Grottaminarda (AV), giugno 2010
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1 5a riunione Nazionale Grottaminarda (AV), giugno 2010 Valutazione preliminare, mediante GIS, della pericolosità fluviale indotte da variazioni morfologiche del F. Calore Civitillo itill D., Magliulo l P., Valente A. e Cartojan E. Dipartimento di Studi Geologici ed Ambientali Università degli Studi del Sannio
2 Fiume Calore NASCE: versante orientale gruppo M. Terminio (1786 m s.l.m.), dal Colle Finestra (900 m s.l.m.) presso Monte Accellica TERMINA: in sinistra del Fiume Volturno presso Amorosi LUNGHEZZA ATTUALE: circa 116 Km (di cui 74 km in Provincia di Benevento) ESTENSIONE DEL BACINO: circa Kmq PORTATA: originariamente diverse decine di mc/sec (48,4 nel 1956) attualmente una media di 9 mc/sec portata max registrata 700 mc/sec ca ( ) confluisce nel F.Volturno Benevento sorgente
3 2 ottobre 1949 quando un corso d acqua ha una capacità di trasporto inferiore al carico d acqua entra in piena, straripa e causa danni, come accadde a Benevento quel giorno Pericolosità Fluviale
4 Variazioni morfologiche dell alveo Negli ultimi decenni, l alveo del Fiume Calore ha subito notevoli variazioni morfologiche, sintetizzabili in un complessivo raccorciamento, rettificazione e restringimento dell alveo Tali processi hanno portato all abbandono, da parte del corso d acqua acqua, di superfici 2008 geomorfologiche un tempo attive, che tuttora sono localizzate nelle immediate vicinanze o, addirittura, ai bordi dell alveo attuale. Dette superfici (barre) appaiono fortemente esposte al sovralluvionamento
5 Acquisire ed elaborare dati Sono state analizzate le variazioni avvenute lungo il tratto della provincia di Benevento mediante ArcView GIS. Tale software ha permesso sia un analisi aerofotografica e cartografica finalizzata all acquisizione di dati geomorfologici, sia una successiva elaborazione degli stessi ai fini di una determinazione, anche quantitativa, della distribuzione spaziale delle aree a diversa pericolosità associata alla morfodinamica fluviale.
6 GIS Strumento t imprescindibile i nel processo di individuazione, delimitazione e quantificazione dell estensione estensione delle superfici soggette a sovralluvionamento aree a pericolosità fluviale diretta Ha consentito il raffronto diretto, anche quantitativo, tra le caratteristiche dell alveo e delle forme fluviali in anni diversi nel presente studio 1957 e 1998 su supporto cartografico e/o aerofotografico opportunamente georeferenziato L analisi aerofotografica ha permesso di valutare l uso luso del suolo su queste superfici, permettendo di evidenziare quelle in cui un eventuale piena potrebbe indurre le conseguenze più nefaste
7 Procedimento Georeferenziazione delle tavolette IGMI (scala 1:25.000) del 1957 e di ortofoto alla scala nominale 1: del Digitalizzazione, in ambiente GIS, dell alveo del F. Calore e della centreline. Digitalizzazione, in ambiente GIS, di elementi antropici (ponti, siti di estrazione di inerti fluviali, insediamenti urbani, ecc.).
8 segue procedimento Digitalizzazione, in ambiente GIS, e successiva classificazione delle barre fluviali nei due anni considerati. Calcolo in automatico, mediante software GIS, dell area di ciascuna barra.
9 Le scarpate di erosione con la medesima metodologia, sono state individuate e quantificate tutte le scarpate di erosione fluviale poste ai bordi o nelle immediate vicinanze dell alveo. Lungo di esse, la pericolosità è associata a fenomeni di crollo, che risultano favoriti dallo scalzamento al piede indotto dal corso d acqua aree a pericolosità fluviale indiretta Tale pericolosità è stata valutata come massima per quelle scarpate che bordano l alveo attivo, e soggette, pertanto a scalzamento al piede continuo e moderata-bassa per quelle che bordano internamente le superfici più esposte al sovralluvionamento.
10 Ad esempio, poco prima di Benevento (tratto tt mediano)
11 lungo la Valle Telesina (tratto inferiore)
12 nel tratto prossimo alla confluenza
13 Concludendo, sulla pericolosità delle superfici determinate quantitativamente e definite nello spazio attraverso il GIS, si nota una maggioranza in aree antropizzate e quindi equivalenti ad aree a rischio per coltivazioni e non solo!
14 e su quella delle scarpate determinate come le superfici attraverso il GIS, si nota una maggioranza nel numero in quelle ad alta pericolosità, ma le stesse si equivalgono con quelle a minore pericolosità, che non sono tralasciabili perché sono distanti dall alveo attuale
15 5a riunione Nazionale Grottaminarda (AV), giugno 2010 Grazie per l attenzione!
Variazioni del profilo di fondo alveo
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Variazioni del profilo di fondo alveo
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