Valutazione Ex Ante. II Report

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1 Valutazione Ex Ante II Report 16 Giugno 2014

2 Sommario Premessa Quadro di indirizzo comunitario Analisi del Sistema turistico Calabrese Caratteristiche ed evoluzione dell offerta Caratteristiche ed Evoluzione della domanda Effetti economici e occupazionali Strumenti di gestione adottati dall amministrazione regionale Principali criticità del sistema Prodotti turistici promettenti nello scenario globale e nazionale Prime riflessioni sulle note di indirizzo strategico e sul draft POR FESR Considerazioni finali Annex

3 Una prima valutazione del Sistema Turistico Calabrese (DRAFT 16/6/2014) Premessa L esigenza di un approfondimento valutativo e di analisi sul sistema turistico della regione, emersa nel corso della presentazione della policy sul settore ai Tavoli Tematici svoltisi dal 3 al 5 giugno u.s., ha determinato la richiesta dell Autorità di Gestione (AdG) al Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici (NRVVIP), nella sua veste di valutatore ex ante del Programma - di effettuare una prima e immediata riflessione valutativa sul sistema turistico calabrese. Il presente Report, è parte integrante della Vexa in corso di svolgimento e rappresenta il contributo del NRVVIP sulle tendenze del comparto regionale e sul suo ruolo e funzione nell economia regionale, finalizzato a supportare il disegno coerente della policy per il

4 1. Quadro di indirizzo comunitario La Commissione europea ha individuato nell industria del turismo un settore chiave dell economia europea e ha avviato, già da molti anni, una serie di azioni destinate a rafforzare il turismo europeo e la sua competitività 1. In particolare la Commissione riconosce al turismo la capacità di contribuire a: incrementare il lavoro e lo sviluppo regionale; incentivare lo sviluppo sostenibile; valorizzare il patrimonio naturale e culturale; formare un'identità europea. Con l entrata in vigore del trattato di Lisbona l Unione Europea ha acquisito la competenza a sostenere, coordinare e completare l azione degli Stati membri in questo settore. Il Trattato di Lisbona all articolo 195 riconosce espressamente l importanza del turismo e affida all Unione il compito di: promuovere la competitività delle imprese nel settore turistico e incoraggiare la creazione di un ambiente propizio al loro sviluppo; favorire la cooperazione tra Stati membri anche attraverso lo scambio delle buone pratiche; sviluppare un approccio integrato al turismo garantendo che questo settore sia preso in considerazione nelle sue altre politiche. Le politiche sostenute, tenendo conto degli imperativi dello sviluppo sostenibile, fanno perno sui fattori che determinano la competitività turistica e mirano a massimizzare il contributo del settore alla crescita e all occupazione. La strategia europea sul turismo è rappresentata principalmente dalla Comunicazione UE prima destinazione turistica mondiale, adottata in giugno 2010 dalla Commissione europea, che individua quattro interventi prioritari: stimolare la competitività nel settore turistico in Europa; promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile, responsabile e di qualità; consolidare l immagine dell Europa come insieme di destinazioni turistiche sostenibili e di qualità; massimizzare il potenziale delle politiche finanziarie dell UE per lo sviluppo del turismo. La competitività del turismo è strettamente legata alla sua sostenibilità, giacché la qualità delle destinazioni turistiche dipende in misura considerevole dalla qualità dell ambiente naturale e culturale e dalla capacità di interagire con la comunità locale. La sostenibilità del turismo riguarda numerosi aspetti, quali: l utilizzo responsabile delle risorse e l attenta considerazione dell impatto ambientale generato (consumi energetici, produzione di rifiuti e 1 Comunicazioni della Commissione "Agenda per un turismo europeo sostenibile e competitivo" COM(2007)621 def. e "Rinnovare la politica comunitaria per il turismo - Una partnership più forte per il turismo europeo" COM(2006)134 def. 4

5 agenti inquinanti, pressione esercitata su acqua, suolo e biodiversità), la tutela del patrimonio naturale e culturale e la salvaguardia dell'integrità delle destinazioni turistiche, le ricadute economiche e occupazionali. Per promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile la Commissione europea ha introdotto vari strumenti idonei a facilitare la corretta gestione ambientale delle imprese, come il marchio di qualità ecologica dell UE (Ecolabel europeo) o il sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) e ha promosso la definizione di una serie di indicatori utili a misurare la gestione sostenibile delle singole destinazioni turistiche. Il sistema di indicatori elaborato è semplice da utilizzare e adatto a tutte le destinazioni turistiche, ma al momento non prevede una piattaforma comune capace di comparare le diverse esperienze. 5

6 2. Analisi del Sistema turistico Calabrese Il sistema turistico calabrese ha registrato negli ultimi venti anni un notevole incremento dei flussi turistici, che fino al 2007 sono cresciuti ininterrottamente facendo registrare rispetto al 1990 un aumento delle presenze pari al 231%. Tale incremento dei flussi turistici è stato in Calabria maggiore di quello registrato nelle altre regioni del Mezzogiorno e dell intera Italia e si è realizzato nonostante il modello di sviluppo, caratterizzato da numerose criticità, sia di tipo spontaneo, nato com è intorno a una risorsa attrattiva naturale (il mare) facilmente sfruttabile almeno nelle fasi iniziali. Nonostante i miglioramenti registrati nel lungo periodo in termini di presenze, persistono fattori che limitano fortemente lo sviluppo del comparto. Il sistema imprenditoriale risulta ancora alquanto disomogeneo e poco strutturato, rappresentato prevalentemente da imprese di piccole dimensioni spesso a conduzione familiare, fortemente concentrato sul prodotto balneare e nei mesi estivi ( Tabella 1), con bassa capacità di attrarre turisti stranieri e bassa percentuale di occupazione dei posti letto. Tabella 1 Turismo nei mesi non estivi giornate di presenza (italiani e stranieri) nel complesso degli esercizi ricettivi nei mesi non estivi (giornate per abitante) Regioni, ripartizioni geografiche Anni Calabria 0,8 0,8 0,8 0,8 0,7 1,1 Italia 2,4 2,5 2,5 2,4 2,4 2,9 Ciclo di programmazione F.S Ob. Convergenza 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,2 Fonte: ISTAT DPS In particolare, i dati censiti e elaborati dal Sistema Informativo Turistico (SIT) regionale relativi alla percentuale di occupazione dei posti letto per il 2013 rivelano: - la percentuale di occupazione dei posti letto nel complesso degli esercizi ricettivi raggiunge solo nel mese di agosto un valore pari al 49,1%, mentre nei mesi compresi tra novembre e marzo, tale valore non supera il 2,5% ( Tabella 2); 6

7 Tabella 2 Percentuale occupazione dei posti letto nell'ipotesi che tutti gli esercizi ricettivi (alberghiero e extra alberghiero) siano aperti anno 2013 Mese Presenze Esercizi Letti Giornate letto disponibili letti occupati % GEN ,3 FEB ,5 MAR ,4 APR ,1 MAG ,8 GIU ,5 LUG ,0 AGO ,1 SET ,5 OTT ,9 NOV ,5 DIC ,3 ANNO ,7 Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico Regione Calabria gennaio la percentuale di occupazione dei posti letto nel solo settore alberghiero è pari al 65,7% nel mese di agosto e nel periodo compreso tra novembre e marzo è compreso tra il 3,6% e il 3,9% ( Tabella 3); Tabella 3 Percentuale occupazione dei posti letto nell'ipotesi che tutti gli alberghi siano aperti anno 2013 Mese Presenze Esercizi Letti Giornate letto disponibili letti occupati % GEN ,6 FEB ,9 MAR ,8 APR ,8 MAG ,2 GIU ,5 LUG ,2 7

8 AGO ,7 SET ,4 OTT ,8 NOV ,8 DIC ,8 ANNO ,3 Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico Regione Calabria gennaio solo nella destinazione turistica di Parghelia (VV) nel mese di agosto si raggiunge nel complesso delle strutture ricettive una percentuale di occupazione dei posti letto pari al 98,5%, seguita da Curinga (89,8%), Ricadi (81,3%), Pizzo (79,6%) e Cutro (74,4%) ( Tabella 4); Tabella 4 Percentuale occupazione dei posti letto in tutte le strutture ricettive delle principali destinazioni turistiche agosto 2013 RANK AGOSTO Presenz e Esercizi Letti Giornate letto disponibili letti occupati % 1 Ricadi ,3 2 Cassano all'ionio ,9 3 Isola di Capo ,6 Rizzuto 4 Scalea ,6 5 Parghelia ,5 6 Rossano ,7 7 Praia a Mare ,2 8 Corigliano ,7 Calabro 9 Pizzo ,6 10 Cutro ,4 11 Diamante ,8 12 Zambrone ,6 13 Briatico ,2 14 Sellia Marina ,2 15 Curinga ,8 16 Tropea ,1 Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico Regione Calabria gennaio

9 - la città di Catanzaro è l area urbana che registra la percentuale più alta di occupazione dei posti letto calcolata nel complesso delle strutture ricettive (valore medio annuo pari al 32,8% valore mese di agosto pari al 51,4%), seguita da Crotone (anno 32,2%, agosto 61,9%) e Cosenza (anno 25,8% e ottobre 29,6%) ( Tabelle 5 e 6). Tabella 5 Percentuale occupazione dei posti letto in tutte le strutture ricettive delle principali destinazioni turistiche anno 2013 RAN K INTERO ANNO Presenz e Eserciz i Letti Giornate letto disponibili letti occupati % 1 Ricadi ,7 2 Cassano all'ionio ,9 3 Isola di Capo Rizzuto ,1 4 Parghelia ,4 5 Pizzo ,7 6 Crotone ,2 7 Corigliano Calabro ,1 8 Scalea ,5 9 Cutro ,3 10 Tropea ,4 11 Curinga ,4 12 Rossano ,5 13 Praia a Mare ,0 14 Zambrone ,9 15 Reggio di Calabria ,9 16 Catanzaro ,8 Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico Regione Calabria gennaio

10 Tabella 6 Percentuale occupazione dei posti letto nelle strutture ricettive delle principali aree urbane anno 2013 mese Presenze Esercizi Letti Giornate letto disponibili letti occupati % Cassano all'ionio , , , , , , , , , , , ,4 Cassano all'ionio Totale ,9 Crotone , , , , , , , , , , , ,5 Crotone Totale ,2 10

11 Corigliano Calabro , , , , , , , , , , , ,7 Corigliano Calabro Totale ,1 Reggio di Calabria , , , , , , , , , , , ,7 Reggio di Calabria Totale ,9 Catanzaro , , , ,7 11

12 , , , , , , , ,3 Catanzaro Totale ,8 Rende , , , , , , , , , , , ,0 Rende Totale ,9 Cosenza , , , , , , , ,2 12

13 , , , ,4 Cosenza Totale ,8 Lamezia Terme , , , , , , , , , , , ,4 Lamezia Terme Totale ,2 Vibo Valentia , , , , , , , , , , , ,9 13

14 Vibo Valentia Totale ,5 Villa San Giovanni , , , , , , , , , , , ,5 Villa San Giovanni Totale ,4 Castrovillari , , , , , , , , , , , ,2 Castrovillari Totale ,0 Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico Regione Calabria gennaio

15 2.1 Caratteristiche ed evoluzione dell offerta In Calabria la capacità ricettiva degli esercizi è elevata e superiore, rispetto al numero degli abitanti, sia alla media nazionale che a quella del Mezzogiorno (98,3 posti letto ogni mille abitanti contro i 63,9 del Mezzogiorno e i 79 dell Italia). Nel 2013 il sistema conta esercizi e posti letto, di cui 822 esercizi e posti letto in strutture alberghiere (pari al 54,71% dell intera offerta) ( Tabella 7). Tabella 7 Capacità ricettiva per Area territoriale. Calabria anno 2013 Alberghi Complementari e B&B Totale Esercizi Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti Entroterra Ionio Tirreno Montagna Calabria Variazioni percentuali (2013/2012) Entroterra - 5,4-5,4-22,0-20,1-19,2-11,0 Ionio - 2,1-0,6 7,9-9,4 5,0-5,2 Tirreno - 2,9-1,3 8,8-7,7 3,9-3,9 Montagna 2,8 6,1 37,5 17,3 30,1 12,3 Calabria - 2,1-0,8 8,7-6,9 5,4-3,7 Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico - Regione Calabria In particolare, il sistema ricettivo presenta le seguenti caratteristiche: forte concentrazione degli esercizi ricettivi sulla costa, dove la percentuale di strutture alberghiere ed extra alberghiere raggiunge il 65,41% del totale (nelle aree Ionio e Tirreno sono presenti strutture ricettive); offerta prevalentemente balneare, suddivisa pressoché equamente sulle due coste e costituita da posti letto, pari a oltre l 87% dei posti letto regionali, a cui contribuisce in maniera considerevole il comparto delle strutture complementari e B&B con posti letto, pari al 44,65% dell offerta complessiva sulle coste; debole offerta nei territori di montagna e dell entroterra che concentrano solo il 12,84% dell offerta ricettiva totale, con 999 esercizi e posti letto totali. Il primato dell offerta montana, con oltre 300 strutture ricettive tra alberghi e complementari, è detenuto dalla 15

16 provincia di Cosenza, che rappresenta per esercizi e posti letto rispettivamente il 40% ed il 42% dell offerta ricettiva complessiva regionale; l offerta ricettiva in albergo è rappresentata prevalentemente da strutture piccole (61,8%) e medie (36,4%). La provincia che detiene la percentuale maggiore di strutture alberghiere di grandi dimensioni (100 camere e oltre) è quella di Cosenza (40,5%), seguita dalla provincia di Vibo Valentia (27%). Oltre il 49% delle strutture ricettive di grande dimensione è localizzato nelle località marine della costa Tirrenica (Tabelle 8 e 9); Tabella 8 Distribuzione percentuale (riga) dell offerta ricettiva in albergo per dimensione e area provinciale 2013 Dimensione* Provincia Etichette di riga Piccola media grande TOTALE ALBERGHI CS CS 41,0 45,5 13,6 100,0 Entroterra 33,3 58,3 8,3 100,0 Località marine Ionio 40,8 34,2 25,0 100,0 Località marine Tirreno 36,2 50,3 13,5 100,0 Località montane 59,6 38,6 1,8 100,0 CZ CZ 45,4 36,9 17,7 100,0 Entroterra 63,6 27,3 9,1 100,0 Località marine Ionio 25,8 47,0 27,3 100,0 Località marine Tirreno 67,6 20,6 11,8 100,0 Località montane 63,2 36,8 0,0 100,0 KR KR 43,5 40,3 16,1 100,0 Entroterra Località marine Ionio 42,3 38,5 19,2 100,0 Località montane 50,0 50,0 0,0 100,0 RC RC 53,9 43,5 2,6 100,0 Entroterra 77,8 22,2 0,0 100,0 Località marine Ionio 55,0 40,0 5,0 100,0 Località marine Tirreno 49,1 50,9 0,0 100,0 Località montane 53,8 38,5 7,7 100,0 VV VV 35,0 48,6 16,4 100,0 CALABRI A Entroterra 57,1 28,6 14,3 100,0 Località marine Tirreno 29,1 53,2 17,7 100,0 Località montane 90,9 9,1 0,0 100,0 CALABRIA 42,3 44,2 13,5 100,0 Entroterra 48,6 42,9 8,6 100,0 16

17 Località marine Ionio 39,3 39,7 20,9 100,0 Località marine Tirreno 37,7 49,0 13,2 100,0 Località montane 61,8 36,4 1,8 100,0 Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico - Regione Calabria * Esercizi alberghieri di piccola dimensione (meno di 25 camere) Esercizi alberghieri di media dimensione (tra 25 e 99 camere) Esercizi alberghieri di grande dimensione (100 camere e oltre) Tabella 9 Distribuzione percentuale (colonna) dell offerta ricettiva in albergo per dimensione e area provinciale 2013 dimensione Etichette di riga Piccola media grande TOTALE ALBERGHI CS CS 39,1 41,6 40,5 40,4 Entroterra 3,4 5,8 2,7 4,4 Località marine Ionio 8,9 7,2 17,1 9,2 Località marine Tirreno 17,0 22,6 19,8 19,8 Località montane 9,8 6,1 0,9 6,9 CZ CZ 17,0 13,2 20,7 15,8 Entroterra 2,0 0,8 0,9 1,3 Località marine Ionio 4,9 8,5 16,2 8,0 Località marine Tirreno 6,6 1,9 3,6 4,1 Località montane 3,4 1,9 0,0 2,3 KR KR 7,8 6,9 9,0 7,5 Entroterra 0,0 0,0 0,0 0,0 Località marine Ionio 6,3 5,5 9,0 6,3 Località montane 1,4 1,4 0,0 1,2 RC RC 17,8 13,8 2,7 14,0 Entroterra 2,0 0,6 0,0 1,1 Località marine Ionio 6,3 4,4 1,8 4,9 Località marine Tirreno 7,5 7,4 0,0 6,4 Località montane 2,0 1,4 0,9 1,6 VV VV 18,4 24,5 27,0 22,3 Entroterra 2,3 1,1 1,8 1,7 Località marine Tirreno 13,2 23,1 25,2 19,2 Località montane 2,9 0,3 0,0 1,3 CALABRIA CALABRIA 100,0 100,0 100,0 100,0 Entroterra 9,8 8,3 5,4 8,5 Località marine Ionio 26,4 25,6 44,1 28,5 17

18 Località marine Tirreno 44,3 55,1 48,6 49,6 Località montane 19,5 11,0 1,8 13,4 Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico - Regione Calabria * Esercizi alberghieri di piccola dimensione (meno di 25 camere); Esercizi alberghieri di media dimensione (tra 25 e 99 camere) Esercizi alberghieri di grande dimensione (100 camere e oltre) innalzamento della qualità alberghiera per effetto dell aumento delle strutture classificate come 4 stelle e 3 stelle (rispettivamente 343 e 215 esercizi attivi), che rappresentano rispettivamente il 32,98% e il 41,12% dei posti letto in hotel e costituiscono insieme a R.T.A. oltre il 95% dell offerta complessiva in hotel, dato in linea con i dati del Mezzogiorno, dove le categorie 4 stelle e 3 stelle + RTA rappresentano oltre il 75% degli esercizi e l 89% dei posti letto; bassa rappresentatività dell offerta di alta qualità in hotel, gli alberghi a cinque stelle sono solo 17 (pari a 2,06% dell offerta in hotel) a cui corrispondono posti letto (pari all 1,73%), solo uno di questi hotel ha sede in un capoluogo di provincia; strutture complementari 2 sostanzialmente rappresentate dai campeggi e villaggi turistici, che costituiscono il 76,97 % dei posti letto del comparto extra alberghiero. Nello stesso comparto significativa è la presenza dei B&B con esercizi (pari al 56,53% degli esercizi complementari della regione), a cui corrispondono il 7,38% dei posti letto del settore complementare; lieve crescita complessiva degli esercizi alberghieri e dei relativi posti letto che dal 2008 a oggi passano da a La crescita riguarda principalmente le strutture a quattro stelle e si verifica prevalentemente nell area di montagna (+ 2,8% degli esercizi e +6,1% dei posti letto) che si avvia a sviluppare nuove forme di turismo (non solo mare, ma anche turismo slow, enogastronomico, naturale, culturale/esperenziale); per il comparto extra- alberghiero si conferma la crescita degli esercizi (+ 8,7%) a fronte di una perdita di posti letto del 6,9% a causa di un effetto sostituzione, in atto da qualche anno, tra esercizi di grandi dimensioni e piccole strutture come i B&B; rilevanza del fenomeno delle abitazioni per vacanza o seconde case, presso le quali si svolge gran parte del movimento turistico, senza che questo sia rilevato dalle statistiche ufficiali. La proporzione delle seconde case sul totale dell offerta ricettiva calabrese è in media dell 84%, con uno squilibrio maggiore nelle aree dell entroterra e della montagna; bassa propensione delle imprese alla sostenibilità ambientale, una sola struttura registrata per il marchio Ecolabel e 242 imprese, a settembre 2010, con certificazione UNI EN ISO Rispetto al 2000, il sistema ricettivo calabre vede essenzialmente: - lo sviluppo di nuove forme di accoglienza, quali l agriturismo ed i B&B, caratterizzate da piccole strutture con disponibilità limitata di letti), a scapito dei campeggi e dei villaggi turistici (con dimensioni medie di posti letto disponibile molto più alte); 2 Alloggi agrituristici, alloggi in affitto, campeggi e villaggi, case per ferie, ostelli per la gioventù, rifugi, altri esercizi e B&B 18

19 - la crescita del settore alberghiero (anche se in misura percentuale minore rispetto ai posti letto del comparto) per effetto dell ampliamento di strutture già esistenti, a favore delle alte categorie. La prima tendenza è in linea con l evoluzione nazionale (il comparto complementare cresce in tutte le aree dell Italia); la seconda ripercorre, invece, lo sviluppo del settore alberghiero nel Mezzogiorno. 2.2 Caratteristiche ed Evoluzione della domanda I dati del DPS (Quaderno Strutturale Economico, anno XI, Aprile 2011), riportano per la Calabria per il periodo , un incremento delle presenze (2,8% medio annuo) significativamente superiore alla crescita registrata nell area meridionale e nazionale (rispettivamente 1,3 e 1,2%). Anche per il turismo calabrese, come per quello nazionale, il 2009 sembra essere un anno di assestamento e parziale ripresa rispetto all anno precedente, più segnato dalla crisi economica internazionale, con un calo delle presenze dello 0,5% 3, mentre gli arrivi restano pressoché stabili (+0,1%). Sempre nel 2011, le presenze nei mesi non estivi sono risultate in Calabria pari a 1,1 per abitante ( Tabella 1). Tale valore, sebbene in miglioramento rispetto al trend degli ultimi anni, in linea peraltro con gli andamenti delle altre regioni, rimane tra i più bassi nello scenario italiano, che ha registrato mediamente 2,9 presenze per abitante. I dati elaborati dal SIT e pubblicati sul tredicesimo Rapporto sul Turismo calabrese rivelano per il 2012 e per il 2013 complessivamente una flessione degli arrivi, delle presenze e dei tempi di permanenza media ( Tabelle 11 e 12). Tale tendenza è comunque in linea con il resto dell Italia ed è in gran parte attribuibile alla negativa congiuntura economica. Tabella 11 Arrivi, presenze (valori in migliaia) e permanenza media (P.M.) negli esercizi ricettivi Anno 2013 Italiani Stranieri Totale Arrivi Presenze P.M. Arrivi Presenze P.M. Arrivi Presenze P.M. Entroterra 158,9 386,6 2,43 17,5 49,4 2,83 176,4 436,1 2,47 Ionio 433, ,7 6,93 43,5 316,1 7,27 476, ,8 6,96 Tirreno 535, ,3 5,11 187, ,0 6,81 723, ,2 5,55 Montagna 90,6 217,8 2,40 5,9 21,9 3,69 96,5 239,7 2,48 Calabria 1.218, ,4 5,20 254, ,4 6, , ,8 5,43 3 Dati SIT Regione Calabria

20 Anno 2012 Entroterra 150,1 408,9 2,72 20,9 68,7 3,28 171,1 477,6 2,79 Ionio 453, ,5 6,91 43,9 307,1 6,99 497, ,6 6,92 Tirreno 564, ,1 5,18 172, ,4 7,21 736, ,5 5,66 Montagna 96,9 245,4 2,53 7,1 25,0 3,51 104,0 270,3 2,60 Calabria 1.264, ,9 5,31 244, ,1 6, , ,0 5,54 Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico Regione Calabria gennaio 2014 Tabella 12 Variazioni percentuali di arrivi e presenze, differenze assolute di P.M.[1] negli esercizi ricettivi. Italiani Stranieri Totale Arrivi Presenze P.M. Arrivi Presenze P.M. Arrivi Presenze P.M. Anno 2013/2012 Entroterra 5,9-5,5-0,3-16,5-28,0-0,5 3,1-8,7-0,3 Ionio - 4,5-4,3 0,0-1,0 2,9 0,3-4,2-3,6 0,0 Tirreno - 5,1-6,5-0,1 8,6 2,5-0,4-1,9-3,8-0,1 Montagna - 6,5-11,2-0,1-16,8-12,4 0,2-7,2-11,4-0,1 Calabria - 3,7-5,6-0,1 4,0 1,1-0,2-2,4-4,3-0,1 Anno 2013/2011 Entroterra 8,4-4,8-0,3-16,9-43,8-1,4 5,2-11,8-0,5 Ionio - 9,5-8,9 0,0 6,8 9,9 0,2-8,2-7,4 0,1 Tirreno - 5,5-8,1-0,1 12,1 2,7-0,6-1,5-4,9-0,2 Montagna 2,2-5,9-0,2-9,5 1,0 0,4 1,4-5,3-0,2 Calabria - 4,9-8,2-0,2 8,0 1,4-0,4-2,9-6,4-0,2 Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico Regione Calabria gennaio 2014 [1] Permanenza Media = Presenze/Arrivi (giornate). In termini di presenze, tra il 2011 e il 2013, la Calabria registra una perdita complessiva del 6,4% delle presenze, del 2,9% degli arrivi e una contrazione dello 0,2% dei tempi medi di permanenza. 20

21 Complessivamente sono i territori dell entroterra, dello Ionio e della montagna quelli che registrano la flessione maggiore di presenze (- 11,8%, - 7,4%, - 5,3%). La flessione dei flussi turistici è da attribuirsi agli italiani (- 8,2% di presenze, - 4,9% di arrivi e - 02% dei tempi di permanenza media). La costa è l area che registra la flessione maggiore di arrivi e presenze di italiani (- 9,5% e - 8,9% lo Ionio ; - 5,5% e - 8,1% il Tirreno), mentre l entroterra e la montagna registrano un incremento degli arrivi (8,4% e 2,2%) determinato in gran parte dal turismo di ritorno. L area di provenienza dei turisti italiani nel 2011 è prevalentemente di prossimità, le provenienze dalla Campania sono pari al 21,2% degli arrivi e 29,1% delle presenze; quelle dal Lazio equivalgono a circa il 12% del movimento, mentre circa il 17% degli arrivi e l 11% delle presenze sono determinati dal movimento interno alla regione. L andamento giornaliero delle presenze di italiani evidenzia l elevata stagionalità di agosto, mese in cui la curva della distribuzione mensile delle presenze complessive raggiunge il 35,8%. Le presenze di italiani nel mese di agosto sono pari al 40% (dal 13 al 27 agosto i pernottamenti giornalieri superano le unità), mentre il picco delle presenze straniere si registra nel mese di luglio. Bassa la presenza di turisti fino agli inizi di giugno (solo circa posti letto in media occupati giornalmente sui disponibili, pari al 3,2%) a conferma della forte stagionalità (l indice di stagionalità, nel 2009, è 6 a 1) determinata sia dal mono- prodotto (balneare), sia dall area di provenienza prevalente dei turisti (Italia). Nonostante nel periodo si registri un incremento di turisti stranieri (pari per il periodo a+1,4% delle presenze e +8% degli arrivi), l incidenza percentuale di stranieri nel 2013 è ancora bassa (17,25% degli arrivi e circa il 21% delle presenze); il turismo estero cresce, ma troppo lentamente per poter colmare il gap con le altre Regioni. Il 91,5% delle presenze prodotte dai turisti in Calabria si localizzano sulla costa, mentre solo l 8,5% dei pernottamenti si registrano nelle aree entroterra e montagna. La meta preferita dalla domanda estera è la costa tirrenica, che registra oltre il 76% delle presenze con un incremento del 12,1%. La provincia con il più alto grado d internazionalizzazione è quella di Vibo Valentia con il 43,4% di presenze straniere, mentre le province di Cosenza (8,6%) e quella di Crotone (5%) accolgono quasi esclusivamente turisti nazionali. I turisti stranieri presenti in Calabria nel 2013 provengono in ordine dai seguenti stati: Germania, Francia, Russia, Repubblica Ceca, Svizzera, Svezia, Austria, Belgio, Regno Unito e Polonia (cfr Grafico 1). Significativo è l incremento di turisti Russi e Polacchi (Grafici 2 e 3) determinato anche dagli accordi stipulati dalla Regione con alcuni operatori dell intermediazione di questi paesi. 21

22 Grafico 1 Le principali dieci nazioni, ordinamento secondo le presenze generate verso la Calabria. Anno 2013 Rank Nazione Arrivi Presenze Distribuzione % Arrivi Distribuzione % Presenze 1 Germania ,6 31,3 2 Francia ,5 9,0 3 Russia ,4 7,8 4 Repubblica Ceca ,9 6,2 5 Svizzera e Liecht ,1 5,2 6 Svezia ,7 4,9 7 Austria ,2 4,7 8 Belgio ,7 3,8 9 Regno Unito ,9 3,2 10 Polonia ,4 2,8 Altri Paesi ,7 21,2 Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico Regione Calabria gennaio 2014 Grafico 2 Variazioni % degli arrivi. Anno 2013/2012 Grafico 3 Variazioni % delle presenze. Anno 2013/2012 Russia Polonia Belgio Germania Altri Paesi Svizzera e Liecht. Francia Svezia Austria Regno Unito Repubblica Ceca -3,3-3,5-7,2-11,4-14,6 31,7 6,9 3,1 0,6 0,0 166,9 Russia Polonia Germania Belgio Svezia Austria Svizzera e Liecht. Francia Altri Paesi Repubblica Ceca Regno Unito -1,5-6,4-7,9-10,0-12,6-15,0-20,1 24,9 10,5 5,6 114,3 Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico Regione Calabria gennaio 2014 In merito alla domanda estera appare interessante sottolineare che: il periodo di soggiorno degli stranieri è superiore a quello degli italiani: 6,73 giorni contro 5,31; il periodo di vacanza scelto dagli stranieri è meno legato alla stagione estiva di quanto non lo sia quello scelto dai turisti italiani, ma soprattutto è meno legato alle ferie d agosto: i pernottamenti di italiani in Calabria nel mese di agosto rappresentano il 40% dei pernottamenti del 2013, mentre quelli stranieri sono il 19,8%. il flusso di turisti stranieri che arrivano in Calabria proviene per circa il 75% circa da Paesi appartenenti all Unione Europea; i pernottamenti registrati sul Tirreno sono venduti per il 74,4% nelle strutture ricettive della provincia di Vibo Valentia e il 15,8% nelle strutture della provincia di Catanzaro, cioè strutture abbastanza vicine all Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme, che raccolgono complessivamente il 90% circa delle presenze straniere della costa Tirrenica; 22

23 la distribuzione per provincia delle presenze di stranieri mette in evidenza che più della metà dei pernottamenti stranieri si registra nelle strutture ricettive del vibonese, il 34,7% è distribuito fra la provincia di Catanzaro (19%) e quella di Cosenza (14,7%), mentre le province di Reggio Calabria e Crotone detengono solo piccole quote di presenze straniere. Dal punto di vista della distribuzione del flusso turistico per tipologia di struttura ricettiva, le strutture alberghiere regionali, nel 2011, hanno assorbito l 86,2% degli arrivi e l 80,5% dei pernottamenti, mentre negli esercizi complementari si è concentrato il 13,8% degli arrivi e il 19,5% delle presenze. Negli alberghi a quattro stelle si registrano circa la metà delle presenze alberghiere, nelle strutture a tre stelle il 30% circa. Seguono le residenze turistico alberghiere con il 15,3% dei pernottamenti, mentre le strutture di bassa categoria, a una e due stelle, raggiungono insieme il 3%. Il 73,1% delle presenze di stranieri è registrato in dieci comuni secondo il seguente ordine: Ricadi, Curinga, Tropea, Pizzo, Parghelia, Corigliano Calabro, Zambrone, Briatico, Cassano allo Ionio e Regio Calabria. Ricadi con circa 893 mila presenze, l 11,2% dei pernottamenti complessivi in Calabria, è il comune che occupa la prima posizione nella graduatoria delle presenze complessive e inoltre, detiene il primato delle presenze sia per gli stranieri che per gli italiani (Tabella 13);. Tabella 13 Primi dieci comuni in albergo anno 2013 Comune Stranieri Provincia Presenze Distribuz ion e % 1 Ricadi VV ,5 2 Curinga CZ ,9 3 Tropea VV ,9 4 Pizzo VV ,9 5 Parghelia VV ,1 6 Corigliano Calabro CS ,6 7 Zambrone VV ,5 8 Briatico VV ,8 9 Cassano allo Ionio CS ,0 1 0 Reggio di Calabria RC ,0 Totale Primi dieci ,0 Totale Comuni Turisti Stranieri ,0 Fonte: elaborazioni e dati Sistema Informativo Turistico Regione Calabria gennaio

24 È interessante osservare che comuni come Scalea, Crotone, Rossano, che occupano buone posizioni nella graduatoria degli italiani, non sono presenti fra i primi dieci per presenze di stranieri. Al contrario, Curinga, Tropea e Pizzo, occupano buone posizioni nella graduatoria degli stranieri pur non essendo fra i primi dieci per presenze di italiani. Reggio Calabria è l unica città capoluogo che, nel 2013, si trova fra le prime dieci nella graduatoria degli stranieri, alla dodicesima posizione in quella degli italiani e alla quindicesima posizione nel ranking delle presenze di stranieri. In sintesi la domanda del sistema turistico calabrese è caratterizzata da: durata media della vacanza pari a di circa 6 giorni, maggiore che in tutte le altre regioni italiane; forte peso della componente italiana e del turismo di prossimità e di ritorno; bassa incidenza degli stranieri sul mercato regionale e dipendenza del mercato regionale da pochi paesi esteri; forte concentrazione del turismo sulla costa, con rilevanza dell area tirrenica e in particolare della costa degli dei; eccessiva stagionalità dei movimenti turistici, nonostante la stagione turistica abbia cominciato a stirarsi, fino a comprendere periodi spalla (aprile- maggio e settembre- ottobre), durante i quali, sono aumentati gli short breaks (in media di 3 notti), associati ai nuovi turismi o turismi tematici. 2.3 Effetti economici e occupazionali La capacità di attrazione dei consumi turistici in Calabria, misurata in giornate per abitante, è rimasta sostanzialmente stazionaria nel periodo lasciando inalterato il divario rispetto alla media nazionale. (4,1% nel 2010 rispetto al 3,1% delle regioni Obiettivo Convergenza e al 6,5% italiano). Secondo l Indagine sul turismo internazionale della Banca d Italia (2013), nel 2012 la spesa dei turisti stranieri nella regione Calabria ha subito un forte calo (- 19%), dopo il recupero dell anno precedente, portandosi ai livelli minimi dall inizio della crisi. Nello stesso periodo la spesa degli stranieri nel Mezzogiorno e in Italia è aumentata (del 5 e del 4 % rispettivamente), riportandosi così sui livelli pre- crisi (Tabella 14). Tabella 14 Spesa totale e pernottamenti di turisti stranieri Milioni di euro e migliaia di unità AREE Spesa Calabria Mezzogiorno

25 Italia Pernottamenti Calabria Mezzogiorno Italia Fonte: Banca d Italia, Indagine sul turismo internazionale in Italia Gli effetti generati dalla spesa sull economia locale sono molto modesti. Ciò dipende soprattutto dal fatto che in Calabria la spesa degli stranieri è contenuta, mentre la componente italiana, registrando una quota significativa di presenze in seconde case o case di amici e parenti, alimenta un segmento al quale corrisponde tradizionalmente una minore capacità di impatto sul mercato. L indagine congiunturale del settore turistico condotta dalla Regione Calabria nel 2010 su un campione di 600 operatori turistici (strutture ricettive alberghiere e extralberghiere e agenzie di viaggio e tour operator), ha evidenziato: contrazioni significative nelle prenotazioni e, di conseguenza, nel fatturato; livelli occupazionali pressoché stabili; prezzi di vendita quasi invariati; aumento dei costi di gestione. Il forte andamento stagionale che caratterizza il turismo calabrese produce effetti evidenti sull occupazione. Il rallentamento dell attività in alcuni mesi dell anno e la sospensione del ciclo produttivo in altri determinano una forte oscillazione dei livelli occupazionali. Dal II Rapporto Osservatorio sul mercato del lavoro nel turismo 2010 di Federalberghi 4, risulta che la regione Calabria si posiziona al sedicesimo posto sia per il numero di lavoratori assunti, in media, sia per il numero medio di aziende Nello specifico, il picco massimo di occupazione si registra ad agosto con lavoratori, mentre quello minimo è rilevato a febbraio con lavoratori inseriti. 2.4 Strumenti di gestione adottati dall amministrazione regionale Gli strumenti di gestione delle destinazioni turistiche calabresi della programmazione , con la quale si è dato impulso alla cooperazione strategica ed operativa tra i diversi attori pubblici e privati del settore, sono stati essenzialmente: i Gruppi di Azione Locale (GAL); i Progetti Integrati Territoriali (PIT). Nell ambito della programmazione , l Amministrazione regionale calabrese ha: - elaborato e adottato il Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile che ha definito la strategia di sviluppo del settore, ha individuato le destinazioni turistiche regionali e per ciascuna destinazione ne ha analizzato: il sistema territoriale dell offerta turistica; il livello di valorizzazione attuale e potenziale delle linee di prodotto turistico; 4 Federalberghi - FIPE, Osservatorio sul mercato del lavoro nel turismo II Rapporto. Ottobre 2010 (dati 2008). 25

26 i livelli di accessibilità; il dimensionamento attuale dei flussi turistici; i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce rivelate; le priorità della destinazione rispetto alle azioni previste dal piano. - adottato la progettazione integrata quale strumento per sostenere e rafforzare: i processi di cooperazione tra gli attori dello sviluppo locale e gli operatori del turismo, in particolare; la collaborazione tra il partenariato socio- economico e quello istituzionale; il sistema delle competenze e la qualità della progettazione degli interventi. A tal fine sono stati riconosciuti cinque Sistemi Turistici Locali (STL) tesi a: favorire le intese tra attori pubblici e privati; promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile. I ritardi registrati nell attuazione della Progettazione integrata, non consentono al momento di verificare l efficacia delle politiche adottate. L analisi dei risultati prodotti dalla pubblicazione degli avvisi pubblici sui regimi di aiuto alle imprese del settore (pubblicati a fine gennaio e in corso di valutazione), consentirà di esprimere prime considerazioni valutative. 2.5 Principali criticità del sistema Il sistema turistico calabrese presenta criticità riconducibili essenzialmente a: prevalenza del modello marino - balneare come prodotto turistico destinato fondamentalmente al mercato nazionale e di prossimità, che ha raggiunto la sua maturità o già il declino; forte stagionalità dei flussi turistici dimostrata dall indice di utilizzazione dei posti letto fra i più bassi d Italia, al di sotto della media nazionale, anche se in linea con quello del Mezzogiorno ( Tabella 15); Tabella 15 Indice lordo di utilizzazione dei posti letto (valori in percentuale) Anni Calabria 19,00 18,80 17,50 Italia 31,9 30,40 30,10 Regioni Convergenza 26,6 25,45 24,55 Fonte: dati ISTAT 26

27 incidenza degli stranieri sul mercato regionale tra le più basse d Italia (la Calabria occupa il sedicesimo posto a livello nazionale), nettamente inferiore alle medie meridionali e nazionali; flessione (anche se contenuta) delle presenze italiane, determinata: dalla negativa congiuntura economica; dalle crescenti difficoltà del prodotto balneare tradizionale, che non si riqualifica e rinnova; dal progressivo calo, dettato da inevitabili ragioni demografiche, dello zoccolo duro del turismo di ritorno (la clientela non cambia e nel frattempo, invecchia); mancanza di un sistema di ospitalità integrato e offerta ricettiva sbilanciata verso un patrimonio immobiliare privato economicamente improduttivo per gran parte dell anno, e deficitario di servizi; bassa propensione imprenditoriale delle imprese del comparto, spesso a carattere familiare e di dimensioni piccole e micro, non sempre capaci di sviluppare standard elevati di qualità e poco propensi a costruire reti di imprese; difficoltà delle imprese a: accedere al sistema creditizio; superare le debolezze del settore, connesse, principalmente alla stagionalità della domanda; bassa percentuale di lavoro stabile (prevalgono forme di lavoro precario, stagionale e poco qualificato) con conseguenti inadeguati livelli di professionalità e limitato contributo al valore aggiunto regionale e alla creazione di occupazione stabile; scarsa produttività degli investimenti turistici e debole integrazione tra il settore turistico e le altre attività produttive, come l agroalimentare e l artigianato di qualità, con conseguente basso livello di spesa e di innovazione; intermediazione non sempre efficace dei canali professionali (T.O., agenzie, anche se in parte superati dalle potenzialità della rete internet); sistema di mobilità e trasporto ancora suscettibile di ampi margini di miglioramento; infrastrutture precarie ed insufficienti a gestire i picchi stagionali che producono costi di manutenzione in genere troppo alti e un elevato numero di siti inquinati. A queste difficoltà strutturali si associano quelle derivanti dalla congiuntura mondiale che ha colpito più severamente il segmento del mercato di massa e degli inclusive tour, già oggetto di una notevole pressione concorrenziale. 27

28 3. Prodotti turistici promettenti nello scenario globale e nazionale Nel turismo la qualità rappresenta un fattore critico di successo e pertanto è sempre più importante elaborare forme di sviluppo qualitative piuttosto che quantitative. Oggi il turista non chiede il singolo bene o servizio, ma un prodotto turistico globale che include tutti gli elementi utili a migliorare la permanenza. La qualità della destinazione sarà determinata pertanto dalla somma della qualità dei singoli prodotti offerti, delle risorse disponibili e delle relazioni. Molti turisti, soprattutto quelli dei segmenti alti, ricercano esperienze individuali e identità culturali. Tale realtà ha portato alla consapevolezza che la sovrapposizione in determinate aree di risorse ambientali, culturali, folcloristiche e enogastronomiche, può offrire rilevanti opportunità di sviluppo turistico. I prodotti turistici che trovano crescente attenzione in sede europea sono: 1. il Turismo culturale, che si stima rappresenti circa il 40% di tutto il turismo europeo. Proprio per il peso rilevante del turismo culturale, la Commissione europea sostiene prodotti turistici culturali transnazionali attraverso, i cosiddetti Itinerari Culturali Europei che mirano a sostenere un offerta di qualità capace di promuovere le culture e le tradizioni locali, spesso di destinazioni meno note; 2. il Turismo ambientale/natura che secondo i dati del settimo Rapporto Ecotur sul Turismo Natura ha prodotto in Italia nel 2008 un fatturato di circa 10 miliardi di euro e 100 milioni di presenze l anno. Nel 2012 le presenze generate dal turismo natura in Italia hanno superato quota 101 milioni di presenze producendo un fatturato di 11,378 miliardi di euro. Nello stesso anno l incidenza dei turisti stranieri ha raggiunto il 40,2% del totale del turismo natura. A motivare un numero maggiore di turisti a scegliere questo prodotto sono prevalentemente: la voglia di fare attività sportive (47%), il relax (20%), l enogastronomia (15%), la riscoperta delle tradizioni (10%). Questo prodotto turistico sembra reagire meglio alla crisi e le prospettive per il 2014 sono nuovamente con segno positivo. Il 58% dei tour operator prevedono per il 2014 un incremento della domanda di turismo ambiente/natura. Il turismo culturale e il turismo ambientale/natura se oggetto di politiche mirate possono contribuire significativamente a arricchire l offerta turistica calabrese, attualmente dominata dal prodotto balneare che ha difficoltà a reggere la competizione con le destinazioni concorrenti e pertanto richiede interventi mirati di: qualificazione, innovazione e riposizionamento competitivo. 28

29 4. Prime riflessioni sulle note di indirizzo strategico e sul draft POR FESR I documenti a oggi trasmessi attenzionano il segmento del turismo business e del turismo balneare, prevedendo un generico sostegno alla nascita di nuove imprese che potrebbe implicare anche la creazione di ulteriori posti letto. La carenza di dati e di motivazioni chiare a sostegno di tali proposte non consente al momento un giudizio compiuto. Tuttavia è possibile anticipare alcune considerazioni: 1. appare ancora debole la coerenza interna del documento (turismo balneare/turismo culturale, destinazioni turistiche/aree di attrazione di rilevanza strategica, valorizzazione delle risorse naturali e tutela della biodiversità); 2. le schede relative alle azioni proposte sono insufficienti e non sempre si comprende la relazione tra l azione proposta e gli obiettivi declinati; 3. il dinamismo e la struttura economica regionale, nonché i dati relativi alla percentuale di occupazione delle strutture ricettive regionali, in particolare nelle aree urbane, non sembrano indicare il prodotto business quale prodotto particolarmente significativo per la realtà calabrese, da meritare azioni specifiche; 4. maggiore attenzione dovrebbe essere dedicata ai prodotti turismo culturale e ambiente/ natura considerati promettenti secondo tendenze globali; 5. la possibile creazione di ulteriori posti letto non è giustificata dai dati espressi dagli indicatori pertinenti. La presenza di un numero limitato dei posti letto è forse riconducibile a poche destinazioni turistiche calabresi peraltro oggetto di finanziamenti ad hoc con i PISL turismo avviati nella passata programmazione (sarebbe pertanto opportuno verificare prima i risultati prodotti/avviati dagli avvisi pubblici); 6. sono in gran parte condivisibili le riflessioni proposte in merito ai canali di comunicazione e alle tipologie di campagne di promozione turistica, che devono essere sempre più mirate e contemplare anche modalità di promozione e comunicazione innovative. 29

30 5. Considerazioni finali Le politiche avviate hanno permesso, nonostante la crisi economica, di mantenere pressoché stabili i flussi turistici e di incrementare, anche se in misura ancora insufficiente, i turisti stranieri. L esperienza avviata della Progettazione Integrata ha permesso di migliorare la qualità degli interventi proposti, che considerano anche nuovi prodotti, nuovi modelli di ospitalità e nuovi territori (aree interne e di montagna), e ha iniziato un processo di cooperazione tra le istituzioni e tra pubblico e privato utile per la definizione di politiche di sviluppo sostenibile. I ritardi registrati nella realizzazione dei Progetti Integrati di Sviluppo Locale, che si sono misurati con la debolezza delle strutture tecniche e amministrative e con la fragilità del sistema imprenditoriale, non hanno permesso di incidere significativamente sulle criticità del sistema e quindi di verificare/misurare i risultati prodotti dalle policy avviate. Il patrimonio naturale è tuttora il principale attrattore turistico della regione Calabria percepita, soprattutto dagli Italiani, come destinazione marina 5. Tale vocazione balneare, oggi specializzazione turistica esclusiva, ha generato uno sviluppo turistico poco attento al patrimonio culturale, alle aree interne e di montagna, che ha creato squilibri nell ambiente naturale (inquinamento ed depauperamento di risorse importanti), socio- economico (rendite concentrate da patrimonio di seconde case, speculazione edilizia, occupazione stagionale) e criticità di tipo culturale (bassa professionalità, scarsa sensibilità e propensione alla valorizzazione di lungo periodo delle risorse). L analisi del settore e di quanto realizzato nei precedenti cicli di programmazione permette inoltre, di affermare che: il prodotto balneare merita interventi mirati di riqualificazione, innovazione e riposizionamento sul mercato. Per tale prodotto è necessario individuare priorità di intervento all interno delle destinazioni turistiche individuate dal Piano; le carenze del sistema di mobilità e accessibilità del territorio limitano l attrattività turistica della regione, è necessario superare i problemi di mobilità e trasporto attuando politiche nel settore trasporti che tengano conto delle esigenze del settore turismo; la rilevanza del fenomeno delle seconde case incide negativamente sulla produttività del comparto e sulla qualità dell offerta; i regimi di aiuto finanziati hanno permesso di migliorare lo standard di qualità delle strutture ricettive, ma non hanno inciso: sulla propensione alla sostenibilità e all innovazione delle imprese; sulla dimensione aziendale, sulla costruzione di reti di imprese, sull integrazione tra i settori produttivi del comparto; sulla formazione degli operatori del settore e la qualità dei servizi; le politiche di settore rivolte alle imprese spesso non hanno prodotto gli effetti attesi a causa delle difficoltà delle imprese ad accedere al sistema creditizio; 5 Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, Rapporto acque di balneazione

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