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1 19 MARZO In Sala Borsa Giuseppe Dossetti sottopone al voto degli iscritti della Democrazia Cristiana il proprio primo posto di lista nelle imminenti elezioni comunali, in un clima e con accenti che in pratica ne fanno una vera e propria candidatura a Sindaco di Bologna, in alternativa al comunista Giuseppe Dozza. Ben visibili, ai lati dell oratore, le urne per lo scrutinio segreto. IL TAVOLO DI PRESIDENZA - Con Dossetti compare il giovane Giancarlo Tesini, Segretario cittadino della Democrazia Cristiana e, di sbieco, l on. Angelo Salizzoni. Non fu il Card. Lercaro a concepire l idea della guida di Dossetti per la lista democristiana. L iniziativa nacque invece all interno del partito e in particolare modo negli ambienti del comitato cittadino (oltre a Tesini, Fernando Felicori, Presidente, e Giordano Marchiani, Vice-segretario) e dall on.angelo Salizzoni. La prospettiva di Salizzoni e del suo gruppo di amici andava assai al di là dell immediata contingenza elettorale, mirando in realtà al pieno recupero di Dossetti alla vita politica e alla sua guida dell ala sociale del partito Libro Bianco su Bologna / Fotografie /

2 ACHILLE ARDIGO - Allora giovane esperto ricerche sociali presso il Ministero dell Agricoltura, fu il coordinatore dello staff di giovani intellettuali e politici che lavorarono al Libro Bianco su Bologna, oltre che l estensore diretto delle parti riguardanti i Quartieri. Candidato ed eletto in Consiglio comunale, in un recente giudizio sull intera esperienza del 1956, riferisce come si passò, in Consiglio comunale e poi nella città, in così poco tempo, dalla netta alternativa dossettiana a Dozza, esposta nel Libro bianco, a quella ricca e vivace prospettiva di coprogettazione per la nuova Bologna, che ( ) ritengo di poter definire di concordia discors. Arrivammo noi, gruppo DC guidato da Dossetti, e loro della maggioranza socialcomunista di Giunta e di Consiglio, alla concordia discors sostanzialmente per due motivi o fattori. In primis cadono molte diffidenze reciproche per l intensità di un acceso confronto in Consiglio comunale, di mesi e mesi, con dibattiti anche fino alle prime ore dell alba e con l accanimento nello studio assiduo delle stesse proposte di delibera che noi dossettiani dovevamo fare anche prima di entrare in consiglio comunale. Noi scoprimmo alcuni interlocutori per noi più interessanti tra assessori e consiglieri pur sotto l egemonia del sindaco. La maggioranza a sua volta dovette riconoscere la ricchezza, anche se la durezza, dei contributi di gran parte dei 17 consiglieri comunali guidati da Dossetti e successivamente da Fernando Felicori. Lo stesso dicasi per la commissione sul decentramento con particolare intensità di partecipazione dell avv. Angiola Sbaiz e di chi parla Libro Bianco su Bologna / Fotografie /

3 GIUSEPPE DOZZA - Sindaco della Liberazione, l avversario che vinse di Giuseppe Dossetti nelle elezioni del Così Achille Ardigò prosegue il suo ragionamento intorno alla conquistata concordia discors: Ma la causa decisiva della svolta, che interessò anche noi dossettiani a nuovi rapporti con "loro", fu l emergere, tra i "loro" di un qualificato gruppo di assessori e di consiglieri di maggioranza che allora, specie a partire dal 1958, cominciammo a definire la nouvelle vague. Ricordo tra questi "loro" Guido Fanti, Umbro Lorenzini, Armando Sarti, Giuseppe Campos Venuti, Pier Luigi Cervellati, Renato Zangheri. Ho scoperto che la più parte di quei "loro" che resero possibile il passaggio alla concordia discors erano stati fatti entrare in giunta proprio da Dozza appunto per fronteggiare il nuovo gruppo consiliare guidato da Dossetti. Ciò con le previe dimissioni di altrettanti consiglieri di maggioranza credo per sollecitazioni del sindaco Libro Bianco su Bologna / Fotografie /

4 LUIGI PEDRAZZI - Gli intellettuali raccolti attorno alla Rivista Il Mulino guardarono con dichiarata diffidenza al ritorno di Dossetti, con l eccezione di Luigi Pedrazzi, che si candidò (venendo eletto) come indipendente nella lista democristiana e così concludeva un articolo denso di interrogativi: Se Dossetti potrà fare, come maggioranza o come minoranza poco importa, quello che dice e cioè muovendo da scelte programmatiche precise, costringerà ad uno sblocco le astratte contrapposizioni ideologiche che oggi paralizzano e non esprimono le forze della nostra città - allora Dossetti è la sinistra, il progresso, il disgelo, per Bologna certamente e, alla lunga, anche per la Democrazia Cristiana e per la situazione italiana nel suo complesso. Se non potrà fare quello che dice, i vecchi termini saranno ancora operanti, e di fronte alla moderata presenza di Dozza, paziente amministratore locale di una rivoluzione che non verrà, può ben ricostituirsi il verboso anticomunismo di chi, nello status quo, ha in fondo molte più ragioni di soddisfazione che di timore Libro Bianco su Bologna / Fotografie /

5 DOSSETTI IN TRATTORIA Nel corso della campagna elettorale girò la voce che Dossetti mangiasse e naturalmente volesse far mangiare anche gli altri con la modesta cifra di 300 lire al giorno. Nella prima foto Dossetti consuma il pasto presso la trattoria La spiga in via Broccaindosso 2, di fronte alla casa di G. Carducci. Nella copertina del Libro Bianco su Bologna scompaiono forchetta, tagliatelle e bottiglie e rimane solo l ascetico laeder. In una corrispondenza di Indro Montanelli sul Corriere della Sera Giuseppe Dozza osservava: I santi promettono solo diete e penitenze, e a Bologna sa Libro Bianco su Bologna / Fotografie /

6 DOSSETTI RISPONDE AGLI ELETTORI Qui parlerà Dossetti : annunci di questo tenore, con breve preavviso, apparvero un po dovunque in tutti i quartieri della città, nelle zone di maggior ritrovo e persino in luoghi fino ad allora proibiti, quali ad esempio i cancelli delle maggiori fabbriche della città. Il metodo era quello del colloquio, con la possibilità di fare domande e ottenere immediatamente risposte dalla voce di Dossetti Libro Bianco su Bologna / Fotografie /

7 26 NOVEMBRE 1966 Palazzo d Accursio: il nuovo Sindaco Guido Fanti conferisce la cittadinanza onoraria al Cardinal Lercaro. Si riconoscono oltre al Card.Lercaro e al suo giovane Ausiliare Mons. Luigi Bettazzi, don Giuspeppe Dossetti, l on. Salizzoni, l on.elkan, l on.bersani. La città sembra aver conquistato un vero spirito di consorzio (Libro Bianco su Bologna, I Fondamenti ) Libro Bianco su Bologna / Fotografie /

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