n novembre 2011
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- Francesco Marinelli
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1 n novembre 2011 UFFICIO INTERNAZIONALE TRASPORTO AEREO Comunicato ETF sulla giornata di azione europea negli Aeroporti DIPARTIMENTO DIRITTI Legge di Stabilità Apprendistato
2 UFFICIO INTERNAZIONALE/TRASPORTO AEREO Comunicato ETF sulla giornata di azione europea negli Aeroporti COMUNICATO ETF SULLA GIORNATA DI AZIONE EUROPEA NEGLI AEROPORTI Bruxelles, 14 Novembre LAVORATORI DEL GROUND HANDLING CHIEDONO PROTEZIONE SOCIALE Non giocate con i lavoratori dell assistenza a terra! Oggi, 14 Novembre 2011, l ETF organizza la prima giornata di azione del Ground Handling per sensibilizzare l opinione pubblica in merito al pericolo di un inadeguata protezione sociale rispetto agli effetti della ulteriore deregolamentazione del mercato del ground handling negli aeroporti europei. Il messaggio dei lavoratori è chiaro: organizzare incontri di massa nei principali aeroporti europei per opporsi alla futura proposta della Commissione Europea che deregolamenta ulteriormente il mercato e non protegge i lavoratori impegnati a garantire ai passeggeri un trasporto sicuro. I lavoratori Aeroportuali dei Sindacati Europei affiliati all ETF, partecipano, oggi, ad un azione organizzata negli aeroporti europei. Vogliono richiamare l attenzione dei viaggiatori e della Stampa sulla necessità dell Europa di non deregolamentare ulteriormente il settore dei Servizi Aeroportuali di Assistenza a Terra e di assicurare stabilità occupazionale e protezione sociale alle lavoratrici e ai lavoratori in esso impiegati. I lavoratori rifiutano un ulteriore deterioramento del loro lavoro, non possono accettare che il settore del Trasporto aereo subisca nuove pressioni economiche che, inevitabilmente, ridurranno la qualità del lavoro e dei servizi offerti. La pressione economica, organizzata dalle compagnie aeree, non può costituire un pretesto per rifiutare decisioni sociali fondamentali. Riteniamo che l Unione Europea debba agire nell interesse di tutti i soggetti coinvolti e che ogni nuova normativa debba includere disposizioni a tutela dei lavoratori. N. 194 Venerdì 18 novembre
3 DIPARTIMENTO DIRITTI Legge di Stabilità Parlamento: pubblicata la Legge di Stabilità Il Parlamento ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 265 del 14 novembre 2011, la Legge n. 183 del 12 novembre 2011 (All194DD1) che contiene le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (c.d. Legge di Stabilità). Approvata in tempi record, la Legge di Stabilità per il 2012 contiene un pacchetto di misure (All194DD2) molte delle quali richieste dall'europa, con le quali si cerca di contrastare l'aggravarsi della crisi economica che si sta abbattendo sul nostro Paese. Gli ambiti interessati sono molteplici: giusto per citarne alcuni, si va dall innalzamento dell età pensionabile a 67 anni alle novità in materia di lavoro (All194DD3) dal rilancio delle liberalizzazioni delle professioni (sul punto, ad esempio viene introdotta la possibilità di costituire società di persone o di capitale per l esercizio della professione con la partecipazione anche di soci esterni di capitale) alla riforma del collegio sindacale nelle società (con la possibilità di servirsi di un solo sindaco al posto degli attuali 3/5), dall introduzione di sgravi contributivi alla conferma degli ammortizzatori sociali in deroga. In pensione a 67 anni Dall anno 2026 i requisiti anagrafici per l'accesso alla pensione di vecchiaia devono essere tali da garantire un età minima di accesso al trattamento pensionistico non inferiore a 67 anni, tenuto conto del regime delle decorrenze (finestre di accesso). L articolo 4-bis della Legge di Stabilità per il 2012, aggiunto dall emendamento predisposto dal Governo in ottemperanza degli impegni assunti nei confronti dell UE, pone una sorta di clausola di garanzia in base alla quale se, applicando le norme già vigenti, nel 2026 non fosse raggiunto l obiettivo minimo dei 67 anni, i requisiti relativi all età anagrafica saranno ulteriormente incrementati con Decreto Direttoriale da emanarsi entro il 31 dicembre La previsione si applica ai lavoratori ed alle lavoratrici la cui pensione è liquidata a carico dell'assicurazione generale obbligatoria e delle forme esclusive e sostitutive della medesima, nonché della gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n La legge 23 agosto 2004, n. 243, ha stabilito l età per il pensionamento di vecchiaia, anche per coloro che percepiscono il trattamento pensionistico nel regime contributivo, in 60 anni per le donne e 65 per gli uomini, già nel sistema retributivo ed in quello misto. L età pensionabile delle lavoratrici del pubblico impiego è stata, però, elevata a 65 anni a far data dal 2012 dall articolo 22-ter, comma 1, del decreto-legge 1 luglio 2009, n. 78, convertito con modificazioni con legge 3 agosto 2009, n. 102 e per le lavoratrici del settore privato, dall articolo 18, comma 1, del decreto legge 6 luglio 2011 n. 98, convertito con legge 15 luglio 2011, n. 111, N. 194 Venerdì 18 novembre
4 così come modificato dal D.L. 138/2011. Per queste ultime, l innalzamento a 65 anni è graduale e dovrebbe entrare a regime, appunto, nel Pur tuttavia, sia per gli uomini che per le donne, l'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, modificato dal comma 4 dell articolo 18 del D.L.98/2011, ha introdotto l adeguamento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico agli incrementi della speranza di vita, meccanismo che si attiverà nel 2013 e che dovrebbe adeguare l innalzamento dell età pensionabile alle maggiori aspettative di vita, I requisiti saranno aggiornati a cadenza triennale, con Decreto Direttoriale del Ministero delle Finanze di concerto con il Ministero del Lavoro da emanare almeno dodici mesi prima della data di decorrenza di ogni aggiornamento. A questo stesso Decreto Direttoriale, da emanare entro il 31 dicembre 2023, l articolo 4-bis della Legge di Stabilità demanda l eventuale adeguamento dei requisiti necessari per assicurare che coloro che maturano il diritto alla prima decorrenza utile del pensionamento dall anno 2026, abbiano un età minima di accesso al trattamento pensionistico comunque non inferiore a 67 anni, tenuto conto del regime delle decorrenze. Alcune categorie di lavoratori, fra cui gli autonomi, giungeranno assai prima a questo traguardo, grazie soprattutto all attesa di diciotto mesi già in vigore per l accesso al trattamento pensionistico. Part time senza convalida La trasformazione del contratto da tempo pieno a tempo parziale non richiede più la preventiva convalida, da parte della Direzione Provinciale del lavoro, dell'effettiva volontà del lavoratore. L articolo 4-noviesdecies, inserito nella legge di stabilità per il 2012 con l emendamento governativo, modifica l articolo 5, comma 1, del decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 61 e, con la soppressione di questo aspetto procedurale, rende più semplice la trasformazione del rapporto di lavoro, da tempo pieno a part-time. E tuttavia opportuno evidenziare che nulla è cambiato in ordine alla previsione, dello stesso articolo 5 del D.lgs.61, che per la trasformazione sia necessario l accordo delle parti, risultante da atto scritto. Cambiano, invece, profondamente le regole relative alle clausole flessibili che le parti possono inserire nel contratto di lavoro a tempo parziale. Il richiamato articolo 4-noviesdecies abroga le lettere a) e b) del comma 44 dell articolo 1 della legge n.247/2007, che avevano modificato i commi 7 e 8 dell articolo 3 del D.lgs. n. 61/2000 attribuendo alla contrattazione collettiva la possibilità di inserire le clausole di flessibilità ed elasticità. Con l abrogazione delle lettere a) e b) del comma 44 dell articolo 1 della legge n.247/2007, torna applicabile il testo previgente dei commi 7 e 8 dell articolo 4 del D.lgs.n.61/2000. Pertanto, con l entrata in vigore della legge di Stabilità 2012 le parti del contratto di lavoro a tempo parziale possono, concordare clausole flessibili relative alla variazione della collocazione N. 194 Venerdì 18 novembre
5 temporale della prestazione lavorativa. Nei rapporti di lavoro a tempo parziale di tipo verticale o misto possono essere stabilite anche clausole elastiche relative alla variazione in aumento della durata della prestazione stessa. Sono, però, i contratti collettivi, stipulati dalle associazioni dei datori di lavoro e dai sindacati dei lavoratori comparativamente più rappresentativi sul piano nazionale a stabilire: 1) condizioni e modalità in relazione alle quali il datore di lavoro può modificare la collocazione temporale della prestazione lavorativa; 2) condizioni e modalità in relazioni alle quali il datore di lavoro può variare in aumento la durata della prestazione lavorativa; 3) i limiti massimi di variabilità in aumento della durata della prestazione lavorativa." Inoltre, l'esercizio da parte del datore di lavoro del potere di variare in aumento la durata della prestazione lavorativa, nonché di modificare la collocazione temporale della stessa comporta in favore del prestatore di lavoro un preavviso, fatte salve le intese tra le parti, di almeno due giorni lavorativi, nonché il diritto a specifiche compensazioni, nella misura ovvero nelle forme fissate dal contratto collettivo applicato. Apprendistato Il D.L.vo 276/2003 come modificato dalla Legge di Stabilità e dal TU sull'apprendistato In considerazione delle modifiche apportate al Decreto Legislativo n. 276/2003 dalla Legge di Stabilità Legge n 183 del 12 novembre 2011 e dal Testo Unico sull'apprendistato (Decreto Legislativo n 167 del 14 settembre 2011), se ne pubblica la versione aggiornata (All194DD4) N. 194 Venerdì 18 novembre
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