ANNO SCOLASTICO

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1 SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO RAIMONDO FRANCHETTI Via Amedeo D Aosta, 52 - Palermo PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO DIRIGENTE SCOLASTICO PROF.SSA ISABELLA VITRANO

2 ANNO SCOLASTICO Da molti anni la Scuola Secondaria di 1 Grado R. Franchetti è stata polo di riferimento culturale per il territorio in cui gravita. Uno degli obiettivi primari è stato sempre quello di rispondere alle esigenze del territorio stesso, valorizzando le risorse in esso presenti e attuando attività mirate alla promozione culturale, sociale, civile del futuro cittadino. Il nostro piano dell offerta formativa ha tenuto conto non solo degli obiettivi didattici e disciplinari, ma anche delle esigenze del contesto in cui opera. I contenuti del POF sono stati discussi e programmati dal Dirigente scolastico, dalle Funzioni Strumentali ed approvati dagli Organi Collegiali. La stesura e le schede sintetiche sono state elaborate dalle Prof.sse Giuseppina Aprile e Silvia Augugliaro, FF.SS. Area 1 (Coordinamento attività del Piano). I grafici e la valutazione delle attività del Piano sono state sviluppate dalle Prof.sse Maria Dieli e Letizia Bonaria Maxia FF.SS. Area 1 (Valutazione attivita del Piano). 2

3 Breve storia della Scuola Secondaria di I^ grado Statale R. Franchetti La scuola nasce nell anno 1933, durante il regime fascista, come Regia Scuola Secondaria di Avviamento Professionale Torrelunga, ad indirizzo agrario. E ubicata in parte presso la scuola elementare Torrelunga e successivamente anche presso un locale di Corso dei Mille. Nell anno scolastico 1936/37 la scuola si trasferisce in Via Messina Marine nell edificio della Vetriera ed assume l attuale denominazione Raimondo Franchetti. La scelta del nome non è casuale ma si inquadra nel periodo storico che l Italia del tempo vive, in linea con le attese del regime. Fin da allora la scuola risponde alle richieste del territorio e risente nel corso degli anni dello sviluppo socio economico del quartiere e degli eventi storici che si verificano in Italia. Dopo la parentesi bellica che ha danneggiato l economia della borgata, nell anno scolastico 1946/47 cominciano a funzionare le prime sezioni staccate ed in seguito alla riforma scolastica del 1962, la Franchetti si trasforma da Scuola di Avviamento in Scuola Media, con un aumento della popolazione scolastica e del numero delle succursali. Fino al 1975 la Scuola Franchetti ha il problema di reperire i locali in seguito all incremento della popolazione scolastica dopo la riforma che vede la nascita della Scuola Media Unica, anche perché in quegli anni era l unica scuola media del quartiere, ma frazionata in più succursali, alcune di esse ubicate nelle borgate limitrofe. Nel 1972 la Scuola Franchetti risolve il problema dei locali della sede centrale, riuscendo a spostarsi in un edificio scolastico di recente costruzione ubicato in Passaggio dei Picciotti dove rimane fino al 1975, anno in cui viene ultimato il prefabbricato in Viale Amedeo d Aosta, già destinato nel 1962 alla Franchetti. In questi nuovi locali sposta la sua sede ed ivi la Scuola continua ad essere attualmente ubicata. 3

4 RAIMONDO FRANCHETTI ESPLORATORE DELLA DANCALIA Raimondo Franchetti nasce a Firenze il 31 Gennaio 1889 da un antica famiglia di origini mantovane. Il carattere di Raimondo si rivela ben presto libero, indipendente, ed amante della natura. Egli preferisce i romanzi di viaggi e di caccia ai libri di scuola ed i genitori sono costretti a rinchiuderlo in diversi collegi. Da uno di essi si allontana con una fuga rocambolesca, concludendo così la sua carriera in un collegio militare. Compie il suo primo viaggio a diciotto anni imbarcandosi per il Nord America, dove percorre in lungo e in largo le Montagne Rocciose a caccia di orsi bruni. Torna in Italia per fare il servizio militare volontario, come soldato semplice di cavalleria. Gli anni seguenti compie diversi viaggi in Oriente, in Malesia, in Indocina, ed in Indonesia. Nel 1911 si trova in Cina durante la rivoluzione, e scatta interessanti fotografie. Nel 1912 è per la prima volta in Sudan dove viene morsicato da un grosso scorpione e si cura da solo la ferita con un ferro rovente. Fino al 1914 visita il Sudan risalendo fino al Nilo Superiore. Qui raccoglie i suoi più bei trofei di caccia, soprattutto leoni, bufali, ed elefanti. Nel 1915 si arruola volontario e rimane al fronte durante tutta la guerra e, aiutato anche dalla conoscenza dei luoghi, compie ardite operazioni. Nel 1921 è in Kenia dove incontra Amedeo duca d Aosta che resterà sempre il suo migliore amico. Dall Uganda attraversa l Etiopia meridionale e raggiunge a piedi la Somalia. La quantità di informazioni scientifiche raccolte durante questo viaggio gli vale la nomina a Socio Onorario della Società Geografica Italiana e gli permette di inviare un lungo rapporto al Ministero delle Colonie. Nel 1927 è per la prima volta ad Addis Abeba per un progetto di esplorazione e ricerche minerarie nella Dancalia etiopica. Il governo etiopico dichiara di non poter garantire 4

5 l incolumità della spedizione in un area ancora inesplorata, ma gli consegna alcune lettere per i Ras locali con l ordine preciso di non ostacolarla, e dà, soprattutto a Franchetti, l autorizzazione a farsi accompagnare da una conveniente scorta armata. La missione, composta da dodici italiani e da circa centocinquanta indigeni, viene subito ostacolata dai sultani locali, nonostante l ordine dell imperatore di facilitarne il passaggio nei territori di loro pertinenza. Tuttavia finanzia e dispone la costruzione di una strada in terra battuta di sessanta chilometri da Beilul ad Airori. Poi inizia l attraversamento a piedi dell immensa distesa del deserto dancalo, senza nessuna risorsa d acqua, ed a temperature medie di 50 gradi all ombra, scoprendo fra l altro un grande lago salato, denominato lago Giulietti Verso la metà dell aprile 1929, le condizioni fisiche dei componenti bianchi della spedizione sono talmente prostrate, che Franchetti decide di continuare da solo, con un manipolo di ascari scelti e pochi cammelli ma viene attaccato alle spalle e subisce alcune perdite umane.nel frattempo Franchetti riceve l ordine dal Governo italiano di rientrare immediatamente in Eritrea, ma non ne tiene minimamente conto e continua la spedizione, giungendo nel luogo dove nel 1881 era stato massacrato l esploratore italiano Giulietti con tutti i suoi compagni, e ne raccoglie i miseri resti. Alla fine la spedizione ha messo insieme una enorme massa di dati ed informazioni scientifiche e il 10 giugno Franchetti è ad Assab, da dove ritorna in Italia. Qui nel 1930 pubblica presso Mondadori il suo libro Nella Dancalia Etiopica. Gli anni seguenti lo vedono quasi sempre nell Africa Orientale, dove compie diverse missioni politiche e commerciali. A causa delle grandi spese sostenute per le sue spedizioni, e per l opera di penetrazione politica, il suo patrimonio, già ingentissimo, subisce una grave crisi finanziaria. Durante i brevi periodi in cui è in Italia ha importanti rapporti con la classe politica del regime fascista, soprattutto De Bono. Propugna l inquadramento di un gruppo di giovani (possibilmente ex-ufficiali dell esercito) da utilizzare in Africa Orientale per missioni speciali, pronti ad operare per uno scopo altamente patriottico ed a sacrificare, occorrendo, la propria persona. Queste iniziative gli procurano una certa ostilità da parte dell apparato burocratico romano, soprattutto i Ministeri degli Esteri e delle Colonie, che si ritengono in diverse occasioni scavalcati. Ha invece un rapporto privilegiato con Mussolini, che vede in lui la realizzazione dell Italiano nuovo. Ma non prenderà mai la tessera fascista. 5

6 L 8 agosto 1935 l aereo sul quale ritorna in Africa Orientale, fa scalo per una notte al Cairo, allora colonia inglese, e la mattina seguente, pochi minuti dopo il decollo, esplode in volo. La sua morte desta un enorme impressione in Italia e nel mondo e la Commissione d inchiesta inviata qualche mese dopo dal regime conclude che la sua morte rimane avvolta nel più assoluto mistero. All estero si scrive di lui come del Lawrence italiano. Viene sepolto, secondo le sue volontà, nel piccolo cimitero cristiano di Assab in Eritrea ma la salma è stata trasferita a Massaua dal nostro rappresentante consolare, perché il governo etiopico ha in seguito spianato quest area per costruirvi un caseggiato. 6

7 STUDIO DEL TERRITORIO MAPPA STATISTICO- ECONOMICA IDENTITÀ SOCIO- CULTURALE BENI E SERVIZI PRESENTI NEL TERRITORIO IDENTITA CULTURALE DELLA SCUOLA POPOLAZIONE SCOLASTICA ATTUALE ORGANIZZAZIONE DELL ISTITUTO RISORSE INTERNE A SPAZI ED ATTREZZATURE B RISORSE PROFESSIONALI C SERVIZI OFFERTI D RISORSE FINANZIARE COSTITUISCONO LE BASI DEL POF. 7

8 STUDIO DEL TERRITORIO 1. MAPPA STATISTICO - ECONOMICA DEL TERRITORIO Il quartiere Romagnolo - Settecannoli in cui opera la scuola "R. Franchetti" gravita nella seconda circoscrizione che, collocata all'estremità sud-est del territorio comunale, si estende per 2139 ettari e comprende i quartieri di Brancaccio, Ciaculli, Settecannoli e parte di Oreto Stazione (Corso dei Mille/ S. Erasmo). Per la stesura della mappa statistico - economica del territorio è stato utilizzato l Annuario di Statistica del Comune di Palermo (Informazioni statistiche n 1/2006 che riporta i dati del censimento relativo del 2001 del comune di Palermo). La raccolta delle informazioni, effettuata mediante interviste dirette, risponde ad un preciso piano di campionamento ed ha coinvolto 612 famiglie per un totale di 2170 persone. Le interviste sono state realizzate nel mese di novembre 1998, sulla base di un questionario predisposto per raccogliere informazioni sui singoli componenti della famiglia (sesso, età, istruzione, condizione e posizione professionale, settore di attività, ricerca di lavoro). Al 21 Ottobre del 2001 la popolazione residente ammontava a mila unità rappresentando il 10,8% del totale del comune di Palermo, con una densità abitativa pari a 3480,6 mila abitanti per Kmq. I nuclei familiari che vivono nell'area sono 23028, corrispondenti al 9,8% del totale del Comune. La circoscrizione in cui gravita la scuola è quella con il minor numero di stranieri; ne conta appena 311 unità, con un incidenza dello 0,4% rispetto alla popolazione totale residente. Dall'indagine effettuata emerge che solo il 20% della popolazione campionata ha un'età compresa tra 0 e 14 anni mentre l 11,5% ha più di 65 anni. L indice di vecchiaia, pari al rapporto fra la popolazione di 65 anni di età e più e la popolazione di età compresa tra 0 e 14 anni, cioè quanti anziani vi sono ogni 100 bambini e ragazzi, è pari al 57,4%. L ampiezza media della famiglia, pari al rapporto fra la popolazione residente e il numero delle famiglie, è di 3,23 componenti per famiglia, mentre è del 13,1% 8

9 l incidenza delle famiglie con un solo componente e del 5,4% delle famiglie con 6 o più componenti. Rispetto al censimento del 1998 si nota un ulteriore decremento delle famiglie più numerose (6 o più componenti) dal 7,1% al 5,4%. La realtà lavorativa della Circoscrizione registra valori piuttosto critici. Il 26,7% della popolazione attiva del campione risulta occupata a tempo pieno, mentre il 17,3% sono in cerca di occupazione. Il tasso di attività ottenuto dal rapporto tra la popolazione in condizione professionale e la popolazione residente di 15 anni e più, è pari al 44%. La popolazione non attiva risultante dall'indagine è di persone circa: al suo interno le casalinghe rappresentano il 25%, i pensionati il 10,5%, gli studenti il 7,3% ed in altra condizione il 13,2%. E' stato rilevato che la popolazione campionata risulta costituita per il 48% da maschi e per il 52% da femmine, ed altresì che, sotto il profilo dell'età, il 20% ha un'età non superiore ai 14 anni, il 68% ha un'età compresa fra 15 e 64 anni, il residuo 12% ha un'età di 65 anni e più. La popolazione occupata è così distribuita per settori di attività economica : 3,9% in attività primarie (agricoltura e pesca); 21,1% in attività industriali; 37,5% in servizi vendibili 37,5% in servizi non vendibili, in prevalenza nella pubblica amministrazione. 2. IDENTITÀ SOCIO CULTURALE DEL TERRITORIO Particolarmente interessante risulta la distribuzione della popolazione campionata in condizione professionale per titolo di studio e settore di attività. Dall'indagine emerge che nel campo dell'agricoltura prevalgono le persone con la licenza elementare, mentre nell' industria e nei servizi vendibili sono impegnate maggiormente quelle persone fornite di licenza media inferiore; i titoli di studio superiori (diploma, laurea e specializzazione post- laurea) prevalgono nei servizi non vendibili. Si rileva, comunque, nel quartiere una continua espansione e trasformazione sia nella composizione sociale, sia nell'attività economica che da agricola si è trasformata in terziaria; numerosi sono i piccoli commercianti, soprattutto nel settore alimentare. Diffuso è anche il lavoro dipendente di tipo statale, regionale o il piccolo impiego. L'attività lavorativa si svolge, in linea di massima, fuori dal quartiere con il conseguente 9

10 disagio della pendolarità. L'economia della famiglia si basa quasi sempre su un unica fonte di reddito, quella maschile, perché le donne, tolta una piccola minoranza, sono prevalentemente casalinghe. L'indagine sulle condizioni socio economiche delle famiglie della II Circoscrizione ha consentito di accertare una realtà segnata da alcune forti problematiche, prima fra tutte quella relativa alla mancanza di lavoro connessa alla diffusa pratica di lavoro irregolare e/o occasionale, in un quadro in cui, il livello dell'istruzione non supera, nel 34,1% dei casi, la licenza media inferiore. Il livello non elevato dell'istruzione, il considerevole tasso di disoccupazione, specialmente fra i giovani, ed il lavoro precario diffuso, costituiscono,quindi, tre elementi che caratterizzano una parte della realtà locale. Si evidenzia infatti un certo malessere che sfocia talvolta in patologie sociali e in comportamenti ai limiti della legalità con atteggiamenti di prevaricazione, episodi di violenza e piccola criminalità e, spesso, al completamento degli studi, sembra anteporsi la necessità di trovare lavoro ed il lavoro dipendente è ancora considerato come un sicuro approdo di stabilità economica. I dati riportati sono quelli riferiti al 2001, anno in cui l ufficio statistica del Comune di Palermo ha effettuato il penultimo censimento: quelli dell ultimo non sono fruibili perchè non ancora pubblicati dall Ufficio Statistica del Comune. 3. BENI E SERVIZI PRESENTI NEL TERRITORIO Una crescente espansione edilizia, la presenza nel territorio di un presidio ospedaliero di alta specializzazione Ospedale Buccheri - La Ferla, la presenza di una struttura alberghiera di buon livello ( Hotel San Paolo), alcune industrie alimentari ed artigianali di notevole importanza, sono presenze che hanno innescato un processo di rinnovamento e miglioramento all interno del territorio stimolando la crescita dei bisogni e rafforzando la consapevolezza che il loro soddisfacimento debba trovare soluzioni nell ambito del quartiere stesso. Il territorio che gravita intorno alla scuola è fornito di poche attrezzature pubbliche, mancano zone verdi, parcheggi, cinema, centri sociali, centri sportivi facilmente fruibili. Sono presenti invece, diverse strutture sociali private sia per minori che per adolescenti; queste sorgono il più delle volte come iniziativa di volontariato legata alla parrocchia o come cooperative sociali che usufruiscono di finanziamenti comunali ma non sempre sono conosciute per cui l utenza è bassa e non soddisfano le esigenze del quartiere. Le strutture pubbliche di servizio, alcune collegate all azione educativa della scuola, sono: 10

11 - Servizi dell ASL N 6: (Consultorio familiare, Medicina scolastica, Neuropsichiatria infantile, Centro igiene mentale, Unità multidisciplinare H, Sert ) - Osservatorio locale dispersione scolastica Messina Marine che ha sede presso la Scuola Secondaria di I grado R. Franchetti - OPECER Romagnolo (servizio sociale professionale per minori ed anziani) - Centro sociale Sperone, Palestra comunale Sperone ( queste due strutture sono difficilmente fruibili perché situate in una parte difficile di territorio e poco controllate da un servizio di vigilanza - Centro sociale San Ciro fornito di : auditorium, biblioteca e palestra ( legato alla Parrocchia Le strutture private sono: - Centro Sociale Padre Nostro - Ente di promozione sportiva ACSI - Associazioni di volontariato ONLUS : ( Agesci, Filo di Arianna) - Polisportive ( S. Sergio, Master, Dancing School, Kalaja, Andriale, Circolo canottieri Trinacria) - Cooperative Sociali ( Argonauti, Incontro, Arciragazzi, Vaso di Pandora, Immagini in aria, Punto esclamativo, Il Mondo di Francesca, Quelli della Rosa Gialla, Orchidea, - L Isola che non c è. Con tutte queste strutture pubbliche e/o private sono state individuate aree di cooperazione mirate all'educazione, alla salute degli alunni e delle famiglie, al recupero degli alunni in particolare situazione di disagio e di svantaggio, a promuovere il successo scolastico e prevenire la dispersione. Sono in atto altresì progetti di cooperazione con le altre scuole medie e superiori presenti nel territorio, con alcune delle quali si attuano iniziative comuni di aggiornamento, laboratori per gli alunni e per genitori ed attività inerenti a manifestazioni culturali. In particolare con le SCUOLE PRIMARIE CAVALLARI, INGRASSIA, M. SANTISSIMA DELLE GRAZIE, MANERI, NAZARIO SAURO, da diversi anni si lavora insieme per un Progetto Continuità che prevede una collaborazione didattica fra gli alunni delle classi V della scuola primaria e gli alunni della classe I della scuola secondaria di I grado. Dall anno scolastico 2003/04 si è realizzato un accordo di rete ( Scuola, cultura, territorio) con le scuole Cavallari, Ingrassia, Maneri, N. Sauro, Don Milani, ITI Volta con lo scopo di: Costruire un sistema di scuole che si integra col territorio proponendo un ampia e qualificata offerta 11

12 Valorizzare le progettualità d ogni scuola. Ottimizzare le risorse professionali di ogni scuola Per ovviare alle carenze sportive del territorio la scuola ha avviato da anni un rapporto di collaborazione con: la società Canottieri Trinacria con la quale è stata stipulata una convenzione che consente agli alunni di praticare il canottaggio. A partire dall anno scolastico 2004/05, considerando che nella legislazione corrente della scuola si trovano le normative per operare insieme, l Osservatorio contro la Dispersione Messina Marine e le quindici scuole inserite nella seconda circoscrizione hanno scelto di riconoscersi in un documento comune quale il PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA TERRITORIALE per realizzare percorsi educativi comuni con una reale sinergia per il raggiungimento di un obiettivo comune: la centralità della scuola nello sviluppo educativo culturale del giovane. Pertanto il POF Territoriale è: il documento che attesta l identità culturale e progettuale delle scuole del territorio della seconda circoscrizione di Palermo la formalizzazione dell impegno strategico delle scuole di questo territorio a costruire un sistema educativo integrato capace di dare risposte coerenti rispetto alle finalità fondamentali di : orientamento, lotta alla dispersione, integrazione il risultato comune del confronto fra scuole, Enti Locali ed associazioni sulla base di una condivisa lettura dei bisogni formativi presenti nel territorio. 12

13 IDENTITA CULTURALE DELLA SCUOLA 1 POPOLAZIONE SCOLASTICA ATTUALE Attualmente l'istituto è frequentato da 774 alunni di cui 11 in situazione di handicap. Quasi tutti provengono dalle scuole elementari del territorio limitrofo. In questo anno scolastico le richieste d iscrizione sono state pari alle capacità ricettive della scuola stessa e circa quaranta domande di alunni delle classi prime sono state inoltrate alle scuole vicine o ad altre scuole richieste dalle famiglie. La popolazione scolastica si presenta eterogenea per appartenenza sociale, economica e culturale, come risulta dalla documentazione acquisita. I dati di seguito elencati risultano da un indagine effettuata, attraverso un questionario somministrato agli alunni delle classi prime nel corrente anno scolastico, relativo a titolo di studio ed occupazione. Si precisa che sono stati testati 486 genitori, di cui 243 madri e 243 padri. Per quanto riguarda l occupazione dei genitori, sono stati elaborati due grafici in quanto la voce casalinga, riferita solo alle mamme, portava a totali percentuali occupazionali falsati. Si riportano di seguito le tabelle dei valori registrati 13

14 GENITORI CLASSI PRIME A.S. 2007/2008 Sono stati testati 486 genitori di cui 243 padri e 243 madri. N questionari distribuiti 264 N questionari restituiti 243 RITORNO DEI QUESTIONARI SOMMINISTRATI AI GENITORI DELLE ALUNNE E DEGLI ALUNNI DELLE PRIME CLASSI a.s. 2008/ 09 N questionari distribuiti N questionari restituiti

15 Titolo di studio dei genitori Titolo di studio dei genitori degli alunni e delle alunne delle classi prime A.S 2008/ nessun titolo licenza elementare licenza media diploma superioe laurea Padre madre

16 Attività lavorativa dei genitori Professione padre disoccupato 16 operaio 33 impiegato 132 professionista 16 insegnante 2 commerciante 18 pensionato 33 imprenditore 9 artigiano 13 professione svolta dai padri delle alunne e degli alunni delle prime classi 2008/ disoccupato operaio impiegato professionista insegnante commerciante pensionato imprenditore artigiano 16

17 Professione madre casalinga 132 operaia 1 impiegata 52 professionista 13 insegnante 15 commerciante 10 pensionata 2 disoccupata 10 artigiana professione svolta dalle madri delle alunne e degli alunni delle classi prime 2008/ casalinga operaia impiegata professionista insegnante commerciante pensionata disoccupata artigiana 17

18 STUDIO DEL TERRITORIO ESIGENZE DELLA SCUOLA P.O.F PIANO DEI SERVIZI PIANO PER GLI STUDENTI DEL TRIENNIO PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA Scelte ed. della scuola Curricolo d Istituto Curricolo Interdiscipl. Curricolo Disciplinare VALUTAZIONE D ISTITUTO Carta dei servizi Coordinamento Funzione-gestione Formazione Scelta educative della Scuola Curricolo d Istituto Curricolo interdisciplinare Curricolo disciplinare Traguardi di competenze Piano orario Laboratori curriculari Criteri valutazione alunni Criteri per il recupero Criteri per il riconoscimento dei debiti e crediti Progetti curriculari Progetti extracurriculari 18

19 IL CURRICOLO Dagli anni 60 in poi, i programmi della scuola italiana di ogni ordine e grado, ad eccezione della scuola secondaria di II grado, sono stati contrassegnati da un lungo processo evolutivo. In particolare, per la scuola secondaria di I grado, ai programmi del 1963 sono seguiti quelli del 1979 rimasti in vigore fino all emanazione delle Indicazioni Nazionali per i piani personalizzati di studio che la legge n 53 del 28 marzo 2003 e il dlgs. n 59 del 19 febbraio 2004 hanno reso attuative. In data 31 Luglio 2007, un decreto del Ministro della P.I. Giuseppe Fioroni, a cui ha fatto seguito una direttiva del 3 Agosto, ha disposto, in chiave sperimentale, una prima, graduale attuazione delle nuove Indicazioni per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione, al cui interno è compresa la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado. Fa da sfondo al documento una nuova cornice culturale entro cui ripensare l esperienza del fare scuola finalizzata alla: centralità della persona, essere unico ed irripetibile esercizio della cittadinanza attiva unitaria e globale superamento della frammentazione dei saperi promozione dei saperi di un nuovo umanesimo globale che coniughi i temi della persona e del pianeta Alla luce della nuova normativa ed in linea con il rispetto e la valorizzazione dell autonomia delle Istituzioni scolastiche, la comunità professionale della Scuola secondaria di primo grado Statale R. Franchetti ha preso atto delle Indicazioni Nazionali, come quadro di riferimento, e le ha contestualizzate (bisogni dell utenza,aspettative della società, risorse della scuola e del territorio, ecc.) predisponendo il Curricolo all interno del POF, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. AUTONOMIA INDICAZIONI NAZIONALI testo aperto da contestualizzare PROGETTAZIONE DELLA SCUOLA Bisogni Aspettative Risorse della scuola degli allievi della società e del territorio = POF 19

20 Pertanto il Collegio dei docenti ha stabilito le scelte educative ed i percorsi formativi che la scuola vuole intraprendere SCELTE EDUCATIVE E PERCORSI FORMATIVI DELLA SCUOLA La scuola propone un progetto educativo e didattico che tende a sviluppare la persona umana attraverso la crescita sociale per educare i giovani, tramite la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un etica della responsabilità, all esercizio della cittadinanza attiva, in una prospettiva nazionale ed europea, ed a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita. Le scelte educative dell Istituto si ispirano, quindi, ai seguenti criteri: Educare all affettività attraverso la conoscenza di sé stessi, supportando gli alunni nella costruzione di una propria identità. Contribuire a colmare le differenze sociali e culturali che limitano il pieno sviluppo della persona. Offrire a tutti le stesse opportunità di successo formativo ai fini del raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze secondo le nuove Indicazioni Ministeriali. Promuovere attività curriculari ed extracurriculari attraverso percorsi finalizzati all acquisizione di competenze specifiche nelle diverse aree disciplinari, senza dimenticare di valorizzare le eccellenze. Integrare gli alunni diversamente abili attraverso percorsi formativi e azioni efficaci e fare in modo che le diversità non diventino disuguaglianze. Guidare gli alunni verso scelte di vita consapevoli. Supportare le famiglie nella costruzione di una genitorialità adeguata ai bisogni di crescita dei figli, ai fini di un rapporto di corresponsabilità formativa e progettualità comune. Adottare percorsi formativi che tengano conto dei bisogni socio-culturali e del complesso contesto sociale. Valorizzare le risorse presenti nel territorio per conoscere le radici storico culturali dell ambiente in cui si vive ed educare ad una cittadinanza unitaria e plurale, in grado di contribuire a costruire una collettività sempre più ampia e composita. 20

21 Aprire la scuola al territorio per attuare attività mirate alla promozione culturale, sociale e civile, consentendo l'uso dell'edificio e delle attrezzature nelle ore pomeridiane ad alunni, famiglie, associazioni culturali. Attivare ed aderire a reti territoriali con Istituzioni Scolastiche, Enti Locali, Associazioni per aumentare le opportunità formative degli alunni e dei genitori. Promuovere la formazione dei docenti nell ottica dell innovazione. Migliorare ed affinare la qualità dei servizi attraverso l adozione di processi di autovalutazione messi in atto sul piano amministrativo, didattico e organizzativo. Gestire e amministrare i fondi dell Istituzione scolastica per migliorare l offerta formativa con attività e insegnamenti curricolari ed extracurricolari. Sviluppare le competenze attraverso il seguente monte orario. Materie Monte ore obbligatorio Monte ore facoltativo Corsi C-D-E-F-I-L Monte ore facoltativo Corsi A-B-G-H Italiano Stor/Geo Inglese 3 Francese 2 1 Sc. Matematiche 6 Tecnol. Informatica Arte e Immagine 2 Musica 2 Ed. motoria 2 Religione 1 Totale Ore MONTE ORE COMPLESSIVO La scuola in linea con le Indicazioni Nazionali e con le finalità del primo ciclo d istruzione, ha strutturato un curricolo che ponga le basi dell esercizio della cittadinanza attiva, attraverso esperienze significative finalizzate a: Costruzione del sé Relazione con gli altri Rapporto con la realtà 21

22 CITTADINANZA ATTIVA COSTRUZIONE DEL SE RELAZIONE CON GLI ALTRI RAPPORTO CON LA REALTA Che ne rappresentano i tre assi portanti ed ha individuato percorsi interdisciplinari, distinti per classe, atti a favorire la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo dell etica della responsabilità. I contenuti saranno enucleati dai singoli consigli, in base anche alle esigenze della classe, fra quelli che maggiormente sensibilizzano gli adolescenti al rispetto ed all approfondimento dei valori sanciti dalla Costituzione (diritti umani, pari dignità sociale, libertà di parola e di religione, ecc.) Per la progettazione didattica ogni dipartimento disciplinare, ha elaborato i curricoli per disciplina promuovendo l organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari ma nell ottica del superamento della frammentazione dei saperi. In essi sono indicati: Obiettivi formativi distinti per classi Obiettivi di apprendimento ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni Criteri metodologici Materiali e sussidi didattici Strumenti e criteri per l accertamento delle competenze Valutazione 22

23 OBIETTIVI FORMATIVI COSTRUZIONE DEL SE Cominciare a gestire il proprio processo di crescita, chiedendo aiuto quando occorre. Riconoscere le proprie emozioni e saperle gestire. Sviluppare il senso di responsabilità nei confronti di se stesso, degli altri e dell ambiente in cui si vive Individuare i problemi che si incontrano e cercare di risolverli. Essere consapevoli delle proprie attitudini e capacità per potenziarle. Potenziare il proprio livello di autostima migliorando le varie forme di comunicazione. RELAZIONE CON GLI ALTRI Instaurare un clima di collaborazione. Acquisire consapevolezza di se stessi nel pieno rispetto degli altri e del diverso. Interagire con i coetanei e con gli adulti in un clima di collaborazione e cooperazione. Leggere i comportamenti di gruppo e riflettere sulle loro dinamiche, per convivere nel rispetto reciproco e delle regole. Educare alla solidarietà e alla tolleranza. Educare alla pace come rifiuto della violenza in qualsiasi momento e circostanza. RAPPORTO CON LA REALTA Interagire con l ambiente naturale e sociale per iniziare a delineare il proprio progetto di vita. Comprendere il presente attraverso la conoscenza degli eventi storici per progettare il futuro. Porsi in modo attivo di fronte alle crescenti sollecitazioni esterne per decifrare e valutare gli aspetti negativi e positivi. Comprendere la complessità dei sistemi simbolici secondo il loro valore. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Le Indicazioni ministeriali per l organizzazione del Curricolo stabiliscono, disciplina per disciplina, gli obiettivi di apprendimento ed i traguardi delle competenze che gli alunni devono raggiungere al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado. Per quanto riguarda i primi, si rimanda nel dettaglio alla consultazione dei singoli curricoli disciplinari; i traguardi delle competenze, invece, vengono sotto elencati secondo le discipline raggruppate in aree disciplinari. Infine vengono presentati gli standard di area: area linguistico-artistico-espressiva, area storicogeografica, area matematico-scientifico-tecnologica. 23

24 AREA LINGUISTICO ARTISTICO ESPRESSIVA ITALIANO L alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti sempre rispettosi delle idee degli altri. Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri. Usa i manuali delle discipline o altri testi di studio, al fine di ricercare, raccogliere, ecc. i dati, le informazioni, ecc. anche con strumenti informatici. Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti personali per quanto riguarda opere, autori e generi letterari Produce con l aiuto dei docenti e dei compagni semplici ipertesti, utilizzando linguaggi verbali iconici e sonori Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento con cui può esprimere stati d animo, rielaborare esperienze ed esporre p. di v. personali E capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta. Varia opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori; riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. PRIMA E SECONDA LINGUA COMUNITARIA L alunno organizza il proprio apprendimento; utilizza lessico, strutture, ecc. apprese per elaborare i propri messaggi; individua analogie e differenze,coerenze e incoerenze, cause ed effetti; rappresenta linguisticamente collegamenti e relazioni fra fenomeni, eventi e concetti diversi; acquisisce e interpreta informazioni valutandone l attendibilità e l utilità. Individua e spiega le differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalle lingue straniere, spiegandole senza avere atteggiamenti di rifiuto. PRIMA LINGUA STRANIERA In contesti familiari e su argomenti noti, l alunno discorre con uno o più interlocutori, si confronta per iscritto nel racconto di avvenimenti ed esperienze personali e familiari, espone opinioni e ne spiega le ragioni mantenendo la coerenza del discorso. Comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari Descrive esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ecc.: espone brevemente ragioni e dà spiegazioni di opinioni e progetti. Nella conversazione, comprende i punti chiave del racconto ed espone le proprie idee in modo inequivocabile anche se con qualche difficoltà espositiva. Riconosce i propri errori e a volte riesce a correggerli spontaneamente in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative che ha interiorizzato. SECONDA LINGUA STRANIERA L alunno affronta situazioni familiari per soddisfare bisogni di tipo concreto e riesce a comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro) Comunica in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati MUSICA L alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l esecuzione e l interpretazione di brani musicali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. 24

25 Fa uso di diversi sistemi di notazione funzionale alla lettura, all apprendimento ed alla riproduzione di brani musicali. E in grado di ideare e realizzare messaggi musicali e multimediali, utilizzando forme di notazione e/o sistemi informatici Sa dare significato alle proprie esperienze musicali, comprendendo eventi, materiali, opere musicali, anche in relazione al contesto storico-culturale. Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, riesce a raccordare la propria esperienza alle tradizioni storiche e alle diversità culturali contemporanee Integra con altri saperi ed altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi di appropriati codici e sistemi di codifica Orienta lo sviluppo delle proprie competenze musicali, nell ottica della costruzione di un identità musicale che muova dalla consapevolezza delle proprie attitudini e capacità, dalle opportunità musicali offerte dalla L alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l esecuzione e scuola e dalla fruizione dei contesti socio-culturali presenti sul territorio. Per le competenze specifiche relative allo studio dello strumento musicale nelle scuole secondarie di primo grado,restano in vigore le indicazioni contenute nell Allegato A del DM 201/99 ARTE E IMMAGINE L alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali Legge le opere più significative prodotte nell arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione Realizza un elaborato personale e creativo, applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l integrazione di più media e codici espressivi Descrive e commenta opere d arte, beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio verbale specifico. CORPO-MOVIMENTO-SPORT L alunno attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, dove si coniuga il sapere, il saper fare e il sapere essere, ha costruito la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti Utilizza gli aspetti comunicativo- relazionali dei linguaggi corporeo-motorio-sportivo, oltre allo specifico della corporeità, delle sue funzioni e del consolidamento e dello sviluppo delle abilità motorie e sportive Possiede conoscenze e competenze relative all educazione alla salute, alla prevenzione ed alla promozione di corretti stili di vita. E capace di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e rispetta le regole, dimostrando di accettare e rispettare l altro E capace di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di impegnarsi per il bene comune Sperimenta i corretti valori dello sport e la rinuncia a qualunque forma di violenza, attraverso il riconoscimento e l esercizio di tali valori in contesti diversificati. 25

26 AREA STORICO GEOGRAFICA STORIA L alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato. Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici. Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica Conosce i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea Conosce i processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente Conosce ed apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell umanità Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare in testi Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprendere opinioni e culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo contemporaneo GEOGRAFIA L alunno osserva, legge, analizza sistemi territoriali vicini e lontani Utilizza opportunamente concetti geografici, carte geografiche, fotografie ed immagini dallo spazio, grafici, dati statistici per comunicare efficacemente informazioni spaziali sull ambiente che lo circonda E in grado di conoscere e l0calizzare i principali oggetti geografici fisici (monti, fiumi, ecc.) ed antropici (città, aeroporti, porti, infrastrutture, ecc) dell Europa e del Mondo Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali, che implementa in modo significativo attingendo all esperienza quotidiana ed al bagaglio di conoscenze Sa aprirsi al confronto con l altro,attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socio- culturali, superando stereotipi e pregiudizi Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, estetiche, artistiche ed architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. AREA MATEMATICO SCIENTIFICO TECNOLOGICA MATEMATICA L alunno ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e, attraverso esperienze in contesti significativi, ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente complesse,relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall uomo ha consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari ed alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni rispetta p. di v. diversi dal proprio; è capace di sostenere le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati ed argomentando attraverso concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta valuta le informazioni che ha su una situazione, riconosce la loro coerenza interna e la coerenza tra esse e le conoscenze che ha dl contesto, sviluppando senso critico riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici, spiegando anche in forma scritta il procedimento seguito, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati 26

27 confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico ad una classe di problemi usa correttamente i connettivi (e, o, non, ecc) e i qualificatori ( tutti, qualcuno, nessuno) nel linguaggio naturale, nonché le espressioni: è possibile, è probabile, è certo, è impossibile. SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI L alunno ha padronanza di tecniche, di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia in situazione di osservazione e monitoraggio, sia in situazioni controllate di laboratorio Utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico o informatico e più strumenti insieme in uno stesso contesto Esplicita, affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell esperienza quotidiana; interpreta lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati; è in grado di decomporre e ricomporre la complessità di contesto in elementi, relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi campi disciplinari; pensa ed interagisce per relazioni ed analogie, formali e/o fattuali Sviluppa semplici schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana. E in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto sulle competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto,, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti Ha una visione dell ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico; comprende il ruolo della comunità umana nel sistema, il carattere finito delle risorse, nonché l ineguaglianza dell accesso ad esse, ed adotta atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l uso delle risorse Conosce i principali problemi legati all uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico ed è disposto a confrontarsi con curiosità ed interesse. TECNOLOGIA L alunno è in grado di descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per il funzionamento Conosce le relazioni forma/funzione/materiali attraverso esperienze personali, anche se molto semplici, di progettazione e realizzazione E in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno scopo Esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici o di oggetti usando il disegno tecnico Inizia a capire i problemi legati alla produzione di energia e ha sviluppato sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità di produzione E in grado di usare le nuove tecnologie ei linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro, avanzare ipotesi e valicarle, per autovalutarsi e per presentare i risultati del lavoro Ricerca informazioni ed è in grado di selezionarle e di sintetizzarle, sviluppa le proprie idee utilizzando le TIC ed è in grado di condividerle con gli altri. 27

28 STANDARD DI AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA CLASSE PRIMA L alunno è in grado di comunicare, con compagni e docenti, attraverso messaggi semplici e chiari, utilizzando linguaggi verbali, corporei, iconici e sonori CLASSE SECONDA L alunno è in grado di comunicare le proprie esperienze attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, utilizzando linguaggi verbali, corporei, iconici e sonori CLASSE TERZA L alunno comunica efficacemente, rielaborando le esperienze vissute e le conoscenze acquisite, utilizzando i mezzi espressivi in suo possesso. STANDARD AREA STORICO-GEOGRAFICA CLASSE PRIMA Organizza le conoscenze acquisite in quadri sociali significativi. Conosce ed usa il linguaggio e gli strumenti specifici della disciplina. CLASSE SECONDA Identifica la relazione causa-effetto nei fenomeni storico-geografici. Analizza mediante osservazione diretta/indiretta il territorio e ne riconosce le caratteristiche. CLASSE TERZA Comprende come l azione dell uomo operi sulla realtà del territorio e ne valuta le conseguenze. Elabora attraverso le conoscenze storiche riflessioni personali al fine di comprendere i problemi contemporanei fondamentali. STANDARD DI AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICO CLASSE PRIMA Imparare ad utilizzare strumenti, materiali e procedure Imparare ad organizzare le conoscenze di base Avviarsi all'acquisizione del metodo scientifico Individuare le diverse parti di un insieme; cogliere semplici analogie e differenze; cogliere semplici relazioni di causa-effetto; saper scandire in sequenze logiche e temporali CLASSE SECONDA Saper utilizzare strumenti, materiali, procedure e metodologie Saper organizzare le conoscenze di base Cominciare ad utilizzare il metodo scientifico in un contesto, applicando proprie conoscenze e capacità operative. Riconoscere le caratteristiche delle varie parti di un insieme e riproporle; cogliere analogie e differenze più complesse; individuare rapporti di causa-effetto e spazio-tempo CLASSE TERZA Sistemare le conoscenze di base, strutturarle e potenziarle all'interno delle varie discipline Utilizzare il metodo scientifico applicando le proprie conoscenze e capacità operative Individuare i dati essenziali di un problema schematizzarli e inquadrarli in un contesto più complesso; effettuare confronti; rielaborare autonomamente le proprie conoscenze e formulare giudizi critici. 28

29 PIANO ORARIO SETTIMANALE La scuola ha stabilito un orario settimanale di 33 ore, utilizzando il monte ore annuale obbligatorio e il monte ore facoltativo. Tutte le classi prime hanno un monte orario di 33 ore. Nelle seconde e nelle terze delle sezioni C, D, E, F, I, L, le ore sono 33, in quelle delle sezioni A, B, G, H, sono 32, secondo lo schema di seguito riportato. Tale scelta tiene conto del profilo dello studente in uscita, delle prevalenti richieste delle famiglie, del territorio e delle tradizioni culturali della scuola. Il piano orario pertanto è così articolato: ATTIVITA AGGIUNTIVE-OPZIONALI A.S. 2008/09 33 H 32 H DI LEZIONE DI LEZIONE FRONTALE FRONTALE SETTIMANALE SETTIMANALE ORE OBBLIGATORIE 29 Laboratorio d Italiano 2h Classi 1^: Lettura Classi 2^: Lettura e scrittura creativa Classi 3^: Scrittura creativa o Latino o Giornalino Laboratorio d Informatica 1h Laboratorio di lingua 1h Francese Laboratorio d Italiano 2h Classi 1^: Lettura Classi 2^: Lettura e scrittura Creativa Classi 3^: Scrittura creativa o Latino o Giornalino Laboratorio d Informatica 1h 29

30 ATTIVITA AGGIUNTIVE - OPZIONALI Materia Attività classe I Attività classe II Attività classe III Laboratorio di Laboratorio di : Laboratorio di: ITALIANO lettura Lettura Scritt. Creativa h. 2 Scrittura Latino creativa Giornalino Laboratorio di Laboratorio di Laboratorio di FRANCESE potenziamento di potenziamento di potenziamento di h. 1 lingua francese lingua francese lingua francese TECNOLOGIA Laboratorio di Laboratorio di Laboratorio di h. 1 informatica informatica informatica 30

31 ITALIANO ATTIVITA OPZIONALE LABORATORIO di LETTURA CLASSI PRIME GRUPPO ALLIEVI POTENZIAMENTO e / o CONSOLIDAMENTO ATTIVITÀ DIDATTICA: 1. Sottolineare l importanza della punteggiatura per cogliere il significato del testo. 2. Invitare a presentare oralmente personaggi ed ambienti. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 1. Sviluppare e potenziare le capacità di ascolto. 2. Migliorare l abilità di lettura silenziosa ed ad alta voce. 3. Comprendere analiticamente testi letterari e noni. 4. Individuare informazioni ed elementi costitutivi dei testi. 5. Sostenere attraverso il parlato interazioni e semplici dialoghi. OBIETTIVI FORMATIVI 1. Partecipare attivamente alle attività di gruppo. 2. Consolidare la fiducia nelle proprie capacità comunicative 3. Acquisire un linguaggio corretto e adeguato allo scopo comunicativo. 31

32 ITALIANO ATTIVITA OPZIONALE LABORATORIO DI LETTURA CLASSI PRIME GRUPPO ALLIEVI RECUPERO ATTIVITÀ DIDATTICA: 1. Caratterizzare le voci dei singoli personaggi. 2. Illustrare graficamente i personaggi e gli ambienti. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 1. Stimolare e migliorare la capacità di ascolto. 2. Recupero delle abilità tecniche di lettura. 3. Comprendere globalmente semplici testi letterari e non 4. Individuare le fondamentali informazioni e gli elementi costitutivi dei testi. 5. Sostenere attraverso il parlato, parzialmente pianificato, interazioni e semplici dialoghi. OBIETTIVI FORMATIVI 1. Partecipare con interesse alle attività di gruppo. 2. Acquisire la fiducia nelle proprie capacità comunicative 3. Acquisire un linguaggio chiaro e corretto.. 32