Servizio Titolo N pagina Codice. Responsabile dello Stabilimento FEDERICO ZANARDI (nome) (cognome) Direttore Generale dello Stabilimento (qualifica)

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1 SQAE INFORMAZIONI AZIENDA A RISCHIO D NCIDENTE RILEVANTE 1/12 MRHITRA SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI (allegato V al D.Lgs. 238/2005) Sezione 1 Nome della società ZANARDI FONDERIE S.p.A. (ragione sociale) Stabilimento/deposito di Minerbe VR (comune) (provincia) Via Nazionale 3 (indirizzo) Portavoce della Società Duska Gallio (se diverso dal Responsabile) (nome) (cognome) (telefono) (fax) La Società ha presentato la notifica SI Aggiornamento da RDS; modificato il template Febbraio 2011 HI (SGA) HI (GDU) G (ZFE) Ed. Rev. Descrizione modifica Data Emessa Verificata Approvata Simbolo modifica

2 SQAE INFORMAZIONI AZIENDA A RISCHIO D NCIDENTE RILEVANTE 2/12 MRHITRA prescritta dall'art. 6 del D.Lgs La Società ha presentato il Rapporto di Sicurezza prescritto dall'art. 8 del D.Lgs NO Responsabile dello Stabilimento FEDERICO ZANARDI (nome) (cognome) Direttore Generale dello Stabilimento (qualifica) Sezione 2 INDICAZIONI E RECAPITI DI AMMINISTRAZIONI, ENTI, ISTITUTI, UFFICI O ALTRI PUBBLICI, A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE A CUI SI È COMUNICATA L ASSOGGETTABILITÀ ALLA PRESENTE NORMATIVA, O A CUI È POSSIBILE RICHIEDERE INFORMAZIONI IN MERITO DA REDIGERE A CURA DEL GESTORE. CTR c/o Ispettorato Interregionale dei VVF, via Dante, Padova Regione Veneto, Dip. Ecologia e tutela dell Ambiente, Palazzo Linetti - Calle Priuli Cannaregio, Venezia. Prefettura di Verona, via S. Maria Antica, Verona Comando provinciale VVF di Verona, via Polveriera Vecchia, Verona

3 SQAE INFORMAZIONI AZIENDA A RISCHIO D NCIDENTE RILEVANTE 3/12 MRHITRA Provincia di Verona, via S. Maria Antica, Verona Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio, Servizio IAR, via Cristoforo Colombo, Roma Comune di Minerbe, via G. Marconi 41, Minerbe (VR) Sezione 3 DESCRIZIONE DELLA/DELLE ATTIVITÀ SVOLTA/SVOLTE NELLO STABILIMENTO/DEPOSITO L attività prevalente dello Stabilimento Zanardi fonderie S.p.A.. consiste nella fusione della ghisa, nella sua sferoidizzazione mediante introduzione automatica di una lega FeSiMg per migliorarne la resistenza, nella colata in forme appositamente predisposte e nel successivo raffreddamento in condizioni controllate. Tutte le lavorazioni avvengono in orario giornaliero, tranne quelle dei reparti Trattamenti Termici (TT) e Metallo Liquido (ML) che vengono effettuate in tre turni giornalieri per 7 giorni la settimana. Lo Stabilimento occupa una superficie totale di m 2, dei quali coperti, mentre il numero totale di persone impiegate è di 206 unità. La movimentazione dei prodotti, eseguita all interno dello Stabilimento, avviene in conformità alle norme di sicurezza e di igiene previste dalla legislazione vigente in materia. In particolare, il sale di tempra (SALE AS 140/HT) che costituisce il prodotto per cui lo Stabilimento rientra nel campo di applicazione degli artt. 6 e 7 del decreto legislativo 334/99 e s.m.i. è un prodotto solido, che viene utilizzato fuso in apposite vasche destinate al raffreddamento controllato di pezzi particolari e che, in minima parte, viene stoccato, solido, in sacchi, in un area coperta e lontana da sostanze infiammabili o combustibili. La Dimetilpropilammina (DMPA), che rappresenta l unico prodotto infiammabile (di categoria A) presente in Stabilimento in quantità significativa, viene stoccata in parte in fusti da 135 kg e in parte in un serbatoio da 500 litri munito di bacino di contenimento situato all interno di un ambiente chiuso munito di muri REI 120. All interno dello stesso

4 SQAE INFORMAZIONI AZIENDA A RISCHIO D NCIDENTE RILEVANTE 4/12 MRHITRA locale sono installati anche due serbatoi da circa 8 mc contenenti due materie prime non classificate (resina epossidica e resina fenolica). Il serbatoio è riscaldato mediante tracciatura elettrica in modo che la concentrazione di vapori all interno del serbatoio sia sempre superiore al UEL ed ha gli sfiati convogliati ad un abbattimento ad acido fosforico, prodotto in grado di salificare la DMPA. La movimentazione di liquidi avviene a mezzo di linee fisse, per caduta o mediante pompe di trasferimento. Il ricevimento dei fusti di DMPA avviene su automezzi autorizzati per il trasporto di merci pericolose (normative ADR). Le emissioni in atmosfera derivanti dalle lavorazioni (vapori emessi dalle miscelazioni) sono convogliate in appositi camini come da Autorizzazione alle emissioni della Provincia di Verona. Non esistono reflui liquidi provenienti direttamente dalle attività in essere nello Stabilimento. AMBIENTE IMMEDIATAMENTE CIRCOSTANTE (ELEMENTI DI INTERESSE) Elementi corografici abitativi Nel raggio di 3,5 km dallo Stabilimento ZANARDI FONDERIE S.p.A. sono presenti gli abitati di Minerbe, S. Zenone, Boschi S. Anna e Bevilacqua. Elementi corografici industriali/artigianali Nelle immediate vicinanze dello Stabilimento, sono presenti un supermercato, la società Riello Sistemi, il mobilificio Sama, un officina di autoriparazioni, un officina meccanica, una fabbrica di materiale plastico, un allevamento di bovini ed un mobilificio. Nell area sono presenti due aziende rientranti nel campo di applicazione del D.Lgs. 334/99, l industria chimica Scarmagnan e la società Gas Adige Legnago S.r.l. Elementi corografici strutturali Nelle vicinanze dello Stabilimento sono presenti: in direzione N/O, a circa 1500 m, il centro abitato di Minerbe;

5 SQAE INFORMAZIONI AZIENDA A RISCHIO D NCIDENTE RILEVANTE 5/12 MRHITRA in direzione N/E, a circa 1500 m, il centro abitato di S. Zenone; in direzione S, a circa 1500 m, il centro abitato di Boschi S. Anna; in direzione E a circa 3500 m il centro abitato di Bevilacqua in direzione N/O, a circa 40 km, l aeroporto di Verona Villafranca; in direzione N, a circa 20 km dallo Stabilimento, l autostrada A4 e a circa 35 km, rispettivamente in direzione E ed O, le autostrade A13 e A22; in direzione SO a circa 1500 m dal confine dello Stabilimento, la ferrovia Monselice Legnago Mantova; in direzione O, a distanza di circa 20 km, la ferrovia Bologna Verona. aeroclub sono presenti nelle limitrofe cittadine di Montagnana e Legnago. Allegato: Cartografia formato A3 con indicazione dei confini dello Stabilimento e delle principali aree produttive, logistiche e amministrative. SEZIONE 4 SOSTANZE E PREPARATI SOGGETTI AL D.LGS. 334/99 Lo Stabilimento risulta soggetto agli obblighi di cui all art. 6 del D.Lgs 334/1999, come modificato dal D.Lgs 238/2005, poiché è prevista la presenza di sostanze pericolose in quantità superiore a quelle indicate nell Allegato I parte 2, colonna 2, per le sostanze di cui ai punti 2 (R25: tossiche per ingestione), 3 ( R8: comburenti) e 9i (R50: Sostanze pericolose per l ambiente - molto tossiche per gli organismi acquatici). Le quantità massime complessive di sostanze pericolose sono indicate nella tabella seguente:

6 SQAE INFORMAZIONI AZIENDA A RISCHIO D NCIDENTE RILEVANTE 6/12 MRHITRA Riferimenti al Soglia ai fini dell applicazione Quantità massima SOSTANZE E/O PREPARATI D. Lgs. 334/99 art. 6 art. 8 attuale. (t) 2 Tossiche All. I parte Comburenti All. I parte b Liquidi facilmente infiammabili All. I parte i Sostanze pericolose per l ambiente in combinazione con le seguenti frasi che descrivono il rischio:r50 All. I parte Oltre alle sostanze in tabella, nell ambito dello Stabilimento sono presenti e utilizzate ai fini produttivi o per operazioni di manutenzione, altre sostanze in quantitativi pressoché trascurabili e ben inferiori al limite del 2% indicato nel comma 4 dell allegato I al D.Lgs. 334/99 per l esclusione dal computo delle sostanze ai fini dell assoggettamento agli obblighi di cui all art. 2. Tali sostanze sono detenute in luoghi e condizioni tali da non poter innescare un incidente rilevante in nessuna parte del sito Le quantità massime di sostanze pericolose presenti e i relativi quantitativi massimi presenti sono riportati nella successiva tabella. n CAS sostanze/preparati etichett classificazione (frasi R) stato quantità max (t) DIMETILPROPILAMMINA (DMPA) F Xn Xi R11 20/ /53 liquido OSSIGENO O R8 2, Sale AS140/HT O T N R solido 170 (*) Riportare la classificazione di pericolo e le frasi di rischio di cui al D.Lgs 52/97 e DM della Sanità e successive modifiche e norme di attuazione.

7 SQAE INFORMAZIONI AZIENDA A RISCHIO D NCIDENTE RILEVANTE 7/12 MRHITRA Sezione 5 NATURA DEI RISCHI DI INCIDENTI RILEVANTI Incidente (*) Incendio/flash-fire/Jet fire Dispersione gas Rilascio nel terreno/in acqua Scoppio (*) Incendio, esplosione, rilascio di sostanze pericolose. Informazioni generali Sostanza coinvolta Dimetilpropilammina, Endogas, Metano Endogas Sezione 6 TIPO DI EFFETTO PER LA POPOLAZIONE E PER L'AMBIENTE Per la popolazione: Possibilità di disagio per presenza di fumo in caso di incendio. (Es. intossicazione; malessere irraggiamento; onde d'urto (rottura vetri), ecc.) MISURE DI PREVENZIONE E SICUREZZA ADOTTATE Dal punto di vista impiantistico:

8 SQAE INFORMAZIONI AZIENDA A RISCHIO D NCIDENTE RILEVANTE 8/12 MRHITRA tutta l area dello Stabilimento è pavimentata; il serbatoio di DMPA dispone di bacino di contenimento ed è installato all interno di un locale chiuso; è presente una rete di drenaggio delle acque meteoriche che colletta le acque verso i sistemi di raccolta (spill containment); è presente un sistema antincendio con rete idrica e dotazione di estintori manuali e carrellati (con manutenzione periodica di legge); gli impianti e i magazzini sono ampiamente ventilati mediante ventilazione naturale e/o forzata (normalmente non inferiore a 8-10 ricambi/ora); sono presenti sistemi di rilevazione di incendio con allarme acustico negli uffici, nel centro elaborazione dati, nelle cabine elettriche di media tensione e nella principale centrale oleodinamica; è presente un impianto di spegnimento automatico a schiuma nella centrale oleodinamica dell impianto di formatura; nel Centro elaborazione dati è presente un sistema automatico di estinzione a gas inerte; gli impianti elettrici sono a norma CEI ed in esecuzione antideflagrante ove richiesto; allarmi automatici e arresti di emergenza sono installati nei forni del reparto TT. Dal punto di vista operativo: adozione del Sistema di Gestione della Sicurezza in accordo alla normativa vigente; adozione di un piano di emergenza di Stabilimento; adozione di un programma di formazione per la lotta all incendio e per il primo soccorso; addestramento del personale sia all attività operativa che all emergenza; addestramento del personale sulle caratteristiche delle sostanze, con particolare riguardo alla loro pericolosità; esercitazioni all emergenza effettuate con cadenza semestrale; verifica periodica dello stato delle installazioni sia di esercizio che per l emergenza. (Es. sistemi di allarme automatico e di arresto di sicurezza; serbatoi di contenimento; barriere antincendio; ecc.)

9 SQAE INFORMAZIONI AZIENDA A RISCHIO D NCIDENTE RILEVANTE 9/12 MRHITRA Sezione 7 Tipo di effetto per la popolazione e per l'ambiente Il PEE è stato redatto dall Autorità competente? NO Le informazioni debbono fare esplicito riferimento al PEI e al PEE (qualora il PEE non sia stato redatto il fabbricante dovrà riportare le informazioni desunte dal Rapporto di Sicurezza) Mezzi di segnalazione di incidenti All esterno del deposito: Telefoni collegati alla rete nazionale Telefoni cellulari in dotazione a figure chiave. All interno del deposito: Rete telefonica interna Sistema di allertamento a mezzo sirena Es. sirene, altoparlanti, campane, ecc. Comportamento da seguire Nel Piano di Emergenza Interno e nelle Procedure Operative sono definiti compiti e responsabilità. In caso di emergenza è previsto un Coordinatore per l Emergenza cui spettano le decisioni operative di carattere generale e l indicazione del comportamento da seguire caso per caso. Gli effetti incidentali di tutti gli eventi sono limitati all'interno dello Stabilimento, il cui personale è adeguatamente formato sul comportamento da seguire. Nel caso in cui persone estranee siano occasionalmente presenti all interno dello Stabilimento, al verificarsi di un evento incidentale, queste devono: Allontanarsi immediatamente;

10 SQAE INFORMAZIONI AZIENDA A RISCHIO D NCIDENTE RILEVANTE 10/12 MRHITRA Seguire le indicazioni dei responsabili dello Stabilimento o dell Autorità competente sopraggiunta. (specificare i diversi comportamenti; in generale é opportuno: non lasciare l'abitazione, fermare la ventilazione, chiudere le finestre, seguire le indicazioni date dalle autorità competenti.) Mezzi di comunicazione previsti Non essendo stato redatto il PEE non sono disponibili informazioni. (specificare quali: es. radio locale, Tv locale, altoparlanti, ecc.) Presidi di pronto soccorso Interventi di VV.F (Legnago), ARPA, Protezione civile, Emergenza Sanitaria (ospedale di Legnago), Forze dell'ordine (es. interventi VV.FF., Protezione civile e forze dell'ordine; allerta di autoambulanze ed ospedali; blocco e incanalamento del traffico, ecc.) INFORMAZIONI PER LE AUTORITA' COMPETENTI SULLE SOSTANZE ELENCATE NELLA SEZIONE 4 Sezione 8 Allegato: Schede di sicurezza delle sostanze e prodotti elencate nella sezione 4 Utilizzazione: N.CAS Nome comune o generico Utilizzazione DIMETILPROPILAMMINA (DMPA) Materia prima

11 SQAE INFORMAZIONI AZIENDA A RISCHIO D NCIDENTE RILEVANTE 11/12 MRHITRA OSSIGENO Saldatura / pulizia siviere SALE AS140/HT Raffreddamento pezzi Evento iniziale Incendio si no Esplosione si no Rilascio (tossico) INFORMAZIONI PER LE AUTORITA COMPETENTI SUGLI SCENARI INCIDENTALI CON IMPATTO ALL ESTERNO DELLO STABILIMENTO Sezione 9 coordinate del baricentro in formato UTM: X = Y = Fuso 32 localizzato in aria Condizioni Modello sorgente I zona (m) Incendio da recipiente (Tank fire) in fase liquida o solida Incendio da pozza (Pool fire) Interno allo Stabilimento in fase gas/vapore ad alta velocità Getto di fuoco (Jet fire) Interno allo Stabilimento Incendio di nube (Flash fire) in fase gas/vapore Sfera di fuoco (Fireball) Reazione sfuggente (run-away reaction) Miscela gas/vapori infiammabili confinata Polveri infiammabili non confinata Miscela gas/vapori infiammabili (U.V.C.E.) transizione rapida di fase Esplosione fisica in fase liquida in acqua Dispersioni liquido/liquido (fluidi solubili) Emulsioni liquido/liquido (fluidi insolubili) II zona (m) III zona (m) [1]

12 SQAE INFORMAZIONI AZIENDA A RISCHIO D NCIDENTE RILEVANTE 12/12 MRHITRA si no in fase gas/vapore sul suolo ad alta o bassa velocità di rilascio Evaporazione da liquido (fluidi insolubili) Dispersione da liquido (fluidi insolubili) Dispersione Evaporazione da pozza Dispersione per turbolenza (densità della nube inf. a quella dell aria) Dispersione per gravità (densità della nube superiore a quella dell aria) Interno allo Stabilimento Distanze dai confini del deposito, nella direzione di massima estensione all esterno degli effetti (dispersione in condizione meteorologia D5 o F2). [1] Si precisa che la terza zona, da definire sulla base di valutazioni delle Autorità Locali, è stata qui indicata per completezza in corrispondenza della soglia inferiore considerata e corrispondente ad irraggiamento stazionario 3 kw/m 2 e LOC

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