Nucleo di Valutazione Interna. Attivazione dei corsi di studio

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1 Nucleo di Valutazione Interna Attivazione dei corsi di studio A.A

2 Sommario PARTE PRIMA... 5 L offerta formativa di tipo istituzionale... 5 La qualità dei CdS in relazione alla tipologia della docenza... 5 L efficacia della formazione... 9 La diffusione dei processi di valutazione Il Livello di gradimento degli utenti La Numerosità degli studenti PARTE SECONDA L utilizzazione della docenza Le modalità di copertura del fabbisogno didattico Il carico didattico

3 E il primo anno che il parere sulla attivazione dei CdS viene accompagnato da una relazione che prende in considerazione l insieme dei CdS da attivare e la complessiva docenza che in essi è destinata ad operare: ciò è stato reso possibile sia dal perfezionamento, avvenuto soltanto di recente, delle banche dati preposte a fornire le informazioni a ciò necessarie sia dalla stretta collaborazione che è stata istaurata tra l ufficio di supporto al Nucleo (Monia Nencioni, Claudia Conti e Sandra Moschini) e l Ufficio servizi statistici (Gianni Aristelli e Giacomo Bulgarelli), collaborazione resa possibile dalla reciproca disponibilità dei funzionari delle due strutture (ai quali va il sentito ringraziamento del Nucleo) e favorita anche dalla decisione (rivelatasi evidentemente vincente) di rendere contigua la loro dislocazione fisica. La relazione è suddivisa in due parti, entrambe relative alla attività didattica svolta in Ateneo. La prima parte si occupa dell offerta formativa e, a tal fine, fornisce il quadro d insieme dei CdS che si intendono attivare per l anno accademico e li analizza con riguardo ad alcuni indicatori che possono aiutare a formare un giudizio di maggiore o minore apprezzamento. L intento è di consentire una comparazione tra i vari CdS ed un confronto con la situazione nazionale nel caso in cui, in ordine ai medesimi indicatori, siano disponibili dati corrispondenti. La seconda parte si occupa della docenza, che costituisce il principale fattore di attuazione dell offerta formativa, e, anche in questo caso mediante l applicazione di una serie di indicatori, intende fornire elementi utili ad apprezzare le modalità di utilizzazione del personale docente e ad elaborare le politiche di impiego e reperimento delle risorse in questo settore. Le due parti della relazione, più che avere due diversi oggetti, guardano il medesimo fenomeno della didattica istituzionale (quella cioè finalizzata al conseguimento della laurea) da punti di vista differenti: proprio per questo, nella prima parte gli indicatori utilizzati sono riferiti ai vari CdS mentre nella seconda parte i dati sono aggregati attorno ai SSD, dal momento che qualsiasi politica relativa alla docenza è comunque condizionata dall afferenza dei singoli ad uno invece che ad altro SSD. Preliminarmente è opportuno fornire alcune precisazioni che riguardano indifferentemente sia la prima che la seconda parte della relazione. Innanzi tutto una precisazione metodologica: i dati utilizzati per costruire gli indicatori sono quelli relativi alla programmazione dell attività didattica per il prossimo anno accademico , per cui il loro reperimento è avvenuto attingendo alle informazioni fornite dalla applicazione informatica U.Gov. relativa all anno accademico Questa soluzione è stata seguita fin dove possibile e non è invece stato possibile generalizzarla, sia per motivi oggettivi, concernenti gli indicatori da costruire, che a causa del modo assolutamente inadeguato con cui le Facoltà, in varia misura, hanno interpretato la loro partecipazione al procedimento di attivazione dei CdS. Sul versante dei motivi oggettivi che hanno impedito di attingere ad U.Gov., bisogna notare che alcuni degli indicatori utilizzati possono considerare soltanto fenomeni già avvenuti: ad esempio, la quantità di crediti acquisiti dagli studenti oppure lo stesso numero di studenti sono dati reperibili soltanto guardando ai trascorsi anni accademici e non certo a quello che ancora deve iniziare. In casi del genere, il riferimento è stato fatto all anno accademico di cui si dispongono i dati più completi, che, di volta in volta, viene precisato nella relazione. Ciò ha comportato due conseguenze. In primo luogo, la necessità di attingere i relativi dati non più da U.Gov, bensì dalla banca dati relativa alla Rilevazione sull istruzione universitaria del MIUR (effettuata, per il nostro Ateneo, dall Ufficio servizi statistici) o da altra banca dati (di volta in volta precisata dalla relazione). In secondo luogo, ha reso necessario ritrovare la corrispondenza tra i singoli CdS previsti per l anno accademico e quelli attivati nel pregresso anno 3

4 accademico preso in considerazione: ciò è avvenuto mediante una tabella di raccordo tra i vecchi ed i nuovi CdS (in particolare, i CdS del d.m. 509/1999 sono stati fatti confluire nei corrispondenti CdS del d.m. 270/2004). Sul versante dell atteggiamento delle Facoltà, bisogna ricordare che, in data 6 giugno soltanto sei Facoltà avevano completato l inserimento dei dati nello stato di offerta formativa (e non di semplice regolamento didattico) che è l unico a consentire il loro trattamento per la costruzione degli indicatori preventivati dal Nucleo. Da ciò la duplice conseguenza della incompletezza delle informazioni fornite da questa relazione e della impossibilità di incentrare l analisi sull offerta formativa da attivare nel prossimo anno accademico. L incompletezza delle informazioni riguarda la prima parte di questa relazione e, in particolare, la valutazione della qualità dei CdS in relazione alla tipologia della docenza: la circostanza che il Nucleo non abbia avuto la disponibilità dei dati di intere Facoltà o di numerosi CdS rende incompleta l analisi, nel senso che questa ha dovuto tralasciare quei CdS (e vi sono tutti i CdS della Facoltà di Medicina e chirurgia) i cui dati alle ore 9 del 9 giugno 2011 non erano ancora disponibili. Il Nucleo ha deciso di proporre egualmente questo tipo di valutazione sia per non disconoscere il lavoro di alcuni a causa delle omissioni di altri, sia per fornire ai componenti degli organi di governo l idea del contributo che il Nucleo avrebbe potuto fornire al processo decisionale qualora le Facoltà si fossero attenute alla tempistica stabilita per il procedimento in questione ed avessero interpretato il proprio ruolo in maniera rispettosa dei compiti assegnati al Nucleo. L impossibilità di incentrare l analisi sull offerta formativa da attivare nel prossimo anno accademico riguarda la seconda parte della presente relazione poiché, come sarà illustrato, i relativi indicatori non fanno più riferimento ai CdS bensì ai SSD a cui afferisce la docenza: da ciò la conseguenza che non è stato possibile circoscrivere l analisi alle sole Facoltà o ai soli CdS di cui vi fossero i dati. Anche in questo caso il Nucleo ha deciso di proporre egualmente l analisi che si riprometteva di fare ed ha risolto il problema utilizzando i dati dell applicativo U.Gov. riferiti, non più al nuovo anno accademico, bensì al E poi necessaria una precisazione sul modo in cui intendere le informazioni fornite da questa relazione. I convincimenti che essa concorre a formare, positivi o negativi che siano, non vanno mai considerati risolutivi. Infatti, qualsiasi indicatore utilizzato fa riferimento a specifici fenomeni, per cui il giudizio che può formarsi sulla sua base è facilmente destinato ad essere poi contraddetto dall analisi di altro fenomeno relativo anch esso all area della attività didattica Anzi talvolta può essere contraddetto addirittura dall analisi di altro ambito di attività (basti pensare che le carenze sul versante della didattica potrebbero essere, ma non è detto che lo siano, la conseguenza di un maggior impegno sul versante della ricerca). Inoltre, tutti i dati utilizzati per costruire gli indicatori possono essere ulteriormente scomposti e questa scomposizione può talvolta risultare decisiva per rendere sufficientemente significativo l indicatore. Molto spesso però in casi del genere, quando cioè si rende necessario scomporre certi dati, le relative informazioni sono disponibili soltanto a livello delle specifiche strutture che gestiscono il fenomeno a cui i dati in questione si riferiscono; la mancanza di canali informativi che consentano anche ad altre strutture, ed in particolare al Nucleo, di condividere queste informazioni riduce il significato dell indicatore, che però non diventa comunque inutile, in quanto serve, se non altro, a favorire ed orientare processi di autovalutazione da parte delle strutture che sono responsabili del fenomeno considerato e che dispongono delle informazioni per scomporre gli indicatori proposti da questa relazione. 4

5 PARTE PRIMA L offerta formativa di tipo istituzionale Per formazione di tipo istituzionale delle Università si intende quella che è certificata dal conseguimento della laurea; la relativa offerta, da parte dell Ateneo, si sostanzia appunto nella attivazione dei CdS. I criteri con cui valutare questa offerta possono essere i più diversi; al Nucleo sembra preferibile, perché più corrispondente alla missione di cui è investita l Università e specialmente quella pubblica, sciogliere le varie alternative muovendo dalla idea che l oggetto di questa offerta altro non è che un vero e proprio servizio pubblico. E la valutazione di un qualsiasi servizio pubblico deve essere prioritariamente effettuata con il criterio di porsi dalla parte dei destinatari delle prestazioni: ciò beninteso, non per condividere acriticamente le aspettative che costoro (si dice, talvolta, in qualità di clienti) di fatto e statisticamente nutrono nei confronti del servizio, quanto piuttosto assumendo a termine di riferimento le aspettative che si vorrebbe che costoro avessero (in altri termini e per banalizzare: una buona laurea e non una laurea facile magari desiderata dai più). Porsi dalla prospettiva degli utenti, nei termini che si sono detti, comporta che, tra i profili sulla cui base valutare le prestazioni, vi è certamente la qualificazione della docenza che effettua tali prestazioni, i risultati che queste sono in grado di far conseguire agli utenti (l efficacia della formazione) ed alcune caratteristiche di processo in grado di innestare comportamenti più virtuali. La qualità dei CdS in relazione alla tipologia della docenza La qualità di un CdS è influenzata dal grado di expertise che i docenti presentano in ordine all oggetto dei relativi insegnamenti e, per cogliere questa caratteristica, è possibile utilizzare due ordini di indicatori, ciascuno in grado di svelare il diverso modo in cui si atteggia il grado di expertise: la qualifica accademica dei docenti, che dovrebbe attestare lo spessore della loro preparazione, e la prossimità all insegnamento svolto del SSD a cui essi afferiscono, che dovrebbe attestare in qual misura una certa preparazione è pertinente ai compiti da svolgere. 5

6 INGEGNERIA GIURISPRU DENZA ECONOMIA ARCHITETTURA AGRARIA Attivazione dei Corsi di studio A.A Figura 1 Tipologia della docenza % CFU stesso SSD % CFu altra docenza indice di qualificazione BIOTECNOLOGIE AGRARIE SCIENZE AGRARIE SCIENZE E GESTIONE DELLE RISORSE FAUNISTICO-AMBIENTALI SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARI SCIENZE E TECNOLOGIE DEI SISTEMI FORESTALI SCIENZE FAUNISTICHE SCIENZE FORESTALI E AMBIENTALI SCIENZE VIVAISTICHE, AMBIENTE E GESTIONE DEL VERDE SVILUPPO RURALE TROPICALE TECNOLOGIE ALIMENTARI VITICOLTURA ED ENOLOGIA ARCHITETTURA ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO DESIGN DISEGNO INDUSTRIALE PIANIFICAZIONE DELLA CITTÀ, DEL TERRITORIO E DEL PAESAGGIO PIANIFICAZIONE E PROGETTAZIONE DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO SCIENZE DELL'ARCHITETTURA ACCOUNTING E LIBERA PROFESSIONE BANCA, ASSICURAZIONI E MERCATI FINANZIARI ECONOMIA AZIENDALE ECONOMIA DELLO SVILUPPO AVANZATA ECONOMIA E COMMERCIO GOVERNO E DIREZIONE D'IMPRESA MANAGEMENT INTERNAZIONALIZZAZIONE E QUALITÀ PROGETTAZIONE DEI SISTEMI TURISTICI SCIENZE DELL'ECONOMIA SCIENZE STATISTICHE SCIENZE TURISTICHE STATISTICA SVILUPPO ECONOMICO, COOPERAZIONE INTERNAZIONALE SOCIALE E SANITARIA E GESTIONE DEI GIURISPRUDENZA SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI INGEGNERIA BIOMEDICA INGEGNERIA CIVILE INGEGNERIA DELLE TELECOMUNICAZIONI INGEGNERIA EDILE Ingegneria Elettrica e dell'automazione INGEGNERIA ELETTRONICA INGEGNERIA ELETTRONICA E DELLE TELECOMUNICAZIONI INGEGNERIA ENERGETICA INGEGNERIA INFORMATICA INGEGNERIA MECCANICA INGEGNERIA PER LA TUTELA DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO INGEGNERIA PER L'AMBIENTE, LE RISORSE ED IL TERRITORIO 10% % 95,4% % 10% % 93,3% 3,0% 88,2% % 97,3% % 85,7% % 97,9% % 10% % 9% 1% 90,2% % 10% % 88,8% 0,3% 83,3% % 87,5% % 84,5% 1,7% 81,0% 7,1% 92,3% % 73,9% 6,2% 80,8% 15,1% 76,5% 13,7% 74,2% 16,1% 5% 39,6% 71,7% 7,1% 82,1% 8,3% 60,4% 28,3% 5% 41,3% 79,7% 12,8% 10% % 47,1% 52,9% 80,6% 7,5% 47,0% 37,3% 73,9% 20,1% 70,2% 16,7% 42,9% % 74,1% 15,5% 10% % 75,0% 22,5% 10% % 10% % 92,4% 3,4% 64,7% 8,8% 91,2% % 64,7% 15,8% % 5% 80,6% 4,8% 0,83 0,80 0,67 0,79 0,84 0,78 0,79 0,78 0,65 0,79 0,87 0,77 0,69 0,79 0,65 0,67 0,71 0,81 0,69 0,77 0,88 0,83 0,78 0,84 0,78 0,71 0,77 0,84 0,82 0,67 0,81 0,80 0,92 0,86 0,79 0,86 0,83 0,74 0,88 0,82 0,75 0,90 0,83 0,83 1,00 0,88 6

7 SCIENZE POLITICHE SCIENZE FORMAZIONE PSICOLOGIA LETTERE E FILOSOFIA Attivazione dei Corsi di studio A.A % CFU stesso SSD % CFu altra docenza indice di qualificazione ARCHEOLOGIA 11,6% 83,7% 0,81 DISCIPLINE DELLE ARTI, DELLA MUSICA E DELLO SPETTACOLO 17,2% 75,0% 0,74 FILOLOGIA MODERNA 3,2% 96,8% 0,95 FILOLOGIA, LETTERATURA E STORIA DELL'ANTICHITÀ 4,0% 96,0% 0,86 FILOSOFIA 2,8% 97,2% 0,85 LETTERE ANTICHE 11,9% 86,2% 0,86 LETTERE MODERNE 14,3% 85,7% 0,80 LINGUE E CIVILTÀ DELL'ORIENTE ANTICO E MODERNO 34,6% 63,5% 0,65 LINGUE E LETTERATURE EUROPEE E AMERICANE 2,2% 96,1% 0,73 LINGUE, LETTERATURE E STUDI INTERCULTURALI 1,9% 97,1% 0,74 LOGICA, FILOSOFIA E STORIA DELLA SCIENZA 1% 9% 0,80 MUSICOLOGIA E BENI MUSICALI % 84,6% 0,70 PROGETTAZIONE E GESTIONE DI EVENTI E IMPRESE DELL'ARTE E DELLO SPETTACOLO 2% 76,4% 0,72 SCIENZE ARCHIVISTICHE E BIBLIOTECONOMICHE 14,3% 85,7% 0,73 SCIENZE DELLO SPETTACOLO % 10% 0,71 Scienze Filosofiche 7,4% 92,6% 0,86 SCIENZE STORICHE 10,7% 89,3% 0,72 SCIENZE UMANISTICHE PER LA COMUNICAZIONE 3,8% 92,3% 0,74 STORIA 6,1% 85,7% 0,85 STORIA DELL'ARTE 3,7% 96,3% 0,74 STORIA E TUTELA DEI BENI ARCHEOLOGICI, ARTISTICI, ARCHIVISTICI E LIBRARI 25,7% 74,3% 0,77 STUDI GEOGRAFICI ED ANTROPOLOGICI 18,8% 81,3% 0,78 PSICOLOGIA 18,8% 76,8% 0,71 SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE 13,4% 84,3% 0,78 Scienze della formazione primaria % 71,4% 0,80 SCIENZE DELL'EDUCAZIONE SOCIALE 2,8% 88,1% 0,76 ANALISI E POLITICHE DELLO SVILUPPO LOCALE E REGIONALE % 10% 0,79 COMUNICAZIONE STRATEGICA % 10% 0,73 DISEGNO E GESTIONE DEGLI INTERVENTI SOCIALI 6,7% 8% 0,74 SCIENZE DELLA POLITICA E DEI PROCESSI DECISIONALI 3,1% 96,9% 0,77 SCIENZE POLITICHE 3,3% 93,6% 0,81 SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI 8,2% 85,9% 0,80 SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE 3,4% 96,6% 0,81 7

8 La colonna indice di qualificazione della figura n.1 illustra la situazione dei vari CdS in ordine alla qualifica accademica della docenza. I CFU di ciascun insegnamento sono diversamente pesati in relazione a questa caratteristica, nel senso che sono moltiplicati per un diverso coefficiente (1-0,7-0,5-0) a seconda che l insegnamento sia tenuto da ordinario, associato, ricercatore oppure sia svolta da altra docenza: in altri termini i CdS che presentano un valore 1 sono quelli i cui insegnamenti sono tenuti esclusivamente da professori ordinari dell Università di Firenze o di altre Università, limitatamente al caso in cui ciò avvenga sulla base di apposita convenzione con l Università di appartenenza. Dalla colonna in questione è possibile notare situazioni molto differenziate con scostamenti, rispetto al valore ottimale, che raggiungono il 35%. In realtà questo indicatore rischia di essere poco significativo perché riesce a cogliere soltanto la qualificazione formale della docenza e non differenzia gli associati a seconda che abbiano ottenuto o meno l idoneità ad un concorso di prima fascia e non assimila agli ordinari coloro che dispongono di tale idoneità; ed analogamente per quanto riguarda i ricercatori che, nel caso abbiano ottenuto l idoneità in un concorso per associato, non vi è motivo di riconoscere loro una expertise inferiore. Questo è appunto uno dei casi in cui il dato utilizzato andrebbe ulteriormente scomposto, ma le informazioni a tal fine necessarie non sono ancora nella disponibilità del Nucleo e, fin quando restano conosciute soltanto a livello di Facoltà, i valori inferiori all unità segnalati dalla figura n.1 possono servire semplicemente ad orientare una autovalutazione da parte dei CdS interessati rivolta a confermare o correggere il dato. Agli inconvenienti che può presentare la pesatura dei CFU in relazione al tipo di docenza impiegata, cerca di supplire l indicatore % CFU altra docenza fornito dalla figura n.1, che evidenzia, per ciascun CdS, la percentuale di CFU che non sono coperti da professori di ruolo o da ricercatori a tempo indeterminato dell Università di Firenze: l idea che sta dietro questo indicatore è che l expertise di questo tipo di docenti non è, o potrebbe non essere, certificata da una qualifica accademica e che quindi ad essa si dovrebbe ricorrere per particolari e limitati ambiti dell attività formativa. Dalla figura n.1 risulta che, a fronte di CdS che non utilizzano questo strumento, ve ne sono altri che vi ricorrono per coprire la metà dei CFU. Anche le informazioni fornite da questo indicatore possono risultare fuorvianti, poiché, attualmente, nell ambito dell altra docenza, oltre ai contratti con soggetti che possono essere completamente estranei all Università e privi di qualsiasi qualificazione accademica, vi rientrano anche i docenti dell Università di Firenze andati in pensione che continuano a tenere insegnamenti e addirittura per una parte di essi lo strumento utilizzato è quello generico del contratto. Quando ciò avviene ricorre un livello elevato di qualificazione della docenza e l indice a cui moltiplicare i relativi CFU non dovrebbe essere (come nella colonna indice di qualificazione ) pari a zero ma dovrebbe generalmente ammontare ad uno (oppure a 0,7 nel caso di professori associati in pensione). Anche per questo indicatore si può, quindi, dire che il dato utilizzato per costruirlo andrebbe ulteriormente scomposto e che, siccome le informazioni a ciò necessarie le dispongono attualmente soltanto gli organi dei CdS, l utilità della figura n.1 sta quanto meno nell orientare una autovalutazione da parte di tali organi. In ogni caso questi dati, anche quando richiederebbero ulteriori scomposizioni, sono comunque utili ben oltre l apporto che possono fornire ai processi di autovalutazione. Si può infatti ritenere che il livello di qualificazione della docenza di ciascun CdS non è comunque inferiore a quello rappresentato dai dati in questione; non si può invece escludere ricorra un grado di qualificazione superiore a quello qui rappresentato, ma rispetto a questa eventualità potremmo immaginare una sorta di inversione dell onere della prova, nel senso che spetta alle Facoltà e agli organi dei CdS interessati dirci in che misura il grado di qualificazione della propria docenza è maggiore. L altro modo in cui si atteggia il grado di expertise è la prossimità all insegnamento svolto del SSD a cui ciascun docente afferisce. L indicatore % CFU dello stesso SSD 8

9 illustra la percentuale di CFU che sono coperti da docenti che afferiscono al SSD corrispondente a quello del relativo insegnamento. Merita segnalare che, a fronte di CdS integralmente (o quasi integralmente) coperti in questo modo, ve ne sono altri con percentuali molto più basse che, a parte il caso isolato della completa assenza di questo tipo di copertura, giungono ad essere inferiori del 50%. Peraltro, anche questo indicatore non è completamente affidabile, seppure per motivi differenti rispetto agli altri. E noto che sulla declaratoria dei vari SSD non vi è nella comunità scientifica piena condivisione e bisogna, in effetti, riconoscere che spesso l inquadramento di un insegnamento nell uno o nell altro SSD risponde a logiche di altro tipo. L efficacia della formazione Sono molteplici gli indicatori utilizzati per valutare l efficacia della formazione, ma quasi tutti presentano il difetto che la loro applicazione rischia di indurre comportamenti poco virtuosi. Infatti le valutazioni positive che questi indicatori potrebbero suscitare si basano generalmente su dati che sono nella completa disponibilità di coloro che devono essere valutati, nel senso che costoro, con l intento di ottenere valutazioni positive, non soltanto sono in grado di operare in modo che si realizzino i dati a ciò necessari ma, quel che più conta, sono in grado di farlo anche a discapito di altri profili che sono, o dovrebbero essere, anch essi oggetto di valutazione. In altri termini, gli indicatori di efficacia della formazione rischiano di generare un abbassamento del livello qualitativo della formazione, facendo emergere fittizi risultati positivi semplicemente mediante un minor rigore nelle verifiche relative alla preparazione degli studenti. Pur con questa avvertenza, è comunque necessario fare uso di indicatori del genere sia perché una qualche utilità la presentano in ogni caso, sia in considerazione del fatto che sono tra quelli utilizzati a livello centrale. Quanto alla loro utilità, bisogna riconoscere che questi indicatori riescono a rappresentare in maniera veritiera le situazioni di insoddisfacente efficacia della formazione, mentre non sono sempre sufficientemente attendibili le rappresentazioni di segno opposto, giacché esse possono talvolta basarsi su fittizi esiti positivi della formazione. Quanto all uso che di questi indicatori viene fatto a livello centrale, bisogna segnalare che alcuni di essi sono utilizzati nella ripartizione delle risorse tra gli Atenei e che, inoltre, per alcuni sono disponibili dati nazionali in grado di consentire comparazioni con la situazione dei CdS presi in esame da questa relazione. Gli indicatori di efficacia della formazione possono prendere in considerazione la progressione di carriera degli studenti oppure gli esiti finali della formazione. Tra gli indicatori del primo tipo, utilizzati a livello centrale, vi è quello relativo alla tipologia degli iscritti ai CdS che evidenzia la percentuale, sul totale degli iscritti, di quelli regolari e di quelli, tra questi, attivi: i primi sono gli iscritti ai vari anni del CdS (con esclusione quindi dei c.d. fuori corso ), i secondi sono quelli che hanno acquisto nell anno considerato almeno 5 crediti. Il MIUR, nel ripartire il FFO tiene conto della dimensione dei vari Atenei in termini di numerosità degli studenti iscritti e, a tal fine, prende in considerazione soltanto gli studenti regolari: ciò è abbastanza rilevante perché potrebbe giustificare una disciplina delle tasse, da parte delle singole Università, rivolta ad addebitare agli iscritti non regolari parte della contribuzione che lo Stato non riconosce per questo tipo di studenti. L indicatore degli studenti attivi è invece uno dei criteri sulla cui base il MIUR effettua la ripartizione della quota premiale del FFO e, a tal fine, prende in considerazione soltanto gli studenti attivi che sono anche regolari. Le figure n.2 rappresentano la situazione percentuale, riscontrata nell anno accademico , sia degli studenti regolari (colonne % iscritti regolari ) che di quelli, tra i 9

10 ECONOMIA ARCHITETTURA AGRARIA Attivazione dei Corsi di studio A.A regolari, attivi (colonne % iscritti attivi ) e lo fanno per ciascuno dei CdS corrispondente a quelli che si intendono attivare. Figure 2 - L efficacia della formazione: la progressione di carriera degli studenti % Iscritti regolari % Iscritti attivi (>=5CFU) % CFU / studente Viticoltura ed enologia 50,6 78,4 58,3 Tecnologie alimentari 59,4 81,9 57,6 Sviluppo rurale tropicale 70,4 92,6 68,6 Scienze vivaistiche, ambiente e gestione del verde 64,7 80,9 51,0 Scienze forestali e ambientali 55,0 81,8 51,3 Scienze faunistiche 57,0 83,0 52,3 Scienze e tecnologie dei sistemi forestali 6 75,0 50,6 Scienze e tecnologie agrarie 72,0 94,6 61,1 Scienze e gestione delle risorse faunistico-ambientali ,5 Scienze alimentari ed enologia 78,1 78,1 58,5 Scienze agrarie 62,2 83,0 54,9 Biotecnologie agrarie 10 94,1 51,7 TOTALE FACOLTA' 60,1 82,2 55,4 NAZIONALE 59,7 ATENEO 58,7 83,2 55,0 Scienze dell'architettura 42,6 83,9 47,3 Pianificazione e progettazione della città e del territorio 63,7 89,0 53,9 Disegno industriale 39,9 84,7 47,6 Design 10 91,0 63,9 Architettura (LMCU) 57,7 91,5 54,8 Architettura (LM) 68,9 92,0 57,3 TOTALE FACOLTA' 53,2 88,5 51,7 NAZIONALE 65,2 ATENEO 58,7 83,2 55,0 Statistica 59,5 78,6 59,3 Scienze turistiche 52,5 88,0 52,1 Scienze statistiche 77,8 88,9 48,0 Scienze dell'economia 72,2 88,8 58,7 Management internazionalizzazione e qualità 52,8 77,3 45,1 Governo e direzione d'impresa 65,3 88,5 61,2 Economia e commercio 64,8 80,7 50,9 Economia dello sviluppo avanzata 54,3 91,3 48,5 Economia aziendale 57,0 81,4 51,7 Banca, assicurazioni e mercati finanziari 74,2 83,5 68,2 Amministrazione e controllo 71,1 9 69,4 TOTALE FACOLTA' 60,1 83,0 53,6 NAZIONALE 67,2 ATENEO 58,7 83,2 55,0 10

11 INTERFACOLTA' INGEGNERIA GIURISPRUDENZA FARMACIA Attivazione dei Corsi di studio A.A % Iscritti regolari % Iscritti attivi (>=5CFU) % CFU / studente Scienze farmaceutiche applicate Farmacia Chimica e tecnologia farmaceutiche TOTALE FACOLTA' NAZIONALE ATENEO Scienze dei servizi giuridici Giurisprudenza italo-francese Giurisprudenza (LMCU) TOTALE FACOLTA' NAZIONALE ATENEO Ingegneria per l'ambiente, le risorse ed il territorio Ingegneria per la tutela dell'ambiente e del territorio Ingegneria meccanica (LM) Ingegneria meccanica (L) Ingegneria informatica (LM) Ingegneria informatica (L) Ingegneria energetica Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni Ingegneria elettronica Ingegneria elettrica e dell'automazione Ingegneria edile (LM) Ingegneria edile (L) Ingegneria delle telecomunicazioni Ingegneria civile (LM) Ingegneria civile (L) Ingegneria biomedica TOTALE FACOLTA' NAZIONALE ATENEO Teorie della comunicazione Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro Sviluppo economico, cooperazione internazionale e gestione dei conflitti Progettazione dei sistemi turistici Pianificazione della città, del territorio e del paesaggio Logica, filosofia e storia della scienza Educazione professionale Biotecnologie mediche e farmaceutiche Biotecnologie Architettura del paesaggio TOTALE FACOLTA' NAZIONALE ATENEO 33,9 70,5 63,5 63,6 7 58,7 42,6 81,3 73,8 70,3 69,0 58,7 52,9 57,7 68,0 61,3 43,6 49,2 58,3 47,6 69,4 68,6 59,5 51,2 60,9 62,8 51,7 59,6 55,3 60,9 58,7 54,2 92,4 49,1 88,5 50,9 69,7 40,9 82,1 63, ,8 62,1 58,7 57,0 76,6 79,5 74,9 83,2 73,9 68,8 86,7 85,3 83,2 80,6 86,5 95,4 80,2 87,3 71,2 86,1 77,5 84,7 97,1 96,0 74,0 90,6 97,0 81,0 86,5 80,6 83,2 88,0 97,8 79,8 90,8 78,3 87,9 88,6 86,6 84,9 95,5 86,2 83,2 37,7 54,7 48,7 50,4 55,0 36,3 66,8 56,5 54,6 55,0 46,9 45,8 55,3 46,4 47,3 41,3 58,5 41,6 46,1 41,7 42,9 34,9 53,3 55,8 36,2 45,6 44,3 55,0 53,7 63,1 45,2 76,7 41,8 48,6 50,5 71,7 50,9 52,5 51,4 55,0 11

12 PSICOLOGIA LETTERE E FILOSOFIA Attivazione dei Corsi di studio A.A % Iscritti regolari % Iscritti attivi (>=5CFU) % CFU / studente Studi geografici ed antropologici (LM) 52,6 89,5 44,0 Storia e tutela dei beni archeologici, artistici, archivistici e librari 48,8 77,4 46,9 Storia dell'arte 64,4 84,5 50,2 Storia 49,4 77,8 52,2 Scienze storiche 54,1 82,2 48,4 Scienze filosofiche 71,9 90,1 50,8 Scienze dello spettacolo 59,5 76,9 52,2 Scienze archivistiche e biblioteconomiche 66,0 76,0 44,7 Progettazione e gestione di eventi e imprese dell'arte e dello spettacolo 58,2 82,5 46,6 Musicologia e beni musicali 60,5 89,5 58,0 Lingue, letterature e studi interculturali 59,3 80,6 52,2 Lingue e letterature europee e americane 62,7 79,2 53,4 Lingue e civiltà dell'oriente antico e moderno 92,3 92,3 82,5 Lettere moderne 66,9 88,5 56,3 Lettere antiche 45,2 81,2 57,8 Filosofia 60,3 80,3 57,4 Filologia, letteratura e storia dell'antichità 73,1 86,5 56,3 Filologia moderna 62,5 79,9 53,3 Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo 46,4 75,6 42,2 Archeologia 69,0 90,8 55,6 TOTALE FACOLTA' 56,2 81,0 51,6 NAZIONALE 59,4 ATENEO 58,7 83,2 55,0 Scienze e tecniche psicologiche 46,0 79,8 54,0 Psicologia 59,9 92,0 55,4 TOTALE FACOLTA' 50,9 84,1 54,5 NAZIONALE 62,3 ATENEO 58,7 83,2 55,0 12

13 MEDICINA E CHIRURGIA Attivazione dei Corsi di studio A.A % Iscritti regolari % Iscritti attivi (>=5CFU) % CFU / studente Terapia della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva 6 96,7 90,9 Tecniche ortopediche 58,3 79,2 54,9 Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia 60,6 83,4 74,6 Tecniche di neurofisiopatologia 33,3 5 60,4 Tecniche di laboratorio biomedico 58,3 9 64,6 Tecniche audioprotesiche 66,7 83,3 72,3 Tecniche audiometriche 42,9 57,1 61,7 Scienze motorie, sport e salute 42,2 73,3 52,4 Scienze infermieristiche ed ostetriche 94,4 94,4 78,7 Scienze e tecniche delle attività motorie e sportive preventive e adattative 61,5 76,9 59,7 Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche ,5 Scienze delle professioni sanitarie tecniche assistenziali 94,7 89,5 56,5 Scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione 90,9 90,9 65,5 Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione 10 96,7 82,9 Podologia 71,4 81,0 87,8 Ostetricia 68,7 89,9 75,6 Ortottica ed assistenza oftalmologica 67,9 92,9 58,3 Odontoiatria e protesi dentaria 65,9 91,1 70,8 Medicina e chirurgia 73,9 87,9 80,1 Management dello sport e delle attività motorie 88,0 94,0 44,4 Logopedia 41,9 93,5 60,4 Infermieristica 67,8 85,1 67,7 Fisioterapia 53,4 84,3 75,0 Dietistica 5 75,0 59,4 Assistenza sanitaria 51,1 77,8 47,7 TOTALE FACOLTA' 66,5 84,8 70,6 NAZIONALE 77,3 ATENEO 58,7 83,2 55,0 13

14 SCIENZE POLITICHE SCIENZE MFN SCIENZE FORMAZIONE Attivazione dei Corsi di studio A.A % Iscritti regolari % Iscritti attivi (>=5CFU) % CFU / studente Scienze dell'infanzia Scienze dell'educazione sociale Scienze dell'educazione degli adulti, della formazione continua ed in Scienze della formazione primaria Scienze della formazione continua e tecnologie dell'istruzione Dirigenza e pedagogia speciale nella scuola e nei servizi socioeducativi TOTALE FACOLTA' NAZIONALE ATENEO Tecnologie per la conservazione e il restauro Scienze per la conservazione e il restauro Scienze naturali Scienze geologiche Scienze fisiche e astrofisiche Scienze e tecnologie geologiche Scienze della natura e dell'uomo Scienze chimiche Scienze biologiche Ottica e optometria Matematica (LM) Matematica (L) Informatica (LM) Informatica (L) Fisica e astrofisica Chimica Biotecnologie molecolari Biologia TOTALE FACOLTA' NAZIONALE ATENEO Sociologia e ricerca sociale Sociologia e politiche sociali Scienze politiche Scienze della politica e dei processi decisionali Relazioni internazionali e studi europei Disegno e gestione degli interventi sociali Comunicazione strategica Analisi e politiche dello sviluppo locale e regionale TOTALE FACOLTA' NAZIONALE ATENEO 66,3 44,6 61,7 37,6 34,0 73,9 47,9 59,5 58,7 50,3 62,7 43,3 48,8 73,0 55,7 66,7 55,4 67,8 64,6 82,4 73,2 5 43,6 65,2 56,1 42,9 71,4 61,1 63,1 58,7 58,2 42,1 49,7 54,6 66,3 46,5 71,5 67,2 58,7 60,2 58,7 86,6 73,3 86,9 84,9 77,1 72,1 81,5 83,2 85,3 91,0 76,0 80,7 96,0 93,4 88,9 95,0 82,0 86,2 94,1 76,8 85,4 61,5 81,8 81,5 85,7 92,7 81,5 83,2 82,4 77,0 77,5 85,2 86,8 63,2 90,1 90,6 83,5 83,2 53,9 45,2 47,7 63,3 49,1 44,8 54,8 55,0 45,4 40,5 41,0 50,2 51,8 53,8 51,5 57,7 47,5 34,5 70,2 57,1 43,2 39,1 56,5 56,3 62,2 56,8 50,1 55,0 42,3 46,2 46,5 51,0 50,1 34,0 51,6 47,4 65,5 55,0 In ordine agli iscritti regolari la situazione dei CdS presenta alcune caratteristiche che meritano di essere segnalate: soltanto i CdS delle Facoltà di Agraria e di Giurisprudenza e quelli Interfacoltà registrano complessivamente percentuali superiori a quelle nazionali relative alle stesse Facoltà, inoltre, mentre il valore complessivo di queste Facoltà supera di poco quello nazionale, vi sono ben quattro Facoltà (Architettura, Medicina e chirurgia, Psicologia e Scienza della formazione) i cui CdS complessivamente considerati presentano valori notevolmente peggiori rispetto a quelli nazionali; 14

15 delle Facoltà che presentano valori complessivi inferiori a quelli nazionali per ben cinque di esse questi valori sono peggiori anche alla media di Ateneo e in un caso (Scienza della formazione) con una differenza superiore ai 10 punti; tra i CdS della medesima Facoltà i valori sono molto diversi e addirittura per due Facoltà (Medicina e chirurgia e Architettura) le differenze superano i 60 punti, segno questo che la performance complessiva (talvolta sensibilmente inferiore a quella nazionale) è ottenuta per merito di alcuni CdS e sarebbe ancora peggiore senza questi; indicazione analoga viene dalla circostanza che talvolta (Architettura, Economia, Farmacia, Medicina e chirurgia, Psicologia) tra i CdS della medesima Facoltà il numero di quelli con valori peggiori di quelli nazionali si aggira sui 2/3 del totale; numerosi sono poi i CdS che presentano valori molto diversi, nell ordine di +/- 20 punti, rispetto a quelli nazionali e tra questi per ben 14 (Scienze dell architettura, Disegno industriale, Scienze farmaceutiche applicate, Tecniche di neurofisiopatologia, Tecniche audiometriche, Scienze motorie, Logopedia, Fisioterapia, Dietistica, Assistenza sanitaria, Scienze della formazione primaria, Scienze della formazione continua e tecnologie dell istruzione, Biotecnologie molecolari, Educazione professionale) questi valori sono minori, mentre soltanto per 8 (Biotecnologie agrarie, Design, Lingue e civiltà dell oriente antico e moderno, Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione, Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro, Progettazione dei sistemi turistici, Biotecnologie mediche e farmaceutiche, Architettura del paesaggio) sono maggiori. Quanto agli scritti attivi, mancano dati nazionali costruiti in egual modo e le figure n.2 segnalano le seguenti caratteristiche: una relativa omogeneità tra i valori complessivi dei CdS delle varie Facoltà e la percentuale media di Ateneo, tanto che lo scostamento resta delimitato tra i 5,3 punti in più di Architettura e gli 8,3 punti in meno di Farmacia; a livello di singoli CdS, lo scostamento rispetto alla percentuale di Ateneo rimane tra 16,8 punti (Scienze delle professioni sanitarie delle tecniche diagnostiche) e 14,6 punti (Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro)in più e 33,2 punti (Tecniche di neurofisiopatologia) e 26,2 punti (Scienze farmaceutiche applicate) in meno; nel complesso sono 13 i CdS che presentano percentuali inferiori al 75%. Altro indicatore utilizzato dal MIUR come criterio per la ripartizione della quota premiale del FFO riguarda il rapporto tra la media di CFU acquisiti da ogni studente ed il numero di CFU che sarebbero dovuto essere acquisiti. Dalle colonne % CFU per studente risulta che, con riguardo alla situazione dell anno solare 2009, la percentuale di Ateneo risulta abbastanza bassa (il 55%) e che i valori delle varie Facoltà si discostano poco da tale percentuale, salvo le punte di Medicina e chirurgia e di Scienze politiche. A livello di singoli CdS la situazione è invece meno omogenea ed anche tra i CdS della medesima Facoltà si registrano sensibili differenze Grande rilievo viene poi dato a livello nazionale al tasso di abbandono dei CdS. Le colonne abbandoni delle figure n. 3 evidenziano il tasso di abbandono tra un anno di iscrizione e l altro ed indica per ciascuna Facoltà il dato nazionale (relativo agli abbandoni tra il primo ed il secondo anno) che può essere preso a confronto. Le colonne sono costruite prendendo in considerazione gli iscritti nell anno accademico suddivisi per anno di immatricolazione al CdS o di iscrizione ad esso (nel caso di transito da altro CdS) e verificando quanti di ciascuno di questi gruppi si sono reiscritti nel al medesimi CdS. Per poter apprezzare questi dati è necessario aver consapevolezza che è fuorviante interpretarli in egual modo a prescindere dal contesto, in particolare non è da condividere considerare (alla stregua dei criteri ministeriali) e considerare, come lasciano intendere i criteri ministeriali, elemento in ogni caso negativo il tasso dio abbandono tra il primo ed il secondo anno di iscrizione al medesimo CdS. 15

16 ECONOMIA ACCESSO LIBERO ARCHITETTURA ACC ESS O LIMI TAT O ACCESSO LIBERO AGRARIA ACCESSO LIBERO Attivazione dei Corsi di studio A.A Figure 3 - Segue: la progressione di carriera degli studenti Abbandoni I-II Abbandoni II-III Abbandoni >III Iscritti II anno >50 CFU Biotecnologie agrarie Scienze agrarie 19,7 8,8 36,6 11,3 Scienze alimentari ed enologia 8,3 41,5 20,8 Scienze e gestione delle risorse faunistico-ambientali 41,7 35,7 28,6 Scienze e tecnologie agrarie 43,1 18,2 Scienze e tecnologie dei sistemi forestali 31,6 33,3 Scienze faunistiche 27,6 1 32,1 33,3 Scienze forestali e ambientali 12,2 10,3 27,5 27,8 Scienze vivaistiche, ambiente e gestione del verde 18,8 6,3 30,3 23,1 Sviluppo rurale tropicale 1 69,6 1 Tecnologie alimentari 35,5 18,2 28,6 1 Viticoltura ed enologia 25,5 25,0 37,2 19,5 ATENEO 16,7 10,8 26,3 30,6 NAZIONALE 22,6 TOTALE FACOLTA' 19,0 14,5 34,8 19,4 Architettura (LM) 1,5 35,7 28,8 Architettura (LMCU) 11,3 5,9 10,7 19,7 Design 16,0 27,8 Pianificazione e progettazione della città e del territorio 5,6 16,7 17,6 Scienze dell'architettura 18,6 5,0 28,0 19,6 Disegno industriale 11,6 9,5 27,2 24,2 ATENEO 16,7 10,8 30,6 NAZIONALE 4,5 TOTALE FACOLTA' 11,1 6,8 20,4 23,2 Amministrazione e controllo 3,8 32,3 41,6 Banca, assicurazioni e mercati finanziari 28,6 20,8 51,5 Economia aziendale 21,6 9,9 29,8 9,4 Economia dello sviluppo avanzata 14,3 31,5 12,5 Economia e commercio 2 14,2 24,6 17,4 Governo e direzione d'impresa 11,4 37,8 31,8 Management internazionalizzazione e qualità 24,5 14,8 28,3 10,3 Scienze dell'economia 5,3 36,6 40,7 Scienze statistiche 7,7 54,5 41,7 Scienze turistiche 17,6 12,6 26,6 1,6 Statistica 25,0 10,5 28,8 33,3 ATENEO 16,7 10,8 30,6 NAZIONALE 17,1 TOTALE FACOLTA' 17,9 11,7 29,6 20,2 16

17 ACCESSO LIMITATO INTERFACOLTA' ACCESSO LIBERO INGEGNERIA ACCESSO LIBERO GIURISPRUDENZA ACCESSO LIBERO FARMACIA ACCESSO LIMITATO Attivazione dei Corsi di studio A.A Abbandoni I-II Abbandoni II-III Abbandoni >III Iscritti II anno >50 CFU Chimica e tecnologia farmaceutiche Farmacia Scienze farmaceutiche applicate ATENEO NAZIONALE TOTALE FACOLTA' Giurisprudenza (LMCU) Giurisprudenza italo-francese Scienze dei servizi giuridici ATENEO NAZIONALE TOTALE FACOLTA' Ingegneria biomedica Ingegneria civile (L) Ingegneria civile (LM) Ingegneria delle telecomunicazioni Ingegneria edile (L) Ingegneria edile (LM) Ingegneria elettrica e dell'automazione Ingegneria elettronica Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni Ingegneria energetica Ingegneria informatica (L) Ingegneria informatica (LM) Ingegneria meccanica (L) Ingegneria meccanica (LM) Ingegneria per la tutela dell'ambiente e del territorio Ingegneria per l'ambiente, le risorse ed il territorio ATENEO NAZIONALE TOTALE FACOLTA' Architettura del paesaggio Biotecnologie mediche e farmaceutiche Logica, filosofia e storia della scienza Pianificazione della città, del territorio e del paesaggio Progettazione dei sistemi turistici Sviluppo economico, cooperazione internazionale e gestione dei conflitti Teorie della comunicazione Biotecnologie Educazione professionale Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro ATENEO NAZIONALE TOTALE FACOLTA' 15,4 20,7 31,3 16,7 27,1 20,7 16,1 23,5 16,7 18,9 15,8 14,3 2,3 11,1 22,7 6,3 17,5 11,1 23,7 6,7 17,1 1,9 8,0 20,6 16,7 17,5 15,0 7,8 12,5 22,4 21,9 18,9 12,9 44,2 11,1 4,8 16,7 15,1 25,3 9,1 9,2 21,2 10,8 11,2 9,6 22,2 10,8 10,6 6,5 6,6 8,6 16,4 6,9 13,7 10,8 8,3 25,0 7,9 12,7 5,3 10,8 10,3 15,6 12,9 32,8 17,5 15,6 28,6 28,5 17,8 26,7 22,7 24,2 36,8 15,7 19,2 14,8 23,5 25,1 27,5 21,2 22,9 27,5 34,3 27,0 28,7 24, ,0 33,3 3 55,3 33,7 26,2 32,8 31,1 58,0 34,4 12,7 33,3 30,6 24,4 39,8 12,5 17,3 30,6 35,3 11,1 19,0 51,2 31,3 3,4 19,2 13,3 31,0 26,3 31,3 24,1 7,1 28,3 44,4 52,2 8,0 30,6 25,9 19,0 14,3 10,5 46,2 27,9 57,1 11,3 87,5 1 30,6 18,5 17

18 MEDICINA E CHIRURGIA ACCESSO LIMITATO ACCES SO LIBER O LETTERE E FILOSOFIA ACCESSO LIBERO Attivazione dei Corsi di studio A.A Abbandoni I-II Abbandoni II-III Abbandoni >III Iscritti II anno >50 CFU Archeologia Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo Filologia moderna Filologia, letteratura e storia dell'antichità Filosofia Lettere antiche Lettere moderne Lingue e civiltà dell'oriente antico e moderno Lingue e letterature europee e americane Lingue, letterature e studi interculturali Musicologia e beni musicali Progettazione e gestione di eventi e imprese dell'arte e dello spettacolo Scienze archivistiche e biblioteconomiche Scienze dello spettacolo Scienze filosofiche Scienze storiche Storia Storia dell'arte Storia e tutela dei beni archeologici, artistici, archivistici e librari Studi geografici ed antropologici (LM) ATENEO NAZIONALE TOTALE FACOLTA' Management dello sport e delle attività motorie Scienze motorie, sport e salute Assistenza sanitaria Dietistica Fisioterapia Infermieristica Logopedia Medicina e chirurgia Odontoiatria e protesi dentaria Ortottica ed assistenza oftalmologica Ostetricia Podologia Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione Scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione Scienze delle professioni sanitarie tecniche assistenziali Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche Scienze e tecniche delle attività motorie e sportive preventive e adattative Scienze infermieristiche ed ostetriche Tecniche audiometriche Tecniche audioprotesiche Tecniche di laboratorio biomedico Tecniche di neurofisiopatologia Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia Tecniche ortopediche Terapia della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva ATENEO NAZIONALE TOTALE FACOLTA' 10,7 41,7 10,6 1 14,8 5,0 15,0 2 20,3 28,2 9,1 2 6,3 4,9 3,0 8,0 25,7 7,5 13,1 5,0 16,7 17,1 18,4 4,2 4,5 16,7 16,6 3,6 7,7 27,8 5,4 16,7 2 66,7 16,7 9,9 23,5 16,4 12,5 10,9 14,7 20,4 19,6 18,2 10,8 16,5 5,1 2,1 11,1 16,7 1,9 11,1 6,5 5,3 12,5 10,8 6,1 44,4 31,5 33,3 2 33,7 30,5 29,6 39,6 28,3 2 31,3 26,9 45,2 41,9 30,3 38,2 28,8 27,5 21,4 31,4 46,7 26,6 27,8 30,8 50,3 41,4 64,5 16,1 15,0 41,7 52,3 69,2 59,1 84,2 88,9 61,5 30,6 70, ,0 38,8 16,7 66,7 30,2 4,0 31,4 22,7 21,1 53,8 57,9 25,0 63,6 1 13,7 27,3 33,8 35,3 20,5 20,6 25,0 45,3 12,2 16,5 42,1 30,6 24,8 2, ,8 54,5 75,0 88, ,9 96, ,6 37,1 18

19 SCIENZE POLITICHE ACCESSO LIBERO AC CES SO LIM ITA TO SCIENZE MFN ACCESSO LIBERO SCIENZE FORMAZIONE ACCESSO LIBERO PSICOLOGIA ACCESS O LIMITA TO Attivazione dei Corsi di studio A.A Abbandoni I-II Abbandoni II-III Abbandoni >III Iscritti II anno >50 CFU Psicologia Scienze e tecniche psicologiche ATENEO NAZIONALE TOTALE FACOLTA' Dirigenza e pedagogia speciale nella scuola e nei servizi socioeducativi Scienze della formazione continua e tecnologie dell'istruzione Scienze della formazione primaria Scienze dell'educazione degli adulti, della formazione continua ed in scienze Scienze dell'educazione sociale Scienze dell'infanzia ATENEO NAZIONALE TOTALE FACOLTA' Biologia Biotecnologie molecolari Chimica Fisica e astrofisica Informatica (L) Informatica (LM) Matematica (L) Matematica (LM) Ottica e optometria Scienze chimiche Scienze della natura e dell'uomo Scienze e tecnologie geologiche Scienze fisiche e astrofisiche Scienze geologiche Scienze naturali Scienze per la conservazione e il restauro Tecnologie per la conservazione e il restauro Scienze biologiche ATENEO NAZIONALE TOTALE FACOLTA' Analisi e politiche dello sviluppo locale e regionale Comunicazione strategica Disegno e gestione degli interventi sociali Relazioni internazionali e studi europei Scienze della politica e dei processi decisionali Scienze politiche Sociologia e politiche sociali Sociologia e ricerca sociale ATENEO NAZIONALE TOTALE FACOLTA' 3,5 17,0 16,7 8,4 10,3 21,4 22,2 10,8 10,3 24,4 24,5 16,7 15,2 19,3 5,1 17,8 17,3 4 8,3 27,1 4,3 47,6 12,5 18,5 22,7 4,5 25,0 36,8 16,7 27,9 21,2 17,4 8,6 16,7 5,0 10,5 21,6 29,3 10,3 16,7 27,0 17,9 10,7 10,8 10,7 16,7 12,7 5,8 14,8 10,8 11,7 8,8 5,9 20,7 6,4 8,7 22,7 4,8 11,0 10,8 1 13,3 18,2 10,8 14,4 26,3 28,2 27,6 32,7 34,2 19,5 27,0 26,3 25,3 23,9 33,6 6 25,8 30,3 27,0 29,7 37,4 43,9 2 22,0 18,8 26,8 27,7 22,0 24,3 27,0 32,6 22,9 27,4 41,7 42,4 36,4 40,5 29,7 28,4 27,4 32,8 23,0 33,8 35,0 30,6 34,3 34,3 57,1 52,5 28,6 42,9 45,7 30,6 45,0 32,4 33,3 43,2 55,8 12,1 31,4 34,6 28,6 44,4 18,2 5,7 31,8 11,8 4,8 1 18,8 30,6 25,2 21,1 26,6 1 10,4 5,9 23,2 15,7 15,4 30,6 5 In effetti, per i CdS che subordinano l immatricolazione al primo anno al superamento di prove di accesso, un elevato tasso di abbandono tra il primo e secondo anno è certamente indice di mal funzionamento, se non dell attività formativa, quanto meno della selezione di ammissione. Analogo significato lo si può dare agli abbandoni tra il primo e secondo anno dei CdS specialistici, poiché elevate percentuali stanno ad indicare quanto meno l inadeguatezza dei risultati conseguiti dal CdS triennale. Viceversa per i CdS triennali ed a ciclo unico che prevedono prove attitudinali in occasione dell iscrizione, o che pur prevedendo prove del genere non subordinano l iscrizione al loro superamento, il tasso di abbandono tra il primo e secondo non presenta alcun significato negativo, perché realizza quella inevitabile selezione che non vi è stata all ingresso. Nel caso poi dei CdS che prevedono verifiche attitudinali all ingresso, senza riconoscere loro effetti preclusivi, l attribuzione di un significato negativo a questo indicatore dovrebbe semmai riguardare i soli immatricolati che avevano superato la prova di accesso e che non si sono poi iscritti al secondo anno; siccome però non sono 19

20 disponibili, al momento, dati sulle prove attitudinali, si può concludere che per tutti questi CdS costituisce invece indicatore negativo il solo tasso di abbandono negli anni successivi al secondo anno, perché la selezione, se non è effettuata all ingresso, è comunque bene sia effettuata il prima possibile. Tornando alle colonne abbandoni delle figure n. 3 merita segnalare i seguenti spunti di riflessione: Appare preoccupante che, per diversi CdS ad accesso limitato, il tasso di abbandono tra il primo ed il secondo anno sia superiore (Scienze farmaceutiche applicate) e addirittura molto superiore (Disegno industriale, Scienze e tecniche psicologiche) a quello registrato a livello nazionale per i CdS della medesima Facoltà. Per altri CdS, valori analoghi (Scienze biologiche) o addirittura ancor più elevati (Biotecnologie) di scostamento dalle medie nazionali trovano probabilmente spiegazione nella circostanza che l iscrizione ad essi è una sorta di ripiego in attesa di riuscire ad essere ammessi ai CdS di medicina. Inoltre, potrebbe essere preoccupante che numerosi CdS, oltre a quelli da ultimo richiamati, presentino tassi di abbandono tra il primo ed il secondo anno superiori alla media di Ateneo nonostante siano ad accesso selezionato (Farmacia, Infermieristica; Scienze e tecniche delle attività motorie, Tecniche di radiologia medica, Tecniche ortopediche). Quanto ai CdS triennali ed a ciclo unico ad accesso libero, appare preoccupante la situazione opposta, che cioè per molti di essi il tasso di abbandono tra il primo ed il secondo anno sia inferiore alla media nazionale della medesima facoltà. Più in generale, le preoccupazioni suscitate dai fenomeni segnalati dai punti precedenti, sono destinate a rafforzarsi qualora per i medesimi CdS ricorrano negli anni successivi al primo tassi di abbandono più elevati (Filosofia, Lettere antiche, Progettazione di eventi e imprese dell arte e dello spettacolo, Storia e tutela dei beni archeologici, artistici, archivistici e librari, Scienze motorie, sport e salute, Ortottica, Scienza della formazione primaria, Pianificazione della città, del territorio e del paesaggio, Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro) o comunque molto simili (Viticoltura ed enologia, Disegno industriale, Scienze dei servizi giuridici, Ostetricia, Scienze naturali). Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario ha proposto una modifica dei criteri di riparto della quota premiale del FFO ed ha previsto, tra gli indicatori da utilizzare, quello relativo alla percentuale di iscritti al secondo anno con più di 50 CFU. Dalle colonne % iscritti al II anno > 50 CFU delle figure n.3 risulta l elevato numero di CdS in cui questo valore resta inferiore al 10% e la situazione particolare della Facoltà di Architettura che non presenta alcun CdS che raggiunge la percentuale media di Ateneo. Nel complesso, sarebbe da apprezzare una situazione in cui la selezione all ingresso, attestate per i CdS ad accesso libero da elevati tassi di abbandono tra il primo ed il secondo anno, lasci presumere che le buone performance di progressione della carriera (tra le quali rientrano certamente le alte percentuali di iscritti al secondo anno con almeno 50 CU) non sono semplicemente la conseguenza di scarso rigore nelle verifiche della preparazione. Viceversa, sono numerosi i CdS ad accesso libero che presentano caratteristiche opposte, cioè che hanno irrisori tassi di abbandono ed elevate percentuali di iscrizioni al secondo anno con minori CFU già aquisiti. Tra gli indicatori di efficacia relativi agli esiti finali della formazione il CNVSU utilizza quello relativo alla durata effettiva del CdS, cioè al numero di anni, dalla immatricolazione, in cui viene conseguita la laurea. Le figure n.4 prendono in considerazione i laureati 2009 e segnalano l indice di ritardo nel conseguimento della laurea (indice espresso dal rapporto tra il ritardo medio e la durata legale del CdS). I dati sono ricavati da AlmaLaurea e, per poter effettuare una comparazione con corrispondenti 20