NOTIZIARIO PARLAMENTO, GOVERNO ED AUTHORITIES Giugno 2015

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1 NOTIZIARIO PARLAMENTO, GOVERNO ED AUTHORITIES Giugno 2015 MISE: Banda ultralarga. Questionario valutazione impatto ANFoV: e-call e connected car, una sfida per privacy e sicurezza Garante Privacy: Sanzioni per Sim card assegnate a clienti ignari (proiezione della problematica Servizi telefonici non richiesti ) MiSE: Banda ultralarga, questionario valutazione impatto Il Ministero dello Sviluppo Economico invita le Amministrazioni Regionali, gli Enti Locali, gli Operatori di Telecomunicazioni, gli Operatori Economici del settore TLC a fornire il proprio contributo alla valutazione, rispondendo ad un questionario relativo all attuazione del regime di Aiuto SA 34199/2012 (approvato dalla Commissione Europea il 18 dicembre 2012) per gli interventi per la Banda Ultralarga sul territorio nazionale. Obiettivo dell indagine è acquisire indicazioni, commenti, osservazioni, elementi informativi relativi al regime quadro nazionale notificato e ai progetti rientranti nella misura attuati a livello locale. Questionario per Amministrazioni Regionali Enti Locali Questionario per gli Operatori Allegato al Questionario per Operatori e PA Si chiede di inviare i documenti tramite PEC all indirizzo: posta@pec.infratelitalia.it, precisando nell oggetto: Questionario per valutazione di impatto Aiuto di Stato SA (2012/N). Termini: Il termine per la presentazione del questionario scade il 20 luglio Per chiarimenti e informazioni, contattare consultazione@infratelitalia.it. ANFoV: e-call e connected car, una sfida per privacy e sicurezza Un incontro organizzato da ANFoV mette a fuoco tutte le complesse questioni relative alle chiamate d emergenza e al mondo machine to machine. I vari aspetti della tutela dei consumatori e le visioni dei giuristi e delle autorità ministeriali e di garanzia Non tecnologia, ma regole. Achille De Tommaso, presidente Anfov, ha sintetizzato così il problema principale del mondo dell Internet of things aprendo i lavori dell incontro organizzato a Roma dall Associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione insieme e presso lo studio professionale associato a Baker & McKenzie. Servizi convergenti in banda larga Connected car era il titolo dell incontro coordinato da Raffaele Giarda, responsabile dell Osservatorio di Anfov, partner e co-head Ict practice Baker & McKenzie, al quale ha partecipato Donatella Proto, dirigente del ministero dello Sviluppo economico direzione generale dei servizi di comunicazione elettronica, che ha ricordato come l Italia sia una best practice nel campo dell e-call (la chiamata d emergenza che parte automaticamente in caso di crash della vettura), avendo partecipato a vari progetti europei.

2 Fin dal 2010 abbiamo partecipato alla prima fase del progetto HeEro oggi arrivato alla fase tre con la quale puntiamo a estendere l e-call a mezzi pesanti e motoveicoli. L idea è di testare una centrale delle emergenze unica a livello nazionale in grado di gestire le chiamate e-call provenienti da tutta Italia. Per questo vogliamo anche coinvolgere i Telematic service provider che possiedono piattaforme avanzate. Il ministero sta cercando di fare interagire i Tsp con le amministrazioni definendo una cornice che standardizzi le chiamate e il ruolo di questi operatori. Sul piano pratico sono stati avviati anche test nella zona di Varese e sull autostrada del Brennero, mentre l obiettivo finale, sottolinea Donatella Proto, è la creazione di sinergie istituzionali, individuare modelli di governance multistakeholder, l attivazione del Psap (Public safety answering point, la centrale unica di emergenza), favorire processi di standardizzazione e interoperabilità affinché non si diffondano soluzioni proprietarie che limitino la possibilità di scelta dei consumatori e occuparsi di tutti gli aspetti regolamentari relativi alla tutela di privacy e sicurezza senza dimenticare la tematica specifica sull uso delle risorse di numerazione e sequenziali. Un lavoro complesso che l Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha affrontato con un indagine conoscitiva sui servizi machine to machine che, come ha spiegato il responsabile Aldo Milan, ha individuato molti aspetti rilevanti per un intervento di revisione regolamentare. Lo stato di sviluppo di infrastrutture e servizi, connettività, servizio finale e i mercati verticali sono i vari aspetti sui quali bisognerà modulare l attività di revisione della regolamentazione anche in base al livello di diffusione dei servizi m2m. Le attuali definizioni di roaming infatti non sembrano compatibili con i servizi erogati, specialmente nel caso di dispositivi immobili. La complessità della situazione è aumentata dal fatto che il m2m si compone di tanti mercati verticali che vanno dalla connected car a smart meter, smart grid e smart city. Francesca Gaudino, partner Baker & McKenzie, ha esaminato i complessi aspetti relativi alla privacy. Le tecnologie attuali sono più pervasive e meno visibili e raccolgono molti dati rispetto ai quali bisogna definirne la proprietà. La mobilità dei veicoli comporta anche un flusso transfrontaliero, senza dimenticare i problemi relativi alla sicurezza, visto che le auto sono un infrastruttura It non tradizionale. Le questioni sul tappeto sono tante. I servizi delle connected car devono poter esere disconnessi dall utente che non vuole essere localizzato e lo stesso dato può essere utilizzato per modalità diverse per le quali vanno però adottate norme differenti. La regola, osserva Gaudino, è che bisogna evitare approcci bulimici. Si possono e si devono utilizzare solo i dati necessari per il tempo che serve. La tecnologia che connette la macchina ha concluso Francesca Gaudino - deve essere privacy by design, avere l obiettivo della privacy fin dal momento del disegno. E per quanto riguarda la sicurezza per ora l approccio prevalente sembra ispirato al mondo dell Rfid. Le misure devono essere adeguate allo stato dell arte con un occhio rivolto al futuro verso i possibili sviluppi. Andrea Mezzetti, associate Baker & McKenzie, ha preso in esame gli aspetti relativi alla tutela del consumatore che presentano aspetti inediti. Nel caso dei contratti a distanza, per esempio, lo scenario cambia se si parla di contratto di servizi o della fornitura di un contenuto digitale con una diversa regolamentazione del diritto di recesso. Per quanto riguarda la garanzia di 2

3 conformità bisogna capire se il contenuto digitale possa rientrare nella categoria dei beni di consumo, mentre altri aspetti devono essere presi in considerazione nel caso della vendita di connected car sul mercato dell usato. Infratel Italia- Fiper: accordo Banda ultra larga Salvatore Lombardo, amministratore delegato di Infratel Italia, e Walter Righini, presidente Fiper (Federazione italiana dei produttori di energia da fonti rinnovabili), hanno siglato presso il Ministero dello Sviluppo Economico un protocollo di intesa per facilitare l introduzione della banda ultra larga nei comuni già teleriscaldati a biomassa e per promuovere l introduzione della fibra ottica nelle nuove reti di teleriscaldamento. Si tratta del primo accordo in quest ambito su base nazionale. Una delle priorità del Governo commenta Righini e definita dal presidente Renzi come obiettivo strategico per il Paese è proprio lo sviluppo della banda ultra larga per garantire l accesso a internet a tutti i cittadini e siamo particolarmente contenti di essere i primi, come Fiper, a dare un contributo significativo in questa direzione. Esempio di tale sinergia, a Tirano in Valtellina è iniziata la posa della banda ultra larga sfruttando la rete di distribuzione della Centrale di teleriscaldamento della Tcvvv Spa nostra associata. La banda ultra larga conclude Righini può essere da stimolo per promuovere il teleriscaldamento efficiente in comuni non ancora metanizzati (801 in Italia nella fascia climatica E ed F secondo uno studio Fiper) e favorire l autonomia energetica. L obiettivo è creare una sinergia tra infrastrutture energetiche esistenti e reti informatiche (fibra ottica), riducendo i costi per l introduzione della banda ultra larga in comuni già dotati di teleriscaldamento in zone montane e rurali periferiche. Lista dei Comuni coinvolti AgID: Belgio, Cipro, Paesi Bassi e Regno Unito - nuove coalizioni A due anni dal lancio dell iniziativa Grand Coalition For Digital Jobs sono 12 le coalizioni nazionali che operano per superare il gap tra la domanda e l offerta di competenze digitali in Europa. Le coalizioni, create per rispondere a esigenze e necessità dei singoli stati membri, includono soggetti che provengono dal mondo delle aziende ICT, della società civile e dell amministrazione pubblica dei singoli paesi. Gli impegni presi dai membri della Grand Coalition Europea e lo stato di avanzamento delle singole linee d azione, sono sotto costante monitoraggio da parte della commissione che traccia lo stato di avanzamento dei lavori, definendo gli obiettivi raggiunti. Nelle prossime settimane, partirà la fase di sviluppo per implementare funzionalità maggiormente interattive che renderanno la piattaforma italiana un vero e proprio ambiente di lavoro virtuale. Grazie alle novità previste sarà possibile integrare il monitoraggio degli indicatori anche in chiave di comparazione internazionale. ASSTEL: VI Rapporto filiera delle telecomunicazioni Il 26 giugno è stato il VI Rapporto Asstel sulla filiera delle telecomunicazioni. Secondo il Rapporto si conferma "l'allargamento della forbice tra copertura e utilizzo delle infrastrutture di rete. La prima accelera, mentre l'utilizzo parte da un livello tra i più' bassi della UE e cresce al minor tasso annuo". L'Italia è' 3

4 ancora molto indietro sulla banda ultra larga fissa: a maggio del 2015 infatti è stato raggiunto il 32% delle abitazioni contro il 62% della media Ue. Ancora più' negativo il dato sull'utilizzo: solo lo 0,5% degli italiani usa la banda ultra larga fissa contro il 6,8% della media europea. Leggermente migliori i dati sulla banda larga fissa base, con la copertura che raggiunge il 99% della popolazione (la media Ue è del 97%) mentre l'utilizzo è al 23,4% con una crescita annua solo dello 0,1%, la più bassa in Europa. Secondo Asstel e secondo i sindacati del settore quest'ultimo è un dato "preoccupante", considerato che "la crescita della domanda di banda larga è la più lenta dell'unione europea". La copertura 4G LTE raggiungere circa l 84% della popolazione. Trattasi di un risultato davvero notevole, che colloca il paese sopra la media europea ed appena dietro l Inghilterra. Il risultato è ancora più notevole se confrontato con le rilevazioni di marzo 2015, quando il livello di copertura nazionale raggiungeva appena il 55%. Dunque, gli operatori italiani hanno saputo in breve tempo realizzare una rete 4G LTE ampia ed efficiente e le previsioni indicano che entro il 2017, il livello di copertura arriverà addirittura al 95% della popolazione. Tuttavia, nonostante questi numeri davvero eccellenti, ASSTEL- AssoTelecomunicazioni nel suo rapporto sottolinea come gli italiani utilizzano davvero molto poco l LTE. Se a livello infrastrutturale l Italia è ai vertici, gli italiani, invece, si collocano tra gli ultimi posti per quanto riguarda l utilizzo dell LTE. Il rapporto, evidenzia, infatti, come alla fine del 2014 solo il 6% delle SIM italiane aveva attivo un contratto 4G. A titolo di confronto, in Spagna le SIM 4G attive erano il 12%, in Inghilterra il 18% ed in Germania il 20%. Un ritardo significativo che potrebbe avere molte spiegazioni tra cui anche l esiguità di traffico dati concesso negli abbonamenti che renderebbe quasi superfluo disporre dell alta velocità. Tuttavia, con le recenti aperture di molti operatori italiani all accesso libero alla nuova rete 4G, le statistiche d utilizzo non potranno che migliorare. ACGM: relazione annuale La politica della concorrenza è uno degli strumenti fondamentali per uscire dalla crisi e riprendere un sentiero di crescita. Nella Relazione annuale al Parlamento, presentata il 18 giugno a Montecitorio alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, del presidente del Senato Pietro Grasso e della presidente della Camera Laura Boldrini, il presidente dell Antitrust Giovanni Pitruzzella ha rivendicato il ruolo e la funzione dell Authority in questo particolare momento della vita economica e sociale dell Italia. Secondo Pitruzzella, l apertura alla concorrenza si colloca nell ambito di un cambiamento del quadro giuridico che finalmente sta creando un ambiente favorevole all iniziativa economica e che rimuove alcune delle principali cause del deficit di competitività. A questo proposito, il presidente dell Autorità garante della Concorrenza e del Mercato cita la riforma del mercato del lavoro e il Jobs Act, la legge delega per la riforma della pubblica amministrazione, la nuova disciplina della Giustizia civile, l imminente delega fiscale, l ormai prossima riforma del codice degli appalti e il progetto sulla banda ultralarga. Presentazione del Presidente Giovanni Pitruzzella Testo della Relazione Annuale sull'attività svolta nel

5 Garante Privacy: sanzioni per Sim card intestate a clienti ignari Nuove sanzioni del Garante per la privacy per contrastare il fenomeno ancora grave dell'attivazione di schede telefoniche a nome di ignari clienti da parte di rivenditori (dealers). 14 dealers dovranno pagare complessivamente oltre euro per avere utilizzato i dati personali di 142 persone per intestare, a loro insaputa, numerosissime Sim card, che venivano utilizzate anche per attività criminali, come il traffico di stupefacenti. Le ordinanze ingiunzione appena emesse traggono origine dagli esiti di una complessa indagine di polizia giudiziaria condotta dalla Guardia di finanza nel settore della lotta alla criminalità organizzata, nell'ambito della quale è stata contestata ai dealers la violazione amministrativa per aver omesso di informare i clienti sul trattamento dei loro dati personali. Si tratta di indagini a tutela del cittadino che richiedono prima l'accertamento dell'estraneità a episodi criminali delle persone che risultavano formalmente intestatarie delle schede, poi la verifica presso le società telefoniche dell'esistenza della documentazione presentata per attivare le Sim card (fotocopia del documento di identità) e della genuinità delle sottoscrizione dei moduli di attivazione. Per limitare gli abusi, il Garante già nel 2006 era intervenuto con un provvedimento generale sui "Servizi telefonici non richiesti", chiedendo agli operatori telefonici di mettere in atto rigorose procedure per rilevare tempestivamente intestazioni multiple di schede ad una medesima persona (sintomatiche di possibili comportamenti fraudolenti). Nel corso di una recentissima attività svolta dal Comando Unità Speciali/Nucleo Speciale Privacy nell'ambito di un'azione coordinata tra il Garante e la Guardia di Finanza per reprimere queste gravi violazioni, sono appena emersi nuovi casi che vedono coinvolti altri clienti inconsapevoli, a dimostrazione del perdurare del fenomeno illecito. Tra i casi riscontrati - contestati da diversi Reparti della Guardia di Finanza sul territorio nazionale, quello di una pensionata che non si è mai recata presso il rivenditore ove risulta essere stata intestata una scheda Sim a suo nome; o quello di un utente di telefonia mobile che - dopo un'attivazione effettivamente richiesta e la raccolta dei suoi dati personali - si è poi ritrovato intestatario di un'altra scheda adoperata per traffici illeciti; o quello infine di persone che non si sono mai recate nella zona geografica dove le schede sono state attivate. Anche in questi ultimi casi, oltre alle segnalazioni all'autorità giudiziaria competente per i reati accertati, il Garante ha avviato procedimenti sanzionatori amministrativi per i quali potrà applicare una sanzione che varia da un minimo di euro a un massimo di euro per ogni persona i cui dati sono stati trattati illecitamente. Garante Privacy: relazione annuale 2014 L'Autorità Garante per la protezione dei dati personali, composta da Antonello Soro, Augusta Iannini, Giovanna Bianchi Clerici, Licia Califano, ha presentato la Relazione sul diciottesimo anno di attività e sullo stato di attuazione della normativa sulla privacy. La Relazione sull'attività 2014 traccia il bilancio del lavoro svolto dall'autorità e indica le prospettive di azione verso le quali intende muoversi nell'obiettivo di 5

6 costruire una autentica ed effettiva protezione dei dati personali, in particolare in presenza di tecnologie di raccolta e uso dei dati personali sempre più invasive. Corte di giustizia UE: tariffe servizio universale Sentenza 11 giugno 2015 (C-1/14): la direttiva «servizio universale» non stabilisce un obbligo tariffario di natura sociale per le comunicazioni e gli abbonamenti Internet mobili Per contro, devono essere offerte tariffe sociali a determinate categorie di consumatori per gli abbonamenti di telefonia e di Internet a postazione fissa PE: Tutela proprietà intellettuale Nella risoluzione votata il 9 giugno, i deputati affermano che l'unione europea deve dotarsi di migliori strumenti per proteggere la proprietà intellettuale dell'ue nei Paesi terzi. In una risoluzione distinta, inoltre, esortano la Commissione europea a esaminare e ad adattare le regole intracomunitarie per combattere le violazioni online dei diritti di proprietà intellettuale (DPI). 6

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