Roma, ancora lei. Avevo già accennato alla concretezza. probabile

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1 Prova fucili a canna liscia Bernardelli Riserva deluxe calibro 12 Roma, ancora lei È la doppietta cavallo di battaglia di Bernardelli da più di mezzo secolo. Uno degli ultimi esemplari costruiti con i semilavorati della vecchia azienda. Anson con terza Greener, tecnicamente e qualitativamente aggiornata, non è mai fuori moda. Per inciso: spara bene! Testo di Massimo Vallini, foto di Matteo Galuzzi Avevo già accennato alla concretezza di Bernardelli scrivendo dei suoi semiautomatici. E l argomento torna prepotentemente in riferimento alle doppiette della storica azienda che, oggi, è parte di un forte gruppo di nazionalità turca specializzato in armi. Il sapere e la solidità progettuale sono tutti italiani, profondamente marcati Vincenzo Bernardelli. La prova provata è proprio nelle doppiette, perché ancora per qualche tempo per costruirle potranno essere utilizzati i vecchi semilavorati Bernardelli. Più concretezza di così... Questa illustrata è la versione Riserva deluxe calibro 12, che corrisponde alla celebre Roma 6: bascula con cartelle laterali di rinforzo, guardia lunga, incisioni floreali con scene di caccia eseguite da Incisori bresciani. Al prezzo di euro. Disponibili sono anche il modello Riserva, che corrisponde alla Roma 5 (e costa euro), simile, con semplice incisione floreale. Il modello Beccaccia corrisponde al modello Roma uno (5.198 euro) e il Beccaccia Oro alla Roma uno oro (5.320 euro) e le differenze sono nel grado di incisione, rispettivamente con scena di caccia e scena di caccia con riporti in oro. La doppietta box-lock Bernardelli Roma è stata, all inizio degli anni Sessanta, uno dei cavalli di battaglia meglio riusciti dell azienda gardonese: canne cromate internamente, batterie hammerless sistema Anson-Deeley e triplice chiusura Greener erano le caratteristiche comuni. Tutte le versioni avevano piastre laterali finte o di rinforzo, a imitare la presenza delle batterie Holland. Il calcio in noce scelto dalle belle venature poteva essere richiesto all inglese o con impugnatura a pistola. L astina poteva essere e richiesta a coda di castoro. Si annoverano, nel tempo, alcuni tipi di modelli Roma, differenziati dall incisione, sempre più ricca, e da alcuni particolari Le batterie Anson-Deeley sono molto semplici. I due cani sono imperniati direttamente sullo stesso zoccolo su cui è imperniato il grilletto, la percussione è diretta e le molle a lamina sono alloggiate davanti ai cani con le leve di scatto poste inferiormente Il probabile anno di nascita della doppietta Roma

2 La doppietta Riserva deluxe è costruita con i vecchi semilavorati delle Roma 6 di Bernardelli. È classica senza essere antica.

3 Prova fucili a canna liscia Bernardelli Riserva deluxe calibro 12 tecnici. Le doppiette erano realizzate nei calibri 12, 16 e 20. Le incisioni erano molto semplici nel modello Roma 3. Nel Roma 4 c erano in più il grilletto destro snodato, gli estrattori automatici opzionali e ricche incisioni sulla bascula trattata argento vecchio. La versione Roma 6 differiva dal modello precedente per le incisioni, rappresentanti in genere paesaggi e ambienti venatori. Anni Trenta La Bernardelli, fondata da Vincenzo Bernardelli nel 1865, ha radici ben più antiche, nell ambito della produzione armiera, poiché già nel Seicento e nel Settecento si hanno testimonianze scritte dell attività in Valtrompia di armaioli con questo nome. Sul petto di bascula, con cornici di rinforzo laterali, incisioni floreali, il riporto di un setter e il nome della doppietta. Per chi vuole comprarla A chi è indirizzata: a chi ama la tradizione e la semplicità classica delle linee, ma che esige un ottima qualità dei materiali utilizzati Cosa richiede: solo un po d olio all inizio perché le tolleranze sono strette Perché comprarla: perché è una vera Anson di nome e di tradizione, che durerà per tutta la vita; ha un buon rapporto qualità/prezzo Con chi si confronta: Beretta 471 Silver Hawk, Fausti Dea Luxury, Franchi Highlander, Fabarm Nobile grade III e Beta grade IV, Gamba Oxford extra, Merkel 50E lux, Rizzini Br440, Siace 350G lusso. La doppietta, nella zona dei seni di bascula (la più larga) arriva a 55 mm. Decisamente piacevoli le lavorazioni e le finiture. Le prime doppiette pieghevoli della Vincenzo Bernardelli, a retrocarica con percussione a spillo e canne a torcione, sono del Da queste è passata alla percussione centrale a cani esterni, poi sempre per gradi all hammerless e al side-lock. Le doppiette Roma hanno visto la luce in una data ormai non facilmente verificabile, ma con tutta probabilità si tratta del La Roma 4 è nata poco dopo la fine del conflitto mondiale ed è stata in catalogo fino all inizio degli anni Ottanta. La Bernardelli forniva le sue doppiette, di norma, con la canna destra strozzata ** e la sinistra con strozzatura full. Oppure seguendo richiesta specifica all ordinazione. Interessante l attuale soluzione preferita per tutte le canne in produzione: quelle lunghe 600 mm hanno strozzature cyl/***, quelle di 650 e di 680 ****/**, Alla base delle canne la firma di Bernardelli. La bindella è concava e liscia. quelle di 710 ***/*. Questa Riserva deluxe è dunque il vero tipo Anson, con i due meccanismi di percussione fissati alla parte posteriore interna della bascula. Il sistema Anson-Deeley ha dalla sua parte una percussione veloce e una bassa sensibilità agli urti accidentali: i due cani sono imperniati direttamente nella parte inferiore della bascula, molto vicini alla parete posteriore e sullo stesso zoccolo su cui è imperniato il grilletto, la percussione è diretta e le molle a lamina sono alloggiate davanti ai cani con le leve di scatto poste inferiormente. La sicura blocca il grilletto mediante un semplice puntone che intercetta un dente sagomato collegato al grilletto. Molto semplice il cursore della sicura, con comoda godronatura. L invertitore dei cani è una piccola levetta zigrinata posta sullo zoccolo del grilletto. Questo è liscio e bianco, il guardamano è ben conformato e robusto. Imitazioni perfette La bascula è ottenuta da uno stampato in acciaio da cementazione 18NiCrMo5, normalizzato e poi lavorato. È finita con una cementazione con Tenifer che offre superiore durezza superficiale e una finitura che richiama il classico argento vecchio. Le cartelle sono imitazioni quasi perfette delle Holland: i nove perni sono in realtà viti avvitate dal lato nascosto e arrotondate ad arte. Si inseriscono a incastro sotto lo scasso praticato sulla bascula e sono poi

4 Finte cartelle laterali realizzate a mano alla perfezione, buona incassatura, incisioni al laser degli Incisori bresciani con scene di caccia alla beccaccia. Il grilletto è liscio con l invertitore dei cani posizionato sullo zoccolo, segno distintivo della Roma 6. Belli il ponticello e il guardamano. L astina è classica, sottile, con la croce in acciaio e i denti di caricamento dei cani. fissate con le due viti a taglio visibili vicino a entrambi i seni di bascula. La chiusura prevede il rampone anteriore che attraversa la bascula, mentre quello posteriore è cieco, soluzione tipica gardonese. C è poi la terza chiusura, superiore, la cosiddetta terza Greener (o duplice Purdey) studiata dal grande armaiolo britannico per rendere ancora più sicura la resistenza all apertura e allo scollamento laterale delle canne per effetto delle forze sviluppate dai gas prodotti dalla combustione della carica di lancio della cartuccia e del proietto. Il chiavistello di apertura, in pratica, comanda tre tasselli di chiusura: quelli che agiscono sui relativi scassi dei ramponi e quello che blocca il nasetto che protrude tra le canne, appena sopra agli estrattori. È più una citazione, il rispetto della tradizione che una vera scelta tecnica che sta alla base di questa soluzione, oggi non più praticata. Nella faccia di bascula, dunque, ci sono i fori di egresso dei percussori e c è la sede del nasetto della terza Greener con il tassello di chiusura che lo imprigiona a canne chiuse. Nel centro della tavola di bascula è praticato lo spacco deputato a contenere i due forti ramponi del monoblocco (finito a bastoncino nella parte a contatto con la tavola di bascula). La ramponatura è eseguita bene, con qualche segno di utensile, e anche il basculaggio è preciso, senza scuotimenti: l insieme è solido, un po difficoltoso inizialmente A sinistra: le volate con il classico mirino puntiforme in ottone. Le strozzature sono standard per le canne lunghe 650 mm, **/****. A destra: i due ramponi di tenuta e la terza Greener che sporge tra le due canne, appena sopra agli estrattori. da manovrare, molto sperimentato e affidabile. Garantisce una buona sicurezza e ha un bel suono, manovrando la chiave che è zigrinata sul lato destro e liscia da quello sinistro. La tavola di bascula è lunga 54 mm e riporta il numero di matricola, il logo Bernardelli con il cigno, i punzoni del Banco di prova e la matricola. La bascula è alta 51 mm e larga 43 mm considerando i due rinforzi laterali visibili dal petto. Le incisioni sono ottenute al laser, classicamente belle: da un lato un setter e dall altro un bracco tedesco ritratti insieme con

5 La prova di tiro Lo scatto è piuttosto leggero: grammi la prima canna e la seconda. All apparenza la doppietta è un po dura, tanto che ho preferito aggiungere un po d olio per evitare grippaggi. Si apre e si chiude però bene, con uno scatto netto: il chiavistello e la terza chiusura lavorano alla perfezione. L impronta di percussione sul fondello dei bossoli è ben marcata, l espulsione forte e decisa, anche se ho registrato qualche esitazione. Non sono abituato al classico invertitore dei cani posto sullo zoccolo del grilletto e lo manovro con una qualche apprensione, con le mani della festa. Ho l impressione che a caccia sia facile lasciar partire il colpo, quindi consiglio di mettere sempre in sicura la doppietta. Certo, è un particolare distintivo e caratteristico della doppietta Bernardelli, quindi, per certi versi, imperdi- Prova fucili a canna liscia Bernardelli Riserva deluxe calibro 12 una beccaccia in volo e con la scritta V. Bernardelli. Sul petto c è il riporto del setter con il nome della doppietta. Fogliami e tralci a contorno di tutte le scene di caccia. I seni sono tondi e ben conformati, per una larghezza totale della doppietta, in quel punto, di 55 mm. Buone le finiture e le lucidature dell acciaio, decisamente buono il raccordo tra bascula e monoblocco. Sopra: la bascula è bella e davvero classica, da uno stampato in acciaio da cementazione 18NiCrMo5. La tavola è lunga 54 mm. Si notano lo spacco per i ramponi e quello, sulla faccia, per la terza Greener. A sinistra: l angolo di apertura non è eccessivo e risulta agevole. Alta resistenza Le canne sono realizzate in una lega al cromo-molibdeno ad alta resistenza, denominata 42CrMo4 che, con appropriati trattamenti termici, garantisce un eccellente elasticità e un carico di rottura di kg/mm 2. Anche il monoblocco è nello stesso acciaio di alta qualità della bascula. Gli estrattori sono automatici con espulsione mediante puntoni caricati da molle (a richiesta manuali). Le canne cilindriche sono saldate nel monoblocco, lunghe 650 mm, forate a 18,4 e pesanti grammi. Le anime e le camere di cartuccia sono cromate per garantire la massima resistenza alla corrosione e durata. Le strozzature, come accennato, sono ****/**. La bindella è piena, conica (da 11 a 6 mm), completamente liscia, il mirino è classico, sferico e in ottone. Sulla parte terminale delle canne, nella zona della camera di sinistra, è incisa leggermente anche la firma della Casa, dall altra Made in Italy. Sopra: il semplice bocchetto del pulsante di sgancio dell astina. A sinistra: il calciolo in noce, con una particolare finitura a buccia d arancia e il logo del cigno inciso. Asta e calcio a pistola in legno di noce selezionato presentano zigrinature a passo scozzese alternato, eseguite a mano con cornici precise, sulla zona della mano forte e sull astina. Tutte le parti in legno sono finite a olio. L incassatura è buona. Il calciolo è in noce, con una particolare finitura a buccia d arancia e il logo del cigno inciso, fissato con due viti. Molto semplice il pulsante di sgancio a pompa, con principio di bocchetto, sulla sommità dell astina.

6 scheda_tecnica Costruttore: Vincenzo Bernardelli, via Grandi 10, Torbole Casaglia (Bs), tel , fax , com, Modello: Riserva deluxe Tipo: fucile a due canne giustapposte per caccia Calibro: 12/70 (a richiesta 76), disponibili anche 20, 28 La prova in placca canna**** Canne: cilindriche, lunghe 650 mm, forate a 18,4 e pesanti grammi Strozzature: ****/** Chiusura: triplice Greener Estrattori: automatici con espulsione mediante puntoni caricati da molle Percussione: batteria interna tipo Anson-Deeley Scatto: monogrillo meccanico selettivo con invertitore sul grilletto canna** Congegni di puntamento: mirino puntiforme, in ottone; bindella concava, 11x6 mm Sicurezza: manuale a cursore sul dorso di bascula Calcio: a pistola in noce pregiato finito a olio, lungo 370 mm, con calciolo in legno, pieghe al naso di 34 e al tallone da 60 Peso rilevato: grammi Bernardelli Riserva deluxe calibro 12 Lunghezza totale: mm Materiali: bascula in acciaio 18NiCrMo5; canne in acciaio legato ad alta resistenza 42CrMo4 Finitura: bascula finita argento vecchio con incisioni al laser; canna brunita Dotazioni: valigetta Abs antiurto omologata per trasporto aereo, di colore blu; 3 anni di garanzia Prezzo: euro, Iva inclusa Cartuccia: Fiocchi Pl con 32 grammi piombo 11 Totale pallini per cartuccia: Strozzature: ****/** Distanza di tiro: 35 metri Cerchio esterno di rosata: 750 mm Cerchio interno di rosata: 350 mm Percentuale di pallini nel cerchio di 750 mm: prima canna 55,3% (623 pallini), seconda canna 70,7% (796 pallini) Percentuale di pallini nel cerchio esterno: prima canna 80,0% (499 pallini), seconda canna 79,2% (631 pallini) Percentuale di pallini nel cerchio interno: prima canna 19,9% (124 pallini), seconda canna 20,7% (165 pallini) Distribuzione: discreta in ogni settore. bile. La doppietta è molto ben bilanciata e stabile: il peso è giusto, grammi con canne di 650 mm. È lunga mm, quindi tutto sommato compatta e maneggevole. L angolo di apertura è stretto, ma agevole. Sul campo di tiro di Arluno (Mi) sparo in libertà, alla placca e ai piattelli, alternando cartucce anche di grammatura decisamente forte come le baby magnum. Non è difficile stabilire il giusto feeling con questo pezzo di storia sempre attuale. Le canne impennano davvero poco, il calcio permette una buona imbracciata e l astina consente una discreta presa (anche se preferisco la coda di castoro). La piega del calcio (34/60), non è ottimale per me, ma si è adattata al mio corpo (o il contrario?). Sui tiri laterali la doppietta si è comportata molto bene, permettendo movimenti fluidi: quando ho coperto il piattello con le canne, questo si è rotto immancabilmente. La rosata è precisa e puntuale, guarnita: in placca ho osservato come non abbia vuoti, anche se non si può definire parti- colarmente concentrata. Da rilevare senz altro l ottima corrispondenza del peso nel centro. Ottima per la caccia, quindi. In Bernardelli stanno progettando una doppietta più moderna: sapranno rispettare le caratteristiche e le doti di questa antenata, già modernizzata. Ne rimpiangeremo la storia, ma contiamo di avere una degna erede. Le numerose cartucce utilizzate per la prova di tiro sul campo di Arluno (Mi). A sinistra: il calcio è a pistola, la doppietta pesa grammi ed è lunga mm.