I colpi vincenti della prevenzione

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1 SPECIALE AZALEA DELLA RICERCA I colpi vincenti della prevenzione Nuovi e vecchi esami che battono il cancro Flavia Pennetta, campionessa di tennis foto adidas

2 Bomboniere AIRC. Il valore della ricerca per arricchire i tuoi momenti di gioia. La vita è piena di occasioni che vale la pena di celebrare. Per farlo, scelga le idee solidali di AIRC: dal matrimonio al battesimo, dalla cresima alla laurea, trasformi i suoi eventi da ricordare in sostegno concreto a chi lavora giorno dopo giorno per rendere il cancro sempre più curabile. Scopra le nostre proposte per tutte le occasioni richiedendo il nostro catalogo o sul sito:

3 Meglio prima Quasi il 70 per cento dei tumori potrebbe essere prevenuto o diagnosticato in tempo se tutti avessimo stili di vita corretti e aderissimo ai protocolli di screening e diagnosi precoce. Il messaggio è stato ribadito anche dalle nuove linee guida del World Oncology Forum, l assemblea mondiale degli esperti in oncologia che si è riunita in Svizzera alla fine del Non solo è necessario non fumare e alimentarsi correttamente, ma è sempre piu importante che le persone seguano i programmi di prevenzione di sicuro impatto e che si continuino a cercare strumenti per individuare i tumori prima che si manifestino con sintomi. Sul primo fronte, quello legato agli stili di vita, le indicazioni giungono dagli studi epidemiologici, oggi resi ancor piu efficaci dall oncologia molecolare. Sul fronte della diagnosi precoce, sia i medici clinici sia i biologi molecolari cercano marcatori precoci della malattia, possibilmente nel sangue, perché è molto piu facile sottoporsi a un prelievo che ad altri esami piu complessi. AIRC finanzia un Programma speciale, con i fondi del 5 per mille, dedicato proprio alla messa a punto di nuovi strumenti di diagnosi. Nel frattempo, aderiamo ai programmi di prevenzione e diagnosi precoce di cui parliamo nelle prossime pagine. Editore: Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro Sede legale: Via Corridoni 7, Milano Sede operativa: Via San Vito 7, Milano, Tel , - Numero Verde Coordinamento redazionale: Patrizia Brovelli (redazione@airc.it) Testi: Daniela Ovadia (Agenzia Zoe) Progetto grafico e impaginazione: Silvia Ruju Fotografie: Istockphoto Stampa: Rotolito Lombarda (MI) aprile

4 4 Prevenzione, una fotografia

5 A lanciare l allarme è stato l Osservatorio nazionale screening (ONS) di Firenze, una struttura che ha il compito di valutare quanto gli italiani siano ligi alle indicazioni di prevenzione, in particolare in ambito oncologico. L ONS ha recentemente pubblicato il decimo rapporto annuale sulla prevenzione in Italia e, per la prima volta dopo anni di crescita, il numero di persone che si sottopone agli screening è rimasto stazionario o è addirittura diminuito in alcune Regioni. Talvolta la scarsa adesione agli screening dipende non tanto dalla volontà dei singoli, quanto dalla mancanza di strutture sul territorio o dalla decisione di alcune regioni di non attivare programmi a chiamata: è noto, infatti, che il modo migliore per convincere le persone a sottoporsi ai controlli è quello di invitarle personalmente con lettere, SMS o . Milioni di esami Malgrado qualche flessione, nel solo 2010 sono state invitate a un esame di screening quasi 9,5 milioni di persone, di cui 3,5 milioni per fare il Pap-test, un test che permette di individuare precocemente il tumore della cervice uterina; 2,5 milioni per eseguire una mammografia e 3,5 milioni per la diagnosi precoce del cancro del colon-retto con esame del sangue nelle feci o colonscopia. Rispetto al 2009 sono però diminuiti i Pap-test e le mammografie, in parte perché due Regioni tra le piu attive, l Emilia-Romagna e il Piemonte, hanno esteso l invito anche alle donne tra i 45 e i 49 anni di età, cosa che ha reso piu complicato l accesso a chi ha piu di 50 anni. Infatti, se da un lato le indicazioni ai controlli si stanno ampliando, dall altro bisogna che le strutture siano pronte a ricevere tutte le richieste, vecchie e nuove, soprattutto in tempo di crisi economica, quando si tende a evitare le visite private. Chiamare le persone per ricordare loro l appuntamento di controllo serve: nel 2010 sono stati identificati e trattati ben casi di cancro della mammella, ovvero il 31 per cento di tutti Due termini a confronto Per screening si intende uno strumento di diagnosi precoce offerto a tutte le persone che rientrano in una determinata categoria, per età, sesso o altre caratteristiche. Nel caso del Pap-test, per esempio, studi scientifici dimostrano che è opportuno consigliarlo a tutte le donne a partire dai 25 anni di età con cadenze stabilite. In generale, un test, per entrare a far parte di una campagna di screening, deve dimostrare di essere piu utile che dannoso e di essere in grado di salvare vite umane. Inoltre deve essere: specifico, cioè utile a trovare solo la malattia che si sta cercando; attendibile, ovvero deve commettere solo raramente errori diagnostici; e sensibile, ossia in grado di individuare il maggior numero di malati. I test di prevenzione sono strumenti per individuare una malattia fin dagli esordi. A differenza degli screening, che vengono effettuati su gruppi di individui con caratteristiche comuni, questi test sono proposti individualmente, sulla base di caratteristiche personali, per esempio una familiarità per la malattia. Ciò nonostante lo stesso esame può essere consigliato come test di prevenzione in alcuni casi e come screening in altri: è il caso della mammografia, che prima dei 40 anni è indicata solo in casi particolari individuati dal medico, mentre dopo i viene consigliata a tutte le donne. 5

6 quelli diagnosticati nel corso dell anno in donne tra i 50 e 69 anni di età. Col Pap-test preventivo sono stati invece trovati tumori della cervice in stadio medio-avanzato e cancri del colon-retto, pari al 15 per cento di tutti i casi tra i 50 e i 69 anni. Sono stati anche rilevati piu di adenomi, cioè forme pretumorali che è meglio asportare prima che degenerino. Colmare il divario Lo studio Eurocare 5, condotto dall Istituto nazionale dei tumori (INT) di Milano dimostra che la diagnosi precoce dei tumori e l accesso a trattamenti adeguati non è uguale in tutta Italia. Infatti al Nord viene diagnosticato allo stadio precoce il 45 per cento dei tumori della mammella, mentre al Sud le percentuali scendono, fino ad arrivare al 26 per cento a Napoli e Ragusa La differenza tra Nord e Sud non riguarda tanto la sopravvivenza, quanto il tipo di cura che viene offerto: quando la malattia viene diagnosticata in fase avanzata i trattamenti chirurgici sono necessariamente piu aggressivi. Tre tipi di prevenzione La prevenzione primaria ha lo scopo di evitare che una malattia insorga, e a questo scopo propone stili di vita corretti o la vaccinazione, se la malattia è causata da un infezione. La prevenzione secondaria riguarda persone che sono già malate e ha lo scopo di guarire l eventuale danno biologico prima che la malattia si manifesti con sintomi. Lo strumento della prevenzione secondaria è la diagnosi precoce (ne parliamo a pagina 7). La prevenzione terziaria riguarda persone che sono guarite da una malattia e ha lo scopo di ridurre o ritardare le ricadute. 6

7 Una guida agli screening Nelle pagine che seguono troverete alcune schede riassuntive dei piu comuni test usati come screening o come strumenti di diagnosi precoce, delle ragioni per cui sono consigliati e dell efficacia dimostrata. Si tratta di esami che ormai molti conoscono, ma che negli ultimi dieci anni sono diventati piu accurati grazie a innovazioni tecnologiche. L ecografia mammaria, per esempio, si avvale oggi di sonde molto piu sensibili e di nuovi metodi di visualizzazione che rendono l esame utile per lo studio del seno nella donna giovane. La mammografia rimane lo strumento piu efficace per combattere il cancro del seno e oggi ne conosciamo meglio anche i limiti, tra i quali quello di individuare talvolta forme tumorali che di per sé non sarebbero pericolose ma che possono comunque implicare una cascata di esami di verifica e, talvolta, anche interventi evitabili. Ciò ha consentito di ampliare la fascia di età alla quale il test è consigliato tenendo conto degli eventuali effetti negativi di una estensione delle indicazioni. Il Pap-test, rimasto praticamente immutato per oltre 60 anni, oggi può contare su nuove tecnologie e può essere affiancato, nei casi dubbi, dalla ricerca del DNA del virus HPV, il principale responsabile del carcinoma della cervice uterina. Per individuare l insorgenza del il cancro dell ovaio mancano ancora strumenti davvero efficaci, ma si stanno facendo passi avanti. Per esempio, combinando una buona conoscenza dei sintomi precoci con l ecografia pelvica e addominale è talvolta possibile anticipare la diagnosi. Infine, la ricerca di sangue occulto nelle feci è sempre piu precisa grazie allo sviluppo di nuovi reagenti che permettono di trovare anche i polipi intestinali, precursori del cancro del colon. In passato questi ultimi venivano identificati solo grazie alla colonscopia, alla quale ora si devono sottoporre meno pazienti. 7

8 8 L ecografia mammaria

9 L ecografia mammaria è un indagine semplice e sicura che si basa sull emissione di ultrasuoni a bassa frequenza e alta intensità. Non è dannosa per l organismo e si può fare anche in gravidanza. Una sonda ecografica viene passata sul seno grazie a un gel a base d acqua ed emette ultrasuoni a seconda della densità del tessuto. L ecografia accompagna talvolta la visita senologica, quando il medico riscontra alla palpazione qualcosa di patologico (non necessariamente un tumore, ma anche una cisti o una formazione fibrosa del seno). Le indicazioni Ecografia e mammografia non sono esami alternativi, ma complementari perché vedono cose diverse. Inoltre la scelta di uno o dell altro dipende dall età della donna. Questo perché nelle donne con meno di 30 anni, in cui il tessuto ghiandolare è piu denso, l ecografia offre maggiori informazioni rispetto alla mammografia. Infatti, nel caso di una donna giovane con dolore alla mammella o noduli palpabili, l ecografia consente quasi sempre di individuarne la causa (nella stragrande maggioranza dei casi non è per fortuna un tumore). Nelle donne tra i 30 e i 40 anni con lo stesso tipo di sintomi, l ecografia rimane l esame di prima scelta, ma può essere indicata anche una mammografia in modo da ottenere un buon risultato diagnostico anche nei casi piu dubbi. Invece, per le donne con gli stessi sintomi, ma con piu di 40 anni, la mammografia è l esame preferito (scheda a pagina 10). L ecografia viene usata anche per guidare la mano del medico durante un agobiopsia, cioè il prelievo di piccoli campioni di tessuto che vengono poi esaminati per determinare la natura di una lesione. I limiti È bene ricordare che l ecografia mammaria non è un esame di screening, cioè non è consigliato a tutte le donne. È invece indicato per le pazienti che hanno bisogno di un accertamento diagnostico piu approfondito di quello offerto dalla semplice visita senologica, per esempio in caso di sintomi o disturbi. La visita senologica dovrebbe essere a sua volta effettuata annualmente dopo i 40 anni e in caso di bisogno prima di quell età. Per esempio, le donne con una familiarità per il cancro del seno dovrebbero sottoporsi a controlli regolari fin da un età molto giovanile. Le stesse indicazioni sono presenti nelle linee guida internazionali in materia, in particolare in quelle dell American Cancer Society. Il referto L ecografia mammaria può dare un risultato nella norma. In questo caso l esame mostra un tessuto sano o la presenza di cisti benigne, che di solito è bene lasciare dove sono perché a volte scompaiono durante la gravidanza e l allattamento. È possibile, però, che l esame dia un risultato anomalo, cioè mostri qualcosa di patologico che non è necessariamente un tumore: un nodulo fibroso benigno, una cisti complessa, una lesione sospetta o un immagine anomala. In questi casi la diagnosi certa è possibile solo dopo l agobiospia, che consente all anatomo-patologo di analizzare le caratteristiche del tessuto prelevato. 9

10 La mammografia La mammografia è un esame radiografico che consente di individuare precocemente noduli al seno non ancora palpabili che possono essere dovuti alla presenza di un tumore. L esame prevede due radiografie (una dall alto e una di lato) che vengono spesso valutate separatamente da due radiologi, per garantire una maggiore affidabilità della diagnosi. 10

11 Le indicazioni La mammografia è lo strumento utilizzato a livello internazionale per lo screening del cancro del seno. Secondo le indicazioni del Ministero della salute italiano, si rivolge alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e va effettuato ogni due anni fino ai 70 anni. In questa fascia d età si concentra infatti l 80 per cento dei tumori del seno, anche se da tempo si sta pensando di estendere lo screening alle donne tra i 45 e i 49 anni. Il Piano nazionale della prevenzione promosso dal Ministero della salute ha già suggerito l estensione: per le donne tra i 45 e i 49 anni la mammografia di screening è offerta ogni anno, mentre per le donne con piu di 50 anni ogni due. L efficacia di questo ampliamento è oggetto di studio, ma i risultati delle prime ricerche suggeriscono che si possa ottenere una ulteriore riduzione della mortalità. Tuttavia si stanno raccogliendo altri dati per verificare se questa è davvero la formula migliore, cioè quella che garantisce il maggior numero di diagnosi precoci e il minor numero di errori diagnostici. Inoltre, dato che la vita media si è allungata, si sta considerando di estendere la mammografia fino ai 74 anni di età. I risultati Se l esame risulta positivo, la donna viene invitata a eseguire una seconda mammografia o un ecografia accompagnata da una visita senologica. I dati ottenuti a livello internazionale dimostrano che, su 1000 donne di età superiore ai 40 anni che si sottopongono a mammografia, 920 avranno un risultato normale (tra cui rari casi in cui il tumore è presente ma non è rilevato dal test) e 80 avranno una mammografia che mostra anomalie e richiede ulteriori controlli. Di queste, dopo esami approfonditi, 76 risulteranno nella norma e solo 4 mostreranno la presenza di un tumore. I limiti della mammo Lo screening del tumore della mammella si è dimostrato efficace nel ridurre la mortalità associata. Nonostante ciò, è ancora oggi un test a rischio di sovradiagnosi: è possibile, infatti, che l esame trovi lesioni tumorali che non avrebbero mai causato problemi perché non avrebbero mai raggiunto le dimensioni di un vero tumore o sarebbero stati eliminati dall organismo. Il solo fatto di averli individuati, però, obbliga il medico a intervenire, poiché non è dato sapere se si tratta di una lesione innocua o rischiosa per la donna. Le ricerche per ora dimostrano che i benefici sono superiori al rischio di sovradiagnosi, soprattutto in Paesi, come l Italia, dove la mammografia viene eseguita presso centri specializzati. Un consiglio importante, infatti, è quello di rivolgersi solo a centri che eseguono regolarmente questo test e che hanno medici radiologi dedicati. 11

12 Il Pap-test Il Pap-test è un esame che consente di verificare la presenza di cellule anomale sulla superficie del collo dell utero. Il cancro della cervice uterina viene diagnosticato in Italia, in forma avanzata, a una donna ogni Negli anni Ottanta si è scoperto che questo tipo di cancro è provocato da un infezione persistente da Papillomavirus umano (HPV). Nonostante questa infezione sia molto frequente si stima interessi circa il 70 per cento della popolazione femminile regredisce spontaneamente nella grande maggioranza dei casi. Anche nei pochi casi in cui l infezione diventa persistente, soltanto una minima parte sviluppa lesioni che evolvono in un cancro invasivo. Inoltre, il processo tumorale è molto lento e può impiegare fino a 20 anni: un tempo sufficientemente lungo da consentire alle donne che si sottopongono regolarmente al Pap-test di asportare eventuali lesioni in una fase precoce. Le indicazioni Il Pap-test è stato messo a punto dal medico greco George Papanicolao verso la fine degli anni Quaranta del secolo scorso ed è rimasto praticamente immutato fino ad anni recenti. Grazie alla diffusione del Pap-test tradizionale, il cancro della cervice uterina è passato dall essere il terzo tumore mortale tra le donne nel dopoguerra, al tredicesimo posto di oggi. Secondo le indicazioni dell Osservatorio nazionale screening, le donne con un età compresa tra i 25 e i 64 anni devono sottoporsi al Pap-test ogni tre anni. La distanza tra un test e l altro può essere ravvicinata in caso di esito positivo, di infezioni o di altri disturbi. Il test non è previsto per le ragazze sotto i In pratica Il Pap-test non può essere eseguito durante le mestruazioni e il periodo migliore è esattamente a metà ciclo. Lo possono eseguire anche le donne gravide, le donne che usano contraccettivi orali e quelle in menopausa. Il test è consigliato anche alle donne che non hanno mai avuto rapporti sessuali, che possono avvertire il medico o l ostetrica durante l esame. In questi casi il risultato potrebbe non essere del tutto affidabile, ma è comunque utile, anche se il rischio di sviluppare un cancro della cervice in assenza di una infezione da HPV è bassissimo (e l HPV è un virus a trasmissione sessuale). Le donne alle quali è stato asportato l utero devono chiedere un parere medico poiché la fattibilità e l efficacia del test dipendono dalla tipologia di intervento chirurgico subito. La vaccinazione contro l infezione da HPV non esonera dal Pap-test, perché la profilassi copre solo i ceppi virali più comuni e non tutti quelli esistenti. 12

13 25 anni di età. Infatti le infezioni da Papillomavirus sono frequenti tra le giovani, ma nella quasi totalità dei casi regrediscono spontaneamente. Sottoporsi al test, dunque, esporrebbe inutilmente le ragazze a ulteriori esami. Per una donna che risulta negativa al Pap-test a 64 anni, si può escludere questo tumore anche per gli anni futuri, visti i tempi di sviluppo molto lenti. I risultati Se il Pap-test risulta positivo, lo screening prevede l esecuzione della colposcopia, un esame che permette la visione ingrandita del collo dell utero attraverso una particolare lente. A questa può seguire una biopsia. Se l esame istologico conferma la presenza di una lesione precancerosa, questa viene asportata attraverso tecniche microchirurgiche eseguite sotto anestesia locale in ambulatorio. Non tutte le lesioni pretumorali vengono trattate, perché quelle piu semplici possono regredire spontaneamente. 13

14 Il test HPV Il test HPV consiste nel prelievo di una piccola quantità di cellule dal collo dell utero che vengono poi analizzate per verificare la presenza del Papillomavirus (HPV), principale responsabile del cancro della cervice uterina. Il test HPV è piu sensibile del Pap-test, ma questo rappresenta sia un vantaggio sia uno svantaggio. Infatti, è piu efficace nel rilevare la presenza di una infezione in corso o pregressa ma è anche meno specifico, vale a dire che identifica infezioni che potrebbero regredire spontaneamente. 14

15 Le indicazioni L Osservatorio nazionale screening ricorda che il test HPV non è un esame che va effettuato contemporaneamente al Pap-test nella speranza di avere risultati più affidabili. Inoltre, la positività al test HPV non significa necessariamente che vi sia un tumore. L esame va eseguito al massimo ogni 5 anni solo nelle donne oltre i anni di età. Questo perché nelle donne giovani le infezioni da HPV sono molto frequenti, ma regrediscono spontaneamente e non evolvono quasi mai in tumore. È ancora in discussione l opportunità di ricorrere sistematicamente al test, in generale gli esperti lo raccomandano solo a seguito di un Pap-test che lascia qualche dubbio nel medico. La tecnica Il test HPV è un indagine molecolare che va alla ricerca del materiale genetico del Papillomavirus all interno delle cellule della cervice uterina. In sostanza, mentre il Paptest identifica l HPV solo indirettamente, attraverso le alterazioni che ha provocato nelle cellule della cervice uterina, il test per l HPV identifica la presenza del virus anche prima che abbia avuto un qualche effetto sulle cellule. Inoltre, il test è in grado di stabilire quale tipo di HPV ha infettato la donna. Questo aspetto è molto importante, poiché sappiamo che alcuni sierotipi virali risultano maggiormente associati a neoplasie della cervice uterina, in primis HPV 16 e HPV 18, responsabili da soli del 70 per cento dei carcinomi cervicali. Altri tipi, invece, sono meno aggressivi e alcuni non sono quasi per nulla oncogenici (cioè non provocano tumori) anche se possono causare malattie a trasmissione sessuale come i condilomi. Non potendo testare e identificare gli oltre 100 sierotipi di Papilloma virus esistenti, il test HPV si concentra su quelli ad alto rischio e comuni tra la popolazione di riferimento (la distribuzione dei virus può infatti cambiare nei diversi Paesi). L interpretazione del risultato Il test dell HPV non ha un significato diagnostico, per cui se risulta positivo non bisogna preoccuparsi troppo: non significa che si è già sviluppato un tumore ma solo che si è piu a rischio di contrarre la malattia. È quindi opportuno rafforzare i controlli, per esempio ravvicinando gli appuntamenti per i successivi Pap-test (che verranno eseguiti senza l aggiunta del test per l HPV). In caso di esito positivo del test HPV, la probabilità di sviluppare un carcinoma del collo dell utero è comunque bassa e dipende dall età. In particolare, mentre in una giovane l infezione tende a scomparire, nelle donne piu anziane potrebbe essere presente da tempo e quindi richiedere piu attenzione (è proprio la cronicizzazione a provocare la trasformazione maligna delle cellule). 15

16 La prevenzione del carcinoma ovarico Fino a poco tempo fa il tumore dell ovaio veniva definito killer silenzioso perché, soprattutto negli stadi iniziali, non sembrava accompagnato da sintomi. In realtà è sempre piu evidente che ci sono alcuni segni premonitori, anche se molto generici. Conoscerli è la miglior protezione contro un tumore per il quale non esiste ancora, sebbene lo si cerchi con insistenza, uno screening efficace. In Italia il tumore ovarico affligge circa una donna su 100 e, nel per cento dei casi, si presenta in età avanzata, con un picco massimo d incidenza fra i 55 e i 65 anni. È al nono posto tra le forme tumorali e costituisce il 2,9 per cento di tutte le diagnosi di tumore. I più e i meno Il rischio aumenta se: si ha una storia familiare di carcinoma dell ovaio si fa uso della terapia ormonale sostitutiva per la menopausa. Il rischio diminuisce se: si hanno figli si allatta al seno si assume la pillola anticoncezionale si è subito un intervento di legatura delle tube o un isterectomia si hanno 2 o piu figli. Fattori di rischio Circa il 10 per cento delle donne affette da carcinoma dell ovaio mostra una predisposizione familiare. I geni le cui mutazioni predispongono al cancro dell ovaio, oltre che della mammella, sono BRCA1 (90 per cento dei casi) e BRCA2 (10 per cento dei casi). Inoltre, le probabilità di ammalarsi aumentano dopo i 50 anni e sono massime dopo i 65. I sintomi Esistono sintomi premonitori, ma sono talmente aspecifici che talvolta è difficile coglierli. Possiamo però dare alcune indicazioni in base ai dati raccolti: nelle fasi iniziali della malattia si possono avere disturbi urinari (come incontinenza e frequenza) e talvolta dolore addominale, che si manifesta invece sempre nelle fasi piu avanzate insieme a un aumento della circonferenza addominale. Anche una stitichezza persistente è abbastanza frequente. Di fronte a questi sintomi è quindi consigliabile un controllo ginecologico comprensivo di ecografia pelvica e addominale, che mostrino immediatamente lo stato dell organo. Anche una visita annuale dal ginecologo con palpazione bimanuale dell ovaio (il medico introduce l indice e il medio della mano destra nella vagina fino a toccare il collo dell utero, 16

17 mentre con la mano sinistra palpa la parte inferiore dell addome) o con ecografia transvaginale di controllo può facilitare la diagnosi precoce. I marcatori Alcuni studi hanno usato un marcatore, il CA125, come screening su donne sane, che però al momento non risulta affidabile perché troppo poco specifico. È invece molto utile nel monitorare l eventuale ripresa della malattia in persone colpite in precedenza da un tumore ovarico. Le donne considerate ad alto rischio per familiarità o perché portatrici di mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2 sono sottoposte a un protocollo di controllo piu intensivo che prevede un esame ginecologico ogni 6 mesi, un ecografia pelvica e addominale e un eventuale dosaggio del CA

18 Sangue occulto e colonscopia Il cancro del colon-retto è il secondo tumore piu diffuso nelle donne e il terzo negli uomini. Ha origine dai polipi adenomatosi, tumori benigni che impiegano tra i 7 e i 15 anni per trasformarsi in maligni. È in questo lasso di tempo che è possibile fare diagnosi precoce ed eliminarli prima che si trasformino. Poiché i polipi tendono a sanguinare e sporgono sulla mucosa, si possono identificare cercando il sangue occulto nelle feci o con una rettoscopia. Se la ricerca è positiva è consigliato sottoporsi anche a una colonscopia. Il sangue occulto Il vero e proprio test di screening è la ricerca di sangue occulto nelle feci, per rilevare tracce di sangue non visibili a occhio nudo in un piccolo campione di feci. In media, per ogni 100 persone che fanno l esame, cinque risultano positive. Non sempre si tratta di polipi: il sangue può provenire da emorroidi o da microlesioni legate, per esempio, alla stitichezza. Inoltre i polipi non sanguinano continuamente, per cui è possibile che il giorno dell esame il test sia negativo anche in presenza di una lesione. Va quindi effettuato periodicamente ogni due anni a partire dai 50 fino ai anni di età. La rettoscopia Sette tumori del colon-retto su dieci si sviluppano nella parte finale dell intestino (sigma e retto). Per questo in alcuni Paesi si consiglia di fare la rettoscopia al posto della ricerca di sangue occulto, perché permette di vedere la parte terminale dell intestino. L esame non richiede particolari preparazioni, è piu efficace della ricerca del sangue nelle feci, ma non identifica quei tre casi su dieci in cui i polipi sono nella parte alta del colon. La rettoscopia viene fatta una sola volta nella vita, tra i 58 e i 60 anni e se risulta negativa non deve essere ripetuta. Offre infatti oltre 10 anni di protezione e riduce la mortalità per carcinoma del colon-retto del 45 per cento circa. La colonscopia In presenza di polipi si consiglia di sottoporsi a una colonscopia, che permette di asportarli e di visualizzare tutto l intestino. È un esame che funziona molto bene, ma è fastidioso e costoso, ragion per cui non viene proposto come screening di primo livello. Sono allo studio delle alternative, come la colonscopia virtuale, che consiste nel ricostruire al computer l immagine dell intestino ottenuta con una tomografia computerizzata (TC). Al momento questa tecnica non offre le stesse garanzie della colonscopia vera e propria, e richiede lo stesso tipo di preparazione. Inoltre, in caso di polipi, non è possibile asportarli e bisogna ricorrere alla colonscopia reale. 18

19 Il 5 per mille per la Non si dirà mai a sufficienza che la battaglia contro il cancro ha molte piu probabilità di vittoria se il nemico viene attaccato quando è ancora debole, cioè nelle prime fasi del suo sviluppo. Ecco perché AIRC ha dedicato alla diagnosi precoce e all analisi del rischio tumorale uno dei suoi programmi speciali legati alla distribuzione dei proventi del 5 per mille, raccolti grazie al contributo degli italiani mediante la dichiarazione dei redditi. Si tratta di una scelta strategica che punta ad anticipare sempre di piu la scoperta che qualcosa non va per rendere efficaci al 100 per cento le cure piu innovative. I quattro progetti di ricerca finanziati all interno di questo programma hanno partecipato a un bando molto competitivo e sono stati selezionati come i piu promettenti da una commissione di esperti stranieri. Eccoli descritti qui di seguito. Nanotecnologia per la diagnosi Giuseppe Toffoli, del Centro di ricerca oncologica di Aviano, coordina un team di 114 ricercatori impegnato nell applicazione delle nanotecnologie alla diagnosi dei tumori. Uno dei primi obiettivi del programma è, infatti, lo sviluppo di nuovi dispositivi che permettano di identificare l evoluzione 19

20 dei marcatori tumorali attraverso un semplice prelievo di sangue. Il gruppo veneto e i suoi collaboratori lavorano sia su marcatori classici, come il PSA (l antigene prostatico specifico, usato per monitorare il cancro della prostata) o il CEA (antigene carcinoembrionale), sia su quelli scoperti piu recentemente. Un esempio sono le cellule tumorali circolanti (o frammenti delle stesse), presenti in concentrazioni molto basse e individuabili partendo da campioni anche piccolissimi di sangue. Oltre alla diagnosi, il progetto coordinato da Toffoli guarda anche alla terapia: grazie a queste nuove tecnologie si vuole infatti mettere a punto un sistema per tenere sotto controllo la concentrazione dei farmaci nel sangue dei pazienti. Marcatori per il pancreas Il programma coordinato da Aldo Scarpa dell Università di Verona coinvolge 120 ricercatori e ha come obiettivo la ricerca dei marcatori per la diagnosi precoce del tumore del pancreas, uno dei piu difficili da curare. Il metodo prevede sia l analisi delle molecole prodotte dalle cellule tumorali sia lo studio della risposta immunitaria al tumore. Il secondo obiettivo del programma consiste nell identificare e valutare nuove strategie di screening, da effettuare sulla popolazione a rischio di tumore del pancreas: una sfida che ancora oggi è aperta poiché le attuali conoscenze non permettono di stabilire chi sia realmente a rischio. Come cambia tutto intorno L obiettivo principale del programma coordinato da Marco Pierotti dell Istituto nazionale tumori di Milano è lo studio del microambiente tumorale e la ricerca di quelle caratteristiche molecolari e genetiche che possano essere utili per la diagnosi precoce. Un gruppo di 75 scienziati studia 20

21 infatti le influenze reciproche tra tumore e ambiente circostante, per capire meglio come i cambiamenti nelle cellule più vicine al cancro influenzino l inizio e la progressione della malattia. Grazie a queste conoscenze si potranno selezionare molecole da utilizzare come marcatori per la diagnosi precoce o per capire se e come la malattia progredisce. Le spie della coagulazione Il programma coordinato da Anna Falanga degli Ospedali Riuniti di Bergamo punta a comprendere i meccanismi che legano il tumore e la coagulazione del sangue, per arrivare alla diagnosi precoce del cancro e per scoprire in anticipo quale sarà il decorso della malattia. Il tumore, infatti, rilascia in circolo sostanze che favoriscono la coagulazione del sangue. È possibile quindi che un aumento della tendenza a formare coaguli (situazione di per sé pericolosa perché può portare a infarti e ictus) sia anche una spia precoce della presenza di un cancro. Per capirlo i 30 ricercatori coinvolti nel progetto stanno studiando un campione molto ampio di individui sani, reclutati tra donatori di sangue seguiti nel tempo, per capire se, chi si ammala di cancro, in precedenza mostrava già segni di ipercoagulabilità. Sono coinvolte nello studio anche persone già colpite dal cancro, perché gli stessi marcatori della coagulazione potrebbero essere utili per dare indicazioni sull evoluzione della malattia. Tra TC e microrna il futuro del cancro del polmone Nel mese di gennaio l American Cancer Society ha emesso nuove linee guida per la diagnosi precoce del cancro del polmone che suggeriscono ai grandi fumatori di sottoporsi a una tomografia computerizzata (TC) spirale a basso dosaggio. Questo esame individua precocemente gli adenocarcinomi del polmone ma può anche mostrare lesioni benigne, la cui natura appare chiara solo una volta che si trovano sotto il bisturi del chirurgo. Questa è una delle ragioni per cui gli stessi esperti statunitensi affermano che non ci sono ancora gli estremi per proporre uno screening di popolazione, ma che il medico deve informare il singolo paziente di questa nuova opportunità, dei suoi pro e dei suoi contro. Un aiuto importante nella diagnosi precoce di questo tumore potrebbe però provenire dall oncologia molecolare. È possibile, infatti, identificare nel sangue dei pazienti i microrna tumorali, piccoli frammenti di materiale genetico proveniente dalla distruzione delle cellule maligne. Ciò consentirebbe di distinguere, in caso di TC spirale dubbia, tra lesioni polmonari benigne e maligne, evitando di operare persone che non hanno davvero un tumore polmonare. AIRC supporta questa ricerca attraverso il finanziamento dello studio Cosmos 2, condotto da Giulia Veronesi e Pier Paolo Di Fiore presso l Istituto europeo di oncologia di Milano, che combina microrna e TC spirale, nella speranza di unire i vantaggi dei due approcci. La ricerca dei microrna potrebbe addirittura sostituire in tutto e per tutto l esame radiologico. L idea, finanziata da AIRC tramite un progetto coordinato da Ugo Pastorino e Gabriella Sozzi dell Istituto tumori di Milano, è già diventata un vero e proprio test che è ora in fase di brevetto. 21

22 Dallo sport alla vita, Flavia Pennetta è nata a Brindisi nel È la prima tennista italiana a essere entrata, nel 2009, nella Top Ten della classifica mondiale dopo 15 vittorie consecutive che l hanno fatta entrare nella storia del tennis italiano. Come ogni grande atleta, Flavia Pennetta ha attraversato momenti difficili, tra i quali alcuni infortuni che non hanno mai scalfito la sua incredibile voglia di vincere. Pennetta, che quest anno ha partecipato anche al Festival di Sanremo, è a fianco di AIRC e della battaglia contro il cancro. Come ha conosciuto AIRC e perché ha deciso di mettersi in gioco in prima persona? Ho avuto un familiare, a me molto caro, che ha sofferto di questo male un tempo considerato incurabile. Essere testimonial di AIRC è un modo per contribuire, con le mie capacità, alla guarigione di tanti malati. Che rapporto ha con la scienza e la ricerca? Sono una persona credente e questo mi ha portato a voler capire come funziona il mondo che mi circonda e, soprattutto, cosa rappresentano la scienza e la ricerca nella mia vita. Sono argomenti che seguo con molto interesse. Come trova il tempo per l impegno sociale? È importante impegnarsi in qualcosa che abbia un vero valore sociale, che offra ai giovani una morale. A mio avviso dovrebbero essere proprio le persone piu note, le cosiddette celebrities, a dare parte del loro tempo e del loro impegno per queste cause: solo così possono rappresentare un modello completo per giovani e adolescenti. Lei è una donna giovane: che cosa fa per mantenersi in salute? E, soprattutto, fa prevenzione? Ho uno stile di vita regolare, sano e attento all alimentazione e all attività fisica, due capisaldi della prevenzione. Ma so che è fondamentale tenersi aggiornati anche sulle altre misure preventive e sugli esami consigliati nelle diverse fasce di età. Quanto conta la determinazione psicologica per vincere? La testa è la parte piu importante del nostro corpo e detta legge su tutto: strategie, sopportazione del dolore, emozioni, determinazione. 22

23 NOTIZIARIO DELL ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRO Rendiamo il cancro VIA sempre CORRIDONI più MILANO curabile T Oggi i tassi di guarigione, soprattutto per alcuni tumori, sono aumentati clamorosamente grazie al progresso della ricerca scientifica. La guaribilità media dei tumori è più che raddoppiata in soli 30 anni. Di questo progresso sono promotrici AIRC e la sua Fondazione FIRC, che SPECIALE investono ARANCE su giovani DELLA talenti SALUTE e progetti innovativi e diffondono una corretta informazione sulle novità terapeutiche e diagnostiche e sugli stili di vita da adottare per una buona prevenzione. I COMITATI REGIONALI, UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER TUTTI I NOSTRI SOCI Abruzzo - Molise Viale Regina Elena, Pescara Tel com.abruzzo.molise@ airc.it Basilicata Via Orazio Petruccelli, Potenza Tel com.basilicata@airc.it Calabria Viale degli Alimena, Cosenza Tel com.calabria@airc.it Campania Via dei Mille, Napoli Tel com.campania@airc.it Emilia Romagna Via delle Lame, 46/E Bologna Tel com.emilia.romagna@ airc.it Comitato Friuli - Venezia Giulia Via del Coroneo, Trieste Tel com.friuli.vg@airc.it Lazio Viale Regina Elena, Roma Tel com.lazio@airc.it Liguria Via Caffaro, Genova Tel com.liguria@airc.it Lombardia Via Corridoni, Milano Tel com.lombardia@airc.it Marche c/o Edificio Scienze 3 dell Università politecnica delle Marche Via Brecce Bianche Ancona Tel com.marche@airc.it COME CURARE L AZALEA DELLA RICERCA Si chiama Azalea Indica Syn Rhododendron Simsii Fam. Ericaceae. Azalea di Gand: la prima IGP per un prodotto orticolo Le competenze e la professionalità nell'arco dei secoli hanno permesso all'azalea di Gand di diventare il primo prodotto orticolo a ottenere il 17 marzo 2010 l'etichetta europea di origine e di qualità IGP (Indicazione Geografica Protetta). Solo le azalee che rispettano specifici standard di qualità e sono coltivate in questa regione, potranno essere messe in vendita con il nome di azalee di Gand. Piemonte - Valle d Aosta c/o Istituto per la ricerca e la cura del cancro Strada Provinciale 142, km 3, Candiolo (Torino) Tel com.piemonte.va@airc.it Puglia Piazza Umberto I, Bari Tel com.puglia@airc.it Sardegna Via De Magistris, Cagliari tel com.sardegna@airc.it Piante Rattiflora Como Insegna Va collocata alla luce, non al sole diretto Sicilia Piazzale Ungheria, Palermo Tel com.sicilia@airc.it Toscana Via Cavour, Firenze Tel com.toscana@airc.it Umbria Via Brufani, Perugia Tel com.umbria@airc.it Veneto Cà Michiel S. Marco 3907 (S. Angelo calle Avvocati) Venezia Tel com.veneto@airc.it Deve essere bagnata abbondantemente (immersioni nel vaso) ogni 2/3 giorni Necessita di rinvasatura dopo la fioritura o di essere messa a dimora con terriccio a ph acido (torba) Ama ambienti luminosi e freschi Maggiori informazioni su Non sopporta temperature sotto i -5

24 ANCHE IL TUO 5X1000 METTE IL CANCRO ALL ANGOLO. IL TUO 5X1000 STA MOLTIPLICANDO I RISULTATI DELLA RICERCA! Grazie alla scelta di oltre un milione e mezzo di persone di destinare il proprio 5x1000 ad AIRC, negli ultimi tre anni abbiamo potuto fi nanziare 14 programmi speciali di ricerca, mettendo in moto una macchina imponente che ha coinvolto ricercatori ed enti (per saperne di più: Aiutaci a dare continuità a questi progetti, inserendo il nostro Codice Fiscale e la tua fi rma nello spazio Finanziamento della Ricerca Scientifi ca e della Università. Aiutaci a rendere il cancro sempre più curabile. C.F ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRO