RILIEVO E CENSIMENTO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI A.R.E.A. Allegato - Relazione tecnico illustrativa CUP J72J CIG B9

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RILIEVO E CENSIMENTO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI A.R.E.A. Allegato - Relazione tecnico illustrativa CUP J72J11000680005 CIG 44883954B9"

Transcript

1 DIREZIONE GENERALE RILIEVO E CENSIMENTO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI A.R.E.A. Allegato - Relazione tecnico illustrativa CUP J72J CIG B9

2 Indice INDICE ART. 1 - OBIETTIVI ART. 2 - CONTESTO DI RIFERIMENTO ART. 3 - GESTIONE OPERATIVA DEL PROGETTO ART. 4 - DIREZIONE TECNICA DELL ESECUZIONE DEL CONTRATTO ART. 5 - GRUPPO DI LAVORO ART. 6 - CONTENUTO DEL SERVIZIO, FASI E MODALITÀ DI ESECUZIONE E CONTROLLO -- 8 ART. 7 - CARATTERISTICHE DEGLI ELABORATI PRODOTTI ART. 8 - QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO ART. 9 - ALLEGATI

3 Art. 1 - OBIETTIVI Gli obiettivi che ci si propongono con l adozione del presente provvedimento sono, sostanzialmente, sia quello di strutturare la conoscenza, quindi di conoscere esattamente, soprattutto funzionalmente, quale sia effettivamente il patrimonio edilizio con la precisa localizzazione geografica, cosa quest ultima assolutamente prioritaria in considerazione del fatto che esso è disperso praticamente in tutto il territorio isolano, in corrispondenza dei centri abitati, piccoli e grandi e di aree appositamente dedicate (zone ex 167 per l edilizia economica e popolare) sia quello di gestire la conoscenza e il patrimonio in maniera razionale al fine di pianificare gli interventi di manutenzione risanamento degli stabili datati e dei rapporti con i condomini ma anche di tutti gli atti che questo tipo di situazione comporta: dal canone al suo aggiornamento, alla eventuale vendita o subentro di inquilini, ecc. In tal modo si ritiene che, inoltre, possa essere consentita una gestione condivisa con il management e la direzione generale, razionalizzando le conoscenze di un patrimonio immobiliare correttamente ubicato, catastalmente verificato ed amministrativamente certificato, avviando anche un nuovo processo di governo del patrimonio attualmente in capo ad A.R.E.A coerente con i programmi economici e con le varie realtà territoriali della Sardegna. Un processo di unificazione e standardizzazione per tutti i distretti della gestione è quindi l obiettivo finale del progetto di censimento del patrimonio al quale si sta dando concreta attuazione. Art. 2 - CONTESTO DI RIFERIMENTO Nel sistema informativo di gestione del patrimonio immobiliare attualmente in uso risultano diversi dati ancora mancanti riguardanti elementi importanti come gli estremi catastali, le condizioni d uso, la consistenza etc. La completa raccolta di tutte queste informazioni in modo sistematico e coordinato risulta, non solo opportuna per una gestione ottimale del patrimonio, ma anche necessaria per poter fornire i dati richiesti dall Osservatorio regionale sulle abitazioni, nonché per un puntuale espletamento degli obblighi in materia contrattuale; sulla base di tali considerazioni risulta necessario procedere al completamento degli elementi mancanti nella banca dati necessaria per la gestione del proprio patrimonio immobiliare. Il patrimonio immobiliare di AREA è stato, nel corso degli anni, catalogato e archiviato in data base elettronici che, con il passare del tempo, si sono trasformati in programmi gestionali che contengono diverse informazioni e che offrono la possibilità di conoscere gli elementi collegati agli immobili. Nei diversi passaggi che si sono susseguiti per la costituzione degli archivi informatizzati, non sempre sono stati inseriti tutti i dati utili all identificazione del patrimonio e, in alcuni casi, non sono proprio stati catalogati interi edifici. Inoltre, le nuove normative impongono, nella stipula dei contratti di locazione o in quelli di vendita, l indicazione di alcuni elementi identificativi dell immobile che non sempre sono nella disponibilità dell Azienda. Infine, alcune importanti variazioni degli edifici (realizzazione di ingressi differenti, cambi di toponomastica o di numerazione civica) spesso non vengono inserite e aggiornate e quindi frequentemente ci si trova di fronte ad immobili archiviati e concessi in locazione con alcune indicazioni che non corrispondono più alla realtà.

4 In questo contesto si inserisce anche la necessità di procedere all accatastamento di molti edifici del patrimonio aziendale, i cui dati andranno poi ad inserirsi nelle corrispondenti caselle degli archivi del patrimonio immobiliare. Infine, l aggiornamento e la puntuale catalogazione del patrimonio immobiliare saranno funzionali a tutte le attività istituzionali di Area connesse alla collaborazione con l Osservatorio economico per il sistema abitativo previsto all articolo 5 della legge regionale 8 agosto 2006 n. 12. Una casistica riguarda gli immobili il cui accatastamento non risulta presente negli archivi informatici, pertanto andrà verificato se gli immobili non risultano accatastati ( in tal caso si procederà all attività completa di accatastamento), infine, completare le informazioni relative agli immobili inserendo nel sistema informativo tutti i dati raccolti e forniti per approvazione all Agenzia del Territorio. Altre casistiche a titolo esemplificativo e non esaustivo: fabbricati esistenti, per i quali non risulta perfezionata l intestazione dell Azienda, ma per i quali non sussiste alcun problema di proprietà; i fabbricati edificati non ancora accatastati e/o dei quali non si è ancora perfezionata la cessione, ecc. Quindi in alcuni casi si tratta di problematiche relative all accatastamento in altri si tratti di problematiche legate al perfezionamento dei procedimenti di acquisizione ovvero di voltura catastale. Mediante la realizzazione del sistema informativo territoriale vi è la necessità cioè di compiere un primo passo, nell'ambito di un Azienda evoluta sotto il profilo organizzativo, verso una strategia (da attuare con procedimenti diversi ma strategicamente connessi) che consenta un raccordo costante tra la Direzione Generale e la struttura preposta alla gestione del patrimonio nei Distretti e i vari Servizi e pertanto consenta in concreto quella valutazione globale della necessità degli interventi e delle varie opportunità. In sostanza consente di percorrere razionalmente la strada della migliore gestione del patrimonio. Per attivare il circuito virtuoso di un efficiente gestione e valorizzazione del patrimonio è necessario, quindi, partire da un corretto censimento e rilievo degli immobili e quindi dalla relativa regolarizzazione. ART. 3 - GESTIONE OPERATIVA DEL PROGETTO La complessità delle attività di cui al progetto in argomento necessita di individuare una struttura in grado di gestire e monitorare le attività, al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi e la risoluzione di eventuali problematiche che si dovessero riscontrare durante l esecuzione delle attività. La direzione dell esecuzione del contratto avrà il compito di coordinare tutte le attività di controllo sullo sviluppo dei servizi oggetto dell appalto e quindi anche i gruppi di lavoro di seguito individuati. Al fine di garantire la gestione operativa del progetto sarà costituito il gruppo di project management, composto sia da tecnici di fiducia dell Ente appaltante, che da personale (p.es. capi progetto, team leader,..) in rappresentanza dell Appaltatore. Le principali attività di cui sarà responsabile il gruppo di project management, si riferiscono a: 1. Direzione ed organizzazione di progetto. Si tratta di attività finalizzate alla definizione degli indirizzi strategici ed operativi del progetto, al controllo dei tempi, al monitoraggio delle risorse impegnate, alla verifica del raggiungimento degli obiettivi ed in generale al coordinamento e controllo di tutte le fasi, azioni e deliverable di progetto. 2. Comunicazione. Questa attività ha come fine la circolazione delle informazioni relative al progetto, sia all interno del gruppo di lavoro che verso gli utenti istituzionali.

5 3. Assicurazione e controllo qualità. Queste attività hanno l obiettivo di verificare il rispetto degli standard di qualità richiesti da A.R.E.A. e assicurati dal fornitore, relativi alle attività svolte, alla documentazione di progetto, alle risorse impegnate. A partire dalla consegna delle attività, per tutta la durata dell appalto, ivi compresi eventuali periodi di proroga della chiusura concessi dalla Stazione appaltante a qualsiasi titolo, e sino al collaudo definitivo, l appaltatore dovrà organizzare una struttura di gestione del progetto, che assicuri per la propria competenza gli obiettivi di coordinamento sopra individuati. A tal fine dovrà predisporre all interno dell offerta tecnica un progetto tecnico che illustri l organizzazione di tale struttura di management. Art. 3.1 PORTALE DI SUPPORTO AL MONITORAGGIO DEL PROGETTO Si ritiene di fondamentale importanza che, sin dalle fasi iniziali (entro un mese dalla consegna delle attività), tutti i soggetti interni ed esterni, a diverso titolo coinvolti nel progetto, abbiano la possibilità di interagire e comunicare, con diversi livelli di accesso, con la Direzione di esecuzione del contratto, e con il personale di riferimento dell Appaltatore, in modo efficiente, efficace ed organizzato. Per supportare efficacemente queste interazioni e per favorire la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti nel progetto, viene richiesta la fornitura di prodotti software dedicati alle problematiche esposte, che dovranno quindi offrire specifiche funzionalità per supportare le attività di coordinamento, di project management e di comunicazione, che l Ente appaltante si troverà a gestire per la corretta ed efficiente conduzione del progetto in argomento. In sostanza, si richiede di fornire un prodotto WEB based, accessibile sia attraverso la Intranet che via INTERNET, da parte degli utenti autorizzati, con diversi profili di accesso. Ciascun prodotto verrà inizialmente ospitato dal Fornitore, sino alla verifica di conformità, quando verrà trasferito (completa installazione e configurazione) nell apposita infrastruttura già in possesso della stazione appaltante. Il suddetto software non dovrà dipendere da licenze d uso e ad esso dovranno potere accedere tutti gli utenti indicati dalla Stazione appaltante. Per il software suddetto inoltre dovrà essere fornito tutto il materiale per l installazione (manuale di installazione, manuale d uso e cd di installazione) e una specifica liberatoria dell appaltatore che dia all Ente appaltante la piena disponibilità dei sorgenti e la proprietà del software, nonché la facoltà di riutilizzarlo e modificarlo. Al prodotto software di supporto alla gestione del progetto, verrà anche delegato il compito di rendere visibili e divulgare, agli utenti, i report ed i documenti che la DE riterrà opportuno pubblicare, al fine di rendere trasparenti le scelte effettuate, le decisioni assunte, i risultati progressivamente conseguiti e gli elementi fondamentali del piano di gestione del progetto, di cui nel seguito. Il software dovrà essere interamente in italiano e non dovranno in nessuna parte comparire scritte in altre lingue. Sinteticamente, i principali requisiti del portale in argomento sono: 1) permettere agli utenti di svolgere nel modo più efficace le rispettive attività; 2) condividere un calendario degli eventi significativi riguardanti il progetto; 3) condividere agevolmente documenti tecnici, verbali di riunione, ordini del giorno delle riunioni; 4) gestire o conoscere l evoluzione delle diverse fasi di progetto; 5) comunicare e rendere disponibili efficientemente dati, documenti ed informazioni a tutti i soggetti a diverso titolo coinvolti nel progetto, nel rispetto dei rispettivi ruoli e quindi con diverse abilitazioni funzionali o di accesso ai dati ed ai documenti gestiti tramite il portale.

6 Dovrà quindi essere prevista la possibilità di avere uno spazio web che consenta la trasmissione anche di file con dimensione molto elevata secondo le esigenze che si manifesteranno durante le attività del progetto. Si precisa che lo spazio richiesto non dovrà essere uno spazio ftp, ma deve essere previsto un accesso via web. Il portale dovrà essere interamente in italiano e la ditta dovrà presentare un apposito Progetto del portale (entro 20 giorni dalla stipula del contratto) prima della sua realizzazione e messa in produzione, che sarà sottoposto all approvazione della stazione appaltante. La DE potrà richiedere modifiche ed aggiunte al portale di progetto sia in fase di visione della proposta progettuale (Progetto del portale) e successiva approvazione sia durante l esecuzione dell appalto, al fine di rispondere a problematiche che dovessero insorgere in corso d opera. Le sezioni da prevedere nel suddetto portale dovranno essere almeno quelle indicate di seguito: Area istituzionale Project management Comunicazione Gestione rischi Gestione fornitori Gestione documenti In generale tutta la documentazione tecnica ed amministrativa prodotta nell ambito del presente appalto dovrà essere caricata nel portale di progetto. Quindi dovrà essere prevista la funzionalità di upload e download per tutti gli utenti che all uopo saranno abilitati all uso del sistema secondo differenti livelli di accesso. Si precisa che comunque le comunicazioni tra appaltatore e stazione appaltante dovranno avvenire nelle forme riconosciute dalla legge (posta e protocollo). Art. 3.2 PIANO DI GESTIONE DEL PROGETTO L appaltatore entro 30 giorni dalla stipula del contratto dovrà presentare alla stazione appaltante un Piano di gestione del progetto che descriva nel dettaglio il metodo con il quale l appaltatore intende coordinare e realizzare tutte le attività previste nelle varie Fasi del servizio. Gli elementi minimi del suddetto piano di gestione del progetto dovranno essere i seguenti: A. Gruppo di lavoro, compiti e obiettivi B. Metodo di analisi delle Fasi di lavoro C. Realizzazione delle Fasi di lavoro D. Piano dei test per il collaudo/verifica di conformità E. Cronoprogramma delle attività Nella stesura del cronoprogramma con l individuazione di tutte le attività e passi intermedi delle diverse fasi, l appaltatore dovrà sempre tenere conto di un periodo di almeno 10 giorni lavorativi per tutte le fasi di istruttoria ed approvazione previste nel presente capitolato. Resta ferma la facoltà della DE di aumentare o diminuire il suddetto periodo in funzione della complessità ed ampiezza della documentazione da istruire/approvare. E invece richiesto all appaltatore, se del caso, di anticipare le attività in funzione degli effettivi tempi di istruttoria connessi alle approvazioni previste nel presente capitolato. Il piano di gestione deve essere approvato dalla DE in accordo con il responsabile del procedimento, prima di costituire elemento di riferimento per le attività oggetto della presente relazione.

7 Il piano di gestione del progetto dovrà essere aggiornato ogni 3 mesi o comunque ogni qualvolta che l appaltatore e/o la DE riterranno di migliorare l approccio al raggiungimento degli obiettivi contrattuali, anche in funzione delle problematiche che si dovessero riscontrare in corso d opera. Invece il solo cronoprogramma delle attività andrà aggiornato mensilmente nelle attività e sotto fasi intermedie che il piano di gestione del progetto individuerà, fermo restando il rispetto assoluto delle scadenze contrattuali individuate per le diverse fasi. Il piano in argomento è quindi da intendersi revisionabile in progress per tutta la durata dell appalto, ivi compresi gli eventuali periodi di proroga a qualsiasi titolo concessi dalla stazione appaltante ed ivi compresi i periodi derivanti da eventuali perizie di variante. La prima e ultima copia del piano di lavoro sarà consegnata in formato cartaceo e digitale (nativo editabile *.doc, *.mpp, ecc e in formato pdf). Tutte le altre copie intermedie saranno trasmesse unicamente in formato digitale (nativo editabile *.doc, *.mpp e in formato pdf), attraverso CD ROM e attraverso il portale di progetto. Art. 3.3 ACQUISIZIONE INFORMAZIONI E DATI Per ogni tipo di attività operativa descritta nella presente relazione, l appaltatore dovrà avviare le procedure per l acquisizione di informazioni o dati necessari per la progettazione e realizzazione delle attività previste. Se del caso, in tale raccolta dati e/o informazioni, l appaltatore sarà affiancato dalla Direzione dell esecuzione del contratto con l invio di lettere di presentazione o quant altro necessario. Art. 4 - DIREZIONE TECNICA DELL ESECUZIONE DEL CONTRATTO L amministrazione appaltante costituirà al suo interno una Direzione dell esecuzione del Contratto (DE) attraverso il supporto del personale della Direzione Generale e dei Distretti (almeno un referente per ogni Distretto). Durante l esecuzione delle attività l operato della ditta appaltatrice sarà sottoposto a verifica ed analisi da parte della DE la quale potrà avvalersi a tal fine anche di professionalità esterne i cui nominativi verranno comunicati all aggiudicatario. La ditta dovrà riferirsi, per i servizi e le opere accessorie, alle indicazioni fornite direttamente dalla stazione appaltante, o indirettamente per il tramite di dette professionalità di supporto. La stazione appaltante ha la facoltà di imporre modifiche e/o integrazioni ritenute utili per il miglior compimento del servizio in argomento e la ditta concorrente si impegna sin d ora ad accettare tali modifiche e/o integrazioni, le quali, comunque, non potranno comportare aumento dei costi a carico dell impresa appaltatrice. Art. 5 - GRUPPO DI LAVORO La ditta appaltatrice dovrà indicare in sede di offerta la composizione di un gruppo di lavoro che dovrà garantire la perfetta esecuzione dei servizi e delle opere accessorie richieste descritte nel presente capitolato tecnico. L Appaltatore è tenuto ad affidare la direzione tecnica di tutte le attività previste ad un Responsabile Unico delle Attività, che dovrà svolgere le funzioni di supervisione e coordinamento generale delle attività oggetto dell appalto.

8 Il Responsabile Unico delle Attività dovrà essere dotato di comprovata esperienza nello specifico campo dell appalto ed assumerà ogni responsabilità, relativa a tale incarico. L offerta dovrà contenere l indicazione del Responsabile Unico delle Attività come individuato dall appaltatore compresa la certificazione del possesso dei titoli e dell esperienza richiesti. L appaltatore dovrà altresì dotarsi di un Ufficio Operativo con sede in Cagliari o hinterland, al fine di favorire una più stretta collaborazione e coordinamento con la Direzione dell Esecuzione del Contratto. Il Referente Unico delle Attività dovrà, tra l altro: curare i rapporti con la DE e partecipare a tutte le riunioni indette dalla stessa DE, previo preavviso non inferiore alle 24 ore. Il gruppo di lavoro dovrà quindi essere composto almeno figure descritte nel Capitolato e nel disciplinare di gara. Art. 6 - CONTENUTO DEL SERVIZIO, FASI E MODALITÀ DI ESECUZIONE E CONTROLLO FASE A) Descrizione lavori: ricognizione. Le attività di Ricognizione e raccolta delle informazioni e della documentazione esistente sono da intendersi quali fasi istruttorie, durante le quali si procede alla raccolta, alla organizzazione ed archiviazione degli elementi conoscitivi (informazioni) necessari alla ricognizione, a partire dagli archivi informatici e cartacei dell Azienda, del patrimonio medesimo composto da circa unità immobiliari suddivise in alloggi e altre unità. Alla ditta aggiudicataria verranno forniti i dati in possesso dell Azienda Regionale per l Edilizia abitativa e relativi al patrimonio immobiliare suddiviso per Distretti. Preliminarmente all esecuzione delle operazioni di rilievo topografico e di redazione delle pratiche catastali ( in via presuntiva riferite a circa 5000 unità immobiliari dislocate nel territorio regionale come quantificate nella determina DDG N. 384 DEL 30/12/2010) di cui alla fase B del capitolato tecnico, la Ditta aggiudicataria dovrà eseguire la ricognizione e rilevazione materiale dei dati attraverso l esame analitico dei documenti e delle scritture reperite presso le Banche Dati e gli archivi dei Distretti e della Direzione Generale dell Azienda Regionale per l Edilizia Abitativa, presso l Agenzia del Territorio, l Agenzia del Demanio, Conservatoria dei RR.II e Ufficio del Catasto competenti e tutti gli altri enti pubblici e privati depositari della documentazione e delle informazioni necessarie per l espletamento del servizio. La Ditta si impegna ad effettuare le necessarie visure ipotecarie e/o storico catastali direttamente presso la competente Agenzia del Territorio. Inoltre, sempre preliminarmente all esecuzione delle operazioni di rilievo topografico e di redazione delle pratiche catastali di cui alla fase B, sarà compito dell aggiudicatario eseguire, previo incarico della Direzione dell esecuzione del Contratto (DE), un insieme di operazioni, controlli e sopralluoghi, tra le quali la verifica della posizione amministrativa e giuridica, rilevando l esistenza della documentazione e delle certificazioni necessarie alla loro regolarizzazione. In caso di assenza di tali documenti spetterà all aggiudicatario la riproduzione e approvvigionamento presso gli Enti preposti. FASE B) Descrizione lavori : rilievi topografici e redazione di pratiche catastali. Sono previste in via presuntiva circa 5000 interventi tra rilievi topografici e pratiche catastali di cui alle attività 1,2 e 3 come meglio specificate nel Capitolato tecnico prestazionale relative a unità immobiliari dislocate nel territorio regionale (così come quantificate nella determina DDG N. 384

9 DEL 30/12/2010 suddivise per aree geografiche 1,2,3,4,5) coincidenti con le competenze territoriali degli attuali Distretti. Le attività svolte da un professionista abilitato per le specifiche competenze tecniche richieste nella categoria dei lavori, previo uno specifico sopralluogo e puntuali accertamenti anche strumentali) da individuarsi secondo le necessarie e propedeutiche specifiche indicazioni e direttive impartite dalla DE costituita dall Azienda sono le seguenti: - rilievo celerimetrico appoggiato a punti fiduciali, compresa l eventuale istituzione di nuovi punti, dei corpi di fabbrica e della eventuale recinzione perimetrale, come previsto nella normativa vigente per l aggiornamento di atti catastali, in assenza di un delimitazione ben definita si dovrà provvedere allo stralcio di una idonea area circostante i fabbricati da trasferire al catasto urbano secondo le indicazioni che di volta in volta saranno fornite dai referenti competenti territorialmente; - elaborazione dei dati di rilievo celerimetrico con specifico software PREGEO, comprendente i frazionamenti delle aree di sedime da trasferire al catasto urbano, i tipi mappali, compresi gli estratti WEGIS sino alla loro approvazione. - redazione della modulistica e delle planimetrie dei fabbricati per l introduzione nel catasto urbano con software DOCFA, con suddivisione dei fabbricati secondo la destinazione d uso per il corretto classamento come da indicazioni dei referenti competenti territorialmente, compreso l eventuale elaborato planimetrico di divisione in subalterni. - ogni altro utile elaborato o attività necessaria per il buon esito delle attività del servizio. In ordine al titolo di proprietà o altro diritto reale, lo stesso dovrà essere chiarito per gli immobili di cui alla fase B della presente gara, previo incarico della Direzione dell esecuzione del Contratto (DE), alla luce di quanto previsto nel capitolato tecnico. Si precisa che l aggiudicatario dovrà effettuare uno studio sull utilizzo funzionale dei fabbricati e sulla relativa imponibilità o meno ai fini del pagamento delle imposte con riferimento alla situazione soggettiva dell Ente e alle caratteristiche oggettive degli immobili. Dovranno essere riportati i seguenti dati: Denominazione, ubicazione, classificazione (patrimoniali indisponibili, disponibili, etc.), descrizione del bene, dati catastali, foglio, particella e subalterno, categoria catastale, classe, consistenza, superficie, confini, valori catastali, rendite, titolo di provenienza (numero atto di acquisto, data, repertorio), dati descrittivi (anno di costruzione, ristrutturazione, ampliamento e straordinaria manutenzione, consistenze lorde e nette in volumi e superfici, destinazione d uso, attività svolte all interno, stato di conservazione, dati cartografici, rapporti contrattuali in essere, condizione giuridica, eventuali servitù, concessioni e/o altri diritti reali esistenti), nonché stima e valutazione dei beni. Gli immobili da inventariare devono essere esattamente individuati nella loro effettiva consistenza, corredati dalle relative pertinenze e di eventuali diritti e servitù sugli stessi gravanti. L attività si intende conclusa con l ottenimento dei certificati di accatastamento e di visura al CEU di tutti i corpi di fabbrica presenti nei siti in oggetto previo affidamento del referente del Distretto competente territorialmente. FASE C) Descrizione lavori: sistema informativo territoriale del patrimonio dell'azienda. Le specifiche sono dettagliatamente riportate nell allegato C.

10 A valle delle attività 1 e 2 i relativi elaborati prodotti devono essere forniti in formato numerico (es. dwg ), georeferenziati e inseriti nel sistema informativo. Le prestazioni richieste comprendono la presentazione, approvazione catastale e il ritiro, gli oneri catastali e bolli, il trattamento di eventuali sospensioni e accertamenti (collaudi dell Agenzia del Territorio), l eventuale trattamento delle istanze di preallineamento o quant altro necessario anche se non specificato per concludere la pratica. Art. 7 - CARATTERISTICHE DEGLI ELABORATI PRODOTTI Tutti i documenti, banche dati ed elaborati prodotti al termine di ciascuna delle attività previste nel capitolato tecnico, illustrate nella precedente parte della presente devono essere forniti alla stazione appaltante in triplice copia cartacea debitamente firmata dal o dai responsabili tecnici ed amministrativi della ditta aggiudicataria. I suddetti documenti devono inoltre essere forniti sia in formato digitale editabile (*.doc, *.xls, *.shp, *.dwg, ecc) sia in formato pdf su supporto CD o DVD. I dati inoltre dovranno essere forniti e caricati da personale della ditta aggiudicataria su apposita postazione informatica indicata dalla stazione appaltante e dovranno essere trasmessi in formato originale e in formato ASCII su apposito CDROM/ DVD. Il contenuto dei suddetti elaborati è di proprietà di A.R.E.A. e potrà da questa essere riprodotto, riutilizzato e/o modificato in qualsiasi occasione e per qualsiasi fine connesso all attività dell Amministrazione. Art. 8 - QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO Il quadro economico complessivo è il seguente: IMPORTO Base d'asta ,00 Spese per pubblicazione 3.500,00 Spese per commissione giudicatrice 3.000,00 Contributi AVCP 600,00 Spese per Direzione dell'esecuzione ,84 Assistenza al RUP ,00 Oneri sicurezza Oneri collaudo Totale (IVA 21% esclusa) ,84 Totale (IVA 21% inclusa) ,00 Art. 9 - ALLEGATI I documenti che compongono il progetto del servizio sono stati redatti ai sensi dell art. 279 del DPR. 207/2010, Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle

11 direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE» e sono costituiti, oltre che dalla presente Relazione tecnica illustrativa, dai seguenti allegati: - Capitolato tecnico prestazionale; - Elenco dei prezzi unitari; - Calcolo sommario della spesa per l'acquisizione del servizio; - Schema di contratto.

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF...

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF... AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE FERROVIE CAPITOLATO SPECIALE Procedura aperta per l affidamento del servizio di brokeraggio assicurativo per le esigenze dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DI PRATICHE EDILIZIE RESIDENZIALI PER VIA TELEMATICA

GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DI PRATICHE EDILIZIE RESIDENZIALI PER VIA TELEMATICA GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DI PRATICHE EDILIZIE RESIDENZIALI PER VIA TELEMATICA INTRODUZIONE Sempre di più l evoluzione normativa è rivolta a favorire l'uso dell'informatica come strumento privilegiato nei

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO D INCENTIVAZIONE PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO, DEL PIANO DELLA SICUREZZA, DELLA DIREZIONE DEI LAVORI E DEL COLLAUDO. Emanato con D.R. n. 6197 del 13/02/2004 Ultime

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 01/04/2012 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39 0654228692

Dettagli

R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE. Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale. Servizio Segreteria della Giunta

R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE. Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale. Servizio Segreteria della Giunta R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale Servizio Segreteria della Giunta Disciplinare sull utilizzo della posta elettronica certificata

Dettagli

TABELLA A TRIBUTI SPECIALI CATASTALI

TABELLA A TRIBUTI SPECIALI CATASTALI (Delibera della giunta provinciale n 985 de 13 magg io 2011.) TABELLA A TRIBUTI SPECIALI CATASTALI N. ORD. OPERAZIONE TARIFFA IN EURO ANNOTAZIONI ESENZIONE 1 CONSULTAZIONE E RILASCIO COPIE DEGLI ATTI CATASTALI

Dettagli

CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti

CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti 1/7 ART. 1 OBBLIGATORIETA (Articolo 2 e 3 del Regolamento dei Contratti) 1.1. In virtù della delega contenuta nell articolo

Dettagli

C O M U N E D I P A L E R M O

C O M U N E D I P A L E R M O C O M U N E D I P A L E R M O AVVISO PUBBLICO PER L ASSEGNAZIONE IN CONCESSIONE DI IMMOBILI DI PROPRIETA COMUNALE NEL TERRITORIO DELLA CITTA DI PALERMO PREMESSE Al fine di dare concreta attuazione ai principi

Dettagli

Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI

Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Codice procedura: AC01 Revisione n 2 Data revisione: 23-07-2013 MANUALE DELLE PROCEDURE Sommario 1. Scopo della procedura 2. Glossario 3. Strutture

Dettagli

Comune di Valsavarenche. Inventario Beni Mobili ed Immobili. Regolamento

Comune di Valsavarenche. Inventario Beni Mobili ed Immobili. Regolamento Comune di Valsavarenche Inventario Beni Mobili ed Immobili Regolamento Indice Art. 1 Inventario dei Beni Mobili ed Immobili... pag. 3 Art. 2 Classificazione dei Beni... pag. 3 Art. 3 Inventario dei Beni

Dettagli

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI 1. Domanda: Quanti progetti risultano ammessi al co finanziamento? Risposta: Al momento i progetti ammessi al co finanziamento

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema

Dettagli

COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA

COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA Adottato dal Consiglio comunale nella seduta del 16.2.1998 con provvedimento n. 20 ART. 1 Oggetto del

Dettagli

L'Istituto nazionale di statistica (di seguito denominato ISTAT) con sede in Roma, Via Cesare Balbo, n. 16, C.F. 80111810588, rappresentato da

L'Istituto nazionale di statistica (di seguito denominato ISTAT) con sede in Roma, Via Cesare Balbo, n. 16, C.F. 80111810588, rappresentato da PROTOCOLLO D'INTESA TRA L ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA E L ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO PER LA COLLABORAZIONE IN AMBITO STATISTICO L'Istituto nazionale di

Dettagli

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 72 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.G.P. in data 17.10.2005 n. 610 reg. SOMMARIO

Dettagli

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE... Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6

Dettagli

Procedura Gestione Settore Manutenzione

Procedura Gestione Settore Manutenzione Gestione Settore Manutenzione 7 Pag. 1 di 6 Rev. 00 del 30-03-2010 SOMMARIO 1. Scopo 2. Generalità 3. Applicabilità 4. Termini e Definizioni 5. Riferimenti 6. Responsabilità ed Aggiornamento 7. Modalità

Dettagli

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema

Dettagli

Regolamento per la gestione dell Albo pretorio on line

Regolamento per la gestione dell Albo pretorio on line Regolamento per la gestione dell Albo pretorio on line SOMMARIO Art. 1 - Oggetto del regolamento...3 Art. 2 - Principi...3 Art. 3 - Istituzione e finalità dell Albo pretorio on line...3 Art. 4 - Struttura

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale

Dettagli

14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA. Ing. Antonio Avolio Consigliere AIPS All right reserved

14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA. Ing. Antonio Avolio Consigliere AIPS All right reserved 14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA A.I.P.S. Associazione Installatori Professionali di Sicurezza Nata per rispondere alla fondamentale aspettativa degli operatori

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014 Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei

Dettagli

La normativa vigente impone la redazione e l aggiornamento annuale dell inventario dei beni mobili ed immobili dell ente.

La normativa vigente impone la redazione e l aggiornamento annuale dell inventario dei beni mobili ed immobili dell ente. Via Lepanto, 95 80045 POMPEI (Na) info@asfel.it 366.14.70.789 Spett.le Comune di Oggetto: servizio inventario La normativa vigente impone la redazione e l aggiornamento annuale dell inventario dei beni

Dettagli

Comune. di Borgo a Mozzano GUIDA ALLA PRESENTAZIONE ON LINE DI PRATICHE SUAP [2013]

Comune. di Borgo a Mozzano GUIDA ALLA PRESENTAZIONE ON LINE DI PRATICHE SUAP [2013] Comune di Borgo a Mozzano GUIDA ALLA PRESENTAZIONE ON LINE DI PRATICHE SUAP [2013] - 1 - PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE È PREVISTO L OBBLIGO DI PRESENTAZIONE DI TUTTE LE PRATICHE E LORO INTEGRAZIONE ESCLUSIVAMENTE

Dettagli

CitySoftware. IMU ed ICI. Info-Mark srl

CitySoftware. IMU ed ICI. Info-Mark srl CitySoftware IMU ed ICI Info-Mark srl Via Rivoli, 5/1 16128 GENOVA Tel. 010/591145 Fax 010/591164 Sito internet: www.info-mark.it e-mail Info-Mark@Info-Mark.it Il modulo di Gestione dell IMU prevede tutte

Dettagli

Comune di Monserrato Provincia di Cagliari Settore Urbanistica ed Edilizia Privata

Comune di Monserrato Provincia di Cagliari Settore Urbanistica ed Edilizia Privata Comune di Monserrato Provincia di Cagliari Settore Urbanistica ed Edilizia Privata DETERMINAZIONE DEL CAPO SETTORE N 61 DEL 10.12.2009 OGGETTO: Proroga contratti di collaborazione coordinata e continuativa

Dettagli

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

Settore Affari Generali e Istituzionali. Disciplinare per le Pubblicazioni on line

Settore Affari Generali e Istituzionali. Disciplinare per le Pubblicazioni on line Settore Affari Generali e Istituzionali Disciplinare per le Pubblicazioni on line ANNO 2014 INDICE Art. 1 Principi generali... 3 Art. 2 Modalità di accesso al servizio on line... 3 Art. 3 Atti destinati

Dettagli

Regolamento di contabilità

Regolamento di contabilità Regolamento di contabilità Approvato con delibera n. 255 del 1 dicembre 2014 CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 (Denominazioni e oggetto) 1. Ai sensi del presente Regolamento si intendono per: a) Ministro,

Dettagli

Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali

Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali CITTA DI RONCADE Provincia di Treviso Via Roma, 53 31056 - RONCADE (TV) Tel.: 0422-8461 Fax: 0422-846223 Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali Approvato con delibera di Consiglio

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado

Dettagli

L anno., il giorno. del mese di.. presso

L anno., il giorno. del mese di.. presso BOZZA DI CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI CREMONA, E I CENTRI AUTORIZZATI DI ASSISTENZA FISCALE (CAAF), PER SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA PER ASSISTENZA AI CITTADINI NELLA COMPILAZIONE E L INOLTRO DELLA DOMANDA

Dettagli

AVVISO n.01/2011: Procedura comparativa per il conferimento di un incarico di collaborazione coordinata e continuativa per un profilo senior

AVVISO n.01/2011: Procedura comparativa per il conferimento di un incarico di collaborazione coordinata e continuativa per un profilo senior AVVISO n.01/2011: Procedura comparativa per il conferimento di un incarico di collaborazione coordinata e continuativa per un profilo senior di Esperto in gestione e valutazione di progetti ICT delle Amministrazioni

Dettagli

REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI

REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTA DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI Sommario Art. 1 - Principi, finalità, e oggetto...3 Art. 2 -

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

COMUNE DI VILLABATE. Corpo di Polizia Municipale Via Municipio, 90039 VILLABATE (PA) Tel. 0916141590 Fax 091492036 pm.villabate@tiscali.

COMUNE DI VILLABATE. Corpo di Polizia Municipale Via Municipio, 90039 VILLABATE (PA) Tel. 0916141590 Fax 091492036 pm.villabate@tiscali. COMUNE DI VILLABATE Corpo di Polizia Municipale Via Municipio, 90039 VILLABATE (PA) Tel. 0916141590 Fax 091492036 pm.villabate@tiscali.it Allegato A Elaborato Tecnico relativo alla gara di appalto per

Dettagli

PIANO DEGLI INDICATORI DI AREA

PIANO DEGLI INDICATORI DI AREA Allegato alla Delib.G.R. n. 6/10 del 14.2.2014 PIANO DEGLI INDICATORI DI Quadro normativo: Delib.G.R. n. 34/15 del 2011 PREMESSA Punto di partenza per l elaborazione del sistema di indicatori sono la mission

Dettagli

COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO Provincia di Treviso Determinazione del Dirigente del settore Servizi ai cittadini

COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO Provincia di Treviso Determinazione del Dirigente del settore Servizi ai cittadini COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO Provincia di Treviso Determinazione del Dirigente del settore Servizi ai cittadini N generale 526 Data 01/09/2010 N di Protocollo: Oggetto: AFFIDAMENTO INCARICO DI COORDINATORE

Dettagli

1. Il presente regolamento ha lo scopo di recepire i principi previsti per le pubbliche amministrazioni in materia di limiti ad alcune tipologie di spesa di cui al comma 2, in esecuzione della deliberazione

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

COMUNE DI POGGIBONSI (Provincia di Siena)

COMUNE DI POGGIBONSI (Provincia di Siena) SETTORE LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE Servizio proponente SUPPORTO AMMINISTRATIVO L.P. DETERMINAZIONE N. 163/LP DEL 07/11/2014 OGGETTO SERVIZIO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione Il Presidente del Consiglio di Stato PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi

Dettagli

PROCEDURA --------------------------------------

PROCEDURA -------------------------------------- PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE

REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE C O M U N E D I B A Z Z A N O REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI Allegato alla delibera di Consiglio Comunale n.104 del28/11/2011 INDICE Art. 1 - Finalità Art. 2- Registro comunale delle associazioni

Dettagli

OGGETTO: Accordo di collaborazione con i CAF - schema di convenzione.-

OGGETTO: Accordo di collaborazione con i CAF - schema di convenzione.- OGGETTO: Accordo di collaborazione con i CAF - schema di convenzione.- CONVENZIONE TRA L'Istituto Autonomo per le Case Popolari della Provincia di TRAPANI rappresentato dal Dirigente Amministrativo, con

Dettagli

Roma, ENTE APPALTANTE Sogesid S.p.A. via Calabria 35 00187 (Roma) tel. 06 420821 sito istituzionale www.sogesid.it.

Roma, ENTE APPALTANTE Sogesid S.p.A. via Calabria 35 00187 (Roma) tel. 06 420821 sito istituzionale www.sogesid.it. Roma, Oggetto: Avviso informativo finalizzato a un indagine di mercato per selezionare soggetti interessati a partecipare alla procedura per l affidamento del servizio di formazione periodica del personale

Dettagli

Roma,.. Spett.le. Società Cooperativa EDP La Traccia. Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT)

Roma,.. Spett.le. Società Cooperativa EDP La Traccia. Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT) Roma,.. Spett.le Società Cooperativa EDP La Traccia Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT) Oggetto : Contratto per la fornitura di servizi relativi alla Survey Registro Italiano delle Biopsie Renali.

Dettagli

subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi

subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA ALLA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA MONITORAGGIO INVESTIMENTI

Dettagli

Cos è il Durc. Ambito di applicazione del Durc

Cos è il Durc. Ambito di applicazione del Durc Cos è il Durc E il certificato che, sulla base di un unica richiesta, attesta contestualmente la regolarità di una impresa per quanto concerne gli adempimenti INPS, INAIL e Cassa Edile, verificati sulla

Dettagli

Attività relative al primo anno

Attività relative al primo anno PIANO OPERATIVO L obiettivo delle attività oggetto di convenzione è il perfezionamento dei sistemi software, l allineamento dei dati pregressi e il costante aggiornamento dei report delle partecipazioni

Dettagli

DISCIPLINARE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CENTRALE ACQUISTI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA. Art 1. Oggetto

DISCIPLINARE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CENTRALE ACQUISTI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA. Art 1. Oggetto DISCIPLINARE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CENTRALE ACQUISTI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA. Art 1 Oggetto Il presente disciplinare regolamenta le modalità di funzionamento della Centrale Acquisti

Dettagli

MUDE Piemonte. Modalità operative generazione Procura speciale

MUDE Piemonte. Modalità operative generazione Procura speciale MUDE Piemonte Modalità operative generazione Procura speciale STATO DELLE VARIAZIONI Versione Paragrafo o Pagina Descrizione della variazione V01 Tutto il documento Versione iniziale del documento Sommario

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 1 APRILE2016 150/2016/A ADESIONE DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO ALL ACCORDO QUADRO STIPULATO DALLA SOCIETÀ CONSIP S.P.A. PER I SERVIZI DI GESTIONE INTEGRATA

Dettagli

IL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D

IL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D Asm Rovigo PROGETTO TECNICO IL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D PRESENTATO DA INDICE 1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO... 3 2. LA DETERMINAZIONE

Dettagli

Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico

Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione ALLEGATO IV Capitolato tecnico ISTRUZIONI PER L ATTIVAZIONE A RICHIESTA DEI SERVIZI DI ASSISTENZA SISTEMISTICA FINALIZZATI ALLA PROGETTAZIONE E

Dettagli

TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D.

TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. ACEA S.p.A. DISCIPLINARE TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. Lgs. 81/2008 - Art. 89 punto 1 lett. e) e Art. 91) Roma, marzo 2015 Disciplinare

Dettagli

Manuale d uso del Sistema di e-procurement

Manuale d uso del Sistema di e-procurement Manuale d uso del Sistema di e-procurement Guida all utilizzo del servizio di generazione e trasmissione delle Fatture Elettroniche sul Portale Acquisti in Rete Data ultimo aggiornamento: 03/06/2014 Pagina

Dettagli

Scheda A Descrizione del progetto di accompagnamento

Scheda A Descrizione del progetto di accompagnamento Scheda A Descrizione del progetto di accompagnamento Si ricorda che il Programma Housing della Compagnia di San Paolo finanzierà il progetto di accompagnamento per un massimo di 12 mesi 1. Denominazione

Dettagli

Politica per la Sicurezza

Politica per la Sicurezza Codice CODIN-ISO27001-POL-01-B Tipo Politica Progetto Certificazione ISO 27001 Cliente CODIN S.p.A. Autore Direttore Tecnico Data 14 ottobre 2014 Revisione Resp. SGSI Approvazione Direttore Generale Stato

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE Seduta del N. = Indirizzi per la realizzazione, sul sito internet del Comune di Venezia www.comune.venezia.it, di uno spazio informativo denominato "Anagrafe Pubblica del Patrimonio Immobiliare del Comune

Dettagli

AVVISO PUBBLICO AI COMUNI RICADENTI NELL AREA DEL G.A.L

AVVISO PUBBLICO AI COMUNI RICADENTI NELL AREA DEL G.A.L AVVISO PUBBLICO AI COMUNI RICADENTI NELL AREA DEL G.A.L. MAIELLA VERDE PER LA PARTECIPAZIONE AD UN PROGETTO FINALIZZATO ALLA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE SOTTOUTILIZZATE PREMESSA Da molti anni il patrimonio

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DIPENDENTE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI E COLLABORAZIONI (adottato ai sensi

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DIPENDENTE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI E COLLABORAZIONI (adottato ai sensi REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DIPENDENTE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI E COLLABORAZIONI (adottato ai sensi dell'art. 18, secondo comma, D.L. 112/2008, convertito con

Dettagli

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, con sede in Roma, Via Tomacelli 132, in persona del Vice Direttore Generale,

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento

Dettagli

PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite.

PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite. PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite. STATO DEL DOCUMENTO REV. PAR. PAG. DESCRIZIONE Data REV. 01 Emissione

Dettagli

Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena)

Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena) Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena) Determinazione nr. 376 Del 27/05/2015 Welfare Locale OGGETTO: PROCEDURA APERTA PER L'AFFIDAMENTO DI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVO- ASSISTENZIALI. CODICE

Dettagli

Dipartimento Risorse Interne Servizio Bilancio e Finanze

Dipartimento Risorse Interne Servizio Bilancio e Finanze Dipartimento Risorse Interne Servizio Bilancio e Finanze DETERMINAZIONE N 688 Anno 2006 del: 27/12/2006 OGGETTO: Attività straordinarie riguardanti un progetto di adeguamento della cartellonistica pubblicitaria

Dettagli

PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI PERIZIA TECNICA ESTIMATIVA SINTETICA

PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI PERIZIA TECNICA ESTIMATIVA SINTETICA Comune di Casalbuttano ed Uniti P r o v i n c i a d i C r e m o n a Servizio Urbanistica ed Edilizia Privata PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI PERIZIA TECNICA ESTIMATIVA SINTETICA relativa

Dettagli

SCHEMA DI DELIBERAZIONE

SCHEMA DI DELIBERAZIONE Allegato al verbale dell'adunanza AIPA del 17 ottobre 2001 SCHEMA DI DELIBERAZIONE Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei

Dettagli

Conservazione elettronica della fatturapa

Conservazione elettronica della fatturapa Conservazione elettronica della fatturapa Tanti i dubbi legati agli adempimenti amministrativi e in Unico 2015. Lo scorso 31.03.2015 si è realizzato il definitivo passaggio dalla fattura cartacea a quella

Dettagli

Roma, 07/02/2012. e, per conoscenza, Circolare n. 19

Roma, 07/02/2012. e, per conoscenza, Circolare n. 19 Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale Pensioni Direzione Centrale Bilanci e Servizi Fiscali Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Roma, 07/02/2012 Circolare n. 19 Ai Dirigenti

Dettagli

La Certificazione Energetica degli Edifici in Liguria

La Certificazione Energetica degli Edifici in Liguria La Certificazione Energetica degli Edifici in Liguria Regione Liguria - Dipartimento Ambiente Servizio Tutela dall Inquinamento Atmosferico e Sviluppo dell energia Sostenibile Badalato Lidia 02/07/2009

Dettagli

Marzo Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Bari

Marzo Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Bari Marzo Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA Comune di Bari 1 INTRODUZIONE Il presente documento contiene schede sintetiche relative agli esiti delle verifiche condotte

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Legge 1990040 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Istituzione dell' osservatorio del sistema abitativo laziale e provvidenze per il recupero del patrimonio edilizio esistente.

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Repubblica Italiana Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Disponibile in formato elettronico sul sito: www.regione.lazio.it Legge Regionale n.12 del 13 agosto 2011 Data 22/10/2013 Numero 87 Supplemento

Dettagli

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO INFORMATICO INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8 ART. 9 ART. 10 ART. 11 ART.

Dettagli

Servizio Edilizia Pubblica

Servizio Edilizia Pubblica Servizio Edilizia Pubblica SCHEMA ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DI CUI ALL ARTICOLO 1, COMMA 1 LETT. B) ED E) DEL PIANO NAZIONALE DI EDILIZIA ABITATIVA ALLEGATO AL D.P.C.M.

Dettagli

Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione Deliberazione n. 42/2001

Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione Deliberazione n. 42/2001 Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione Deliberazione n. 42/2001 Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei

Dettagli

UISP. Lega Calcio. Regolamento Nazionale della Formazione

UISP. Lega Calcio. Regolamento Nazionale della Formazione UISP Lega Calcio Regolamento Nazionale della Formazione UISP Lega Calcio - Regolamento Nazionale della Formazione. Art. 1 (Principi Generali) La Lega Calcio istituisce il Regolamento Nazionale della Formazione

Dettagli

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ; SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ENTI DEL TERRITORIO PER I SERVIZI DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI tra la Regione Marche, rappresentata dal Dirigente della P.F. Sistemi Informativi e Telematici

Dettagli

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE 1. Domanda: Con quale modalità sarà possibile ottenere chiarimenti in merito alle procedure di attuazione e rendicontazione dei progetti cofinanziati?

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

La certificazione energetica degli edifici è una procedura di valutazione prevista dalle direttive europee 2002/91/CE e 2006/32/CE.

La certificazione energetica degli edifici è una procedura di valutazione prevista dalle direttive europee 2002/91/CE e 2006/32/CE. La certificazione energetica degli edifici La certificazione energetica degli edifici è una procedura di valutazione prevista dalle direttive europee 2002/91/CE e 2006/32/CE. Nel panorama italiano, con

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

Tipologia di accatastamento

Tipologia di accatastamento Dichiarazione di Nuova Costruzione Dichiarazione ordinaria Va utilizzata quando si iscrive per la prima volta una unità immobiliare urbana al catasto fabbricati ad eccezione dei casi sotto elencati; Dichiarazione

Dettagli