REGOLAMENTO per gli inserimenti lavorativi socio-terapeutici
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- Massimiliano Giordano
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1 COMUNE DI MONTECATINI TERME Viale Verdi, Provincia di Pistoia - Tel. 0572/ Fax 0572/ REGOLAMENTO per gli inserimenti lavorativi socio-terapeutici approvato con delibera di Consiglio Comunale n.3 del 2 febbraio 1996.
2 COMUNE DI MONTECATINI TERME Viale Verdi, Provincia di Pistoia - Tel. 0572/ Fax 0572/ PREMESSA...3 FINALITA...4 DESTINATARI...5 INCENTIVO ECONOMICO...5 ORARIO DI PRESENZA...5 MODALITA OPERATIVE...6
3 COMUNE DI MONTECATINI TERME Viale Verdi, Provincia di Pistoia - Tel. 0572/ Fax 0572/ INSERIMENTI LAVORATIVI SOCIO-TERAPEUTICI DI SOGGETTI PORTATORI DI DISABILITA E/O HANDICAP (di cui all art.2 della convenzione per la gestione associata tramite la U.S.L. delle attività di cui all art. 5 della L.R. 42/92: punto a):... attività di socializzazione per soggetti portatori di handicap ; punto h) attività per favorire l integrazione sociale, scolastica e l inserimento lavorativo di soggetti emarginati ; punto n) attivazione delle risorse territoriali e programmazione dell utilizzo delle medesime, finalizzate alle attività di preformazione ed inserimento lavorativo per soggetti portatori di handicap......) PREMESSA 1. Il Servizio Assistenza Sociale dell azienda U.S.L. n. 3 di Pistoia Area a Gestione Sperimentale Val di Nievole svolge la gestione delle attività socio-assistenziali, attribuitagli dai Comuni della zona socio-sanitaria di competenza in forza dell art. 5 della L.R. 2 settembre 1992, n. 42 e regolata da apposita convenzione. 2. Nell ambito dei progetti volti a favorire e sostenere l inserimento sociale e lavorativo di soggetti disabili, emarginati o a rischio di emarginazione, il Servizio Assistenza sociale predispone interventi di inserimento lavorativo socio-terapeutico presso aree di lavoro di Enti locali, ditte, Cooperative ed Associazio 3. Il programma si rivolge a soggetti con disabilità o handicaps fisici, psichici o sensoriali che provocano disagi e difficoltà di relazione ed integrazione nel contesto sociale e l esclusione dal mondo del lavoro. Per questi soggetti, per i quali non è possibile prevedere inserimenti lavorativi a pieno titolo, in quanto non sufficientemente produttivi, la condizione di oggettivo svantaggio, connessa alla disabilità di cui sono portatori, si evolve in un graduale processo di emarginazione sociale. 4. Se infatti tali soggetti sono inseriti nei corsi di preformazione professionale (L.R. 73/82 e successive modifiche ed integrazioni), dopo due anni di frequenza previsti per legge come termine massimo, avranno scarsissime possibilità di venire inseriti nel
4 mondo del lavoro; se inseriti a tempo indeterminato nei Centri di socializzazione, difficilmente avranno ulteriori occasioni di incontrare situazioni più stimolanti per sfruttare a pieno la loro potenzialità. In ogni caso, anche quei soggetti che potrebbero essere in grado di sperimentare la gestione delle loro capacità in interventi diversi andranno incontro ad un inevitabile blocco dell iter formativo ed evolutivo. E ormai sperimentato che sia la permanenza in famiglia in stato di inattività sia una scelta assistenzialmente protetta producono riflessi negativi sul piano della socializzazione e sul piano dell acquisizione dell autonomia personale. Al contrario i giovani disabili attraverso un impegno in ambiente lavorativo calibrato sulle loro possibilità possono raggiungere risultati inaspettati per l acquisizione di responsabilità, per lo sviluppo di senso del dovere e di attaccamento ad un compito, per la promozione delle capacità di autonomia e di organizzazione, per il miglioramento dei rapporti interpersonali, per la crescita della stima di sé e del grado di autovalutazione. FINALITA 1. Il programma di inserimenti lavorativi socio-terapeutici è diretto a quei soggetti che, nei limiti delle disabilità e/o handicaps di cui sono portatori, sono comunque in grado di svolgere autonomamente semplici mansioni e di instaurare rapporti corretti e significativi rispetto ai ruoli. 2. Nasce da qui la necessità di creare un semplice e graduale inserimento, attraverso lo strumento del lavoro socio-terapeutico, in ambienti sensibili alle problematiche dell handicap e dove non siano richiesti ritmi serrati di produzione; 3. Gli interventi di inserimento lavorativo socio-terapeutico, potrebbero attraverso un opportuna e costante opera di promozione e sensibilizzazione nel mondo del lavoro, essere, per alcuni soggetti, propedeutici a vere e proprie assunzioni nell ambito delle facilitazioni ed incentivazioni previste dalla L.R. 73/82 e dalla normativa vigente per i lavoratori appartenenti a categorie protette.
5 DESTINATARI 1. L intervento si rivolge a soggetti che abbiano compiuto il 18 anno di età, in possesso del riconoscimento di handicap (L. 104/92) e/o del riconoscimento di un grado di invalidità civile non inferiore al 74% (L. 118/71 e successive modifiche ed integrazioni). In casi particolari, vagliati dal Servizio Assistenza Sociale, possono essere inseriti a tempo determinato (massimo due anni) anche soggetti con percentuali o categorie di invalidità diverse. 2. I soggetti interessati non vengono inseriti in posizione giuridica di lavoratore e non acquisiscono pertanto diritto alcuno né di ordine economico né di ordine giuridico. Permane per essi la natura giuridica di disoccupato ed il diritto alla pensione di invalidità. Non termina l obbligo di timbratura del cartellino di disoccupazione. La famiglia ed il soggetto inserito devono essere informati dell iniziativa in tutti i suoi aspetti e devono rilasciare dichiarazione scritta di consenso e autorizzazione all esperienza. INCENTIVO ECONOMICO 1. Per favorire e sviluppare l inserimento lavorativo socioterapeutico in condizioni di reale integrazione il soggetto riceverà un premio di incentivazione mensile pari a non più di L , erogato a titolo di contributo assistenziale in base alla L.R. 42/92. Inoltre al fine di promuovere la continuità dell esperienza sarà erogato un contributo di L per ogni mese che superi le 15 giornate di presenza; tale incentivo di presenza verrà erogato a titolo di contributo una tantum a cadenza quadrimestrale o trimestrale. 2. Le mensilità corrispondenti ai periodi di sospensione di cui al punto successivo non saranno conteggiate ai fini degli incentivi economici. ORARIO DI PRESENZA 1. La presenza del soggetto handicappato nell area di lavoro individuata potrà essere prevista a tempo pieno (sei ore giornaliere) o a tempo parziale a seconda delle caratteristiche del soggetto stesso, fino ad un massimo di 30 ore settimanali.
6 2. E previsto un periodo annuale di sospensione variabile da uno a tre mesi, frazionabili nel corso dell anno, a seconda del soggetto e dell area di lavoro. MODALITA OPERATIVE 1. La proposta di ogni singolo inserimento, corredata dalle indicazioni sul luogo di lavoro e sul genere di mansioni più adatti al soggetto da inserire, sarà presa in carico dal GOM (Gruppo Operativo Multiprofessionale) competente per Distretto. 2. Sarà cura del Servizio di Assistenza Sociale, mediante propri operatori, specificamente individuati ed incaricati della gestione complessiva dell iniziativa, di procedere ad una razionale distribuzione dell esperienza sul territorio, effettuando le opportune sollecitazioni nei confronti degli Enti Locali e delle Associazioni. 3. Tutti gli inserimenti saranno disciplinati dal presente regolamento e singolarmente definiti da apposita convenzione; gli inserimenti presso gli Enti firmatari della convenzione generale di cui all Art.5 della L.R. 42/92 non necessitano di singole convenzioni in quanto potranno essere definiti da atti esecutivi della convenzione già approvata ed operante. 4. Gli operatori responsabili del programma provvederanno ad effettuare una opportuna sensibilizzazione dell ambiente di lavoro e ad assistere l esperienza nella fase iniziale, operando successivamente periodiche verifiche in modo che l andamento di ogni singolo inserimento risulti costantemente seguito. 5. All interno dell area di lavoro sarà individuata la figura costante di riferimento per il soggetto inserito, anche ai fini delle verifiche condotte con gli operatori del Servizio Assistenza Sociale. 6. Ogni giovane inserito sarà fornito di apposita polizza INAIL e di registro presenze vidimato dall INAIL; la gestione e gli oneri delle polizze INAIL sono a carico della U.S.L.;
7 l acquisto, la vidimazione INAIL e la conservazione dei registri, obbligatoria per dieci anni dal termine dell esperienza, verranno effettuate a cura dell U.S.L.; l assistenza nella tenuta del registro delle presenze, ove necessaria, sarà curata dal referente individuato nell area di lavoro. 7. Dove sia richiesto, il soggetto dovrà esibire tessera sanitaria, regolarmente rinnovata presso gli Uffici competenti
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