CeSFAM Centro servizi per le foreste e le attività della montagna
|
|
- Rosalinda Cappelletti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna CeSFAM Centro servizi per le foreste e le attività della montagna
2 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna Servizio gestione foreste regionali e aree protette tel s.foreste.agrifor@regione.fvg.it CeSFAM Centro servizi per le foreste e le attività della montagna CeSFAM Centro servizi per le foreste e le attività della montagna cs.foreste.agrifor@regione.fvg.it sito web: Uffici: via Roma n. 40 tel fax Laboratori: via Nazionale n. 1 tel Convitto: piazza XXI e XXII luglio n. 1 tel Coordinamento Editoriale: dott. Enrico Marinelli Testi: dott. Matteo De Cecco Foto: Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna Grafica e impaginazione: arch. Adriana Stroili Stampa: Graphis, Fagagna Finito di stampare nel mese di ottobre 2004
3 FINALITÀ DEL CENTRO SERVIZI INDICE FINALITÀ DEL CENTRO SERVIZI p. 3 OBIETTIVI p. 4 COLLOCAZIONE, CARATTERISTICHE E STRUTTURA p. 6 ATTIVITÀ DIDATTICA E SERVIZI p. 10 CORSI FORMATIVI ATTIVABILI PRESSO IL CeSFAM p. 11 COLLABORAZIONI TRANSFRONTALIERE p. 12 Il Centro servizi per le foreste e le attività della montagna (CeSFAM) è il punto di riferimento della Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per l attività formativa nel settore forestale. Mediante tale struttura la Regione si propone di contribuire allo sviluppo delle risorse del territorio montano e di qualificare le risorse umane operanti nel settore dell'economia forestale, oggi in grave stato di sofferenza. Le foreste del Friuli Venezia Giulia costituiscono un importante patrimonio naturale e sociale in grado di contribuire allo sviluppo del territorio montano; si ritiene perciò indispensabile valorizzare le molteplici attività tipiche dell ambiente montano connesse al bosco, alla lavorazione del legno, all agricoltura di montagna, alla caccia, alla protezione civile e antincendio, alla difesa del suolo. Queste attività, oltre a consentire una gestione attiva ed una concreta salvaguardia dell ambiente naturale montano, costituiscono nel contempo importanti sbocchi professionali per le nuove generazioni. Per questi motivi l Amministrazione regionale vuole fornire un concreto sostegno alle imprese boschive artigiane, alle imprese ed alle cooperative agroforestali, ai proprietari dei boschi, agli operatori, ai tecnici ed ai professionisti legati alla filiera foresta-legno. Nella convinzione che la ripresa dell economia forestale debba essere fondata sulla capacità di tenere il passo con l'innovazione tecnica, elevare il livello di professionalità degli addetti e migliorare la produttività, non c'è dubbio che la formazione e l aggiornamento professionale siano condizioni e strumenti indispensabili anche nel settore forestale. La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha varato delle norme per stimolare il cambiamento dei modelli gestionali delle proprietà forestali allo scopo di favorire la piena valorizzazione del prodotto legnoso, per esempio attraverso la certificazione di gestione forestale sostenibile (PEFC), e dare maggiore sicurezza economica alle imprese boschive. Vi è, pertanto, anche la necessità di effettuare delle esercitazioni pratiche su sistemi gestionali innovativi, largamente praticati negli altri paesi europei ma poco diffusi in Italia. Sulla base di tali presupposti, il CeSFAM fornisce servizi formativi articolati in corsi brevi, modulari, in base alle effettive esigenze di formazione provenienti dai diversi settori produttivi e dagli Uffici regionali competenti per le attività dell area montana. 3
4 OBIETTIVI Monitorare l effettiva domanda dell utenza interessata alla formazione degli addetti nei diversi settori forestali ed ambientali e predisporre i conseguenti programmi formativi. Qualificare ed aggiornare gli addetti alle utilizzazioni forestali per rendere possibile la gestione sostenibile del patrimonio forestale. Migliorare la sicurezza per gli operatori nell uso delle attrezzature forestali di ogni tipo. Favorire la diffusione di una meccanizzazione forestale di livello avanzato e di nuovi modelli organizzativi del lavoro in bosco, finalizzati ad una produttività superiore rispetto ai sistemi tradizionali e ad un conseguente abbassamento dei costi. Contribuire alla verifica dell idoneità richiesta per l abilitazione tecnica delle imprese forestali. Sostenere i proprietari boschivi ed i tecnici di settore nello sviluppo di sistemi gestionali più rispondenti alle attuali necessità di mercato, mediante una precisa qualificazione ed una efficace commercializzazione del legname tondo a strada, con lo scopo di far emergere il più alto valore possibile della risorsa legno. Divenire punto di riferimento per le scuole di ogni ordine e grado nella realizzazione di progetti di educazione ambientale e forestale in area montana. Fornire collaborazioni formative e logistiche ai corsi di laurea in Scienze forestali ed ambientali delle Università italiane. Proporre una struttura di supporto formativo per gli addetti alla gestione faunistico-venatoria del territorio montano. Offrire i servizi necessari per gli Istituiti e le Associazioni che svolgono attività di promozione e formazione professionale nei settori forestali ed ambientali. Collaborare con la Protezione civile della Regione per la formazione degli addetti e dei volontari coinvolti nelle emergenze causate da incendi boschivi e da catastrofi naturali. Curare l organizzazione di manifestazioni, convegni ed iniziative promozionali di competenza della Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna. Ampliare la conoscenza delle funzioni della foresta e soprattutto degli aspetti naturalistici, ambientali e turistico-ricreativi. Valorizzare le potenzialità della biomassa legnosa e promuovere ogni utile iniziativa finalizzata a favorire la raccolta del legno per usi energetici. Fornire supporto formativo agli operatori del comparto legno per la produzione di segati e semilavorati. 4 5
5 COLLOCAZIONE, CARATTERISTICHE E STRUTTURA Collocazione geografica del CeSFAM Il Centro servizi è situato a, nell ambito delle Alpi Carniche, e grazie alla sua collocazione si trova in una posizione ottimale come punto di riferimento per le attività formative e di aggiornamento professionale nel settore forestale ed ambientale in territorio montano. La vicinanza con l Austria e la Slovenia fornisce la possibilità di promuovere percorsi formativi innovativi, finalizzati alla organizzazione del ciclo produttivo del legname, grazie al confronto transfrontaliero con le più avanzate scuole pratiche di lavoro in ambito forestale. Risorse umane Il Centro dispone di propri tecnici e istruttori forestali, oltre che di collaboratori esterni specializzati, in grado di trasmettere professionalità ed innovazione nel taglio ed esbosco del legname con il più rigoroso rispetto delle norme di sicurezza. Per i corsi relativi alle varie tematiche forestali ed ambientali il Centro si avvale, oltre che di personale regionale, anche di consulenti esterni specializzati nei diversi settori. Caratteristiche forestali ed ambientali Grazie alla variabilità delle caratteristiche geolitologiche e climatiche del territorio montano della Regione, le foreste del Friuli Venezia Giulia sono un laboratorio particolarmente interessante e diversificato dove svolgere attività di formazione di tipo pratico. Tali peculiarità ambientali, che si esprimono in una elevata biodiversità, hanno dato vita a numerose tipologie forestali presenti nei diversi ambienti del territorio regionale. Questa articolata realtà forestale rende possibile l applicazione di diversificati sistemi di lavoro in bosco, dando l opportunità di effettuare esercitazioni pratiche finalizzate alla piena valorizzazione delle risorse naturali rinnovabili e disponibili. Convitto È una moderna struttura situata in centro a Paluzza, con una ricettività complessiva di 90 posti letto. Le camere, per due o tre persone, sono dotate di servizi e guardaroba. Il convitto è attrezzato con cucina autonoma e un accogliente sala da pranzo. Nello stesso immobile è disponibile una sala conferenze con circa 90 posti, un'aula didattica ed una saletta fitness. Aule ed uffici Adiacente al convitto è ubicato l immobile destinato a sede amministrativa e didattica, con uffici di segreteria e quattro aule, dotate di attrezzature informatiche. 6 7
6 Laboratori Il parco macchine e le attrezzature tecniche per l attività formativa sono dislocati in una struttura separata, che accoglie anche il laboratorio di falegnameria, l'officina meccanica, un aula didattica e le necessarie aree esterne per esercitazioni. Laboratorio e officina sono il punto di riferimento per l informazione tecnica e per la formazione pratica sull uso delle attrezzature forestali e di manutenzione ambientale (motoseghe e decespugliatori, trattore forestale, trattori agricoli con allestimento forestale, gru a cavo mobile, verricelli, frese, terratrac, ecc). Per specifiche esigenze formative il Centro può disporre di altre attrezzature in dotazione ai Servizi regionali, oppure messe a disposizione da ditte specializzate operanti nel settore forestale. Cantieri didattici: la foresta regionale di Pramosio Per le esercitazioni in bosco, il Centro servizi dispone della foresta regionale di Pramosio (circa 175 ettari) che ha ottenuto, come tutte le altre foreste regionali, la certificazione PEFC; è ubicata a monte di Paluzza, servita da viabilità forestale e facilmente raggiungibile. La foresta di Pramosio, caratterizzata in prevalenza da piceo - abieteti, peccete, e piceo - faggeti, con attitudine sia produttiva sia protettiva, è sede di cantieri forestali allestiti in permanenza per le attività formative di taglio ed esbosco. Inoltre le caratteristiche naturali e faunistiche della foresta regionale consentono non solo di insegnare la gestione forestale secondo i criteri della selvicoltura naturalistica, ma anche di poter sviluppare percorsi didattici di educazione ambientale, adatti alle scuole di ogni ordine e grado. Nel compendio silvo-pastorale di Pramosio si trova malga Pramosio, con 200 ettari di pascolo, regolarmente monticata e dotata di strutture zootecniche e casearie moderne nonché di un confortevole agriturismo recentemente ristrutturato: per tali caratteristiche malga Pramosio può essere considerata come sede privilegiata a livello regionale per esperienze didattiche in quota e per iniziative formative legate all'alpicoltura ed alle attività in malga. Infine, il Centro può disporre di ulteriori superfici boscate di proprietà regionale per specifiche esigenze didattiche, sia in area alpina, che prealpina e planiziale, oppure di limitrofi appezzamenti boscati, messi a disposizioni dagli Enti locali proprietari. 8 9
7 ATTIVITÀ DIDATTICA E SERVIZI CORSI FORMATIVI ATTIVABILI PRESSO IL CeSFAM Il Centro servizi è a disposizione per concordare progetti formativi costruiti in base alle esigenze dell utenza ed in relazione alla disponibilità delle strutture e del personale. Il programma dei corsi viene aggiornato periodicamente in funzione delle specifiche esigenze espresse dall Amministrazione regionale, dagli Enti locali, dalle Associazioni di categoria, dagli istituti od organismi privati che svolgono attività di formazione e di aggiornamento professionale, dalle Scuole medie e dagli Istituti scolastici superiori, dalle Università. Per tali iniziative il Centro mette a disposizione le proprie strutture logistiche (aule, laboratori, attrezzature didattiche, sala conferenze, servizi di docenza e di foresteria). Le attività formative sono gratuite per soggetti privati ed Enti pubblici aventi sede in Regione e che operano per la difesa e lo sviluppo del territorio montano. In tutti gli altri casi i servizi di docenza e la logistica sono a pagamento. Su richiesta, il Centro può fornire, a pagamento, sia servizi logistici a supporto delle iniziative didattiche gestite da terzi, sia servizi di mensa e pernottamento. In base alla tipologia del corso, al soggetto richiedente, al grado di specializzazione desiderato, il Centro concorda di volta in volta il costo del servizio, nel rispetto degli indirizzi dati dall Amministrazione regionale. Impiego delle motoseghe Impiego dei trattori forestali Impiego dei verricelli forestali Impiego delle gru a cavo Impiego di Harvester e Forwarder Selvicoltura e gestione forestale sostenibile Criteri progettuali per la costruzione delle strade forestali Qualificazione del tondame Commercializzazione e marketing dei prodotti legnosi Impiego delle biomasse forestali a fini energetici Didattica forestale ed ambientale Tecnologia e carpenteria del legno Manutenzione del verde urbano Tecniche di ingegneria naturalistica nella difesa del suolo e nella manutenzione ambientale 10 11
8 COLLABORAZIONI TRANSFRONTALIERE La Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna ha attivato specifiche collaborazioni di tipo formativo con la vicina Austria ed in particolare con la Scuola forestale statale di Ossiach per affrontare e risolvere congiuntamente le problematiche formative inerenti alla razionalizzazione del processo produttivo del legname, dal bosco alla segheria. Grazie a tale collaborazione transfrontaliera il Centro servizi è in grado di offrire esperienze formative integrate con la scuola forestale austriaca, al fine di far conoscere nella pratica e in dettaglio i sistemi di gestione forestale praticati nella vicina Carinzia. I corsi attivabili con tali modalità, previo raggiungimento di un numero minimo di utenze, sono riferiti alle principali attività forestali: dalla progettazione degli interventi di utilizzazione boschiva, alla commercializzazione del legname, ai moderni criteri di progettazione e di costruzione di viabilità forestale. Al CeSFAM è stata anche delegata la collaborazione, per conto della Direzione centrale, alla realizzazione del progetto denominato La via del legno, nell ambito dell iniziativa comunitaria interreg III Italia-Austria. Nel prossimo futuro la Direzione centrale intende avviare similari rapporti di cooperazione anche con la confinante Slovenia ed in particolare con la Scuola forestale di Postumia. CeSFAM Centro servizi per le foreste e le attività della montagna Servizi a pagamento di pernottamento e mensa Tutti gli utenti dei corsi Servizi a pagamento di segreteria, di logistica, utilizzo aule per corsi autogestiti Istituti ed Enti vari pubblici e privati Servizi di docenza a pagamento Istituti di formazione pubblici e privati, comprese università, scuole e organizzazioni professionali Servizi di docenza gratuita svolti dal personale regionale Operai, tecnici e liberi professionisti del settore forestale che lavorano nella Regione Friuli Venezia Giulia TM PEFC/ Promuoviamo l uso sostenibile delle foreste 12
9 CeSFAM Centro servizi per le foreste e le attività della montagna Uffici: via Roma n. 40 tel fax cs.foreste.agrifor@regione.fvg.it sito web: Laboratori: via Nazionale n. 1 tel Convitto: piazza XXI e XXII luglio n. 1 tel
ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE VENETO BANDI DI FINANZIAMENTO APERTI CHE RIGUARDANO IL SETTORE LEGNO ENERGIA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE VENETO BANDI DI FINANZIAMENTO APERTI CHE RIGUARDANO IL SETTORE LEGNO ENERGIA ASSE 1 MISURA 121 MISURA 121 M Ammodernamento delle Aziende Agricole in montagna
DettagliPER FARE UN TAVOLO CI VUOLE
PER FARE UN TAVOLO CI VUOLE La riscoperta dei vecchi mestieri e nuove opportunità imprenditoriali legate al legno Partner DESTINATARI DEL PROGETTO: giovani dai 16 ai 35 anni PROVINCE COINVOLTE: n 2 province
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione
DettagliACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA
ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
DettagliAnno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.
Università degli Studi di Bergamo Centro Servizi del Volontariato Anno Accademico 2005/2006 3 Corso di perfezionamento Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale Presentazione Giunto
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliINTESA PROGRAMMATICA D AREA DELLA PEDEMONTANA DEL GRAPPA E DELL ASOLANO NOVITA
NEWSLETTER N. 5 del 6 settembre 2007 NOVITA INIZIATIVE ED INTERVENTI REGIONALI A FAVORE DELL'EDILIZIA SOSTENIBILE (BUR N. 72/07) SCADENZA: 16/10/2007 Con la delibera Regionale del 31 luglio 2007 la Giunta
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliIDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA
IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e
Dettagli-Dipartimento Scuole-
CONSULTORIO AUGUSTA PINI -Dipartimento Scuole- 1 SERVIZI e PROGETTI ATTIVATI NELL ANNO 2012/2013 NELLE SCUOLE D INFANZIA DI BOLOGNA. RELAZIONE PER L ISTRUTTORIA PUBBLICA SUL TEMA I servizi educativi e
DettagliI NUOVI ISTITUTI TECNICI
Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito
DettagliIL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliACCORDO TRA INAIL DIREZIONE REGIONALE LAZIO CNA ROMA
ACCORDO TRA INAIL DIREZIONE REGIONALE LAZIO e CNA ROMA L'Istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro - Direzione Regionale Lazio (di seguito denominato INAIL Lazio), nella persona
DettagliEnergia da Biomasse. Prospettive ed opportunità nell uso di fonti rinnovabili
Energia da Biomasse Prospettive ed opportunità nell uso di fonti rinnovabili Accordo di Programma Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Regione Abruzzo Iris Flacco Energy Manager Regione
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliPERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE
Allegato B) PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE 1. SOGGETTI ATTUATORI DELLE INIZIATIVE DI FORMAZIONE Sono soggetti attuatori delle iniziative di formazione di cui al presente decreto i
DettagliLe proprietà collettive: una risorsa per la gestione del paesaggio montano
Piano paesaggistico regionale Il paesaggio montano Prato Carnico, 13 aprile 2015 Le proprietà collettive: una risorsa per la gestione del paesaggio montano Nadia Carestiato La proprietà collettiva Istituzione
DettagliA scuola con il cigno. proposte per la scuola A.S. 2013 2014
A scuola con il cigno proposte per la scuola A.S. 2013 2014 1 Centro di educazione ambientale Varese Ligure e Val di Vara Il Centro svolge attività educative in materia di educazione ambientale e sviluppo
DettagliREGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia
Centro Territoriale di Supporto Calcedonia Istituto Comprensivo Calcedonia Via A. Guglielmini, 23 - Salerno Tel: 089792310-089792000/Fax: 089799631 htpp//www.icscuolacalcedoniasalerno.gov.it REGOLAMENTO
DettagliProgetto ScopriNatura Anno Scolastico 2015-2016
Progetto ScopriNatura Anno Scolastico 2015-2016 Invito alla conoscenza dei boschi e degli ambienti naturali Educazione ambientale per le scuole primarie e secondarie, di primo e secondo grado Il Centro
DettagliREGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
Istituto Statale di Istruzione Superiore Devilla Dessì La Marmora - Giovanni XXIII Via Donizetti, 1 Via Monte Grappa, 2-07100 Sassari, Tel 0792592016-210312 Fax 079 2590680 REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE
DettagliCHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it
CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del
DettagliCampus scientifico e didattico del biomedicale Tecnologie della vita. Organi di indirizzo e gestione Piano annuale 2013-14
Campus scientifico e didattico del biomedicale Tecnologie della vita Organi di indirizzo e gestione Piano annuale 2013-14 1 Premessa Il progetto di campus biomedicale è finalizzato ad apprendere competenze
DettagliPIANO D AZIONE ENEPOLIS CONCLUSIONI
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice CONCLUSIONI Le attività iniziali del progetto sono state realizzate in un arco di tempo di
DettagliA.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti
L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)
PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra
DettagliIL PERCORSO DELLA REGIONE TOSCANA IL PROGETTO DI FORMAZIONE DEGLI OPERAI FORESTALI PUBBLICI
FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO AL LAVORO IN BOSCO 10 ANNI DI ATTIVITA DEL CENTRO DI ADDESSTRAMENTO DI RINCINE IL PERCORSO DELLA REGIONE TOSCANA IL PROGETTO DI FORMAZIONE DEGLI OPERAI FORESTALI PUBBLICI Enrico
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE. Regolamento. del gruppo di lavoro sull handicap. Regolamento GLHI. Ai sensi dell art. 15 c.
ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE Regolamento Regolamento GLHI del gruppo di lavoro sull handicap Ai sensi dell art. 15 c. L 104/92 Approvato dal Consiglio di stituto in data 08/07/2013 1 Gruppo di Lavoro
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA. L Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio. Club Alpino Italiano Gruppo Regionale Lazio. in tema di Collaborazione formativa
PROTOCOLLO D INTESA TRA L Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e Club Alpino Italiano in tema di Collaborazione formativa L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO, di seguito denominato USR Lazio,
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA ATTIVITÀ PROMOZIONALE
Pagina 1 di 5 0. INDICE 0. INDICE... 1 1. PREMESSA... 2 2. INIZIATIVE PROMOZIONALI... 2 3. DIRETTA... 3 3.1 Incontri e tavole rotonde... 3 3.2 Attività promozionale per le matricole... 4 4. VALUTAZIONE...
Dettagli(D.M. 270/2004) Classe: L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali
Agraria Laurea in Scienze agrarie 9 Corso di laurea in Scienze agrarie DURATA NORMALE 3 anni CREDITI 180 SEDE Udine ACCESSO Libero (D.M. 270/2004) Classe: L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali
DettagliGestione forestale buone pratiche e valorizzazione dei prodotti legnosi quali strumenti per rilanciare l economia montana
Gestione forestale buone pratiche e valorizzazione dei prodotti legnosi quali strumenti per rilanciare l economia montana 1 Tarvisio, 8 marzo 2013 Studio Tecnico Forestale Provincia di Trento 6.206 km2
DettagliREGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1
REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 Art. 1. FINALITA Presso la Facoltà di Giurisprudenza dell Università di Trieste è istituito il Master Universitario
DettagliLa formazione professionale forestale in Piemonte
La formazione professionale forestale in Piemonte V. Debrando 1, V. Motta Fre 1, P. Brenta 2 1 Regione Piemonte, Dir. Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste 2 Istituto per le Piante
DettagliFormazione Tecnica TM
Formazione Tecnica TM Migliorare le competenze e la professionalità delle persone Mappatura competenze auspicate Formazione Formazione continua Test competenze possedute Corsi e seminari di formazione
DettagliIstituto Tecnico Superiore per l Aerospazio
Istituto Tecnico Superiore per l Aerospazio Presentazione del nuovo corso di Istruzione Tecnica Superiore inserito nei percorsi di Alta Formazione previsti dal Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca.
DettagliIl Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008
Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze PISA 3 dicembre 2008 SOMMARIO Il documento ufficiale Esempio di test I punti del documento ufficiale della Conferenza delle Facoltà di Scienze Necessità di
DettagliValorizzazione e tutela dell ambiente e del territorio montano
Corso di laurea triennale Scienze Agrarie e Alimentari Valorizzazione e tutela dell ambiente e del territorio montano Anno Accademico 201/201 Corso di Laurea Triennale in VALORIZZAZIONE E TUTELA DELL AMBIENTE
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA DIFFUSIONE E VALORIZZAZIONE DEGLI ORTI URBANI DENOMINATO SINTETICAMENTE PROGETTO NAZIONALE ORTI URBANI.
PROTOCOLLO D INTESA PER LA DIFFUSIONE E VALORIZZAZIONE DEGLI ORTI URBANI DENOMINATO SINTETICAMENTE PROGETTO NAZIONALE ORTI URBANI Tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nella
DettagliRisultati del percorso di ascolto del partenariato I FOCUS GROUP TEMATICI. Sabrina Speciale - Servizio Agricoltura Forestazione e Pesca
Risultati del percorso di ascolto del partenariato I FOCUS GROUP TEMATICI Sabrina Speciale - Servizio Agricoltura Forestazione e Pesca Il processo di programmazione a che punto siamo PARTENARIATO Strategia
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società
DettagliREGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO
REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In
DettagliP R O T O C O L LO D I N T E S A
Piano strategico della Provincia di Treviso P R O T O C O L LO D I N T E S A tra Provincia di treviso ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO C.o.n.i. comitato di treviso per la Concessione di mutui agevolati
DettagliPIANO DI LAVORO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 5 SOSTEGNO AI DOCENTI IN AMBITO METODOLOGICO-DIDATTICO E PER LA VALUTAZIONE. Prof.
PIANO DI LAVORO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 5 SOSTEGNO AI DOCENTI IN AMBITO METODOLOGICO-DIDATTICO E PER LA VALUTAZIONE Prof.ssa Rita NOTTURNO L attività della funzione strumentale Sostegno ai docenti in
DettagliCentro di Formazione Professionale
Centro di Formazione Professionale 1 PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO L Istituto Scolastico Sistema è un Centro di formazione Professionale che opera nel campo della formazione e dell'aggiornamento professionale
DettagliIl Centro Formazione Professionale di Milano via della Chiusa Fondazione ENAC Lombardia C.F.P. Canossa. Il mestiere d insegnare un mestiere
Il Centro Formazione Professionale di Milano via della Chiusa Fondazione ENAC Lombardia C.F.P. Canossa Il mestiere d insegnare un mestiere Il Centro Formazione Professionale di Milano via della Chiusa
DettagliL A FOR MAZIONE A PAR MA, DA L 1987
CO M PA N Y P R O F I L E L A FOR MAZIONE A PAR MA, DA L 1987 2 3 CISITA PARMA. La formazione a Parma, dal 1987 Cisita I NUMERI DI CISITA PARMA AZIENDE CLIENTI - 1.061 ORE DI FORMAZIONE EROGATE - 38.132
DettagliRiccardo Lega Coordinatore del progetto EQDL c/o il Polo Qualità di Napoli
Polo della Qualità di Napoli: Il Laboratorio EQDL per conseguire Un progetto ponte fra Scuola e Nuove professionalità del mondo del Lavoro Riccardo Lega Coordinatore del progetto EQDL c/o il Polo Qualità
DettagliProvincia di Pordenone
REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE POLITICHE DEL LAVORO E POLITICHE SOCIALI Regolamento Forum delle Fattorie Sociali della Provincia di Pordenone Art. 1 1. Con la finalità di sviluppare
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliAVVISO PUBBLICO AI COMUNI RICADENTI NELL AREA DEL G.A.L
AVVISO PUBBLICO AI COMUNI RICADENTI NELL AREA DEL G.A.L. MAIELLA VERDE PER LA PARTECIPAZIONE AD UN PROGETTO FINALIZZATO ALLA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE SOTTOUTILIZZATE PREMESSA Da molti anni il patrimonio
DettagliRelazione sullo svolgimento della Funzione Strumentale stranieri A.S. 2014-2015
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI VIA MANIAGO Via Maniago, 30 20134 Milano - cod. mecc. MIIC8D4005 Relazione sullo svolgimento della Funzione Strumentale stranieri A.S. 2014-2015 Affidata dal Collegio Docenti
DettagliSTATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO
STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO FINALITÀ E SCOPI Art. 1 L Associazione è costituita al fine di sostenere le scuole aderenti nel raggiungimento dei fini istituzionali
Dettagli2 Bollettino PSR 2014-2020 Pag. 1
2 Bollettino PSR 2014-2020 Pag. 1 1. Trasferimento delle conoscenze ed azioni di informazione SOTTOMISURA 1.1. FORMAZIONE E ACQUISIZIONE DI COMPETENZE Operazione 1.1.a Formazione ed acquisizione di competenze
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
Dettaglic. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca;
(ALLEGATO 1) Estratto dallo Statuto della Fondazione per la Ricerca e l Innovazione Art. 3 Finalità 1. La Fondazione non ha fini di lucro, e ha lo scopo di realizzare, in sintonia con le strategie e la
DettagliREGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE
Dettagli(Impresa Formativa Simulata)
Progetto I.F.S. (Impresa Formativa Simulata) Anno Scolastico 2010/2011 Referenti Sellitto Gianpaolo De Crescenzo Nicola Informazioni sull Impresa Formativa Simulata L'impresa formativa simulata è un modello
DettagliLa costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dell IFTS
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione generale per l istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni La costituzione degli
DettagliCONVENZIONE QUADRO TRA L UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA DI NAPOLI L AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI
Allegato A alla delibera n. 458/15/CONS CONVENZIONE QUADRO TRA L UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA DI NAPOLI E L AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI La presente convenzione quadro regola
DettagliKEN PARKER SISTEMI s.r.l.
KEN PARKER SISTEMI s.r.l. UN PARTNER PER L EUROPA UNA RISORSA PER L ENERGIA E PER L AMBIENTE Sede Amministrativa ed Operativa: Via Carlo Conti Rossini, 95 00147 Roma Tel.: +39 06 93578047 Fax.:+39 06 93578048
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01)
TITOLO DEL PROGETTO: Storiche biblioteche crescono ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETT e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) OBIETTIVI DEL
DettagliSEZIONE CONEGLIANO VITTORIO VENETO
SEZIONE CONEGLIANO VITTORIO VENETO Elaborata a cura del U.N.U.C.I. Gruppo Provinciale Protezione Civile Ten. F. MESSINA Non dobbiamo mai dare per scontato che a risolvere i nostri problemi siano sempre
DettagliLa Certificazione di sostenibilità ambientale degli edifici: il Protocollo ITACA e il marchio di qualità ESIT
24 GIUGNO 2011, Roma, Città dell Altra Economia - Sala Renato Biagetti La Certificazione di sostenibilità ambientale degli edifici: il Protocollo ITACA e il marchio di qualità ESIT Con il Patrocinio del
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliIL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DettagliDIRETTIVE INTERNE D ACCERTAMENTO DELLA QUALITÀ PRESSO L UNIVERSITÀ DELLA SVIZZERA ITALIANA (QA USI)
DIRETTIVE INTERNE D ACCERTAMENTO DELLA QUALITÀ PRESSO L UNIVERSITÀ DELLA SVIZZERA ITALIANA (QA USI) Entrata in vigore: 1 maggio 2007 Servizio Qualità USI - Servizio Ricerca USI-SUPSI Page 1 Accertamento
DettagliGESTIONE DELLA FORMAZIONE E
08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.
Dettagli2. L offerta Formativa
INDIRIZZO TECNICO INDIRIZZI PROFESSIONALI Istituto di Istruzione Secondaria Superiore 2. L offerta Formativa L offerta formative comprende percorsi quinquennali di istruzione professionale e un percorso
Dettagli5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI
5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla
DettagliAllegato alla Delibera n. 89 CdA del 9 luglio 2014 ACCORDO QUADRO
ACCORDO QUADRO tra Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (di seguito denominato CNR), C.F. 80054330586, con sede in Roma, Piazzale Aldo Moro n. 7, rappresentato dal Prof. Luigi Nicolais, in qualità di
DettagliSCHEDA DI RILEVAZIONE
Allegato 3 RICERCA: SCUOLA ED IMMIGRAZIONE SCHEDA DI RILEVAZIONE PROGETTO OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA CONDIZIONE DEGLI IMMIGRATI E SULLO STATO DEI PROCESSI DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE NELLE REGIONI
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliIl Consiglio, premesso - che l Avvocatura italiana è chiamata ad una maggiore e quanto mai sensibile cura della propria competenza, professionalità e
Il Consiglio, premesso - che l Avvocatura italiana è chiamata ad una maggiore e quanto mai sensibile cura della propria competenza, professionalità e preparazione, nell interesse della tutela dei più rilevanti
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
DettagliAREA PROFESSIONALIZZANTE RELAZIONE FINALE
AREA PROFESSIONALIZZANTE RELAZIONE FINALE 11 maggio 2015 Il progetto dell area professionalizzante della classe 5^ serale di alternanza scuola/lavoro si è sviluppato con stage gestiti in modo personalizzato
DettagliDIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale
I professionisti del care Figure professionali la cui definizione e formazione è di competenza Ministeriale (Università) Medici Assistente Sociale Fisioterapista Infermiere professionale Terapista della
DettagliINDIRIZZO TRASpORTI E LOGISTICA Profilo Trasporti e Logistica
Indirizzo Trasporti e logistica Profilo Il Diplomato in Trasporti e Logistica: ha competenze tecniche specifiche e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento delle attività inerenti la progettazione,
DettagliIl percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna
Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte
DettagliDELIBERAZIONE N. 52/16 DEL 23.12.2014
Oggetto: D.Lgs. 14.8.2012, n. 150 e decreto interministeriale 22 gennaio 2014. Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Direttive per l'attuazione nella Regione Sardegna
DettagliRegione Umbria - Direzione Attività produttive e Sviluppo economico, Istruzione, Formazione, Lavoro
ACCORDO PER LA SPERIMENTAZIONE IN UMBRIA DEL SOFTWARE PER L ORIENTAMENTO S.OR.PRENDO ITALIA Soggetti partecipanti: Regione Umbria - Direzione Attività produttive e Sviluppo economico, Istruzione, Formazione,
DettagliPROGETTO INTERCULTURALE DI RETE
CENTRO DI ALFABETIZZAZIONE IN ITALIANO L2 Istituto Comprensivo C. Angiolieri Siena Centro di Alfabetizzazione Italiano L2 C. Angiolieri Scuola Secondaria di II grado Scuola Secondaria di I grado Scuola
DettagliLaurea magistrale in Economia e politiche del territorio e dell impresa. LM 56 (Scienze dell economia)
Laurea magistrale in Economia e politiche del territorio e dell impresa LM 56 (Scienze dell economia) PRESENTAZIONE La laurea magistrale in Economia e politiche del territorio e dell impresa è orientata
DettagliBANDO. Progetti di formazione per il volontariato
BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione
DettagliI programmi del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per lo sviluppo strategico del settore in Italia
I programmi del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per lo sviluppo strategico del settore in Italia Commissione Nazionale per l Energia Solare, CNES Struttura dell intervento
DettagliI nuovi Istituti Professionali
I nuovi Istituti Professionali Regolamento recante norme concernenti il riordino degli Istituti professionali ai sensi dell articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla
DettagliRAFFORZARE LA FILIERA DEL LEGNO LOCALE: IL CASO PRATICO DELLE VALLI DI LANZO
RAFFORZARE LA FILIERA DEL LEGNO LOCALE: IL CASO PRATICO DELLE VALLI DI LANZO Fernanda Giorda dottore forestale PREMESSA Le Valli di Lanzo sono situate in provincia di Torino, tra Valle di Susa e Canavese.
Dettagli14/09/2010. Condino, 11 settembre 2010. Maura Gasperi -
Progetto pilota - ricerca per la valorizzazione del legno in Valle del Chiese Condino, 11 settembre 2010 Maura Gasperi - 1 Obiettivi ricerca Dare avvio alla sperimentazione in Valle del Chiese del Piano
DettagliCONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO
CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata
DettagliPreso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;
Richiamate le delibera del Cda n. 20 del 30/12/2010 e dell Assemblea n. 5 del 13/06/2013 con le quali si recepisce il trasferimento all Unione dei Comuni il servizio per la gestione in forma associata
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE
Comune di Casalecchio di Reno Provincia di Bologna REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 2005
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO NELL ISTITUZIONE SCOLASTICA DELLA PROVINCIA DI CATANIA TRA
PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO NELL ISTITUZIONE SCOLASTICA DELLA PROVINCIA DI CATANIA TRA Il Prefetto di Catania rappresentato dalla Dott.ssa Anna
DettagliProspettive per l EGE: legge 4/2013. Michele Santovito. 9 maggio 2014
Prospettive per l EGE: legge 4/2013 Michele Santovito 9 maggio 2014 Esempio di EGE Esempio di percorso fatto per arrivare ad avere il titolo di EGE: - Laurea in chimica - 10 anni di esperienza in un azienda
DettagliLAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DELL INGEGNERIA AGRARIA
LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DELL INGEGNERIA AGRARIA Classe 77/S - Scienze e Tecnologie agrarie Coordinatore: prof. Pasquale Dal Sasso Tel. 0805442962; e-mail: dalsasso@agr.uniba.it Premessa In base
Dettaglinell ambito del progetto
FREE PA 2009 Informazione e formazione dei funzionari tecnici ed amministrativi degli Enti Pubblici in materia di fonti rinnovabili di energia, risparmio ed efficienza energetica nell ambito del progetto
Dettagli