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1 Ad uso esclusivo d Ufficio A cura del Dr. MARTINO Farneti Vice Questore Agg. Della Polizia di Stato Menbro Forensic Science Society Con la c ollaborazione dell Ispettore Superiore Di Fabio Massimo

2 Con la parola arma si intendono tutti gli oggetti destinati a offendere o a difendere. Sono infatti armi a norma dell art 585, 1 cpv n.1 c.p. quelle da sparo e tutte le altre la cui destinazione naturale è l offesa alla persona. I vari tipi di armi Agli effetti delle leggi speciali, di quelle di pubblica sicurezza e delle altre disposizioni legislative o regolamentari in materia sono: Armi proprie quelle armi da sparo o le altre la cui destinazione naturale è l offesa alla persona; Armi improprie tutti gli strumenti atti ad offendere dei quali la legge ne ha vietato il porto in modo assoluto ovvero senza giustificato motivo. Armi Proprie: con riguardo alle loro modalità di offesa e di funzionamento le armi possono così suddividersi: Armi da sparo: sono tutte quelle atte a lanciare uno o più proiettili mediante una forza propellente dovuta all azione di un esplosivo (armi da fuoco) o da altra energia (es. aria compressa, molla). Armi bianche: sono tutti quegli strumenti metallici da punta e/o da taglio da usarsi manualmente per l offesa al corpo umano ( es. sciabole, spade, lance, baionette, pugnali stiletti ecc.); Congegni esplodenti, dirompenti o incendiari: sono tutte quelle macchine o strumenti la cui efficacia lesiva è realizzata a mezzo dello scoppio (dovuta per lo più ad una carica di esplosivo) e per la proiezione di schegge o per la diffusione di sostanze incendiarie ( es. bombe a mano, ad orologeria, bombe incendiarie ecc). Aggressivi chimici: sono tutte quelle macchine o strumenti la cui efficacia lesiva è realizzata per mezzo della diffusione di sostanze chimiche nocive: es. lancia gas, lancia fiamme, bombe all iprite,ecc..).

3 Riguardo alla loro destinazione: Sono armi da guerra: (art. 1 Legge nr. 110): a) le armi di ogni specie che, per la loro spiccata potenzialità di offesa, sono o possono essere destinate al moderno armamento delle truppe nazionali o estere per l impiego bellico; b) le bombe di qualsiasi tipo o parti di esse; c) gli aggressivi chimici, biologici, radioattivi; d) i congegni bellici di qualunque natura; e) le bottiglie o gli involucri esplosivi o incendiari. Fucile d assalto Kalashnikov AK 47 cal.7,62 mm x39 Sono armi tipo guerra (art. 1 Legge nr.110): tutte quelle che pur guerra : non rientrando tra le armi da a) possonoo utilizzare lo stesso munizionamento delle armi da guerra; b) sono predisposte al funzionamento automatico per l esecuzione del tiro a raffica; c) presentano caratteristiche balistiche o di impiego comuni con le armi da guerra. Pistola Mitragliatrice Skorpion mod.61 calibro 7,65 mm. Browning. Sono armi comuni da sparo ( art. 2 Legge nr. 110); a) i fucili anche semiautomatici con una o più canne ad anima liscia; b) i fucili con due canne ad anima rigata, a caricamento successivo con azione manuale; c) i fucili, con due o tre canne miste, ad anime lisce o rigate, a caricamento successivo con azione manuale; d) i fucili, le carabine, e i moschetti da una canna ad anima rigata, anche se predisposti per il funzionamento semiautomatico; e) i fucilii e le carabine che impiegano munizion a percussione anulare, purché non a funzionamento automatico; f) le rivoltelle a rotazione; Rivoltella a tamburo marca Ruger calibro.357 Magnum.

4 g) le pistole a funzionamento semiautomatico; Pistola semiautomatica marca P. BERETTA, mod.70, calibro 7,65 mm. Browning. h) le repliche di armi antiche ad avancarica di modelli anteriori al 1890 fatta eccezione di quelle a colpo singolo ( comma modificato dall art. 11 della Legge 21 dicembre 1999 n 526) Sono altresì armi comuni da sparo i fucili e le carabine che pur potendosi prestare all utilizzo del munizionamento da guerra, presentino specifiche caratteristiche per l effettivo impiego per uso di caccia o sportivo, abbiano limitato volume di fuoco e siano destinate ad utilizzare munizioni di tipo diverso a quelle militari. Carabina a ripetizione semiautomatica ADLER AK-47 in calibro 7,62 mm. x 39 Sono armi comuni da sparo anche quelle denominate da bersaglio da sala o ad emissione di gas, nonché le armi ad aria compressa, sia lunghe sia corte i cui proiettili erogano una energia cinetica superiore a 7,5 Joule e gli strumenti lanciarazzi, salvo che si tratti armi destinate alla pesca ovvero di armi e strumenti per i quali la commissione consultiva di cui all art. 6 escluda, in relazione alle rispettive caratteristiche, l attitudine a recare offesa alla persona. Carabina ad aria compressa che sviluppa una energia cinetica superiore a 7,5 Joule, quindi classificata arma comune da sparo

5 Riferimento Regolamento Ministeriale del 09 agosto 2001 n. 362, regolamento recante la disciplina specifica dell utilizzo delle armi ad aria compressa o a gas compressi, sia lunghe che corte, i cui proiettili erogano un energia cinetica non superiore a 7,5 Joule e delle repliche di armi antiche ad avancaricaa di modelloo anteriore al 1890 a colpo singolo. Sono armi sportive (Legge 25 marzo 1986 n.85) quelle classificate come tali dalla Commissione Consultiva (sentite le federazioni sportive interessatee affiliate al CONI) ed iscritte su in apposito elenco annesso al Catalogo Nazionale delle armi comuni da sparo sia lunghe che corte che, per le loro caratteristiche strutturali e meccaniche, si prestano esclusivamente allo specifico impiego per attività sportive. Pistola semiautomatica marca Boccia modello Precision calibro.38 Super Auto. Sono armi antiche ( D.M. 14 aprile 1982) le armi da sparo artistiche o rare di importanza storica di modelli anteriori al ( Sonoo armi antiche anche quelle costruite dopo (ad es. revolver mod. 1889, anche se fabbricato nel 1920). U.S. Harpers Ferry Hall 1819 cal.52 Definizioni: arma antica ( art comm. L.110/ 0/75) sono tali quelle ad avancaricaetutte quelle fabbricate anteriormenteal1890. arma artistica (art.6,ult. Comm.D.M.14aprile 1982) rara di importanza storica seisuoii esemplari si rinvengono in numero limitato o se sia collegata a personaggi o ad eventidii rilevanza storico culturale). (armidasparo naturalmente( (art.1citatod.m.)

6 Sono parti di armi (art.19 L. 110/1975): le canne, le carcasse, i carrelli, i fusti, i tamburi, le bascule e i caricatori di armi comuni. Le norme europee vi aggiungono l'otturatore e, per assimilazione, i silenziatori. Non sono parti di armi quelle che potrebbero appartenere anche ad un'arma giocattolo o disattivata (calcio in legno, grilletto, minuterie). Non è parte il tamburo o il caricatore di un'arma a salve. Le parti essenziali di armi, che non facciano parte di un'arma intera, devono essere denunziate come i caricatori e le canne aggiuntive; queste ultime devono inoltre possedere un loro numero di matricola. Canna di pistola a ripetizione semiautomatica con punzonati sul fianco sinistro Il numero della matricola. Caricatore di carabina a ripetizione semiautomatica

7 Marchi e numeri di matricola che contraddistinguono le armi (Art. 11 Legge nr. 110) Sulle armi da sparo prodotte nello Stato devono essere impressi, in modo indelebile e a cura del produttore, la sigla ed il marchio, idonei ad identificarle nonché un numero di iscrizione del prototipo o dell esemplare del catalogo nazionale ed il numero progressivo di matricola, nonché l indicazione del luogo di produzione e la sigla della Repubblica Italiana o di altro Paese, nel caso di importazione dell arma da un altro paese. marchi Marchi identificativi dell arma Particolare del: numero di catalogo ( Cat. 5579) marchio di collaudo (AU = anno 1989) apposti dal Banco Nazionale di Prova Italiano di Gardone Valtrompia (BS).

8 Sono armi disattivate o inefficienti Un arma si considera inefficiente in modo irreversibile quando sono rese non funzionanti tutte le parti essenziali; ed è quindi necessario che il ripristino non sia possibile con la normale attrezzatura di famiglia. Simulacro di pistola mitragliatrice MP 40 Simulacro di pistola mitragliatrice MP 40: sulla faccia dell otturatore manca il percussore. Simulacro di Pistola mitragliatrice MP 40, la canna è completamente chiusa con un tondino di acciaio e sul vivo di volata vi è stata posta della vernice di colore rosso. N.B. Ai sensi della normativa vigente in materia di armi la detenzione di un arma simulacro non prevede alcuna denunzia o segnalazione all Autorità di P.S.

9 Sono armi giocattoloo Sono armi bianche Sono armi bianche le spade, i pugnali, le baionette, i tirapugni, i bastoni animati, le mazze ferrate, i manganelli, gli storditori elettrici, le bombolettee lacrimogene non approvate dal Ministero dell Interno. Non sono considerate armi bianche le bombolette contenenti olio di peperoncino se liberalizzate a seguito dell esamee da parte della Commissione Consultiva Armi. (Cir. Min. Interno, 9 gennaio 1998 n. 559/C A -77 e succ.) Armi Improprie Sono strumenti atti ad offendere: Non sono armi, ma strumenti (art. 4 L. 110/1975) i coltelli di qualsiasi genere e dimensionii (v.s. per quelli a scatto), gli archi, le balestre, i fucili da pesca subacquea, accette, forbici, punteruoli, ecc. vale a dire ogni strumento che può ferire, ma che è destinato ad altro scopo come strumento di lavoro o sportivo. Questi strumenti sonoo liberamente acquistabili e trasportabili; possono essere portati solo per giustificato motivo, cioè per essere usati per la loro destinazione primaria. Non sono armi, le spade, le katane, le sciabole non particolarmente affilate o appuntite, da considerare o strumenti sportivi o da arredamento o da uso scenico, o complemento di divisa. Non sono né armi né strumenti, ma oggetti qualsiasi, le pistole e i fucili a salve, i giocattoli a forma di arma, le riproduzioni inerti di armi, le armi disattivate nellee parti essenziali, i giocattoli soft-airmessi in commercio con un tappo o cerchio rosso sulla bocca della canna. questi oggetti sono liberi del tutto; se confondibili con armi vere, devono essere

10 Le armi da fuoco portatili Suddivisione per: Sono armi lunghe : quelle armi leggere dedicate ai tiri su lunghe distanze; hanno la canna lunga; vengono imbracciate con entrambi le mani. Fucile da caccia a ripetizione semiautomatica cal. 12 Sono armi corte: quelle destinate o ad un uso per la difesa; personale o per bersagli a breve distanza; presentano la canna piuttosto corta; generalmente vengono impugnate con una mano sola; Pistola semiautomatica Skorpion cal. 7,65 mm. Browning

11 Restano classificate come armi corte anche quelle a cui è sta allungata la cannaa con uno strumento di silenzia mento. Armi a colpo singoloo Quelle che sparano un colpo per volta per poi esseree ricaricate manualmente, colpo dopo colpo, inserendo nell arma una nuova cartuccia ad ogni sparo. FucileCarcanodel1860

12 Armi a ripetizione manuale sono quelle che sparano un colpo alla volta, però essendo dotate di un caricatore con più colpi e di un dispositivo meccanico che incamera una nuova cartuccia ad ogni azione manuale di riarmo, quindi i colpi vengono sparati in successione più velocemente in quanto le cartucce sono già disponibili nell arma. Carabina a ripetizione manuale, marca Browning, cal..270 Winchester Fucile a ripetizione manuale a pompa calibro 12 sia per la caccia sia per la difesa personale

13 Armi a ripetizione semi automatica: Pistola semiautomatica marca P. Beretta mod. Px4 Storm C cal..40 S&W Carabina a ripetizione semiautomatica marca ADLER in calibro 7, 62 mm. X 39 (ex fucile d assalto Kalashnikov )

14 . Armi a ripetizionee automatica: sonoo quelle che possono sparare più colpi in rapida successione alla singola pressione sul grilletto finché questa non viene tolto o non si esauriscono i colpi nel caricatore cd. a raffica. Fucile d assalto statunitense marca Colt. m.16 in in calibro 5,56 mm. (.223 Remington)

15 Fucile d assalto Heckler & Koch modello G3 in calibro 7,62 mm. x 51 Nato Armi a canna liscia: sono quei fucili da caccia muniti di canna cilindrica ad anima liscia che sparano cartucce allestite con pallini, pallettoni o con palla. Fucile da caccia a ripetizione semiautomatica, marca P. Beretta, cal. 12

16 Armi a canna rigata : sono quelle armi che sparano un proiettile cilindrico-ogivale che viene stabilizzato per ottenere maggiore precisione nelle lunghe distanze. Carabina Bushmaster Xm15E2S cal..223 Remington Caricatore bifilare 10 colpi velocità 1015 m/ sec Joule 1386 kgm. 187,2..- catalogo

17 Il Calibro Il calibro, per le armi a canna rigata, viene indicato dal diametro interno della canna ( c.d anima) e va misurato fra due pieni di canna (misura minima) e viene espresso in una unità di misura (millimetri o in centesimii o millesim di pollice: un pollice misura 25,4 mm.). Secondo il sistema europeo, il calibro viene indicato con il diametro della foratura della canna dell arma espresso in millimetri e la lunghezza del bossolo dalla base del fondelloo all orlo del colletto ( es. 9 mm. x 19 7,65 mm. x 17). Nelle cartucce di origine anglosassone il calibro viene espresso in centesimi o millesimi di pollice del solo proiettile (.22 Long Rifle;. 380 Auto -.38 Special Magnum). Per i fucili a canna liscia si è mantenuto l antico sistema inglesee di indicare il calibro con il numero di palle di piombo aventi il diametro necessario per essere sparate da quel fucile che si possonoo ricavare da una libbra inglese di piombo. ( gr. 453,6). ( cal. 12 = da una libbra si ricavano fino a 12 palle di piombo del diametro dii 18,30 mm) ).

18 La rigatura della canna La rigatura della canna è l insieme delle righe ricavate nella faccia interna della canna di un'arma da fuoco e servono per imprimere al proiettile, lungo la trattoria, un moto rotatorio intorno al proprio asse: cd. rotazione giroscopica. I solchi di rigatura rappresentano un punto fondamentale nel riconoscimento dell arma che ha deflagrato la cartuccia nell ambito di un fatto delittuoso. I principi di rigatura imprimono sul proiettile le caratteristiche di classe e d individualità d arma.

19 Ciclo funzionale di un arma Il ciclo funzionale di un arma inizia con l inserimento del caricatore nell impugnatura della pistola o nell apposito porta caricatore di un fucile. Si procede poi al caricamento dell arma mediante l arretramento della culatta otturatore, operazione questa che permette il prelevamento della cartuccia dal caricatore e l inserimento della stessa nella camera di scoppio. A questo punto, premendo il grilletto si libera il percussore che colpisce la capsula d innesco che detona e a sua volta accende la carica di lancio che deflagra. L energia così sviluppata in parte spinge il proiettile lungo la canna e poi verso il bersaglio, mentre la restante parte, in relazione al tipo di meccanica dell arma, serve per ricaricare quest ultima qualora automatica o semi automatica. La culatta otturatore retrocede estraendo il bossolo dalla camera di scoppio mediante l unghia estrattrice dopodiché a seguito dell impatto del piano del fondello contro l espulsore il bossolo viene lanciato fuori dall arma. Un nuovo ciclo funzionale inizia con il prelevamento di un altra cartuccia dal caricatore e l inserimento della stessa nella camera di scoppio; a questo punto l arma è di nuovo pronta per sparare e così di seguito fino ad esaurimento delle munizioni presenti nel caricatore.

20 Sistemi di mira Il sistema di mira è costituito da quelle parti che permettono di puntare con precisione l arma verso il bersaglio e come tali vengono definiti organi di mira.- Il perfetto allineamento degli organi di mira, si ottiene attraverso una retta immaginaria costituita tra dette parti ed il bersaglio che formano la cosi detta linea di mira e che determinano la precisione nella parabola compiuta da un proiettile generico.- Il mirino: Con questo termine genericamente viene indicato quella parte presente sulla parte terminale della canna di solito è rappresentata da una lamina o da un cilindro. La tacca di mira: E rappresentata da quella parte costituita da una lamina posta trasversalmente alla carcassa e centralmente presenta una tacca dentro la quale va allineato il mirino. La tacca di mira può essere fissa o regolabile. La tacca di mira regolabile è dotata di una serie di viti che permette il c.d. brandeggio o alzo della tacca, che serve per determinare la parabola di un proiettile per un bersaglio posto a distanza notevole. Nelle armi più comuni il sistema di puntamento tacca di mira - mirino è quello più usato.

21 ( tacca di mira regolabile, esempio di parabola del proiettile) Diottra: Sistema che usa gli anelli concentrici per l allineamento. Viene montata nella stessa posizione della tacca di mira, si tratta di un cilindro corto ove all interno è posta una flangia di piccole dimensioni che serve all osservatore ad allineare il bersaglio al mirino posto all estremità della canna. Tunnel : Parte che viene montata sulla parte terminale dell arma ed è formato da un piccolo tubo o anello concentrico viene usato per traguardare il bersaglio. Laser: Piccolo oggetto di forma cilindrica che proietta un punto luminoso sul bersaglio attraverso un fascio di luce a bassa intensità di colore verde e rosso. E poco efficace di giorno e sulle lunghe distanze anche questo tipo di mira si azzera ad una distanza prestabilita come nel sistema tacca di mira.

22 Ottiche: I sistemi di puntamento di tipo ottico sono suddivisibili in 2 macrogruppi : Mirini Telescopici Mirini Olografici 1. I mirini telescopici detti cannocchiali permettono un ingrandimento dell immagine e quindi una migliore acquisizionedei bersagli a lunga distanza. Sono solitamente dotati di Alzo ( L alzo serve per compensare la caduta del proiettile secondo la distanza) e in deriva ( serve per compensare eventuali correnti ventose trasversali).- A questo congegno ottico di puntamento vengono associati delle numerazione che riguardano il numero di ingrandimenti, e delle sigle che sono: AO (adjustable objective, obbiettivo regolabile) SF (side focus correzione del parallelasse su terza torretta) TT( target turrets, torrette sportive che sono semplici da regolare e da vedere ma più ingonbranti e fragili per l uso venatorio o militare) IR ( Illuminated Reticle, reticolo illuminato per il contrato contro oggetti scuri).- E importante considerare che se è vero che un ingrandimento permette una visibilità migliore e conseguentemente una maggiore precisione sul bersaglio, limita notevolmente un osservazione complessiva della scena, rendendo quasi impossibile seguire dei bersagli in movimento.- Ne consegue il maggior uso del cannocchiale per bersagli a lunga distanza lenti o totalmente fermi.- 2. I mirini olografici detto punto rosso o red dot, molti lo confondono con quello a puntamento laser, è costituito da un telaio che sostiene una superficie ottica inclinata sulla quale viene proiettata dal basso un raggio luminoso laser. Il raggio incontrando la superficie trasparente disegna un punto rosso che si riflette parzialmente dietro verso l occhio del tiratore lungo una retta parallela alla canna. Spostando l occhio il punto di maggior brillantezza ed in evidenza è il miglior allineamento con il bersaglio. Questo sistema viene usato per un tiro istintivo quando dalla decisione del tiro alla deflagrazione della cartuccia trascorrono pochi istanti e il bersaglio si trova a brevissima distanza (poche decine di metri). Venendo usato principalmente nelle brevi distanze non è dotato di ingrandimenti ottici.

23 Munizionamento moderno LE CARTUCCE Con il termine di cartuccia si indicano le munizioni per le armi da fuoco portatili moderne. Cartucce da caccia cal. 12 allestite a palla e pallettoni e a pallini Cartuccia per carabina calibro cartuccia per pistola.222 Remington o fucile allestita con Pallottola. Munizionamento per arma ad aria o a gas compressi Pallino di piombo per carabina ad aria compressa cal. 4,5 mm. La cartuccia è composta dal bossolo che adempie a molteplici funzioni: A. collega i vari elementi che costituiscono la cartuccia; B. assicura al momento dello sparo, la chiusura ermetica della culatta grazie alla sua dilatazione elastica; C. determina esattamente la posizione della cartuccia nella camera di scoppio.

24 Il Proiettile Il proiettile è l elemento che, a seguito della deflagrazione della carica di lancio, i gas prodotti da quest ultima, lo spingono lungo la canna; qui, incidendosi sui principi di rigatura assume una rotazione giroscopica sul proprioo asse al fine di stabilizzare la propria traiettoria nello spazio fino a giungere sul bersaglio. bersaglio Nelle armi da caccia a canna liscia, la cartuccia è di forma cilindrica, la stessa è costituita da un fondello in ottone (oggi in ferro ottonato) dotato di orlo dove al centro del piano del fondello si trova la capsula d innesco. Il cilindro del bossolo, una volta in cartoncino pressato, oggi è compostoo da un tubo formato da polietilene a molecole poli-orientate. Nell interno del bossolo, alla base, troviamo la carica di lancio, sopra alla quale, o meglio nell interno del bicchierino della stessa si trova il munizionamento spezzato a pallini o a pallettoni; oppuresopra alla borra si trova la palla.

25 Cartucce da caccia allestite con munizionamento a palla Per la caccia alla selvaggina di notevoli dimensioni, vengono usate cartucce allestite con munizionamento a palla di vari modelli e pesi ( caccia al cinghiale, al cervo, al daino ecc) ). L impiego dello stesso munizionamento lo troviamo anche in molteplici fatti delittuosi quali danneggiamenti ad infrastrutture, omicidi, suicidi ecc. Palla per di gr. 32, l allestimento di cartucce da caccia calibro 12 del peso oppure Magnum da gr. 40. Cartuccia da caccia calibro 12 marca Remington allestita con palla unica, tipo Foster del peso di gr. 30.

26 Identificazione della marca e del calibro delle cartucce Sul piano del fondello del bossolo della cartuccia vi sono punzonati i numeri e le lettere che ne identificano la marca, il calibro, la nazione dove viene fabbricata e, per le cartucce militari, vi è punzonato anche l anno di allestimento. Cartuccia di fabbricazione tedesca marca GECO in calibro 7,65 mm. Browning Cartuccia di fabbricazione statunitense marca Fondello di cartuccia calibro 9 mm. Winchester in calibro. 222 Remington parabellum allestita nell anno 1990 ( munizione per arma da guerra) Bossolo di cartuccia da caccia calibro 12 di fabbricazione italiana marca Cheddite particolare delle scritte identificative presenti sul piano del fondello.

27 I componenti della cartuccia I componenti di una cartuccia a palla per pistola o carabina a canna rigata sono i seguenti: Cartuccia Bossolo Proiettile I componenti di una cartuccia a pallini, per fucili da caccia a canna liscia sono i seguenti: a b c d a) carica di lancio; b) borra in polietilene; c) pallini di piombo; d) bossolo in plastica;

28 Cenni di balistica La BALISTICA è quel ramo della fisica meccanica che studia il moto dei proiettili. Si distingue in :

29 Balistica Interna: Un arma da fuoco è una macchina termica, in cui il lavoro utile è rappresentato dall energia cinetica del proiettile. Pistola semiautomatica marca P. Beretta mod. 98 in calibro 9 mm. x21 Una macchina termica, come dice la parola, è una strumento avente lo scopo di produrre un lavoro utile, generalmente di tipo meccanico, partendo da energia termica, cioè dal calore. Il bilancio energetico, in un punto generico del tragitto del proiettile lungo la canna, deriva immediatamente dal principio della termodinamica. Nell intervallo di tempo, corrispondente allo spostamento del proiettile lungo la canna, la combustione del propellente genera una quantità di calore. parte di questo calore va ceduto alle pareti della canna. parte di questo calore è destinato a trasformarsi in lavoro utile, cioè in energia cinetica del proiettile. Al momento della deflagrazione della cartuccia, la pressione che si sviluppa si esercita in tutte le direzioni: contro le pareti del bossolo che viene pressato contro la parete della camera di scoppio; contro il fondello che viene premuto contro la faccia dell otturatore; contro il fondo del proiettile che viene spinto in avanti. essa continua a crescere fino a quando il proiettile non si svincola dal bossolo e inizia il suo percorso lungo la canna.

30 La combustione deve essere regolataa in modo da non superare certi valori di pressionee massima e di pressione alla bocca ed in modo che la combustione si concluda all interno della canna. La balistica esterna studia il moto di un proiettile inteso come corpoo inerte sottoposto allaa forza di gravità e all attrito viscoso. Infatti il proiettile possiedee una velocità iniziale impressa da una forza di tipo impulsivo ma non possiede forze persistenti propulsive e procede per inerzia lungo una traiettoria sottoposta all azione di altri elementi quali la gravità, la resistenza dell ariaa e l attrito. Vi sono dei corpi che sono sottoposti ad una forza continuativa (missili) che sono oggetto di studio non balistico ma cinematico e dinamico. Particolare dei gas e residuii dello sparo nel momento della fuoriuscita del proiettile dal vivo di volata della canna dell arma. Prima dello sparo, quando l arma e il proiettile sono in stato di quiete, l impulso del sistema è uguale a 0 ; con lo sparo il proiettile e la colonna dei gas di sparo che lo seguono, acquistano un certo impulso nella direzione dello sparo, impulso che viene compensato da un eguale impulso diretto nell opposta direzione e, quindi, verso il tiratore che ne subisce gli effetti ( se il proiettilee pesa 100 volte meno dell arma, mentre il proiettile se ne va in una direzione con la velocità sua propria, l arma vienee spinta nella direzione contrariaa ad una velocità cento volte inferiore). Impulso iniziale che gli imprime un moto uniforme rettilineo resistenza dell aria che si oppone ad esso in senso contrario

31 La forza di gravità è quell elemento che tende a far cadere il proiettile verso il suolo con un moto uniformemente accelerato ( es: un proiettile cal. 9 mm. parabellum con V0 = 330 m/s nel vuoto avrebbe una gittata massima di metri, nell aria ha una gittata massima di circa metri). La traiettoria è il percorso seguito dal proiettile la stessa non è quindi simmetrica, ma presenta un ramo ascendente più lungo a cui segue un ramo discendente più curvo e corto così che l angolo di caduta è maggiore dell angolo di partenza. In linea generale la traiettoria è tanto più curva quanto più lento è il proiettile per il fatto della forza di gravità che agisce più a lungo. La balistica terminale é quella scienza che studia il comportamento del proiettile nel bersaglio e cioè della penetrazione del proiettile/i nei vari mezzi. A questo proposito è molto importante prendere in considerazione la diversità sia dei materiali sia dei comportamenti dei singoli proiettili, in relazione della loro struttura e alla loro velocità nel momento dell impatto. L effetto dell impatto dei proiettili non si può determinare con certezza in ogni singolo caso, ma si può stimare facendo riferimento a formule empiriche. Proiettile camiciato in ottone ramato a punta ogivale in calibro 7,65 mm. Pallini di piombo appartenuti al munizionamento spezzato di una cartuccia da caccia. Proiettile camiciato in ottone a punta Tronco-conica in cal. 9mm. Porzione di camicia di proiettile calibro 9 mm. che si è frantumato nel momento dell impatto sul bersaglio.

32 Potere d arresto E la capacità di un proiettile di rendere l avversario immediatamente incapace di agire o di reagire anche se non colpito in punti vitali e ciò dipende da vari fattori: 1) L energia che sta ad indicare il lavoro meccanico che il proiettile può compiere sui tessuti del corpo; più energia ha il proiettile, tanto più esso può penetrare protezioni, tessuti molli, muscolo, tanto più può spezzare ossa. Ma attenzione, quella che conta non è l energia assoluta, ma quella che il proiettile riesce a cedere. 2) La deformabilità del proiettile e quindi la sua struttura, poiché essa gli consente di cedere maggior energia al corpo e su un area più ampia. 3) La capacità di penetrazione e quindi la sua forma e struttura, che deve essere tale da non fare uscire il proiettile dal corpo oppure di farlo uscire con un energia residua minima. 4) La velocità del proiettile poiché da essa dipende l energia e perché quanto maggiore è la velocità, tanto maggiore è l onda d urto che si propaga nel corpo. Un proiettile lento può passare ad un centimetro dal cuore senza fargli alcun danno; un proiettile veloce può danneggialo anche se passa a 20 cm. da esso. Quando un proiettile viaggia a velocità supersonica (oltre 340 m/s circa) crea davanti a se il cd. cono di Mach e la relativa onda d urto, quando entra in un corpo elastico, provoca un onda di compressione che allontana i tessuti in direzione perpendicolare al tramite. Si crea quindi una cavità a forma conica allungata, con la parte sottile in avanti; la cavità e tanto maggiore quanto meno elastico è il tessuto. La pressione creata dal proiettile fa si che solo la punta viene a contatto con i tessuti in quanto si crea un tramite che è maggiore del diametro del proiettile. La cavità che si è creata dopo pochi millisecondi si richiude ma, non essendosi ancora esaurita l energia, rimbalza alcune volte così che la cavità si comporta come un corpo pulsante. La cavità di cui abbiamo parlato viene detta cavità temporanea, ma più propriamente si deve distinguere: - La cavità permanente o tramite che è la zona di tessuti strappati con danni macroscopici; per effetto dell espansione della cavità; - La zona emorragica caratterizzata da piccole emorragie che diminuiscono via via che ci allontana dalla zona del tramite; è la zona in cui i tessuti sono stati allungati e stirati ma con conseguenze solo sui piccoli vasi e nervi. Se si prendono due proiettili con eguale energia quello di minor calibro ( e quindi con maggiore velocità se si vuole ottenere la stessa energia di quello più pesante) cede maggiore energia ai tessuti attraversati perché la cessione è inversamente proporzionale alla densità sezionale ed è per questo motivo che l orientamento attuale per i fucili è quello di proiettili di piccolo calibro, ma ad alta velocità. La cessione di energia è maggiore se il proiettile si deforma e aumenta quindi il suo calibro momentaneo; la cessione è anche maggiore quanto maggiore è l angolo di precessione del proiettile; in altre parole non è ben stabilizzato; tra l altro un simile proiettile crea una cavità temporanea irregolare e bitorzoluta.

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