SCHEMA FUNZIONALE SOLUZIONE TECNOLOGICA
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- Ignazio Graziano
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1 L ORGANISMO EDILIZIO può essere considerato un sistema all interno del quale sono riconoscibili par? (sub sistemi), tra loro legate da relazioni, ognuna delle quali svolge una FUNZIONE. La norma UNI 7867 definisce il Sistema tecnologico l insieme stru;urato di unità tecnologiche o di elemen> tecnici secondo la fase opera>va metaproge;uale o proge;uale del processo edilizio al quale si riferisce. La UNI 8290/1 fornisce la classificazione e l ar>colazione delle unità tecnologiche e degli elemen> tecnici nei quali è scomposto il sistema tecnologico e lo scompone su tre livelli: SCHEMA FUNZIONALE Schema?zzazione di un modello comportamentale rispeno a dei requisi? connotan? Sequenza di stra? funzionali tali SOLUZIONE CONFORME da assicurare il correno funzionamento dell unità tecnologica o del singolo elemento tecnico SOLUZIONE TECNOLOGICA Traduzione in prescrizioni capitolari.
2 LA NORMA UNI 8290 UNI 8290 "Edilizia residenziale. Sistema tecnologico" La norma in oggeno è stata pensata per consen?re una ordinata e organica scomposizione di un sistema edilizio in più livelli, con regole omogenee UNI :1981 Edilizia residenziale. Sistema tecnologico. Classificazione e terminologia. UNI :1983 Edilizia residenziale. Sistema tecnologico. Analisi dei requisi?. UNI : 1987 Edilizia residenziale. Sistema tecnologico. Analisi degli agen? Per applicare le norme si deve presupporre una precisa individuazione degli elemen? su cui applicarle. Per questo l UNI, ente di unificazione italiano, ha predisposto la classificazione del sistema tecnologico secondo la norma La classificazione dell UNI 8290 Parte I, benché riferita all edilizia residenziale, è concenualmente estendibile ad organismi edilizi con altre des?nazioni d uso. La scomposizione del sistema presenta tre livelli, dando luogo a tre insiemi denomina?, secondo Uni 7867 parte quarta: - classi di unità tecnologiche (primo livello) - unità tecnologiche (secondo livello) - classi di elemen? tecnici (terzo livello)
3 UNI 8289 ESIGENZA REQUISITO PRESTAZIONE Il sistema esigenze- requisi>- prestazioni osservato all'interno del sistema edilizio può essere visto come par>colare condizione di realizzabilità di un qualsiasi bene strumentale la cui realizzazione parta dal rilevamento di esigente trado;e in par>colari requisi> richies> che verranno successivamente confronta> con le prestazioni offerte dall'elemento tecnico o;enuto. ESIGENZA CIO' CHE, DI NECESSITA', SI RICHIEDE PER IL NORMALE SVOLGIMENTO DI UN'ATTIVITA' ha caranere di astranezza e, quindi, di connotato NON DIMENSIONALE REQUISITO TRASPOSIZIONE NUMERICO- QUANTITATIVA DI UN'ESIGENZA IN UN INSIEME DI CARATTERI DIMENSIONALI CHE LA CONNOTANO IN UN DATO PRECISO O IN UN RANGE DEFINITO. PRESTAZIONE RISPONDENZA E COMPORTAMENTO, NELL'USO, DI UN ELEMENTO RIFERITO AI CARATTERI CHE CONNOTANO UN REQUISITO.
4 Ciascun requisito analizzato è definito in forma descriava e linguis>ca, mentre, quando siano richieste definizioni contestualizzate ed esplicitamente legate alle esigenze da soddisfare, queste saranno costruite in forma normalizzata, secondo la cadenza formale che segue: - un determinato ogge;o OGGETTO (assumere una o più voci classificate e definite nella UNI 8290 Parte 1 o loro ulteriore disaggregazione); - so;o l azione degli agen> (assumere una o più voci contenute nella lista degli agen? della UNI 8290/3 - nelle condizioni d uso (specificare le condizioni d uso); AGENTE CONDIZIONI D USO - deve soddisfare il requisito (assumere uno dei requisi? della presente norma, accompagnato dalla rela?va definizione); - al fine di rispondere alle esigenze (assumere una o più voci contenute nella UNI 8289). REQUISITO ESIGENZE AZIONE : mediatore fisico e/o chimico, capace di modificare l ambiente e gli oggee edilizi, nonché il loro comportamento AGENTE : en?tà che provoca un determinato effeno mediante la propria azione EFFETTO : modificazione del comportamento dell ambiente e/o degli oggee edilizi, conseguente ad una azione determinata 0
5 CLASSIFICAZIONE RELATIVA ALLA COMPLESSITÀ MORFOLOGICA Pare? integrate: sono quelle in cui l elemento tecnico, prefabbricato, comprende tue i componen? necessari allo svolgimento delle loro funzioni. Pare? complesse: sono formate dall unione di più elemen? tecnici che vengono uni? e, in alcuni casi, gena? in opera. Pare? semplici: l elemento tecnico è cos?tuito da uno strato principale. CLASSIFICAZIONE FUNZIONALE Parete opaca Parete trasparente Parete doppia Parete ven?lata parete isolata CLASSIFICAZIONE RELAZIONALE Parete inserita Parete seminserita Parete a cor?na.
6 CHIUSURE VERTICALI ESIGENZE SICUREZZA ASPETTO FRUIBILITÀ BENESSERE GESTIONE REQUISITI Resistenza al fuoco Resistenza meccanica Resistenza agli ur? Resistenza al vento Limitazione delle temperature superficiali Assenza di emissione di sostanze nocive Regolarità delle finiture Controllo della regolarità geometrica ANrezzabilità Controllo della condensa inters?ziale Controllo dell inerzia termica Controllo della condensa superficiale Isolamento termico Tenuta all acqua Permeabilità all aria Isolamento acus?co Resistenza agli agen? chimici Resistenza agli anacchi biologici Resistenza al gelo Resistenza ai carichi sospesi Resistenza agli ur? Resistenza a strappo Resistenza all acqua
7 La collocazione dello strato termoisolante verso l esterno della parete ne OTTIMIZZA L'INERZIA TERMICA sfrunando la capacità di accumulo della massa dell elemento di supporto La collocazione dello strato termoisolante verso l interno della parete ne DIMINUISCE L'INERZIA TERMICA La collocazione dello strato termoisolante nell intercapedine della parete ne MIGLIORA L'INERZIA TERMICA ed è perciò indicata sia in caso di occupazione con?nua che discon?nua degli ambien?
8 La PARETE VENTILATA aeva al suo interno un movimento d aria ascendente u?lizzando il calore radiante proveniente dall esterno. - RIVESTIMENTO O PARAMENTO ESTERNO - STRUTTURA DI ANCORAGGIO - INTERCAPEDINE DI VENTILAZIONE - STRATO ISOLANTE - MURO PERIMETRALE O DI TAMPONAMENTO - ELEMENTI DI AGGANCIO
9 Suite Avenue, Barcellona (Spagna) Toyo Ito
10 Infissi vetrata con>nua
11 La storia come luogo dedicato da cui proiettarsi verso l intorno Articolazione strutturale e spaziale Mee?ng Point a Vreeswijk, Olanda UN Studio
12 Padiglione informa?vo a Bologna (Italia) Mario Cucinella Facciate a doppio involucro Involucro esterno in lastre di vetro curvo
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14 CASE PASSIVE IN ITALIA
15 SUPERFICI ATTIVE SUPERFICI PASSIVE CHIUSURE VERTICALI In zone a CLIMA TEMPERATO è preferibile u?lizzare superfici finestrate verso sud; in misura minore verso est e ovest; pare? opache a nord Per un oemale sfrunamento dell energia solare, si considerano superfici aeve quelle che ricevono radiazioni solari direne: SUPERFICI TRASPARENTI MURI ACCUMULATORI VETRATI SUPERFICI DI COLLETTORI SOLARI Le restan? superfici sono dene passive e devono essere termicamente coibentate per ridurre la dispersione termica. SISTEMI DI SCHERMATURA Nella la stagione fredda, devono consen?re il massimo degli appor? solari; nella stagione calda, devono impedire il surriscaldamento dell edificio,; In ogni caso devono garan?re un oemale illuminazione naturale. FISSI (vetri parasole, spor? di gronda e brise- soleil) MOBILI (persiane, tende, superfici riflenen?). NATURALI (alberi con foglie caduche e piante rampican?)
16 PARETI VERDI assicurare la CONTINUITÀ della superficie a verde della copertura e la complanarità di elemen? di soglia per l accesso alla copertura; garan?re il CONTENIMENTO perimetrale del piano in verde pensile evitando il ristagno delle acque meteoriche e il loro allontanamento una volta filtrate; convogliare le ACQUE in re? di scarico ispezionabili; assicurare il correno raccordo con lucernari ed elemen? sporgen? rispeno al piano di copertura; Renzo Piano, California Academy Los Angeles, 2007
17 Strati funzionali principali elementi scaldanti strato di barriera al vapore strato di integrazione impiantistica strato di tenuta all'acqua strato di ripartizione dei carichi strato o elemento di rivestimento o di finitura superficiale strato di zavorramento idrostatico strato drenante strato portante strato termoisolante Strati funzionali complementari elemento di sostegno verticale (muretto, colonna ecc.); strato di pendenza; strato di regolarizzazione; strato di.scorrimento o separatore; strato o elemento di collegamento.
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27 Copertura piana con?nua, con isolamento termico a teno caldo e protezione pesante mobile in ghiaia. Copertura piana con supporto di base in lamiera grecata e autoprotezione dello strato di tenuta apportata in scaglie d ardesia. Copertura piana con isolamento termico a teno caldo ed elemento di tenuta proteno da quadroe prefabbrica? in cemento armato posa? su apposi? sostegni
28 Copertura a falde inclinate con isolamento termico a teno caldo ed elemento di tenuta proteno da tegole. Copertura con?nua con isolamento termico a teno caldo e protezione leggera in vernice.
29 CONTROSOFFITTI Elemen? tecnici orizzontali che separano lo spazio interno sonostante dallo spazio interno non pra?cabile sovrastante. Hanno il compito di migliorare la flessibilità dello spazio interno anraverso la realizzazione di un vano libero u?le per consen?re l inserimento, la distribuzione, l ispezionabilità e la manutenzione degli impian? e/o in grado di cos?tuire, nel suo insieme, una canalizzazione impian?s?ca. Possono assolvere funzioni di coibentazione termica e acus?ca.
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