Carta dei servizi. (ultima revisione dicembre 2011)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Carta dei servizi. (ultima revisione dicembre 2011)"

Transcript

1 Carta dei servizi A d o z i o n e I n t e r n a z i o n a l e (ultima revisione dicembre 2011)

2 L adozione L adozione è l atto giuridico che stabilisce un rapporto di paternità e di maternità fra due adulti e un bambino non nato da loro. Adottare significa dare una famiglia ad un bambino che non l ha più, indipendentemente dal luogo di origine e dal colore della sua pelle. Un bambino che cresce senza genitori corre il rischio di perdere la fiducia in se stesso, nella società e nelle sue istituzioni.

3 INDICE PERCHE UNA CARTA DEI SERVIZI PER L ADOZIONE INTERNAZIONALE PRESENTAZIONE DI RETE SPERANZA ONLUS Chi siamo Cosa intendiamo per adozione Cosa significa adottare un bambino straniero I bambini di cui si occupa Rete Speranza Paesi esteri nei quali RETE SPERANZA è autorizzata ad operare Organizzazione adozioni internazionali Italia I referenti all estero IMPEGNO DI SUSSIDIARIETÀ L ASSISTENZA DI RETE SPERANZA METODOLOGIA DEL PERCORSO ADOTTIVO Informazione preliminare all eventuale conferimento incarico Incontro informativo con gli aspiranti all adozione Conferimento dell incarico Preparazione della coppia Acquisizione della documentazione per la formazione del dossier Deposito del dossier all estero: modalità e tempi Momento in cui occorre revocare la disponibilità all adozione nazionale Iniziative per la gestione dei tempi dell attesa Proposta di adozione e preparazione all incontro con il bambino Preparazione alla partenza Assistenza all estero e incontro con il bambino Le procedure Rientro in Italia Post-adozione COSTI IL TRATTAMENTO FISCALE CAMBIO ENTE PROCEDURE PER LA RESTITUZIONE O LA REVOCA DELL INCARICO

4 PERCHE UNA CARTA DEI SERVIZI PER L ADOZIONE INTERNAZIONALE RETE SPERANZA ONLUS ha redatto questa Carta dei Servizi per l adozione internazionale allo scopo di informare con trasparenza coloro che si rivolgono all ente per conoscerne le modalità operative nelle procedure di adozione internazionale, i progetti di sussidiarietà e cooperazione internazionale. RETE SPERANZA ONLUS, nel perseguire l obiettivo di garantire ai minori il diritto ad una famiglia in cui crescere, opera nella trasparenza sempre garantendo la qualità del proprio lavoro sia per le procedure di adozione internazionale che nel lavoro in loco con progetti di cooperazione internazionale e di sussidiarietà all adozione. Dopo una breve presentazione dell associazione, della sua missione e dei principi secondo i quali opera, verranno elencate procedure, attività e servizi offerti alle coppie che si dichiarano disponibili all adozione internazionale conferendo l incarico a RETE SPERANZA ONLUS. PRESENTAZIONE DI RETE SPERANZA ONLUS Chi siamo Siamo un associazione di ispirazione cristiana, libera, autonoma e aperta a tutti sorta per aiutare i minori del Brasile. Fondata in Italia nel 1988 ed eretta ONLUS nel Abbiamo ottenuto dal Governo italiano l autorizzazione all attività nelle procedure di adozione internazionale nel Tale autorizzazione è stata riconfermata dalla Commissione per le Adozioni Internazionali e, attualmente, RETE SPERANZA ONLUS è iscritta all albo degli enti autorizzati pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31 ottobre Cosa intendiamo per adozione Quando RETE SPERANZA si costituì - negli anni 80 - andò ad inserirsi in un contesto sociale in cui il rapporto genitore-figlio veniva concepito in gran parte sulla base del vincolo di sangue. L adozione, che di per sé irrideva a tale vincolo, era considerata una sfida. L adozione internazionale poi, mettendo in discussione anche il concetto o meglio il pregiudizio di razza, sembrava poco proponibile. Oggi ci sembra che la società abbia compreso ed accettato che il rapporto padre-figlio, madre-figlio non è a senso unico e non scaturisce con automatismo da un fatto biologico. È il vivere per e il vivere con che crea un rapporto pieno, autentico e naturale anche fra persone di cultura e razza diversa. Siamo persuasi che chiunque si occupi di adozione abbia il dovere di operare partendo dalle attese del minore e si debba sempre porre come suo intermediario, suo interprete e suo scudo. Ciò deve essere valido per noi e per gli operatori dei servizi sociali, per la coppia che si candida come genitore e per gli esperti che ne valutano il grado di maturità così come per i magistrati del Tribunale per i Minorenni che, in Camera di Consiglio, ne decretano o meno l idoneità, così come per i politici che sono chiamati a legiferare. Come RETE SPERANZA quando parliamo di adozione partiamo dal bambino, il cui diritto riteniamo sempre preminente; e quando parliamo di adozione internazionale ci riferiamo soltanto a minori in reale situazione di abbandono, per i quali il bene insostituibile della famiglia non può in alcun modo essere recuperato nell ambito della comunità di origine. Ne consegue che l adozione internazionale, di cui facciamo esperienza da più di vent anni, va intesa come uno degli strumenti disponibili e idonei per restituire ad un innocente, che ne è stato spogliato, il diritto ad avere un futuro, a crescere come persona, attraverso la disponibilità di due adulti che solo lui promuoverà un giorno padre e madre. La differenza di colore o di cultura, di latitudine o di longitudine non impedirà che un bambino nato in una qualsiasi parte del mondo divenga figlio di un uomo e di una donna che vivono agli antipodi. RETE SPERANZA quindi propone l adozione internazionale in Italia come concreto riconoscimento dell uguaglianza di tutti i bambini e del fondamentale diritto alla famiglia come ambiente insostituibile in cui si realizzano le condizioni necessarie per l equilibrato sviluppo del minore. A quest idea si collega un affermazione di principio che ha avuto e mantiene una carica provocatoria: non è solo l atto sessuale del concepimento, non è solo l atto biologico della procreazione a stabilire il rapporto genitore-figlio, ma il vivere insieme nella reciproca quotidiana disponibilità. Per questi motivi, l adesione a RETE SPERANZA non può prescindere da un autentica disponibilità ad accogliere un bambino in situazione di abbandono senza discriminazioni o preclusioni circa il suo Paese di nascita o il colore della sua pelle.

5 Cosa significa adottare un bambino straniero In considerazione dei particolari aspetti e della complessità insita nell adozione di un minore straniero, RETE SPERANZA cerca negli aspiranti genitori adottivi, oltre ad una reale disponibilità affettiva, una sensibilità e apertura tali da offrire la massima garanzia al minore che sarà loro affidato. Non bisogna infatti mai dimenticare né sottovalutare le difficoltà che il bambino straniero incontrerà per ambientarsi in una famiglia diversa da quella d origine e dall Istituto nel quale ha successivamente vissuto. Non sarà solo il bambino a doversi adattare a un mondo nuovo, ma anche i genitori dovranno adattarsi a lui e saper accettare la sua personalità, il suo carattere e la sua storia. L adozione internazionale, suggerita esclusivamente da motivi ideologici, da terapia di coppia o in alternativa al bambino italiano che non si trova, può rappresentare una pericolosa avventura per il bambino e per la famiglia che lo accoglie se quest ultima non sarà passata attraverso una profonda maturazione affettiva dei suoi componenti, che consenta di far diventare figlio un bambino che non è nato da loro e che non gli somiglia né nei tratti somatici, né nel colore della pelle. I bambini di cui si occupa RETE SPERANZA Sono bambini di età compresa tra gli 0 e i 13 anni - in molti casi fratelli - già dichiarati in situazione di abbandono e che vivono in Istituto. Attualmente l autorizzazione della Commissione per le Adozioni Internazionali ci consente di operare in BRASILE e BIELORUSSIA. Ogni bambino ha la sua storia! Le cause che li hanno privati delle cure, del calore e dell affetto delle loro famiglie sono molteplici. A provocare l abbandono concorrono spesso l illegittimità, la disgregazione familiare e sociale, alcuni effetti della povertà e dell ignoranza; ma questi bambini hanno un destino comune: vivere in solitudine nella massa anonima di un orfanotrofio. L abbandono e l istituzionalizzazione, è ormai universalmente riconosciuto, rischiano di togliere al bambino la possibilità di sviluppare in modo armonioso tutte le sue potenzialità, favorendo l insorgere di disturbi del comportamento e del carattere che possono sfociare in forme di asocialità e/o patologia psichica. Più grave ancora è la situazione dei bambini portatori di handicap (esiti di polio, sordità, cardiopatie) che possono essere curati con buoni risultati se inseriti in famiglia, ma che peggiorano notevolmente in assenza di cure. Paesi Esteri nei quali RETE SPERANZA è autorizzata ad operare RETE SPERANZA è autorizzata dalla Commissione per le Adozioni Internazionali ad operare in Brasile e Bielorussia. Delibera 21/2000/AE/AUTCC del : autorizzazione all attività nelle procedure di adozione internazionale in Brasile. Delibera 11/2001/AE/EST/CC del : autorizzazione all attività nelle procedure di adozione internazionale in Bielorussia. Delibera 12/2010/AE/EST/TER del : autorizzazione ambito territoriale macroaree B e C. Delibera 44/2010/AE/AUT/TER del : autorizzazione ambito territoriale Regione Lazio. Organizzazione adozioni internazionali in Italia Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia (Intera macroarea B) Sede di riferimento: Via Vittorio Emanuele, Varedo (MB) Telefono: 0362/ Fax: 0362/ Responsabile sede: Donghi Letizia sirot@tin.it Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Sardegna (Intera macroarea C) Sede di riferimento: Via XX Settembre, Terni (TR) Telefono: 340/ stemipg@libero.it Responsabile sede: Ferraresi Michela Lazio (Macroarea D) sede di riferimento: Via XX Settembre, Terni (TR) Telefono: 340/ stemipg@libero.it Responsabile sede: Scipioni Clorinda I referenti all estero Brasile: Rappresentante nazionale Alex Nunes de Almeida Bielorussia: Rappresentante nazionale Olga Ganja

6 Nei Paesi con i quali è autorizzata ad operare, RETE SPERANZA ha scelto di privilegiare il rapporto con l Autorità Centrale e, previa verifica, con le istituzioni pubbliche o private che abbiano ottenuto un riconoscimento dalle proprie autorità locali, con i Ministeri e Dipartimenti Pubblici o con la Magistratura minorile. In ogni caso, l attenzione di RETE SPERANZA è quella di aprire e mantenere rapporti con referenti istituzionali che possono fornire ogni tipo di garanzia rispetto alle condizioni di abbandono dei minori e alle procedure seguite per l iter adottivo. Riguardo agli istituti che ospitano i bambini, si tratta di strutture il cui taglio organizzativo varia a seconda delle finalità e della metodologia d intervento; sono comunque situazioni che, al di là di ogni sforzo profuso, spesso possono fornire scarso aiuto nell organizzazione del tempo e delle attività dei minori, così come scarso può essere il riferimento personale e gli stimoli affettivi-educativi di cui, invece, i bambini necessitano. Il rapporto adulti-minori è sovente penalizzato dal numero inadeguato dei primi e, anche laddove risultasse sufficiente non riuscirebbe mai a dare qualitativamente quanto può dare una famiglia. IMPEGNO DI SUSSIDIARIETÀ RETE SPERANZA ONLUS, collabora all estero con partner locali per la realizzazione di progetti di cooperazione secondo il principio di sussidiarietà, che considera l adozione internazionale come l ultima soluzione possibile per il minore dopo aver valutato tutte le possibilità di reinserimento nella famiglia di origine o allargata, oppure in adozione nazionale. Per questo i nostri progetti all estero perseguono due obiettivi: con i corsi professionali aiutiamo le donne ed i ragazzi di basso reddito dando loro una formazione professionale e seguendoli nell inserimento nel mondo del lavoro, e stiamo sviluppando un progetto rivolto in particolare a ragazzi adottabili ma grandi, quindi senza possibilità di essere inseriti nemmeno in una famiglia sostituta straniera, per garantire loro una formazione umana e professionale che li aiuti nell ingresso nel mondo del lavoro una volta che dovranno lasciare l istituto in cui hanno vissuto fino alla maggiore età. L ASSISTENZA DI RETE SPERANZA L assistenza che RETE SPERANZA è in grado di offrire si può così riassumere: informazione sull adozione internazionale e sulle procedure; preparazione della coppia alle problematiche insite nell adozione internazionale; verifica delle concrete prospettive di adozione; accompagnamento della coppia per tutto l iter dell adozione internazionale; preparazione ed integrazione della documentazione predisposta dalla famiglia, spedizione del fascicolo nel Paese d origine del bambino tramite corriere aereo, traduzioni e traduzioni giurate; organizzazione del viaggio; informazioni sul Paese, sulle procedure, sugli adempimenti burocratici da assolvere; assistenza all estero; informazioni su tutto l iter relativo alla pratica d adozione prima e dopo l arrivo del bambino in Italia; attività di sostegno alle famiglie nel periodo dell attesa e dopo l adozione. METODOLOGIA DEL PERCORSO ADOTTIVO Informazione preliminare all eventuale conferimento incarico Il primo contatto avviene telefonicamente o via alle coppie interessate (con o senza decreto di idoneità) che contattano RETE SPERANZA vengono fornite le prime informazioni riguardo l attività relativa all adozione internazionale, con riguardo ai Paesi al momento operativi. Incontro informativo con gli aspiranti all adozione Per le coppie interessate ad approfondire l informazione vengono fissati incontri di conoscenza presso la sede territorialmente competente. I Responsabili delle sedi incontrano le coppie singolarmente arricchendo le informazioni fornite al primo contatto ed analizzando con loro la relazione dei Servizi ed i termini del Decreto di idoneità, con particolare attenzione agli eventuali limiti indicati al fine di verificare l effettiva possibilità di intraprendere il percorso adottivo con RETE SPERANZA. Conferimento dell incarico Il conferimento dell incarico viene accettato esclusivamente dopo l incontro della coppia con i responsabili della sede competente e l approfondimento da parte dell equipe adozioni del contenuto della relazione dei Servizi che ha portato all emissione del Decreto di idoneità; se necessario la coppia verrà convocata per un incontro con la psicologa e il responsabile dell equipe adozioni per entrare nello specifico delle peculiarità della coppia Il conferimento dell incarico comporta l inizio operativo dell iter adottivo e, quindi, il vincolo ad operare esclusivamente con RETE SPERANZA che provvederà ad inoltrare comunicazione del conferimento dell incarico alla Commissione per le Adozioni Internazionali, al Tribunale ed ai Servizi di competenza.

7 Preparazione della coppia Le coppie che hanno conferito incarico a RETE SPERANZA oltre a partecipare ai percorsi definiti più sotto, dovranno, a seguito del deposito del dossier presso l autorità straniera e dell abilitazione della coppia, partecipare ad un corso formativo della durata di un week-end alla presenza della psicologa e di uno o più collaboratori dell equipe adozioni. Il gruppo è formato da un numero di 8/10 coppie e la formazione avviene tramite lavoro attivo, role-playing, simulazioni, stimoli ed attività in sottogruppi. Acquisizione della documentazione per la formazione del dossier Dopo aver verificato che l effettiva disponibilità della coppia possa rispondere alle esigenze dei minori adottabili nei paesi in cui RETE SPERANZA opera, vengono fornite alla coppia tutte le informazioni necessarie per la produzione della documentazione da inviare all estero, dal responsabile della sede che fornisce un dettagliato elenco dei documenti che debbono essere approntati con tutte le istruzioni per una corretta predisposizione del dossier, restando a disposizione per qualsiasi chiarimento necessario. La coppia s impegna a consegnare il dossier dei documenti conforme a quanto richiesto entro 90 giorni dalla consegna dell elenco da parte del responsabile. Una volta pronto il dossier dei documenti, la coppia fissa con il responsabile della sede competente un incontro per un primo controllo dei documenti che verranno inviati alla sede centrale per la verifica definitiva e l invio all autorità straniera del dossier completo e conforme a quanto richiesto. Deposito del dossier all estero: modalità e tempi Il dossier verrà inviato al referente all estero che provvederà alla traduzione di tutti documenti in lingua straniera ed all inoltro alle competenti Autorità Straniere entro e non oltre 90 gg. lavorativi dal suo completamento. Momento in cui occorre revocare la disponibilità all adozione nazionale Al fine di evitare spiacevoli sovrapposizioni di abbinamenti, si richiede di ritirare la disponibilità all adozione nazionale, dopo 6 mesi dall approvazione della documentazione da parte della Ceja di Curitiba, per il Brasile. In caso di convocazione da parte del Tribunale dei Minorenni la coppia è tenuta ad informare RETE SPERANZA prima di recarsi presso il Tribunale, in quanto potrebbe esserci già una proposta di abbinamento da parte delle Autorità straniere non ancora comunicata alla coppia perché in attesa di verifiche sulla documentazione e sullo stato di salute del minore. Iniziative per la gestione dei tempi dell attesa Dare una risposta a chi ci chiede quanto durerà l attesa per arrivare all adozione è estremamente difficile. Compito dell ente, al di là della risposta doverosa ma per forza di cose imprecisa, è rispondere alla necessità di un accompagnamento durante tutto il tempo dell attesa, tempo di fondamentale importanza e di forte valenza anche formativa per sostenere la coppia nel passaggio indispensabile dal bambino (o bambini) desiderato e cercato al bambino straniero che entrerà concretamente a far parte della nuova famiglia. Per questo, pur comprendendo l ansia delle coppie è nostro dovere ricordare che l adozione internazionale richiede tutta una serie di procedure ed un iter burocratico complesso, con tappe da rispettare che hanno tempi non sempre quantificabili; possiamo comunque stimare il tempo medio per la concretizzazione dell adozione in Brasile in 24/30 mesi. Il nostro impegno è di affiancarci alle coppie perché possano prepararsi all adozione internazionale vivendo il tempo dell attesa come occasione di riflessione e trasformazione in vista della migliore accoglienza possibile per il bambino che arriverà. Per questo riteniamo indispensabile che la coppia sia consapevole del lavoro che dovrà fare per rielaborare l immagine del bambino che incontrano inizialmente nella loro fantasia affinché si crei lo spazio, emotivo prima che fisico, per quel bambino particolare ed unico che entrerà a far parte della nuova famiglia. I percorsi di formazione/sostegno per le coppie in attesa di adozione internazionale con RETE SPERANZA comprendono cicli di serate informative, incontri conviviali, momenti di confronto e condivisione con coppie che hanno già adottato, feste, e sono programmati dall equipe adozioni che propone una serie di tematiche che vengono di anno in anno modificate ed arricchite grazie anche agli stimoli ed alle indicazioni che riceviamo proprio dalle coppie coinvolte. La proposta formativa prevede per ogni coppia che conferisce incarico a RETE SPERANZA un percorso-attesa di due anni (indicativamente il tempo d attesa medio). Proposta di adozione e preparazione all incontro con il bambino La proposta di adozione avverrà, tenendo conto delle indicazioni contenute nel decreto di idoneità e di quelle espresse dai professionisti che hanno gestito il corso di preparazione, mediante colloquio con i responsabili adozioni che forniranno tutte le informazioni, in possesso dell ente, riguardanti il/i minore/i. In questa sede verranno valutate, unitamente alla coppia, le possibili difficoltà che potrebbero insorgere conseguentemente alla storia pregressa del/i minore/i. Si precisa che: la coppia è tenuta ad accettare l abbinamento proposto nel caso in cui esso rientri nell intervallo di età individuato in fase di presentazione del dossier dei documenti e rispetti le disponibilità sottoscritte dalla coppia. il rifiuto immotivato dell abbinamento di uno o più minori, che rispecchino i criteri definiti con la coppia, sarà motivo di segnalazione alla Commissione per le Adozioni Internazionali e della restituzione dell incarico. nell ipotesi che l Autorità straniera proponga abbinamenti di più minori fratelli a diverse coppie adottive e che tale proposta venga accettata dagli interessati, i medesimi si dovranno impegnare a mantenere contatti tra i fratelli. RETE SPERANZA non si assume responsabilità per eventuali patologie del minore (fisiche, psicologiche o psichiatriche) non segnalate al momento dell abbinamento. Nell ipotesi di minori con patologie, l eventuale non accettazione della proposta di abbinamento non sarà considerata come rifiuto; verrà invece restituito l incarico qualora la coppia non portasse a termine l adozione dopo aver accettato

8 l abbinamento. Preparazione alla partenza Prima della partenza le coppie parteciperanno ad un incontro presso la sede centrale con il responsabile adozioni che rinnoverà le informazioni sull iter adottivo del paese estero, sulla logistica, ivi compresa quella inerente ai voli aerei A/R, e sull assistenza che sarà fornita dall organizzazione all estero. Assistenza all estero e incontro con il bambino RETE SPERANZA con i propri referenti garantisce il seguente sostegno alle coppie adottive: rappresentare legalmente la coppia davanti alle Autorità, espletando le pratiche burocratiche e legislative e presentando il fascicolo per l istanza di adozione internazionale accogliere dalle istituzioni preposte la proposta di abbinamento richiedere, se necessario e possibile, approfondimenti clinici e quant altro indispensabile per accertare lo stato di salute del/i minore/i organizzare gli eventuali trasferimenti interni coordinare ed accompagnare la coppia all incontro con il/i minore/i sostenere la coppia nell avvicinamento al/i minore/i organizzare un assistenza appropriata per fronteggiare eventuali momenti di crisi, ivi compresa la possibilità di effettuare esami, visite e trattamenti medici, sempre sotto la supervisione del referente all estero che dovrà essere puntualmente informato delle richieste della coppia in tal senso accompagnare la coppia agli incontri istituzionali ai quali sarà convocata dalle Autorità produrre la documentazione necessaria da inoltrare alla Commissione per le Adozioni Internazionali per il rilascio dell Autorizzazione all Ingresso del/i minore/i accompagnare la coppia presso la Rappresentanza italiana all estero per lo svolgimento delle pratiche conclusive per il rientro in Italia Resta inteso che durante il soggiorno all estero la coppia, avendo conferito l incarico per la procedura di adozione internazionale a RETE SPERANZA, è tenuta ad informare preventivamente il referente all estero di qualsiasi azione intenda intraprendere nei confronti del/i bambino/i che, per tutto il periodo di convivenza all estero, non sono ancora figli ma sono stati loro affidati dall autorità straniera. Le indicazioni date di volta in volta del referente, in pieno accordo con RETE SPERANZA e nel rispetto delle norme e delle indicazioni dell autorità straniera, devono essere rispettate dalla coppia per la corretta prosecuzione dell iter adottivo. Le procedure BRASILE Tempo di permanenza: 40/45 giorni Alloggiamento: in alloggi a Curitiba di proprietà di RETE SPERANZA, anche se il Tribunale di competenza è situato a 500/600 Km di distanza dalla capitale. Non è mai previsto l utilizzo di strutture alberghiere. Costi: la pratica dell adozione non prevede nessun costo. Nessun avvocato/procuratore interviene nelle nostre pratiche di adozione. I costi sono, invece, da attribuire alle spese dirette. L intera operazione raggiunge la quota indicativa di / Euro, così suddivisa: quota per traduzione documenti (da italiano a portoghese poi da portoghese a italiano, e infine per le relazioni semestrali durante il primo periodo di inserimento in Italia, come richiesto dall autorità straniera), quota per affitto delle nostre strutture, quota per biglietti aerei, quota per spese di gestione dell ente, quota per gli incaricati di RETE SPERANZA in Brasile e, infine, quota di partecipazione per i corsi formativi in Italia. Documentazione: la documentazione da presentare per essere approvata dalla C.E.J.A. (Commissione Statale Giudiziaria per Adozioni) in Brasile, è composta da: certificato di idoneità e relazione psico-sociale rilasciate dal tribunale italiano, domanda di iscrizione alla C.E.J.A., certificato di buona salute psico-fisica, certificato di matrimonio, certificato penale (solo casellario giudiziario), copia autenticata dei passaporti, certificato di stato famiglia (solo se ci sono figli), scheda illustrativa della coppia, una serie di fotografie della coppia e dell abitazione, un album fotografico di presentazione al bambino che gli verrà consegnato ad abbinamento concluso, prima dell arrivo dei genitori dall Italia. BIELORUSSIA Alla fine del 2004, la Bielorussia ha sospeso le adozioni internazionali annullando tutti i certificati di adottabilità già emessi per minori bielorussi. Da allora vengono richiesti direttamente dal Ministero bielorusso i documenti necessari per riaprire pratiche di adozioni nominali presentate dalle coppie italiane in carico agli enti autorizzati prima del blocco.

9 Quindi, attualmente e fino a nuova comunicazione, RETE SPERANZA non accetta conferimenti d incarico per l adozione di minori bielorussi. Rientro in Italia I responsabili adozioni, che sono rimasti in collegamento telefonico/informatico con la coppia e con il referente estero durante l iter adottivo, provvedono a raccogliere le eventuali osservazioni e, quando necessario, concordano con la psicologa un immediato sostegno, anche in collaborazione con i Servizi. Post-adozione RETE SPERANZA, al fine di ottemperare tassativamente nei tempi e nelle modalità concordate con le Autorità straniere, comunica (contestualmente all invio della richiesta di autorizzazione all ingresso della famiglia in Italia alla Commissione Adozioni Internazionali di Roma) alla coppia ed ai Servizi Sociali competenti territorialmente le scadenze fissate per la consegna delle relazioni e del materiale necessario alla formazione dei dossier richiesti dall Autorità straniera. Dopo circa 3 o 4 mesi dal rientro in Italia la coppia verrà convocata ad un incontro con l equipe adozioni e gli psicologi presso la sede di riferimento per un aggiornamento sul percorso della famiglia e per fissare una visita domiciliare dell equipe adozioni. Per la formazione dei dossier post-adozione verranno utilizzate, se disponibili, le relazione redatte dai Servizi Sociali, altrimenti la coppia concorderà con i professionisti presso le sedi di RETE SPERANZA un percorso per la stesura degli aggiornamenti richiesti dall autorità straniera. Dato che siamo convinti dell importanza di proseguire il percorso formativo anche dopo l adozione, programmiamo per le coppie che già hanno adottato un percorso post-adozione di due anni (periodo per il quale l autorità straniera richiede relazioni sull inserimento del minore in famiglia) nel corso del quale continuano i cicli di serate informative, incontri conviviali, momenti di confronto e condivisione con coppie che sono in attesa di adozione, feste. Gli argomenti di questi incontri, programmati dall equipe adozioni vengono concordati di anno in anno con le coppie coinvolte anche in base alle diverse esigenze e richieste. COSTI - Costi Italia Al momento del conferimento dell incarico la coppia dovrà versare 1.000,00 (mille,00 euro) Nell importo sono comprese le seguenti spese: tutti gli incontri formativi organizzati da RETE SPERANZA nel corso dell iter adottivo, per i primi due anni dal conferimento d incarico e per i primi due anni dopo il rientro in Italia. spese segreteria e/o di gestione RETE SPERANZA il costo della spedizione e traduzione della documentazione iniziale Nell importo non sono comprese le seguenti spese: eventuali incontri con la psicologa richiesti dalla coppia o ulteriori relazioni psicologiche integrative spese per le legalizzazioni dei documenti ulteriori spese di spedizione dei documenti non ricomprese in quelle necessarie alla formazione del fascicolo in Italia COSTI - Costi estero Al momento della partenza la coppia dovrà versare l importo totale previsto. Nella quota sono comprese: spese per l referente all estero spese per l interprete spese per l accompagnatore spese di viaggio e soggiorno spese di autentica dei documenti richieste nel Paese d origine del minore spese di traduzione della documentazione spese per passaporto, visti ecc. Nell importo non sono comprese: spese per trasferimenti spese di mantenimento del/dei minori ove richieste dal Paese d origine spese per accertamenti medici ed esami clinici spese per l interprete se utilizzato fuori dai momenti istituzionali Gli importi relativi ai Costi Italia e ai Costi Estero restano invariati nel caso si proceda all adozione di due o più minori contemporaneamente. Costi post adozione Prima della partenza dovranno essere anticipate le spese inerenti l invio e la traduzione dei dossier post-adozione che comprendono le relazioni post-adozione ed il Decreto di trascrizione del provvedimento straniero, richieste dai Paesi d origine dei minori come da impegno assunto con le Autorità Straniere. Brasile: 4 relazioni a cadenza semestrale per i due anni successivi all adozione. Bielorussia: 5 relazioni annuali per i cinque anni successivi all adozione. Il costo di 150,00 per ogni dossier, è relativo all invio, alla traduzione ed al deposito presso l autorità straniera dei dossier. Se fosse necessario avvalersi del lavoro degli psicologi che collaborano con Rete Speranza, in mancanza di relazioni stese dagli operatori dei Servizi Sociali, il costo

10 dipenderà dal percorso stabilito di volta in volta a seconda delle esigenze della coppia. IL TRATTAMENTO FISCALE Tra le novità introdotte dalla nuova legge 476/98, è anche previsto che il 50% delle spese sostenute dai genitori adottivi per l espletamento della procedura d adozione possa essere dedotto dalla dichiarazione dei redditi. La normativa fiscale in materia di oneri deducibili derivanti dall espletamento delle procedure per l adozione internazionale è contenuta nell articolo 10 comma 1 lettera I bis del T.U.I.R. così come modificato dall art. 4 della legge 476/98. L articolo 31 comma 3 della citata legge, prevede che sia l Ente Autorizzato a dover certificare nell ammontare complessivo tali spese. Al fine di poter rendere più semplice il lavoro di certificazione e nel contempo offrire un adeguata assistenza, è fondamentale custodire gli originali dei giustificativi di tutte le spese sostenute. Per quanto riguarda le ricevute d avvenuto pagamento, RETE SPERANZA emetterà esclusivamente quelle riguardanti gli importi direttamente bonificati all associazione. Le spese che la famiglia dovrà affrontare nel corso dell adozione internazionale potranno essere asseverate da RETE SPERANZA esclusivamente dietro presentazione di giustificativi di spesa che dovranno essere rimessi entro e non oltre 40 gg. dal rientro in Italia. CAMBIO ENTE La coppia che intenda conferire incarico a RETE SPERANZA a seguito di revoca di precedente conferimento ad altro ente, dovrà, documentare e l avvenuta revoca dimostrando di aver reso edotti l ente di provenienza, la Commissione per le Adozioni Internazionali, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi di competenza. PROCEDURE PER LA RESTITUZIONE O LA REVOCA DELL INCARICO La coppia che intenda formalizzare la revoca dell incarico dovrà far pervenire detta volontà in forma scritta a mezzo raccomandata A.R. provvedendo ad informare contemporaneamente la Commissione per le Adozioni Internazionali, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi di competenza. Alla coppia è vietato prendere contatti diretti, epistolari o telefonici, o tramite intermediari, con i referenti esteri e/o le Autorità straniere allo scopo di interferire nella pratica adottiva. L eventuale inosservanza comporterà la segnalazione alla Commissione per le Adozioni Internazionali e la restituzione dell incarico. Per un approfondimento delle tematiche legate all adozione, la coppia si impegna a: partecipare al corso di formazione partecipare a tutti gli incontri, conferenze, riunioni di gruppo, organizzate da RETE SPERANZA a scopo informativo e formativo per l adozione sino al termine dell iter adottivo. L inosservanze delle citate indicazioni potrà essere causa di restituzione dell incarico. Il rifiuto dell abbinamento di uno o più minori, che rispecchino i criteri definiti con la coppia, sarà motivo di segnalazione alla Commissione per le Adozioni Internazionali e della restituzione dell incarico. Qualora la coppia non portasse a termine l adozione dopo aver accettato l abbinamento verrà restituito l incarico.

L affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali

L affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali L affido in Italia: dalle prime esperienze all attuale normativa giuridica L affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali Interventi della dott.ssa Barbara Montisci,, Giudice Onorario del T.M.

Dettagli

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.

Dettagli

Che cosa è l Affidamento?

Che cosa è l Affidamento? Che cosa è l Affidamento? L affidamento,, diversamente dall adozione adozione, è l accoglienza temporanea nella propria casa di un bambino o di un ragazzo. A Torino esiste sin dal 1976,, a livello nazionale

Dettagli

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia. Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere

Dettagli

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE Premessa L affidamento etero-familiare consiste nell inserire un minore in un nucleo familiare diverso da quello originario per un tempo determinato. È un esperienza di accoglienza

Dettagli

LE LEGGI CHE DISCIPLINANO L ADOZIONE E L AFFIDO FAMILIARE

LE LEGGI CHE DISCIPLINANO L ADOZIONE E L AFFIDO FAMILIARE LE LEGGI CHE DISCIPLINANO L ADOZIONE E L AFFIDO FAMILIARE Legge 184/83 E la prima normativa specifica che disciplina l adozione e l affidamento dei minori. Legge 28 marzo 2001 n.149 Disciplina dell adozione

Dettagli

Per adottare. Informazioni per le famiglie

Per adottare. Informazioni per le famiglie Per adottare Informazioni per le famiglie L adozione tutela il diritto dei bambini in stato di abbandono di essere accolti all interno di nuclei familiari che rispondano adeguatamente ai loro bisogni fisiologici

Dettagli

Città di Ispica Prov. di Ragusa

Città di Ispica Prov. di Ragusa Città di Ispica Prov. di Ragusa REGOLAMENTO SULL AFFIDO FAMILIARE DI MINORI Art. 1 L amministrazione comunale attua l affidamento familiare allo scopo di garantire al minore le condizioni migliori per

Dettagli

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE 2000 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 86 del 29 settembre ARTICOLO 1 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affido è disposto dal Comune, o chi da esso delegato, in

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 ART. 2 ART. 3

REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 ART. 2 ART. 3 REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 L amministrazione comunale attua l affidamento familiare allo scopo di garantire al minore le condizioni migliori

Dettagli

IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1

IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1 IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1 Attività in sede Si effettuano colloqui di orientamento per persone che si trovano in arresti domiciliari o sottoposte ad altre misure alternative alla

Dettagli

>> Perché l'affido familiare dei minori. >> Che cos'é l'affido. >> Chi può fare l'affido e come. >> Tipologie dell'affido. >> Le forme dell'affido

>> Perché l'affido familiare dei minori. >> Che cos'é l'affido. >> Chi può fare l'affido e come. >> Tipologie dell'affido. >> Le forme dell'affido >> Perché l'affido familiare dei minori >> Che cos'é l'affido >> Chi può fare l'affido e come >> Tipologie dell'affido >> Le forme dell'affido >> I soggetti dell'affido >> I soggetti dell'affido Il bambino/ragazzo:

Dettagli

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS FONDAZIONE ZANETTI ONLUS LINEE GUIDA PER RICHIEDERCI UN SOSTEGNO PER IL 2016 (Le richieste devono pervenire entro e non oltre il 30 ottobre 2015) FONDAZIONE ZANETTI ONLUS Linee guida per la presentazione,

Dettagli

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali COMITATO MINORI STRANIERI Il Comitato per i minori stranieri, nella seduta del 14 marzo 2005, ha modificato le Disposizioni generali che stabiliscono i criteri

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 Criteri per la concessione dei contributi previsti dalla l.r. 70 del 19.11.2009 (Interventi di sostegno

Dettagli

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014 Regole per la gestione dello stato di disoccupazione In vigore dal 1 gennaio 2014 Stato di disoccupazione Dal 1 gennaio 2014 sono entrate in vigore nuove regole per la gestione dello stato di disoccupazione,

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per

Dettagli

COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania. Regolamento per l affidamento familiare dei minori

COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania. Regolamento per l affidamento familiare dei minori COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania Regolamento per l affidamento familiare dei minori Adottato con deliberazione consiliare n 41 del 16/03/2000 COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania Regolamento per

Dettagli

REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI

REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI Approvato con D.C.C. n. 2 in data 12-02-2015 Art.1 Il Comune di Roncaro volendo garantire nell ambito del proprio territorio attività

Dettagli

Corsi di avviamento allo sport

Corsi di avviamento allo sport Regolamento dei Corsi di avviamento allo sport di cui all art. 7 della Convenzione Quadro CIP INAIL La collaborazione attiva da molti anni tra il CIP e l INAIL, riconfermata con la sottoscrizione del nuovo

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE E LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE RELATIVE AI TRATTAMENTI SANITARI

REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE E LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE RELATIVE AI TRATTAMENTI SANITARI COMUNE DI GUIGLIA Provincia di Modena REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE E LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE RELATIVE AI TRATTAMENTI SANITARI (TESTAMENTO BIOLOGICO) Approvato con Delibera

Dettagli

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REVISIONE DATA 0 15.06.2004

Dettagli

ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO

ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO Pag 1/5 INCONTRI DI INIZIO ANNO SCOLASTICO Al più presto il docente di sostegno, non appena assegnato a nuovi casi, dovrà curare alcuni incontri: Con il gruppo docente dell anno precedente Con i genitori

Dettagli

(Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE

(Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE (Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n.35 del 28/09/2011 Art. 1 Oggetto L affido familiare

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 11 del 09.04.2013 Pagina 1 SOMMARIO ART. 1 OGGETTO 3 ART. 2 MODALITA DI ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO 3 ART. 3 UTENTI

Dettagli

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ; Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 572 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LAFFRANCO, BIANCONI Disciplina della professione di educatore di asilo nido e istituzione

Dettagli

Relazione attività esercizio 2012

Relazione attività esercizio 2012 Relazione attività esercizio 2012 maggio 2013 Il Sentiero di Morena fonda le sue radici nella storia pluriennale di un gruppo di fami-glie della provincia di Ascoli Piceno che praticano direttamente o

Dettagli

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce Premessa (SCAMBI EDUCATIVI INDIVIDUALI) ESPERIENZE EDUCATIVE ALL ESTERO Le norme che regolano le Esperienze educative all Estero (gli scambi scolastici) sono poche e, in ogni caso, la premessa da tener

Dettagli

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE Linee guida per genitori ed insegnanti Conoscere per accogliere I minori adottati nella provincia di Bolzano 478 negli ultimi 10 anni 30 nuove adozioni

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT

CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT Pag.1 Pag.2 Sommario COS È IL SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE SAAT... 3 DESTINATARI DEL SERVIZIO... 3 I SERVIZI OFFERTI...

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE E LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA (cd. TESTAMENTI BIOLOGICI)

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE E LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA (cd. TESTAMENTI BIOLOGICI) REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE E LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA (cd. TESTAMENTI BIOLOGICI) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 27.. del 4 maggio 2015 INDICE

Dettagli

MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI

MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI L istituzione scolastica Polo Valboite, nell intento di favorire l educazione interculturale e nella convizione che gli scambi internazionali rappresentino una risorsa

Dettagli

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica www.comune.bottanuco.bg.it Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale nr. 40 del 29.9.2005 e modificato con deliberazione di Consiglio

Dettagli

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni Norma di riferimento: ISO/IEC 27001:2014 5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni pag. 1 di 5 Motivazione Real Comm è una società che opera nel campo dell Information and Communication Technology.

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito

Dettagli

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA Cap 06060 P.zza della Repubblica n. 4 P.IVA 00436320543 Tel. 075.830186 e-mail: info@comune.paciano.pg.it fax. 075.830447 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO

Dettagli

Fondo Pensione Dipendenti Gruppo ENEL

Fondo Pensione Dipendenti Gruppo ENEL REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELLE ANTICIPAZIONI DI CUI ALL ART. 27 DELLO STATUTO DEL FOPEN 1. BENEFICIARI Come previsto dal D.Lgs 124/93 e successive modifiche hanno titolo a richiedere l anticipazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato

Dettagli

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ; SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ENTI DEL TERRITORIO PER I SERVIZI DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI tra la Regione Marche, rappresentata dal Dirigente della P.F. Sistemi Informativi e Telematici

Dettagli

L AQUILONE vola alto

L AQUILONE vola alto onlus PROGETTO CULTURA L AQUILONE vola alto intrecciamo le nostre vite per poterle vivere al meglio. Scuole primarie PREMESSA Far cultura è uno dei fini statutari dell Associazione. Nel rispetto di tale

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO E LA SELEZIONE DEL PERSONALE

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO E LA SELEZIONE DEL PERSONALE 6/02/20 REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 2/0/200, Mondo Acqua S.p.A. adotta il presente regolamento per il reclutamento e la selezione del personale da

Dettagli

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE Consiglio Regionale della Basilicata - Gruppo LB / FRATELLI D ITALIA ALLEANZA NAZIONALE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE PROPOSTA DI LEGGE ISTITUZIONE DEL SERVIZIO REGIONALE PER

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

DISTRETTO SOCIO SANITARIO 18 (PATERNO -BELPASSO-RAGALNA-ASL 3)

DISTRETTO SOCIO SANITARIO 18 (PATERNO -BELPASSO-RAGALNA-ASL 3) DISTRETTO SOCIO SANITARIO 18 (PATERNO -BELPASSO-RAGALNA-ASL 3) Allegato alla deliberazione consiliare n. 04 del 7 febbraio 2007 ART. 1 DEFINIZIONE DI AFFIDAMENTO FAMILIARE 1. L affidamento familiare è

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE COMUNE DI GARGNANO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE - appendice al regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi - (Approvato

Dettagli

Codice deontologico. per l attività di Adozione Internazionale

Codice deontologico. per l attività di Adozione Internazionale Codice deontologico per l attività di Adozione Internazionale Gli Enti Autorizzati firmatari del presente documento nel rispetto della Convenzione de L Aja del 1993 in materia di adozione internazionale,

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE Provincia di Vicenza REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMITATO VOLONTARIO PROTEZIONE CIVILE MONTECCHIO MAGGIORE Via del Vigo 336075 Montecchio Maggiore

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

Sono consentite ai medesimi coniugi più adozioni, con atti successivi.

Sono consentite ai medesimi coniugi più adozioni, con atti successivi. Legge n. 476/98 Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la tutela dei minori e la Cooperazione in materia di adozione internazionale fatta a l Aja il 29 maggio 1993. Modifiche alla legge 4 maggio

Dettagli

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE APPROVATO CON DELIBERA DI G.C. N. 222 DEL 29/11/2011 Articolo 1 Finalità ed ambito applicativo 1. Il presente

Dettagli

LAVORO INFANTILE PEORSI Toscana Energia S.p.A. COD. PROCEDURA P 70/1 DECORRENZA 30/11/2010 PAG. 1 DI 7 LAVORO INFANTILE

LAVORO INFANTILE PEORSI Toscana Energia S.p.A. COD. PROCEDURA P 70/1 DECORRENZA 30/11/2010 PAG. 1 DI 7 LAVORO INFANTILE COD. PROCEDURA P 70/1 DECORRENZA 30/11/2010 PAG. 1 DI 7 LAVORO INFANTILE COD. PROCEDURA P 70/1 DECORRENZA 30/11/2010 PAG. 2 DI 7 FRUIBILITA DEL DOCUMENTO Il presente documento è disponibile nel portale

Dettagli

IPSSEOA Michelangelo Buonarroti - Fiuggi -

IPSSEOA Michelangelo Buonarroti - Fiuggi - IPSSEOA Michelangelo Buonarroti - Fiuggi - Procedure del Sistema di Gestione della Qualità PSI 04 Rev. 00 del 18/03/2013 Procedura : VIAGGI DI ISTRUZIONE ELENCO REVISIONI REVIS DATA MOTIVO RESPONSABILE

Dettagli

CARTA DEL SERVIZIO 2014/15

CARTA DEL SERVIZIO 2014/15 CARTA DEL SERVIZIO 2014/15 Presentazione dell Associazione La Cascina La nostra storia inizia nel 1982 dall incontro di alcune persone che -come cittadini e volontari- hanno cercato risposte plausibili

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO 1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO. Regolamento volontari. Regolamento. a scuola. volontari a scuola

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO. Regolamento volontari. Regolamento. a scuola. volontari a scuola ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO Regolamento volontari a scuola Regolamento volontari a scuola REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI VOLONTARI PER IL MIGLIORAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA Art.1 Oggetto

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

In particolare, lo Sportello del cittadino offrirà come servizio l'illustrazione di:

In particolare, lo Sportello del cittadino offrirà come servizio l'illustrazione di: CNF: nasce lo Sportello del cittadino, consulenza gratuita Consiglio Nazionale Forense, bozza regolamento 14.02.2013 I Consigli dell Ordine degli Avvocati istituiranno uno Sportello per il cittadino con

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

Comune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale

Comune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale Comune di Bracciano Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale (approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. del ) Indice Art. 1 Oggetto...

Dettagli

REGOLAMENTO D ISTITUTO

REGOLAMENTO D ISTITUTO ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI LEONARDO DA VINCI C.DA PERGOLO MARTINA FRANCA (TA) TELEFAX 080 4303352 EMAIL itcvinci@libero.it VISITE GUIDATE E VIAGGI D ISTRUZIONE REGOLAMENTO D ISTITUTO

Dettagli

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di

Dettagli

ORDINE DEGLI AVVOCATI DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO UNICO. per la Pratica Forense e l esercizio del Patrocinio. Titolo I. La Pratica Forense.

ORDINE DEGLI AVVOCATI DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO UNICO. per la Pratica Forense e l esercizio del Patrocinio. Titolo I. La Pratica Forense. ORDINE DEGLI AVVOCATI DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO UNICO per la Pratica Forense e l esercizio del Patrocinio Titolo I La Pratica Forense Articolo 1 Il praticante Avvocato regolarmente iscritto nell apposito

Dettagli

1. Introduzione e finalità delle Linee guida

1. Introduzione e finalità delle Linee guida LINEE GUIDA PER L ACQUISTO DI TRATTAMENTI ALL ESTERO - Versione finale, 09.11.2005 1. Introduzione e finalità delle Linee guida Il Gruppo ad alto livello sui servizi sanitari e l'assistenza medica ha deciso

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

Comune di Grado Provincia di Gorizia

Comune di Grado Provincia di Gorizia Comune di Grado Provincia di Gorizia REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE (TAXI SOCIALE) Adottato con deliberazione consiliare n.17 dd. 30 maggio 2008. 1 Art 1 OGGETTO DEL SERVIZIO Il servizio rientra

Dettagli

Prefettura di Milano Ufficio territoriale del Governo

Prefettura di Milano Ufficio territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE RIGUARDANTE I PROCEDIMENTI DI NULLA OSTA AL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE DI COMPETENZA DELLO SPORTELLO UNICO PER L IMMIGRAZIONE TRA - La Prefettura di Milano con sede

Dettagli

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che SETTORE ASSICURATIVO Il giorno 18 aprile 1995 tra l ANIA e le OO.SS. premesso che Le Parti intendono, con il presente accordo, dare attuazione agli adempimenti loro demandati dal decreto legislativo 19

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 Entrato in vigore il 2.11.2012 INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Finalità Art.

Dettagli

Guida sintetica per gli operatori Sei UGL e Patronato ENAS Il Permesso di soggiorno e la Carta di soggiorno

Guida sintetica per gli operatori Sei UGL e Patronato ENAS Il Permesso di soggiorno e la Carta di soggiorno Guida sintetica per gli operatori Sei UGL e Patronato ENAS Il Permesso di soggiorno e la Carta di soggiorno Gli utenti a cui possiamo fornire assistenza, tramite il sito internet www.portaleimmigrazione.it,

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI MEDEA

CARTA DEI SERVIZI MEDEA CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ARESE

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ARESE Arese, 22 settembre 2013 Prot. n. 3233 / viaggi A tutto il personale docente e non docente IC Don Gnocchi Loro Sedi REGOLAMENTO PER VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Premessa All Albo Le iniziative

Dettagli

siano inseriti nel fascicolo personale dell'alunno sia la diagnosi sia il PDP.

siano inseriti nel fascicolo personale dell'alunno sia la diagnosi sia il PDP. COME CONSEGNARE LA DIAGNOSI A SCUOLA E RICHIEDERE IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Di seguito, in sintesi i passaggi : 1. Emissione della certificazione diagnostica da parte della sanità e consegna della

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

Regolamento. Questo Servizio adotta il seguente regolamento:

Regolamento. Questo Servizio adotta il seguente regolamento: Regolamento L affidamento familiare aiuta i bambini ed i ragazzi a diventare grandi, nutrendo il loro bisogno di affetto e di relazione con figure adulte che si prendano cura di loro, al fine di diventare

Dettagli

ing. Domenico ing. Domenico Mannelli Mannelli www mannelli info

ing. Domenico ing. Domenico Mannelli Mannelli www mannelli info ing. Domenico Mannelli www.mannelli.info info Il coordinamento Obbligo del coordinatore (art. 92 1.C). c) organizzare tra i datori di lavoro, ivi i compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

AO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino

AO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino CONFERIMENTO DELLA POSIZIONE DI COORDINATORE SANITARIO E DI ASSISTENTE SOCIALE CRITERI GENERALI (art. 10 c.8

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA E COLLABORAZIONE NELL AMBITO DEI CONTROLLI SUL TERZO SETTORE PREMESSE

PROTOCOLLO DI INTESA E COLLABORAZIONE NELL AMBITO DEI CONTROLLI SUL TERZO SETTORE PREMESSE Prot. 27396 PROTOCOLLO DI INTESA E COLLABORAZIONE NELL AMBITO DEI CONTROLLI SUL TERZO SETTORE tra Agenzia delle Entrate Direzione Regionale della Liguria, rappresentata dal Direttore Regionale, Alberta

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni:

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni: IMPORTANTI NOVITA PER CHI DEVE APRIRE UNO STUDIO PROFESSIONALE Legge regionale n. 10 del 21.07.2006 AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO DI ATTIVITA SANITARIE. La Legge Regionale n. 10 del 21.07.2006 ha provveduto

Dettagli

COMUNE DI CAROSINO Provincia di Taranto REGOLAMENTO COMUNALE PER L'AFFIDAMENTO TEMPORANEO FAMILIARE

COMUNE DI CAROSINO Provincia di Taranto REGOLAMENTO COMUNALE PER L'AFFIDAMENTO TEMPORANEO FAMILIARE COMUNE DI CAROSINO Provincia di Taranto ALLEGATO ALLA DELIBERA DI C.C. N 84 DEL 28/12/1996 REGOLAMENTO COMUNALE PER L'AFFIDAMENTO TEMPORANEO FAMILIARE 1 FINALITA DELL AFFIDAMENTO FAMILIARE DISPOSIZIONI

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI ENTE D AMBITO SOCIALE N. 34 VESTINA REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI 1 Articolo 1 DEFINIZIONI 1. Ai fini del presente regolamento per Piano Sociale di zona si intende quel provvedimento

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le

Dettagli

IL COMITATO DEI SINDACI

IL COMITATO DEI SINDACI IL COMITATO DEI SINDACI VISTO il documento istruttorio allegato, nel quale si propone di approvare lo schema di accordo di programma con l Az. USL n. 2 di Urbino per l attivazione della Equipe adozione

Dettagli

STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI

STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - L Associazione L Associazione GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo (GIOVANI

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

[REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI MOBILITA ESTERNA]

[REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI MOBILITA ESTERNA] 2010 Comune di Paglieta Provincia di Chieti [REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI MOBILITA ESTERNA] Deliberazione di Giunta Comunale n. 107 del 30/12/2010 Art. 1 Principi generali 1. Il presente

Dettagli

FONDO UNICO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO I RISCHI DI NON AUTOSUFFICIENZA DEI DIPENDENTI DEL SETTORE ASSICURATIVO

FONDO UNICO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO I RISCHI DI NON AUTOSUFFICIENZA DEI DIPENDENTI DEL SETTORE ASSICURATIVO FONDO UNICO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO I RISCHI DI NON AUTOSUFFICIENZA DEI DIPENDENTI DEL SETTORE ASSICURATIVO RICHIESTA DI RICONOSCIMENTO DELLA PERDITA DI AUTOSUFFICIENZA (da inviare a mezzo

Dettagli

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI FASIE è una associazione senza scopo di lucro che persegue lo scopo di garantire ai propri assistiti trattamenti sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre,

Dettagli