Comune di Baranzate Provincia di Milano Ufficio Ecologia
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- Nicolo Bevilacqua
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1 AL SINDACO DEL COMUNE DI BARANZATE VIA CONCILIAZIONE N BARANZATE OGGETTO:DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO IN FOGNATURA COMUNALE ( D.Lgs. 152 dell' , artt. 28, 45 e 46 e s.m.i. (nota 1) Domanda di autorizzazione allo scarico in fognatura comunale Premesso che la ditta... con sede legale in... possiede un insediamento produttivo in via... n.... nel Comune di Baranzate, svolgente attività di......, dalla quale originano scarichi di tipo: q industriale (processo o raffredamento) q acque reflue domestiche (servizi igienici) q meteorico (dilavamento tetti e piazzali) LA/IL SOTTOSCRITTA/O (nome) (cognome) nata/o il... a... residente a... in via... n.... nella sua qualità di... (nota 2)
2 DICHIARA che gli scarichi idrici decadenti dall'insediamento di cui sopra sono costituiti da: q reflui derivanti dai servizi igienici q acque meteoriche q potenzialmente inquinate da dilavamento di tetti e piazzali dove viene effettuato lo stoccaggio di materie prime e/o altri prodotti e materiali oppure vengano svolte lavorazioni q non potenzialmente inquinate, decadenti dal dilavamento di tetti e/o piazzali sui quali non vi sia stoccaggio di materie prime e/o altri prodotti e materiali, nè vengano svolte lavorazioni q acque derivanti da processi produttivi quali qcontenenti sostanze pericolose di cui all'art. 34 del D. Lgs. 142/99 q (altro)...; che le acque di cui sopra, risultano essere recapitate rispettivamente: per i reflui derivanti dai servizi igienici, in: per le acque meteoriche dei tetti, in:
3 per le acque meteoriche dei piazzali, in: per i reflui di processi produttivi, in: per le acque di raffreddamento, in: qaltro)......in:... che le caratteristiche qualitative e quantitative delle acque di scarico sono quelle di cui all'allegata relazione (da redigersi ai sensi dell art. 46 D. Lgs. 152/99 e s.m.i.).
4 DICHIARA INOLTRE di aver reso accessibili al campionamento tutti gli scarichi idrici decadenti dall'attività come prescritto dall'art. 28, comma 3, del D.Lgs. 152/99 e s.m.i., predisponendo regolamentare pozzetto (nota 3) per il prelievo di campioni di acque di scarico per analisi subito a monte del/dei recapito/i finale/i come specificato in planimetria; di assumere direttamente e personalmente la responsabilità, sotto ogni profilo, dell'esito delle analisi su campioni prelevati nel punto e/o punti di ispezione (pozzetto prelievi per analisi o altro), specificati ed individuati con lettera... nello schema della rete fognaria interna allegato alla presente domanda; che lo scarico avviene in fognatura comunale; di essere in possesso del Certificato di abitabilità \ agibilità rilasciato dal Comune di Bollate/Baranzate con atto prot. n.... del.../.../..., oppure di aver richiesto il certificato di abitabilità in data... ai sensi della vigente normativa in materia di edilizia; di adottare, nell'utilizzo della risorsa idrica, le misure necessarie all'eliminazione di sprechi ed alla riduzione dei consumi ed ad incrementare il riciclo ed il riutilizzo; di aver accertato, nel caso esistano scarichi in pozzo perdente, che gli stessi non ricadano nella zona di rispetto di opere di presa o captazione di acque destinate al consumo umano (m. 200 di raggio rispetto al punto di captazione - art. 21 D.Lgs. 152/99); di essere a conoscenza che, in base a quanto disposto dal comma 10, dell'art. 45, del D.Lgs. 152/99 (nota 4), dovrà far eseguire a proprie spese, se richiesto: - i campionamenti delle acque di scarico a cura del personale tecnico di vigilanza e di ispezione dell ARPA territorialmente competente; - le analisi di rito tramite l'unità Operativa Chimica dell ARPA di Parabiago;
5 di impegnarsi a rispettare il contenuto del Decreto Legislativo 11/05/199 n. 152 e successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare quanto riportato all'art. 45, comma 7. Considerato che le caratteristiche qualitative delle acque di scarico derivanti dall'attività in premessa indicata sono tali da rispettare I limiti specifici dell allegato 5 del D.Lgs. 152/99 e s.m.i.: CHIEDE ai sensi degli artt. 45 e 46 del D.Lgs n. 152/99 e s.m.i., di essere autorizzata/o ad immettere in qaltro)... gli affluenti sanitari, meteorici, di raffreddamento e/o di processo decadenti dall'insediamento in premessa indicato, così come precedentemente descritti. FIRMA E TIMBRO data Dichiara, altresì, di allegare alla presente i documenti sottocontrassegnati, in quattro copie: q Relazione che indica: - tutti i punti di approvvigionamemnto idrico e loro dati di identificazione (intestatario, codice utenza e numero di serie contatore, codice pozzo e numero di serie contatore); - volumi prelevati in mc/anno e mc/giorno, distinti per punto di approvvigionamento; - numero di addetti, numero di giorni lavorati per anno, numero di ore lavorate per giorno; - dettagliata descrizione di tutto il ciclo produttivo con indicazione dei macchinari e delle attrezzature impiegate; - materie prime e sostanze utilizzate nel ciclo produttivo e relativi consumi annui; - schede di sicurezza delle materie prime e sostanze utilizzate e prodotte nel ciclo produttivo; - dettagliata descrizione delle fasi del ciclo produttivo nelle quali è previsto l impiego di acqua, e dalle quali sono previsti scarichi idrici;
6 q elenco rifiuti speciali prodotti (sfridi di lavorazione, fanghi, melme di acque luride, torbide ecc.) distinti per origine (derivanti dalle attività lavorative e dall esercizio di impianti depurativi), del relativo codice C.E.R., delle quantità prodotte, delle modalità di stoccaggio, di smaltimento finale (allegare M.U.D. se disponibile); q descrizione qualitativa e quantitativa dei singoli scarichi industriali prima di ogni intervento depurativo (natura sostanze inquinanti presenti nelle acque di scarico provenienti dalle diverse lavorazioni e unità ausiliarie e non trattate); q descrizione del sistema complessivo di raccolta degli scarichi industriali, civili e meteorici indicando eventuali mezzi tecnici impiegati (manufatti speciali, impianti di sollevamento, ecc.) e singole portate dei reflui idrici con specifica di scarichi continui o saltuari; q descrizione dettagliata delle caratteristiche (potenzialità depurativa, schemi di trattamento, ecc.) del sistema depurativo adottato (eventuali impianti di raccolta ed innocuizzazione delle acque di scarico) e delle relative scelte operative adottate per l esercizio dello stesso (accorgimenti per diminuire il carico inquinante); q planimetria, in scala 1/100 ovvero in scala adeguata e sottoscritta da tecnico abilitato, della rete di fognatura interna nella quale viene riportato: - la posizione dei diversi reparti e impianti di lavorazione dello stabilimento, da cui sia rilevabile ogni punto di immissione nella rete fognaria interna e gli eventuali punti di raccolta preliminari; - il tracciato per il convogliamento delle acque nere, meteoriche e industriali fino ai loro recapiti finali; - l eventuale presenza di manufatti, quali fosse biologiche, pozzi perdenti, vasche di trattamento; - la posizione delle vasche di raccolta degli impianti di trattamento reflui, dei pozzetti di ispezione e campionamento, il punto esatto di scarico e recapito finale degli effluenti; q planimetria e prospetti dettagliati in scala adeguata degli impianti di depurazione reflui con indicazione della superficie totale occupata dallo stabilimento e la sua suddivisione (mq. aree coperte, piazzali e strade, zone a verde).; q estratto in formato A4 (salvo incompatibilità) della topografia (aerofotogrammetrica) comunale (con indicazioni toponomastiche) in scala max 1:2000 nella quale sia evidenziato l immobile occupato dall attività (rispetto alle abitazioni contigue) e i punti di allacciamento alla pubblica fognatura; q Lay-out e dettagliato schema di flusso del sistema di depurazione dei reflui dai punti di raccolta al punto di scarico, specificando le dimensioni delle vasche di trattamento e di eventuali vasche di omogeneizzazione, dati progettuali (portata idraulica, carico organico, carico del fango, ecc.); q descrizione delle caratteristiche qualitative e quantitative dello scarico industriale;
7 q numero di eventuali serbatoi interrati di stoccaggio prodotti liquidi (materie prime, semilavorati, finiti, ecc.), specificando tipo di prodotti stoccati ed accorgimenti anticorrosione posti in atto; Data... Firma... NOTE: Nota 1: Art. 28 del DLgs. 152/99: Tutti gli sarichi sono disciplinati in funzione del rispetto degli obiettivi di qualità dei corpi idrici e devono comunque rispettare i valori limite di emissione previsti nell'allegato 5. Ai fini di cui alcomma 1, le regioni, nell'esercizio della loro autonomia, tenendo conto dei carichi massimi ammissibili, delle migliori tecniche disponibili, definiscono i valori-limite di emissione, diversi da quelli di cui all'allegato 5, sia in concentrazione massima ammissibile sia in quantità massima per unità di tempo in ordine ad ogni sostanza inquinante e per gruppi o famiglie di sostanze affini. Le regioni non possono stabilire valori limite meno restrittivi di quelli fissati nel medesimo allegato 5: a) nella tabella Gli scarichi devono essere resi accessibili per il campionamento da parte dell autorità competente per il controllo nel punto assunto per la misurazione L'autorità competente per il controllo è autorizzata ad effettuare tutte le ispezioni che ritenga necessarie per l'accertamento delle condizioni che danno luogo alla formazione degli scarichi. Essa puo' richiedere che scarichi parziali contenenti le sostanze di cui ai numeri 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 12, 15, 16, 17 e 18 della tabella 5 dell'allegato 5, subiscano un trattamento particolare prima della loro confluenza nello scarico generale. I valori limite di emissione non possono in alcun caso essere conseguiti mediante diluizione con acque prelevate esclusivamente allo scopo. Non è comunque consentito diluire con acque di raffredamento, di lavaggio o prelevate esclusivamente allo scopo gli scarichi parziali di cui al comma 4, prima del trattamento degli scarichi parziali stessi per adeguarli ai limiti previsti dal presente decreto. L'autorità competente, in sede di autorizzazione, può prescrivere che lo scarico delle acque di raffredamento, di lavaggio, ovvero impiegate per la produzione di energia, sia separato dallo scarico terminale di ciascun stabilimento. Qualora le acque prelevate da un corpo idrico superficiale presentino parametri con valori superiori ai valori-limite di emissione, la disciplina dello scarico è fissata in base alla natura delle alterazioni e agli obiettivi di qualità del corpo idrico ricettore, fermo restando che le acque devono essere restituite con caratteristiche qualitative non peggiori di quelle prelevate e senza maggiorazioni di portata allo stesso corpo idrico dal quale sono state prelevate... Art. 45 D.Lgs. 152/99: Tutti gli scarichi debbono essere preventivamente autorizzati. L'autorizzazione è rilasciata al titolare dell'attività da cui origina lo scarico... Salvo diversa disciplina regionale la domanda di autorizzazione è presentata alla provincia ovvero al comune se lo scarico è in pubblica fognatura....l'autorizzazione è valida per quattro anni dal momento del rilascio. Un anno prima della scadenza ne deve essere richiesto il rinnovo. Lo scarico può essere provvisoriamente mantenuto in funzione nel rispetto delle prescrizioni contenute nella precedente autorizzazione, fino all'adozione di un nuovo provvedimento, se la domanda di rinnovo è stata tempestivamente presentata. Per gli scarichi contenenti sostenze pericolose, di cui all'art. 34, il rinnovo deve essere concesso in modo espresso entro e non oltre sei mesi dalla data di scadenza; trascorso inutilmente tale termine, lo scarico cesserà immediatamente... Per gli insediamenti, edifici o installazioni la cui attività sia trasferita in altro luogo ovvero per quelli soggetti a diversa destinazione, ad ampliamento, a ritrutturazione da cui derivi uno scarico avente caratteristiche qualitativamente o quantitativamente diverse da quelle dello scarico preesistente deve essere richiesta una nuova autorizzazione allo scarico, ove prevista.... art. 46, D.Lgs. 152/99: La domanda di autorizzazione agli scarichi di acque reflue industriali deve essere accompagnata dall'indicazione delle caratteristiche quantitative e qualitative dello scarico, della quantita' di acqua da prelevare nell'anno solare, del corpo ricettore e del punto previsto per il prelievo al fine del controllo, della descrizione del sistema complessivo di scarico,ivi comprese le operazioni ad esso funzionalmente connesse, dall'eventuale sistema di misurazione del flusso degli scarichi ove richiesto, dalla indicazione dei mezzi tecnici impiegati nel processo produttivo e nei sistemi di scarico, nonchè dall'indicazione dei sistemi di depurazione utilizzati per conseguire il rispetto dei valori limite di emissione.... Nota 2: specificare quale di queste qualifiche: titolare/legale rappresentante/amministratore delegato/diretto responsabile degli scarichi/altro...; Nota 3: il pozzetto di ispezione e prelievo deve avere le seguenti dimensioni: cm 40 x 40, con invaso di cm 50; Nota 4: art. 45, comma 10, D.Lgs. 152/99: "Le spese occorrenti per effettuare i rilievi, gli accertamenti, i controlli e i sopral - luoghi necessari per la istruttoria delle domande d'autorizzazione previste dal presente decreto sono a carico del richiedente. L'autorità competente determina, in via provvisoria, la somma che il richiedente è tenuto a versare, a titolo di deposito,
8 quale condizione di procedibilità della domanda. L'autorità stessa, completata l'istruttoria, provvede alla liquidazione definitiva delle spese sostenute."
9 Modalità di compilazione della modulistica di autorizzazione allo scarico: Per le aziende che hanno solo scarichi idrici costituiti da acque nere e acque meteoriche, il cui recapito risulta essere solo ed esclusivamente la fognatura comunale (o collettore SINOMI) andrà utilizzato il modulo: Dichiarazione di assimilabilità degli scarichi idrici ai sensi dell'art. 28, comma 7, del Decreto Legislativo 152/99 del 11/05/99. In tutti gli altri casi, poiché vi è necessità di un'autorizzazione espressa, andrà compilato il modulo: Domanda di Autorizzazione allo scarico in fognatura comunale/collettore consortile di depurazione ai sensi del Decreto Legislativo 152/99 del 11/05/99 e smi. Per gli scarichi di acque in corsi d'acqua superficiali,/pozzo perdente/(altro) andrà utilizzata la modulistica predisposta dalla Provincia, integrandola eventualmente con i moduli di cui sopra, qualora vi fossero recapiti in fognatura. La domanda deve essere accompagnata da una marca da bollo, solo per la copia destinata al Comune, mentre per le altre 3 copie (destinate all'arpa, Asl, e al SINOMI) è sufficiente una fotocopia completa dell'originale indirizzato al Comune. Le 4 copie richieste vanno trasmesse tutte al Comune il quale, a sua volta, provvederà a trasmettere gli atti agli Enti competenti. Per chiarimenti od informazioni contattare: del Comune di Baranzate, tel ; ARPA,con sede di Garbagnate Milanese, tel /7/8; S.I.NO.MI Ufficio Controlli - impianto di Pero tel
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