Incentivi economici e business plan per la produzione di biogas
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- Lorenzo Boscolo
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1 Polo di Cremona Incentivi economici e business plan per la produzione di biogas Digestione anaerobica di reflui e biomasse: metodi e tecniche per la produzione di biogas 8 giugno 2011
2 Polo di Cremona L incentivazione delle FER
3 Le Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) 3
4 Incentivazione alle FER 4 Attualmente esistono due regimi di incentivazione, fra loro alternativi, per le Fonti Energetiche Rinnovabili: i Certificati Verdi (CV), obbligatorio per impianti di potenza superiore al MWe; la Tariffa Fissa Omnicomprensiva (TF), opzionale per impianti di potenza inferiore al MWe Il Decreto Legislativo n. 28 del 3 marzo 2011, in recepimento della direttiva 2009/28/Ce, traccia invece le linee strategiche di incentivazione che si avranno negli anni a venire
5 I Certificati Verdi 5 I Certificati Verdi (CV) sono sostanzialmente dei certificati che attestano una determinata produzione di energia elettrica effettuata tramite un impianto di potenza a fonti rinnovabili Il CV non è quindi un incentivazione diretta nei confronti del produttore di energia verde ma un titolo, che in quanto tale ha la possibilità di avere un valore economico Un CV è assegnato (dopo la Legge 222/07) ogni MWh prodotto da una fonte considerata rinnovabile; la durata dei CV è stata fissata inizialmente a 8 anni poi a 12 anni infine a 15 anni (Finanziaria 2008)
6 Cv e legge 23 luglio 2009 n. 99 6
7 I soggetti obbligati a detenere CV 7 I produttori ed importatori di energia elettrica da fonte fossile hanno l obbligo di immettere in rete una quota di elettricità prodotta da FER
8 Gli obblighi previsti 8 I produttori e gli importatori di energia sono quindi obbligati a detenere una certa quota di Certificati Verdi che possono provenire da impianti proprietari p o essere comprati da chi possiede CV eccedenti I soggetti obbligati sono quindi di fronte ad una scelta di make or buy, possono cioè internalizzare la produzione di energia rinnovabile o affidarsi i all esterno della propria azienda
9 Compravendita dei CV 9 I CV possono essere venduti mediante contratti bilaterali o collocandoli sull apposito mercato telematico predisposto p dal Gestore dei Mercati Energetici in cui avvengono delle contrattazioni suddivise in sessioni L energia elettrica prodotta può invece essere utilizzata direttamente dall utenza presso cui è installato l impianto IAFR, oppure essere ceduta alla rete mediante il ritiro dedicato o la Borsa Elettrica
10 Il valore attuale dei CV 10
11 CV in esubero 11 Il valore di riferimento dei CV del GSE è pari a 180 meno il prezzo medio di cessione dell energia elettrica determinato dalla AEEG La finanziaria 2008 consente ai detentori di CV in esubero di cederli al GSE ad un prezzo fisso derivante dalla media delle contrattazioni mercato dei tre anni precedenti. La Finanziaria 2010 (art. 45 comma 3) mantiene la norma limitando però la spesa del GSE su questa voce di costo, che deve diminuire nel tempo
12 La Tariffa Fissa Omnicomprensiva 12 Dal 2008 in avanti gli impianti di minore dimensione (< 1 MWe) possono scegliere una diversa forma di incentivazione rispetto al Certificato Verde: la Tariffa Fissa Omnicomprensiva Tale Tariffa viene riconosciuta ad ogni kwh prodotto ed immesso in rete Il suo valore incorpora quindi sia la remunerazione dell energia elettrica prodotta ceduta alla rete sia una quota incentivante
13 Legge 23 luglio 2009 n
14 Polo di Cremona L incentivazione delle FER dal 2011
15 Decreto legislativo 28/ Certificati Verdi e Tariffa onnicomprensiva: disposizioni transitorie e abrogazioni (art. 25) comma 4: ritiro annuale dei Certificati Verdi eccedenti, al 78% del valore dei CV del GSE; comma 6: tariffe onnicomprensive ferme ai valori in tabella 3, per tutti gli impianti che entrano in esercizio entro il 31/12/2012; comma 7: coefficienti moltiplicativi dei Certificati Verdi fermi ai valori in tabella 2, per tutti gli impianti che entrano in esercizio entro il 31/12/2012;
16 Decreto legislativo 28/ Nuovi meccanismi di incentivazione per gli impianti che entrano in esercizio dopo il 31/12/2012 (art. 24) per impianti di potenza elettrica non superiore a 5 MW, l'incentivo è amministrato e viene diversificato per fonte e per scaglioni di potenza; per impianti di potenza elettrica non inferiore a 5 MW, l'incentivo verrà assegnato tramite aste al ribasso gestite dal GSE; i CV cessano definitivamente dal 2016 Entro 1 anno emanazione di decreti Ministro sviluppo, in cui verranno "definite le modalità per l'attuazione dei sistemi di incentivazione di cui al presente articolo (...).
17 Polo di Cremona Business plan per la produzione di biogas
18 Struttura del business plan 18 Un business plan è un documento che si compone di almeno tre parti fondamentali: una prima parte introduttiva in cui si presenta l'idea lidea imprenditoriale e l'imprenditore stesso; una seconda parte tecnico/operativa in cui si deve fornire un quadro chiaro di cosa si vuole fare, come e dove si vuole farlo; una terza parte in cui si rappresentano le previsioni economico/finanziarie.
19 Elementi del business plan 19 Descrizione sommaria del progetto d'investimento Illustrazione del tipo di impresa che si intende creare Presentazione dell'imprenditore e del management Indicazioni sul mercato delle energie rinnovabili e delle biomasse I punti di forza e punti di debolezza rispetto al mercato La fattibilità tecnica del progetto L approvvigionamento della materia prima Le tecnologie adottate t e le garanzie date dai fornitori i L analisi economico - finanziaria su un arco di tempo di 15 anni Il fabbisogno finanziario e le relative coperture La redditività attesa dell'investimento I fattori di rischio che possono influenzare negativamente la redditività Gli investitori coinvolti I finanziamenti richiesti e le eventuali garanzie prestabili La valutazione dell'impatto ambientale del progetto Le autorizzazioni ottenute e quelle ancora da ottenere Il piano temporale di sviluppo delle attività
20 Premessa dell analisi economica 20 Un investimento è un operazione di trasferimento di risorse nel tempo, caratterizzata dal prevalere di uscite monetarie nella prima fase e di entrate monetarie nella seconda La convenienza dell investimento economico non è mai in ogni caso determinabile con certezza a priori poiché di certo ci sono soltanto i flussi di cassa iniziali in uscita I flussi di cassa in entrata e in uscita negli anni successivi i per effetto dell investimento t operato sono ipotizzati e, in quanto futuri, non certi
21 Esempio di analisi economica 21 Dati principali utilizzati nel modello di calcolo Suini 6000 Insilato di mais da 20 ha Giorni produzione 365 Potenza elettrica netta Costo insilato 120 KWe 1700 /ha Costo manodopera 0
22 Produzione di biometano 22 capi mediamente presenti (unità) 6, Ettari peso medio per capo (kg) peso vivo medio (t/g) deiezioni medie (tsst/t p.v.) resa insilato secco per ettaro (TSS/h) insilato secco anno (tsst/a) deiezioni medie (tsst/g) 3.30 giorni di produzione (n.) deiezioni medie annue (tsst/a) 1, sostanza secca volatile (%) 0.75 SSV nell'anno (t/a) CH4 teorico (Nm 3 CH 4 /tssv rimosso) coefficienti di rendimento (%) 0.45 costo produzione insilato (euro/ettaro) 1, sostanza secca volatile (%) 0.90 SSV nell'anno (t/a) CH4 teorico (Nm 3 CH 4 /tssv rimosso) coefficienti di rendimento (%) 0.50 CH4 da SSV reale (Nm 3 /a) 88, CH4 da SSV reale (Nm 3 /a) 199,194.19
23 Conto economico 23 Vendita energia elettrica 240,699 Fatturato totale 240,699 Acquisti di materie prime e servizi 34,000 Personale industriale 18,029 Ammortamenti industriali: Impianti 36,842 Ricambi 691 Progettazione e sviluppo 5,526 Altri costi industriali: Materie complementari e d'uso 24,070 Manutenzione ordinaria 11,053 Costo del venduto 130,210 Margine lordo industriale 110,489 Altri costi: Relazioni esterne 3,610 Personale gen. e amm. 9,014 Indiretti e di struttura 4,057 Reddito operativo 93,807 Oneri finanziari: 1 Mutuo 15,359 B/T Banche 2,159 Reddito ante imposte 76,289 Imposte d'esercizio: IRPEG - IRAP 2,296 Reddito netto d'esercizio 73,993
24 Preventivo finanziario 24 1 ANNO 2 ANNO 3 ANNO 4 ANNO 5 ANNO 6 ANNO 7 ANNO 8 ANNO 9 ANNO 10 ANNO Reddito operativo -45, , ,807 93, ,867 97, ,099 96,433 95,753 95,232 Ammortamenti 5,526 42,368 43,059 43,059 43,059 37,532 37,532 37,532 37,532 37,532 Imposte 0-2,520-2,296-2,295-2,294-2,397-2,396-2,394-2,392-2,391 Flusso di circolante gestione caratteristica -40, , , , , , , , , ,374 Variazione i cassa 10, , Variazione credito IVA 70,128 11,969-31,677-32,770-17, Variazione fondo imposte Variazione fondo TFR 2,250 1,713 1,739 1,765 1,791 1,827 1,863 1,901 1,939 1,968 Variazione capitale circolante netto 77,878 30,206-33,191-34,753-19,441-1,931-1,760-1,901-1,939-1,968 Flusso di cassa gestione corrente -118, , , , , , , , , ,342 Investimento in progettazione e sviluppo 13,816 13, Investimento in ricambi 0 0 5, Investimento in impianto 331, , Variazione investimenti netti 345, ,866 5, Flusso di cassa gestione operativa -463, , , , , , , , , ,342
25 VAN dell investimento 25 La teoria della finanza considera il VAN (valore attuale netto) come il migliore criterio di valutazione di un progetto d investimento Il VAN altro non è che la somma algebrica di tutti i flussi di cassa attualizzati al costo del capitale generati dal progetto Il criterio del VAN ipotizza che debbano essere intrapresi solo i progetti il cui VAN dei flussi di cassa previsti sia maggiore di zero L incertezza sui flussi di cassa ha una ripercussione sul costo del capitale al quale si attualizza e quindi sul valore del VAN stesso
26 Curva del VAN VALUTAZIONE INVESTIMENTO BIOGAS E E+ E E E E 0E E E+06 Valore attuale netto ( ) Costo del capitale (%)
27 Il costo del capitale 27 La soglia di accettabilità rischio-rendimento dipende dal costo del capitale per lo specifico investimento e investitore e dalla propensione al rischio Il costo del capitale risulta dalla media del costo dei mezzi di terzi e dei mezzi propri, ponderati per il peso rispettivo Tanto maggiore è l incertezza dell investimento, quanto maggiore è il costo del capitale Infatti dovrà essere necessariamente maggiore il tasso di rendimento che gli investitori si aspettano di realizzare a fronte del maggior rischio
28 Confronto redditività post vs. ante VALUTAZIONE INVESTIMENTO BIOGAS VALUTAZIONE INVESTIMENTO BIOGAS 2.00E+06 5,00E+05 7,50E+05 1,00E+06 tuale netto ( ) Valore attuale netto ( ) 5.00E E E+06 0,0 00E+00-2,50E+05 2,50E E E E+00 Costo del capitale (%) Costo del capitale e costo opportunità (%) DOPO IL 2008 PRIMA DEL 2008 Valore att
29 Analisi di sensitività 29 Una riduzione dell energia prodotta potrebbe derivare da una minor efficienza di conversione dell impianto di digestione anaerobica o da maggiori fermi macchina per manutenzione. Riducendo l energia prodotta, nel caso in esame si può dimostrare che, fino ad un 35% in meno di produzione di energia in un anno, il progetto rimane ancora minimamente accettabile in termini economici. La medesima analisi di sensitiva mostra che il 65% (182 /MWh) della tariffa ominicomprensiva, nel caso in esame, copre i costi e gli oneri accessori effettivi di produzione di energia mentre la restante quota va a coprire la remunerazione comprensiva del rischio dell iniziativa.
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