadarola (Presidente O.R. Friuli Venezia Giulia); Carlo Malgarotto (Presidente O.R. Liguria); Raffaele Nardone (Presidente O.R. Basilicata); Stefania Notarpietro (Presidente O.R. Valle D'Aosta);
2 Vincent Ottaviani (Vice-Presidente O.R. Umbria); Andrea Pignocchi (Presidente O.R. Marche); Francesco Peduto (Presidente O.R. Campania); Silvia Rossi (Segretario O.R. Umbria); Paolo Spagna (Presidente O.R. Veneto); Fabio Tortorici (Presidente O.R. Sicilia); Roberto Troncarelli (Presidente O.R. Lazio); Nicola Tullo (Presidente O.R. Abruzzo); Salvatore Valletta (Presidente O.R. Puglia); Ampelio Verrando (Segretario O.R. Liguria); Arcangelo Francesco Violo (Consigliere O.R. Calabria); Vittorio Zamai (Presidente O.R. Trentino Alto Adige). Raggiunto il numero legale, alle ore 10:40, il Presidente Spagna dà inizio alla conferenza, introducendo brevemente gli argomenti dell'o.d.g. Il Presidente Spagna cede la parola al consigliere nazionale Giuliano Antonielli per un breve indirizzo di saluto. Antonielli, a causa di altri improrogabili impegni istituzionali, lascia la Conferenza assicurando la sua presenza per il pomeriggio. Punto 1 OdG: Lettura ed approvazione del verbale del 17/12/2103. Il Presidente Fragale dopo avere comunicato le integrazioni e le modifiche pervenute per il verbale della scorsa CdP del 17/12/2013, ne consegna copia ai presenti. Il verbale viene letto da parte di ognuno ed approvato. Punto 2 OdG: Comunicazioni. Il Presidente Spagna cede la parola al Presidente dell'o.r. della Valle D'Aosta che comunica l'iniziativa in programma dal 21 al 27 giugno 2014 ad Aosta, nel corso della quale propone di organizzare una CdP. Il Presidente dell'o.r. Liguria, Carlo Malgarotto, comunica che sta organizzando per il 16 maggio prossimo, un convegno sul dissesto idrogeologico a Sarzana. Il Presidente propone che potrebbe essere l'occasione per organizzare una CdP. Il Presidente dell'o.r. Toscana, Maria Teresa Fagioli, comunica che per il 21 maggio 2014, sta organizzando a Firenze, unitamente agli ordini professionali degli Agronomi e Forestali e degli Ingegneri, un seminario sui Parametri bis (D.L. 143/2013) in cui interverrà il consigliere nazionale Paolo Cappadona. Fagioli comunica, inoltre, che per il 4 aprile prossimo sta organizzando, sempre a Firenze, anche una tavola rotonda sul dissesto idrogeologico. Il Presidente O.R. Calabria, Francesco Fragale, comunica che l'ordine della Calabria sta organizzando per il 4 aprile 2014 a Corigliano (CS), nei pressi del Parco Archeologico di Sybaris rimasto gravemente colpito dalle emergenze alluvionali del 2012, un convegno, di taglio politico, sulla difesa del territorio. Inoltre, Fragale comunica che è anche in programma l'organizzazione del 1 Geo Profesisonal Day, presumibilmente per il 10 maggio 2014 a Vibo Valentia. Il Presidente dell'o.r. Lazio, Roberto Troncarelli, propone di comunicare subito le date di eventuali convegni in modo che, almeno per quelli più importanti, non si verifichino sovrapposizione di date. Troncarelli comunica che sta organizzando a Ponza, nel periodo maggio e giugno, un corso di geologia della durata di tre giorni. 2
3 Il Presidente dell'o.r. Sardegna, Davide Boneddu, comunica che per il maggio prossimo, sta organizzando a Cagliari un convegno sull'alluvione che ha colpito la Sardegna il mese di novembre scorso. Boneddu propone di organizzare una CdP a Cagliari a ridosso di questa iniziativa. Il Presidente dell'o.r. Campania, Francesco Peduto, segnala un seminario sulla geotermia che l'o.r. Campania sta organizzando con il CNG per il 17 marzo prossimo a Napoli, in cui parteciperà anche il presidente O.R., Gabriele Cesari. Il Presidente dell'o.r. Marche, Andrea Pignocchi, comunica che l'11-12 settembre 2014, è in programma a San Bendetto del Tronto, un convegno organizzato unitamente al CNG, sul rischio sismico. Pignocchi propone di organizzare una CdP nelle Marche a ridosso di questa iniziativa. Il Presidente dell'o.r. Sicilia, Fabio Tortorici, comunica che per l'11-12 aprile 2014 sta organizzando, a Siracusa, il Congresso Regionale dell'ordine di Sicilia. Inoltre, Tortorici comunica che per il mese di maggio 2014, sta organizzando un Congresso con la FEG. Tortorici propone che a ridosso di uno dei summenzionati eventi si potrebbe organizzare una CdP. Il Presidente dell'o.r. Lazio Troncarelli evidenzia la necessità di programmare già da adesso le CdP e ritiene che, considerato la fase avanzata di organizzazione dell'iniziativa in programma in Val d'aosta, sia il caso di organizzare la CdP di giugno proprio ad Aosta. Il Presidente dell'o.r. Calabria, Francesco Fragale, suggerisce di non programmare CdP temporalmente troppo vicine. Il Segretario dell'o.r. Liguria, Ampelio Verrando, suggerisce di programmare la prossima CdP in Sicilia, in occasione dell'evento FEG del mese di maggio. Il Presidente dell'o.r. Francesco Peduto, ritiene che le due date degli eventi della Sicilia di maggio e della Val D'Aosta di giugno, siano troppo vicini, e che sia il caso di optare per una soltanto delle due date. Il Presidente dell'o.r. Veneto, Paolo Spagna, ritiene sia interessante organizzare la prossima CdP a Siracusa, in occasione del Congresso Regionale di Geologi di Sicilia. Il Presidente dell'o.r. Umbria, Filippo Guidobaldi, comunica che a Perugia, per il 13 marzo prossimo, in occasione del "Premio Giampaolo Pialli", è in programma una conferenza del prof. Barchi sulla neotettonica e la crisi sismica del 1997 che colpì l'umbria. Esaurite le comunicazioni, il Presidente Paolo Spagna suggerisce di inserire un altro punto all'odg per discutere dei Consigli di Disciplina Territoriali (CDT). Spagna ritiene che i CDT, nello svolgimento della loro funzione, debbano seguire un protocollo standard e che sia necessario che venga stabilito un regolamento procedurale eguale per tutti i CDT degli OO.RR. Spagna evidenza la poca chiarezza della gestione dei membri supplenti del CDT. I Presidenti accolgono la proposta di Spagna e si apre la discussione sul regolamento dei C.D.T. 3
4 Guidobaldi evidenzia che il regolamento dei CDT contenga dei punti di difficile interpretazione che potrebbero facilmente fare incorrere in errori, rischiando ricorsi. Guidobaldi ritiene che sia importante chiedere precisazioni al CNG in merito al regolamento e conviene con Spagna che i CDT degli OO.RR. seguano una linea comportamentale ben definita ed univoca. Spagna comunica che i componenti del CDT sono sottoposti a rischi e di avere già provveduto a stipulare per loro una polizza assicurativa. Valletta evidenzia alcune perplessità relative alle modalità di recapito delle richieste di apertura di procedimenti disciplinari al CDT e se tali richieste possano essere filtrate dall'ordine. Fagioli precisa che l'ordine non può filtrare le richieste di apertura procedimenti perché si tratta di atti di esclusiva competenza del CDT. Boneddu informa che il CDT del proprio Ordine sta già lavorando e preferisce non interferire in nessuna fase. Le richieste di apertura provvedimenti disciplinari le fa inoltrare dalla Segreteria direttamente al CDT. Cesari informa che le segnalazioni che pervengono alla segreteria del proprio Ordine vengono inoltrate direttamente al CDT. Inoltre, ricorda che nella CDT di Bologna, il Presidente CNG Gianvito Graziano aveva comunicato che avrebbe organizzato una riunione con i presidenti delle CDT per erudirli in merito al regolamento. Si apre una discussione e vengono evidenziati diversi dubbi interpretativi del regolamento. Fragale legge alcuni punti del Regolamento dei Consigli di disciplina territoriali di cui al DPR n. 137/2012. Pignocchi suggerisce di approfondire l'argomento nella prossima CDT. Dopo ampia ed articolata discussione, nel corso della quale ogni Presidente esprime perplessità su alcuni aspetti del regolamento dei CDT, Spagna propone di continuare la discussione nel pomeriggio con il Consigliere nazionale Giuliano Antonielli ed, eventualmente, di predisporre assieme allo stesso Antonielli, un documento con i quesiti da porre al CNG per chiarire tutte le perplessità sul regolamento dei CDT. I Presidenti accolgono la proposta di Spagna di continuare nel pomeriggio la discussione sul regolamento dei CDT, in presenza del consigliere nazionale Antonielli *. * Nel pomeriggio, in presenza di Antonielli, la CdP intraprende una lunga discussione sul nuovo regolamento APC, tralasciando di continuare la discussione sui Consigli di Disciplina Territoriali. Punto 3 OdG: Regolamento per la formazione professionale continua e relative Circolari CNG nn. 368 e 377. Il punto di vista degli OO.RR.: analisi, osservazioni, proposte. Il Presidente Spagna introduce l'argomento ed evidenzia le varie criticità derivanti dall'obbligo APC per gli iscritti all'es ed illustra un documento contenente alcune sue osservazioni al nuovo regolamento. Spagna ritiene che sia necessario proporre modifiche al nuovo regolamento APC: il regolamento - sostiene Spagna - pur dipendendo dal Ministero tuttavia, su proposta del CNG, è modificabile anche in tempi brevi. 4
5 Troncarelli ricorda di avere presentato una serie di emendamenti al nuovo regolamento, attraverso il consigliere Gianluigi Giannella, già membro della Commissione nazionale APC, che tuttavia non sono stati considerati. Troncarelli condivide l'ipotesi di suggerire modifiche e che la richiesta di revisione al regolamento sia legittima. Fagioli evidenzia i vari problemi che sta riscontrando in Toscana derivanti dal nuovo regolamento APC. Riguardo all'obbligo APC per i pubblici dipendenti iscritti all'es, ritiene che non sia assolutamente chiaro quando questi possano essere derogati dall APC. Infatti nessun iscritto all ES può svolgere professione e quindi la deroga per non esercizio della professione non sarebbe formalmente applicabile a quegli iscritti che sono destinati a mansioni che poco hanno a che vedere con la professione (ad esempio che lavorano presso l'ufficio del Catasto o dell'anagrafe). Peraltro - continua Fagioli - molti colleghi iscritti all ES sono stati assunti mediante concorso, per il quale il requisito richiesto era soltanto quello dell abilitazione e non di iscrizione all'ordine, per cui se non si individuano forme di semplificazione per l'apc, si rischia che questi colleghi si cancelleranno dall Ordine, perdendo la possibilità di essere rappresentati come categoria nella pubblica amministrazione. Fagioli ritiene che forse sarebbe opportuno cercare rapporti con gli Enti e individuare sinergie per la formazione dei loro dipendenti geologi con corsi validi anche per APC. Fagioli comunica che sta lavorando in questa direzione e sta intraprendendo accordi con la Regione Toscana, che ha circa 80 geologi nel proprio organico. Fagioli ritiene, inoltre, che sia utile che il CNG chieda agli Enti regionali la possibilità di collaborazione per formazione APC per i geologi del proprio organico. Riguardo alla deroga per non esercizio della professione, Fagioli ritiene che l'autocertificazione resa entro il 31 gennaio del primo anno del triennio di riferimento sia da rivedere: la maggioranza degli iscritti non può dichiarare già in anticipo con certezza che non svolgerà professione nei 3 anni futuri, pertanto andrebbe modificata prevedendo anche la possibilità di richiesta di deroga annuale. Fagioli evidenzia altre criticità del nuovo regolamento relative alle modalità di accreditamento delle attività formative, tra cui quella per gli eventi svolti all'estero (art. 12) e quella per gli eventi organizzati dalle amministrazioni e/o dalle aziende di appartenenza degli iscritti ES (art. 13). Riguardo alla Circolare CNG n. 377, Fagioli ritiene che le Fondazioni degli OO.RR. senza fini di lucro, debbano rientrare fra le strutture accreditate senza ricorrere alla convenzione stabilita dalla circolare stessa. Ritiene, inoltre, che gli OO.RR. non debbano pagare contributo per l'accreditamento delle attività formative. Infine, non condivide nemmeno che le Università ed i Centri di ricerca che organizzano corsi autonomamente, debbano comunque pagare il contributo annuale di 600 euro per l'accreditamento APC: ciò potrebbe esporre a serio rischio la richiesta di accreditamento APC dei corsi interni delle Università e dei Centri. Infine Fagioli ritiene che si debba applicare un regime transitorio per l'accreditamento delle attività formative ex post. Peduto condivide gran parte delle criticità evidenziate da Fagioli e ritiene che il CNG debba ascoltare le richieste della CdP. Riguardo ai geologi iscritti ES dipendenti pubblici, Peduto distingue due situazioni: quella in cui il geologo dipendente pubblico espleta professione per il proprio Ente e/o tiene contatti con geologi e quella in cui il dipendente geologo, nell'esercizio della sua funzione, non espleta attività professionale e non ha a che fare con la geologia. In quest'ultimo caso Peduto ritiene che si possa considerare la possibilità di esonerare l'iscritto ES dall'obbligo di APC. Invece, i dipendenti che nell'esercizio delle loro funzioni si occupano di 5
6 geologia, devono rimanere obbligati all'apc. Peduto rappresenta alcune difficoltà riscontrate nell'accreditamento di eventi formativi organizzati in Campania e ritiene che il nuovo regolamento APC debba essere assolutamente modificato rendendolo più flessibile. Giovine evidenzia le difficoltà di applicazione del nuovo regolamento APC nella propria regione. Nardone: condivide la necessità di modificare il nuovo regolamento APC e suggerisce di redigere un documento congiunto che ne illustri le maggiori criticità. Nardone ritiene che le attività formative debbano essere direttamente accreditate dagli OO.RR. e che la funzione del CNG debba essere soltanto quella di verifica. Riguardo alle spese di istruttoria, Nardone ritiene che sia giusto che le società private che organizzano corsi ai fini di lucro paghino una tassa di accreditamento, ma che gli OO.RR. debbano essere esonerati da tale pagamento. Nardone propone di costruire un portale per inoltrare direttamente al CNG le istanze di accreditamento delle attività formative. Inoltre, ritiene che le società private che organizzano corsi ai fini di lucro, debbano pagare una tassa anche agli OO.RR. Infine, riguardo ai geologi dipendenti pubblici iscritti all'es, ritiene che possano richiedere l'esonero dall'obbligo APC soltanto i dirigenti. Spagna ritiene che gli OO.RR. debbano avere maggiore autorità nell'organizzazione delle attività di formazione APC e che la funzione del CNG debba essere esclusivamente quella di controllo. Fragale condivide gran parte delle osservazioni di Fagioli e rappresenta le maggiori criticità riscontrate in Calabria con il nuovo regolamento. Angelone ritiene che soltanto i pubblici dipendenti iscritti ES che si occupano di geologia nell'esercizio della loro funzione debbano essere obbligati all'apc. Ritiene, inoltre, che sia assolutamente necessaria una revisione del nuovo regolamento. Valletta ritiene che i geologi dipendenti iscritti ES non potendo esercitare la professione, non possano essere obbligati all'apc. Valletta ritiene che si debba redigere un documento condiviso dalla CdP che rappresenti le criticità e la richiesta di modifiche al nuovo regolamento APC. Inoltre ritiene che debba essere lo stesso CNG a stabilire le convenzioni con le Università ed i centri di ricerca. Valletta rappresenta le seguenti criticità e dubbi interpretativi del regolamento: 1) l'art. 7 stabilisce che il dottorato è oggetto di aggiornamento ma non viene specificato quanti crediti possa valere; 2) l'art. 2 stabilisce che ogni iscritto possa scegliere liberamente i corsi per l'aggiornamento, tuttavia è obbligato a seguire le attività formative imposte dal CNG; 3) nel regolamento non sono precisati i criteri da utilizzare per la verifica finale dei corsi, che permettono di accreditare il numero doppio di crediti; 4) l'art. 7 stabilisce che le attività formative organizzate dagli altri ordini tecnici (Ingegneri, Architetti, Agronomi e forestali) sono validi anche per i geologi ai fini APC, tuttavia non viene specificato se vale lo stesso numero di crediti previsto per gli iscritti dell'ordine organizzatore (Ingegneri, Architetti ecc.). Inoltre, Valletta chiede se i corsi abilitanti (Sicurezza; energica ecc.) debbano anch'essi essere accreditati, visto che derivano da una legge dello Stato che abilita i formatori. Infine, Valletta non condivide che gli OO.RR. debbano pagare una tassa d'istruttoria per l'accreditamento di attività formative a pagamento e ritiene che sia stato un grande errore non prevedere un regime 6
7 transitorio tra il vecchio ed il nuovo regolamento; al riguardo ritiene che gli OO.RR. debbano poter validare autonomamente gli eventi effettuali entro i 31 dicembre Spagna ribadisce l'incertezza sulla legalità dell'obbligo di formazione per gli iscritti ES dipendenti della pubblica amministrazione e ritiene che si debba approfondire l'argomento. Guidobaldi condivide la necessità di chiedere al CNG modifiche al nuovo regolamento APC e ritiene che le circolari CNG n. 368 e n. 377 abbiano creato confusione e che debbano essere azzerate. Guidobaldi evidenzia alcune incongruenze e lacune contenute nelle circolari. Ottaviani sottolinea alcune criticità riscontrate in Umbria nell'organizzazione di eventi applicando il nuovo regolamento. Tullo ritiene che sia necessario stabilire insieme proposte di modifiche al nuovo regolamento e che sia necessario chiedere al CNG una nuova circolare che azzeri le precedenti n. 368 e n Cesari propone di costituire una commissione CNG-OO.RR. che studi una nuova circolare che sostituisca le precedenti n. 368 e n. 377, che appaiono inapplicabili. Tortorici ricorda che pochissime sono state le proposte di modifica al regolamento APC accolte dal CNG, suggerite dalla vecchia Commissione APC (di cui lo stesso Tortorici faceva parte). Ritiene che la bocciatura completa del nuovo regolamento per farne uno nuovo, rischierebbe di non approdare a nulla, anche perché ormai il nuovo regolamento è già stato veicolato tra gli iscritti. Pertanto Tortorici suggerisce di individuare dei punti da modificare in modo d'arrivare nella prossima CdP con le idee chiare sulle modifiche da proporre al CNG. Cesari condivide la proposta di Tortorici. Inoltre, sottolinea la necessità di ridare agli OO.RR. il ruolo che avevano nel vecchio regolamento, relativamente all'iter di accreditamento delle proposte formative. Spagna condivide la necessità di suggerire al CNG una nuova circolare che abroghi le precedenti, redatta da una commissione mista OO.RR.-CNG. Verrando condivide la proposta di chiedere una nuova circolare che abroghi le precedenti. Ritiene che cambiare completamente il regolamento sia difficile ed è d'accordo nell'istituire una commissione mista OO.RR.-CNG che in tempi brevi trovi una soluzione. Spagna ribadisce che il regolamento può anche essere modificato in tempi brevi. Pignocchi condivide di modificare il regolamento tramite lo studio di una commissione mista OO.RR.-CNG. Ritiene che gli OO.RR. debbano comunque riprendersi il ruolo predominante nell'iter di accreditamento delle attività formative. Peduto ritiene che sia necessario dialogare con il CNG per evidenziare le criticità delle circolari e del nuovo regolamento APC. Peduto ritiene che bisognerebbe anche prevedere una sorta di settorializzazione della formazione, introducendo, ad esempio, soprattutto per i nuovi iscritti, corsi sulla deontologia professionale, sulla normativa ecc. Spagna precisa che sia doveroso formare gli iscritti nell'ambito della deontologia e dell'etica professionale. Angelone ritiene che sia di fondamentale importanza la formazione su tematiche deontologiche e, inoltre, sottolinea la sua condivisione della linea suggerita da Tortorici riguardo a non 7
8 azzerare completamente il nuovo regolamento ma a studiare la possibilità di poter proporre modifiche al vigente. Nardone ritiene che bisogna avviare in tempi brevi un tavolo con il CNG per fare chiarezza sia sulle circolari che sul regolamento. Fragale ritiene che sia necessario percorrere la strada meno tortuosa, proponendo modifiche al regolamento vigente senza azzerarlo completamente. Condivide un tavolo tecnico OO.RR.- CNG per discutere delle criticità del nuovo regolamento APC e delle relative circolari. Butticè condivide la linea di Peduto e suggerisce di chiedere al CNG una nuova circolare sul regime transitorio. Capulli condivide la linea di Peduto e quella di Tortorici, di confrontarsi con il CNG per rappresentargli le criticità e individuare una soluzione rapida. Peduto e Tortorici propongono di istituire una commissione composta da rappresentanti della CdP, che possa raccogliere le istanze di modifica al nuovo regolamento APC segnalate dai vari OO.RR. e le varie criticità delle circolari, per rappresentarle, in tempi brevi, al CNG. Si apre una discussione e si decide di approvare la proposta Peduto-Tortorici, consistente nell'istituzione di una commissione di rappresentanti degli OO.RR. che in tempi brevi valutino tutte le criticità del nuovo regolamento APC e le rappresentino al CNG. Si stabilisce di inserire nella Commissione rappresentanti di OO.RR. che non abbiano membri nella Commissiona nazionale APC; vengono individuate le seguenti regioni: Toscana, Lombardia, Lazio, Basilicata, Veneto. La Toscana coordina. I lavori vengono sospesi alle ore per la pausa pranzo. I lavori riprendono alle ore 15:30. Partecipa il rappresentante CNG Giuliano Antonielli. Spagna aggiorna il consigliere CNG Antonielli relativamente alle criticità del nuovo regolamento APC e sulle circolari n. 368 e n. 377; sulla necessità di istituire una commissione OO.RR. deputata a raccogliere tutte le osservazioni e le proposte di modifica suggerite dagli OO.RR., per rappresentarle al CNG. Antonielli illustra l'iter con il quale è stato redatto il nuovo regolamento APC e precisa che è il risultato di un confronto con il Ministero. Antonielli precisa, inoltre, che molte criticità evidenziate scaturiscono da indicazioni suggerite proprio dal Ministero, tra cui: l'obbligo di APC anche per gli ES; l'esigenza di rinnovare la Commissione APC nazionale (al riguardo Antonielli ricorda che la precedente Commissione era stata nominata dalla CdP ed il nuovo regolamento stabilisce che debba essere nominata direttamente dal CNG); l'iter di accreditamento debba essere di competenza esclusiva del CNG. Riguardo alla modifica delle circolari n. 368 e n. 377, Antonielli comunica la massima disponibilità da parte del CNG a modificarle. Al riguardo condivide l'idea di nominare una commissione per la redazione di un documento emendativo, tuttavia ritiene che il confronto debba avvenire con la Commissione nazionale APC e non con il CNG. La Commissione nazionale APC - sottolinea Antonielli - è esperta della materia e rappresenta il migliore interlocutore. 8
9 Si apre una discussione molto articolata nel corso della quale viene evidenziata ad Antonielli la non condivisione di alcuni articoli del nuovo regolamento APC e di alcuni punti delle circolari CNG n. 368 e n Dopo ampia ed articolata discussione, poiché la maggioranza dei Presidenti ritiene che il confronto per discutere le criticità riscontrate nel regolamento APC e nelle relative circolari debba avvenire direttamente con il CNG, viene ribadita l'istituzione di una Commissione OO.RR. che si confronti direttamente con il CNG. Detta Commissione è deputata a raccogliere le proposte di modifica al nuovo regolamento APC e alle circolari n 368 e n. 377, segnalate dagli OO.RR. Viene inoltre ribadito che detta Commissione sia composta da membri degli O.O.RR. che non abbiano un proprio rappresentante nella Commissione nazionale APC (Toscana, Basilicata, Lazio, Lombardia, Veneto; con il coordinamento della Toscana). Punto 4 OdG: Adempimenti D.lgs. 33/2013 Circ. CNG n. 378/2014: applicabilità agli ordini professionali delle normative anticorruzione e trasparenza. Il Presidente Spagna introduce l'argomento ed illustra i contenuti della D.lgs. 33/2013. Spagna ricorda che il CNG con la circolare n. 378 invitava gli OO.RR. ad adempiere, entro il 31 gennaio 2014, a quanto stabilito da tale disposto normativo, attivando il "progetto trasparenza" sull'attività svolta dagli OO.RR., costruendo, all'uopo, nel proprio sito web, una sezione dedicata. Spagna ricorda che l'amministrazione non in regola con il D.lgs. 33/2013 è sottoposto a sanzioni che prevedono multe fino a euro. Precisa, inoltre, che la procedura del D.lgs. 33/2013 è molto complessa. Tuttavia - continua Spagna - si è venuto a conoscenza di un parere richiesto dal CUP al prof. Capotosti, esperto della materia, che nelle conclusioni evidenzia che gli Ordini professionali "non possono ritenersi immediatamente soggetti agli obblighi di pubblicazione che tale disciplina prevede", poiché agli Ordini, "per espresso dettato legislativo, non si applica il principio organizzativo della distinzione fra indirizzo politico e gestione amministrativa, cosicché sembra del tutto logico che essi non siano soggetti ai diversi obblighi di pubblicazione che tale distinzione invece presuppone". Si apre una discussione tra i presenti sui contenuti del disposto normativo e sul parere del prof. Capotosti. Spagna ritiene che il CNG dovrebbe esprimersi in maniera ufficiale sul parere del prof. Capostosti. Antonielli, che dichiara di non era a conoscenza del parere del prof. Capotosti, comunica che farà inserire la discussione sull'argomento all'odg della prossima seduta di Consiglio CNG. Capulli chiede ad Antonielli che il CNG intervenga in tempi brevi, in modo che venga chiarita l'interpretazione del prof. Capotosti e tolto ogni dubbio sull'obbligo di ottemperare al D.lgs 33/2013. Fragale sottolinea l'importanza di chiarire al più presto, onde rischiare di investire risorse economiche inutili per organizzare l'attività prevista da tale disposto normativo, tra cui quella di modificare anche il sito web dell'ordine. 9
10 Verrando propone una discussione tra i Segretari degli OO.RR. per chiarire l'interpretazione della normativa. Spagna ritiene che, onde rischiare di incorrere in eventuali sanzioni, conviene comunque predisporre i siti web degli OO.RR. con un link specifico dedicato alla "trasparenza", scrivendo "sito in costruzione", in attesa di precise indicazioni da parte del CNG. Punto 5 OdG: D.M. 143/2013 cd. Parametri bis : attuazione negli ambiti regionali - (F. Guidobaldi). Il Presidente Spagna introduce brevemente e cede la parola al Presidente O.R. Umbria, Filippo Guidobaldi, proponente dell'argomento di cui al punto 5 OdG. Guidobaldi comunica che l'esigenza di proporre tale argomento scaturisce dai dubbi che esistono sia tra i professionisti sia tra i RUP delle pubbliche amministrazioni, nell'applicazione dei nuovi "Parametri bis" di cui al DM 143/13. Guidobaldi denuncia che l'incertezza sulle modalità applicative dei nuovi Parametri, ha creato, soprattutto in Umbria, un "rallentamento" delle attività nelle pubbliche amministrazioni. Tullo precisa che i RUP sono obbligati ad applicare i nuovi Parametri di cui al DM 143/2013 per il computo delle parcelle da porre a base d'asta nelle gare. Fagioli ritiene che i nuovi Parametri presentino una certa difficoltà nell'applicazione, e contengano tanti limiti e, per questo motivo, ha organizzato una giornata formativa sull'argomento con gli altri ordini professionali, che prevede l'intervento del Consigliere nazionale Paolo Cappadona, che si è occupato dei parametri per il CNG. Antonielli precisa che Cappadona sta ancora lavorando per perfezionare alcuni aspetti dei Parametri bis, che comunque presentano ancora alcune criticità soprattutto nel computo delle tariffe per gli studi relativi alle pianificazioni urbanistiche. Nardone evidenzia che come tutte le novità, anche i nuovi parametri presentano criticità. Ricorda che il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e quello degli Architetti hanno realizzato un software per la valutazione delle parcelle mediante i nuovi Parametri bis. Suggerisce di organizzare un incontro con il CNG per essere informati sull'utilizzo dei nuovi parametri. Propone, infine, di realizzare, attraverso il Centro Studi del CNG, un software "Parametri bis" proprio per i geologi. Valletta propone di organizzare giornate formative sui nuovi Parametri bis, con il CNG, presso gli OO.RR. Peduto informa che da alcune simulazioni di parcelle per la redazione di PRG, utilizzando i nuovi Parametri, sono scaturite competenze troppo basse per i geologi, soprattutto se confrontate con il vecchio tariffario. Peduto ritiene (e spera) che ciò possa essere imputabile ad errori del sistema di calcolo. Pignocchi informa che da alcune simulazioni di parcelle per lavori in campo dell'edilizia, sono scaturite parcelle grosso modo confrontabili con quelle dei vecchio tariffario. In linea di massima sembrerebbe che il nuovo sistema di calcolo sia più completo rispetto al vecchio tariffario. Pignocchi illustra alcuni esempi di parcelle calcolati per lavori di edilizia. 10
11 Si apre una discussione sulle criticità riscontrate nell'applicazione dei Parametri bis e si decide di chiedere al CNG l'organizzazione di una giornata formativa per i presidenti o suoi delegati, con Paolo Cappadona. Antonielli contatta seduta stante il consigliere CNG Cappadona, che dichiara la sua disponibilità ad organizzare l'incontro formativo per il 18 marzo p.v., alle ore 9:00, presso la sede del CNG in Roma. Punto 6 OdG: L'applicazione a scala regionale della P.d.l. sugli Uffici Geologici Territoriali - (G. Cesari). Spagna introduce brevemente e cede la parola al Presidente O.R. Emilia Romagna, Gabriele Cesari, proponente dell'argomento di cui al punto 6 OdG. Cesari ricorda il disegno di legge (On. Moscatt) che prevede l'istituzione degli Uffici Geologici Territoriali e ricorda quanto recentemente illustrato in merito dal Presidente CNG, Gianvito Graziano. Cesari sollecita gli OO.RR. di impegnarsi al fine di non perdere di vista questa opportunità. Malgarotto informa sull'attività avviata dalla commissione "Difesa del suolo" e sollecita gli OO.RR., che non hanno ancora provveduto, d'inviare la normativa sulla difesa del suolo della propria Regione. Malgarotto sottolinea che la conoscenza della normativa regionale consentirebbe d'individuare con più facilità una linea comune sulla difesa del suolo e comprendere se esiste la possibilità d'integrare la normativa esistente con l'iniziativa di cui al disegno di legge Moscatt. Cesari precisa che bisogna elaborare una proposta che possa tenere conto delle varie situazioni locali. Tortorici comunica che al prossimo Congresso Regionale dell'ordine di Sicilia, in programma per il mese di aprile, inviterà sia il già Ministro Orlando che l'on. Moscatt, al fine di tenere alta l'attenzione sulla difesa del suolo. Ottaviani condivide quanto asserito da Cesari, relativamente alla necessità di conoscere le varie realtà normative locali. Ottaviani illustra succintamente il quadro normativo della propria regione evidenziandone alcune criticità. Violo ritiene che ogni regione dovrebbe essere dotato di un ufficio geologico, tuttavia bisogna fare attenzione al pragmatismo, perché adattare una stessa legge a realtà regionali diverse, potrebbe essere rischioso. Nardone ritiene che sia necessario conoscere quale sarà il ruolo preciso ed i compiti degli Uffici Geologici Territoriali, onde rischiare che l'attività di questi nuovi Uffici possano sovrapporsi con quella di Uffici già esistenti ma chiamati in altro modo, tipo Uffici ex Genio Civile. Peduto precisa che da una prima lettura della proposta di legge Moscatt, ha appreso che gli Uffici Geologici Territoriali avranno tutt'altra funzione rispetto agli uffici degli ex Genio Civile. Peraltro - continua Peduto - nell'articolato della proposta di legge Moscatt è specificato che l'organico di detti Uffici Geologici sarà composto da geologi che i vari Enti locali assumeranno ogni qualvolta andrà in pensione un proprio impiegato. 11
12 Si apre un breve confronto nel corso del quale vengono illustrate varie esperienze locali. Al termine della discussione, Malgarotto, coordinatore della Commissione OO.RR. "Difesa del suolo", suggerisce di riconfrontarsi sull'argomento non appena la Commissione avrà completato il quadro normativo delle regioni. Punto 7 OdG: L'inserimento del geologo nella cartellonistica di cantiere - (P. Spagna). Il Presidente Spagna introduce l'argomento del punto 7 OdG ed illustra la normativa inerente la cartellonistica di cantiere. Spagna ricorda che nelle nuove norme tecniche vigenti (NTC08) anche il geologo viene indicato quale figura professionale tecnica, pertanto appare del tutto evidente che la figura professionale del geologo debba essere inserita nella cartellonistica di cantiere. Zamai illustra la situazione in Trentino Alto Adige dove pur non esistendo una normativa specifica, il nominativo del geologo nella cartellonistica di cantiere viene spesso inserito. Capulli comunica che in Piemonte, nella provincia di Verbania, la figura professionale del geologo viene inserita nella cartellonistica di cantiere, nonostante non esista uno specifico riferimento normativo. Capulli ritiene che il CNG, facendo riferimento alle NTC 08, possa intervenire per rendere obbligatorio l'inserimento della figura professionale del geologo nella cartellonistica di cantiere. Notarpietro illustra la situazione in Valle d'aosta e lamenta una certa disattenzione rispetto al riconoscimento di progettista alla figura professionale del geologo. Spagna specifica che l'inserimento del titolo di "progettista" sulla cartellonistica di cantiere sia di secondaria importanza, invece ritiene che sia di rilevante importanza l'inserimento della figura del geologo. Inoltre - continua Spagna - avendo il geologo responsabilità civile e penale per gli interventi progettati, deve essere menzionato e non può essere ignorato. Spagna propone di redigere un documento in cui venga motivato l'inserimento del geologo nella cartellonistica di cantiere, da presentare al Ministero di competenza, attraverso una figura politica. Antonielli suggerisce che probabilmente bisogna intervenire sui regolamenti edilizi. Peduto condivide l'osservazione di Antonielli che sia necessario intervenire sui regolamenti edilizi. Inoltre, Peduto ritiene che bisognerebbe individuare un geologo che sia deputato del Parlamento, in modo che possa rappresentare, nelle giuste sedi istituzionali, tutte le nostre iniziative. Malgarotto suggerisce di confrontarci sulle proprie conoscenze politiche, attraverso scambio di mail. Dopo un'articolata discussione, viene accolta la proposta di Spagna di preparare un documento in cui venga motivato l'inserimento del geologo nella cartellonistica di cantiere, da presentare al Ministero di competenza, attraverso una figura politica da individuare. Lo stesso Spagna provvederà a redigere tale documento che invierà per mail ai Presidenti, in modo che ognuno possa indicare i propri suggerimenti. La seduta viene sospesa alle ore 18:20 e viene aggiornata alle ore 9:00 del giorno successivo. 12
13 La seduta della CdP riprende alle ore 9:30 del 27/2/14 presso l'aula riunioni del CNG. Sono presenti: Domenico Angelone (Presidente O.R. Molise); Gaetano Butticè (Vice Presidente O.R. Lombardia); Gabriele Cesari (Presidente O.R. Emilia Romagna); Giovanni Capulli (Consigliere O.R. Piemonte delegato dal Presidente); Maria Teresa Fagioli (Presidente O.R. Toscana); Francesco Fragale (Presidente O.R. Calabria); Vincenzo Giovine (Presidente O.R. Lombardia); Fulvio Iadarola (Presidente O.R. Friuli Venezia Giulia); Carlo Malgarotto (Presidente O.R. Liguria); Raffaele Nardone (Presidente O.R. Basilicata); Stefania Notarpietro (Presidente O.R. Valle D'Aosta); Andrea Pignocchi (Presidente O.R. Marche); Francesco Peduto (Presidente O.R. Campania); Paolo Spagna (Presidente O.R. Veneto); Roberto Troncarelli (Presidente O.R. Lazio); Nicola Tullo (Presidente O.R. Abruzzo); Ampelio Verrando (Segretario O.R. Liguria); Arcangelo Francesco Violo (Consigliere O.R. Calabria); Vittorio Zamai (Presidente O.R. Trentino Alto Adige). Punto 8 OdG: Geologo Progettista - (S. Notarpietro). Il Presidente cede la parola al Presidente dell'o.r. della Val D'Aosta, Stefania Notarpietro. Notarpietro illustra le motivazioni per le quali ha ritenuto opportuno trattare l'argomento ed espone la situazione normativa sulle competenze del geologo nell'ambito delle progettazioni. Notarpietro presenta una sua proposta d'intervento che si allega al presente verbale. Nardone illustra la situazione in Basilicata, dove non esiste una normativa specifica, ed evidenzia alcuni esempi di progettazione, tipo "rete paramassi", in cui esiste una certa confusione in merito alle competenze. Fragale ricorda i contenuti della circolare CNG n. 259 relativa alle competenze del geologo in materia di progettazione, direzione lavori e collaudo di opere di protezione dalla caduta massi di tipo attivo e passivo, evidenziando che il geologo, in tale circostanza, non ha competenza soltanto per la progettazione degli interventi strutturali. Antonielli suggerisce di chiedere al CNG un parere in merito all'argomento. Troncarelli propone di estendere la richiesta di parere al CNG anche relativamente alle competenze in materia di progettazioni di tipo idraulico. Spagna illustra brevemente la situazione in Veneto. Violo evidenzia un ricorso al TAR vinto da un iscritto dell'o.r. Calabria, relativo ad un bando in cui tale iscritto era stata eliminato perché aveva partecipato come capogruppo; Violo precisa che dalla sentenza non emerge alcun divieto per il geologo di essere capogruppo di una RTP partecipante ad una gara di progettazione. Zamai illustra la situazione in Trentino Alto Adige in cui viene riconosciuta la competenza di progettista per il geologo nei lavori non strutturali, tranne che per i lavori di protezione civile, per i quali viene richiesto che il progetto sia firmato da un ingegnere. 13
14 Nardone propone l'organizzazione di corsi di formazione sull'argomento, ritenendo che la nostra formazione professionale non sia adeguata per la progettazione di opere. Fagioli condivide l'osservazione di Nardone in merito all'inadeguata preparazione dei geologi in materia di progettazione. Fragale ritiene che si debba intervenire dalla formazione universitaria, suggerendo alle Università di predisporre corsi di progettazione. Spagna condivide che sia necessario partire dalle Università e illustra l'esperienza in Veneto, dove il geologo è spesso direttore di un progetto e coordina decine di ingegneri. Antonielli sostiene che non sia facile trattare con le Università le materie d'insegnamento dei propri corsi di laurea. Fragale sostiene che sia invece possibile aprire un dialogo con le Università, e illustra brevemente l'esperienza con l'università della Calabria che ha recentemente chiesto all'orgc di partecipare ufficialmente al comitato d'indirizzo per il corso di laurea in scienze geologiche, per proporre suggerimenti anche in merito alle materie d'insegnamento. Cesari sostiene che si possa provare ad organizzare corsi di formazione per erudire gli iscritti in merito alla progettazione e magari anche con le Università. Pignocchi espone l'esperienza nelle Marche, dove l'università di Camerino ha attivato una piattaforma interdisciplinare cui ha inserito anche l'ordine, avente l'obiettivo di organizzare corsi e master su tematiche applicative, coinvolgendo professionisti. Pignocchi ritiene che la difficoltà di dialogo con le Università nasca dal poco interesse da parte dell'accademico verso le discipline tecniche. Si apre una discussione sulle varie realtà universitarie locali, sui rapporti di queste con gli OO.RR. e sull'andamento delle iscrizioni al corso di laurea in scienze geologiche nelle varie Università d'italia. Viene proposto di inserire nella prossima CdP un punto OdG per discutere sui rapporti tra Università e Ordini professionali. Si ritorna a discutere sull'argomento originario "geologo progettista". Giovine illustra la situazione in Lombardia dove non esistono problemi per farsi riconoscere quali progettisti. Tullo evidenzia che in Abruzzo è riconosciuta al geologo la progettazione per i lavori inerenti le bonifiche dei siti, ed il nome del geologo è d'obbligo sulla cartellonistica. Nardone insiste sulla necessità di chiedere un parere al CNG in merito alla competenza del geologo in materia di progettazione. Antonielli ritiene che le richieste dei pareri da indirizzare al CNG debbano essere esplicitate ed articolate con chiarezza, onde evitare di complicazioni ed equivoci. Spagna condivide la proposta di Nardone di chiedere un parere al CNG in merito alla competenza del geologo nella progettazione e suggerisce di organizzare una giornata formativa su tale tematica invitando esperti del settore. Violo suggerisce di inserire nella giornata di formazione proposta da Spagna, anche una parte relativa al "geologo direttore tecnico d'impresa". 14
15 Butticé ritiene che, al fine di cominciare a puntualizzare il ruolo del geologo nella progettazione, si debba partire organizzando eventi formativi su tali tematiche. Butticé suggerisce di cominciare a veicolare il "geologo progettista" già nelle prossime giornate formative APC. Peduto ritiene che il riconoscimento del ruolo di geologo progettista debba partire dalla formazione universitaria. Peduto segnala il rischio di sottrazione da parte degli ingegneri delle competenze in materia di ingegneria naturalistica, perché ritenuti interventi strutturali; al riguardo Peduto ritiene che il CNG debba vigilare in merito. Antonielli suggerisce di segnalare queste problematiche al CNG in modo che possa intervenire. Giovine condivide il suggerimento Butticé di organizzare eventi formativi in cui sia evidenziato il ruolo del geologo progettista, invitando tutte le professionalità ed enti in modo che si possa cominciare a veicolare il messaggio del geologo progettista. Spagna suggerisce di intitolare "Geologo progettista nei lavori pubblici" il prossimo evento in programma in Val d'aosta per il mese di giugno. Seguono altre considerazioni in merito all'opportunità di organizzare eventi formativi APC avente come oggetto il ruolo del geologo progettista. Si stabilisce di preparare una richiesta di parere al CNG relativamente alla competenza del geologo nell'ambito delle progettazioni. Punto 9 OdG: Stato di fatto nelle varie regioni dell'autorizzazione sismica/deposito dei progetti presso gli ex Genio Civile - (R. Nardone). Il Presidente Spagna introduce brevemente e cede a parola al Presidente dell'o.r. della Basilicata, Raffaele Nardone, proponente dell'argomento di cui al punto 9 OdG. Nardone illustra le motivazioni per le quali ha inteso proporre tale argomento, il cui obiettivo è quello di verificare lo stato di fatto delle normative regionali relative all'autorizzazione sismica. Ritiene che sia opportuno che gli OO.RR. reperiscano i disposti normativi in materia compresi i moduli di asseverazione, in modo che il Centro Studi del CNG possa esaminare tali documentazioni per verificare eventuali disuniformità. L'intento è quello di presentare tali documentazioni al Ministero evidenziandone la disuniformità e la necessità di uniformarle. Nardone propone di istituire un apposito gruppo di lavoro composto da esperti del settore. Angelone illustra la situazione normativa del Molise e ritiene sia necessario confrontarla con quella vigente nelle altre regioni. Zamai evidenzia che in Trentino Alto Adige, gli uffici preposti al controllo dei progetti stanno tentando di fare rispettare i contenuti minimi richiesti dalla normativa. Pignocchi evidenza che nelle Marche il problema è rappresentato dai controlli sui progetti, talvolta inefficaci. Violo, delegato ORGC al tavolo tecnico del Dipartimento LL.PP. della Regione Calabria, descrive la situazione in Calabria. Evidenzia che in genere il solo deposito dei progetti abbassa la qualità degli elaborati progettuali. La Legge Sismica Regionale della Calabria (n. 35/09) 15
16 prevede l'autorizzazione per le opere con volume > 3000mc o altezza > 10,5m, per cui una consistente parte dei progetti viene autorizzata e verificata. Violo, tuttavia, evidenzia le criticità che potrebbero scaturire dalla imminente modifica del DPR 380/01, che sembrerebbe semplificare l'iter di approvazione dei progetti, rendendo tutto in regime di deposito senza autorizzazione. Violo sottolinea anche alcune criticità legate alla scarsa presenza di geologi nell'ambito degli uffici preposti al controllo e al rilascio dei pareri; spesso eseguiti da professionisti senza competenze in ambito geologico. Evidenzia il rilascio dei pareri di compatibilità geomorfologica di cui all'ex art. 13 della Legge 64/74, eseguiti da geometri, architetti o ingegneri. Secondo Violo è necessaria una ricognizione sulle varie normative regionali, ma soprattutto sorvegliare la modifica del DPR 380/01, la cui linea potrebbe essere quella secondo cui "ogni professionista è responsabile di quello che firma", limitando ogni tipo di controllo. Per le opere minori invece - conclude Violo - non viene chiesta l'autorizzazione e secondo qualche funzionario o dirigente degli uffici competenti, non sarebbe necessaria nemmeno la relazione geologica, tuttavia sappiamo bene che se esiste una fondazione, la normativa stabilisce l'obbligo della relazione geologica. Troncarelli fa riferimento ad una sentenza TAR dell'emilia-romagna che proprio sulla semplificazione stabilisce che essa può riguardare il procedimento amministrativo ma non il progetto di un'opera. Nel Lazio, con DGR 2649/99, la Regione è riuscita a sensibilizzare l'importanza dello studio geologico. Capulli asserisce che in Piemonte esistono i controlli che avvengono tramite il Dipartimento Sismico Regionale. Fagioli comunica che in Toscana esiste uno standard di studio geologico, anche se spesso i contenuti non rispettano le indicazioni dello standard. Fragale comunica che l'orgc sta elaborando le linee guida per la redazione delle relazioni specialistiche di competenza del geologo, in cui saranno indicati i contenuti minimi. Tali linee guida saranno naturalmente consegnate anche agli uffici tecnici delle pubbliche amministrazioni. Fragale, infine, condivide l'istituzione di un gruppo di lavoro degli OO.RR. preposta alla raccolta e allo studio delle varie normative regionali in materia di autorizzazione sismica e propone Violo tra i componenti di detto gruppo di lavoro. Iadarola illustra succintamente la normativa del Friuli Venezia Giulia e comunica che attualmente vengono controllati il 100% dei progetti relativi alle opere strategiche. Notarpietro comunica che l'o.r. della Valle d'aosta ha istituito una commissione interna finalizzata alla redazione di uno standard che indica i requisiti minimi della relazione sismica. Notarpietro precisa che il proprio Ordine dispone già di uno standard per la redazione della relazione geologica. Nardone, infine, ribadisce che la raccolta della normativa del settore è finalizzata alla redazione di un dossier. Si propone di formare un gruppo di lavoro per deputata alle attività di raccolta e di studio delle normative regionali relative all'autorizzazione sismica e per la redazione di un dossier. Vengono proposti i seguenti nominativi: Arcangelo Francesco Violo (Calabria); Umberto Borgia (Campania); 16
17 Francesco Ceccarelli (Toscana); Roberto Troncarelli (Lazio); coordinatore Raffaele Nardone (Basilicata). Punto 10 OdG: Varie ed eventuali. Zamai chiede delucidazioni in merito alla Commissione Interregionale NTC 08, coordinata dall'o.r. Toscana e chiede che qualora i lavori della Commissione dovessero continuare, gradirebbe avvicendare l'attuale rappresentante dell'o.r. del Trentino Alto Adige. Fagioli precisa a Zamai che attualmente sono in fase di completamento gli ultimi quaderni della seconda parte e che se lo ritiene opportuno può sostituire il rappresentante dell'o.r. del Trentino Alto Adige. Zamai replica a Fagioli che comunicherà presto il nominativo di un esperto sulle NTC08, iscritto del proprio Ordine, in sostituzione dell'attuale rappresentante. Pignocchi aggiorna la CdP sull'attività della Commissione mista OO.RR.-CNG "Terre e rocce da scavo", informando che la commissione si è riunita il 16 gennaio scorso e che nel corso della riunione è stata preparata una lettera per il Ministero Ambiente con la quale vengono chiesti diversi chiarimenti in merito all'art. 41 bis, in particolare sulle autocertificazioni dei materiali da scavo per le cave con volume inferiore a mc. Alle ore il Presidente Spagna chiude la CdP. La sede, la data ed il Presidente della prossima CdP saranno concordate per mail. Letto, confermato, sottoscritto. IL SEGRETARIO VERBALIZZANTE Francesco Fragale IL PRESIDENTE Paolo Spagna 17
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