REPUBBLICA ITALIANA. Corte dei conti. Sezioni Riunite per la Regione Trentino - Alto Adige/Südtirol

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1 REPUBBLICA ITALIANA Corte dei conti Sezioni Riunite per la Regione Trentino - Alto Adige/Südtirol Relazione sul rendiconto generale della PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO per l esercizio finanziario 2012

2 Indice Indice... 2 Indice tabelle... 4 Capitolo 1 La gestione finanziaria e patrimoniale Quadro di riferimento della gestione La legge finanziaria provinciale Il bilancio di previsione Il bilancio provinciale di cassa Il rendiconto Il patto di stabilità interno Quadro normativo Il patto di stabilità della Provincia autonoma di Trento Il coordinamento della finanza locale Le misure di contenimento e razionalizzazione delle spese Il bilancio di previsione L indebitamento Entrate e spese di competenza Analisi delle entrate Indici della gestione delle entrate Analisi delle spese Indici della gestione delle spese Interessi, spese giudiziali e di rappresentanza, altre spese Entrate e spese per servizi in conto terzi La gestione dei residui attivi e passivi Residui di competenza Residui esercizi precedenti Residui perenti esercizi precedenti Evoluzione dei residui passivi Indici dei residui Gli equilibri di bilancio Il risultato finanziario complessivo Il conto cassa Il conto del patrimonio Normativa di riferimento Beni gestiti dalla società Patrimonio del Trentino S.p.a Le risultanze del conto generale del patrimonio Le gestioni fuori bilancio...65 Capitolo 2 Organizzazione e gestione delle risorse La struttura organizzativa della Provincia e gli enti funzionali Le risorse strumentali e l informatizzazione Le risorse umane Organico Personale comandato e distaccato Lavoro straordinario Attività di formazione e aggiornamento La spesa del personale per il personale: raffronto tra la legge finanziaria provinciale, le previsioni di bilancio e le risultanze del rendiconto Enti pubblici funzionali, agenzie ed enti strumentali finanziati in via ordinaria dalla Provincia Agenzie

3 2.4.2.Enti pubblici strumentali Concorso degli enti funzionali e delle agenzie agli obiettivi di finanza pubblica Società e organismi partecipati Fondazioni e associazioni Società Concorso delle società partecipate agli obiettivi di finanza pubblica L Azienda Provinciale per i servizi sanitari Altri enti che stipulano il patto di stabilità con la Provincia (Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trento, Università degli studi di Trento) Capitolo 3 Attività legislativa e amministrativa Leggi e regolamenti emanati nel corso del Attività di programmazione della Provincia Attività degli organi istituzionali e oneri di funzionamento Attuazione dei programmi comunitari Attività contrattuale Collaborazioni esterne ed incarichi di consulenza, studi e ricerca Controllo a campione Interventi di protezione civile nel Capitolo 4 Valutazione risultati Quadro generale dei controlli interni Esiti dei controlli interni di gestione, di produttività, del Nucleo di valutazione e di regolarità contabile Controllo di gestione Controllo di produttività delle strutture pubbliche Controllo del nucleo di valutazione Controllo di regolarità contabile Esame di conformità agli obiettivi ed alle disposizioni in materia di programmazione e di coerenza con le linee della politica finanziaria provinciale Controllo strategico Controlli dell Organismo di valutazione di cui all art. 20, comma 3-ter, L.P. n. 7/ Misure adottate in tema di trasparenza Misure adottate a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte dei conti con decisione SS.RR.TAA n. 3/2012/PARI Capitolo 5 Esito dei controlli a campione Capitolo : Fondo a disposizione del presidente della Provincia e degli assessori provinciali per spese di rappresentanza Capitolo Spese riservate Presidente della Provincia Capitolo : Spese per pubblicità e comunicazione istituzionale Capitolo : Spese per l assegnazione di fondi all IPRASE per investimenti Capitolo Spese per la commercializzazione dei prodotti trentini sui mercati interni ed esterni al mercato comune europeo Capitolo _001 Spese dirette Capitolo _002 Contributi per progetti settoriali di commercializzazione Capitolo _003 Contributi per realizzazione di manifestazioni fieristiche Capitolo _004 Progetti e azioni provinciali di internalizzazione e promozione estera Capitolo 6 Osservazioni generali ed esigenze di riforma ALLEGATO 1: Elenco elementi di deduzione ALLEGATO 2: Controdeduzioni dell Amministrazione provinciale

4 Indice tabelle Tabella 1: budget di cassa Tabella 2: dati essenziali gestione finanziaria - parte I rendiconto 12 Tabella 3: dati essenziali gestione finanziaria - parte II rendiconto 13 Tabella 4: determinazione obiettivo patto di stabilità interno per l anno 2012 (importi in migliaia di euro) 19 Tabella 5: risultanze finali patto di stabilità interno per l anno 2012 (importi in migliaia di euro) 20 Tabella 6: previsioni 2012 entrate per titoli 26 Tabella 7: previsioni 2012 spese per titoli 27 Tabella 8: spese per oneri finanziari e quota capitale dei mutui a carico dello Stato 28 Tabella 9: suddivisione per titoli accertamenti finali di competenza 30 Tabella 10: suddivisione per titoli riscossioni finali di competenza 31 Tabella 11: suddivisione per macro-area accertamenti finali di competenza 32 Tabella 12: suddivisione per macro-area riscossioni finali di competenza 33 Tabella 13: indici della gestione delle entrate 34 Tabella 14: suddivisione per titoli impegni finali di competenza 35 Tabella 15: suddivisione per titoli pagamenti finali di competenza 36 Tabella 16: suddivisione per funzione- obiettivo impegni finali di competenza 37 Tabella 17: suddivisione per funzione- obiettivo pagamenti finali di competenza 39 Tabella 18: indici della gestione delle spese 42 Tabella 19: indici di relazione tra entrate e spese 43 Tabella 20: costi per interessi, spese giudiziali e di rappresentanza, per altre spese 44 Tabella 21: accertamenti e impegni per servizi in conto terzi 45 Tabella 22: riscossioni e pagamenti per servizi in conto terzi (in migliaia di euro) 46 Tabella 23: evoluzione residui finali di competenza 49 Tabella 24: incidenza dei residui finali di competenza 49 Tabella 25: residui finali relativi agli esercizi precedenti 50 Tabella 26: analisi anzianità residui attivi relativi agli esercizi precedenti 51 Tabella 27: analisi anzianità residui passivi relativi agli esercizi precedenti 52 Tabella 28: residui perenti 53 Tabella 29: evoluzione dei residui passivi 54 Tabella 30: indici della gestione dei residui attivi 54 Tabella 31: indici della gestione dei residui passivi 55 Tabella 32: calcolo risultato gestione di competenza Tabella 33: risultato della gestione di competenza 2010, 2011, Tabella 34: variazione residui anni precedenti 57 Tabella 37: fondi vincolati e fondi non vincolati 59 Tabella 38: fondo cassa 2010, 2011, Tabella 39: beni gestiti dalla società Patrimonio del Trentino S.p.a. 61 Tabella 40: conto generale del patrimonio 63 Tabella 41: struttura organizzativa della Provincia al 1 gennaio Tabella 42: struttura organizzativa della Provincia al 31 dicembre Tabella 41: compensi per lavoro straordinario 74 Tabella 44: spesa per il personale preventivo iniziale 78 Tabella 45: spesa per il personale preventivo definitivo 78 Tabella 46: andamento spesa corrente e spesa per il personale previsioni finali 79 Tabella 47: andamento spesa corrente e spesa per il personale impegni 79 Tabella 48: andamento spesa corrente e spesa per il personale pagamenti 80 Tabella 49: elenco Agenzie presenti al 31/12/ Tabella 50: elenco Enti pubblici strumentali presenti al 31/12/

5 Tabella 51: dati contabili rendiconto 2011 Enti pubblici strumentali 84 Tabella 52: elenco Fondazioni presenti al 31/12/ Tabella 53: elenco Società presenti al 31/12/ Tabella 54: Funzionamento del Consiglio provinciale 110 Tabella 55: Funzionamento della Giunta provinciale 110 Tabella 56: entità contributo erogato ai gruppi consiliari 111 Tabella 57: spese sostenute dai gruppi consiliari 112 Tabella 58: PAT - FESR - Obiettivo n. 2 - CRO - Competitività regionale e Occupazione 115 Tabella 59: PAT - FSE Obiettivo n. 2 CRO - Competitività regionale e Occupazione 116 Tabella 60: PAT FEP - Settore Pesca 117 Tabella 61: contratti di affidamento lavori 119 Tabella 62: contratti per forniture 119 Tabella 63: contratti per servizi 120 Tabella 64: spesa sostenuta per incarichi esterni affidati dalla Provincia comprese Agenzie 123 5

6 Capitolo 1 La gestione finanziaria e patrimoniale 1.1. Quadro di riferimento della gestione 2012 La gestione finanziaria della Provincia autonoma di Trento relativa all esercizio 2012 è stata disciplinata dalla legge finanziaria provinciale 27 dicembre 2011, n e dalla legge di bilancio provinciale 27 dicembre 2011, n La legge finanziaria provinciale 2012 I contenuti obbligati della Legge Finanziaria 2012 sono previsti dall art. 26 della legge provinciale di contabilità 14 settembre 1979, n.7, da ultimo modificata dalla legge provinciale 29 dicembre 2006, n Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2012 e pluriennale della Provincia autonoma di Trento (Legge finanziaria provinciale 2012),pubblicata sul B.U. del 28 dicembre 2011, n 52, straordinario. 2 Bilancio di previsione della Provincia Autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2012 e bilancio pluriennale , pubblicata sul B.U. del 28 dicembre 2010, n 52, straordinario. 3 L art. 26 dispone: 1. La Giunta provinciale presenta al Consiglio provinciale, contemporaneamente al disegno di legge di approvazione o di assestamento del bilancio, un disegno di legge finanziaria. 2. La legge finanziaria provvede alla regolazione annuale delle grandezze finanziarie previste dalla legislazione vigente, per adeguarle agli obiettivi della manovra di finanza pubblica. E' volta a realizzare effetti finanziari con decorrenza dal primo anno considerato nel bilancio pluriennale. 3. La legge finanziaria non può contenere disposizioni di riforma organica di un settore. Può contenere disposizioni di contenuto ordinamentale o organizzativo negli stretti limiti di quanto previsto da questo comma. Contiene esclusivamente: a) autorizzazioni o riduzioni di spesa destinate a gravare su ciascuno degli anni considerati, relative alle leggi che dispongono oneri a carattere pluriennale; b) determinazione delle quote di spesa da iscrivere nel bilancio di ciascuno degli anni considerati, relative alle leggi che dispongono spese la cui quantificazione è rinviata alla legge finanziaria; c) modificazioni delle norme in vigore che incidono su autorizzazioni di spesa, copertura di oneri, partecipazioni azionarie o garanzie fidejussorie; d) modificazioni testuali delle norme in vigore che incidono su contributi, finanziamenti, trasferimenti ed entrate, comprese quelle che autorizzano la costituzione o la partecipazione della Provincia a società o ad altri soggetti; e) disposizioni inerenti la finanza locale e degli enti collegati alla finanza provinciale; e bis) trasferimenti di ulteriori competenze agli enti previsti dalla legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 (Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino); f) disposizioni per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal patto di stabilità interno e dalla manovra di finanza pubblica dello Stato; g) disposizioni sulla dotazione del personale provinciale e del personale insegnante della scuola, sulla determinazione della relativa spesa e la copertura degli oneri per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego; h) disposizioni concernenti imposte, tasse, tariffe, contributi e altre entrate della Provincia; i) proroghe o differimenti di termini; j) modifiche o integrazioni testuali delle leggi provinciali vigenti finalizzate ad adeguarle alle leggi statali che vincolano la Provincia, e in particolare per disciplinarne gli effetti finanziari; k) modifiche o integrazioni testuali delle leggi provinciali vigenti finalizzate ad adeguarle alle norme comunitarie, in particolare per disciplinarne gli effetti finanziari; l) abrogazioni espresse di disposizioni provinciali superate, delegificate o non più applicate. Il contenuto obbligatorio della legge finanziaria è fissato nelle lettere da a) a l) del comma 3 del testo novellato dell art. 26. A partire dall esercizio 2007, la legge finanziaria può contenere disposizioni di natura ordinamentale o organizzativa, prima escluse dal disposto del secondo comma dell ex art. 26, sebbene negli stretti limiti ivi previsti. 4. La relazione tecnica che accompagna il disegno di legge finanziaria evidenzia anche la conformità delle sue 6

7 La relazione tecnica che accompagna il disegno di legge finanziaria evidenzia, tra l altro, la conformità delle disposizioni contenute nel predetto disegno di legge alla disciplina vigente in materia di finanza provinciale, in particolare, per quanto attiene alla strumentalità delle disposizioni nella stessa contenute rispetto alla realizzazione degli effetti finanziari o di sostegno all economia. La Legge Finanziaria 2012 è composta da 79 articoli raggruppati per materia in 14 Capi 4. In particolare si segnalano: modifiche normative in materia di contenimento e razionalizzazione delle spese della Provincia (art. 2); disposizioni in materia di gestione associata di servizi (art. 4); modifiche normative in materia di finanza locale (art. 3, art. 7, art. 8); modifiche della legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 (art.12); modifiche normative in materia di società provinciali (art. 14); fissazione del limite di spesa per il personale provinciale (art. 16); Disposizioni per il blocco delle assunzioni e per la riduzione della spesa relativa al personale del comparto delle autonomie locali (art. 19); modalità di verifica del conseguimento delle economie di gestione (art. 20); modifiche della legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7; modifiche della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3; disposizioni in materia di semplificazione e di nomine (capo V); disposizioni in materia di lavori pubblici, contratti, infrastrutture, trasporti, protezione civile e servizi pubblici (Capo IX); disposizioni in materia definizione obblighi a carico dell Università a decorrere dal 1 gennaio 2012 (art. 68) Il bilancio di previsione Con deliberazione n del 28 ottobre 2011 è stato approvato il disegno di legge del bilancio 5, nonché il relativo documento tecnico di accompagnamento e specificazione. In data 31 ottobre 2011 il disegno di legge è stato presentato al Consiglio provinciale, nel rispetto del termine previsto dal comma 1, art. 12, della legge di contabilità provinciale ed è stato approvato a maggioranza da parte della Commissione consiliare competente in data 25 novembre In data 20 dicembre 2011 il disegno di legge è stato approvato dal Consiglio provinciale e a seguire è stata promulgata la relativa legge provinciale 27 dicembre 2011, n disposizioni alla disciplina di questo articolo, con particolare riguardo alla loro strumentalità alla manovra di finanza pubblica o all'idoneità a realizzare effetti finanziari o di sostegno dell'economia. 4 I titoli dei relativi Capi sono i seguenti: Disposizioni in materia di finanza provinciale locale (Capo I); Disposizioni in materia di tributi provinciali e locali (Capo II); Disposizioni in materia di contabilità, programmazione e società provinciali (Capo III); Disposizioni in materia di personale e di organizzazione (Capo IV); Disposizioni in materia di semplificazione e di nomine (Capo V); Disposizione in materia di sanità (Capo VI); Disposizioni in materia di politiche sociali, famiglia, lavoro e solidarietà internazionale (Capo VII); Disposizioni in materia di attività economiche (Capo VIII); Disposizioni in materia di lavori pubblici, contratti, infrastrutture, trasporti, protezione civile e servizi pubblici (Capo IX); Disposizioni in materia di ambiente, energia, edilizia e urbanistica (Capo X); Disposizioni in materia di demanio idrico provinciale, foreste e pesca (Capo XI);. Disposizioni in materia di esercizio delle funzioni delegate relativamente all Università egli studi di Trento e disposizioni in materia di istruzione, ricerca e cultura (Capo XII); Disposizioni in materia di minoranze linguistiche (Capo XIII);. Disposizioni finali (Capo XIV). 5 Il bilancio risulta articolato, per quanto concerne le entrate, in macro aree (in ordine alla fonte ed al grado di autonomia delle risorse), aree omogenee (in relazione alla natura economica) e unità previsionali di base. Per quanto concerne le uscite risulta articolato in funzioni obiettivo (individuate con riguardo all esigenza di definire le politiche pubbliche di settore e di misurare il prodotto delle attività amministrative, ove possibile anche in termini di servizi finali resi ai cittadini), aree omogenee (in relazione all articolazione delle competenze istituzionali della Provincia) ed unità previsionali di base (costruite in modo che ad ogni unità corrisponda un unico centro di responsabilità amministrativa cui è affidata la relativa gestione). 6 Ai sensi di quanto disposto dal comma 10 dell art. 12 della legge di contabilità, la Giunta ha approvato, in data 30 dicembre 2011, un documento tecnico di specificazione che rappresenta lo strumento contabile per la gestione e la rendicontazione in quanto articolato in capitoli che costituiscono, in tal sede, l unità fondamentale di classificazione del bilancio. 7

8 Con deliberazione n del 30 dicembre 2011 è stato approvato in via definitiva il documento tecnico di accompagnamento e specificazione del bilancio Nonostante gli adeguamenti della normativa contabile provinciale ai principi introdotti dalle disposizioni di riforma per la contabilità a livello nazionale, permangono nella normativa contabile della Provincia alcune connotazioni peculiari. Il preventivo di cassa (contenente i budget di cassa assegnati ai soggetti decisori della spesa) viene approvato separatamente con apposita delibera di Giunta. Il bilancio annuale è redatto infatti esclusivamente in termini di competenza. Le entrate e le spese di competenza del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2012 sono stabilite a pareggio nell'importo di euro ,00 (comprese le partite di giro); in termini di competenza tale pareggio viene raggiunto mediante l integrale utilizzo dell'avanzo finanziario complessivo dell'esercizio 2011, presunto in euro ,00 (equilibrio di bilancio di competenza). Escludendo le partite di giro l importo è pari a euro ,00. Nel 2012 non è stata emanata alcuna legge di assestamento del bilancio. Nel corso dell esercizio 2012 sono intervenute, con atto amministrativo, variazioni alle poste iniziali per un importo di ,11 euro. Esse hanno portato le previsioni di entrata e di spesa ad un valore definitivo pari a euro ,11 (al netto delle partite di giro). Negli anni precedenti le variazioni introdotte con atto amministrativo sono state pari a 49,04 milioni di euro nel 2011, e pari a 63,07 milioni di euro nel Va evidenziato che nella legge di contabilità provinciale non vi è alcun termine temporale per la deliberazione delle variazioni alle spese di bilancio Il bilancio provinciale di cassa 7 In attuazione di quanto disposto dall art. 12, comma 3, della legge di contabilità, l art. 4 Previsioni di cassa della legge di bilancio, ha determinato il totale delle entrate delle quali è prevista la riscossione ed il totale delle spese delle quali è autorizzato il pagamento, in milioni di euro 8. Il medesimo comma della legge di contabilità prescrive, inoltre, che il totale delle spese non superi il totale delle entrate, tenendo conto dei presunti saldi iniziali di cassa, anche in relazione alle giacenze sulle apposite contabilità speciali presso il Tesoriere della Provincia, ai sensi dell articolo 9 bis, comma 3 bis della legge di contabilità. La disciplina vigente prevede che la Giunta Provinciale, entro il 31 dicembre di ogni anno, approvi un preventivo di cassa, articolato per centri di responsabilità e contenente un fondo di riserva di cassa. In particolare, fra i criteri da rispettare per la definizione del preventivo di cassa è d obbligo il rispetto dei limiti definiti dalle intese con lo Stato ai fini del contenimento del fabbisogno finanziario nazionale. In ottemperanza alla suddette disposizioni, il preventivo di cassa delle entrate e delle spese per l anno 2012 è stato approvato, in via provvisoria, con la delibera n del 30 dicembre A quella data si era in attesa della definizione dell accordo con lo 7 Il bilancio provinciale di cassa è disciplinato dall art. 12, comma 3, della legge provinciale n. 7/1979 e successive modifiche ed integrazioni, dall art. 4 del DPP n /Leg. del 29 settembre 2005 e s.m.i.. I criteri e le modalità per la formazione e la gestione del preventivo di cassa sono contenuti nell allegato alla delibera n del 30 dicembre Esclusi movimenti finanziari relativi alle anticipazioni di cassa e delle poste contabili che non danno luogo ad effettive movimentazioni di tesoreria 8

9 Stato relativo al patto di stabilità interno per l anno Al fine di rendere il preventivo di cassa compatibile con il patto di stabilità, il medesimo riporta una quota di budget fuori patto di stabilità (spesa corrente, rimborsi prestiti e partite di giro) e una quota attinente il patto di stabilità (spesa c/capitale). Al riguardo, va sottolineato che il protrarsi di uno stato di sostanziale incertezza delle relazioni finanziarie tra Stato e Provincia, da condursi secondo leale collaborazione, non appare del tutto in linea col principio, ribadito anche di recente dalla Corte Costituzionale 9, per il quale nel settore della finanza pubblica allargata le partite creditorie e debitorie afferenti alle relazioni tra enti pubblici (in questo caso, tra Stato e Provincia Autonoma) devono essere rappresentate nei rispettivi bilanci in modo preciso, simmetrico, speculare e tempestivo. Il totale delle autorizzazioni di cassa a disposizione dei diversi centri di responsabilità (incluso il fondo di riserva di cassa pari a euro ,87) risultava, al 31 dicembre 2011, di milioni di euro. Il budget di cassa ripartito inizialmente tra le varie strutture era pari a ,13 euro, di cui ,81 euro rilevanti ai fini del patto di stabilità. Nel preventivo di cassa sono stati approvati gli importi per accantonamenti di cassa sui budget delle strutture provinciali responsabili dei capitoli di bilancio i cui finanziamenti sono erogati tramite la società Cassa del Trentino S.p.A. 10 L importo totale iniziale accantonato è risultato pari a ,13 euro, di cui ,81 euro rilevanti ai fini del patto di stabilità. Al preventivo di cassa sono state apportate durante il 2012 delle variazioni, in base a quanto previsto dalla vigente disciplina in materia di contabilità provinciale 11. A seguito delle variazioni apportate al preventivo di cassa 12, il totale delle autorizzazioni a disposizione dei diversi centri di responsabilità (incluso il fondo di riserva di cassa) è risultato di euro ,00. La Provincia ha autorizzato infatti Cassa del trentino spa ad anticipare per suo conto pagamenti con scadenza posteriore al 1 ottobre 2012, per un importo massimo di 175 milioni, ai sensi dell art. 19 della legge provinciale 28 marzo 2009, n L importo corrisponde alla differenza tra il totale delle autorizzazioni finali e l importo iniziale preventivato. E stato stabilito che il rimborso delle somme 9 Sentenza n. 5 novembre 2012, n Le erogazioni a favore di Cassa del Trentino S.p.A. sono disposte sempre dal Servizio Sistema Finanziario Pubblico Provinciale. La delibera n. 244 di data 11 febbraio 2011 definisce le modalità di gestione dei rapporti tra il Servizio citato e le strutture provinciali. 11 Ciascun centro di responsabilità, al quale è attribuito un budget di cassa, deve adottare tutte le misure necessarie al fine di contenere i pagamenti entro i budget assegnati. In particolare: - non possono essere disposti storni di fondi dal budget fuori patto di stabilità a favore di quello rilevante patto di stabilità; - i fondi non ripartiti fuori patto possono essere utilizzati con determinazione del Dirigente generale solo per integrare i budget fuori patto di stabilità; - ogni altra variazione diversa dalle precedenti è consentita con determinazione del Dirigente generale. 12 Le variazioni sono state apportate dalle seguenti delibere: n. 36 di data 20 gennaio 2012, n. 350 di data 2 marzo 2012, n. 539 di data 23 marzo 2012, n. 726 di data 20 aprile 2012, n. 888 di data 11 maggio 2012, n di data 22 giugno 2012, n di data 28 settembre 2012 e n di data 9 novembre Anche le seguenti determine del Dipartimento affari finanziari e programmazione hanno modificato il preventivo di cassa: n. 3 di data 5 dicembre 2012, n. 4 di data 17 dicembre 2012, n. 5 di data 20 dicembre 2012 e n. 6 di data 27 dicembre L art. 19 Concessione di anticipazioni da parte delle società controllate e delle agenzie della Provincia cita: In casi di particolare necessità la Giunta provinciale può autorizzare le agenzie e le società controllate dalla Provincia ad anticipare, per conto della Provincia, spese previste in strumenti di programmazione, entro i limiti e secondo le modalità stabilite nella deliberazione di autorizzazione, che definisce anche le modalità del successivo rimborso. 9

10 anticipate da Cassa del Trentino venga predisposto dalle strutture competenti entro il 30 gennaio Il budget di cassa ripartito è risultato pari a euro ,47. La tabella seguente riporta la ripartizione tra i singoli dipartimenti. Tabella 1: budget di cassa 2012 D IP A R T IM EN T O B UD GET D I C A SSA T OT A LE Avvocatura della Provincia ,00 Dip. Affari istituzionali e legislativi ,51 Dip. Affari finanziari e programmazione ,98 Dip. Agricoltura turismo commercio promozione ,04 Dip. della conoscenza ,63 Dip. Industria e artigianato ,40 Dip. Lavori pubblici e mobilità ,23 Dip. Lavoro e welfare ,33 Dip. Organizzazione personale Affari generali ,21 Dip. Protezione civile ,36 Dip. Territorio ambiente e foreste ,58 Direzione generale della Provincia ,62 Prog. Grandi opere civili/accordo Stato -Pat ,59 Prog. In materia di sviluppo reti telematiche ,24 Ufficio stampa ,75 T o tale co mplessivo ,47 Fonte: dati comunicati dall Amministrazione Il rendiconto Il Rendiconto per l anno 2012 è stato approvato dalla Giunta Provinciale con deliberazione n. 964 del 24 maggio 2013, ed è stato presentato alla Sezione di controllo di Trento il 28 maggio 2013, ai fini del procedimento di parificazione previsto dall art. 10 del d.p.r. 15 luglio 1988, n Unitamente al documento contabile è stata inviata 14 l attestazione resa dai dirigenti dei Servizi Bilancio e Ragioneria ed Entrate Finanze e Credito della Provincia circa la rispondenza dei dati riportati nel rendiconto con quelli risultanti dalle scritture contabili tenute dagli stessi Servizi. I contenuti del rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento sono disciplinati dall art. 73 della legge provinciale di contabilità. Alla luce della predetta disposizione il documento contabile presentato alla Corte comprende il conto finanziario ed il conto generale del patrimonio (che include, tra l altro, 14 Con nota prot. n. PAT/RFD di data 27 maggio 2013 del Dipartimento Affari finanziari e programmazione della Pat. 10

11 la dimostrazione dei punti di concordanza tra la contabilità di bilancio e quella patrimoniale) 15. In particolare, è stato rispettato quanto disposto dal comma 2 dell art. 78 bis ove si prevede che il rendiconto generale della Provincia indichi l'ammontare globale delle spese di personale a qualsiasi titolo corrisposte nell'esercizio, con specificazione degli oneri conseguenti ai rinnovi contrattuali. In ottemperanza alle suddette disposizioni il rendiconto 2012 espone, in un apposita tabella, l ammontare complessivo delle spese per il personale 16. Il comma 7bis dell art. 31 del regolamento di contabilità, prevede che al bilancio di previsione e al rendiconto generale venga allegata una nota informativa che evidenzi, secondo le modalità stabilite dalla Giunta provinciale 17, gli oneri e gli impegni finanziari, rispettivamente stimati e sostenuti, derivanti da contratti, dalla stessa conclusi, relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamenti che includono una componente derivata 18. Tale norma è stata osservata dall Amministrazione allegando al rendiconto 2012 una nota relativa alle operazioni finanziarie in essere. I seguenti prospetti evidenziano i principali dati di entrata e di spesa degli esercizi finanziari 2010, 2011 e 2012 con le percentuali di scostamento rispetto all anno precedente. Nel dettaglio, il primo prospetto evidenzia i dati della parte I del rendiconto (ovvero al netto delle partite di giro), mentre il secondo riporta i soli dati della parte II (ovvero le entrate e le spese per contabilità speciali). 15 Il documento contabile è stato predisposto dall amministrazione provinciale in linea con le procedure previste dagli articoli 73 e 77 della vigente legge di contabilità e presenta i contenuti disciplinati dagli articoli 34, 35, 36 e 37 del regolamento attuativo della predetta legge. 16 Pagina del documento contabile. 17 Deliberazione n. 969 di data 30 aprile La prima applicazione della norma è avvenuta per il rendiconto 2009 e per il preventivo

12 Tabella 2: dati essenziali gestione finanziaria - parte I rendiconto EN TR A TE VARIAZIONI ANNO PRECEDENTE / / / pr e v i si oni i ni z i a l i e r e si dui i ni z i a l i pr e sunt i RS , , ,06-2,82% -7,01% 0,86% CP* , , ,00 5,68% -0,86% 0,59% TOT , , , 0 6 1, 8 6 % - 3, 5 0 % 0, 7 0 % pr e v i si oni de f i ni t i v e e r e si dui i ni z i a l i a c c e r t a t i RS , , ,62-15,89% 4,41% -6,06% CP** , , ,11 5,22% -1,15% -0,25% TOT , , , 7 3-4, 5 2 % 1, 11% - 2, 6 9 % RS , , ,79-17,30% 3,44% -6,19% a c c e r t a me nt i f i na l i CP , , ,47 7,95% -1,53% -2,04% TOT , , , 2 6-4, 2 3 % 0, 5 4 % - 3, 8 2 % RS , , ,52-32,04% -49,73% -28,78% r i sc ossi oni CP , , ,02 8,04% 33,65% -3,94% TOT , , , 5 4-9, 8 8 % 5, 5 4 % - 7, 9 3 % RS , , ,27 1,48% 48,83% 0,33% r e si dui CP , , ,45 7,80% -65,83% 11,56% TOT , , , 7 2 4, 4 1% - 6, 0 6 % 2, 2 9 % RS , , ,83-71,16% -104,25% 347,23% > o < a c c e r t a me nt i CP , , ,64-40,67% 10,54% 48,47% TOT , , , , 2 0 % 3 8, 4 1% 5 0, 6 9 % * incluso AVANZO ** incluso AVANZO , , ,00 27,14% -14,55% -9,36% , , ,00 21,93% -14,55% -9,36% S P ES E VARIAZIONI ANNO PRECEDENTE / / / pr e v i si oni i ni z i a l i e r e si dui i ni z i a l i pr e sunt i RS , , ,00-5,39% -9,40% 8,33% CP* , , ,00 5,68% -0,86% 0,59% TOT , , , 0 0 1, 3 8 % - 3, 9 6 % 3, 2 4 % pr e v i si oni de f i ni t i v e e r e si dui i ni z i a l i a c c e r t a t i RS , , ,17-11,39% 11,12% 4,79% CP , , ,11 5,22% -1,15% -0,25% TOT , , , 2 8-1, 0 4 % 2, 9 9 % 1, 5 8 % RS , , ,76-11,49% 11,45% 3,06% i mpe gni CP , , ,00 6,34% -0,22% 0,16% TOT , , , 7 6-0, 4 7 % 3, 7 5 % 1, 2 2 % RS , , ,88-24,82% 9,19% -19,47% pagament i CP , , ,39 2,21% 1,00% -8,71% TOT , , , 2 7-6, 4 6 % 3, 11% - 11, 6 4 % RS , , ,88 5,04% 13,46% 22,28% r e si dui CP , , ,61 17,21% -3,01% 21,37% TOT , , , , 12 % 4, 7 9 % 2 1, 8 3 % RS , , ,41 2,98% -31,57% 363,31% e c onomi e CP , , ,11-33,56% -52,87% -49,29% Fonte: Corte dei conti con dati rendiconto. TOT , , , , 9 3 % - 4 8, 9 6 % 5 2, 3 2 % 12

13 Tabella 3: dati essenziali gestione finanziaria - parte II rendiconto EN TR A TE VARIAZIONI ANNO PRECEDENTE / / / RS , , , ,94-15,41% 18,92% -1,36% previsioni iniziali e residui iniziali presunt i CP , , , ,00-8,32% -0,25% -54,76% TOT , , , , 9 4-8, 7 7 % 0, 8 8 % - 5 1, 0 5 % RS , , , ,75 15,18% 19,36% -11,22% previsioni def init ive e residui iniziali accert at i CP , , ,16-8,10% -1,80% -33,00% TOT , , , , 9 1-7, 0 6 % - 0, 6 3 % - 3 1, 5 5 % RS , , , ,45 15,53% -3,34% -3,63% a c c e r t a m e nt i f i n a l i CP , , , ,87-12,52% -58,59% -7,22% TOT , , , , 3 2-9, 6 4 % - 5 1, 3 4 % - 6, 2 9 % RS , , , ,17 30,49% -17,00% -13,39% r i sc ossi oni CP , , ,98-15,63% -61,88% -2,44% TOT , , , , 15-13, 5 8 % - 5 8, 8 6 % - 3, 9 3 % RS , , , ,28 6,27% 7,04% 2,12% r e si dui CP , , , ,89 34,17% -27,58% -30,99% TOT , , , , 17 19, 3 6 % - 11, 2 2 % - 12, 11% RS , , , ,30-18,59% 3192,40% -42,35% > o < a c c e r t a m e nt i CP , , , ,29-5,11% 33,62% -37,98% TOT , , , ,59-5,12 % 3 5,74% - 3 8,0 5 % S P ES E VARIAZIONI ANNO PRECEDENTE / / / RS , , ,00-15,96% 26,58% -26,00% previsioni iniziali e residui iniziali presunt i CP , , ,00-8,32% -0,25% -54,76% TOT , , , , 0 0-9, 8 4 % 4, 7 4 % - 4 8, 2 9 % RS , , , ,28-22,67% -26,38% -12,25% previsioni def init ive e residui iniziali accert at i CP , , ,16-8,10% -1,80% -33,00% TOT , , , , , 6 6 % - 5, 5 3 % - 3 0, 5 4 % RS , , , ,27-22,71% -33,91% -9,14% i m pe gni CP , , ,87-12,52% -58,59% -7,22% TOT , , , , 14-16, 0 3 % - 5 0, 7 6 % - 8, 0 4 % RS , , , ,66-35,16% -71,62% -21,22% pa g a me nt i CP , , , ,52 0,88% -59,19% -4,61% TOT , , , , 18-12, 2 6 % - 6 2, 5 4 % - 8, 0 0 % RS , , , ,61 20,11% 36,10% -4,46% r e si dui CP , , , ,35-45,43% -55,87% -18,17% TOT , , , , , 3 8 % - 12, 2 5 % - 8, 0 9 % RS , , , ,01-6,81% 2797,90% -38,92% e c onom i e CP , , , ,29-5,11% 33,62% -37,98% Fonte: Corte dei conti con dati rendiconto. TOT , , , , 3 0-5, 11% 3 5, 7 5 % - 3 7, 9 9 % 1.2. Il patto di stabilità interno Quadro normativo Nell ambito dell Accordo siglato a Milano il 30 novembre 2009 per la revisione dell ordinamento finanziario della Provincia, i cui contenuti sono stati recepiti nei commi da 106 a 125 della legge finanziaria dello Stato per il , sono state ridefinite anche le regole per la partecipazione della Provincia al patto di stabilità interno. In particolare, il comma 107, lettera h) dell art. 2 della legge 191/2009 ha sostituito l art. 79, comma 3 20, 19 Legge 23 dicembre 2009, n Nuovo testo art. 79, comma 3, DPR 670/1972: Al fine di assicurare il concorso agli obiettivi di finanza 13

14 del d.p.r 31 agosto 1972, n. 670 Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige. Il nuovo testo dell art. 79, comma, 3, prevede una procedura concordata con la Regione Trentino Alto Adige/ Südtirol e le Province autonome di Trento e Bolzano volta a definire, nel rispetto dei principi di autonomia finanziaria statutariamente riconosciuti, gli obblighi relativi al patto di stabilità interno con riferimento ai saldi di bilancio. Lo stesso art. 79, comma 3, dispone che gli obiettivi del patto di stabilità interno a decorrere dal 2010 sono determinati tenendo conto anche degli effetti positivi in termini di indebitamento netto derivanti dall applicazione delle disposizioni di cui all art. 2, commi da 106 a 125, della L. 191/2009. Inoltre il nuovo art. 79 dello statuto, al comma 1, stabilisce che la Regione e le Province Autonome concorrono al riequilibrio della finanza pubblica, oltre che tramite il patto di stabilità interno, anche mediante: a) la soppressione della somma sostitutiva dell IVA all importazione e delle assegnazioni a valere su leggi statali di settore; b) la soppressione della somma spettante ai sensi dell art. 78 dello statuto, abrogato dall art. 2, comma 107, lettera a) della legge finanziaria 2010; c) l assunzione di oneri relativi all esercizio di funzioni statali, anche delegate, nonché con il finanziamento di iniziative e di progetti relativi anche ai territori confinanti, per un importo pari a 100 milioni di euro. Negli anni successivi all Accordo di Milano lo scenario di finanza pubblica sulla base del quale l Accordo è stato definito è profondamente mutato. A seguito della crisi economico-finanziaria e dei conseguenti impegni assunti in sede comunitaria, il Governo nazionale ha approvato una serie di manovre a carattere straordinario volte al conseguimento di un duraturo riequilibrio della finanza pubblica, che hanno avuto notevole impatto anche sulle autonomie speciali. Si segnalano in particolare: D.L. 31 maggio 2010 n. 78, convertito, con modificazioni dalla L. 30 luglio 2010, n. 122: - l art. 14, comma 1, lettera b) prevede che le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano concorrano alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica in termini di fabbisogno e indebitamento netto per milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2012; pubblica, la regione e le province concordano con il Ministro dell economia e delle finanze gli obblighi relativi al patto di stabilità interno con riferimento ai saldi di bilancio da conseguire in ciascun periodo. Fermi restando gli obiettivi complessivi di finanza pubblica, spetta alle province stabilire gli obblighi relativi al patto di stabilità interno e provvedere alle funzioni di coordinamento con riferimento agli enti locali, ai propri enti e organismi strumentali, alle aziende sanitarie, alle università non statali di cui all articolo 17, comma 120, della legge 15 maggio 1997, n. 127, alle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e agli altri enti od organismi a ordinamento regionale o provinciale finanziati dalle stesse in via ordinaria. Non si applicano le misure adottate per le regioni e per gli altri enti nel restante territorio nazionale. A decorrere dall anno 2010, gli obiettivi del patto di stabilità interno sono determinati tenendo conto anche degli effetti positivi in termini di indebitamento netto derivanti dall applicazione delle disposizioni recate dal presente articolo e dalle relative norme di attuazione. Le province vigilano sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica da parte degli enti di cui al presente comma ed esercitano sugli stessi il controllo successivo sulla gestione dando notizia degli esiti alla competente sezione della Corte dei conti. 14

15 D.L. 6 luglio 2011 n. 98, convertito, con modificazioni dalla L. 15 luglio 2011, n. 111, come modificato dal D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla 14 settembre 2011, n.148: - l art. 20, comma 5, lettera b), prevede che le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano concorrano alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica con ulteriori misure in termini di fabbisogno e di indebitamento netto per milioni di euro a decorrere dall'anno 2012; L. 12 novembre 2011 n. 183 (Legge di stabilità 2012): - l art. 32, comma 10 definisce, attraverso un apposita tabella, la ripartizione del contributo agli obiettivi di finanza pubblica in termini di competenza e di cassa aggiuntivo rispetto al 2011 tra le diverse Autonomie speciali Per l anno 2012 il contributi spettante alla Provincia autonoma di Trento è pari a 284,81 milioni di euro. - l art. 32, comma 12, stabilisce che, per l esercizio 2012, il Presidente dell ente trasmetta entro il 31 marzo 2012 la proposta di accordo relativa al saldo programmatico calcolato in termini di competenza mista, determinato migliorando il saldo programmatico dell esercizio 2011 della somma degli importi indicati dalla tabella di cui al comma 10. D.L. 201/2011, come rideterminato dall art. 35, comma 4, del D.L. 1/2012 e dall art. 4, comma 11, del D.L. 16/ l art. 28, comma 3, stabilisce che con le procedure previste dall'articolo 27, della legge 5 maggio 2009, n. 42, le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano assicurano, a decorrere dall'anno 2012, un concorso alla finanza pubblica di euro 860 milioni annui. Inoltre prevede che con le medesime procedure le Regioni Valle d'aosta e Friuli-Venezia Giulia e le Province autonome di Trento e Bolzano assicurano, a decorrere dall'anno 2012, un concorso alla finanza pubblica di 60 milioni di euro annui, da parte dei Comuni ricadenti nel proprio territorio. D.L. 6 luglio 2012 n. 95, convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 135: - l art. 16, comma 3, prevede Con le procedure previste dall'articolo 27 della legge 5 maggio 2009, n. 42, le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano assicurino un concorso alla finanza pubblica per l'importo complessivo di 600 milioni di euro per l'anno 2012, milioni di euro per l'anno 2013 e milioni di euro per l'anno 2014 e milioni di euro a decorrere dall'anno Alla luce del nuovo quadro normativo e finanziario, la Regione Trentino Alto Adige e le Province Autonome di Trento e Bolzano hanno proposto, con un documento consegnato ed illustrato al Presidente del Consiglio in data 2 febbraio 2011, di avviare una ridefinizione dei rapporti delle citate autonomie speciali con lo Stato. Nel dettaglio le Province autonome e la Regione hanno evidenziato che le manovre statali, perseguite unilateralmente con norme di legge ordinaria, non risultano rispettose né dello Statuto speciale, ed in particolare dell art , né delle norme di attuazione in 21 Si evidenzia che lo Statuto speciale definisce un sistema compiuto dei rapporti finanziari con lo Stato in ordine al processo di attuazione del federalismo fiscale e di concorso al risanamento della finanza pubblica da parte della regione e delle Province autonome di Trento e Bolzano. 15

16 materia di finanza regionale e provinciale 22. Esse hanno dunque specificato che intendono assicurare un concorso pieno e responsabile alle manovre di risanamento del Paese, nel rispetto però di alcuni ineludibili principi: - definitività del concorso e responsabilità finanziaria: rendere definitivo il quadro finanziario, anche relativamente ai contributi delle autonomie speciali e di responsabilizzare pienamente ciascun ente in ordine all equilibrio del proprio bilancio; - equità nella distribuzione dei concorsi tra le diverse autonomie speciali, da realizzare tenendo conto dei contributi già garantiti dalle stesse in sede di attuazione dell art. 27 della legge n. 42/2009; - valutazione del contributo positivo che le Province autonome assicurano con caratteristiche di continuità negli anni; - definizione di un nuovo accordo, ai sensi dell art. 104 dello Statuto, che assicuri la salvaguardia dell autonomia finanziaria delle Province autonome. Si propone in particolare una diversa modalità di concorso, più coerente con l ordinamento finanziario previsto dallo Statuto, ad esempio attraverso l assunzione a proprio carico delle spese dello Stato sostenute nel territorio provinciale Il patto di stabilità della Provincia autonoma di Trento In data 29 marzo , il Presidente della Provincia autonoma di Trento ha provveduto, ai sensi dell art. 79, comma 3, dello Statuto, a trasmettere Ministero dell Economia e delle Finanze la proposta di accordo relativa al patto di stabilità interno per l anno La proposta, in linea il contenuto del documento del 2 febbraio, prevedeva il rispetto del concorso richiesto alla Provincia dall art. 32, comma 10, della L. 183/2011 (legge di stabilità 2012), pari a 284,8 milioni di euro, raggiunto però nel modo seguente: - assunzione a carico della Provincia delle spese sostenute dallo Stato sul territorio provinciale (stimate in circa 456 milioni di euro), a fronte della quale è previsto lo sblocco delle riserve all Erario delle maggiori entrate tributarie disposte dalla normativa nazionale (stimate in 186,1 milioni di euro); - miglioramento del saldo di bilancio rispetto a quello stabilito nell accordo per l anno 2011 pari ad 15,8 milioni di euro (ai quali si aggiunge un miglioramento del saldo di 4,3 milioni di euro previsto ai sensi dell art. 1, comma 139, della L. 220/2010, a fronte di un peggioramento di pari importo del saldo programmatico dei comuni del territorio); Per quanto concerne i Comuni del territorio, la proposta prevedeva la definizione di un saldo obiettivo da raggiungere nel 2012 calcolato applicando alla media della spesa corrente dei comuni con più di abitanti, considerata al netto delle entrate da trasferimenti provinciali finalizzati alle spese di gestione 24, la percentuale del 22 In particolare le riserve all erario delle maggiori entrate tributarie non sono riconducibili né alle condizioni in cui è ammessa la riserva all erario del gettito derivante da maggiorazioni di aliquote o dall istituzione di nuovi tributi ai sensi dell art. 9 del D. Lgs. 268/1992, né risultano rispettose del principio di leale collaborazione, del principio consensuale e dei meccanismi paritetici definiti nella norma di attuazione. 23 Nota prot n. D317/189901/ /LT. 24 Tale metodologia risponde alla necessità di evitare una duplicazione nell entità dei concorsi alla manovra di finanza pubblica delle risorse provinciali finalizzate alle spese di gestione degli enti locali, una volta in sede di 16

17 15,6% indicata dal comma 2 dell art. 31 della L. 183/2011 (Legge di stabilità 2012). Il saldo obiettivo calcolato secondo la metodologia descritta è risultato pari a 21,5 milioni di euro. Una quota pari a 4,3 milioni di euro è stata però assunta in capo alla Provincia. Con lettera del 2 luglio , il Ragioniere Generale dello Stato ha chiesto una revisione della proposta, in quanto non in linea con le previsioni dell art. 32, commi 10 e 12, della L. 183/2011, che prevedono espressamente il conseguimento del concorso agli obiettivi di finanza pubblica mediante il miglioramento di 284,81 milioni di euro del saldo programmatico concordato per l esercizio 2011 al lordo della quota prevista a compensazione del peggioramento del saldo programmatico dei propri enti locali. Il Ragioniere Generale ha inoltre specificato che, per quanto attiene agli effetti positivi in termini di indebitamento netto relativo alle disposizioni previste dall art. 28, comma 3, del D.L. 201/2011, dall art. 35, comma 4, del D.L. 1/2012 e dall art. 4, comma 11, del D.L. 16/2012, si ritiene che gli stessi debbano essere conseguiti in sede di accordo sul patto di stabilità, attraverso una rideterminazione degli obiettivi programmatici in misura corrispondente al contributo previsto dalla citata normativa, quantificato per l anno 2012 per la Provincia autonoma di Trento in 121,03 milioni di euro. In merito alla proposta di concorrere agli obiettivi di finanza pubblica mediante assunzione di oneri relativi a funzioni di competenza statale, il Ragioniere Generale ha comunicato di non poter accogliere la nuova impostazione fino all avvenuta ridefinizione dei rapporti finanziari con lo Stato. Infine, per quanto concerne la determinazione del saldo obiettivo assegnato agli enti locali del territorio, il Ragioniere ha premesso la necessità di acquisire i dati relativi alle voci che, per ogni singolo ente, concorrono alla determinazione del saldo programmatico assegnato al comparto. Ha poi segnalato che i Comuni trentini devono essere assoggettati al meccanismo nazionale di riparto del concorso agli obiettivi di finanza pubblica, con conseguente applicazione della percentuale del 16% prevista per gli enti non virtuosi. In assenza di una nuova proposta da parte della Provincia, il Ministro dell Economia e delle Finanze, con lettera del 14 dicembre ha preso atto della mancata conclusione di un accordo ed ha fatto presente che, in applicazione delle disposizioni dell art. 32, comma 12 bis, della L. 183/2011 il contributo a carico della Provincia autonoma di Trento risulta essere pari a 444,72 milioni di euro, determinato nel modo seguente: - 284,81 milioni di euro afferenti all art. 32, comma 10, della L. 183/2011; - 121,03 milioni di euro afferenti all art. 28, comma 3, del D.L. 201/2011, come rideterminato dall art. 35, comma 4, del D.L. 1/2012 e dall art. 4, comma 11, del D.L. 16/2012; - 38,88 milioni di euro relativi all art. 16, comma 3, del D.L. 95/2012. Con riferimento ai comuni, è ribadito quanto specificato nella precedente nota del 2 luglio determinazione degli obblighi derivanti dal patto di stabilità in capo alla Provincia, una volta in sede di determinazione degli obblighi in capo agli enti locali. 25 Nota prot. n Nota prot. n

18 Con lettera 27 di data 24 dicembre 2012 la Provincia, pur evidenziando di aver impugnato le norme statali che impongono obblighi in materia di Patto di stabilità per violazione dell art. 79 dello Statuto, ha trasmesso al Ministro dell Economia e delle Finanze una nuova proposta di patto di stabilità, formulata, per quanto riguarda il concorso a carico della Provincia, in coerenza con i contenuti della lettera del Ministro del 14 dicembre. Con riferimento invece ai Comuni del territorio provinciale, la Provincia ha ribadito che il nuovo art. 79, comma 3, dello Statuto di autonomia attribuisce alla competenza esclusiva della Provincia la definizione degli obblighi relativi al patto di stabilità interno con riferimento agli enti locali del territorio e dispone che non si applichino le misure adottate per gli altri enti nel restante territorio nazionale. Fermo restando quindi il saldo obiettivo complessivo che doveva essere raggiunto dai comuni del territorio, calcolato applicando la percentuale del 15,6% prevista dall art. 31, comma 2, della L. 183/2011, la Provincia ha evidenziato che è attribuita alla sua competenza esclusiva l individuazione degli obiettivi posti in capo ai singoli enti, ivi inclusa la suddivisione degli stessi in enti virtuosi e non virtuosi. Il Ministro dell Economia e delle Finanze, con lettera del 25 febbraio 2013, ha preso atto che l obiettivo assunto dalla Provincia è coerente con gli obiettivi di finanza pubblica fissati dalle leggi statali per l anno Ha però ribadito che l art. 20, comma 2, del D.L. 98/2011 ha introdotto un meccanismo di riparto dell ammontare del concorso agli obiettivi di finanza pubblica tra i singoli enti basato su specifici criteri di virtuosità, cui sono assoggettati anche gli enti ricadenti nel territorio delle autonomie speciali e, poiché i comuni della Provincia autonoma di Trento non sono risultati virtuosi sulla base di tali criteri, ad essi va applicata la percentuale del 16% prevista dall art. 31, comma 6, della L. 183/2011. Infine, con nota del 26 marzo 2013, la Provincia ha preso atto dell accordo circa gli obiettivi relativi alla Provincia stessa. In relazione ai comuni, la Provincia ha precisato che, limitatamente all anno 2012, era disposta a farsi carico del maggior saldo calcolata applicando la percentuale del 16%. I termini del definitivo accordo con il Ministero prevedono dunque: - per la Provincia un saldo obiettivo programmatico in termini di competenza mista (impegni per le spese correnti e pagamenti per le spese in conto capitale) pari a - 229,204 milioni di euro, con un miglioramento di 444,720 milioni di euro rispetto al saldo finanziario programmatico Ad esso deve essere aggiunta una quota pari a 5,4 milioni di euro prevista a compensazione del peggioramento del saldo programmatico degli enti locali del territorio provinciale, in conformità a quanto previsto dall art. 1, comma , della legge 220/2010 (legge di stabilità 2011). Conseguentemente l obiettivo complessivo di miglioramento del saldo di bilancio posto a carico della Provincia risulta essere pari a 450,081 milioni di euro; - per i Comuni un saldo obiettivo complessivo pari a 22,1 milioni di euro, determinato applicando la % del 16% alla media della spesa corrente dei comuni con più di abitanti, considerata al netto delle entrate da trasferimenti provinciali finalizzati alle spese di gestione. Detratta la quota pari a 5,4 milioni di euro della 27 Nota prot. n. D317/ Art. 1, comma 139 della legge 220/2010 (legge di stabilità 2011): A decorrere dall'anno 2011, la regione Trentino-Alto Adige e le province autonome di Trento e di Bolzano possono autorizzare gli enti locali del proprio territorio a peggiorare il loro saldo programmatico, migliorando contestualmente il proprio saldo programmatico per lo stesso importo. 18

19 quale si è fatta carico la Provincia, il saldo obiettivo finale richiesto ai comuni risulta pari a 16,68 milioni di euro. Nella proposta di patto sono evidenziate le maggiori spese fino alla concorrenza di 100 milioni di euro derivanti, ai sensi dell articolo 79, comma 1, lettera c) dello Statuto, dall assunzione di competenze statali. Si tratta, nel dettaglio delle seguenti spese: - spese per il finanziamento delle nuove competenze in materia di Università: 60 milioni di euro; - spese per il finanziamento delle nuove competenze in materia di interventi per i territori confinanti: 40 milioni di euro. Di seguito si riportano dettagliatamente i termini della proposta: Tabella 4: determinazione obiettivo patto di stabilità interno per l anno 2012 (importi in migliaia di euro) A C C OR D O 2011 IP OT ESI 2012 IN C R. % su ST IM A ENTRATE CORRENTI NETTE Accertamenti ,3% ENTRATE IN CONTO CAPITALE NETTE Riscossioni ,6% T OT A LE EN T R A T E F IN A LI N ET T E ,4% SPESE CORRENTI Impegni ,8% SPESE IN CONTO CAPITALE NETTE Pagamenti ,6% Maggiori spese corr. per leggi di settore e nuove funzioni trasferite Impegni ,6% Maggiori spese c/cap. per leggi di settore e nuove funzioni trasferite Pagamenti ,8% TOTA LE SP ESE F IN ALI N ETT E ,0% SA LD O FIN A N ZIA R IO in termini di competenza mista ,7% Fonte: Corte dei conti con dati forniti dalla Provincia autonoma di Trento. Per quando riguarda il monitoraggio del patto di stabilità, il comma 18, dell art. 32r della L. 183/2011, dispone che la Provincia debba inviare trimestralmente al Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, entro trenta giorni dalla fine del trimestre di riferimento, le informazioni necessarie al monitoraggio degli adempimenti relativi al patto, utilizzando il sistema web appositamente previsto nel sito La trasmissione deve avvenire attraverso un prospetto e con le modalità definiti con decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze 29, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano. Con riferimento al 2012 la Provincia ha segnalato che, pur in assenza di un accordo, essa ha continuato in via prudenziale a monitorare durante l anno l andamento 29 Il decreto è stato emanato in data 6 agosto

20 tendenziale del saldo finanziario finale basandosi sull ipotesi di accordo più gravosa. Inoltre, entro la data del 31 gennaio 2013, ha comunque provveduto ad inserire i dati richiesti per il monitoraggio del patto (dal 1 al 4 trimestre) nell apposito sito ministeriale. In data 26 marzo 2013 la Provincia ha trasmesso alla Ragioneria Generale dello Stato il prospetto di certificazione dei risultati del patto di stabilità interno per il 2012, attestandone il rispetto. Nel dettaglio, le risultanze finali del patto di stabilità 2012, comparate con i dati previsionali, sulla base dei quali è stato determinato l obiettivo, e con i dati del precedente esercizio, sono di seguito riepilogate: Tabella 5: risultanze finali patto di stabilità interno per l anno 2012 (importi in migliaia di euro) co nsuntivo previsio ni co nsuntivo co nsuntivo / 2012-previsio ni co nsuntivo 2012/ 2011 ENTRATE CORRENTI NETTE ,59% 0,49% ENTRATE IN CONTO CAPITALE NETTE ,45% 9,98% TOTA LE EN TR A TE F IN A LI N ETT E ,90% 0,76% SPESE CORRENTI ,29% -0,36% SPESE IN CONTO CAPITALE NETTE ,83% -23,26% M aggiori spese corr. per leggi di settore e nuove funzioni trasferite ,00% M aggiori spese c/cap. per leggi di settore e nuove funzioni trasferite ,32% TOTA LE SP ESE F IN ALI N ETT E ,44% -9,50% SA LD O F IN A N Z IA R IO in termini di competenza mista ,09% 67,79% OBIETTIVO PROGRAM M ATICO CONCORDATO D IF F ER EN Z A T R A IL SA LD O F IN A N Z IA R IO E L'OB IET T IVO P R OGR A M M A T IC O Fonte: Corte dei conti con dati forniti dalla Provincia autonoma di Trento. Il saldo finanziario, pari a -210,222 milioni di euro, è risultato migliore rispetto al saldo obiettivo di 13,621 milioni di euro. A tale risultato hanno in particolare contribuito maggiori entrate rispetto alle previsioni. Rispetto al 2011 si registra un lieve incremento delle entrate (+0,76%) a fronte di una notevole contrazione delle spese (-9,50%), che ha determinato un miglioramento del saldo finanziario in termini di competenza mista del 67,79%. 20

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