Scheda norma D3 Ex scalo merci Via Reggio (Tav. P.R.G. 22)
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3 Scheda norma D3 Ex scalo merci Via Reggio (Tav. P.R.G. 22) Var. 24 PARTE I STATO DI FATTO 1. DESCRIZIONI DELLE CONDIZIONI ATTUALI DELL AREA L area si colloca a fianco della linea ferroviaria a nord, sul lato sinistro del Torrente Parma. Il confine sud ovest dell area è costituito dalla linea stessa. La strada dei Mercati e Via Reggio fanno da confine nord est. 2. VINCOLI E PIANI SOPRAORDINATI L area è sottoposta alle tutele dettate dal PTCP che la classifica tra i Centri di base, art.31, la inserisce all interno delle aree di inondazione per piena catastrofica del Po e per inadeguatezza della rete scolante di pianura, art.37, e nel Sistema insediativo della via Emilia, art.31, nonché nella zona dei Dossi, art. 15. L area è inoltre interessata dalla Fascia di rispetto ferroviaria DPR 753/ 80, art.82 del POC. 3. PRESCRIZIONI DELLA VARIANTE 95 A nord ovest l area è destinata a zona ferroviarie, mentre la rimanente a viabilità ricompresa nella fascia di rispetto della ferrovia. Var. 24 adozione: atto di C.C. n. 27 del ; approvazione (parte): atto di C.C. n. 173 del D/3 Ex scalo merci via Reggio pag. 289
4 PARTE II DISPOSIZIONI URBANISTICHE 4. DESCRIZIONI DEGLI OBIETTIVI DI PROGETTO. Data la posizione in cui è situata, l area assume in un certo qual modo il ruolo di porta di accesso al centro urbano. Il progetto riorganizza lo spazio frammentario e disomogeneo di questa zona con due edifici direzionali, a destra e a sinistra di via Savani che segnano l accesso alla città dalla zona della fiera. Una serie di fitte alberature fa da bordo alla ferrovia. L area d intervento è attraversata lungo via Savani da un tratto di pista ciclabile evidenziata nella Tav. 11 del Programma dei percorsi ciclabili e pedonali che il Piano Regolatore conferma e recepisce. 5. FUNZIONE CARATTERIZZANTE Attività direzionale (Ud) Settore secondario (Uca, Ucb, Ucc, Uce) 6. FUNZIONE AMMESSE Attività commerciali, (Uga1, Uga3, Uga5, Uga6, Uea1,Uea3) artigianali e di intermediazione connesse alla residenza (Ugb, Ugc, Ugd, Uge) escluso Uge6 L area è ritenuta idonea per strutture commerciali medio piccole non alimentari con Slu complessiva = 3600 mq. 7. PRINCIPALI SERVIZI PUBBLICI Servizi sociali (Uib,Uic,Uid, Uif). 8. PARAMETRI URBANISTICI (i dati riportati sono da considerarsi indicativi in attesa della definitiva perimetrazione di comparto) A Sc (superficie complessiva) mq B slu totale mq C slu per edilizia sovvenzionata, convenzionata, convenzionata agevolata: D/3 Ex scalo merci via Reggio pag. 290
5 D Sf teorica = mq E aree per servizi pubblici di quartiere: vedi allegato "Usi del suolo e standard" F opere di urbanizzazione generale: come da piano urbanistico attuativo G ulteriore dotazione di aree pubbliche: G=(A-D-E-F) destinato a verde pubblico attrezzato e parcheggio H altezza massima ammissibile per edifici Piano terra più quattro piani 9. FUNZIONE URBANISTICA DELLE AREE PUBBLICHE. Il sistema del verde è chiamato a stabilire una separazione fra la sede ferroviaria e le funzioni insediabili nel comparto d intervento. D/3 Ex scalo merci via Reggio pag. 291
6 PARTE III PRESTAZIONI AGGIUNTIVE. (da considerasi cogenti) 10. EPOSIZIONE AL RUMORE AMBIENTALE In relazione all estrema vicinanza dell area di trasformazione con la linea ferroviaria Milano-Bologna dovranno essere realizzate opportune opere di mitigazione lungo la ferrovia del rumore oppure, direttamente sul ricettore. L adeguatezza degli interventi di mitigazione lungo la via di propagazione del rumore è definita in funzione della capacità di garantire i limiti previsti per la classe III. Qualora ciò non sia tecnicamente possibile, si rendono necessari interventi diretti sui ricettori finalizzati ad assicurare il rispetto del limite di 40 db(a) del Leq notturno all interno del ricettore medesimo e a finestre chiuse (artt.4 e 5, DPR 459/98). Tali interventi dovranno essere valutati dall apposita Commissione Ministeriale (istituita ai sensi degli artt.4 e 5, DPR 459/98), che dovrà esprimersi, di intesa con la Regione, entro 45 giorni dalla presentazione del progetto. 11. ADEGUATEZZA SISTEMA FOGNARIO Considerando che l area ricade in una zona a vulnerabilità a sensibilità attenuata, in fase di progettazione dovranno essere previsti sistemi di raccolta e trattamento dei reflui in grado di garantire che gli scarichi siano effettuati in conformità a quanto disposto dal D. Lgs 152/99 e s.m.i., al fine di salvaguardare il corpo ricettore, le falde acquifere sottostanti, la salute pubblica e l ambiente. Le condotte fognarie e gli scarichi dovranno quindi rispettare le disposizioni contenute nelle NTA del Piano Territoriale di Coordinamento Territoriale (PTCP). In particolare è obbligatoria la separazione tra le acque bianche e nere e deve essere assicurata la tenuta idraulica dei condotti attraverso idonee soluzioni progettuali. Le acque reflue saranno collettate alla rete esistente e quindi asservite al depuratore Parma Ovest. Per quanto riguarda le acque bianche dovranno essere previsti sistemi di laminazione (sovradimensionamento delle tubazioni, vasche volano con scarico a diametro tarato.) in grado di garantire il corretto smaltimento delle stesse nella rete scolante esistente e dovrà essere richiesta l autorizzazione all Ente idraulico competente. La progettazione e la costruzione di condotte fognarie, in conformità con quanto previsto dal D.M.L.P. del (p.ti 1,2,3,4), nonché dalla Circolare dei MM.LL.PP. D/3 Ex scalo merci via Reggio pag. 292
7 n del , dovranno inoltre garantire l affidabilità dell opera in relazione al grado di sicurezza statica, di resistenza alla corrosione, di integrità della tenuta nel tempo, tenendo conto della caratterizzazione geologica e geotecnica dei terreni interessati dal tracciato delle tubazioni. I materiali e i particolari costruttivi delle reti dovranno essere conformi al Regolamento di Pubblica Fognatura. 12. ULTERIORI INDICAZIONI PROGETTUALI Sistema fognario: per quanto riguarda le acque nere, si prevede l allaccio alla rete fognaria esistente lungo V. Reggio con recapito al depuratore Parma Ovest. Le acque bianche, invece, saranno convogliate nel Canale Naviglio Taro Galasso previa verifica dell officiosità idraulica del corpo idrico e autorizzazione dell Autorità competente. Utilizzo di materiali inerti: prevedere, ove tecnicamente possibile, l impiego di materiali di recupero (inerti da demolizione) in sostituzione degli inerti di cava. D/3 Ex scalo merci via Reggio pag. 293
2. VINCOLI E PIANI SOPRAORDINATI L area è compresa nella zona di tutela di elementi della centuriazione (art. 21d del P.T.P.R.)
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