REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 2 LIVELLO IN MECCATRONICA & MANAGEMENT MEMA 4^ Edizione Anno Accademico 2015/2016

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 2 LIVELLO IN MECCATRONICA & MANAGEMENT MEMA 4^ Edizione Anno Accademico 2015/2016"

Transcript

1 REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 2 LIVELLO IN MECCATRONICA & MANAGEMENT MEMA 4^ Edizione Anno Accademico 2015/2016 Articolo 1 Istituzione del Master L Università Carlo Cattaneo - LIUC istituisce la 4 a edizione del Master universitario di 2 livello in Meccatronica & Management - MEMA (di seguito Master). Il Master è istituito ai sensi dell'art. 28 dello Statuto e delle disposizioni del Regolamento d'ateneo per la Scuola di Master. Con Decreto Rettorale è emesso il Bando di ammissione, che regolamenta il concorso di ammissione al Master. 1.1 Partnership Il Master è realizzato in collaborazione con un gruppo di aziende, leader a livello internazionale, nel settore dell automazione industriale. Articolo 2 Destinatari, obiettivi e sbocchi professionali Il Master è rivolto a giovani laureati in ingegneria meccanica, industriale, fisica, elettronica, elettrica, biomedica, aerospaziale e dell automazione e intende sviluppare nei partecipanti un patrimonio solido di competenze professionali e manageriali specifiche per il settore dell automazioneuna fornendo una preparazione tecnologica specifica per il settore con competenze manageriali e abilità comportamentali. Le competenze acquisite nel corso del Master possono far accedere ad aziende del settore della automazione. Articolo 3 Requisiti di ammissione 3.1 Titoli di studio necessari Per l ammissione al Master è indispensabile il possesso di una laurea di 2 livello o titolo equipollente. Ulteriori requisiti necessari sono specificati a Bando. 3.2 Titoli conseguiti presso università non italiane Per i titoli di studio conseguiti in università non italiane la documentazione richiesta è definita a Bando. Mod.MeR01 - Regolamento Meccatronica & Management-MEMA ed. 4 - pag. 1 di 18

2 3.3 Laureandi I laureandi possono iscriversi in ipotesi ai Master, purché abbiano superato tutti gli esami prescritti nel loro corso di laurea, presentato domanda di laurea e superato le prescritte prove di selezione al Master. L iscrizione dovrà essere perfezionata entro la sessione di laurea dichiarata e comunque antecedente l'anno Accademico di svolgimento del Master. Nel caso lo studente non riuscisse a laurearsi nei tempi dichiarati, la sua iscrizione al Master sarà considerata nulla e gli importi pagati restituiti. 3.4 Divieto di contemporanea iscrizione Le norme nazionali non consentono l iscrizione contemporanea a più corsi universitari. Il candidato pertanto dovrà dichiarare di non trovarsi in tale situazione di incompatibilità. Articolo 4 Domanda di ammissione alla selezione Il candidato dovrà presentare domanda di ammissione alla selezione (Application Form) secondo le modalità specificate a Bando. Articolo 5 Posti disponibili, attivazione e modalità di partecipazione 5.1 Numero minimo e numero massimo di posti Il numero delle candidature ammissibili è stabilito a Bando. 5.2 Attivazione del Master L'Università si riserva di non attivare il Master in caso di mancato raggiungimento del numero minimo di iscritti previsto nel Bando, dandone tempestiva comunicazione agli interessati entro il 15 giorno dalla data prevista di inizio. In caso di mancata attivazione del Master, l'università provvederà a restituire le eventuali tasse incassate con esclusione di ulteriori altre spese, materiali e non, sostenute dal candidato. 5.3 Iscrizioni in ritardo Il Direttore del Master potrà accettare, nel caso in cui non sia stato superato il numero massimo di iscritti previsto a Bando e secondo il proprio insindacabile apprezzamento e giudizio, eventuali ulteriori iscrizioni di candidati idonei e in regola con la prescritta documentazione entro e non oltre la prima sessione d esame del Master. 5.4 Partecipazione di Uditori Al Master non sono ammessi uditori. 5.5 Partecipazione a singoli moduli o corsi Non è consentita l'iscrizioni a moduli singoli. Mod.MeR01 - Regolamento Meccatronica & Management-MEMA ed. 4 - pag. 2 di 18

3 Articolo 6 Organizzazione didattica del Master Sede del Master Le lezioni del Master si terranno presso LIUC, Corso Matteotti 22, Castellanza. Alcune lezioni potranno svolgersi presso la sede delle aziende partner del Master Lingua Le lezioni e le prove d esame del Master si svolgono in lingua italiana e inglese. 6.3 Durata e Crediti Il Master ha la durata di 10 mesi e riconosce 62 Crediti Formativi Universitari (CFU). Le ore d aula frontale sono previste in Sintesi del Piano Studi Il percorso formativo è a tempo pieno. Prevede un tirocinio e la realizzazione di un project work da sviluppare sotto la supervisione di un tutor accademico. Le materie di insegnamento possono essere integrate da corsi, conferenze e seminari su argomenti specialistici tenuti da studiosi delle varie materie. Il Piano degli Studi, con la specifica della materia di insegnamento, delle ore e del Settore Scientifico Disciplinare è allegato al seguente Regolamento. 6.5 Calendario delle lezioni Il calendario dettagliato delle lezioni e degli esami viene pubblicato sul sito del Master. 6.6 Requisiti di Frequenza Gli iscritti sono tenuti a seguire i corsi delle lezioni e a partecipare alle attività pratiche. Per essere ammesso alla prova finale, lo studente dovrà avere frequentato le lezioni e le altre attività previste a piano studi per non meno dell 80%. Articolo 7 Tasse e contributi Le quote di partecipazione al Master e le modalità di versamento della stessa sono indicate a Bando. I candidati dovranno dichiarare nella domanda di iscrizione di conoscere ed accettare l Art. 27 del Regolamento Studenti, approvato con R.D. n.1269/38, che qui si intende richiamato ed applicato al Master, altresì dichiarando di accettare e riconoscere di non avere diritto in nessun caso, alla restituzione delle tasse, soprattasse, rate e contributi pagati. Mod.MeR01 - Regolamento Meccatronica & Management-MEMA ed. 4 - pag. 3 di 18

4 Articolo 8 Direzione, coordinamento didattico e Comitato di direzione scientifica Il Direttore del Master, Vittorio D'Amato, dirige il Master ed esplica la sua attività nel rispetto dello Statuto, del Regolamento didattico di Ateneo e del presente Regolamento; dura in carica per l intera durata del Master e ne firma i diplomi finali. Il Coordinatore didattico, Elena Tosca, coadiuva il Direttore nelle attività operative. Il Comitato di Direzione Scientifica, che provvede ad orientare scientificamente il Master sul piano dei contenuti necessari per una proficua formazione degli studenti e che vigila sull andamento del Master, è composto dai seguenti membri: Gianfranco Rebora (Università Carlo Cattaneo - LIUC), Vittorio D Amato (Direttore del Master - Università Carlo Cattaneo - LIUC), Carlo Noè (Università Carlo Cattaneo - LIUC), Elena Tosca (Università Carlo Cattaneo - LIUC), Guido Belforte (Politecnico di Torino), Giampaolo Arosio (Festo Spa), Enrico Loccioni (Gruppo Loccioni). Articolo 9 Incarichi di docenza Gli incarichi di docenza sono proposti dal Direttore del Master al Comitato di Coordinamento della Scuola Master. Gli incarichi e i compensi sono deliberati dal Comitato esecutivo. I docenti nell accettare l incarico si impegnano a espletarlo con la necessaria diligenza e professionalità, rispettando in particolare il calendario delle lezioni. I docenti non possono farsi sostituire in aula e devono informare tempestivamente il Direttore del corso in caso di eventuali gravi impedimenti. Il Direttore a sua volta avvisa gli uffici di competenza e, in caso di urgenza, può apportare limitate variazioni alla docenza da sottoporre per ratifica alla prima riunione utile del Comitato di Coordinamento della Scuola di Master. Articolo 10 Sospensione Master e passaggio ad edizione successiva Lo studente iscritto ad un Master può presentare al Direttore del Master istanza di sospensione per giustificato motivo oggettivo con conseguente chiusura della carriera. Potrà in seguito, nel caso in cui siano attivate ulteriori edizioni, completare il Master nella sola prima edizione utile presentando al Direttore del Master una seconda istanza di immatricolazione con riconoscimento dei crediti già acquisiti e dei versamenti già effettuati, pagando una tassa di segreteria (attualmente fissata in Euro 250,00 ma che potrà essere soggetta ad eventuali variazioni d importo conformemente a quanto definito dai regolamenti universitari), l imposta di bollo secondo il valore vigente e l eventuale integrazione di quanto dovuto per la copertura dei costi della nuova edizione. Nel caso in cui la sospensione dal Master non fosse avvenuta per giustificato motivo oggettivo, lo studente dovrà versare l eventuale saldo delle tasse dell'edizione Master alla quale era originariamente iscritto. Nel caso in cui decidesse di riscriversi ad un edizione Mod.MeR01 - Regolamento Meccatronica & Management-MEMA ed. 4 - pag. 4 di 18

5 successiva del Master dovrà pagare interamente l importo relativo alla nuova edizione ma, pagando una tassa di segreteria (pro tempore fissata in Euro 250,00 ma che potrà essere soggetta ad eventuali variazioni d importo conformemente a quanto definito dai regolamenti universitari), gli verranno comunque riconosciuti i crediti acquisiti. Le istanze validate dal Direttore del Master verranno vagliate dalla Scuola di Master. Se nessuna edizione successiva dovesse essere attivata, lo studente non potrà completare il percorso Master. Articolo 11 Norme etiche procedure antiplagio Gli studenti dei Master universitari sono a pieno titolo studenti dell Università con tutti gli obblighi e i diritti degli studenti dei corsi di laurea, di laurea specialistica e di laurea magistrale. Le violazioni al Codice etico e disciplinare della comunità universitaria adottato dall Università sono oggetto delle procedure disciplinari. Tutte le tesi dei corsi Master devono essere sottoposte, a cura del Direttore del Master o di un suo delegato, alla valutazione del software antiplagio. Articolo 12 Verifiche di apprendimento e modalità di rilascio del diploma Master Per il conseguimento del Diploma del Master è richiesto il superamento delle prove di esame di ogni singolo corso, la frequenza prevista a Bando, nonché il superamento di un esame finale consistente nella discussione di una dissertazione scritta su una o più materie di insegnamento o sviluppate durante il tirocinio. Eventuali esami residui potranno essere recuperati in apposite sessioni. I voti d'esame sono espressi in TRENTESIMI. La Commissione degli esami di profitto è definita dal Direttore del Master. La Commissione giudicatrice dell'esame finale è costituita da cinque docenti del Master. La votazione finale è espressa in CENTODECIMI. E prevista una sessione ordinaria di tesi ed una di eventuale recupero in caso di gravi e giustificati motivi da parte del candidato. A coloro che abbiano superato l esame finale viene rilasciato il diploma di Master Universitario in Meccatronica & Management di 2 livello. Articolo 13 Decreto Rettorale di emanazione del Regolamento Il Regolamento del Master è emanato con decreto del Rettore. In relazione agli insegnamenti da attivare, la nomina dei docenti è effettuata con le procedure previste dallo Statuto. Il presente decreto sarà pubblicato nel Manifesto degli Studi. Mod.MeR01 - Regolamento Meccatronica & Management-MEMA ed. 4 - pag. 5 di 18

6 Allegato: Piano degli studi e Syllabus ALLEGATO/1 PIANO STUDI MODULI CORSI ORE AULA CREDITI SSD SISTEMI AUTOMATICI 40 4 ING-IND/31 CONCETTI DI BASE, PROGRAMMAZIONE E FUNZIONAMENTO DEI ROBOT INDUSTRIALI 28 2 ING-INF/04 COSTRUIRE MACCHINE SPECIALI SU COMMESSA 16 2 ING-IND/14 TECHNICALITY MANIPOLAZIONE MECCATRONICA 32 3 ING-IND/13 PER IL SETTORE SISTEMI DI VISIONE PER L'AUTOMAZIONE 32 3 ING-IND/31 DI AUTOMAZIONE SISTEMI PNEUMATICI 40 3 ING-IND/13 COLLAUDO DI UN SISTEMA MECCATRONICO 16 1 ING-IND/13 OPERATIONS MANAGEMENT 20 1 ING-IND/17 PROGETTAZIONE DI SISTEMI MECCATRONICI 28 2 ING-IND/13 TECHNICALITY PER IL SETTORE DELL'AUTOMAZIONE MANAGEMENT: GESTIONE E MOTIVAZIONE DELLE PERSONE 16 3 SECS-P/10 PRINCIPI DI SVILUPPARE LA LEADERSHIP 24 2 SECS-P/10 MANAGEMENT E ECONOMIA AZIENDALE 20 3 SECS-P/07 GESTIONE DELLE COMUNICAZIONE E PUBLIC SPEAKING 12 1 SECS-P/10 RISORSE UMANE VALUTAZIONE PRESTAZIONE E SVILUPPO COMPETENZE 12 1 SECS-P/10 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 12 2 SECS-P/10 PRINCIPI DI MANAGEMENT E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE PROBLEM SOLVING PROBLEM SOLVING & DECISION MAKING: PENSIERO SISTEMICO IN AZIONE 20 2 SECS-P/10 & DECISION CHANGE MANAGEMENT 12 2 SECS-P/10 MAKING PROJECT MANAGEMENT 16 2 SECS-P/10 PROBLEM SOLVING & DECISION MAKING 48 6 COMPETENZE DI VENDITE E TEAM SELLING 32 2 SECS-P/08 VENDITA E COMMERCIALI GESTIONE DI ACCOUNT E DI VENDITE COMPLESSE 12 1 SECS-P/08 COMPETENZE DI VENDITA E COMMERCIALI 44 3 WORKSHOP TESTIMONIANZE ED EVENTI 16 0 TOTALE AULA STAGE E PROJECT WORK 20 ORE TOTALI MASTER 62 Mod.MeR01 - Regolamento Meccatronica & Management-MEMA ed. 4 - pag. 6 di 18

7 ALLEGATO/2 SYLLABUS TECHNICALITY PER IL SETTORE DELL AUTOMAZIONE Responsabile del modulo: Ing. Roberto Fattori - Festo Italia Spa Sistemi automatici Manipolazione meccatronica Sistemi di visione per l automazione Sistemi pneumatici Collaudo di un sistema meccatronico Concetti di base, programmazione e funzionamento dei robot industriali Costruire macchine speciali su commessa Operations management Progettazione di sistemi meccatronici SISTEMI AUTOMATICI - Conoscere funzionalità, metodi di interfacciamento, architetture hardware - Acquisire conoscenze generali sulle Reti di campo industriali - Analizzare un automazione per progettare il Software di controllo (IEC ) - Conoscere le caratteristiche generali di sensori e trasduttori - Conoscere le principali architetture di un sistema di acquisizione e analisi dati - Partecipare alla realizzazione di una automazione - Conoscere il processo di generazione del controllo e stima, dalla modellizzazione alla validazione finale su impianto Analisi della struttura di una linea automatica: Definizione delle specifiche di un automazione industriale Componenti di un Controllore programmabile: - Tipi di segnale - Unità centrale, schede di espansione, schede di rete, interfacce operatore - Configurazione hardware e Software - Analisi e programmazione delle funzione logiche di base Tipologie di Reti di Campo: - Tipi di strutture e tipologie di rete - Differenze tra bus seriali, bus di campo e reti - Analisi funzionale delle strutture più note Struttura e componenti di una linea automatica: - Analisi delle funzionalità richieste dalle specifiche - Scelta della struttura hardware: sensori, attuatori, PLC, Motion, Reti, interfaccia Uomo - macchina - Definizione della architettura software - Descrizione delle funzionalità dei singoli moduli software Sistemi di misura e controllo per feedback: - Sensori e Trasduttori: Caratteristiche generali e prestazioni Principali sensori utilizzati in ambito industriale - Sistemi di acquisizione: Mod.MeR01 - Regolamento Meccatronica & Management-MEMA ed. 4 - pag. 7 di 18

8 Componenti principali di un sistema di misura Aspetti generali e problemi legati all acquisizione dei dati Principali architetture dei sistemi di acquisizione - Sistemi di misura tradizionali vs sistemi automatici in linea di produzione: Generalità sul controllo di qualità automatico Caratteristiche e prestazioni dei sistemi automatici rispetto a quelli manuali Realizzazione guidata dell automazione - Montaggio, cablaggio - Configurazione hardware del sistema di controllo - Scrittura dei moduli software e loro verifica funzionale - Messa in funzione del sistema Approccio model based design: - Il proceso di realizzazione di un modello fisico matematico dell'impianto - Definizione requisiti del modello e del sistema - Esempi di modellizzazione - L'identificazione e validazione del sistema Sintesi del controllo e stima e validazione su impianto: - Sintesi di stimatori basati su modello - Uso del modello per la sintesi del controllo - Validazione su impianto (HIL e fast prototyping) - Utilizzo 6 SIGMA per analisi dati e pianificazione attività sperimentale MANIPOLAZIONE MECCATRONICA - Conoscere funzionalità, architetture meccaniche, elettriche e di controllo - Acquisire conoscenze generali sui sistemi di presa - Acquisire conoscenze generali sul dimensionamento meccanico - Acquisire conoscenze generali sul dimensionamento elettrico - Partecipare alla messa in funzione di un sistema di manipolazione Descrizione delle funzionalità base di un sistema di manipolazione automatizzato: - Descrizione di un sistema di manipolazione - Sistemi di presa - Tipologie di attuatori e loro caratteristiche - Tipologie di motori elettrici e loro caratteristiche - Sistemi di controllo elettro-pneumatici Dimensionamento e scelta dei sistemi di presa - Analisi delle specifiche. - Scelta e dimensionamento del sistema di presa. - Generazione del vuoto per sistemi di presa. Dimensionamento e scelta attuatori meccanici: - Analisi delle specifiche - Scelta della architettura meccanica - Dimensionamento della struttura meccanica Dimensionamento e scelta degli attuatori elettrici e/o pneumatici: - Scelta degli attuatori elettrici e/o pneumatici più idonei - Dimensionamento del sistema di regolazione elettrico e/o pneumatico - Definizione della architettura di controllo Realizzazione guidata del sistema di manipolazione - Montaggio, cablaggio Mod.MeR01 - Regolamento Meccatronica & Management-MEMA ed. 4 - pag. 8 di 18

9 - Configurazione del sistema di manipolazione - Messa in funzione del sistema SISTEMI DI VISIONE PER L AUTOMAZIONE - Conoscere funzionalità, architetture hardware, metodi di interfacciamento - Acquisire conoscenze generali sulle varie tipologie di telecamere e sensori complessi - Acquisire conoscenze generali sulle ottiche e sugli illuminatori - Analizzare le varie tipologie di utilizzo nel campo della automazione - Partecipare alla messa in funzione di un sistema di visione Telecamere e sensori: - La visione semplice e complessa - Telecamere intelligenti - Scelta della telecamera - Interfacciamento digitale e tramite reti di campo Ottiche ed illuminatori: - Principi di ottica. - Tipologie di obiettivi e filtri - Tipologie di illuminatori Tipologie di utilizzo: - Controllo qualità - Guida per manipolatori - Diagnosi per la ottimizzazione di sistemi automatici ad alta velocità SISTEMI PNEUMATICI - Conoscere funzionalità, architetture hardware, metodi di interfacciamento - Acquisire conoscenze generali sulle varie tipologie di attuazione e controllo pneumatico - Acquisire conoscenze generali sui sistemi pneumatici con elettronica integrata - Analizzare le varie tipologie di utilizzo nel campo dell automazione - Sistemi pneumatici sicuri nell ambito della Direttiva macchine - Utilizzo dell aria compressa e risparmio energetico Principi di Pneumatica I: - Cilindri - Valvole - Simbologia - Circuiti di base Principi di Pneumatica II: - Cilindri specializzati e loro applicazioni - Elettrovalvole e interfacce - Elettrovalvole distribuite e aggregate Pneumatica proporzionale: - Elettrovalvole proporzionali - Controllo in pressione e controllo in flusso - Controllo proporzionale con tecniche digitali Caratteristiche operative e dinamica dei sistemi pneumatici: - Sistemi RLC Mod.MeR01 - Regolamento Meccatronica & Management-MEMA ed. 4 - pag. 9 di 18

10 - Caratteristiche di portata della valvole - Effetti degli attriti nei cilindri Generazione e gestione efficiente dell aria compressa: - Centrali di compressione; compressori e trattamento dell aria - Scelta del livello di pressione - Moltiplicatori di pressione e generazione autonoma Sistemi pneumatici sicuri: - Fondamenti della Normativa macchine. - Analisi del rischio e livelli di sicurezza. - Esempi di funzioni di sicurezza e relativi circuiti. Ottimizzazione dell utilizzo dell aria compressa: - Generazione dell aria compressa. - Distribuzione dell aria compressa. - Scelta ottimizzata dei componenti per minimizzare il consumo energetico. - Metodi di misura della generazione di aria compressa. - Metodi di misura del consumo di aria compressa. - Metodi per la ricerca di perdite in un sistema pneumatico complesso. - Metodi per la misura della qualità dell aria compressa. COLLAUDO DI UN SISTEMA MECCATRONICO - Applicare le competenze acquisite nei corsi del modulo Technicality - Acquisire una metodologia per effettuare la messa in funzione di un sistema reale - Effettuare la messa in funzione di un sistema reale in condizioni sicure - Fornire una visione complessiva ed approfondita delle attività tipiche dello studio, realizzazione e attivazione di un sistema meccatronico nell ambito della realtà industriale Descrizione del sistema - Descrizione delle specifiche - Descrizione del sistema di presa - Descrizione del sistema di visione - Descrizione della struttura meccanica - Descrizione della architettura di controllo Messa in funzione: - Introduzione sulle varie fasi di una messa in funzione di un sistema reale - Realizzazione passo passo delle singole fasi Accettazione del sistema: - Verifica dei risultati ottenuti e confronto con le specifiche richieste CONCETTI DI BASE, PROGRAMMAZIONE E FUNZIONAMENTO DEI ROBOT INDUSTRIALI - Acquisire una panoramica delle differenti tipologie di Robot - Conoscere principi e logiche di funzionamento dei Robot industriali - Utilizzare strumenti per effettuare una semplice programmazione Tipologie di Robot e criteri di scelta Prestazioni Campi di impiego Mod.MeR01 - Regolamento Meccatronica & Management-MEMA ed. 4 - pag. 10 di 18

11 Sicurezza dei Robot e celle robotizzate Interfacciamento e bus di campo per la gestione delle periferiche Descrizione delle funzionalità base di un robot industriale: Istruzioni di sicurezza Struttura e funzione di un sistema robot Movimentazione robot Messa in servizio del robot Esecuzione di programmi robot Gestione di file di programma Creazione e modifica di movimenti programmati Applicazione di funzioni logiche nel programma robot Gestione di variabili Utilizzo di pacchetti tecnologici COSTRUIRE MACCHINE SPECIALI SU COMMESSA : Fornire una visione complessiva ed approfondita di tutto il flusso del processo di sviluppo di una macchina, nelle diverse fasi, dall ordine all installazione ed al servizio post-vendita. : Definizione di Macchina Speciale a Commessa La gestione della commessa dall ordine all installazione presso il cliente Progettazione Make/Buy Montaggio Collaudo Macchina Spedizione/Fatturazione Installazione e Training Servizio Post-vendita Il sistema ERP a supporto della Supply Chain Principi generali Applicazioni in differenti settori OPERATIONS MANAGEMENT : - Capire come una gestione efficace ed efficiente delle operations può supportare la missione aziendale, incrementando il vantaggio competitivo e riducendo i costi - Comprendere come le tecnologie dell informazione e della comunicazione applicate alla gestione della produzione permettano di migliorare il servizio al cliente e la produttività dell azienda : - La previsione delle vendite - La schedulazione della produzione - La gestione delle promesse ai clienti - Le esecuzioni delle operazioni - La pianificazione delle scorte - La sincronizzazione tra domanda e fornitura - La pianificazione della capacità produttiva - La visibilità lungo la supply chain - La pianificazione dei materiali - Il controllo delle prestazioni Mod.MeR01 - Regolamento Meccatronica & Management-MEMA ed. 4 - pag. 11 di 18

12 - La gestione degli acquisti e il processo di acquisto - MRP - La gestione dei magazzini - La qualità PROGETTAZIONE DI SISTEMI MECCATRONICI : - Conoscere le principali normative di sicurezza ed apprendere le nozioni di base di progettazione meccatronica, dimensionamento e di automazione industriale. : Sicurezze funzionali applicate alla meccatronica: - Nozioni di base sui concetti di sicurezza applicata alle macchine (Normative di riferimento e Performance level), - Nozioni di base sulle funzionalità estese di sicurezza funzionali (STO, SoS, SS1/2, SLS..etc, con esercitazione pratica sui nostri PLC di sicurezza) Progettazione meccatronica di un portale cartesiano a 3 assi: - Nozioni di base su motorizzazioni asincrone e sincrone e tipologie di riduttori (differenze, caratteristiche e campi applicativi), - Nozioni di base sui riduttori e dimensionamento delle catene cinematiche tramite sw Workbench (differenze, caratteristiche, campi applicativi ed esercizi pratici di dimensionamento su alcuni casi reali) - Nozioni di base sui principi generali di automazione industriale (Motion Controller, I/O, HMI, Bus di campo e azionamenti elettrici), - Sviluppo di un portale cartesiano Gantry a 3 assi (definizione dell architettura hw di sistema con cenni di programmazione logica PLC/Motion e gestione della cinematica cartesiana tramite sw Multimotion) Mod.MeR01 - Regolamento Meccatronica & Management-MEMA ed. 4 - pag. 12 di 18

13 PRINCIPI DI MANAGEMENT E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Responsabile del modulo: Prof. Vittorio D'Amato Economia aziendale Organizzazione aziendale Valutazione prestazione e sviluppo competenze Sviluppare la leadership Comunicazione e public speaking Management: gestione e motivazione delle persone ECONOMIA AZIENDALE L'insegnamento di Economia aziendale introduce gli allievi a una visione unitaria dei fenomeni aziendali. Il corso offre gli elementi per comprendere il ruolo delle diverse funzioni tecnico-professionali nel concorrere allo sviluppo e alla funzionalità duratura dell'impresa. Al fine di approfondire le conoscenze del funzionamento delle aziende, il corso si divide in due moduli. Il primo modulo sviluppa i fondamenti dell economia aziendale, mentre il secondo modulo sviluppa il tema del sistema informativo contabile nelle imprese. 1 Fondamenti di Economia aziendale - Il concetto di azienda e l'economia aziendale - Finalità delle aziende - Gli assetti istituzionali. Economicità - La struttura della azienda, l'ambiente economico, il sistema competitivo - Le scelte aziendali: economiche, di estensione, di organizzazione 2 Introduzione al bilancio di esercizio - Le finalità del bilancio di esercizio e la logica della partita doppia per la rilevazione contabile degli accadimenti di gestione - Elementi fondamentali per la lettura e l interpretazione del bilancio di esercizio: la riclassificazione degli schemi di stato patrimoniale e conto economico - La costruzione dei principali indicatori o quozienti di bilancio ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Il corso di Organizzazione aziendale mira ai seguenti obiettivi: fornire a tutti gli studenti gli elementi di base utili per capire il funzionamento dell'organizzazione delle imprese; fornire criteri e strumenti di progettazione dell organizzazione applicabili al livello dell'intera azienda, delle sue specifiche unità operative e dei ruoli o compiti professionali. 1. Teorie organizzative: - l'organizzazione come parte dell'azienda, come attività/funzione e come teoria-visione; - i fondamenti dello studio delle organizzazioni e i principali problemi affrontati nello sviluppo storico delle teorie dell'organizzazione. Modelli e paradigmi del periodo "classico": Taylorismo e Scientific Management, Relazioni Umane, studi sulla burocrazia. Le critiche al concetto "meccanico" di organizzazione. L approccio sistemico e il modello "organico". L evoluzione più recente degli studi organizzativi. 2. Strutture organizzative: Forme, schemi, strutture ed in particolare: Mod.MeR01 - Regolamento Meccatronica & Management-MEMA ed. 4 - pag. 13 di 18

14 - Le strutture organizzative gerarchiche - Le strutture organizzative non gerarchiche - Le Reti VALUTAZIONE PRESTAZIONE E SVILUPPO COMPETENZE Il corso ha l'obiettivo di fornire ai partecipanti gli elementi essenziali del processo di valutazione e di sviluppo delle competenze. In particolare, il corso consente di affrontare le principali problematiche relative al performance management, approfondendo finalità e metodologie e fornendo gli strumenti e le competenze di base per la definizione degli obiettivi e la gestione del feedback. I sistemi di valutazione: valutazione della posizione, della prestazione e del potenziale Natura e obiettivi della valutazione Il processo di valutazione delle prestazioni: dalla definizione degli obiettivi al colloquio di valutazione e sviluppo L analisi e la valutazione del potenziale Lo sviluppo delle competenze ed il modello competenze SVILUPPARE LA LEADERSHIP La leadership è cambiata, non esiste più quella netta differenza tra manager e leader. Il leader non basta più, ci vogliono i leader. Obiettivo principale del corso è quello di presentare ai partecipanti i nuovi modelli in tema di leadership e le nuove competenze dei leader efficaci. Verrà inoltre affrontato il tema di come sviluppare la leadership a tutti i livelli aziendali. I partecipanti avranno inoltre la possibilità di effettuare un self assessment delle nuove competenze dei leader efficaci. - Management e leadership: cosa è cambiato - la nuova leadership: cosa deve fare il leader - le competenze dei leader efficaci - la leadership riguarda tutti o quasi - il cuore della leadership: Create una causa ed avrete un business - la nuova Leadership: servant leadership e leadership risonante - leadership ed innovazione COMUNICAZIONE E PUBLIC SPEAKING Comunicare, convincere e persuadere Obiettivo L obiettivo di questa parte è quello di portare i partecipanti a migliorare l approccio professionale alla comunicazione interpersonale attraverso una più attenta analisi del proprio interlocutore ed attraverso l apprendimento di alcune strategie base di comunicazione. L approccio professionale alla comunicazione interpersonale - le variabili della comunicazione - le regole della comunicazione - le mosse comunicazionali Analisi dell interlocutore: caratteristiche e motivazioni di fondo - la comunicazione non verbale - caratteri indicali, gestualità, prossemica Mod.MeR01 - Regolamento Meccatronica & Management-MEMA ed. 4 - pag. 14 di 18

15 - le mappe di realtà: i valori e le convinzioni - saper leggere i comportamenti: i bisogni Le strategie comunicazionali efficaci in ragione delle caratteristiche dell interlocutore - i sistemi di rappresentazione sensoriale - le strategie cognitive e comunicazionali; - le chiavi di accesso visive e le strategie decisionali MANAGEMENT: GESTIONE E MOTIVAZIONE DELLE PERSONE Obiettivo La maggior parte delle organizzazioni utilizza modelli di management vecchi di almeno 50 anni e non più adatti alle nuove sfide. Reinventare il management è di fondamentale importanza, in quanto il vantaggio competitivo non si ottiene solamente con un buon modello di business ma anche con un valido modello di management. Il corso dopo avere affrontato e declinato la differenza tra Business Model e Management Model propone un nuovo modello di management (Management 3.0) ed il profilo delle nuove competenze che il Manager 3.0 deve possedere per gestire il presente, creare il futuro e costruire organizzazioni dove le persone siano realmente i principali stakeholder. Business Model & Management Model L'importanza del Why Cosa fare per permettere alle persone di lavorare al meglio Il processo delega Il processo psicologico in base al quale la motivazione nasce, si sviluppa e svanisce Le teorie fondamentali sulla motivazione Credenze erronee riguardo alla motivazione Quando premiare equivale a deprimere Prima di motivare evitiamo di demotivare Dalla motivazione all engagement Misurare l engagement PROBLEM SOLVING & DECISION MAKING E GESTIONE DEI PROCESSI DI CAMBIAMENTO Responsabile del modulo: Prof.ssa Elena Tosca - Problem solving & decision making: pensiero sistemico in azione - Change Management - Pianificazione attività e project management PROBLEM SOLVING & DECISION MAKING: PENSIERO SISTEMICO IN AZIONE La sessione si propone di portare i partecipanti a comprendere le logiche di base e gli strumenti utili all analisi, alla definizione e risoluzione efficace dei problemi aziendali individuando le caratteristiche del processo decisionale più opportuno e definendone pregi e difetti. Mod.MeR01 - Regolamento Meccatronica & Management-MEMA ed. 4 - pag. 15 di 18

16 Le fasi del problem solving & decision making Mappare e gestire la complessità: il linguaggio e gli strumenti del Pensiero Sistemico Riconoscere i motori della crescita e i fattori limitanti Come trovare l effetto leva Dynamic Thinking: cogliere i mille rimbalzi della pallina Cosa accade se: dalla strategia alla simulazione dinamica Micromondi e Management Flight Simulator CHANGE MANAGEMENT Comprendere le varie fasi del processo di cambiamento ed imparare a gestirle con successo. Fornire strumenti e competenze per imparare a gestire con successo il processo di change management. Change management in azione: - I pilastri del cambiamento - Cambiamento ed apprendimento, un binomio inscindibile - Il processo di cambiamento autodiretto - Paure, resistenze: come superarle - Più spingi più resisto: imparare ad aspettare il momento giusto. - CHKEYS: un modello di cambiamento in 7 fasi. Cambiamento e cultura aziendale: - Sviluppare la cultura del cambiamento - Cambiamento operativo, strategico, organizzativo e culturale PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ E PROJECT MANAGEMENT - Conoscere le principali metodologie e la strumentazione tecnica - Acquisire la consapevolezza delle difficoltà di gestione di un progetto Apprendimento di un modello per la gestione dei progetti - Il ruolo del Project Manager e degli altri attori insieme alle relazioni organizzative - Definire gli obiettivi del progetto; modalità e impatto sulla soddisfazione del cliente - L incertezza del progetto: rischi ed opportunità Conoscere le fasi di progetto e sperimentare la pianificazione e il controllo - Acquisire la conoscenza per la corretta gestione delle Fasi: Avvio, Impostazione, Pianificazione, Esecuzione, Monitoraggio e Chiusura - Imparare l utilizzo della WBS (Work Breakdown Structure) nella pianificazione del progetto - Costruire il reticolo di relazioni tra le diverse attività, valutare il costo e i tempi, individuare e utilizzare il percorso critico Apprendere gli strumenti per la gestione - Monitorare lo stato di avanzamento - Analizzare gli scostamenti ed aggiornare le previsioni - Impostare efficacemente le azioni correttive Apprendere gli strumenti per la gestione manageriale di un progetto - La comunicazione efficace in un progetto - La gestione del team e la leadership di progetto Mod.MeR01 - Regolamento Meccatronica & Management-MEMA ed. 4 - pag. 16 di 18

17 - Prevenire i conflitti e negoziare COMPETENZE DI VENDITA E COMMERCIALI Responsabile del modulo: Giampiero Bighiani, Direttore Generale - Festo Italia Spa - Vendite e Team Selling - Gestione di account e vendite complesse VENDITE E TEAM SELLING - Apprendere le tecniche per una efficace gestione del ciclo della vendita - Acquisire competenze per la gestione degli atteggiamenti sulla base dello stile comportamentale del cliente - Apprendere l importanza delle tecniche di negoziazione per il raggiungimento degli obiettivi - Comprendere le dinamiche della vendita in Team Il ciclo della vendita - Analisi delle fasi necessarie per una efficace gestione della vendita - Comprendere i fabbisogni dei clienti - Domande ed ascolto strategico per comprendere meglio i fabbisogni dei clienti Stili comportamentali e Atteggiamenti dei clienti - I diversi atteggiamenti del cliente e le tecniche per una efficace gestione - Gli stili comportamentali, il modello DISC - Tecniche e metodi per una efficace gestione e fidelizzazione dei clienti in ottica relazionale La negoziazione e la vendita in Team - Le basi per una efficace negoziazione - Tecniche di negoziazione efficace - Le fasi di creazione di un Team - La gestione del cliente da un Team completo GESTIONE DI ACCOUNT E VENDITE COMPLESSE - Fornire un modello di riferimento per la gestione di grandi clienti - Apprendere metodi e strumenti per sviluppare una relazione di lungo periodo, assicurarsi il ruolo di fornitore preferenziale, impostare un piano di sviluppo del cliente strategico - Il ruolo dell account manager - La differenza tra vendita e account management La prospettiva del cliente - Il processo d acquisto di clienti complessi - Il valore per il cliente e lo sviluppo dei criteri decisionali - Le strategie di approvvigionamento ed i contratti a lungo termine Sviluppare la strategia commerciale sul cliente - Criteri e strumenti per la selezione, l analisi e la gestione dei clienti chiave - L analisi del portafoglio clienti - Criteri e misure per l analisi economica del cliente Mod.MeR01 - Regolamento Meccatronica & Management-MEMA ed. 4 - pag. 17 di 18

18 Dalla strategia all azione - La gestione del progetto cliente - Account planning: prospettiva strategica e operativa - L allocazione delle risorse disponibili e il lavoro di gruppo Mod.MeR01 - Regolamento Meccatronica & Management-MEMA ed. 4 - pag. 18 di 18

TECHNICALITY PER IL SETTORE DELL AUTOMAZIONE

TECHNICALITY PER IL SETTORE DELL AUTOMAZIONE ALLEGATO/2 SYLLABUS TECHNICALITY PER IL SETTORE DELL AUTOMAZIONE Responsabile del modulo: Ing. Roberto Fattori - Festo Italia Spa Sistemi automatici Manipolazione meccatronica Sistemi di visione per l

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 1 LIVELLO IN MANAGEMENT AND TEXTILE ENGINEERING MTE Anno Accademico 2015/2016

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 1 LIVELLO IN MANAGEMENT AND TEXTILE ENGINEERING MTE Anno Accademico 2015/2016 REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 1 LIVELLO IN MANAGEMENT AND TEXTILE ENGINEERING MTE Anno Accademico 2015/2016 Articolo 1 Istituzione del Master L Università Carlo Cattaneo - LIUC istituisce il

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 1 LIVELLO IN MANAGEMENT AND TEXTILE ENGINEERING MTE Anno Accademico 2016/2017

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 1 LIVELLO IN MANAGEMENT AND TEXTILE ENGINEERING MTE Anno Accademico 2016/2017 REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 1 LIVELLO IN MANAGEMENT AND TEXTILE ENGINEERING MTE Anno Accademico 2016/2017 Articolo 1 Istituzione del Master L Università Carlo Cattaneo - LIUC istituisce il

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. Art. 1 - Istituzione del Master in Criminologia Forense MA.CRI.F. E istituito presso l Università Carlo

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN CFO- DIREZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Seconda Edizione

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN CFO- DIREZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Seconda Edizione REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN CFO- DIREZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Seconda Edizione Articolo 1 «E istituito presso l Università Carlo Cattaneo -

Dettagli

BANDO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 2 LIVELLO IN MECCATRONICA & MANAGEMENT MEMA 5^ Edizione Anno Accademico 2016/2017

BANDO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 2 LIVELLO IN MECCATRONICA & MANAGEMENT MEMA 5^ Edizione Anno Accademico 2016/2017 BANDO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 2 LIVELLO IN MECCATRONICA & MANAGEMENT MEMA 5^ Edizione Anno Accademico 2016/2017 Articolo 1 Il Master L Università Carlo Cattaneo LIUC istituisce un concorso per l ammissione

Dettagli

LIUC Master universitari

LIUC Master universitari REGOLAMENTO DELMASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN HUMAN RESOURCES MANAGEMENT & ORGANIZATIONAL LEARNING HUREMOL Articolo 1 Istituzione del Master È istituita presso l Università Carlo Cattaneo -

Dettagli

Bando. Master Universitario di secondo livello in. Meccatronica & Management (Management per il Settore dell Automazione) III Edizione

Bando. Master Universitario di secondo livello in. Meccatronica & Management (Management per il Settore dell Automazione) III Edizione Bando Master Universitario di secondo livello in Meccatronica & Management (Management per il Settore dell Automazione) III Edizione Anno Accademico 2014-2015 1 L Università Carlo Cattaneo LIUC istituita

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO. in Business Administration. Executive Master Part Time

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO. in Business Administration. Executive Master Part Time REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO in Business Administration Executive Master Part Time Articolo 1 Istituzione del Master E istituito presso l Università Carlo Cattaneo - LIUC la

Dettagli

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità Articolo 1. Finalità 1. Il presente regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e il funzionamento dei corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente successivi

Dettagli

PROGETTAZIONE AVANZATA DELL'INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CULTURA ITALIANE A STRANIERI ITALS 2 LIVELLO II - EDIZIONE X A.A.

PROGETTAZIONE AVANZATA DELL'INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CULTURA ITALIANE A STRANIERI ITALS 2 LIVELLO II - EDIZIONE X A.A. PROGETTAZIONE AVANZATA DELL'INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CULTURA ITALIANE A STRANIERI ITALS 2 LIVELLO II - EDIZIONE X A.A. 2015-2016 Presentazione Il Master ha lo scopo di qualificare sul piano glottodidattico:

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 1 LIVELLO IN MASTER IN EXPORT AND SALES MANAGEMENT ESME 1^ Edizione Anno Accademico 2015/2016

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 1 LIVELLO IN MASTER IN EXPORT AND SALES MANAGEMENT ESME 1^ Edizione Anno Accademico 2015/2016 REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 1 LIVELLO IN MASTER IN EXPORT AND SALES MANAGEMENT ESME 1^ Edizione Anno Accademico 2015/2016 Articolo 1 Istituzione del Master L Università Carlo Cattaneo - LIUC

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO LIVELLO IN FOOD MANAGEMENT

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO LIVELLO IN FOOD MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO LIVELLO IN FOOD MANAGEMENT Articolo 1 - Istituzione del Master «E istituito presso l Università Carlo Cattaneo - LIUC il Master Universitario di I livello

Dettagli

MANAGEMENT DELLA SOSTENIBILITÀ E DEL CARBON FOOTPRINT LIVELLO I - II EDIZIONE A.A. 2015-2016

MANAGEMENT DELLA SOSTENIBILITÀ E DEL CARBON FOOTPRINT LIVELLO I - II EDIZIONE A.A. 2015-2016 MANAGEMENT DELLA SOSTENIBILITÀ E DEL CARBON FOOTPRINT LIVELLO I - II EDIZIONE A.A. 2015-2016 Presentazione Il Master in Management della Sostenibilità e del Carbon Footprint si propone di formare figure

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Scadenze amministrative per l anno accademico 2012-2013 Per l anno accademico 2012-2013 le scadenze amministrative di seguito riportate che devono essere osservate necessariamente per tutti i corsi di

Dettagli

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

Master annuale di secondo livello Informazione Ambientale e Nuove Tecnologie. a.a. 2011-2012 IUAV - ARPAV

Master annuale di secondo livello Informazione Ambientale e Nuove Tecnologie. a.a. 2011-2012 IUAV - ARPAV Master annuale di secondo livello Informazione Ambientale e Nuove Tecnologie a.a. 2011-2012 IUAV - ARPAV Obiettivi del master Migliorare il grado di percezione, interpretazione, gestione e comunicazione

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE DELLA FIGURA

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria A cura della Prof.ssa Paola Giacone Giacobbe a.s. 2010-2011 Il Sistema

Dettagli

ECONOMIA E LINGUE DELL'EUROPA ORIENTALE LIVELLO I - EDIZIONE III A.A. 2015-2016

ECONOMIA E LINGUE DELL'EUROPA ORIENTALE LIVELLO I - EDIZIONE III A.A. 2015-2016 ECONOMIA E LINGUE DELL'EUROPA ORIENTALE LIVELLO I - EDIZIONE III A.A. 2015-2016 Presentazione Master ELEO è un percorso di formazione che combina trasversalmente competenze linguistiche, economiche e giuridiche.

Dettagli

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8487 - TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 UNIVERSITA DEL SALENTO FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 Nel seguito saranno

Dettagli

Energy Management DI PRIMO LIVELLO

Energy Management DI PRIMO LIVELLO Energy Management MASTER MIP POLITECNICO DI MILANO DI PRIMO LIVELLO A PORDENONE Energy Management MASTER MIP POLITECNICO DI MILANO DI PRIMO LIVELLO Il Master si propone nel territorio in risposta alla

Dettagli

Facoltà: SCIENZE STATISTICHE Corso: 8053 - FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA (L) Ordinamento: DM270 Titolo: FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO Art. 1 Corsi per master universitario 1. L Università promuove, secondo la normativa vigente corsi di alta formazione per il conseguimento di diplomi di master

Dettagli

8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L)

8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Titolo: IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA Università degli Studi di Cagliari Regolamento Didattico del Corso di Studi in Ingegneria Elettrica, A.A. 2007/08 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA Art. 1. Articolazione del Corso di Laurea in Ingegneria

Dettagli

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Vista la legge 9.5.89, n. 168; Vista la legge 19.11.90, n. 341; Vista la legge 15.5.97, n. 127; il D.P.R. 27.1.98, n. 25; il D.M. 3.11.99, n. 509 recante norme concernenti

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE

CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE ORDINAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA GESTIONALE Art. 1 Istituzione. Presso la Facoltà di Ingegneria sede di

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica Classe di laurea magistrale n. LM-33 Ingegneria meccanica DM 270/2004,

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2000. Pagina 1 di 6

UNI EN ISO 9001:2000. Pagina 1 di 6 Tecnico Installatore reti in fibra ottica apparati e sistemi ottici Pagina 1 di 6 Tecnico Installatore reti in fibra ottica, apparati e sistemi ottici La figura in oggetto è: Tecnico installatore reti

Dettagli

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività

Dettagli

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Lettere e Beni culturali Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA IN CULTURE E TECNICHE DELLA MODA CLASSE L- 3 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Requisiti di accesso

Dettagli

Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali

Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) MODALITA PER IL RICONOSCIMENTO CREDITI Dopo le fasi dell immatricolazione riportate nel Bando (http://www.univaq.it/section.php?id=1670&idcorso=574)

Dettagli

Master in innovazione di Reti e Servizi nel Settore ICT. Dai il via al tuo futuro

Master in innovazione di Reti e Servizi nel Settore ICT. Dai il via al tuo futuro Master in innovazione di Reti e Servizi nel Settore ICT Dai il via al tuo futuro ACCENDI NUOVE OPPORTUNITÀ Il tuo futuro parte adesso. Perché il mondo delle telecomunicazioni è il futuro. E Telecom Italia

Dettagli

Facoltà: ECONOMIA - SEDE DI RIMINI Corso: 8847 - ECONOMIA DEL TURISMO (L) Ordinamento: DM270 Titolo: ECONOMIA DEL TURISMO Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Sede Di Rimini Corso di Laurea

Dettagli

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale. Università degli Studi di Bergamo Centro Servizi del Volontariato Anno Accademico 2005/2006 3 Corso di perfezionamento Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale Presentazione Giunto

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI (emanato con Decreto Rettorale N. 645 del 12/03/2003) ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Titoli per l accesso...

Dettagli

VALUTARE NELLA SANITÀ E NEL SOCIALE LIVELLO II - EDIZIONE III A.A. 2015-2016

VALUTARE NELLA SANITÀ E NEL SOCIALE LIVELLO II - EDIZIONE III A.A. 2015-2016 VALUTARE NELLA SANITÀ E NEL SOCIALE LIVELLO II - EDIZIONE III A.A. 2015-2016 Presentazione In considerazione dell'ampio spettro dei corsi di laurea che possono dare accesso al master, le lezioni cominceranno

Dettagli

BANDO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 2 LIVELLO IN MANAGEMENT CLINICO-ORGANIZZATIVO IN GERIATRIA TERRITORIALE, CURE CONTINUATIVE E DI FINE VITA

BANDO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 2 LIVELLO IN MANAGEMENT CLINICO-ORGANIZZATIVO IN GERIATRIA TERRITORIALE, CURE CONTINUATIVE E DI FINE VITA BANDO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 2 LIVELLO IN MANAGEMENT CLINICO-ORGANIZZATIVO IN GERIATRIA TERRITORIALE, CURE CONTINUATIVE E DI FINE VITA Ma.Ge.co.Fi. 1^ Edizione Anno Accademico 2015/2016 Articolo 1

Dettagli

EUROPEAN PROJECT MANAGEMENT QUALIFICATION - epmq. Fundamentals. Syllabus

EUROPEAN PROJECT MANAGEMENT QUALIFICATION - epmq. Fundamentals. Syllabus EUROPEAN PROJECT MANAGEMENT QUALIFICATION - epmq Fundamentals Syllabus Scopo Questo documento presenta il syllabus di epmq Modulo 1 Fundamentals. Il syllabus descrive, attraverso i risultati del processo

Dettagli

Modulo Direzione... 3 Modulo Commerciali... 4 Modulo Segreteria... 5 Modulo Coordinatori... 6 Corso di formazione Elettrica Quadri Di Manovra...

Modulo Direzione... 3 Modulo Commerciali... 4 Modulo Segreteria... 5 Modulo Coordinatori... 6 Corso di formazione Elettrica Quadri Di Manovra... Modulo Direzione... 3 Modulo Commerciali... 4 Modulo Segreteria... 5 Modulo Coordinatori... 6 Corso di formazione Elettrica Quadri Di Manovra...11 Corso di formazione Elettrica Variatori di frequenza...

Dettagli

Master Universitario di I livello in Gestione dei Processi di Vendita

Master Universitario di I livello in Gestione dei Processi di Vendita Master Universitario di I livello in Gestione dei Processi di Vendita Gestione dei processi di vendita Master di I livello L Università degli Studi di Torino Dipartimento di Management, attraverso il Bando

Dettagli

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO 2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto

Dettagli

MASTER di I Livello GLOBAL MARKETING, COMMERCIO E RELAZIONI INTERNAZIONALI. 1ª EDIZIONE 1500 ore 60 CFU Anno Accademico 2015/2016 MA451

MASTER di I Livello GLOBAL MARKETING, COMMERCIO E RELAZIONI INTERNAZIONALI. 1ª EDIZIONE 1500 ore 60 CFU Anno Accademico 2015/2016 MA451 MASTER di I Livello 1ª EDIZIONE 1500 ore 60 CFU Anno Accademico 2015/2016 MA451 Pagina 1/5 Titolo Edizione 1ª EDIZIONE Area GIURIDICA ECONOMICA Categoria MASTER Livello I Livello Anno accademico 2015/2016

Dettagli

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online di I Livello 60 Crediti Formativi (CFU) 1. Premesse In base al dato riportato dal Sole

Dettagli

LOGISTIC MANAGER. STRUTTURA DEL PERCORSO: 700 ore di formazione d aula, 300 ore di stage e 3 mesi di Work Experience.

LOGISTIC MANAGER. STRUTTURA DEL PERCORSO: 700 ore di formazione d aula, 300 ore di stage e 3 mesi di Work Experience. LOGISTIC MANAGER. CONTESTO: La figura professionale Logistic Manager trova la sua collocazione in aziende operanti nell ambito del trasporto/logistica, di media/piccola o grande dimensione, in cui v è

Dettagli

I4L LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA ELETTRICA

I4L LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA ELETTRICA I4L LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA ELETTRICA 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: LM-28 Ingegneria Elettrica NORMATIVA DI RIFERIMENTO: DM 270/2004 DIPARTIMENTO DI RIFERIMENTO: Ingegneria Industriale

Dettagli

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 1 LIVELLO IN DIREZIONE AMMINISTRAZIONE FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE - CFO

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 1 LIVELLO IN DIREZIONE AMMINISTRAZIONE FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE - CFO REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 1 LIVELLO IN DIREZIONE AMMINISTRAZIONE FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE - CFO 7^ Edizione Anno Accademico 2015/2016 Articolo 1 Istituzione del Master L Università

Dettagli

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI INDIRIZZO INTERPRETATIVO-COMPOSITIVO (Decreto M.I.U.R. dell 8 gennaio 2004 Autorizzazione A.F.A.M. prot. 4114 del 9 Settembre 2004)

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 2 LIVELLO IN MANAGEMENT AGRO-ALIMENTARE ANNO ACCADEMICO 2015-2016

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 2 LIVELLO IN MANAGEMENT AGRO-ALIMENTARE ANNO ACCADEMICO 2015-2016 REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 2 LIVELLO IN MANAGEMENT AGRO-ALIMENTARE ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Art. 1 Istituzione L Università Cattolica del Sacro Cuore, per iniziativa delle Facoltà di Scienze

Dettagli

www.logisapiens.it PARTNER

www.logisapiens.it PARTNER PARTNER www.logisapiens.it LOGISTICA E SUPPLY CHAIN MANAGEMENT: LA SFIDA Garantire l eccellenza nell organizzazione e nella gestione degli approvvigionamenti, della produzione, della distribuzione, del

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La

Dettagli

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila I1L LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: CDCS DI RIFERIMENTO: PERCORSI FORMATIVI: SEDE: Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Ingegneria Elettrica

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTÀ DI ECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERATENEO IN SCIENZE DELLA SICUREZZA ECONOMICO FINANZIARIA TITOLO PRIMO DISPOSIZIONI GENERALI E COMUNI

Dettagli

NSM Nexus Scuola di Management

NSM Nexus Scuola di Management NSM Nexus Scuola di Management NSM è la Scuola di Management della Nexus Srl, agenzia di formazione accreditata presso la Regione Abruzzo per la Formazione continua e superiore, che opera dal 1991 fornendo

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004

CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004 CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004 REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DEL TIROCINIO E DELL ESAME FINALE PER IL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI STUDIO Art. 1 Ambito di applicazione Il presente

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

Articolo 1 Il Master. Articolo 2 Organizzazione didattica del Master

Articolo 1 Il Master. Articolo 2 Organizzazione didattica del Master BANDO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 2 LIVELLO IN ASSICURAZIONI, GESTIONE E FINANZA DELLA PREVIDENZA OBBLIGATORIA E COMPLEMENTARE, ASSISTENZA SANITARIA PUBBLICA E INTEGRATIVA M.A.P.A. 13^ Edizione Anno Accademico

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO Articolo 1 Definizione 1. In attuazione di quanto previsto dalla normativa

Dettagli

L'obbligo formativo aggiuntivo assegnato si intende superato con il superamento dell'esame di Matematica generale.

L'obbligo formativo aggiuntivo assegnato si intende superato con il superamento dell'esame di Matematica generale. SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento di MANAGEMENT E MARKETING - Parte normativa- Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Requisiti di accesso Per essere ammessi al corso di laurea è

Dettagli

CORSO DI ALTA FORMAZIONE

CORSO DI ALTA FORMAZIONE CORSO DI ALTA FORMAZIONE TITOLO DEL CORSO Project Manager TIPOLOGIA FORMATIVA DEL PROGETTO Formazione professionale PROFILO PROFESSIONALE Il Corso di Alta Formazione è rivolto a coloro che intendono acquisire

Dettagli

SEZIONE III - Corsi di Aggiornamento, Perfezionamento e di Formazione professionale. SEZIONE I Disposizioni generali. Art.

SEZIONE III - Corsi di Aggiornamento, Perfezionamento e di Formazione professionale. SEZIONE I Disposizioni generali. Art. Regolamento per l istituzione e la gestione dei Master universitari di I e di II livello, dei Corsi di aggiornamento, perfezionamento e di formazione professionale SEZIONE I- Disposizioni generali SEZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1

REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 Art. 1. FINALITA Presso la Facoltà di Giurisprudenza dell Università di Trieste è istituito il Master Universitario

Dettagli

CREAZIONE E CONDUZIONE NE DI IMPRESA

CREAZIONE E CONDUZIONE NE DI IMPRESA CREAZIONE E CONDUZIONE NE DI IMPRESA Nome insegnamento: CREAZIONE E CONDUZIONE DI IMPRESA Anno di corso: I e II anno della Laurea Magistrale Semestre: I e II semestre Crediti Formativi Universitari: 6

Dettagli

Le figure professionali di riferimento per l Ingegneria Biomedica

Le figure professionali di riferimento per l Ingegneria Biomedica Quali sono le attività ità di un laureato in Ingegneria Biomedica? Ingegnere biomedico junior inserito in una azienda di progetto e/o produzione di dispositivi medici Tecnico delle apparecchiature biomediche

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE, DEGLI ALIMENTI E DELL AMBIENTE NORME PER IL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA DI LAUREA DI I LIVELLO A) ESAME DI LAUREA Art. 1 Ammissione Lo studente

Dettagli

MECCATRONICA & MANAGEMENT

MECCATRONICA & MANAGEMENT BANDO MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN MECCATRONICA & MANAGEMENT IV Edizione ANNO ACCADEMICO 2015-2016 IN COLLABORAZIONE CON Bozza 0.0 del 24/02/2015 pag. 1 di 20 L Università Carlo Cattaneo

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI Via Collegio Gallarini, 1 28100 NOVARA (tel. 0321-31252 / 392629) Fax 0321 640556 E-Mail: segreteriaamministrativa@conservatorionovara.it

Dettagli

Scuola di Ingegneria e Architettura. Regolamento di INGEGNERIA BIOMEDICA

Scuola di Ingegneria e Architettura. Regolamento di INGEGNERIA BIOMEDICA Scuola di Ingegneria e Architettura Regolamento di INGEGNERIA BIOMEDICA Art. 1 Requisiti per l'accesso al Corso Per essere ammessi al Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica è necessario il possesso di

Dettagli

Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University

Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University TITOLO I AMBITO DI APPLICAZIONE E FUNZIONI Art. 1 Ambito di applicazione 1.

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

AREA ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI DI SUPPORTO

AREA ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI DI SUPPORTO AREA ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI DI SUPPORTO IL PROJECT MANANAGEMENT BASE E SOFTWARE APPLICATIVO Corso propedeutico al conseguimento della certificazione ISIPM-Base PRESENTAZIONE Il project management

Dettagli

UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali

UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Regolamento didattico del Corso di Laurea di I livello in OTTICA e OPTOMETRIA Il Regolamento Didattico specifica gli aspetti

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN Scienze per la formazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO. (Emanato con D.R. n. 409 in data 07/04/2011)

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO. (Emanato con D.R. n. 409 in data 07/04/2011) REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO (Emanato con D.R. n. 409 in data 07/04/2011) TITOLO I MASTER UNIVERSITARI DI PRIMO E DI SECONDO LIVELLO

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER DI II LIVELLO GESTIONE DELLE POLITICHE ODONTOIATRICHE

REGOLAMENTO DEL MASTER DI II LIVELLO GESTIONE DELLE POLITICHE ODONTOIATRICHE ARTICOLO 1 ISTITUZIONE 1. E istituto per l A.A. 2015/16, presso l'università Politecnica delle Marche, in conformità all'articolo 3, comma 9, del Decreto Ministeriale 22.10.2004 n 270 ed al Regolamento

Dettagli

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Il presente Regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e l organizzazione dei Master nell Università Telematica Universitas Mercatorum. L Ateneo

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI SCIENZE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI SCIENZE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI SCIENZE MODALITA DI ACCESSO AI CORSI DI LAUREA MAGISTRALE AD ACCESSO LIBERO A.A. 2014/2015 Gli studenti che per l anno accademico 2014/2015 intendono iscriversi

Dettagli

Master universitario di primo livello Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino. Facoltà di Teologia - Pontificia Università Antonianum

Master universitario di primo livello Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino. Facoltà di Teologia - Pontificia Università Antonianum DIALOGO INTERRELIGIOSO DIDATTICA E METODOLOGIA DELLE RELIGIONI Master universitario di primo livello Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino Facoltà di Teologia - Pontificia Università Antonianum Venezia

Dettagli

LA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI

LA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI LA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI La qualità organizzativa passa attraverso la qualità delle persone 1. Le ragioni del corso Nella situazione attuale, assume una rilevanza sempre maggiore la capacità

Dettagli

OFFERTA FORMATIVA INDIRIZZI DI STUDIO

OFFERTA FORMATIVA INDIRIZZI DI STUDIO ISTITUTO TECNICO E. SCALFARO Piazza Matteotti, 1- CATANZARO Tel.: 0961 745155 - Fax: 0961 744438 E-mail:cztf010008@istruzione.it Sito: www.itiscalfaro.cz.it ANNO SCOLASTICO 2011 2012 OFFERTA FORMATIVA

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

I2P PROGETTAZIONE E SVILUPPO DEL PRODOTTO INDUSTRIALE

I2P PROGETTAZIONE E SVILUPPO DEL PRODOTTO INDUSTRIALE I2P PROGETTAZIONE E SVILUPPO DEL PRODOTTO INDUSTRIALE 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO PERCORSI FORMATIVI: DURATA: Unico Due anni 1.1. REQUISITI DI AMMISSIONE La Laurea in Ingegneria Meccanica conseguita presso

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento

Dettagli

illimitate. limitato Cerchiamo dimenti Master Smart Solutions Smart Communities

illimitate. limitato Cerchiamo dimenti Master Smart Solutions Smart Communities Cerchiamo un NUMERO limitato dimenti illimitate. Master Smart Solutions Smart Communities 20 borse di studio per un Master rivolto solo ai migliori. E tu, sei uno di loro? MASTER SMART SOLUTIONS SMART

Dettagli

L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano. PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene

L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano. PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene Cos è il premio di merito Unitn è il primo ateneo

Dettagli

Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti,

Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti, Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti, aziende, ecc.) che offre agli studenti l'occasione per

Dettagli

NORME PER L AMMISSIONE

NORME PER L AMMISSIONE Facoltà di Psicologia NORME PER L AMMISSIONE Corsi di Laurea Magistrale: Psicologia clinica e promozione della salute: persona, relazioni familiari e di comunità 120 posti Psicologia dello sviluppo e dei

Dettagli

CORSO DI PREPARAZIONE AI CONCORSI PER LA CARRIERA DIPLOMATICA E PER LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

CORSO DI PREPARAZIONE AI CONCORSI PER LA CARRIERA DIPLOMATICA E PER LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI Università degli Studi Internazionali di Roma - UNINT FACOLTA DI SCIENZE POLITICHE BANDO DI AMMISSIONE AL CORSO DI PREPARAZIONE AI CONCORSI PER LA CARRIERA DIPLOMATICA E PER LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

Dettagli

I nuovi corsi di laurea della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Siena PRO MEMORIA PER GLI STUDENTI

I nuovi corsi di laurea della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Siena PRO MEMORIA PER GLI STUDENTI I nuovi corsi di laurea della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Siena PRO MEMORIA PER GLI STUDENTI Sigle: CFU=Crediti Formativi Universitari SSD=Settore Scientifico-Disciplinare ISCRIZIONE

Dettagli

Restaurant Manager Academy

Restaurant Manager Academy Restaurant Manager Academy 1 La conoscenza non ha valore se non la metti in pratica L Accademia Un percorso formativo indispensabile per l attività di un imprenditore nel settore della ristorazione e dell

Dettagli

NORME PER L AMMISSIONE

NORME PER L AMMISSIONE Facoltà di Scienze politiche e sociali NORME PER L AMMISSIONE Corso di Laurea Magistrale: Politiche per la cooperazione internazionale allo sviluppo (Classe LM-81) 70 posti Sede di Milano Anno Accademico

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

DIZIONARIO UNIVERSITARIO

DIZIONARIO UNIVERSITARIO DIZIONARIO UNIVERSITARIO ANNO ACCADEMICO L anno accademico può essere suddiviso in due periodi dell anno in cui frequentare le lezioni e dare gli esami. In genere il primo periodo dura da ottobre a gennaio,

Dettagli