INVESTIGAZIONE DI UNA SCENA DEL CRIMINE CON PRESENZA DI AGENTI CBRN

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1 Titolo INVESTIGAZIONE DI UNA SCENA DEL CRIMINE CON PRESENZA DI AGENTI CBRN Definizione e scopo Svolgere attività forense su un sito con possibile presenza di agenti CBRN, garantendo la sicurezza degli operatori impegnati. Un teatro CBRN rappresenta una scenario in cui sono coinvolte armi o prodotti non convenzionali. Termini, simboli, acronimi e sigle DPI: Dispositivi di Protezione Individuale. CSI: Crime Scene Investigation. CSM: Crime Scene Manager. CSE: Crime Scene Examiner. OPI: Operatore di primo intervento. P.O.: ProceduraOperativa. ENFSI: European Network Forensic Science Institutes. CBRN: Chimico, Biologico, Radiologico, Nucleare. Campo di applicazione La procedura descrive le azioni da intraprendere in scenari nei quali vi è la sospetta o certa presenza di agenti chimici, biologici, radiologici o nucleari. Destinatari La procedura è rivolta agli operatori della scena del crimine ben specializzato in cooperazione con gli organi di VVF, o comunque a personale esperto in investigazione delle cause di incendio, dotato di strumentazione campale per l ispezione dei sistemi elettrici e per le misurazioni elettriche. Tuttavia, compito dell OPI di polizia è la salvaguardia di questa tipologia di tracce dalla dispersione e dalla contaminazione. Limiti della procedura e Sicurezza Le operazioni d investigazione in tale scenario devonoavvenire sempre in Team, composto da membri con specifiche conoscenze e capacità nel campo della protezione da agenti CBRN, e con esclusione a priori di lavori ed attività posti in essere da singoli operatori. Sicurezza operatori:verifica stabilità: deve precedere qualsiasi accesso in aree colpite. La mancanza di conoscenze ben specifiche e DPI appositi la procedura non può essere eseguita. Ruoli e responsabilità La ricerca di questi reperti è compito esclusivo del CSE. Compito del CSM èprovvedere all'indottrinamento del personale, al controllo delle corrette modalità di lavoro, dopo la formulazione delle ipotesi temporanee. Per riassumere le figure fondamentali sono: Responsabile/Crime Scene Manager: ha il compito di definire la strategia di raccolta delle prove e la loro sequenza di campionamento. Responsabile delle operazioni/crime Scene Examiner: ha il compito di analizzare i vari dati raccolti prima e durante le attività, di definire gli elementi di prova pertinenti e di identificare le idonee metodologie, procedure, strumentazioni, dispositivi ed attrezzature da utilizzare per la raccolta, conservazione e trasporto di tracce, prove e campioni. Responsabile/Ufficiale della Sicurezza: ha il compito di studiare ed analizzare iluoghi allo scopo di 1

2 riconoscere, identificare e caratterizzare gli agenti CBRN presenti sulla scena onde poter valutare pericoli e rischi di contaminazione e predisporre le opportune procedure, cautele e protezioni tecnico operative del caso (zonizzazione, uso di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), calcolo dei tempi di esposizione ecc.) per la garanzia della sicurezza individuale dei componenti del Team e per la corretta gestione del rischio CBRN correlato alle attività di sopralluogo, repertamento, raccolta, conservazione, trasporto e analisi di campioni e prove prelevati dal luogo. Riferimenti normativi e documentazione di riferimento Artt. 244, 348 e 354 c.p.p. Ministero dell Interno Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile Circolare n. 6 prot. n. EM 2052/24205 del 22/05/02 Scenari di intervento tradizionali e non convenzionali Organizzazione del C.N.V.V.F. alle emergenze di tipo chimico, biologico, nucleare e radiologico e successiva integrazione con Circolare prot. n. EM 4679/24205 del 02/10/02. NATO Standardization Agreement STANAG 2112 NBC Reconnaissance. NATO Standardization Agreement STANAG 2984 Graduated Levels of Chemical, Biological, Radiological and Nuclear Threats and Associated Protective Measures. NATO Standardization Agreement STANAG 2426 Nuclear, Biological and Chemical (NBC) Hazard Management Policy for NATO Forces. Ministero dell Interno Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile Linee Guida per l Intervento di tipo chimico, biologico, nucleare e radiologico a seguito di attacco terroristico. Ministero dell Interno Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile Procedure per la vestizione e svestizione per indumenti di tipo scafandrato Tipo 1 2 3, per indumenti di tipo 3, per indumenti di tipo 4. Ministero dell Interno Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile Schede Tecniche Indumenti di Tipo 1a ET, Tipo 2, Tipo 3 Non Scafandrato, Tipo 4 Non Scafandrato. Dotazione ed equipaggiamenti di base Apparato video fotografico. Fotosferica e laser scanner (optionale). Termocamera. Multimetro. DPI specifici con relative procedure: Procedure di Vestizione/Svestizione Tute Protettive NBC Categoria III Tipo 1 ET, 2, 3, 4. Procedura IndossamentoAutoprotettore. Procedura Indossamento Maschera con Filtro. Procedure per la Rivelazione Radiologico/Nucleare e per il Campionamento e l Identificazione di Aggressivi Biologici e Chimici. Procedure per la Decontaminazione Primaria e Secondaria. FLS e dispositivi per l illuminazione dotati di gruppo elettrogeno. Accessori per il campionamento specifico. Pale, badili e setacci. Apparato per taratura multimetro. Utensili vari come cesoie, lame e seghe specifiche. Materiale per classificazione alfanumerica e per riferimento dimensionale. Materiali per confezionamento specifico, buste in plastica, alluminio e barattoli in vetro. Sigilli. Materiali specifici descritti nel capitolo di riferimento e nel sottostante documento. Per il personale che svolge operazioni in zona contaminata, è previsto l utilizzo di dispositivi tali da 2

3 garantire il massimo livello di protezione, ovvero di tute protettive scafandrate a tenuta di gas (Categoria III Tipo 1a ET) con autorespiratore. Per il personale che svolge operazioni nelle zone immediatamente limitrofe alla zona contaminata, o personale addetto alla decontaminazione, è previsto l utilizzo di tute non scafandrate (Categoria III Tipo 3 e 4) con autorespiratore o maschera con filtro NBC. Per le operazioni di rivelazione radiologico/nucleare e per il campionamento e l identificazione di aggressivi biologici e chimici, è previsto l utilizzo di idonea strumentazione campale e materiali per la raccolta, il confezionamento ed il trasporto dei campioni prelevati. Per le operazioni di decontaminazione primaria e secondaria del personale impegnato nelle operazioni, è previsto l utilizzo di unità mobili di decontaminazione o di apparati campali per la decontaminazione di piccola o grande capacità. Parte I Cap.I, II e III. Parte II Cap.I, II, III e IV. Parte III Cap. III, IV e V. P.O. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 14. Capitoli e prodedure di riferimento Impiego operativo La peculiarità dello scenario impone l estrema selezione delle tracce anche per le difficoltà materiali ad porre in essere le tecniche di esaltazione e repertazione. Attività generali Indossare DPI Raccogliere informazioni sulla vicenda da parte di soccorritori. Predisporre aree di bonifica di operatori, reperti e materiali. Inserire nelle unità di ricerca delle tracce anche gli OPI specializzati di primo intervento. Descrivere il tutto con rilievi videofotografici. Se possibile procedere a rilievi con fotosferica. In caso di campionamento alla cieca, repertare sempre materiale nell intorno da usare come bianco. Spingere al massimo la logica abduttiva e la lettura dei segni del fuoco per risalire alle cause e concentrare in tal modo il repertamento. Attività specifiche: raccolta delle Informazioni L identificazione della presenza di uno scenario CBRN può avvenire in due modi: Identificazione Diretta: la presenza di agenti chimici, biologici, radiologici o nucleari è nota a seguito di accertamento diretto e/o misurazioni strumentali. Identificazione Indiretta: la presenza di agenti chimici, biologici, radiologici o nucleari è presumibile e/o deducibile da: notizie provenienti da fonti qualificate ed affidabili; serie di elementi indicativi tipici e/o caratterizzanti la presenta di agenti CBRN quali: esplosione, scoppio o elementi anomali notati nell ambiente o all interno di infrastrutture; possibile presenza di una sostanza sotto forma di gas, aerosol o liquido; presenza di un consistente numero di persone che accusano sintomi simili e/o senza apparente spiegazione; 3

4 presenza di odori particolari o insoliti soprattutto se provenienti sostanze liquide o gassose; presenza di animali deceduti. Gestione della Scena Il Team di investigazione o l'operatore di primo intervento procede a: isolare la scena (qualora non già effettuato da altri enti di soccorso); acquisire la maggiore quantità possibile di informazioni dai primi soccorritori intervenuti sul posto; valutare le condizioni atmosferiche per la predizione della ricaduta e della diffusione dell'agente; mitigare le conseguenze della presenza di agenti CBRN per impedire la diffusione della contaminazione; proteggere la popolazione presente nelle aree limitrofe all area contaminata; contenere la contaminazione nell area dell evento, fino alla completa eliminazione o al contenimento delle sostanze pericolose disperse nell ambiente; zonizzare l'area (determinazione della zona contaminata (zona rossa o calda), della zona di possibile contaminazione (zona arancio o tiepida) e della zona non pericolosa (zona gialla o fredda), delimitando, in funzione della sostanza che si ipotizza essere stata dispersa, le aree di sicurezza con ampiezza e forma predeterminate e approssimate per eccesso (zonizzazione con metodo speditivo); identificare e porre sotto stretto controllo un punto di ingresso/uscita da/per la zona non pericolosa o comunque bonificabile; definire, per la sicurezza degli operatori e per l efficacia delle azioni d'investigazione, un corridoio da/per la zona rossa all uscita del quale avverranno le operazioni di decontaminazione degli operatori; se del caso individuare, discosto dalla zona rossa, un luogo deputato alla raccolta, conservazione e isolamento, ad opera di personale specializzato, degli elementi di prova contaminati CBRN con utilizzo di appositi contenitori sigillati da sottoporre poi a bonifica esterna; all esterno della scena, in zona non pericolosa e sopravento, identificare con chiarezza la zona di raccolta per operatori, attrezzature, materiali e automezzi puliti da utilizzare nelle operazioni; determinare le esigenze idriche predisponendo quanto necessario per le finalità di decontaminazione; effettuare i rilievi strumentali, per determinare la quantità di contaminante attraverso l'uso di particolari tabelle di riferimento ed in relazione agli agenti atmosferici, rimodulando in dettaglio la zonizzazione. Le tabelle di riferimento e procedure di calcolo predeterminate consentono anche di prevedere l andamento nella presenza delle sostanze pericolose nello spazio (ovvero le zone che saranno interessate dalla diffusione del contaminate nei periodi successivi al momento di dispersione), e nel tempo (ovvero i tempi di persistenza del contaminante nell ambiente). L opera di interdizione e controllo dell area calda (contaminata) e tiepida (di possibile contaminazione) risulta essere fondamentale per il raggiungimento di diversi obiettivi: impedire che la contaminazione si diffonda per allontanamento spontaneo di vittime contaminate o con l ingresso di persone esterne; garantire ai soccorritori sufficienti spazi di movimento e sufficienti condizioni di tranquillità nello svolgimento delle operazioni di investigazione. 4

5 Preparazione all ingresso nella scena La preparazione all ingresso nella scena mira, principalmente, alla valutazione della minaccia CBRN per definire adeguatamente il livello di protezione degli operatori, le esigenze di decontaminazione e la corretta organizzazione, in funzione del profilo di rischio presente, delle attività di sopralluogo, repertamento, raccolta, conservazione, trasporto e analisi di tracce, prove e campioni prelevati. In questa fase sono anche stabiliti i protocolli standard che i singoli componenti del Team dovranno utilizzare definendo inoltre: tipo di contenitori da utilizzare; tipologia di materiale da campionare (solido, liquido, gassoso, misto); campioni di prove da raccogliere; accertamenti che potrebbero essere necessari per ulteriori analisi; posizionamento della zona per lo svolgimento delle attività specialistiche; gestione dei rifiuti all'interno della scena del crimine e al di fuori di essa con identificazione di due aree, una interna ed una esterna, per il deposito dei rifiuti. I materiali per la raccolta degli elementi di prova, prima del loro utilizzo, devono essere in ogni caso essere sterilizzati e sigillati. Inoltre, se i materiali utilizzati per raccolta delle prove dovessero essere riutilizzati, va stabilito a priori il metodo da utilizzare per la loro decontaminazione. Attività di Repertamento All ingresso nella scena, poiché le sostanze ed i materiali utilizzati durante le operazioni di polizia, soccorso tecnico e/o sanitario (gas lacrimogeni, sostanze estinguenti, decontaminanti, ecc.) potrebbero contaminare e/o inquinare campioni, tracce e prove o interferire con le successive analisi, questi, prima dell inizio delle attività, dovrebbero essere rimossi, confinati e/o neutralizzati. L accesso nel luogo deve avvenire con un Team composto da almeno due operatori in possesso di idoneo addestramento ad operare in zone contaminate CBRN. Durante la prima valutazione, se opportuno, vengono prelevati dei campioni ambientali di aria e di acqua. Successivamente, uno degli operatori del Team provvede alla registrazione della scena del crimine attraverso riprese videofotografiche e/o attraverso l esecuzione di disegni, scansioni, ecc., mentre l altro operatore identifica le aree di interesse e procede alla delimitazione della scena. Nelle attività di repertamento di tracce, residui, macchie, stratificazioni di sostanze, ecc., devono essere tenuti in considerazione tutti i fattori che possono influenzare o essere determinanti per la demarcazione delle aree e per le operazioni di accertamento tecnico scientifico,quali, ad esempio, il flusso d'aria presente nel luogo o la presenza di un ambiente contaminato che può diminuire l'umidità provocando, a sua volta, interferenze sia nell uso di specifici dispositivi (quali quelli igroscopici) sia nello svolgimento di specifiche prove con utilizzo di particolari strumentazioni (quali rilevatori ad adsorbimento su carbone). Termine delle attività All uscita dalla scena, attraverso l apposito corridoio ed il punto di accesso precedentemente identificati, gli operatori del Team devono sottoporsi a decontaminazione primaria e, 5

6 successivamente, a decontaminazione secondaria. Durante le attività di decontaminazione primaria, i DPI utilizzati, gli abiti e gli indumenti indossati devono essere raccolti in idonei contenitori per essere successivamente sottoposte alle idonee procedure per il loro riutilizzo o avviati allo smaltimento. Parimenti le acque reflue derivanti dalle operazioni condotte, fonte di possibile contaminazione secondaria, devono essere contenute avviando, contemporaneamente, tutte le opportune azioni di controllo e tutela dell ambiente sede delle attività. In caso d intervento per finalità di polizia giudiziaria, le procedure operative di ricerca delle tracce devono soggiacere alle precauzioni summenzionate per evitare il rischio di diffusione del contaminante. In caso di uso di esplosivi senza l'impiego di aggressivi CBRN si segue la procede secondo la prevista procedura. 6

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