Report di ricerca INDAGINE SUI FABBISOGNI CONOSCITIVI E INFORMATIVI DEI RAPPRESENTANTI REGIONALI E TERRITORIALI DELLE PARTI ECONOMICI E SOCIALI

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1 INDAGINE SUI FABBISOGNI CONOSCITIVI E INFORMATIVI DEI RAPPRESENTANTI REGIONALI E TERRITORIALI DELLE PARTI ECONOMICI E SOCIALI Report di ricerca SPESlab è progetto realizzato nell ambito del PON GAS FSE

2 INDICE PREMESSA CHI HA RISPOSTO COMITATI DI SORVEGLIANZA: UN ESPERIENZA POSITIVA PER LA CONDIVISONE DI ANALISI E STRATEGIE UN DIALOGO SOCIALE CAPACE DI INCIDERE SULLE POLICY I FABBISOGNI DELLE PARTI SOCIALI: NUOVA PROGRAMMAZIONE E CONFRONTO ESPERIENZIALE GIOVANI, LAVORO, COMPETITIVITA : I DOSSIER TEMATICI PIÙ INTERESSANTI SUL WEB DOSSIER STRUTTURATI E COMMENTI DI ALTO PROFILO TUTTI VOGLIONO ESSERE COINVOLTI NEGLI EVENTI

3 PREMESSA PIÙ CONOSCENZA E PIÙ INFORMAZIONE PER I CORPI INTERMEDI DEL PARTENARIATO SOCIALE DI FRONTE ALLE INCOMBENTI SFIDE POSTE DALLA CRISI SOCIALE E OCCUPAZIONALE E DAL FUTURO DEI FONDI STRUTTURALI Il presente Report restituisci i risultati dell indagine sui fabbisogni informativi dei rappresentanti delle Parti Economiche e Sociali (operanti nelle rispettive organizzazioni datoriali, sindacali e associative di dimensione regionale/territoriale) coinvolti in qualità di membri dei Comitati di Sorveglianza dei programmi Operativi FSE, nazionali e regionali, oppure perché implicati (all interno delle stesse organizzazioni) sui temi delle politiche attive del lavoro e della formazione. 1 L indagine realizzata era finalizzata ad esplorare i profili dei rispondenti, i loro interessi precipui e le loro esigenze conoscitive, al fine di tarare efficacemente i contenuti, i materiali e le modalità di svolgimento delle attività previste nel progetto. I quesiti proposti nell indagine sono stati condivisi con i membri del Comitato di Pilotaggio e si sono concentrati sui temi: della Programmazione e della Sorveglianza del FSE; delle dinamiche del Dialogo Sociale e della concertazione, nonché delle policy e delle tematiche settoriali, (incluse quelle che hanno dato origine alla predisposizione dei Dossier Tematici resi disponibili sul sito di progetto). Il questionario, come detto, ha riguardato anche l identificazione del profilo funzionale di ogni rispondente, l esperienza eventualmente maturata in seno ai Comitati di Sorveglianza, e le aspettative paventate in merito alla proposta di coinvolgimento diretto nelle attività e negli eventi contemplati dal progetto. La somministrazione del questionario è avvenuta su due binari: a) invio diretto a tutti i soggetti di cui si conosceva il recapito di posta elettronica: è il cosiddetto metodo CAWI (Computer Assisted Web Intervew); b) invio mediato dalle PES che si sono adoperate quale interfaccia con i loro colleghi territoriali destinatari dell indagine. Questo duplice dispositivo di somministrazione impedisce di conoscere con precisione l universo dei destinatari dell indagine (non sappiamo, infatti, a quante persone il questionario sia stato inoltrato dalle PES) e quindi di stimare precisamente la rappresentatività dei rispondenti. In ogni caso le principali evidenze statistiche che emergono dalle risposte offrono: - un quadro sufficientemente esauriente delle specificità dei beneficiari, delle loro esigenze conoscitive e delle loro aspettative nei confronti delle proposte di coinvolgimento scaturenti dal progetto che verrà ad essi avanzata; 1 L indagine è prevista dalla Linea di Attività 3.A Azione 2 Mappatura, identificazione e coinvolgimento della platea dei destinatari dell intervento. 3

4 - spunti di riflessione circa i contenuti e le modalità più idonee per trasferire ai rispondenti quelle conoscenze richieste che li metterebbero in grado di affrontare con maggiore consapevolezza le tante questioni sottostanti la governance del Fondo Sociale Europeo e le politiche attive del lavoro e della formazione, ad esso collegate. Sono in particolare i temi legati alla Programmazione dei Fondi Strutturali a suscitare l interesse della platea dei rispondenti (circa il 94% di essi vorrebbe conoscerla meglio). Mentre merita di essere segnalata la percezione degli intervistati circa la frammentazione degli interventi promossi dagli stessi Fondi Strutturali che, secondo la maggioranza dei rispondenti, potrebbe essere superata proprio con un migliore dialogo tra soggetti pubblici e parti sociali. Inoltre, sembra utile qui richiamare alcune evidenze di maggior interesse, espresse dal panel, come la richiesta di approfondire le tematiche legate ai giovani e occupazione, all integrazione tra le politiche attive e passive del lavoro e alla competitività del sistema produttivo. Da rilevare che, pur scomponendo il panel secondo la presenza o meno degli interpellati nei Comitati di Sorveglianza dei POR e dei PON FSE, le loro risposte sembrano non divergere più di tanto, indicendo a interpretare le loro risposte come un bisogno diffuso di accompagnamento informativo e, perché no, formativo, al di là del singolo ruolo esercitato. Nel lasciare spazio ad una lettura di maggiore dettaglio e completezza dei risultati ottenuti, è forse possibile sottolineare come questi risultati descrivano una diffusa esigenza di approfondire e ottenere padronanza dei processi, delle procedure e dei contenuti della programmazione FSE, e delle policy del lavoro e della formazione ad esso correlate, confermando, se necessario, come in questa fase, anche critica del nostro Paese, le attività proposte e da realizzare con il progetto SPES LAB risultino quanto mai opportune. 4

5 1. CHI HA RISPOSTO All indagine hanno risposto 96 persone in rappresentanza delle Parti Economiche e Sociali componenti il Comitato di Pilotaggio del progetto che, dal punto di vista geografico, risultano equamente distribuite tra le varie aree territoriali del Paese. Si registra giusto una leggera prevalenza di residenti nel Mezzogiorno rispetto alle altre tre circoscrizioni geografiche dell Italia (fig. 1). Fig. 1 Ripartizione geografica dei rispondenti al questionario (val. %) La maggioranza dei rispondenti fa parte delle varie organizzazioni datoriali presenti al Comitato di Pilotaggio che, messe insieme, sono rappresentate dal 57% del panel. Il restante 43% fa riferimento alle organizzazioni sindacali (fig.2). 5

6 Fig. 2 Organizzazione di appartenenza (val.%) Rispetto alle materie di cui ci si occupa nelle rispettive organizzazioni, la parte preponderante fa riferimento a istruzione e formazione, seppure con un accento rivolto alla formazione professionale e alle materie a queste connesse, come lo sviluppo personale e le politiche attive del lavoro. A seguire si richiama il mercato del lavoro (anch esso una macro voce che spesso si trova abbinata alla formazione professionale), le relazioni sindacali, le politiche economiche e i fondi comunitari. Da ultimo le tematiche associate allo sviluppo del territorio mentre la voce altro raccoglie materie quali la previdenza, il Mezzogiorno, e un più generico studi e ricerche (fig. 3) Fig.3 Materie di cui si occupa nell organizzazione (v.a.) 6

7 Rispetto all aver fatto parte di un Comitato di Sorveglianza, dell attuale o del precedente ciclo di programmazione, il panel è diviso a metà, con una leggera prevalenza di chi dichiara di non esserne stato membro (54%) rispetto a quanti invece vi hanno partecipato (fig.4). Fig.4 È stato membro di un Comitato di Sorveglianza? Le risposte che seguono fanno riferimento a quanti (in leggera minoranza) hanno partecipato ai Comitati di Sorveglianza. Per prima cosa si è chiesto loro di specificare la tipologia di Comitato a cui si era partecipato. Si scopre che poco più della metà siede nei Comitati di Sorveglianza dei POR regionali per la programmazione , seguiti da un ulteriore 25% che era membro degli stessi Comitati di Sorveglianza dei POR, ma in riferimento alla programmazione Il 17% siede nei Comitati di Sorveglianza del PON per l attuale programmazione e il residuale 7% ha fatto parte degli stessi Comitati per la programmazione precedente (fig. 5). Fig. 5 Di quale Comitato di Sorveglianza ha fatto parte? 7

8 2. COMITATI DI SORVEGLIANZA: UN ESPERIENZA POSITIVA PER LA CONDIVISONE DI ANALISI E STRATEGIE Per coloro che hanno partecipato ai vari Comitati di Sorveglianza descritti, l esperienza si è rivelata per lo più positiva. Lo afferma quasi l 80% dei rispondenti (fig. 6), che ritengono tali Comitati un luogo utile per la condivisione di analisi e strategie. Le motivazioni addotte da chi ne ricava una valutazione positiva fanno riferimento, per lo più, all aver acquisito elementi di conoscenza e approfondimento sulla programmazione comunitaria e, in particolare, sui meccanismi di funzionamento dei fondi. Ma si evidenzia anche la consapevolezza di poter incidere, seppur marginalmente, nelle scelte di spesa, e dunque contribuire, con proprie indicazioni, al finanziamento di attività che soddisfino alcune esigenze dei territori di propria competenza. Ancora, c è chi fa notare come sia un modo per avere un quadro completo di tutte le attività che una Regione promuove e di controllare, attraverso il monitoraggio e la valutazione partecipata, le attività realizzate. Da ultimo, ma non per importanza, viene sottolineato il coinvolgimento delle Parti Economiche e Sociali, anche per un dialogo tra le stesse e con le istituzioni. Chi invece, e sono una decisa minoranza, ha valutato quell esperienza come negativa, lamenta un coinvolgimento meramente formale; una scarsa condivisione nelle scelte; la scarsa concretezza; un dialogo estremamente limitato con le Istituzioni Pubbliche e un eccesso di burocrazia che non permette di incidere realmente sui problemi affrontati. Fig.6 Valutazione dell esperienza nei Comitati di Sorveglianza (val.%) A prescindere dalla valutazione data, chi partecipa (o ha partecipato) ai Comitati di Sorveglianza ritiene che le modalità di coinvolgimento delle Parti per l attuazione del POR (o del PON, secondo i casi), rispetto alle politiche della formazione, dell istruzione e del lavoro sia sostanzialmente integrativa (lo reputa il 59% del panel), cioè che si vada ad innestare su un sistema preesistente di relazioni, incluse quelle con le stesse Parti economiche e sociali. 8

9 Per un terzo del panel questa funzione è invece da considerarsi come parallela; vale a dire che rinviene una compresenza di due differenti sistemi di governance: uno, quello per così dire ordinario, in cui ci si concentra sulle policy relative al lavoro e alla formazione, e l altro (quello appunto dei POR/PON) in cui si programma e si gestiscono le attività connesse alla programmazione comunitaria del FSE. Solamente il 2% ritiene che tale funzione sia sostitutiva; che determini, cioè, un nuovo sistema di relazioni. C è poi un 7% che non si ritrova in nessuna di queste indicazioni e che ritiene questa funzione poco rilevante, o marginale. Oppure la ritiene, sì integrativa (come d'altronde dovrebbe essere, secondo loro) ma vanificata da un coinvolgimento delle Parti Sociali troppo discontinuo e, di fatto, insufficiente (fig.7). Fig.7 Funzione dei POR/PON rispetto alle politiche della formazione, dell istruzione e del lavoro (val.%) In ogni caso, il 37 % di chi partecipa, o ha partecipato, ai Comitati di Sorveglianza,ritiene che il modello di partenariato attivato per la governance dei POR o dei PON abbia rafforzato le dinamiche del Dialogo Sociale. In particolare, chi ritiene che il Dialogo sia stato rafforzato, ricorda come, anche in un momento d emergenza e di crisi dell'occupazione, il Partenariato ha stimolato la costruzione di un linguaggio comune per favorire un approccio condiviso sui temi della formazione e del lavoro. E, in ogni caso, la molteplicità di occasioni di incontro e scambio di informazioni rappresenta di per sé un valore per lo sviluppo del Dialogo Sociale. I pochi (solamente il 7%), che rilevano un indebolimento del Dialogo sociale nel modello di Partenariato attuato per la governance dei POR o dei PON, ricordano come si sia passati dalla concertazione (attuata negli anni ) a una mera e sterile consultazione nell attuale ciclo di programmazione. La maggioranza (il 56%), comunque, ritiene che il modello di Partenariato costruito per la gestione dei Programmi Operativi non abbia affatto inciso sul Dialogo Sociale, né in senso negativo ma neanche in senso positivo (fig. 8). 9

10 Fig.8 Il dialogo sociale è stato rafforzato o indebolito dal modello di partenariato attuato per la governance del POR/PON? (val.%) Proprio in riferimento alla governance dei vari Programmi Operativi e ai nodi critici che a volte si determinano in quegli ambiti, si è chiesto di indicare quali, tra le criticità rilevate, potessero essere meglio risolte con una maggiore intensità e qualità delle relazioni tra i soggetti coinvolti (fig. 9). Fig. 9 Criticità nella governance dei POR/PON, che potrebbero essere risolte con una maggiore intensità e qualità delle relazioni tra soggetti pubblici e sociali(val.%) 10

11 Per prima cosa, viene segnalata la frammentazione degli interventi promossi dagli stessi Fondi Strutturali; il 61% dei rispondenti ritiene che proprio un migliore dialogo tra soggetti pubblici e sociali possa aiutare in modo determinante a superare il problema. Un ulteriore gruppo che raccoglie ben il 49% delle opinioni, ritiene che si possa migliorare, attraverso un dialogo più intenso e qualitativamente superiore, l efficacia della valutazione sia in itinere che ex-post. Infine il 44% crede che si possa ovviare, per questa strada, all eccessiva burocratizzazione delle procedure. 11

12 3. UN DIALOGO SOCIALE CAPACE DI INCIDERE SULLE POLICY A tutti coloro (la maggioranza, si è visto - cfr. fig. 4) che non partecipano ai Comitati di Sorveglianza, si è chiesto di esprimere, in base alla propria esperienza, un parere circa la capacità del Dialogo Sociale di incidere positivamente sulle politiche attive del lavoro, della formazione e delle politiche sociali. I due terzi convergono nel ritenere che tale Dialogo sia utile e capace di migliorare i sistemi e le performance per la qualificazione del capitale umano e dell occupazione (fig. 10). Le motivazioni a corredo di questa convinzione fanno riferimento alla più ampia condivisione delle problematiche e ad una maggiore ricchezza di proposte tra cui poter scegliere, di cui il Dialogo Sociale si fa carico. Il confronto tra i vari punti di vista, si fa notare, ha spesso contribuito a trovare soluzioni più equilibrate e condivise. E poi, si ricorda, il Dialogo Sociale ha permesso che fossero rappresentati i problemi reali, oggettivi sia dei lavoratori che delle imprese,così da poter consentire l individuazione di soluzioni possibili e praticabili. Chi invece ritiene che tale Dialogo non sia stato poi così utile, pensa (specularmente, prendendo a paradigma la stessa pragmaticità) che ciò sia dovuto principalmente perché è mancato proprio il riferimento alle esigenze effettive delle imprese o del mondo del lavoro o che comunque, queste esigenze, non abbiano trovato corrispondenza nella progettazione di azioni adeguate. Infine, i più pessimisti, ritengono che anche il dialogo sociale sia afflitto da un approccio autoreferenziale, che quasi mai è in grado di incidere sulla qualità del capitale umano e soprattutto sulle possibilità di incrementare l occupazione. Fig.10 Il Dialogo Sociale ha prodotto risultati tangibili nella concertazione, con i decisori istituzionali, sulle politiche attive del lavoro, della formazione e delle politiche sociali (val.%) 12

13 A tutti si è chiesto, partendo dall esperienza maturata nei luoghi in cui ciascuno esercita la sua funzione di rappresentanza, se l esercizio della programmazione del FSE abbia interagito con le policy del lavoro, della formazione e delle politiche sociali. Pochi dubbi in proposito visto che ben l 84 % del panel ritiene di sì, che ci sia stata una qualche interazioni tra programmazione e policy richiamate (fig.11). Fig.11 Interazione della programmazione FSE con le policy del lavoro, della formazione e delle politiche sociali (val.%) Ottenuta risposta positiva si è cercato di capire se vi fosse stata una qualche reciprocità chiedendo se, sempre dall alto dell esperienza maturata nel ruolo, le policy del lavoro, della formazione e delle politiche sociali abbiano significativamente orientato o comunque influito anche la governance del Fondo Sociale Europeo. Anche in questo caso la risposta è positiva, seppure con una percentuale inferiore di circa 20 punti rispetto alla precedente domanda (fig. 12). Fig.12 Le policy del lavoro, della formazione e delle politiche sociali hanno orientato o comunque influito sulla governancedel Fondo Sociale Europeo? 13

14 4. I FABBISOGNI DELLE PARTI SOCIALI: NUOVA PROGRAMMAZIONE E CONFRONTO ESPERIENZIALE Entrando nello specifico della ricerca, e dunque arrivando ad indagare i fabbisogni di conoscenza in merito alle specifiche tematiche del Dialogo Sociale, si è chiesto di indicare l attuale livello di conoscenza sulle tematiche del Fondo Sociale Europeo e se si fosse interessati o meno ad approfondirle. Come si evince chiaramente dalla tabella 1, una fetta consistente del panel, dichiara una conoscenza di base sulle varie tematiche e ambisce ad approfondirle. In particolare si è orientati alla nuova programmazione : ben il 57% dichiara di averne una conoscenza di base che vorrebbe approfondire; percentuale che si somma al 36,3% di quanti dichiarano di non avere nessuna conoscenza in tal senso, ma di volerne acquisire. I due dati insieme ci testimoniano che il 93,4% dei soggetti interpellati intenderebbe conoscere meglio la nuova programmazione dei Fondi Strutturali. Sul versante opposto, vale a dire le materie che suscitano meno interesse o meno necessità di approfondimento, si trovano i principali documenti di programmazione con la più alta percentuale di chi denuncia una conoscenza avanzata (il 22%) che non necessita di ulteriori approfondimenti, e di chi ne dichiara una conoscenza base, comunque ritenuta sufficiente (19,8%). Le tematiche del monitoraggio e della valutazione sono considerate anch esse da approfondire per il 49,5% del panel e da acquisire per un ulteriore 17,6%. Seguono, ad un solo punto di distacco, quanti intendono conoscere meglio i Regolamenti dei Fondi Strutturali (il 19,8% li vorrebbe acquisire e il 45,1% approfondire) e le modalità di gestione e attuazione operativa dei POR e dei PON (il 18,7 vorrebbe conoscerli e il 45,1% vorrebbe approfondirli). Tab. 1 Livello di conoscenza e interesse ad approfondire le tematiche del FSE (val.%) Nessuno, non mi interessa Nessuno, ma vorrei acquisire Base, è sufficiente Base, vorrei approfondire Avanzato Regolamenti dei Fondi Strutturali 1,1 19,8 22,0 45,1 12,1 Principali documenti di programmazione ,3 11,0 19,8 44,0 22,0 Modalità di gestione ed attuazione operativa dei POR/PON 2,2 18,7 17,6 45,1 16,5 Monitoraggio, valutazione 3,3 17,6 23,1 49,5 6,6 Aggiornamento sulla nuova programmazione dei Fondi 36,3 5,5 57,1 1,1 Strutturali Più interessante è sembrato discriminare, all interno delle risposte esaminate, tra chi partecipa e chi no, ai vari Comitati di Sorveglianza (tab. 2). Ne esce un quadro un po contraddittorio e con alcune apparenti incongruità: basti pensare a quel 14,6% che, pur risiedendo nei Comitati di Sorveglianza, ammette di non avere nessuna conoscenza dei regolamenti dei Fondi Strutturali; oppure allo zero registrato sotto la casella conoscenze 14

15 avanzate rispetto alla nuova programmazione: a testimonianza che quell 1,1% di chi dichiarava una conoscenza avanzata su tali argomenti (cfr. tab.1) non siede in un Comitato di Sorveglianza. Resta il fatto che il dato più consistente sia quello di quanti dichiarano una conoscenza di base, e dunque una necessità di ulteriori approfondimenti, in ciascuna delle tematiche proposte. Tab. 2 Livello di conoscenza delle tematiche del FSE tra i membri dei Comitati di Sorveglianza (val.%) Nessuno Base Avanzato Regolamenti dei Fondi Strutturali 14,6 73,2 12,2 Principali documenti di programmazione ,9 61,0 34,1 Modalità di gestione ed attuazione operativa dei POR/PON 4,9 73,2 22,0 Monitoraggio, valutazione 9,8 85,4 4,9 Aggiornamento sulla nuova programmazione dei Fondi Strutturali 26,8 73,2 Analoga domanda è stata rivolta al fine di indagare le conoscenze possedute e le esigenze di approfondimento, sulle tematiche delle politiche del lavoro, della formazione e delle politiche sociali. Il quadro non cambia di molto e, anche in questo caso, prevale (mediamente) la quota di quanti dichiarano una conoscenza di base che però si vorrebbe approfondire (tab. 3). Tab. 3 Livello di conoscenza e interesse ad approfondire le tematiche relative alle politiche del lavoro, della formazione e delle politiche sociali (val.%) Nessuno, non mi interessa Nessuno, ma vorrei acquisire Base, è sufficiente Base, vorrei approfondire Avanzato Normativa nazionale e/o regionale di riferimento 2,2 2,2 15,2 34,8 45,7 Attuazione della normativa 2,2 2,2 15,2 45,7 34,8 Analisi d insieme ed andamenti dei fenomeni correlati al lavoro, alla 1,1 6,7 12,2 55,6 24,4 formazione e alle politiche sociali Miglioramento dell efficacia e dell efficienza della Pubblica 11,0 17,6 25,3 41,8 4,4 Amministrazione Buone pratiche (progetti, esperienze, normative, innovazioni, ecc.) 17,8 10,0 63,3 8,9 La percentuale più alta è fatta registrare dall esigenza di conoscere meglio le esperienze, i progetti, le innovazioni e le politiche che possano essere definiti buone prassi sulla materia. Ben il 63% del panel vorrebbe approfondire questi argomenti. A seguire (con il 55,6%) si posizionano quanti vorrebbero conoscere meglio le analisi e gli andamenti dei fenomeni correlati al lavoro, alla formazione e alle politiche sociali. In riferimento alla normativa, sia nazionale che regionale di riferimento, si riscontra il maggior tasso di quanti dichiarano di 15

16 averne una conoscenza avanzata (il 45,7% che, dunque, ritiene poco utili ulteriori approfondimenti) che si sommano al 15,2% di coloro che dichiarano una conoscenza di base, ma reputata comunque sufficiente. Infine il tema del miglioramento dell efficacia e dell efficienza della Pubblica Amministrazione fa registrare la percentuale più alta di quanti ammettono di non avere in proposito nessuna conoscenza e di non essere, purtuttavia, minimamente interessati ad approfondire la materia. Anche in questo caso si è provato a discriminare le risposte date dai membri dei Comitati di Sorveglianza (tab.4) per evidenziarne eventuali discontinuità con il resto del panel. Va detto che sui temi delle politiche del lavoro non si notano sostanziali distinzioni tra chi partecipa ai Comitati di Sorveglianza e chi no. In linea generale, si nota maggiore consapevolezza su queste tematiche, testimoniata dalle percentuali più alte di chi dichiara una conoscenza avanzata e dalle percentuali mediamente più basse di chi dichiara di non conoscere le aree tematiche proposte. In ogni caso la netta prevalenza, anche in questo caso, va a chi manifesta una conoscenza di base, necessitante di ulteriori approfondimenti. Tab. 4 Livello di conoscenza delle tematiche relative alle politiche del lavoro, della formazione e delle politiche sociali, tra i membri dei Comitati di Sorveglianza (val.%) Nessuno Base Avanzato Normativa nazionale e/o regionale di riferimento 2,4 41,5 56,1 Attuazione della normativa 2,4 58,5 39,0 Analisi di insieme ed andamenti dei fenomeni correlati al lavoro, alla formazione e alle politiche sociali 5,1 64,1 30,8 Miglioramento dell efficacia e dell efficienza della Pubblica Amministrazione 17,5 77,5 5,0 Buone pratiche (progetti, esperienze, normative, innovazioni, ecc.) 7,5 82,5 10,0 16

17 5. GIOVANI, LAVORO, COMPETITIVITA : I DOSSIER TEMATICI PIÙ INTERESSANTI Il progetto SPES LAB prevede la produzione di alcuni Dossier documentali tematici. Per orientarne la produzione si è chiesto di segnalare, all interno di una griglia predefinita, quali fossero quello reputati più interessanti dalla platea di rispondenti e di indicarne, eventualmente, altri non compresi nella lista proposta. Nessuna segnalazione è pervenuta su ulteriori argomenti da trattare e, tra quelli proposti, si chiedeva di comunicarne l interesse su una scala che andasse da nessuno ad alto. Prendendo in considerazione la sola voce alto abbiamo una classifica delle materie che più interessano le Parti Sociali (fig.12): al primo posto i giovani e l occupazione segnalata dal 72,5% del panel, a seguire l integrazione tra le politiche attive e passive del lavoro e la competitività del sistema produttivo, che superano il 60% di chi testimonia un alto gradimento dei relativi Dossier. Fig. 12 Gradimento alto per i dossier tematici(val.%) La conciliazione del lavoro con le esigenze familiari è la materia che fa registrare più scarso interesse, segnalato dalle percentuali di chi la marca sotto la voce nessuno o basso, seguito dal contrasto al lavoro nero, altro tema che non sembra scaldare troppo la platea degli intervistati (tab. 5). Chi siede nei Comitati di Sorveglianza dei POR o dei PON, non mostra esigenze differenziate rispetto a quelle appena illustrate (tab. 6). 17

18 Tab. 5 Interesse relativo ai seguenti dossier tematici (val. %) Nessuno Basso Medio Alto Dialogo Sociale 2,3 11,6 43,0 43,0 Giovani e occupazione 0,0 3,3 24,2 72,5 Evoluzione degli scenari economici 1,1 9,8 34,8 54,3 Competitività del sistema produttivo 0,0 3,3 33,0 63,7 Integrazione politiche attive e passive del lavoro 0,0 5,4 29,3 65,2 Conciliazione famiglia lavoro 5,4 25,0 38,0 31,5 Contrasto al lavoro nero, emersione, legalità 1,1 20,9 31,9 46,2 Tab. 6 Interesse relativo ai seguenti dossier tematici, da parte dei membri dei Comitati di Sorveglianza (val. %) Basso Medio Alto Dialogo Sociale 10,5 42,1 47,4 Giovani e occupazione 0,0 27,5 72,5 Evoluzione degli scenari economici 7,3 39,0 53,7 Competitività del sistema produttivo 2,4 34,1 63,4 Integrazione politiche attive e passive del lavoro 0,0 24,4 75,6 Conciliazione famiglia lavoro 26,8 36,6 36,6 Contrasto al lavoro nero, emersione, diffusione legalità 10,0 45,0 45,0 18

19 6. SUL WEB DOSSIER STRUTTURATI E COMMENTI DI ALTO PROFILO In riferimento al portale web di supporto al progetto SPES LAB (che potrebbe essere utilizzato anche come dispositivo di comunicazione e aggiornamento sulle tematiche di interesse delle Parti Economiche e Sociali e quale strumento per dare continuità alle attività intraprese sul campo) si è chiesto agli interlocutori di esprimere una preferenza e il livello di interesse manifestato per una serie di possibili contenuti proposti. Al primo posto, con il 70 % di manifestazioni di alto interesse, si trovano dossier strutturati sui temi del lavoro della formazione e dell occupazione. A seguire i commenti di alto profilo sui temi di attualità in materia di lavoro, formazione e occupazione (68,1%) e articoli sugli stessi argomenti (56%) per limitarsi a quelli che raccolgono più del 50% delle preferenze (fig. 13). Figura 13 Interesse alto per alcuni contenuti da inserire sul portale web di progetto (val.%) 19

20 Tra i contenuti che meno sembrano riscuotere l interesse degli intervistati (almeno di quelli che hanno risposto al panel) si segnalano: la realizzazione di una mailing list per lo scambio di esperienze ed opinioni (raccoglie il 18,7% di poco/per niente interessato a fronte del 29,7% di molto interessato ); la presenza di una agenda di eventi sui temi della formazione, del lavoro e del dialogo sociale (18,5% di poco interessati e 35% di molto interessati ) e gli approfondimenti metodologici sul dialogo sociale: il 14,3% di poco/per niente interessato a fronte di solo il 27,5% di molto interessato, la percentuale più bassa tra le opzioni proposte (tab. 7). Anche in questo caso si sono isolate le risposte di quanti partecipano ai Comitati di Sorveglianza dei POR e dei PON. I risultati sono riportati nella tabella 8 e, come si evince facilmente, non si discostano da quelli appena commentati se non di pochi decimali. Solamente in alcuni casi, come lo scarso interesse per la mailing list di scambio, i membri dei Comitati di Sorveglianza tendono a smarcarsi in modo più deciso dalla più ampia platea dei rispondenti (tab. 8). Tab.7 Interesse per i contenuti da inserire sul portale web di progetto (val. %) poco/per niente abbastanza molto Dossier strutturati sui temi del lavoro, della formazione, dell occupazione 2,2 27,2 70,7 Commenti di alto profilo sui temi di attualità in materia di lavoro, formazione, occupazione 4,4 27,5 68,1 Rubriche di attualità normativa nazionale, regionale, europea 7,6 51,1 41,3 Approfondimenti metodologici sul dialogo sociale 14,3 58,2 27,5 Guide utili (come fare per) sulla governance del FSE 12,0 41,3 46,7 Una mailing list per scambiare esperienze ed opinioni 18,7 51,6 29,7 Approfondimento di buone pratiche e progetti pilota sui temi oggetto dell intervento 6,6 44,0 49,5 Un archivio strutturato di documenti ufficiali di programmazione e regolazione 12,0 42,4 45,7 Una agenda di eventi sui temi della formazione, del lavoro e del dialogo sociale 18,5 45,7 35,9 Articoli e approfondimenti su temi del lavoro, della formazione, dell occupazione 5,5 38,5 56,0 20

21 Tab. 8 Interesse manifestato su alcuni contenuti da inserire sul portale web di progetto, da parte dei membri dei Comitati di Sorveglianza (val. %) poco/per niente abbastanza molto Dossier strutturati sui temi del lavoro, della formazione, dell occupazione 0,0 26,8 73,2 Commenti di alto profilo sui temi di attualità in materia di lavoro, formazione, occupazione 0,0 32,5 67,5 Rubriche di attualità normativa nazionale, regionale, europea 7,3 46,3 46,3 Approfondimenti metodologici sul dialogo sociale 4,9 63,4 31,7 Guide utili (come fare per) sulla governance del FSE 14,6 36,6 48,8 Una mailing list per scambiare esperienze ed opinioni 22,0 48,8 29,3 Approfondimento di buone pratiche e progetti pilota sui temi oggetto dell intervento 9,8 36,6 53,7 Un archivio strutturato di documenti ufficiali di programmazione e regolazione 12,2 41,5 46,3 Una agenda di eventi sui temi della formazione, del lavoro e del dialogo sociale 19,5 46,3 34,1 Articoli e approfondimenti su temi del lavoro, della formazione, dell occupazione 7,3 43,9 48,8 21

22 7. TUTTI VOGLIONO ESSERE COINVOLTI NEGLI EVENTI L indagine condotta si è chiusa con la richiesta e una massiccia manifestazione di interesse ad essere coinvolti negli eventi realizzati dal progetto, sia quelli territoriali (Workshop) e sia quelli a livello nazionale (Tavoli di Lavoro). La percentuale di quanti si sono mostrati interessati e, dunque, coinvolgibili è esattamente del 90% (fig.14) e la proporzione rimane identica anche separando dall intero panel, i membri dei Comitati di Sorveglianza. Fig. 14 Interesse a partecipare agli eventi previsti dal progetto (val.%) 22

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

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