L' EDUCAZIONE DEI FIGLI

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1 L' EDUCAZIONE DEI FIGLI Proverbi 22:6 "Ammaestra il fanciullo sulla via da seguire, ed egli non se ne allontanerà neppure quando sarà vecchio" La responsabilità dell' educazione dei figli, non è della scuola domenicale, nè della scuola pubblica. La responsabilità dell' educazione dei figli è dei genitori. I genitori devono svolgere il ruolo di educatori nei confronti dei figli, ed essere loro d' esempio. VEDERE I FIGLI COME DIO LI VEDE Rom 12:1,2 I genitori devono cambiare il loro modo di pensare nei riguardi dei figli e devono rinnovare i modelli culturali, che si sono portati dietro dalla tradizione. Se i genitori non cambiano i propri pensieri, non potranno mai cambiare nelle loro azioni verso i figli. La Bibbia ci parla dei figli come benedizione ed eredità che viene da Dio. Sal 127:3,4 " I figli sono un' eredità che viene da Dio, il frutto del grembo è un premio" Quindi i figli non sono pesi di cui liberarsi, ma un dono dell' Eterno. Sal 128:1-6 Deut 28:4 Il frutto del grembo di coloro che ubbidiscono è benedetto. 1 Cor 4:1,2 I genitori sono amministratori dei figli, per Dio. I figli non sono proprietà dei genitori, ma di Dio. In quanto amministratori devono essere fedeli. I genitori devono essere sensibili alla volontà di Dio per i loro figli, ed aiutarli ad adempierla. Non solo il genitore deve sapere che i figli sono un dono di Dio per lui, ma devono anche comunicarlo e trasmetterlo ai figli, loro devono sapere che i genitori li vedono come un dono prezioso, da parte di Dio.

2 Spesso il messaggio che i genitori trasmettono ai figli, non è giusto. Sono presi dai troppi impegni, anche se riguardano la chiesa e fanno sentire i figli un peso. I genitori devono analizzare che tipo di messaggio stanno trasmettendo ai propri figli, e come loro si vedono all' interno della famiglia. I genitori che hanno molti impegni, anche nella chiesa, spesso dedicano ai loro figli poco tempo, non parlano abbastanza con loro; questo porta i figli a pensare che per i genitori sono più importanti gli impegni che hanno, che loro stessi. Quello che influenza i figli, non è ciò che i genitori pensano, ma quello che gli comunicano. Ef 4:29 Ai figli devono essere parlate buone parole, che vadano a conferire grazia. I genitori devono trasmettere ai figli un linguaggio di benedizione. Deut 4:9, La volontà di Dio è che trasmettiamo ai figli tutta la verità che abbiamo acquisita. I genitori devono inculcare la verità ai figli e trasmettergli il rispetto per Dio e per le cose del regno. Lc 17:2 Spesso coloro che scandalizzano i figli sono proprio i genitori, Gesù ha avvertito che in questo c'è grande responsabilità. Dio con i figli ci ha dato un premio, un' eredità; ma anche la responsabilità di curarli. Gal 4:1-2 Nei tempi antichi i figli erano cresciuti dal tutore che li educava e li consegnava al Padre solo quando erano uomini. Il ragazzo entrava a far parte della famiglia a 14 anni. Negli anni precedenti era tenuto solo a ricevere l' educazione, ma a 14 anni entrava a far parte della famiglia e quindi ereditava i suoi diritti di figlio. Il tutore era diretto nell' educazione da dare al bambino dal padre. Dai 14 ai 25 anni il ragazzo veniva affidato al curatore, un maestro che gli insegnava a leggere e scrivere. Il tutore e il curatore dovevano formare il ragazzo secondo la volontà del padre. I genitori sono i tutori e curatori dei figli, e devono educarli secondo la volontà del Padre. I genitori devono tutelare e curare i figli fino al punto che saranno abili da prendere responsabilità da se stessi ed essere persone che nella società hanno un ruolo attivo.

3 Anna aveva capito che Samuele non era sua proprietà, ma era di Dio ed a tre anni, lo dedicò a Lui. Non possiamo fare dei figli quello che noi vogliamo, ma quello che Dio vuole. La sua volontà è che siano discepoli. Rom 8:29 Non dobbiamo formare i figli a nostra immagine, ma ad immagine di cristo. Dobbiamo allevarli nella disciplina e ammonizione del Signore. E quando li discipliniamo dobbiamo spiegare loro che lo stiamo facendo perché siamo amministratori di Dio, autorità delegate da Dio a farlo. Che siamo responsabili verso Dio della loro educazione e che dobbiamo rendere conto a Dio. Inoltre sarebbe buono mostrargli nella Parola un versetto che dice che ciò che hanno fatto è sbagliato. Inoltre i genitori devono dimostrare interesse nelle attività dei figli, devono calarsi al livello dei figli, dialogare con loro, interessarsi alle loro esperienze, anche se possono sembrare loro banali; per i figli è importante l'interesse dei genitori. Spesso accade invece che i figli sono dei perfetti sconosciuti per i genitori. Gv 14:26 Consolatore: Parakletos: avvocato, fortificatore, stabilizzatore, sostituto, consigliere, consolatore Lo Spirito Santo ci è stato dato per insegnarci ogni cosa, Lui ci insegna anche ad educare i figli. TRATTARE CORRETTAMENTE I FIGLI a) Dimostrare interesse Interessarci alle loro esperienze b) Amare e accettare i figli incondizionatamente Rom 5:1,2-10,11 Il Padre non ci ha accettati per meriti, ma per grazia. Così i genitori devono accettare i loro figli non in base ai loro meriti o a quanto possono essere buoni, ma in base all'amore incondizionato. 1 Cor 6:19,20 Quando vogliamo aiutare una persona che sta sbagliando, non dobbiamo fare enfasi sui suoi errori, ma su chi lui è in Cristo. Non dobbiamo giudicare le persone sulla base delle loro azioni. Ef 2:4-10 Dio si è impegnato a renderci capaci di adempiere la sua volontà. Dio non ci accetta in base alla funzione o alla nostra abilità ed utilità.

4 Nel mondo le persone vengono accettate per quello che rappresentano, non per quello che sono realmente. Il genitore non deve amare il figlio per quello che diventerà, ma incondizionatamente. Non si devono stressare i figli, spingendoli a ricercare continuamente la perfezione e l eccellenza per essere accettati ed amati. dobbiamo incoraggiarli a dare il meglio, ma non mettere questo sulla base dell' accettazione. Anche perché se i figli non si sentono amati, daranno poco. L' amore incondizionato: ama nonostante la condotta ama anche se si detesta la condotta di una persona fa sentire le persone accettate anche se sbagliano. Non dobbiamo identificare la persona con l' errore che ha fatto. Chi accetta gli altri per mezzo della condotta, è perché a sua volta si sente accettato o non accettato da Dio e dagli altri in base alle proprie azioni. I genitori come autorità devono tenere i figli in sottomissione, la sottomissione è per amore e porta libertà. Ma non devono tenere i figli in servilismo, cioè in schiavitù che fanno le cose che gli dicono solo per accattivarseli. I genitori devono rispettare la personalità dei loro figli anche quando iniziando a crescere avranno modi di fare e di vestirsi bizzarri. Inoltre è importante che i genitori non rimproverino mai i figli in pubblico. I figli vanno lodati in pubblico e corretti in privato, per conservare la loro immagine e dignità. Cinque domande per capire se stai amando incondizionatamente i tuoi figli 1) Come ti senti quando fanno una cattiva figura in pubblico? 2) Dopo che hanno fatto il loro pubblico errore cosa gli dici? 3) Come rispondi alle persone che sono al tuo stesso livello? 4) Quando parli a qualcuno dei tuoi figli parli del loro carattere o tendi a far notare le loro abilità? 5) Quando disciplini i tuoi figli lo fai per ciò che hanno fatto o perché li ami? I genitori trattano frequentemente i figli in modo condizionato, preoccupandosi più della cattiva figura che fanno davanti agli altri che dei figli; oppure pongono troppe aspettative nei figli, magari che riescano dove loro hanno fallito. L' esempio del padre che ama incondizionatamente è il padre del figliolo prodigo.

5 I genitori devono porsi come modelli per i propri figli, lasciandogli vedere anche le loro imperfezioni e chiedendo perdono. questo crea un rapporto libero e basato sulla fiducia. Porre limiti amorevoli I genitori devono porre delle regole ai figli, per proteggerli dal disordine. Non devono lasciargli fare tutto ciò che vogliono. Le regole sono necessarie per determinare sicurezza. I genitori devono essere capaci di far rispettare le regole che pongono. Le regole che diamo devono: 1) essere chiare e definite 2) avere un obbiettivo da raggiungere 3) avere una motivazione, devono motivare all' ubbidienza Rom13:1 4) devono fargli capire la conseguenza e responsabilità della loro disubbidienza. Gal 6:7,8 Le regole devono essere stabilite con l' accordo del marito e della moglie, altrimenti i figli manipoleranno uno dei genitori per ottenere ciò che vogliono. I maggiori problemi in famiglia nascono proprio a causa del disaccordo tra i coniugi. Inoltre le limitazioni devono differenziarsi a seconda dell' età. ci vuole elasticità man mano che i figli crescono, dare loro libertà in base a quanto sono responsabili. TRASMETTERE AI FIGLI LA FEDE Ebr 11:6 Se vogliamo che i nostri figli piacciano a Dio, dobbiamo insegnare loro la fede. Il posto più difficile per insegnarla è proprio la famiglia, perché lì non solo dobbiamo insegnarla, ma praticarla. Il bambino dalla nascita fino a cinque anni è insegnabile, e ha una grande fiducia nei genitori, crede a tutto ciò che loro gli dicono. Quindi dobbiamo sfruttare questa fase della loro vita per metter i principi della fede. Il sistema per insegnare loro è lode e approvazione. 2 Tim 1:1-7 Loide ed Eunice trasmisero a Timoteo la fede non finta che viveva in loro. La fede non è provare se qualcosa funziona, ma convinzione, sicurezza, persuasione.

6 COME TRASMETTERE LA FEDE 1) Istruendoli con la Parola La fede viene dall'udire la Parola di Dio. 2) Trasmettendo il modello del discepolato I genitori devono essere dei modelli da seguire per i propri figli. Inoltre vegliare nei modelli che loro hanno oltre noi. Stare con persone di fede fa crescere nella fede, ma se stanno con increduli la loro fede calerà. 3) Con la perseveranza Non dobbiamo stancarci di parlare loro la Parola, di applicarla ad ogni momento della loro vita, ad ogni loro bisogno. 4) Con la partecipazione Come genitori dobbiamo essere partecipi delle situazioni che vivono, coinvolgerci, calarci nel loro problema per aiutarli e mostrare loro come avere fede ed agire di conseguenza. 5) Con l' incoraggiamento e la lode La fede nasce dalla conoscenza profonda che si ha di Dio. La lode è la motivazione più grande. I figli vanno lodati e apprezzati, incoraggiati. Non dobbiamo mai giudicare la loro fede, oppure condannarli; ma sostenerli. 6) Pregando per tuo figlio e con tuo figlio Per trasmettere il modello della preghiera è giusto che i genitori preghino con i loro figli. Però è anche vero che per delle situazioni specifiche i genitori hanno bisogno di pregare da soli per i figli, perché possano ricevere indicazioni da Dio. TRASMETTERE AI FIGLI L' IMPORTANZA DELLA PREGHIERA 1) Dando valore alla preghiera: pregando con la famiglia e frequentando la scuola di preghiera 2) Dando l' esempio in famiglia: facendo di ogni problema un occasione di preghiera. In questo modo i figli impareranno a rivolgersi a Dio per ogni problema. 3) Pregando per e con ogni componente della famiglia. 4) Sottolineando tutte le preghiere, che Dio ha esaudite nella tua famiglia. INSEGNARE AI FIGLI IL PRINCIPIO DELLA RESPONSABILITA'

7 I figli devono sapere che un giorno dovranno rendere conto di se stessi a Dio. Quindi trasmettere loro l' importanza che già ora rendano conto ad autorità stabilite da Dio su di loro. Anche i genitori un giorno dovranno rendere conto dei figli a Dio. Col 3:20 Ebr 13:17 Rom 14:10-12 I genitori devono insegnare ai figli l' importanza dell' autorità e della sottomissione. Rom 13:1-2 I bambini oggi sono ribelli, perché nelle famiglia c'è crisi dell' autorità. Chi resiste alle autorità, si attira condanna. La ribellione porta schiavitù ad autorità illegali. Dobbiamo portare i figli ad essere responsabili, e volontariamente sottomessi a noi e a Dio. Essere responsabili diventa più facile in un ambiente di affetto e accettazione. I GENITORI DEVONO PROVVEDERE AI FIGLI 1 Tim 5:8 I genitori devono provvedere ai bisogni, non ai capricci. 1) Provvedere ai bisogni materiali; 2) Provvedere ai bisogni affettivi. Per ogni figlio ci deve essere: a) Senso di appartenenza Ognuno ha bisogno di sentirsi parte della famiglia, questo rende liberi dalla solitudine. b) Senso della dignità o del proprio valore c) Senso della competenza Incoraggiarli, insegnargli che Dio li ha equipaggiati e resi abili, capaci per fare quello che Lui li ha chiamati a fare. Non fare tra i figli dei paragoni, sono distruttivi. Ognuno ha una diversità, che và accettata. 3) Provvedere ai bisogni spirituali a) Insegnare loro come avere un buon rapporto con Dio. b) Trasmettere loro la passione e l' importanza di vivere per il regno, quindi essere dei discepoli. ISAIA 54:19 c) Trasmettere loro i principi fondamentali della Parola.

8 I GENITORI DEVONO MANTENERE UNA TESTIMONIANZA INTEGRA DAVANTI AI FIGLI 1 Modella nella tua vita una fedeltà incondizionata verso Dio Non puoi pretendere dagli altri ciò che tu stesso non fai. Se tu non sei un esempio di preghiera, se tu vuoi far pregare i tuoi figli loro non ti ubbidiranno. I figli spesso rifiutano il cristianesimo, per la testimonianza che ricevono dai genitori. Dobbiamo preoccuparci di ciò che trasmettiamo ai figli con la nostra condotta. Dobbiamo trasmettere una reale dedicazione e fedeltà al Signore. Questa è un affermazione nella nostra vita senza compromessi della Parola, e un trasparente impegno a metterla in pratica. Ci sono cose della Parola che quando ascoltiamo possiamo subito mettere in pratica, e altre che occorre più tempo; ma almeno dobbiamo mostrare l' impegno di voler adempierla. 2) Ammettere i nostri errori quando sbagliamo Nella Bibbia si racconta di uomini di fede che con Dio hanno fatto prodezze, eppure vediamo anche cose che nella loro vita non andavano. Questo per farci capire che non ci sono super uomini, ma persone normali che servono Dio, ma che hanno momenti di debolezza. Dio ci ha presentato questi uomini con la loro fede, ma anche con i loro errori. Gm 3:2 Se i genitori non ammettono i loro sbagli, i figli perderanno la fiducia e la stima nei loro confronti. E quando in un rapporto entra la sfiducia, ormai quel rapporto è destinato a finire. Inoltre i figli impareranno dai genitori che non è necessario ammettere i propri errori e di conseguenza chiedere perdono. Fil 3:12 Chi non ammette gli errori sta dando una falsa immagine di perfezione. Quando viene dato il cattivo esempio, nasce nei figli la sfiducia e quindi insicurezza, mancanza di protezione. Inoltre viene interrotta la comunicazione; e si vive nei risentimenti. a) I genitori devono rinnovare la mente, e prendersi responsabilità per essere modelli da seguire per i figli.

9 b) I genitori devono fare degli sbagli un motivo d' insegnamento, e fare tesoro dagli errori del passato. Quando la tua autorità viene sfidata e tu reagisci troppo a questo, chiediti perché lo fai, se sei tu che stai dando un cattivo modello; ammetti i tuoi errori, in modo che gli altri non ti tolgano la stima e fiducia. Un vero leader sa chiedere perdono.

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