REG. 16 DETERMINANTI GENETICI E FATTORI MODULATORI NELLE MALATTIE NEURODEGENERATIVE: MODELLI CLINICI E ANIMALI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REG. 16 DETERMINANTI GENETICI E FATTORI MODULATORI NELLE MALATTIE NEURODEGENERATIVE: MODELLI CLINICI E ANIMALI"

Transcript

1 REG. 16 DETERMINANTI GENETICI E FATTORI MODULATORI NELLE MALATTIE NEURODEGENERATIVE: MODELLI CLINICI E ANIMALI Responsabile scientifico di progetto AMALIA CECILIA BRUNI Centro Regionale di Neurogenetica AS6 Lamezia Terme U.O.4 Nicola Biagio Mercuri Fondazione Santa Lucia Ministero della Salute Ricerca Finalizzata Art. 12 e 12 bis, D. Lgs. 502/92 Finanziamento 2006

2 Sezione III: Attività per progetti ELENCO DELLE UNITÀ OPERATIVE COINVOLTE U.O.1 Associazione per la Ricerca Neurogenetica onlus, Lamezia Terme Antonio Laganà U.O.2 Centro Regionale di Neurogenetica, Lamezia Terme Rosanna Colao U.O.3 Istituto Superiore di Sanità, Dipartimento Biologia Cellulare Neuroscienze Reparto malattie degenerative, infiammatorie neurologiche, Roma Annamaria Confaloni U.O.4 Fondazione Santa Lucia, Laboratorio di Neurologia Sperimentale, Roma Nicola Biagio Mercuri DESCRIZIONE DEL PROGETTO Le demenze, malattia di Alzheimer (AD) e Demenza Frontotemporale (FTD) rappresentano una quota rilevante delle malattie neurodegenerative condividendone anche basilari meccanismi patogenetici. Le cause, identificate solo in una scarsa percentuale in mutazioni genetiche dell APP o delle Preseniline [Hardy J (1997) Trends Neurosci 20: ; Price DL et al. (1998) Annu Rev Genet 32: ], di tau o progranulina, hanno, tuttavia, permesso di chiarire parte del meccanismo patogenetico e di costruire modelli animali inesistenti in precedenza. Il modello della dominanza mendeliana non si adatta, però, alle demenze ad esordio tardivo, per lo più sporadiche, che vengono considerate malattie complesse causate dall interazione genetico-ambientale. L allele e4 dell Apolipoproteina E (ApoE) è stato accertato come fattore di rischio e modulatore del fenotipo per l AD [Corder EH et al. (1993) Science 261: ] e per svariate altre demenze ma certamente non può essere l unico. È, dunque, necessario identificare nuovi fattori di suscettibilità e spiegare l elevata variabilità del quadro clinico relativamente a esordio, durata, progressione e pattern sintomatologici. In questa direzione, spunti interessanti sono rappresentati da proteine che interagiscono tra di loro e sono in grado di svolgere ruoli differenti. Le preseniline, ad esempio, espresse in una notevole varietà di tessuti ed organi, oltre a rivestire un ruolo fondamentale nella processazione della proteina precursore della bamiloide, regolano i segnali intracellulari nello sviluppo, nell omeostasi del Ca2+, nel processo dell apoptosi, nella regolazione del ciclo cellulare. Numerosi studi hanno mostrato che gli SNPs sono le forme più comuni di variazione genetica che si presentano nella sequenza nucleotidica del DNA, ed in grado, talora, di modificare la funzione biologica di una proteina. Uno dei maggiori obiettivi, perseguiti dalla ricerca genetica nell ultimo decennio, è stato quello di legare la presenza degli SNPs al rischio individuale di sviluppare alcune malattie neurodegenerative. Al momento sono stati elaborati ancora un numero esiguo di studi sull interazione tra diversi fattori di rischio, genetici (es. SNP), biochimici (es. colesterolo) e ambientali (es. scolarità) nel predisporre un individuo allo sviluppo di demenza. Obiettivo del presente progetto è delineare uno specifico profilo di rischio per ottenere una maggiore comprensione della complessa

3 REG.16 Determinanti genetici e fattori modulatori nelle malattie neurodegenerative rete di interazioni metaboliche che regolano l insorgenza e l evoluzione della demenza e favorire la possibilità, se non di attuare una vera e propria prevenzione, almeno di poter ritardare l esordio della malattia. Ci si propone, inoltre, di identificare i differenti profili genetici che presentino maggiore efficacia di risposta nell attuale terapia con inibitori dell acetilcolinesterasi (AChE). OBIETTIVI Una delle ragioni della complessità della malattia di Alzheimer è sicuramente la sua natura multifattoriale, attribuibile, oltre alla supposta presenza di più geni causali, anche all interazione con fattori metabolici ed ambientali. È necessario, quindi estendere gli studi alla ricerca di nuovi fattori di suscettibilità capaci, probabilmente, di modulare l insorgenza e la progressione del fenotipo patologico. L AD e la FTD, si prestano molto bene a studi di associazione. È noto che specifiche combinazioni alleliche, quali gli aplotipi H1 e H2 del gene Tau, risultano essere fattori di rischio predisponenti alla malattia in diverse popolazioni. In particolare, l aplotipo H1, sia nella FTD che nell AD, risulta essere associato ad un maggiore rischio di sviluppare la malattia. Per quanto riguarda l AD, inoltre, molti studi hanno evidenziato come SNP rilevati in diversi geni coinvolti nel metabolismo del colesterolo (APOE, Cyp46, ABCA1, ABCA2), nel metabolismo dell Ab (PLAU, GAPD, NCSTN, PEN2, PSEN1(E318G), Fe65, IDE, neprilisina, OLR1) o in altre proteine (PRNP, COX-2, IGF-1 e P66SHC) possano costituire ulteriori fattori di rischio. È stato osservato inoltre che, poiché i fattori genetici sono responsabili della risposta individuale alla terapia farmacologica, i suddetti polimorfismi del DNA potrebbero essere utili per identificare i possibili differenti profili genetici di risposta (positiva o negativa). Questo contribuirebbe non solo alla conoscenza della risposta terapeutica ma permetterebbe l elaborazione di target farmacologici mirati. Studi di farmacogenomica condotti su gruppi ristretti hanno già evidenziato come variazioni di geni quali APOE, PON1, PON2, Cyp46, ChAT, possono modulare gli effetti della risposta agli inibitori di AChE. L obiettivo principale del presente progetto è, dunque, delineare specifici profili di rischio derivanti dall interazione dei fattori genetici e ambientali. In particolare: a) Realizzare studi caso-controllo su soggetti affetti da demenza per stabilire il contributo, indipendente o in associazione, di SNP presenti in diversi geni, in associazione con altri fattori di rischio biochimici e ambientali (es. colesterolo, ipertensione, distiroidismo, diabete, trauma cranico, scolarità etc.) nel costituire un profilo di rischio predisponente alla demenza. b) Verificare, per la popolazione analizzata, l esistenza di un effettiva associazione tra gli SNP considerati ed i fenotipi patologici. c) Studiare se la risposta ai farmaci inibitori dell AChE possa essere modulata da SNP presenti sui geni coinvolti nel metabolismo dei farmaci e correlare la risposta con altre variabili (per es. familiarità)

4 Sezione III: Attività per progetti d) Studiare gli effetti modulatori prodotti dall alterazione del pathway dell amiloide a livello elettrofisiologico e comportamentale, in modelli di animali transgenici in grado di riprodurre alcuni dei principali eventi fisiopatologici caratteristici dell AD. METODOLOGIA Popolazione La popolazione è costituita da soggetti affetti da demenza, in particolare da Malattia di Alzheimer (early e late onset, sporadica e familiare) e da Demenza Frontotemporale (early e late onset, sporadica e familiare). Il processo diagnostico utilizza la valutazione clinico-neurologica, neuroradiologica, i criteri multipli (NINCDS-ADRDA, NINCDS-AIREN, Roman, Lund e Manchester, McKeith), la scala di Hachinsky e la batteria di Caltagirone e Gainotti. Intervento Modello clinico. Sulla coorte verranno effettuate alcune valutazioni di parametri epidemiologici, biochimici e genetici. Nell anamnesi viene rilevata con una check list la presenza di disturbi psichiatrici, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ipertensione, cardiopatie, distiroidismo, diabete, trauma cranico. In caso di storia familiare positiva per demenza si procede alla ricostruzione anamnestico-genealogica del pedigree. I soggetti di controllo paragonabili ai pazienti per sesso, età ed area geografica, sono visitati dal punto di vista neurologico, valutati nelle funzioni cognitive con MMSE e sottoposti ad anamnesi per il rilevamento degli stessi fattori di rischio. Ai pazienti arruolati viene richiesto il consenso informato per l adesione allo studio e il prelievo di sangue. I dati demografici sono schedati e informatizzati. Il DNA estratto e raccolto nelle due Banche Biologiche organizzate presso le U.O.1 e 3 verrà impiegato per l analisi molecolare dell APOE, Aplotipi tau, Cyp46, ABCA1, ABCA2, PLAU, GAPD, PRNP (U.O.2), NCSTN, PEN2, PSEN1(E318G), Fe65, IDE, neprilisina, OLR1, P66SHC, COX-2, IGF-1 (U.O.3). Verranno inoltre studiati i livelli dell Ab 42 e Ab40 nel plasma dei pazienti arruolati e relativi controlli (U.O.3). Modello animale. Lo studio sul modello animale verrà espletato dall U.O.4 su modello di topi transgenici TG2576 utilizzando fettine di corteccia e di ippocampo mantenute in soluzione fisiologica. Verranno eseguite alcune registrazioni elettrofisiologiche extracellulare e del patch-clamp, nelle aree cerebrali maggiormente colpite nella malattia di Alzheimer, quali l ippocampo e la corteccia. Tutti i dati verranno raccolti e registrati (U.O.2) e quindi inseriti nel database già esistente presso l U.O.1. Sottoprogetto farmacogenomica Un sottogruppo di pazienti diagnosticati come affetti da AD e in trattamento farmacologico con inibitori dell AChE costituisce una coorte seguita semestralmente presso le U.O.1 e U.O.3; la progressione della patologia è valutata con MMSE, ADL, IADL, NPI. I pazienti saranno sottoposti anche allo studio molecolare degli SNP (PON1, PON2 e ChAT) coinvolti nel metabolismo dei farmaci (U.O.2). Sarà valutata la correlazione tra SNP e risposta farmacologica assieme ad altre variabili (età, scolarità, familiarità, presenza di mutazioni geniche, età

5 REG.16 Determinanti genetici e fattori modulatori nelle malattie neurodegenerative di esordio, durata di malattia prima dell inizio del farmaco, genotipo APOE). Lo studio statistico in entrambi i progetti si avvarrà della regressione logistica multivariata per valutare il contributo, indipendente o in associazione fra loro, dei diversi SNP, e di essi in associazione con i diversi fattori di rischio biochimici e ambientali (U.O.2). Come indicatori per la valutazione saranno considerate le presentazioni dei dati a congressi nazionali e internazionali; e le pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali. Il disegno di studio del progetto è caso-controllo e saranno studiati circa 500 soggetti affetti da Malattia di Alzheimer (di cui circa 200 familiari) e circa 120 affetti da Demenza Frontotemporale (di cui 40 familiari). Un centinaio di pazienti sono stati già reclutati grazie a precedenti progetti ministeriali (U.O.1 e 3). Il secondo studio (Sottoprogetto farmacogenomica) è uno studio di correlazione su una coorte, circa 100 pazienti affetti da AD, mutati e non, già in terapia con inibitori dell acetilcolinesterasi. La risposta ai farmaci sarà correlata considerando anche le variabili di cui sopra per identificare i differenti profili genetici che presentino maggiore efficacia di risposta nell attuale terapia con inibitori dell acetilcolinesterasi (AChE). TRASFERIBILITÀ DEI RISULTATI E DEI PRODOTTI Il progetto offre l opportunità di ampliare le conoscenze scientifiche relative ai fattori di rischio delle demenze e al ruolo che varianti del Dna possono giocare sull efficacia dei farmaci inibitori dell AChE. Lo studio potrebbe consentire l identificazione di differenti profili genetici utili per l elaborazione di target farmacologici mirati ad una terapia individuale con conseguente beneficio non solo per i pazienti ma anche per il sistema erogatore. L incremento delle conoscenze, nell ambito delle demenze, consentirà al Sistema Sanitario Nazionale di attuare una programmazione sanitaria più aderente alle necessità del territorio. La trasferibilità dei risultati è da intendersi per i soggetti affetti e le loro famiglie, il SSN, la comunità scientifica nazionale e internazionale, le agenzie regolatorie dell industria farmaceutica e le aziende farmaceutiche. I dati che comunque scaturiranno potranno essere inseriti sul sito dell ISS ( I risultati potranno essere trasferiti ad altri ricercatori o ad operatori del SSN, attraverso monografie e note tecniche. I risultati generali che riguardano le patologie, le cause, i meccanismi coinvolti e le implicazioni cliniche saranno oggetto di pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali o di comunicazione a congressi. Infine, questo progetto collaborativo, coinvolgendo istituzioni scientifiche di differenti regioni, ma anche un Associazione del terzo settore, testimonia il forte carattere di integrazione della ricerca scientifica e del suo alto valore sociale ed educativo. In quanto tale, esso potrebbe agire come catalizzatore ed essere d ispirazione in futuro per iniziative sanitarie e scientifiche simili

6 Sezione III: Attività per progetti OUTPUT DEL PROGRAMMA Progress report delle Unità Operative (alla fine del 1-2 anno). Scambio di ricercatori tra le Unità Operative del progetto (1-2 anno). Caratterizzazione dei differenti profili di rischio per demenza (2 anno). Caratterizzazione dei differenti profili di risposta al farmaco (2 anno). Presentazione dei dati preliminari a congressi nazionali e internazionali (1 anno). Presentazione dei dati conclusivi a congressi nazionali e internazionali (2 anno). Workshop sui risultati (2 anno). Pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali (1-2 anno). OBIETTIVI INTERMEDI PREVISTI Standardizzazione di protocolli clinico-diagnostici. Screening clinico-genetico di popolazioni a rischio. Implementazione Banca Dati clinica. Implementazione Banca Dati biologica. Si allega il programma dettagliato dell Unità Operativa 4 che fa capo alla Fondazione Santa Lucia

7 REG.16 Determinanti genetici e fattori modulatori nelle malattie neurodegenerative U.O.4 Laboratorio di Neurologia Sperimentale Nicola Biagio Mercuri Contributo specifico fornito al progetto Il principale obiettivo della nostra U.O. è dedicato alla possibile identificazione di nuovi marker biologici di malattia di Alzheimer (AD) mediante lo studio di un modello sperimentale di AD con un approccio sia elettrofisiologico che comportamentale. Lo scopo di tale ricerca è di accrescere le nostre conoscenze circa i meccanismi cellulari e molecolari che mediano la morte neuronale in questa malattia degenerativa, ed è mirato alla possibile identificazione di nuovi markers biologici di malattia. Infatti, le modalità d azione dei fattori che determinano la predisposizione ad ammalarsi di AD non sono ancora conosciute. Inoltre, non sono ancora pienamente comprese le modificazioni funzionali che possono condurre alla precoce identificazione dei pazienti affetti da questa malattia. Pertanto, verranno condotti esperimenti su preparati, slices, di corteccia cerebrale ed ippocampale prelevati da topi transgenici. Si eseguiranno test comportamentali oltre a registrazioni elettrofisiologiche e microfluorimetriche, nelle aree cerebrali più colpite da tale malattia neurodegenerativa (ippocampo e corteccia). L identificazione di markers di malattia sul modello animale potrebbe risultare utile nel riconoscere simili alterazioni nei soggetti affetti. Metodologia Popolazione oggetto di studio Per il nostro studio utilizzeremo dei topi transgenici Tg2576 che sovra-esprimono il gene umano mutato (mutazione svedese) che codifica per la proteina APP (happswe). A seguito di tale mutazione questi animali mostrano dei livelli elevati di accumulo della proteina b- amiloide nel sistema nervoso centrale. All età di 12 mesi, i topi presentano aggregati b-amiloidi in ippocampo e corteccia (placche) insieme ad alterazioni cognitive da attribuire principalmente ad una disfunzione del lobo temporale mediano. Studio elettrofisiologico Gli esperimenti saranno condotti su preparati di corteccia e di ippocampo. Gli animali saranno anestetizzati e sacrificati per decapitazione, dopodiché il cervello verrà rimosso dal cranio al fine di ottenere fettine dello spessore di mm, mediante un vibratomo. Registrazioni in patch clamp Le fettine verranno messe in una cameretta di perfusione posta sopra ad un microscopio ottico, provvisto di sistema di visualizzazione dei neuroni all infrarosso e videocamera per microfluorimetria. Le registrazioni elettrofisiologiche verranno condotte con la tecnica del patch clamp, in configurazione whole cell, mediante elettrodi di vetro. Le correnti cellulari verranno acquisite mediante un amplificatore Axopatch 1D fil

8 Sezione III: Attività per progetti trate a 1kHz, digitalizzate. Le misurazioni intracellulari si ottengono dializzando la cellula registrata. Ogni valore di fluorescenza verrà da una regione di interesse comprendente il corpo cellulare del neurone e rapportando le immagini alle 2 lunghezze d onda e corrette per la fluorescenza di background, rilevata da regioni prive di marcante fluorescente. I valori verranno trasformati utilizzando il metodo di Grynkiewicz. Studio comportamentale Il topo transgenico, dall età di 12 mesi, presenta aggregati b-amiloidi in ippocampo e corteccia insieme ad alterazioni cognitive. L esame del comportamento in compiti striato-dipendenti mostra che sviluppa delle risposte riconducibili ad automatismi motori. Il deficit cognitivo di natura dichiarativa, sia nei pazienti AD che nei modelli animali della patologia, è accompagnato da un incremento di memoria procedurale. Sia i processi attenzionali sia le operazioni raggruppate sono mediati dalle regioni pre-limbiche e infra-limbiche. Valuteremo, mediante test comportamentali dipendenti dall ippocampo e dalla corteccia prefrontale mediana, la flessibilità cognitiva e comportamentale in topi transgenici verso i rispettivi controlli. Indicatori valutazione I risultati della ricerca, verranno utilizzati per articoli scientifici da sottoporre a riviste. Tali dati potranno contribuire ad identificare nuovi marcatori precoci di malattia. Disegno dello studio Nella I Fase si effettuano esperimenti di registrazione in modo patch-clamp da neuroni piramidali della corteccia cerebrale e ippocampale di topi transgenici. Nella II, ci confermiamo il correlato elettrofisiologico con i dati comportamentali. Per lo studio comportamentale l animale viene introdotto in una gabbia cubica di plexiglas trasparente con pavimento costituito da una griglia metallica che permette la somministrazione di un lieve shock elettrico. Il giorno seguente l animale viene introdotto nella stessa gabbia ma in assenza di shock. Questo test viene utilizzato per studiare la funzionalità ippocampale. Gli animali con alterazioni delle aree PL/IL sono in grado di formare l associazione contesto-choc ma sono incapaci di estinguerla e viene considerata come un difetto di plasticità comportamentale e, di alterate funzioni esecutive

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune

Dettagli

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

Dettagli

<1%familiare, 99% sporadica Incidenza: 1% tra 65-70anni; 8% > 80anni Durata: variabile (2-20anni) media 4anni

<1%familiare, 99% sporadica Incidenza: 1% tra 65-70anni; 8% > 80anni Durata: variabile (2-20anni) media 4anni Malattia di Alzheimer 80anni Durata: variabile (2-20anni) media 4anni 3-4 milioni di individui affetti da AD in USA Sintomi: Cognitivi: Perdita

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento

Dettagli

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione

Dettagli

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

Espressione di geni specifici per un determinato tumore

Espressione di geni specifici per un determinato tumore Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa

Dettagli

DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMEDICHE

DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMEDICHE DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMEDICHE Istituto di Genetica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE Address: Istituto di Genetica DSTB - Università degli Studi di Udine P.le Kolbe,1-33100 Udine - ITALIA

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

Psicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016

Psicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016 Psicopatologia dell anziano 02 marzo 2016 Invecchiamento e Psicopatogia Salute mentale dell anziano: nuovo campo della psicopatologia. Affinamento dei criteri di diagnosi, costruzione e validazione di

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

Esistono tre forme di diabete

Esistono tre forme di diabete Il Diabete mellito L insulina regola la captazione del glucosio Incapacità delle cellule di captare il glucosio in circolo iperglicemia e glucosuria Disponendo di meno glucosio le cellule degradano i grassi

Dettagli

LE UNITA VALUTATIVE ALZHEIMER (UVA) DELLA REGIONE MARCHE

LE UNITA VALUTATIVE ALZHEIMER (UVA) DELLA REGIONE MARCHE LE UNITA VALUTATIVE ALZHEIMER (UVA) DELLA REGIONE MARCHE Attività e caratteristiche organizzative Il Progetto Cronos, promosso nel settembre del 2000 dal Ministero della Salute in collaborazione con l

Dettagli

Trials clinici. Disegni di studio

Trials clinici. Disegni di studio Trials Clinici Dott.ssa Pamela Di Giovanni Studi descrittivi Disegni di studio Popolazioni Individui Studi analitici Osservazionali Sperimentali Studi di correlazione o ecologici Case report - Case series

Dettagli

LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO

LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO LA CONSULENZA GENETICA PRENATALE Fare Dr. Renato clic per Scarinci modificare lo stile del sottotitolo dello schema GENETICA CLINICA Costituisce la parte applicativa

Dettagli

BANDO. Premi di Ricerca SIOMMMS per giovani ricercatori

BANDO. Premi di Ricerca SIOMMMS per giovani ricercatori BANDO Premi di Ricerca SIOMMMS per giovani ricercatori Regolamento Per il biennio 2015/2017 la SIOMMMS (Società Italiana dell Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie Metaboliche dello Scheletro)

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

UNITÀ DI APPRENDIMENTO DISCIPLINA TECNOLOGIA NUMERO UNITÀ D APPRENDIMENTO 01 DATI IDENTIFICATIVI TITOLO I METALLI ANNO SCOLASTICO 2015-2016 CLASSI SECONDE CLASSI / ALUNNI COINVOLTI DOCENTI COINVOLTI UNITÀ DI APPRENDIMENTO DOCENTI

Dettagli

Ricerca farmacologica priclinica e clinica

Ricerca farmacologica priclinica e clinica Ricerca farmacologica priclinica e clinica SPERIMENTAZIONE PRECLINICA DURATA MEDIA?? ANNI Consente di isolare, dalle migliaia di sostanze sottoposte al primo screening di base farmacologico e biochimico,

Dettagli

La struttura del Rapporto di valutazione. Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento

La struttura del Rapporto di valutazione. Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento La struttura del Rapporto di valutazione Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento Il quadro di riferimento teorico del rapporto di valutazione Il Rapporto di valutazione utilizza il Quadro

Dettagli

Università degli Studi di Pavia C.so Strada Nuova, 65 - Pavia www.unipv.eu FULLPRINT

Università degli Studi di Pavia C.so Strada Nuova, 65 - Pavia www.unipv.eu FULLPRINT Università degli Studi di Pavia C.so Strada Nuova, 65 - Pavia www.unipv.eu FULLPRINT Odontoiatria e protesi dentaria Medicine and Surgery Medicina e chirurgia MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA E CHIRURGIA

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

NUOVE PROSPETTIVE PER IL RIPRISTINO DELLO SVILUPPO CEREBRALE NELLA SINDROME DI DOWN

NUOVE PROSPETTIVE PER IL RIPRISTINO DELLO SVILUPPO CEREBRALE NELLA SINDROME DI DOWN NUOVE PROSPETTIVE PER IL RIPRISTINO DELLO SVILUPPO CEREBRALE NELLA SINDROME DI DOWN GRUPPO DI RICERCA Coordinamento Università Partner Progetto realizzato con il contributo di Assicurazioni Generali ABSTRACT

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Il Direttore della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria -Risorse Umane e Sanitarie

Il Direttore della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria -Risorse Umane e Sanitarie Oggetto: Aggiornamento della determinazione 1875 del Modalità di erogazione dei farmaci classificati in regime di rimborsabilità in fascia H e in regime di fornitura OSP2, così come modificata dalla determinazione

Dettagli

WP 4 Approccio socio-assistenziale alle problematiche del paziente oncologico anziano

WP 4 Approccio socio-assistenziale alle problematiche del paziente oncologico anziano Programma straordinario di ricerca oncologica 2006 ALLEANZA CONTRO IL CANCRO PROGRAMMA 1B: RIDUZIONE DELLA DISPARITÀ NELL ACCESSO DEI PAZIENTI AI MEZZI DIAGNOSTICI E ALLE TERAPIE. WP 4 Approccio socio-assistenziale

Dettagli

AIIDA Associazione Italiana per l Infanzia nelle Difficoltà di Apprendimento

AIIDA Associazione Italiana per l Infanzia nelle Difficoltà di Apprendimento Associazione Italiana per l Infanzia nelle Difficoltà di Apprendimento INDIVIDUARE PER PREVENIRE E INTERVENIRE PROGETTO PER LA PREVENZIONE E VALUTAZIONE PRECOCE NELLA SCUOLA DELL INFANZIA DELLE DIFFICOLTA

Dettagli

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda: La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

Cosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco

Cosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco Cosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco DEMENZA Sindrome clinica caratterizzata dal deterioramento della memoria e delle altre funzioni cognitive rispetto al livello di sviluppo

Dettagli

Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo

Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo Piano di Zona 2011/2015- Area Dipendenze Priorità Politica Azione Difficoltà delle persone con problematiche di gioco d azzardo

Dettagli

"Ma.Tr.OC: un progetto europeo per studiare la progressione di malignità delle esostosi multiple"

Ma.Tr.OC: un progetto europeo per studiare la progressione di malignità delle esostosi multiple VIII Incontro-Convegno A.C.A.R 2006-2016: DIECI ANNI DI A.C.A.R. Montecatini Terme (PT), 16 Aprile 2016 A.C.A.R "Ma.Tr.OC: un progetto europeo per studiare la progressione di malignità delle esostosi multiple"

Dettagli

MILD COGNITIVE IMPAIRMENT

MILD COGNITIVE IMPAIRMENT MILD COGNITIVE IMPAIRMENT - Rapporto del Gruppo di Lavoro Internazionale sul - Winblad B et al. (2004). Mild Cognitive Impairment: beyond controversies, towards a consensus. Journal of Internal Medicine;

Dettagli

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.

Dettagli

La Ricerca sul Cervello: Le Risposte alle vostre Domande

La Ricerca sul Cervello: Le Risposte alle vostre Domande COME SI SVILUPPA IL CERVELLO? Lo sviluppo del cervello è un processo che dura tutta la vita: è rapidissimo prima della nascita, mantiene un in generale non si interrompe mai. Durante la terza settimana

Dettagli

Medicina sociale. Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale Università degli Studi di Macerata

Medicina sociale. Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale Università degli Studi di Macerata Medicina sociale Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale Università degli Studi di Macerata Concetto di salute Concetto di salute dell Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) uno stato di

Dettagli

INRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO

INRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO INRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO Le visite infermieristiche domiciliari preventive per il paziente affetto da malattia di Alzheimer e del

Dettagli

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Come archiviare i dati per le scienze sociali Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513

Dettagli

ONCOLOGIA OGGI Animali e Uomo Alleati Contro i Tumori

ONCOLOGIA OGGI Animali e Uomo Alleati Contro i Tumori ONCOLOGIA OGGI Animali e Uomo Alleati Contro i Tumori Venerdì 12 giugno 2009 ore 08.30 14.00 COMUNE DI ROMA Palazzo Senatorio- Aula Giulio Cesare P.zza del Campidoglio - Roma IL REGISTRO TUMORI ANIMALI:

Dettagli

Osservatorio ICT nel NonProfit. Claudio Tancini Novembre 2009

Osservatorio ICT nel NonProfit. Claudio Tancini Novembre 2009 Osservatorio ICT nel NonProfit Claudio Tancini Novembre 2009 1 Premessa (1/2): Il mercato ICT non ha focalizzato il NonProfit come un segmento specifico, da seguire con le sue peculiarità. In alcuni casi

Dettagli

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO

PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco Disturbo autistico come patologia complessa che chiama in causa tutte

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Dr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti

Dr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Dr. Francesco Rastrelli 19 gennaio 2015 Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Riassetto organizzativo Farmacisti territoriali Medici specialisti MEDICINA GENERALE Infermieri Medici

Dettagli

LE BIOTECNOLOGIE APPLICATE ALLA RICERCA FARMACEUTICA LE CONOSCENZE E GLI ORIENTAMENTI DEGLI ITALIANI E DEI GIOVANI

LE BIOTECNOLOGIE APPLICATE ALLA RICERCA FARMACEUTICA LE CONOSCENZE E GLI ORIENTAMENTI DEGLI ITALIANI E DEI GIOVANI GfK Group e gli orientamenti degli italiani e dei giovani LE BIOTECNOLOGIE APPLICATE ALLA RICERCA FARMACEUTICA LE CONOSCENZE E GLI ORIENTAMENTI DEGLI ITALIANI E DEI GIOVANI Roma, Isabella Cecchini Direttore

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

Scala fenotipica. Dominante o recessivo? fenotipo. fenotipo. fenotipo A 1 A 1 A 2 A 2 A 1 A 2

Scala fenotipica. Dominante o recessivo? fenotipo. fenotipo. fenotipo A 1 A 1 A 2 A 2 A 1 A 2 fenotipo Dominante o recessivo? Scala fenotipica fenotipo A 1 A 1 A 2 A 2 fenotipo A 1 A 2 A 1 dominante A 1 e A 2. codominanti A 2 dominante A 1 dominanza incompleta A 2 dominanza incompleta Nei casi

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA E COLLABORAZIONE NELL AMBITO DEI CONTROLLI SUL TERZO SETTORE PREMESSE

PROTOCOLLO DI INTESA E COLLABORAZIONE NELL AMBITO DEI CONTROLLI SUL TERZO SETTORE PREMESSE Prot. 27396 PROTOCOLLO DI INTESA E COLLABORAZIONE NELL AMBITO DEI CONTROLLI SUL TERZO SETTORE tra Agenzia delle Entrate Direzione Regionale della Liguria, rappresentata dal Direttore Regionale, Alberta

Dettagli

Salute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche

Salute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche www.aggm.it Agenzia Giornalistica Global Media Salute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche A Napoli il Congresso mondiale della Società Internazionale

Dettagli

Best Practices di sicurezza: Descrizione del progetto (Allegato 1)

Best Practices di sicurezza: Descrizione del progetto (Allegato 1) Best Practices di sicurezza: Descrizione del progetto (Allegato 1) COMPITO: Sicurezza nei laboratori di ricerca (Rischio chimico, norme comportamentali generali, rischio radiologico, rischio biologico

Dettagli

La GRID nella Medicina

La GRID nella Medicina La GRID nella Medicina Paola Di Giacomo Paola.Digiacomo@uniroma1.it Principali sfide della medicina Aumento Aumento popolazione anziana Malattie Malattie croniche (neurologiche, ecc.) Malattie Malattie

Dettagli

LIFE SPAN PSYCHOLOGY Prof Anna Pelama7 AA 2013-14

LIFE SPAN PSYCHOLOGY Prof Anna Pelama7 AA 2013-14 LIFE SPAN PSYCHOLOGY Prof Anna Pelama7 AA 2013-14 1 Psicologia dell età evolutiva Per molto tempo l oggetto principale è stato lo sviluppo dalla nascita alla fine dell adolescenza Necessità pratiche: Ø

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 496

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 496 Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 496 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori MASSIDDA e GRAMAZIO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 13 MAGGIO 2008 Disposizioni per la prevenzione e la cura del

Dettagli

Carpire il segreto della vita con l informatica Giosuè Lo Bosco Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Palermo, ITALY.

Carpire il segreto della vita con l informatica Giosuè Lo Bosco Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Palermo, ITALY. Carpire il segreto della vita con l informatica Giosuè Lo Bosco Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Palermo, ITALY. Lezioni Lincee Palermo, 26 Febbraio 2015 Alla base della vita degli

Dettagli

COMPETENZE DIGITALI. Le digital Competence Framework mi permettono di : Esplorare nuovi contesti tecnologici in modo flessibile.

COMPETENZE DIGITALI. Le digital Competence Framework mi permettono di : Esplorare nuovi contesti tecnologici in modo flessibile. COMPETENZE DIGITALI Competenze digitali o digital skills. Un approccio in 3D, un mutamento in corso. L immersività generata dagli ambienti multimediali ci sollecitano un esigenza nuova e educabile: sviluppare

Dettagli

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.)

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) Disposizioni per la prevenzione e la cura dell Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative legate all invecchiamento e per il sostegno delle

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

Psicologia dello Sviluppo

Psicologia dello Sviluppo Psicologia dello Sviluppo DESCRIVE i cambiamenti dell essere umano nei comportamenti e nelle competenze (motorie, percettive, sociali, emotive, comunicativo-linguistiche, cognitive) in funzione del trascorrere

Dettagli

FONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE. TITOLO I Norme Generali. Articolo 1-Premessa Generale

FONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE. TITOLO I Norme Generali. Articolo 1-Premessa Generale FONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE TITOLO I Norme Generali Articolo 1-Premessa Generale Il presente Regolamento è adottato dal CdA della FONDAZIONE Calabria Roma Europa, nei

Dettagli

Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster

Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster Introduzione La comunicazione nei progetti finanziati dalla Commissione europea svolge sempre un ruolo rilevante in

Dettagli

RELAZIONE PROVE INVALSI 2013 Introduzione

RELAZIONE PROVE INVALSI 2013 Introduzione RELAZIONE PROVE INVALSI 2013 Introduzione L Istituto Nazionale per La Valutazione del Sistema di Istruzione (INValSI), su direttiva del Ministero dell Istruzione, ha predisposto un sistema di rilevazione

Dettagli

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATUTO DEL CENTRO UNIVERSITARIO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULL ATTIVITÀ MOTORIA (C.U.R.I.A.MO.

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATUTO DEL CENTRO UNIVERSITARIO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULL ATTIVITÀ MOTORIA (C.U.R.I.A.MO. UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATUTO DEL CENTRO UNIVERSITARIO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULL ATTIVITÀ MOTORIA (C.U.R.I.A.MO.) Art. 1 E costituito il Centro Universitario di Ricerca Interdipartimentale

Dettagli

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

VIENE STIPULATO IL SEGUENTE PROTOCOLLO D INTESA

VIENE STIPULATO IL SEGUENTE PROTOCOLLO D INTESA PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI UN PARTENARIATO PUBBLICO / PRIVATO A FAVORE DELLA MOBILITA EUROPEA GEOGRAFICA E PROFESSIONALE DEI LAVORATORI NELL AMBITO DEL PROGRAMMA COMUNITARIO EURES (EUROPEAN

Dettagli

LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA

LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA L evento fieristico si presenta come momento imprescindibile in modo particolare per le piccole

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Tra. Provincia di Potenza. Ufficio Scolastico Provinciale

PROTOCOLLO D INTESA. Tra. Provincia di Potenza. Ufficio Scolastico Provinciale PROTOCOLLO D INTESA Tra Provincia di Potenza Ufficio Scolastico Provinciale Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti (sede Provinciale di Potenza) Per promuovere e attuare - progetto di assistenza

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

I FACOLTA DI MEDICINA ED ODONTOIATRIA. Corso di Laurea Infermieristica D. Presidente Prof. Rengo Mario. Tesi di Laurea

I FACOLTA DI MEDICINA ED ODONTOIATRIA. Corso di Laurea Infermieristica D. Presidente Prof. Rengo Mario. Tesi di Laurea I FACOLTA DI MEDICINA ED ODONTOIATRIA Corso di Laurea Infermieristica D Presidente Prof. Rengo Mario Tesi di Laurea ASSISTENZA AL PAZIENTE TOSSICODIPENDENTE CON DOPPIA DIAGNOSI RELATORE Prof. Saverio Pompili

Dettagli

Seconda fase di MONITORAGGIO LINEE DI INDIRIZZO sull AFFIDAMENTO FAMILIARE

Seconda fase di MONITORAGGIO LINEE DI INDIRIZZO sull AFFIDAMENTO FAMILIARE Seconda fase di MONITORAGGIO LINEE DI INDIRIZZO sull AFFIDAMENTO FAMILIARE SCHEDA DI RICOGNIZIONE DEGLI ASSETTI TERRITORIALI AN 2014 La presente scheda ha l'obiettivo di rilevare gli attuali assetti organizzativi

Dettagli

La famiglia davanti all autismo

La famiglia davanti all autismo La famiglia davanti all autismo Progetto Ministeriale di Ricerca Finalizzata - 2004 (ex art. 12 bis d. lgs. 229/99) Ente Proponente Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale Responsabile

Dettagli

La genomica in una prospettiva di Sanità Pubblica Dr.ssa Annamaria Del Sole Medico Dirigente Azienda Ulss 19 Adria

La genomica in una prospettiva di Sanità Pubblica Dr.ssa Annamaria Del Sole Medico Dirigente Azienda Ulss 19 Adria La genomica in una prospettiva di Sanità Pubblica Dr.ssa Annamaria Del Sole Medico Dirigente Azienda Ulss 19 Adria Treviso, 18/01/2014 RICHIAMI NORMATIVI Il Piano Nazionale della Prevenzione Ha identificato

Dettagli

Buone pratiche di sperimentazione clinica negli animali dei medicinali veterinari

Buone pratiche di sperimentazione clinica negli animali dei medicinali veterinari negli animali dei medicinali veterinari Modelli innovativi di lotta alla varroa: l acido formico in gel. Dr. Salvatore Macrì Dirigente Veterinario Ministero della Salute Roma Istituto Zooprofilattico Sperimentale

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

PROGETTO DI FORMAZIONE A DISTANZA

PROGETTO DI FORMAZIONE A DISTANZA PROGETTO DI FORMAZIONE A DISTANZA E-learning in Neuroriabilitazione: focus sul miglioramento della qualità della vita nelle persone anziane e disabili Programma di sperimentazione finanziato dal Ministero

Dettagli

Nuovo approccio all attività di sorveglianza sanitaria in Azienda. Capo III Sezione I, Art. 25 e Sezione V, Artt. 38 42 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

Nuovo approccio all attività di sorveglianza sanitaria in Azienda. Capo III Sezione I, Art. 25 e Sezione V, Artt. 38 42 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Nuovo approccio all attività di sorveglianza sanitaria in Azienda Capo III Sezione I, Art. 25 e Sezione V, Artt. 38 42 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. IL MEDICO COMPETENTE Collabora con il datore di lavoro e con

Dettagli

COME VIENE REALIZZATA UNA RICERCA SPERIMENTALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE?

COME VIENE REALIZZATA UNA RICERCA SPERIMENTALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE? COME VIENE REALIZZATA UNA RICERCA SPERIMENTALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE 0. RICHIESTA DI STUDIARE E/O INDIVIDUARE

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

LINEE DI RICERCA SOSTENUTE DAL 5xMILLE 2013

LINEE DI RICERCA SOSTENUTE DAL 5xMILLE 2013 LINEE DI RICERCA SOSTENUTE DAL 5xMILLE 2013 I Ricercatori del Centro di Genomica e Bioinformatica Traslazionale stanno lavorando a linee di ricerca legate a 1. Sclerosi Multipla 2. Tumore della Prostata

Dettagli

Scienze motorie SCIENZE MOTORIE

Scienze motorie SCIENZE MOTORIE Scienze motorie SCIENZE MOTORIE SCIENZE MOTORIE CORSO DI LAUREA Scienze motorie: Educazione fisica e tecnica sportiva (sede di Voghera) Attività motoria preventiva e adattata (sede di Pavia) CORSI DI LAUREA

Dettagli

Medicina di famiglia e UVA. Un rapporto complesso da intensificare ovvero Il futuro della continuità assistenziale per le persone affette da demenza

Medicina di famiglia e UVA. Un rapporto complesso da intensificare ovvero Il futuro della continuità assistenziale per le persone affette da demenza 52 Congresso Nazionale SIGG Paese vecchio, assistenza nuova: il caso Italia Firenze, 1 dicembre 2007 Medicina di famiglia e UVA. Un rapporto complesso da intensificare ovvero Il futuro della continuità

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

organizzato da Centro Nazionale Malattie Rare (CNMR) in collaborazione con l Ufficio Relazioni Esterne (URE) ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ (ISS)

organizzato da Centro Nazionale Malattie Rare (CNMR) in collaborazione con l Ufficio Relazioni Esterne (URE) ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ (ISS) Farmaci orfani e accessibilità al trattamento delle malattie rare Programma educativo-informativo rivolto alle Associazioni di pazienti con malattie rare e loro familiari sull uso dei farmaci orfani organizzato

Dettagli

STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA

STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA AZIENDA ULSS N. 8 OPERE PIE D ONIGO STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA attività innovativa (delibera del Direttore Generale dell Azienda ULSS n. 8 del 29 novembre 2007 n.

Dettagli

Il corso di laurea in Ottica e Optometria. Dipartimento di Scienze

Il corso di laurea in Ottica e Optometria. Dipartimento di Scienze Il corso di laurea in Ottica e Optometria Dipartimento di Scienze Corso di laurea a carattere professionalizzante Formazione di Ottici e Optometristi Gli Ottici e gli optometristi sono professionisti che

Dettagli

VSQ. Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole

VSQ. Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole 1 VSQ Progetto sperimentale per un sistema di

Dettagli

ATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136)

ATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136) ATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136) Il gene implicato nella SCA17 è il gene TATA box-binding protein (TBP) che fa parte del complesso della RNA polimerasi II ed è essenziale per dare inizio

Dettagli

La georeferenziazione delle banche dati gli Uffici Giudiziari in Toscana

La georeferenziazione delle banche dati gli Uffici Giudiziari in Toscana Regione Toscana Diritti Valori Innovazione Sostenibilità Dall indirizzo civico alla mappa La georeferenziazione delle banche dati gli Uffici Giudiziari in Toscana Dall indirizzo civico alla mappa La georeferenziazione

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: E possibile rendere sicure le sostanze pericolose Identificativo della Linea o delle Linee di intervento generale/i : Prevenzione degli eventi

Dettagli

BANDO. Premi di Ricerca SIOMMMS per giovani ricercatori

BANDO. Premi di Ricerca SIOMMMS per giovani ricercatori BANDO Premi di Ricerca SIOMMMS per giovani ricercatori Regolamento Per il biennio 2014/2016 la SIOMMMS (Società Italiana dell Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie Metaboliche dello Scheletro)

Dettagli

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti

Dettagli