STUDIO DI FATTIBILITÀ PER LA PROGETTAZIONE DI UN DISTRETTO CULTURALE EVOLUTO NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI ASCOLI PICENO

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1 STUDIO DI FATTIBILITÀ PER LA PROGETTAZIONE DI UN DISTRETTO CULTURALE EVOLUTO NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI ASCOLI PICENO

2 Questo documento è stato realizzato da goodwill per CUP, Consorzio Universitario Piceno. È vietata ogni riproduzione e diffusione, anche parziali, senza previa autorizzazione scritta di goodwill. Bologna, luglio 2007 Direttore scientifico del progetto Pier Luigi Sacco Coordinatore del progetto Alberto Masacci Gruppo di lavoro Enrico Callegati Cecilia Conti Alessandro Crociata Elisa Pasini

3 1. ANALISI INTERNA p Analisi politiche culturali e formative del territorio p La mappatura delle strutture museali p La mappatura del sistema dello spettacolo p La mappatura degli eventi p La mappatura degli edifici di archeologia industriale p La mappatura degli istituti di formazione p Analisi swot p Analisi cup p La struttura di governo, l organizzazione, le attività e l offerta p. 24 formativa Mappatura delle relazioni p Mappatura aree produttive e distretti industriali p Le principali aree produttive della Provincia di Ascoli Piceno p Distretti industriali p Sistemi locali del lavoro p La comunicazione e il territorio di Ascoli Piceno p Il territorio di Ascoli Piceno p Il Consorzio Universitario Piceno p Soggetti presenti sul territorio e potenzialmente interessati alla p. 60 realizzazione di un distretto culturale evoluto nell area di Ascoli Piceno Eurosportello di Ascoli Piceno p Eurodesk Provincia di Ascoli Piceno p Gruppo d Azione Locale (GAL) Piceno Scarl p Il Parco Scientifico-tecnologico TecnoMarche p Piceno Promozione p Sviluppo Italia Marche p ANALISI ESTERNA p Tampere: creatività, base dell innovazione p Oulu, la Silicon Valley del Nord: formazione, sviluppo e innovazione p Torino: verso la società della conoscenza p Helsinki e il Media Centre Lume p Lund, City of Ideas! p Aberdeen (Scozia) p Dortmund (Germania) p Cambridge (UK) p Recupero e riqualificazione di spazi dismessi e di archeologia p. 87 industriale Il complesso industriale di Zollverein (Essen) p Roca Umbert Fabrica de les Arts, Granollers p Laboral Centro de Arte y Creación Industrial, Gijon p La Città del Teatro, Cascina di Pisa p ANALISI DEL TERRITORIO p Dati demografici p La Provincia di Ascoli Piceno p Le nuove province di Ascoli Piceno e Fermo p Dati economici p. 100

4 3.2.1 PIL e sua composizione p Mercato del lavoro p Commercio Estero p Turismo p Qualità della vita p Analisi di Unioncamere p L indagine del Sole24Ore p Competitività, territorio e innovazione p Il sistema creditizio p Indicatori economici - finanziari p Dotazione infrastrutturale p Investimenti in innovazione e ricerca p Criticità e punti di forza del territorio piceno p STRATEGIA p. 125 Introduzione p Distretto culturale evoluto p Perché fondare lo sviluppo di un territorio sulle politiche culturali? p Il distretto culturale evoluto di Ascoli Piceno p Mission e strategia p Sistema di governance e forma giuridica p L assetto organizzativo p Piano di sostenibilità p Sistema di accountability p Piano di azioni p Lo sviluppo delle linee strategiche p Verso il distretto culturale evoluto piceno: l identità culturale p Verso il distretto culturale evoluto piceno: riconversione innovativa p Verso il distretto culturale evoluto piceno: formazione p Verso il distretto culturale evoluto piceno: comunicazione p. 172

5 1 ANALISI INTERNA

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7 1.1 ANALISI POLITICHE CULTURALI E FORMATIVE DEL TERRITORIO La ricognizione delle risorse culturali presenti nella Provincia di Ascoli Piceno è la prima tappa per analizzare i fattori che caratterizzano lo sviluppo locale cultural driven e avere una prima visione sulla fattibilità di un distretto culturale evoluto. Pertanto, la mappatura dei luoghi di offerta e la sistematizzazione della conoscenza di tali risorse è utile alla definizione dello scenario culturale del territorio e dà avvio all analisi interna del contesto. Le fonti informative per l elaborazione dei dati sono articolate su scala regionale, provinciale e comunale. L attività di ricerca bibliografica e documentale svolta sul campo si è avvalsa della pubblicazione di alcuni documenti specifici, tra i quali il Piano Regionale per i Beni e le attività Culturali, approvato dal Consiglio Regionale nel 21 dicembre 2004, che rappresenta lo strumento di programmazione - indicato dall art. 2 della l.r. 75/ con cui la Regione Marche individua obiettivi e modalità per l esercizio delle funzioni nel settore culturale. La lettura del piano consente di mappare le strutture museali e le raccolte per categoria, comune di appartenenza e tipologia La mappatura delle strutture museali La lettura del piano consente di mappare le strutture museali e le raccolte attraverso una tabella che le elenca per categoria, comune di appartenenza e tipologia. L articolazione per categoria di seguito riportata è: Musei di proprietà statale (1 struttura) Musei di proprietà provinciale (1 struttura) Musei di proprietà privata (8 strutture) Musei e raccolte di proprietà dei Comuni (49 strutture) Musei di proprietà ecclesiastica (16 strutture) Musei non presenti nella banca dati regionale (6 strutture) Progetti di nuovi musei in corso (4 progetti) Tabella 1 Mappatura dei Musei per Categorie, Comune e Tipologia CATEGORIA COMUNE TIPOLOGIA Musei statali ASCOLI PICENO Museo archeologico statale Proprietà provinciale ASCOLI PICENO Museo di Storia Naturale A. Orsini Proprietà privata CUPRAMARITTIMA Museo Malacologico MONTEFORTINO Raccolta dell Avifauna delle Marche OFFIDA Museo A. Sergiacomi PETRITOLI Antica Stamperia Fabiani Museo della Civiltà contadina e Artigiana RIPATRANSONE Museo del fischietto e delle sculture in legno Museo/ Bottega del vasaio S. ELPIDIO A MARE Museo dei fossili Proprietà comunale ACQUAVIVA PICENA AMANDOLA ASCOLI PICENO CARASSAI CASTEL DI LAMA Museo delle armi bianche Museo della Civiltà Contadina Chiuso; in riallestimento Pinacoteca Civica Galleria d Arte Contemporanea Nuovo Museo della Ceramica Civico Museo Archeologico Museo Archeologico Comunale Museo/ mostra permanente di arte contemporanea 3

8 Proprietà ecclesiastica COSSIGNANO CUPRAMARITTIMA FALERONE FERMO FOLIGNANO GROTTAMMARE LAPEDONA MASSA FERMANA MONSAMPOLO DEL TRONTO MONTALTO MARCHE MONTAPPONE MONTEFALCONE APPENNINO MONTEFIORE DELL ASO MONTEFORTINO MONTEGIORGIO MONTELPARO MONTERUBBIANO MONTOTTONE MORESCO OFFIDA RIPATRANSONE S. BENEDETTO DEL TRONTO SANT ELPIDIO A MARE SMERILLO SPINETOLI ASCOLI PICENO CAMPOFILONE CARASSAI CASTIGNANO COMUNANZA GROTTAMMARE FERMO FERMO (Capodarco) MASSIGNANO MONTALTO MARCHE Antiquarium Comunale Museo Archeologico Museo Archeologico Comunale Pinacoteca Civica Museo Archeologico, Sezione Picena - Cisterne Romane Museo di Scienze Naturali T. Salvadori - Meteorite Fermo Museo Polare S. Zavatti Raccolta archeologica Museo dell Illustrazione comica Museo Torrione della Battaglia Raccolta di dipinti Pinacoteca Comunale Mostra Laboratorio di Archeologia Museo Civico Museo civico archeologico Museo L acqua,la terra, la tela e Percorso museale delle antiche carceri sistine Museo del Cappello Museo dei Fossili e di Storia Naturale Complesso museale di S. Francesco: Museo della cultura contadina - sala Crivelli- Centro di documentazione del cinema italiano Giancarlo Basili Collezione de Carolis Sala Domenico Cantatore Pinacoteca Comunale F. Duranti e Museo d arte sacra Museo della Civiltà Contadina dell Alto Piceno - Chiuso Museo Civico Mostra permanente Gli antichi mestieri ambulanti Quadreria Comunale Museo Civico Archeologico - Verrà spostato nel convento di San Francesco ed esporrà anche la collezione numismatica Raccolta/ Laboratorio della Ceramica Raccolta di dipinti Musei civici (Museo archeologico, Museo delle tradizioni popolari, Quadreria comunale) Pinacoteca Civica e Gipsoteca annessa U. Gera Museo Civico Archeologico Museo Ittico A. Capriotti Museo delle Anfore Pinacoteca Comunale V. Crivelli Museo della Calzatura Museo dei fossili e dei Minerali Pinacoteca di Arte contemporanea Pinacoteca dell arte dei bambini Museo della Civiltà Contadina Museo della Scultura Museo Biblioteca F. A. Marcucci Museo diocesano Mostra permanente dei Tesori dell Abbazia di S. Bartolomeo Museo parrocchiale di S. Maria del Buon Gesù Museo diocesano intercomunale di arte sacra Museo diocesano intercomunale di arte sacra Museo diocesano intercomunale di arte sacra Museo diocesano Raccolta parrocchiale S. Maria di Capodarco Museo Parrocchiale S. Giacomo Museo Sistino Vescovile 4

9 MONTEFORTINO MONTEPRANDONE RIPATRANSONE ROTELLA S. BENEDETTO DEL TRONTO Museo d arte sacra (vedi Musei di proprietà comunale) Museo S. Giacomo della Marca Museo diocesano intercomunale di arte sacra Museo diocesano intercomunale di arte sacra Museo diocesano intercomunale di arte sacra Musei non iscritti nella banca dati regionale AMANDOLA FERMO MONTESANPIETRAN GELI RAPAGNANO S. BENEDETTO DEL TRONTO Museo dei Fossili Museo Teatro dell Aquila - non esistente Raccolta Comunale - trafugata Museo Parrocchiale Museo Paleontologico G. Buriani - Materiale confluito in altro museo cittadino Pinacoteca Comunale Progetti di nuovi musei in corso AMANDOLA MONTEGALLO MONTEMONACO ROTELLA Museo antropogeografico dei Monti Sibillini o Museo del paesaggio (apertura a breve) Museo di arte contadina Museo della Grotta della Sibilla Museo naturalistico loc. Poggio Canoso Fonte: elaborazioni dati Piano Regionale BBAACC delle Marche La tabella 2 consente una lettura più sintetica della mappatura, mediante la suddivisione dei musei per provincia ed ente proprietario. Tabella 2 Suddivisione dei musei per provincia ed ente proprietario AN AP MC PU TOT Comunali Provinciali Statali Privati Ecclesiastici Universitari Totale Fonte: elaborazioni dati Piano Regionale BBAACC delle Marche L offerta museale della Provincia di Ascoli Piceno è articolata con la presenza sul territorio di un numero considerevole di strutture. Tale patrimonio culturale è diffuso su ben 43 comuni dei 73 esistenti. Come emerge dalla tabella 2, Ascoli Piceno si colloca in terza posizione per numero di strutture museali nella graduatoria provinciale che vede Pesaro Urbino al primo posto con 105 strutture. Per quanto riguarda l assetto proprietario emergono dati relativamente omogenei nel territorio regionale, con una predominanza dei comuni nella titolarità delle strutture. 5

10 Il grafico 1 riporta le percentuali sulla distribuzione delle strutture museali nelle province marchigiane sul totale del patrimonio museale presente in regione, e registra 22 punti percentuali per la Provincia di Ascoli Piceno contro i 31 punti per la Provincia di Pesaro Urbino ed i 28 della Provincia di Macerata. Tale dato evidenzia una minor penetrazione della Provincia di Ascoli Piceno nel confronto con il resto delle Marche, eccezion fatta per la Provincia di Ancona che registra il valore più basso (19%). Grafico 1 Distribuzione delle strutture museali in provincia Fonte: elaborazioni dati Piano Regionale BBAACC Regione Marche Nel territorio sono presenti quattro reti museali: La Rete dei Musei della Via Salaria è una rete archeologica di recente istituzione dei Musei della Via Salaria che coinvolge i Comuni di Offida, Ripatransone, Monsampolo del Tronto, Cupra Marittima. I musei coinvolti nell iniziativa sono: il Deposito Comunale di Acquasanta Terme, il Deposito Archeologico di Castel di Lama, il Museo Archeologico del Territorio di Cupra Marittima, il Museo Laboratorio Archeologico di Monsampolo del Tronto il Museo Archeologico Guglielmo Allevi di Offida ed il Museo Civico Archeologico C. Cellini di Ripatransone. I Musei Sistini del Piceno sono una rete di musei ecclesiastici promossa dalla Diocesi di San Benedetto del Tronto che coinvolge il Museo di Arte Sacra, Comunanza Museo di arte sacra di Castignano, il Museo Sistino a Grottammare, il Museo Sistino Vescovile di Montalto Marche, il Museo del Santuario di San Giacomo della Marca a Monteprandone, il Museo Vescovile a Ripatransone, il Museo di arte sacra Catani a S. Benedetto del Tronto ed il Museo Piccolini a Rotella. La rete museale intercomunale Le Sette Terre promossa dalla Provincia di Ascoli Piceno e la s.p.a. Piceno da Scoprire in collaborazione con la rete dei musei Sistini. Questo sistema comprende i comuni della costa picena di Grottammare, Massignano, Montefiore dell Aso, Ripatransone, Acquaviva Picena, Monteprandone. I musei e le strutture coinvolte anche in questo caso sono numerose: la Fortezza Medievale e Museo delle Armi Antiche ad Acquaviva Picena, il Museo del Territorio, la Chiesa di Santa Maria del Castello, la Chiesa dell Annunziata e la Chiesa di San Basso a Cupra Marittima, la Chiesa di S. Agostino ed il Museo Sistino del Piceno di Arte Sacra, a Grottammare, il Museo Parrocchiale di Arte Sacra di Massignano, la Sala De Carolis, la Sala D. Cantatore e la Chiesa di S. Francesco a Montefiore dell Aso, il Museo S.Giacomo della Marca, sezione dei Musei Sistini del Piceno a Monteprandone ed infine il Museo Archeologico, la Pinacoteca - Gipsoteca, il Museo della civiltà contadina ed Artigiana, il Museo del Vasaio e del Fischietto ed il Museo Vescovile di Ripatransone. Accanto alle quattro reti esistenti, altre cinque reti sono in via di costituzione: 6

11 la rete Musei Piceni che coinvolge il Polo museale Palazzo de Castelletti di Offida, il Polo museale di Ripatransone, il Polo museale complesso di San Francesco presso Montefiore dell Aso ed il Museo Civico Archeologico a Monterubbiano la rete Museo territoriale Parco Nazionale dei Monti Sibillini coinvolge, invece, le municipalità di Amandola, Montemonaco e Visso. la Rete museale dei tre monti: arte, religiosità e antichi mestieri nella media e alta valle dell Aso ha in progetto di annettere i Comuni di Montelparo, Montefortino e Montalto Marche. l iniziativa Sibillart: dal museo al teatro interessa i Comuni di Amandola, Force e Montefalcone Appennino. l Archeodromo della Valle del Tronto coinvolge i Comuni di Ascoli Piceno e Arquata del Tronto. Le informazioni sul sistema museale nel suo complesso delineano la presenza di un patrimonio diffuso nel territorio e la tendenza alla costruzioni di reti, finalizzate al trasferimento delle best practice e alla gestione integrata dei beni culturali. Tuttavia, l esistenza di reti non garantisce tout court economie di scala, economie di apprendimento localizzate e libera circolazione di informazioni e conoscenze tecniche. Essere parte di un circuito o di una rete significa che ciascuna sua parte svolge un ruolo attivo per accedere a sua volta alle possibilità che un efficace networking è in grado di conferire ai partner. I dati della distribuzione dei musei e delle strutture di conservazione del patrimonio culturale sono in linea con quanto emerge dalla rilevazione del numero di biblioteche 1. La lettura delle informazioni presenti sul Bilancio sociale per la cultura nella Regione Marche colloca Ascoli Piceno ultima tra le quattro province con un valore pari al 16%, contro il 31% (MC), il 27% (PU) e il 26% (AN). Grafico 2 Distribuzione provinciale delle biblioteche Fonte: Bilancio sociale per la cultura nella Regione Marche In merito alle biblioteche si riscontra che, a fronte di un notevole patrimonio librario stimato in oltre volumi, la realtà provinciale continua ad avere difficoltà nell accesso alla fruizione libraria, essendo essa frammentata in piccole biblioteche talvolta prive di personale qualificato e dedicato. Per fronteggiare tale debolezza è nato il Polo S.I.P. (Sistema Interprovinciale Piceno) collegato al Servizio Bibliotecario Nazionale attraverso la messa in rete delle biblioteche del territorio provinciale ed il versamento in un unico database dei loro cataloghi. Hanno aderito al progetto 1 Nell ambito del progetto BIBLIOSIP è stato realizzato un catalogo on line delle 19 biblioteche della Provincia, che ha portato ad un incremento del 55% degli utenti delle biblioteche, dal 2004 al

12 provinciale le biblioteche dei seguenti 19 Comuni ed Enti del territorio 2. Il progetto prevede, in prospettiva, l inserimento nel Polo delle biblioteche di Comuni, Enti, Diocesi e scuole del territorio, allo scopo di creare un collegamento informatico su tutto il territorio provinciale e di aumentare il processo di democratizzazione della fruizione libraria La mappatura del sistema dello spettacolo Per quanto riguarda il sistema dello spettacolo, anche la Provincia di Ascoli Piceno è stata partecipe del grande processo di recupero che ha interessato tutta la regione. Nel decennio il Piceno ha giovato di ben ,00 euro di finanziamenti destinati alla riapertura e all adeguamento tecnico-strutturale dei Teatri Storici. Il recupero di tali risorse culturali, sostenuto da Regione, Provincia e Comuni si cala in un ampio processo di restituzione alla collettività di un patrimonio di grande valore. Valore per i luoghi che ospitano tali edifici, valore che si riflette sul miglioramento della qualità della vita per la società civile e sull opportunità di alimentare la capacità produttiva nel settore culturale. In particolare, inoltre, attraverso la rassegna Percorsi di Scena, è stata coordinata l offerta di otto piccoli teatri storici del Piceno, che hanno registrato una media di 200 spettatori, per un totale, nel 2006, di presenze. Tabella 3 Numero e distribuzione provinciale dei teatri storici Provincia N. siti Ancona 16 Ascoli Piceno 18 Macerata 23 Pesaro Urbino 15 Totale 72 Fonte: indagine diretta dal Servizio BAC Regione Marche Tabella 4 Mappatura e distribuzione comunale dei teatri storici Comuni Teatri ACQUASANTA TERME Teatro dei Combattenti AMANDOLA Teatro La Fenice ASCOLI PICENO Teatro Ventidio Basso ASCOLI PICENO Teatro dei Filarmonici CAMPO FILONE Teatro Comunale FERMO Teatro dell Aquila GRATTAZZOLINA Teatro Ermete Novelli MONTEGIORGIO Teatro Domenico Alaleona MONTERUBBIANO Teatro Vincenzo Pagani MONTEGRANARO Teatro La Perla MONTE S. PIETRANGIOLI Sala Europa MONTE URANO Cine Teatro Arlecchino OFFIDA Teatro Serpente Aureo PETRIOLI Teatro dell Iride PORTO S. GIORGIO Teatro Vittorio Emanuele II RIPATRANSONE Teatro Luigi Mercantini S. ELIPIDIO A MARE Teatro del Leone S. VITTORIA IN MATENANO Teatro Luigi Cicconi 2 Report 2006 Finalità-Obiettivi-Reti-Progetti-Risorse-Risultati-Prospettive curato dall Assessorato alla Cultura, Beni Culturali Pubblica Istruzione della Provincia di Ascoli Piceno. 8

13 Fonte: indagine diretta dal Servizio BAC Regione Marche Dei 72 Teatri Storici presenti nella Regione, la Provincia di Ascoli Piceno si colloca in seconda posizione per la presenza di strutture recuperate e ripristinate nella loro funzione originaria: ben 18 siti, contro i 23 recuperati nella Provincia di Macerata, i 16 siti nella Provincia di Ancona ed i 15 siti presenti nella provincia di Pesaro Urbino. L Associazione Marchigiana Attività Teatrali AMAT annette al suo circuito teatrale 15 teatri storici dei 18 presenti nel comprensorio Piceno, garantendo un offerta articolata e consentendo a tali strutture di beneficiare di economie derivanti dall appartenenza al circuito alle quali singolarmente non avrebbero avuto accesso. Il Servizio Beni e Attività Culturali della Regione Marche ha, inoltre, effettuato un censimento dei teatri moderni, cinema - teatro e sale attrezzate presenti nelle province e, stando ai dati riportati in tabella, altre 19 strutture esercenti operano nel territorio, arricchendo e articolando ulteriormente l offerta di spettacolo nel territorio provinciale. Tabella 5 Mappatura e distribuzione comunale dei teatri moderni, cinema - teatro e sale attrezzate Comuni Teatri ACQUASANTA TERME Teatro delle Foglie AMANDOLA Cine Teatro Europa ASCOLI PICENO Cine Teatro Piceno BELMONTEPICENO Teatro Comunale COMUNANZA Palacongressi FALERONE Teatro Comunale FALERONE Anfiteatro Romano FERMO Teatro Nuovo GROTTAMMARE Teatro dell Arancio GROTTAMMARE Teatro del Parco MONSAMPOLO DEL TRONTO Teatro Comunale PEDASO Teatro Valdaso PORTO S. ELPIDIO Palasport PORTO S. GIORGIO Teatro Comunale S. BENEDETTO DEL TRONTO Palacongressi S. BENEDETTO DEL TRONTO Cine Teatro Calabresi SERVIGLIANO Teatro Comunale TORRE SAN PATRIZIO Teatro Galletti VILLAFRANCA D'ETE Sala Parrocchiale Fonte: indagine diretta dal Servizio BAC Regione Marche Delle 18 istituzioni comprendenti teatri moderni, cinema - teatro e sale attrezzate, 13 sono inserite nel circuito dell AMAT. Un dato, questo, che sottolinea la scelta precisa della Provincia, orientata alla produzione e alla distribuzione degli spettacoli in sistemi di reti culturali intercomunali. Anche in questo caso, la prospettiva di diffondere le attività di spettacolo su un territorio particolarmente ricco di strutture culturali da un lato contribuisce ad estendere geograficamente l impatto delle produzioni ma, al tempo stesso, può scontrarsi con un atteggiamento passivo della comunità locale alla presenza di un offerta che in questa ottica può essere percepita come calata dall alto. Queste considerazioni vanno lette in ragione delle informazioni riportate in tabella 6 che elabora una mappatura delle strutture destinate allo spettacolo presenti nel Libro Bianco dei Beni e delle Attività Culturali, pubblicato nel 2005 dal Dipartimento di Sviluppo Economico e dal Servizio BAC della Regione Marche. Il prospetto colloca Ascoli Piceno in prima posizione tra le province marchigiane per numero di strutture destinate allo spettacolo. I numeri suggeriscono la necessità di un organizzazione a rete in grado di connettere tale patrimonio, ponendo attenzione alle specificità dei vari 9

14 subcontesti locali, rispettandone, allo stesso tempo, la vocazione culturale e individuando i bisogni che un tale pluralismo nell offerta può soddisfare. Tabella 6 Strutture destinate allo spettacolo nelle Marche Province Comuni Teatri Storici Luoghi deputati all'aperto Altre Spazi strutture all'aperto Totale Ascoli Piceno Pesaro Urbino Macerata Ancona TOTALE Fonte: elaborazione dati Libro Bianco dei Beni e delle Attività Culturali - Regione Marche La mappatura degli eventi La rilevazione condotta sulle strutture museali e sul sistema dello spettacolo ha permesso di georeferenziare i punti di erogazione e produzione di beni e servizi culturali. Sin qui dunque un analisi statica che caratterizza il contesto Piceno come ambito ricco di punti di offerta, diffusi e sparsi capillarmente sul territorio. Per valutare la performance del settore culturale in una prospettiva dinamica ci si è avvalsi della mappatura degli eventi più rappresentativi delle espressioni culturali dell area, all interno dell offerta della Provincia di Ascoli Piceno che si svolge lungo tutto il corso dell anno e che abbraccia i domini culturali più ampi. Un tentativo di tracciare tale ricchezza espressiva all interno di una mappatura efficace è stato effettuato grazie all analisi del Sistema Culturale Piceno Integrato, un intervento culturale a carattere sistemico 3. Tale progetto è finalizzato a qualificare il territorio e la sua offerta culturale e formativa, individuando le quattro aree tematiche Teatro, Musica classica, Musica Extracolta, Multimedia all interno di un disegno di sviluppo territoriale pensato per superare la frammentazione delle iniziative e mettere a sistema i poli di eccellenza del territorio. Il livello di integrazione dei soggetti messi in rete si basa sull attivazione di una fitta serie di contatti con Associazioni ed Enti locali che si sono particolarmente qualificati nella loro offerta culturale configurando dei poli d eccellenza individuati sulla base dei seguenti criteri: rappresentatività sul territorio, storicità, legami e pesi extraprovinciali ed extraregionali, attività svolta e continuità e qualità delle loro azioni. I criteri per la selezioni degli eventi sono, quindi, l appartenenza a questi settori e la loro rilevanza per il territorio. Dalla lettura del Report 2006 Finalità-Obiettivi-Reti-Progetti-Risorse-Risultati-Prospettive 4 si riportano i soggetti individuati per area tematica: AREA MULTIMEDIALITA Comune di Montefiore dell Aso Associazione Culturale Cineforum Buster Keaton di S.Benedetto del Tronto Associazione Culturale Arancia Meccanica di Massignano Associazione Culturale Blow Up di Grottammare Fondazione Libero Bizzarri di S.Benedetto del Tronto 3 Approvato con la delibera di Giunta Provinciale n. 61 del Rapporto curato dall Assessorato alla Cultura, Beni Culturali Pubblica Istruzione della Provincia di Ascoli Piceno. 10

15 AREA MUSICA CLASSICA Comune di Cupramarittima Comune di Lapedona Comune di Petritoli Comune di Ponzano di Fermo Ass. Sassofonisti Italiani di P.S.Giorgio Associazione Musicale Franz Schubert di San Benedetto del Tronto Ass. Gioventù Musicale d Italia di San Benedetto del Tronto Ass. Gioventù Musicale d Italia di Fermo Ass. Gioventù Musicale d Italia di Grottammare Ass. Culturale Nuova Da.mu.S. Musica e Teatro di Montegiorgio Ass. Perpianosolo di Monterubbiano Ass. Ascoli Piceno Festival di Ascoli Piceno Ass. Musicale Marchigiana di Ripatransone Ass. Antiqua Marca Firmana di Fermo Festival Musicale Piceno di Falerone Nuova Orchestra Regionale delle Marche di Montegiorgio Orchestra Internazionale d Italia di Fermo Ass. Amici della Musica di Montegranaro AREA MUSICA EXTRACOLTA Associazione Culturale Musicarte di Ascoli Piceno Associazione Culturale Bitches Brew Jazz Club di S.Benedetto del Tronto Tam Eventi P.s.c.r.l. di Grottazzolina Associazione Culturale Luigi Boccherini Picenoeventi di Ascoli Piceno CLG Soc. Coop. r.l. di S.Benedetto del Tronto Associazione Culturale Cotton Jazz Club di Ascoli Piceno Parrocchia S.Maria di Castel di Lama AREA TEATRO: Comune di Amandola Comune di Acquasanta Comune di Campofilone Comune di Grottammare Comune di Monterubbiano Comune di Monsampolo Comune di Monte San Pietrangeli Comune di Offida Comune di Petritoli Comune di Pedaso Comune di Santa Vittoria in Matenano Comune di Ripatransone L attività di programmazione teatrale è raccordata con l AMAT. AREA EDUCATIONAL Sono stati censiti 177 attività laboratoriali e si è avviato un percorso di integrazione in rete delle seguenti Agenzie formative extrascolastiche: Arte del legno Arte della bottega Arte idea Artigianato del cuoio I ragazzi del mare Kosmas mosaici La. D.E.Q. Laboratorio di ceramiche artistiche Laboratori di didattica animata Laboratorio minimo teatro Lu mucchio Re nudo 11

16 Scuola di scrittura Moby Dick Girasole Integra Progetto Zenone Pulchra Sistema museo Studio d arte Per la progettazione culturale di ogni area tematica sono stati sottoscritti Protocolli di Intesa, frutto di un costante lavoro di concertazione e di co-progettazione realizzata attraverso incontri sistematici con gli Assessori alla Cultura dei Comuni e con i referenti dei poli di eccellenza. All interno del Sistema trova spazio la programmazione dei calendari provinciali Sensi Piceni Estate e Sensi Piceni Inverno, che nel 2006 hanno coordinato e compreso al loro interno 571 eventi. Tali calendari riportano, infatti, la sintesi degli incontri e delle opportunità culturali proposti da comuni, province, enti ed associazioni che partecipano singolarmente o in reti dedicate per allargare la fascia di abitanti che partecipano alla vita culturale del territorio. Per quanto riguarda la Musica, un ricco carnet di eventi interessa gran parte del territorio. La classificazione adottata divide questo segmento culturale in musica classica, musica extracolta e musica della comunità. Un repertorio che abbraccia i vari generi spaziando dalla lirica, alla sinfonica, alla orchestrale sino al jazz ed ad altre forme di espressione musicale contemporanee. Una realtà interessante che opera sul territorio è Tam - Tutt Altra Musica, un circuito musicale che svolge attività jazzistica collocata in una fitta rete di iniziative. Tam fa parte della rete Marche Jazz Network che la regione sta strutturando per connettere queste tre realtà particolarmente radicate nel territorio. Tale network è, infatti, sostenuto per ottimizzare e sviluppare le iniziative già operanti e per permettere una maggiore circuitazione dell attività svolta, per coinvolgere fasce sempre più ampie di pubblico e allargando la domanda. Lo scopo primario di democratizzazione nei consumi di una musica colta quale il jazz, incontra i principi, di efficacia ed efficienza, con i quali si vuole informare la logica gestionale del sistema culturale nelle Marche, cercando, di fatto, le economie di scala pur rispettando le specifiche realtà culturali. Nell area tematica Teatro si svolge l iniziativa Sensi Piceni in scena sorta per progettare una stagione teatrale per quei comuni che, pur avendo Teatri storici di rilevante entità, hanno difficoltà a realizzare una programmazione teatrale autonoma. Per realizzare il progetto è stato redatto un apposito Protocollo d Intesa fra l Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno, l Assessorato alla Cultura, i Comuni aderenti, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e l AMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali). E rilevante notare che questo progetto mira a calibrare il suo contenuto artistico alle esigenze culturali del territorio che coinvolge. L iniziativa, infatti, tenta di individuare una logica tematica riferita ai luoghi per creare una sorta di percorso artistico condiviso dalla cittadinanza tale da incentivare flussi di pubblico verso lo spazio territoriale dei comuni coinvolti nel progetto. I nuclei tematici individuati sono: Teatro e Letteratura che approfondisce i nessi tra il valore dell opera letteraria ed il senso del contemporaneo; Teatro e Società che approfondisce i temi di forte valenza sociale spesso non rappresentati dai grandi media; Teatro e Classici che ripercorre la drammaturgia classica spaziando dalla commedia dell arte alla farsa napoletana. Nella stagione invernale 2005/2006 sono stati messi in scena 26 rappresentazioni. Sempre l AMAT promuove il progetto T.A.U. (Teatri Antichi Uniti). Tale progetto ha 12

17 estensione regionale ed è caratterizzato da rappresentazioni teatrali realizzate presso siti di interesse storico-culturale. Nell ambito delle iniziative dei Teatri Antichi Uniti, la Provincia di Ascoli Piceno partecipa attraverso la realizzazione del progetto Alla ricerca di Antigone, articolato in cinque appuntamenti teatrali allestiti presso i siti di Falerone e Cupramarittima, già utilizzati con successo negli anni passati, sia, per la prima volta il Museo Archeologico del Comune di Ascoli Piceo e presso il Tempio ellenistico-romano del Comune di Monte Rinaldo. L area Educational che si colloca all interno del Sistema Culturale Piceno Integrato tra le politiche culturali e quelle formative, nasce con l obiettivo di migliorare la fruizione da parte dei giovani del patrimonio culturale del territorio. Anche in questo caso si è operato per via sistemica, tentando di superare la frammentarietà degli interventi ed il disorientamento che la molteplicità dell offerta culturale e formativa presente poteva indurre. In tal senso, attraverso la sottoscrizione di un protocollo di intesa, si è programmata la realizzazione del progetto Sistema provinciale di didattica del territorio. L incontro fra l attività formativa della scuola e l offerta extrascolastica richiede un integrazione profonda, che passi attraverso percorsi condivisi e coprogettati. Il progetto Didattica del Territorio attuato dall Assessorato Cultura e Beni culturali, Pubblica Istruzione della Provincia di Ascoli Piceno vuole offrire supporti e strumenti perché tale integrazione possa realizzarsi nel modo più operativo e dinamico possibile. Accanto ad una guida cartacea già distribuita alle scuole ed all attivazione di un Call Center attraverso il quale è possibile prenotare i servizi extrascolastici, si mette a disposizione delle istituzioni formative anche il sito I laboratori sono suddivisi per 11 macro aree: Altro, Ambiente, Arte, Artigianato, Creatività, Folklore e tipicità, Giornalismo, Itinerari storico-artistici, Musica, Scienze, Storia. Ulteriori suddivisioni in aree tematiche, accompagnano il visitatore del sito alla scoperta dell offerta formativa extrascolastica dei 184 Laboratori Didattici aderenti al Progetto. Completano l offerta culturale eventi trasversali alle precedenti aree o di approfondimento di altri settori. Nel corso del tempo ha affermato si è affermata la rilevanza determinante della rassegna annuale della Fondazione Libero Bizzarri per la ricerca sulla comunicazione sulle arti cinematografiche. La Fondazione ha fatto nascere nel 1994 la prima rassegna del documentario italiano, una manifestazione che ha avuto immediata risonanza anche internazionale per le autorevoli partecipazioni e poiché si pone come l'unico evento per la rivalutazione e lo studio del documentario. Dal 2005, oltre alla Sezione Premi presenti nelle scorse edizioni, sono state attivate altre due sezioni premi: media e educazione e i contenitori vuoti del paesaggio urbano degrado e trasformazione dello spazio e delle relazioni. In particolare l obiettivo del concorso si è proposto di rispondere all esigenza di documentare, attraverso il mezzo cinematografico, il rapporto tra gli spazi abbandonati e ormai privi di significato e il loro riflesso sulle relazioni sociali, economiche e culturali del contesto locale. L edizione del 2006 con oltre 6000 presenze nelle diverse sezioni e quella del 2007 hanno confermato il successo dell iniziativa. Quest ultima è importante nella presente analisi per l iniziativa /Design nelle Marche, organizzata e curata, nell ambito della XIV Rassegna del Documentario Premio Libero Bizzarri in vista del 2008 Anno Internazionale del Design, dalla Facoltà di Architettura e dal Corso di Laurea in Disegno Industriale e Ambientale dell Università di Camerino, promossa insieme alla Fondazione Bizzarri e al Consorzio Universitario Piceno, con il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Ascoli Piceno, Comune di S. Benedetto del Tronto, Fondazione ADI per il Design Italiano, ADI Associazione per il Disegno Industriale, Assindustria di Ascoli Piceno, CCIAA di Ascoli Piceno. Obiettivo della manifestazione che comprende mostre, proiezioni, incontri e convegni, 13

18 è stato quello di aprire una riflessione sul ruolo del design in Italia e sulle Marche come sistema progettuale per comprendere la mutevole natura del design, puntando alla valorizzazione di quella parte virtuosa del sistema produttivo marchigiano attenta alla costruzione di un economia basata sulla conoscenza e sull innovazione, oltre che sul saper fare bene le cose e sulla qualità. Il programma di eventi di /Design nelle Marche, che si sono svolti in tre luoghi differenti a San Benedetto del Tronto, ha previsto tre giorni di riflessione aperta e di confronto sul futuro del design italiano, su temi nodali del design contemporaneo, sulla cultura progettuale ed industriale delle Marche nel complesso rapporto tra locale e globale. L inserimento dell iniziativa all interno della Rassegna del documentario della Fondazione Bizzarri si è rilevata strategica per il radicamento della manifestazione nel territorio, per le opportunità di visibilità, promozione e comunicazione che offre, per il coinvolgimento degli operatori del settore grazie alla sezione dei Premi, per la continuità dell'attenzione anche oltre l'evento garantita dagli strumenti di comunicazione e dalle attività della Fondazione come la rivista Libero, la collana editoriale e la mediateca, e per le occasioni di attivare partnership tra soggetti diversi del territorio. Nell ambito dell arte contemporanea un posto di rilievo tra gli eventi programmati nel Piceno spetta alla Biennale Adriatica di Arti Nuove, esposizione dedicata alle forme artistiche che usano il contemporaneo come codice stilistico di comunicazione. La manifestazione si tiene ad agosto a San Benedetto del Tronto e uno degli obiettivi primari è il rapporto con l Adriatico e la valorizzazione delle sue espressioni artistiche. La Biennale è nata con l intento di coinvolgere i giovani intorno all utilizzo innovativo delle forme di espressione artistica nei campi delle arti visive, applicate, dello spettacolo e della musica. Fin dalla sua prima edizione l allestimento della Biennale è stato possibile grazie alla collaborazione di un gruppo spontaneo di giovani, i quali hanno messo a disposizione le proprie abilità tecniche, di relazione ed organizzative al servizio della manifestazione. Tale gruppo informale di giovani, in seguito all esperienza della biennale, ha deciso di costituire un associazione culturale denominata appunto BAAN il cui scopo è la creazione e gestione di eventi, manifestazioni culturali ed artistiche. L associazione BAAN ha gestito ed allestito le edizioni successive della Biennale Adriatica su incarico del Comune. Dal punto di vista di attuazione di una politica giovanile ha consentito il coinvolgimento diretto di giovani intorno alla sperimentazione delle proprie abilità nell allestimento organizzativo di un evento culturale e la valorizzazione dello scambio di linguaggi e tecniche innovative nell arte e la circolazione di idee e creatività giovanile come grande occasione di socializzazione e di opportunità per coloro che operano in tali campi. L ultima Biennale si è occupata del rapporto tra arte contemporanea e spazi espositivi non istituzionali. Il tema Contagio ha centrato gli interessi della manifestazione su un osservatorio sul rapporto tra arte e nuove tecnologie. Attraverso i contemporanei linguaggi artistici, la Biennale costituisce un interessante presidio per la diffusione di idee innovative in grado di rendere la creatività fonte di innovazione trasversale per settori non necessariamente culturali e stimolo al pensiero innovativo tanto degli artisti quanto del pubblico che riceve questi segali culturali. Il legame molto forte dato dal connubio tra natura ed arte è poi rappresentato dal progetto Saggi Paesaggi. Festival Piceno del Paesaggio, pensato per valorizzare il contesto artistico, architettonico e naturale di un territorio che fa del paesaggio il bene culturale qualificante delle comunità locali. Nel contempo si persegue un accreditamento del territorio Piceno come polo di qualità nella rete internazionale dei luoghi e delle comunità che si stanno impegnando nella strutturazione di conoscenze, competenze e saperi relativi ai paesaggi. Il festival è suddiviso in tre moduli tematici: Il paesaggio urbano (modulo riflessivo, ad Ascoli Piceno nell edizione 2007 dal 20 al 22 aprile), L emozione del paesaggio (a Fermo dal 28 al 30 aprile per l edizione 2007), Il paesaggio allo specchio, (modulo 14

19 emotivo). La rassegna prevede una serie di appuntamenti artistici e culturali, tra cui, mostre, convegni, spettacoli musicali e teatrali grazie alla partecipazione di artisti, intellettuali e studiosi di rilevo nazionale ed internazionale. Un altra iniziativa a carattere sistemico è promossa dall Amministrazione Provinciale attraverso il Circuito delle Cucine Tipiche del Piceno che presenta una serie di progetti speciali dedicati alla promozione ed alla valorizzazione delle produzioni tipiche locali quali: la Cucina del Tartufo ad Amandola, Montefortino e Roccafluvione; la Cucina delle Fate a Pretare, frazione di Arquata del Tronto; la Cucina delle erbe spontanee a Monte San Pietrangeli, Smerillo e Montefiore dell Aso; la Cucina dello Spirito a Montepradone e Monsapolo del Tronto; la Cucina dei Briganti in località Fleno, Castel di Luco, Maggese, Rocca Montecalvo. Questa offerta specifica si colloca nel susseguirsi delle manifestazioni di derivazione popolare che rivivono nelle campagne e nei numerosi borghi medioevali a testimonianza di un forte collegamento con le radici culturali della comunità. A questi eventi viene data risonanza mediante mercatini, fiere e feste rurali, che concorrono a promuovere la laboriosità manifatturiera e artigiana e le tradizioni enogastronomiche del territorio. Una miscellanea di attività ed eventi culturali è rappresentata dal programma Conoscere il Novecento, che prevede una serie di incontri con la storia contemporanea documentata attraverso mostre fotografiche, rassegne cinematografiche convegni e dibattiti La mappatura degli edifici di archeologia industriale Questa mappatura trae origine all interno del progetto Identità culturale delle Marche. I luoghi del lavoro e della memoria, inserito tra le attività del Piano Regionale per i Beni e le Attività Culturali. Parte del progetto è dedicata alla stesura di uno studio che ha avuto come obiettivo l indagine conoscitiva sui luoghi dell archeologia industriale delle Marche. La linea di intervento della politica culturale regionale basata sul recupero, la tutela e la valorizzazione ha interessato anche l archeologia industriale in seguito a numerose azioni di catalogazione puntuali e sistematiche. Tecnicamente questa mappatura si fonda sull analisi architettonica del panorama dei contenitori destinati ad attività lavorative di carattere industriale, ricorrendo ad una lettura morfologica degli opifici caratterizzati dall appartenenza alla stessa tipologia produttiva 5. La lettura del patrimonio presente nella Provincia di Ascoli Piceno presenta oggetti di interesse localizzati prevalentemente sulla zona costiera: la Fabbrica di feltro e le officine Montani presso Fermo che sono classificate come architettura miscellanea, sempre nella stessa zona si trova la Cartiera classificata, a ragione, sotto la voce architettura della carta. Poco distante in direzione sud, presso Pedaso, sorge la ex Centrale ENEL (anch essa di architettura miscellanea ), segue la stessa classificazione la ex Centrale ENEL di Comunanza, verso l interno. Ad Offida, invece, è presente un esempio di architettura dei laterizi nella Fornace dei laterizi, mentre, avvicinandosi all Abruzzo si trovano lo Stabilimento bacologico Mercatili presso Monsampolo del Tronto ( architettura della seta ) e la Cartiera pontificia di Ascoli Piceno un notevole esempio di architettura della carta, particolare per l utilizzo di elementi formali più vicini al palazzo rinascimentale che alla fabbrica. Negli edifici ristrutturati dell antica Cartiera Papale di Ascoli Piceno è stato attivato un moderno polo di cultura scientifico-industriale, un centro polifunzionale che ospita Il 5 Si legga a tal proposito Monti A. e Brugè P. in Archeologia Industriale nelle Marche, L architettura. Nuove Ricerche srl, Ancona. 15

20 museo della carta che espone resti e ricostruzioni dei macchinari che, per secoli, sono stati utilizzati per produrre la carta, oltre alla collezione naturalistica del farmacista e studioso ascolano Antonio Orsini che raccoglie decine di migliaia di reperti di minerali, conchiglie, fossili e un ricco erbario. Il centro accoglie una serie di esposizioni temporanee ed offre una serie di attività e servizi quali i Laboratori didattici in spazi attrezzati che permettono di proporre attività sperimentali per le scuole di ogni ordine e grado. I Musei della Cartiera Papale organizzano, inoltre, visite guidate e attività di educazione ambientale nei dintorni della Cartiera e lungo il torrente Castellano. Una sala multimediale da 99 posti ed un ampia aula informatica ospitano congressi, seminari e attività scientifiche. La presenza di questi monumenti del lavoro rispecchia la localizzazione del tessuto produttivo sul piano regionale, concentrandosi nei centri produttivi dello jesino, del maceratese e del fermano. Le numerose testimonianze della storia e della cultura industriale vanno considerate parte integrante dell assetto territoriale, espressioni di una civiltà non così lontana che devono essere salvaguardate. L opportunità di valorizzare tali spazi attraverso interventi di recupero e rifunzionalizzazione, la possibilità di riconsegnarli alla collettività con una nuova destinazione d uso, come nuovi contenitori culturali di attività creative, necessitano di una strategia di fondi regionali ed europei. Un complesso caso di rifunzionalizzazione e riqualificazione di un area ex-industriale è costituito dall intervento sullo stabilimento SGL Carbon di Ascoli Pieno. Questa vecchia area produttiva è ancora al centro di un progetto di riconversione che nelle sue linee guida dovrebbe contenere tre direttrici: conservare posti di lavoro, procedere ad una riqualificazione urbanistica dell area e bonificare il sito definendone, appunto, una nuova destinazione produttiva ed urbanistica. Oggetto di discussione pubblica nonché di un workshop tra rappresentanti della SGL Carbon, Università e movimenti civili, tale area inizi a essere oggetto di interesse da parte del mondo dell arte che si colloca in questo scenario industriale cercando nuovi spazi di confronto con il suo pubblico. La sezione Il Paesaggio Urbano del Festival Piceno del paesaggio di Saggi paesaggi, ad esempio, si è svolta all interno dello stabilimento perseguendo una dialettica partecipativa con la comunità residente. Come sottolineato dal responsabile dell allestimento Visioni Parziali : si passa attraverso cento anni di storia della città ripercorrendo la complessa vicenda di un azienda che ha creato la storia industriale, sociale, occupazionale ed economica del territorio. Per scoprire questo spazio, si percorre l area produttiva, gli edifici sono spiegati attraverso schede tecniche e valorizzati da proiettori luminosi. I visitatori si muovono attraverso luci, effetti speciali e rumori di fabbrica, vengono intrattenuti da attori e performers e passano in mezzo a diverse installazioni artistiche composte da foto moderne, foto storiche, video e voci degli operai registrate a mensa fino a venir colti di sorpresa dalla famosa sirena della Carbon che è stata riattivata per l occasione La mappatura degli istituti di formazione In materia di formazione l Amministrazione Provinciale adotta un programma annuale 7 quale atto di indirizzo politico-programmatico per la realizzazione dell attività di formazione professionale, intesa come strumento della politica attiva del lavoro. Le attività corsuali sono rivolte alla qualificazione per il primo inserimento, alla riqualificazione, alla specializzazione, all aggiornamento ed al perfezionamento dei lavoratori in un quadro di formazione permanente. Data la vocazione produttiva dell area, i centri locali hanno lo scopo di fare acquisire, a tutti coloro che le Ai sensi della L.R. 16/90 e della L.R. 2/96. 16

21 frequentano, conoscenze e competenze professionali che si esplicano in abilità operative, capacità gestionali, contenuti culturali, scientifici, tecnologici e organizzativi per agevolare l inserimento ed il reinserimento nel mercato del lavoro. La tabella 7 riepiloga i dati forniti dal Settore Formazione Professionale e Lavoro dell Amministrazione Provinciale. Le politiche formative del territorio sono orientate alla creazione di un sistema articolato e condiviso che integra la realtà dell istruzione con la collocazione lavorativa. Tale atteggiamento è confermato nella programmazione prevista dal Piano di sostegno alla politiche di orientamento e della formazione che il Servizio Politiche Attive del Lavoro della Provincia ha attivato in collaborazione con l Università degli studi di Macerata, l Università degli studi di Camerino, l Università Politecnica delle Marche, il Consorzio Universitario del Piceno e l Ente Universitario del Fermano. Una dimensione significativa degli interventi previsti nel piano è esposta nella tabella 8 che riporta le progettualità programmate e concordate. Tabella 7 Mappatura dei Centri Locali di Formazione COMUNE CENTRO LOCALE DI ATTIVITÀ DIDATTICA FORMAZIONE Centro Locale per la Formazione Industriale La Scuola Regionale di Formazione Professionale (ex INAPLI), prevede un'attività formativa che spazia dai settori tradizionali come meccanico, elettromeccanico e linguistico, fino ai più avanzati quali automazione Ascoli Piceno industriale ed informatica. La Scuola opera anche nel campo del disagio sociale. S. Benedetto del Tronto S. Elpidio a Mare Centro Locale per la Formazione Alberghiera Centro Locale per la Formazione Abbigliamento Centro Locale per la Formazione Calzaturieri L attività didattica prevede corsi per trasferire competenze sui settori turistico, commerciale, culturale ed informatico La Scuola Professionale Regionale di San Benedetto del Tronto sorta per qualificare giovani attraverso corsi inizialmente rivolti al settore Abbigliamento ed Elettromeccanico, ha diversificato l'offerta formativa sino ad occuparsi, oggi, anche di Turismo, Informatica e Servizi. Attività corsuale orientata alle nuove tecnologie per la progettazione di calzature (CAD-CAM) e al marketing. Dalla fine degli anni 80 la scuola opera nel settore dell'informatica tenendo corsi di progettazione grafica Amandola Sedi Distaccate Attualmente opera in aree formative peculiari: Informatica, Artigianato Artistico, Assistenza Sociale. L ubicazione della Sede Distaccata al centro del territorio della Comunità Montana dei Sibillini, garantisce ai residenti della zona montana possibilità di accedere in loco ai servizi formativi e delle politiche attive del lavoro. Fonte: elaborazione dati Settore Formazione Professionale e Lavoro dell Amministrazione Provinciale Tabella 8 Progettualità programmate e concordate nell annualità 2005/2006 DESTINATARI DELL INTERVENTO Università degli Studi di Macerata Dipartimento di Studi sullo Sviluppo Economico OGGETTO DELL INTERVENTO Approfondimento degli aspetti e delle problematiche riguardanti la crisi occupazionale del sistema produttivo industriale della Provincia di Ascoli Piceno nei settori dell Agro alimentare, del Calzaturiero e del Cappello 17

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