RILIEVO E CENSIMENTO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI A.R.E.A. Allegato - Relazione tecnico illustrativa CUP J72J CIG B9
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1 DIREZIONE GENERALE RILIEVO E CENSIMENTO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI A.R.E.A. Allegato - Relazione tecnico illustrativa CUP J72J CIG B9
2 Indice INDICE ART. 1 - OBIETTIVI ART. 2 - CONTESTO DI RIFERIMENTO ART. 3 - GESTIONE OPERATIVA DEL PROGETTO ART. 4 - DIREZIONE TECNICA DELL ESECUZIONE DEL CONTRATTO ART. 5 - GRUPPO DI LAVORO ART. 6 - CONTENUTO DEL SERVIZIO, FASI E MODALITÀ DI ESECUZIONE E CONTROLLO -- 8 ART. 7 - CARATTERISTICHE DEGLI ELABORATI PRODOTTI ART. 8 - QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO ART. 9 - ALLEGATI
3 Art. 1 - OBIETTIVI Gli obiettivi che ci si propongono con l adozione del presente provvedimento sono, sostanzialmente, sia quello di strutturare la conoscenza, quindi di conoscere esattamente, soprattutto funzionalmente, quale sia effettivamente il patrimonio edilizio con la precisa localizzazione geografica, cosa quest ultima assolutamente prioritaria in considerazione del fatto che esso è disperso praticamente in tutto il territorio isolano, in corrispondenza dei centri abitati, piccoli e grandi e di aree appositamente dedicate (zone ex 167 per l edilizia economica e popolare) sia quello di gestire la conoscenza e il patrimonio in maniera razionale al fine di pianificare gli interventi di manutenzione risanamento degli stabili datati e dei rapporti con i condomini ma anche di tutti gli atti che questo tipo di situazione comporta: dal canone al suo aggiornamento, alla eventuale vendita o subentro di inquilini, ecc. In tal modo si ritiene che, inoltre, possa essere consentita una gestione condivisa con il management e la direzione generale, razionalizzando le conoscenze di un patrimonio immobiliare correttamente ubicato, catastalmente verificato ed amministrativamente certificato, avviando anche un nuovo processo di governo del patrimonio attualmente in capo ad A.R.E.A coerente con i programmi economici e con le varie realtà territoriali della Sardegna. Un processo di unificazione e standardizzazione per tutti i distretti della gestione è quindi l obiettivo finale del progetto di censimento del patrimonio al quale si sta dando concreta attuazione. Art. 2 - CONTESTO DI RIFERIMENTO Nel sistema informativo di gestione del patrimonio immobiliare attualmente in uso risultano diversi dati ancora mancanti riguardanti elementi importanti come gli estremi catastali, le condizioni d uso, la consistenza etc. La completa raccolta di tutte queste informazioni in modo sistematico e coordinato risulta, non solo opportuna per una gestione ottimale del patrimonio, ma anche necessaria per poter fornire i dati richiesti dall Osservatorio regionale sulle abitazioni, nonché per un puntuale espletamento degli obblighi in materia contrattuale; sulla base di tali considerazioni risulta necessario procedere al completamento degli elementi mancanti nella banca dati necessaria per la gestione del proprio patrimonio immobiliare. Il patrimonio immobiliare di AREA è stato, nel corso degli anni, catalogato e archiviato in data base elettronici che, con il passare del tempo, si sono trasformati in programmi gestionali che contengono diverse informazioni e che offrono la possibilità di conoscere gli elementi collegati agli immobili. Nei diversi passaggi che si sono susseguiti per la costituzione degli archivi informatizzati, non sempre sono stati inseriti tutti i dati utili all identificazione del patrimonio e, in alcuni casi, non sono proprio stati catalogati interi edifici. Inoltre, le nuove normative impongono, nella stipula dei contratti di locazione o in quelli di vendita, l indicazione di alcuni elementi identificativi dell immobile che non sempre sono nella disponibilità dell Azienda. Infine, alcune importanti variazioni degli edifici (realizzazione di ingressi differenti, cambi di toponomastica o di numerazione civica) spesso non vengono inserite e aggiornate e quindi frequentemente ci si trova di fronte ad immobili archiviati e concessi in locazione con alcune indicazioni che non corrispondono più alla realtà.
4 In questo contesto si inserisce anche la necessità di procedere all accatastamento di molti edifici del patrimonio aziendale, i cui dati andranno poi ad inserirsi nelle corrispondenti caselle degli archivi del patrimonio immobiliare. Infine, l aggiornamento e la puntuale catalogazione del patrimonio immobiliare saranno funzionali a tutte le attività istituzionali di Area connesse alla collaborazione con l Osservatorio economico per il sistema abitativo previsto all articolo 5 della legge regionale 8 agosto 2006 n. 12. Una casistica riguarda gli immobili il cui accatastamento non risulta presente negli archivi informatici, pertanto andrà verificato se gli immobili non risultano accatastati ( in tal caso si procederà all attività completa di accatastamento), infine, completare le informazioni relative agli immobili inserendo nel sistema informativo tutti i dati raccolti e forniti per approvazione all Agenzia del Territorio. Altre casistiche a titolo esemplificativo e non esaustivo: fabbricati esistenti, per i quali non risulta perfezionata l intestazione dell Azienda, ma per i quali non sussiste alcun problema di proprietà; i fabbricati edificati non ancora accatastati e/o dei quali non si è ancora perfezionata la cessione, ecc. Quindi in alcuni casi si tratta di problematiche relative all accatastamento in altri si tratti di problematiche legate al perfezionamento dei procedimenti di acquisizione ovvero di voltura catastale. Mediante la realizzazione del sistema informativo territoriale vi è la necessità cioè di compiere un primo passo, nell'ambito di un Azienda evoluta sotto il profilo organizzativo, verso una strategia (da attuare con procedimenti diversi ma strategicamente connessi) che consenta un raccordo costante tra la Direzione Generale e la struttura preposta alla gestione del patrimonio nei Distretti e i vari Servizi e pertanto consenta in concreto quella valutazione globale della necessità degli interventi e delle varie opportunità. In sostanza consente di percorrere razionalmente la strada della migliore gestione del patrimonio. Per attivare il circuito virtuoso di un efficiente gestione e valorizzazione del patrimonio è necessario, quindi, partire da un corretto censimento e rilievo degli immobili e quindi dalla relativa regolarizzazione. ART. 3 - GESTIONE OPERATIVA DEL PROGETTO La complessità delle attività di cui al progetto in argomento necessita di individuare una struttura in grado di gestire e monitorare le attività, al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi e la risoluzione di eventuali problematiche che si dovessero riscontrare durante l esecuzione delle attività. La direzione dell esecuzione del contratto avrà il compito di coordinare tutte le attività di controllo sullo sviluppo dei servizi oggetto dell appalto e quindi anche i gruppi di lavoro di seguito individuati. Al fine di garantire la gestione operativa del progetto sarà costituito il gruppo di project management, composto sia da tecnici di fiducia dell Ente appaltante, che da personale (p.es. capi progetto, team leader,..) in rappresentanza dell Appaltatore. Le principali attività di cui sarà responsabile il gruppo di project management, si riferiscono a: 1. Direzione ed organizzazione di progetto. Si tratta di attività finalizzate alla definizione degli indirizzi strategici ed operativi del progetto, al controllo dei tempi, al monitoraggio delle risorse impegnate, alla verifica del raggiungimento degli obiettivi ed in generale al coordinamento e controllo di tutte le fasi, azioni e deliverable di progetto. 2. Comunicazione. Questa attività ha come fine la circolazione delle informazioni relative al progetto, sia all interno del gruppo di lavoro che verso gli utenti istituzionali.
5 3. Assicurazione e controllo qualità. Queste attività hanno l obiettivo di verificare il rispetto degli standard di qualità richiesti da A.R.E.A. e assicurati dal fornitore, relativi alle attività svolte, alla documentazione di progetto, alle risorse impegnate. A partire dalla consegna delle attività, per tutta la durata dell appalto, ivi compresi eventuali periodi di proroga della chiusura concessi dalla Stazione appaltante a qualsiasi titolo, e sino al collaudo definitivo, l appaltatore dovrà organizzare una struttura di gestione del progetto, che assicuri per la propria competenza gli obiettivi di coordinamento sopra individuati. A tal fine dovrà predisporre all interno dell offerta tecnica un progetto tecnico che illustri l organizzazione di tale struttura di management. Art. 3.1 PORTALE DI SUPPORTO AL MONITORAGGIO DEL PROGETTO Si ritiene di fondamentale importanza che, sin dalle fasi iniziali (entro un mese dalla consegna delle attività), tutti i soggetti interni ed esterni, a diverso titolo coinvolti nel progetto, abbiano la possibilità di interagire e comunicare, con diversi livelli di accesso, con la Direzione di esecuzione del contratto, e con il personale di riferimento dell Appaltatore, in modo efficiente, efficace ed organizzato. Per supportare efficacemente queste interazioni e per favorire la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti nel progetto, viene richiesta la fornitura di prodotti software dedicati alle problematiche esposte, che dovranno quindi offrire specifiche funzionalità per supportare le attività di coordinamento, di project management e di comunicazione, che l Ente appaltante si troverà a gestire per la corretta ed efficiente conduzione del progetto in argomento. In sostanza, si richiede di fornire un prodotto WEB based, accessibile sia attraverso la Intranet che via INTERNET, da parte degli utenti autorizzati, con diversi profili di accesso. Ciascun prodotto verrà inizialmente ospitato dal Fornitore, sino alla verifica di conformità, quando verrà trasferito (completa installazione e configurazione) nell apposita infrastruttura già in possesso della stazione appaltante. Il suddetto software non dovrà dipendere da licenze d uso e ad esso dovranno potere accedere tutti gli utenti indicati dalla Stazione appaltante. Per il software suddetto inoltre dovrà essere fornito tutto il materiale per l installazione (manuale di installazione, manuale d uso e cd di installazione) e una specifica liberatoria dell appaltatore che dia all Ente appaltante la piena disponibilità dei sorgenti e la proprietà del software, nonché la facoltà di riutilizzarlo e modificarlo. Al prodotto software di supporto alla gestione del progetto, verrà anche delegato il compito di rendere visibili e divulgare, agli utenti, i report ed i documenti che la DE riterrà opportuno pubblicare, al fine di rendere trasparenti le scelte effettuate, le decisioni assunte, i risultati progressivamente conseguiti e gli elementi fondamentali del piano di gestione del progetto, di cui nel seguito. Il software dovrà essere interamente in italiano e non dovranno in nessuna parte comparire scritte in altre lingue. Sinteticamente, i principali requisiti del portale in argomento sono: 1) permettere agli utenti di svolgere nel modo più efficace le rispettive attività; 2) condividere un calendario degli eventi significativi riguardanti il progetto; 3) condividere agevolmente documenti tecnici, verbali di riunione, ordini del giorno delle riunioni; 4) gestire o conoscere l evoluzione delle diverse fasi di progetto; 5) comunicare e rendere disponibili efficientemente dati, documenti ed informazioni a tutti i soggetti a diverso titolo coinvolti nel progetto, nel rispetto dei rispettivi ruoli e quindi con diverse abilitazioni funzionali o di accesso ai dati ed ai documenti gestiti tramite il portale.
6 Dovrà quindi essere prevista la possibilità di avere uno spazio web che consenta la trasmissione anche di file con dimensione molto elevata secondo le esigenze che si manifesteranno durante le attività del progetto. Si precisa che lo spazio richiesto non dovrà essere uno spazio ftp, ma deve essere previsto un accesso via web. Il portale dovrà essere interamente in italiano e la ditta dovrà presentare un apposito Progetto del portale (entro 20 giorni dalla stipula del contratto) prima della sua realizzazione e messa in produzione, che sarà sottoposto all approvazione della stazione appaltante. La DE potrà richiedere modifiche ed aggiunte al portale di progetto sia in fase di visione della proposta progettuale (Progetto del portale) e successiva approvazione sia durante l esecuzione dell appalto, al fine di rispondere a problematiche che dovessero insorgere in corso d opera. Le sezioni da prevedere nel suddetto portale dovranno essere almeno quelle indicate di seguito: Area istituzionale Project management Comunicazione Gestione rischi Gestione fornitori Gestione documenti In generale tutta la documentazione tecnica ed amministrativa prodotta nell ambito del presente appalto dovrà essere caricata nel portale di progetto. Quindi dovrà essere prevista la funzionalità di upload e download per tutti gli utenti che all uopo saranno abilitati all uso del sistema secondo differenti livelli di accesso. Si precisa che comunque le comunicazioni tra appaltatore e stazione appaltante dovranno avvenire nelle forme riconosciute dalla legge (posta e protocollo). Art. 3.2 PIANO DI GESTIONE DEL PROGETTO L appaltatore entro 30 giorni dalla stipula del contratto dovrà presentare alla stazione appaltante un Piano di gestione del progetto che descriva nel dettaglio il metodo con il quale l appaltatore intende coordinare e realizzare tutte le attività previste nelle varie Fasi del servizio. Gli elementi minimi del suddetto piano di gestione del progetto dovranno essere i seguenti: A. Gruppo di lavoro, compiti e obiettivi B. Metodo di analisi delle Fasi di lavoro C. Realizzazione delle Fasi di lavoro D. Piano dei test per il collaudo/verifica di conformità E. Cronoprogramma delle attività Nella stesura del cronoprogramma con l individuazione di tutte le attività e passi intermedi delle diverse fasi, l appaltatore dovrà sempre tenere conto di un periodo di almeno 10 giorni lavorativi per tutte le fasi di istruttoria ed approvazione previste nel presente capitolato. Resta ferma la facoltà della DE di aumentare o diminuire il suddetto periodo in funzione della complessità ed ampiezza della documentazione da istruire/approvare. E invece richiesto all appaltatore, se del caso, di anticipare le attività in funzione degli effettivi tempi di istruttoria connessi alle approvazioni previste nel presente capitolato. Il piano di gestione deve essere approvato dalla DE in accordo con il responsabile del procedimento, prima di costituire elemento di riferimento per le attività oggetto della presente relazione.
7 Il piano di gestione del progetto dovrà essere aggiornato ogni 3 mesi o comunque ogni qualvolta che l appaltatore e/o la DE riterranno di migliorare l approccio al raggiungimento degli obiettivi contrattuali, anche in funzione delle problematiche che si dovessero riscontrare in corso d opera. Invece il solo cronoprogramma delle attività andrà aggiornato mensilmente nelle attività e sotto fasi intermedie che il piano di gestione del progetto individuerà, fermo restando il rispetto assoluto delle scadenze contrattuali individuate per le diverse fasi. Il piano in argomento è quindi da intendersi revisionabile in progress per tutta la durata dell appalto, ivi compresi gli eventuali periodi di proroga a qualsiasi titolo concessi dalla stazione appaltante ed ivi compresi i periodi derivanti da eventuali perizie di variante. La prima e ultima copia del piano di lavoro sarà consegnata in formato cartaceo e digitale (nativo editabile *.doc, *.mpp, ecc e in formato pdf). Tutte le altre copie intermedie saranno trasmesse unicamente in formato digitale (nativo editabile *.doc, *.mpp e in formato pdf), attraverso CD ROM e attraverso il portale di progetto. Art. 3.3 ACQUISIZIONE INFORMAZIONI E DATI Per ogni tipo di attività operativa descritta nella presente relazione, l appaltatore dovrà avviare le procedure per l acquisizione di informazioni o dati necessari per la progettazione e realizzazione delle attività previste. Se del caso, in tale raccolta dati e/o informazioni, l appaltatore sarà affiancato dalla Direzione dell esecuzione del contratto con l invio di lettere di presentazione o quant altro necessario. Art. 4 - DIREZIONE TECNICA DELL ESECUZIONE DEL CONTRATTO L amministrazione appaltante costituirà al suo interno una Direzione dell esecuzione del Contratto (DE) attraverso il supporto del personale della Direzione Generale e dei Distretti (almeno un referente per ogni Distretto). Durante l esecuzione delle attività l operato della ditta appaltatrice sarà sottoposto a verifica ed analisi da parte della DE la quale potrà avvalersi a tal fine anche di professionalità esterne i cui nominativi verranno comunicati all aggiudicatario. La ditta dovrà riferirsi, per i servizi e le opere accessorie, alle indicazioni fornite direttamente dalla stazione appaltante, o indirettamente per il tramite di dette professionalità di supporto. La stazione appaltante ha la facoltà di imporre modifiche e/o integrazioni ritenute utili per il miglior compimento del servizio in argomento e la ditta concorrente si impegna sin d ora ad accettare tali modifiche e/o integrazioni, le quali, comunque, non potranno comportare aumento dei costi a carico dell impresa appaltatrice. Art. 5 - GRUPPO DI LAVORO La ditta appaltatrice dovrà indicare in sede di offerta la composizione di un gruppo di lavoro che dovrà garantire la perfetta esecuzione dei servizi e delle opere accessorie richieste descritte nel presente capitolato tecnico. L Appaltatore è tenuto ad affidare la direzione tecnica di tutte le attività previste ad un Responsabile Unico delle Attività, che dovrà svolgere le funzioni di supervisione e coordinamento generale delle attività oggetto dell appalto.
8 Il Responsabile Unico delle Attività dovrà essere dotato di comprovata esperienza nello specifico campo dell appalto ed assumerà ogni responsabilità, relativa a tale incarico. L offerta dovrà contenere l indicazione del Responsabile Unico delle Attività come individuato dall appaltatore compresa la certificazione del possesso dei titoli e dell esperienza richiesti. L appaltatore dovrà altresì dotarsi di un Ufficio Operativo con sede in Cagliari o hinterland, al fine di favorire una più stretta collaborazione e coordinamento con la Direzione dell Esecuzione del Contratto. Il Referente Unico delle Attività dovrà, tra l altro: curare i rapporti con la DE e partecipare a tutte le riunioni indette dalla stessa DE, previo preavviso non inferiore alle 24 ore. Il gruppo di lavoro dovrà quindi essere composto almeno figure descritte nel Capitolato e nel disciplinare di gara. Art. 6 - CONTENUTO DEL SERVIZIO, FASI E MODALITÀ DI ESECUZIONE E CONTROLLO FASE A) Descrizione lavori: ricognizione. Le attività di Ricognizione e raccolta delle informazioni e della documentazione esistente sono da intendersi quali fasi istruttorie, durante le quali si procede alla raccolta, alla organizzazione ed archiviazione degli elementi conoscitivi (informazioni) necessari alla ricognizione, a partire dagli archivi informatici e cartacei dell Azienda, del patrimonio medesimo composto da circa unità immobiliari suddivise in alloggi e altre unità. Alla ditta aggiudicataria verranno forniti i dati in possesso dell Azienda Regionale per l Edilizia abitativa e relativi al patrimonio immobiliare suddiviso per Distretti. Preliminarmente all esecuzione delle operazioni di rilievo topografico e di redazione delle pratiche catastali ( in via presuntiva riferite a circa 5000 unità immobiliari dislocate nel territorio regionale come quantificate nella determina DDG N. 384 DEL 30/12/2010) di cui alla fase B del capitolato tecnico, la Ditta aggiudicataria dovrà eseguire la ricognizione e rilevazione materiale dei dati attraverso l esame analitico dei documenti e delle scritture reperite presso le Banche Dati e gli archivi dei Distretti e della Direzione Generale dell Azienda Regionale per l Edilizia Abitativa, presso l Agenzia del Territorio, l Agenzia del Demanio, Conservatoria dei RR.II e Ufficio del Catasto competenti e tutti gli altri enti pubblici e privati depositari della documentazione e delle informazioni necessarie per l espletamento del servizio. La Ditta si impegna ad effettuare le necessarie visure ipotecarie e/o storico catastali direttamente presso la competente Agenzia del Territorio. Inoltre, sempre preliminarmente all esecuzione delle operazioni di rilievo topografico e di redazione delle pratiche catastali di cui alla fase B, sarà compito dell aggiudicatario eseguire, previo incarico della Direzione dell esecuzione del Contratto (DE), un insieme di operazioni, controlli e sopralluoghi, tra le quali la verifica della posizione amministrativa e giuridica, rilevando l esistenza della documentazione e delle certificazioni necessarie alla loro regolarizzazione. In caso di assenza di tali documenti spetterà all aggiudicatario la riproduzione e approvvigionamento presso gli Enti preposti. FASE B) Descrizione lavori : rilievi topografici e redazione di pratiche catastali. Sono previste in via presuntiva circa 5000 interventi tra rilievi topografici e pratiche catastali di cui alle attività 1,2 e 3 come meglio specificate nel Capitolato tecnico prestazionale relative a unità immobiliari dislocate nel territorio regionale (così come quantificate nella determina DDG N. 384
9 DEL 30/12/2010 suddivise per aree geografiche 1,2,3,4,5) coincidenti con le competenze territoriali degli attuali Distretti. Le attività svolte da un professionista abilitato per le specifiche competenze tecniche richieste nella categoria dei lavori, previo uno specifico sopralluogo e puntuali accertamenti anche strumentali) da individuarsi secondo le necessarie e propedeutiche specifiche indicazioni e direttive impartite dalla DE costituita dall Azienda sono le seguenti: - rilievo celerimetrico appoggiato a punti fiduciali, compresa l eventuale istituzione di nuovi punti, dei corpi di fabbrica e della eventuale recinzione perimetrale, come previsto nella normativa vigente per l aggiornamento di atti catastali, in assenza di un delimitazione ben definita si dovrà provvedere allo stralcio di una idonea area circostante i fabbricati da trasferire al catasto urbano secondo le indicazioni che di volta in volta saranno fornite dai referenti competenti territorialmente; - elaborazione dei dati di rilievo celerimetrico con specifico software PREGEO, comprendente i frazionamenti delle aree di sedime da trasferire al catasto urbano, i tipi mappali, compresi gli estratti WEGIS sino alla loro approvazione. - redazione della modulistica e delle planimetrie dei fabbricati per l introduzione nel catasto urbano con software DOCFA, con suddivisione dei fabbricati secondo la destinazione d uso per il corretto classamento come da indicazioni dei referenti competenti territorialmente, compreso l eventuale elaborato planimetrico di divisione in subalterni. - ogni altro utile elaborato o attività necessaria per il buon esito delle attività del servizio. In ordine al titolo di proprietà o altro diritto reale, lo stesso dovrà essere chiarito per gli immobili di cui alla fase B della presente gara, previo incarico della Direzione dell esecuzione del Contratto (DE), alla luce di quanto previsto nel capitolato tecnico. Si precisa che l aggiudicatario dovrà effettuare uno studio sull utilizzo funzionale dei fabbricati e sulla relativa imponibilità o meno ai fini del pagamento delle imposte con riferimento alla situazione soggettiva dell Ente e alle caratteristiche oggettive degli immobili. Dovranno essere riportati i seguenti dati: Denominazione, ubicazione, classificazione (patrimoniali indisponibili, disponibili, etc.), descrizione del bene, dati catastali, foglio, particella e subalterno, categoria catastale, classe, consistenza, superficie, confini, valori catastali, rendite, titolo di provenienza (numero atto di acquisto, data, repertorio), dati descrittivi (anno di costruzione, ristrutturazione, ampliamento e straordinaria manutenzione, consistenze lorde e nette in volumi e superfici, destinazione d uso, attività svolte all interno, stato di conservazione, dati cartografici, rapporti contrattuali in essere, condizione giuridica, eventuali servitù, concessioni e/o altri diritti reali esistenti), nonché stima e valutazione dei beni. Gli immobili da inventariare devono essere esattamente individuati nella loro effettiva consistenza, corredati dalle relative pertinenze e di eventuali diritti e servitù sugli stessi gravanti. L attività si intende conclusa con l ottenimento dei certificati di accatastamento e di visura al CEU di tutti i corpi di fabbrica presenti nei siti in oggetto previo affidamento del referente del Distretto competente territorialmente. FASE C) Descrizione lavori: sistema informativo territoriale del patrimonio dell'azienda. Le specifiche sono dettagliatamente riportate nell allegato C.
10 A valle delle attività 1 e 2 i relativi elaborati prodotti devono essere forniti in formato numerico (es. dwg ), georeferenziati e inseriti nel sistema informativo. Le prestazioni richieste comprendono la presentazione, approvazione catastale e il ritiro, gli oneri catastali e bolli, il trattamento di eventuali sospensioni e accertamenti (collaudi dell Agenzia del Territorio), l eventuale trattamento delle istanze di preallineamento o quant altro necessario anche se non specificato per concludere la pratica. Art. 7 - CARATTERISTICHE DEGLI ELABORATI PRODOTTI Tutti i documenti, banche dati ed elaborati prodotti al termine di ciascuna delle attività previste nel capitolato tecnico, illustrate nella precedente parte della presente devono essere forniti alla stazione appaltante in triplice copia cartacea debitamente firmata dal o dai responsabili tecnici ed amministrativi della ditta aggiudicataria. I suddetti documenti devono inoltre essere forniti sia in formato digitale editabile (*.doc, *.xls, *.shp, *.dwg, ecc) sia in formato pdf su supporto CD o DVD. I dati inoltre dovranno essere forniti e caricati da personale della ditta aggiudicataria su apposita postazione informatica indicata dalla stazione appaltante e dovranno essere trasmessi in formato originale e in formato ASCII su apposito CDROM/ DVD. Il contenuto dei suddetti elaborati è di proprietà di A.R.E.A. e potrà da questa essere riprodotto, riutilizzato e/o modificato in qualsiasi occasione e per qualsiasi fine connesso all attività dell Amministrazione. Art. 8 - QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO Il quadro economico complessivo è il seguente: IMPORTO Base d'asta ,00 Spese per pubblicazione 3.500,00 Spese per commissione giudicatrice 3.000,00 Contributi AVCP 600,00 Spese per Direzione dell'esecuzione ,84 Assistenza al RUP ,00 Oneri sicurezza Oneri collaudo Totale (IVA 21% esclusa) ,84 Totale (IVA 21% inclusa) ,00 Art. 9 - ALLEGATI I documenti che compongono il progetto del servizio sono stati redatti ai sensi dell art. 279 del DPR. 207/2010, Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle
11 direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE» e sono costituiti, oltre che dalla presente Relazione tecnica illustrativa, dai seguenti allegati: - Capitolato tecnico prestazionale; - Elenco dei prezzi unitari; - Calcolo sommario della spesa per l'acquisizione del servizio; - Schema di contratto.
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