Economia Aziendale Bilancio, Economics e Business Plan. Milano, Febbraio2014 Maurizio Mesenzani
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- Faustina Dionisia Pippi
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1 Economia Aziendale Bilancio, Economics e Business Plan Milano, Febbraio2014 Maurizio Mesenzani
2 Analisi della produzione aziendale Per la valutazione delle scelte operate, i soggetti decisori hanno bisogno del quadro complessivo sulla situazione dell azienda Procedimenti e tecniche di analisi della produzione di valore che l azienda crea nel corso del tempo ANALISI DELLE PERFORMANCE 2
3 Grado di vitalità aziendale L azienda cede (acquisizione/utilizzazione di fattori produttivi) e reintegra (vendita di prodotti ottenuti) energie In termini monetari cessioni energetiche: COSTI reintegrazioni energetiche: RICAVI La VITALITA è la situazione in cui le reintegrazioni sono superiori alle cessioni 3
4 Risultato economico dell azienda: REDDITO La differenza tra il valore della produzione ottenuta (RICAVI) e il valore dei fattori produttivi impiegati per ottenerla (COSTI) determina la variazione di ricchezza di un azienda (RISULTATO ECONOMICO) in un determinato periodo di tempo RICAVI - Risultato economico COSTI 4
5 UTILE e PERDITA Il risultato economico di un azienda è un indicatore che sintetizza la validità dei processi attuati RISULTATO ECONOMICO POSITIVO NEGATIVO l azienda ha generato UTILE l azienda ha generato PERDITA 5
6 Reddito: UTILE e PERDITA COSTI RICAVI REDDITO UTILE (R>C) PERDITA (R<C) 6
7 Equilibrio economico Si parla di equilibrio economico quando i costi utilizzati per l acquisizione dei fattori produttivi sono reintegrati pienamente dai ricavi ottenuti con le vendite del prodotto (lasciando un margine soddisfacente UTILE per il titolare/per i soci) EQUAZIONE ECONOMICA R = C + U R: ricavi C: costi U: utile 7
8 Disequilibrio economico Se l equazione economica non è soddisfatta, si parla di DISEQUILIBRIO ECONOMICO I ricavi coprono i costi con margini insoddisfacenti per il titolare I ricavi coprono solo i costi senza margine per il titolare I ricavi non coprono neppure i costi 8
9 Il periodo amministrativo Per verificare la direzione e la validità delle scelte operate, è necessario studiare l andamento dell azienda con cadenza ravvicinata nel tempo: CONVENZIONALMENTE (anche sulla base del dettato legislativo) la determinazione del risultato economico è ANNUALE 9
10 La contabilità generale e bilancio di esercizio Ogni operazione di gestione è supportata da documenti giustificativi che forniscono informazioni utili all elaborazione di scritture cronologiche e sistematiche aziendali: CONTABILITA GENERALE Il BILANCIO DI ESERCIZIO rappresenta lo strumento finale della contabilità generale: evidenzia a fine esercizio La composizione del capitale e la formazione del reddito 10
11 Scopo del bilancio di esercizio Il modello del bilancio di esercizio rappresenta in modo sintetico l economicità, il risultato di periodo e il capitale di funzionamento di un azienda Il BILANCIO DI ESERCIZIO rappresenta le condizioni di equilibrio ECONOMICO, FINANZIARIO e PATRIMONIALEdi un unità aziendale 11
12 Normativa nazionale: art. 2423, 2 comma C.C. Il bilancio deve essere redatto con CHIAREZZA e deve rappresentare in modo VERITIERO e CORRETTO la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell esercizio contenuto grado di analisi forma struttura dei document i del bilancio corrispondenza tra informazioni desumibili dal bilancio e realtà sottostante richiede obiettività e correttezza nelle fasi di redazione del bilancio relativo (i dati del bilancio dipendono anche da considerazioni di tipo prospettico) fornisce dati attendibili secondo quanto definito dai principi contabili generalmente accettati 12
13 Normativa internazionale: framework dello IASB (International Accounting Standards Board) Il bilancio deve fornire informazioni sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sulla variazione della struttura finanziaria dell impresa, utili ad un ampia gamma di utilizzatori per prendere decisioni in campo economico Caratteristiche qualitative comprensibilità significatività: influenzano le decisioni degli utilizzatori del bilancio attendibilità: rappresentazione reale ed esente da errori; 5 principi 1. rappresentazione fedele 2. prevalenza della sostanza sulla forma 3. neutralità 4. prudenza 5. Completezza comparabilità: per confronti dei prospetti di bilancio nel tempo e nello spazio 13
14 La natura informativa del bilancio di esercizio Il bilancio di esercizio assolve ad una duplice funzione informativa: Aiuta gli organi di governo aziendali a valutare gli effetti delle decisioni prese INTERNA Fornisce agli stakeholders esterni informazioni sistematiche sullo stato economico, finanziario e patrimoniale dell azienda ESTERNA 14
15 Composizione del bilancio Il bilancio di esercizio è composto da: STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO NOTA INTEGRATIVA 15
16 Fonti di finanziamento Lo stato patrimoniale Documento (a sezioni contrapposte) che definisce la situazione patrimoniale di un azienda in un determinato momento (data di chiusura dell esercizio) Sezione di sinistra ATTIVO Sezione di destra PASSIVO Attività Investimenti Passività Capitale netto 16
17 Attivo FISSO Attivo CIRCOLANTE Lo stato patrimoniale: ATTIVO Complesso di investimenti che compongono il fabbisogno di un azienda Liquidità immediate Liquidità differite Rimanenze Immobilizzazioni tecniche: Materiali Immateriali Immobilizzazioni finanziarie 17
18 Lo stato patrimoniale: ATTIVO circolante Investimenti destinati ad un rapido impiego produttivo / vendita / riscossione per ritornare in azienda in tempi brevi in forma monetaria Liquidità immediate: disponibilità liquide in cassa o equivalenti Depositi bancari Assegni Liquidità differite: impieghi non liquidi di esercizio in attesa di realizzo Rimanenze: impieghi di esercizio in attesa di utilizzo durante il ciclo economico produttivo dell azienda Premi assicurativi Crediti a b/t BOT Materie prime Prodotti finiti 18
19 Lo stato patrimoniale: ATTIVO fisso Investimenti di durata pluriennale vincolati all azienda per lungo tempo generando flussi monetari in entrata in un periodo di tempo superiore all anno Immobilizzazioni tecniche: impieghi produttivi che costituiscono la struttura operativa dell azienda: 1. Materiali: terreni, impianti, magazzini 2. Immateriali: marchi, brevetti, concessioni Immobilizzazioni finanziarie: impieghi durevoli di caratteri finanziario (partecipazioni in aziende collegate / controllate, obbligazioni) 19
20 Fonti INTERNE Fonti ESTERNE Lo stato patrimoniale: PASSIVO Insieme delle fonti necessarie al finanziamento degli investimenti dell azienda PASSIVITA : Passività a breve scadenza Passività a media/lunga scadenza CAPITALE NETTO: Capitale sociale Utili non distribuiti 20
21 Lo stato patrimoniale: fonti esterne (PASSIVITA ) Insieme delle fonti fornite da terzi per finanziare le attività aziendali. A seconda della loro esigibilità, le fonti interne si distinguono in: Passività a breve termine: finanziamenti atti a coprire gli investimenti dell attivo circolante e da estinguere in un periodo inferiore ad un anno (debiti v/ banche o fornitori) Passività a medio-lungo termine: passività che finanziano gli investimenti in immobilizzazioni con un impegno al rimborso per un periodo superiore all anno (prestiti obbligazionari, mutui passivi) 21
22 Lo stato patrimoniale: fonti interne (CAPITALE NETTO) Disponibilità di cui usufruisce l azienda dopo che sono stati rimborsati creditori e soci (attività patrimoniali passività patrimoniali) Il capitale netto è composto da: Capitale sociale: conferimenti monetari o materiali effettuati da proprietari e soci al momento della costituzione dell azienda o in epoche successive (aumenti di capitale) Utili non distribuiti: assenza di dividendi per i soci o re-investimento nell azienda dell utile ottenuto (autofinanziamento) 22
23 Il Conto Economico Documento (a struttura scalare) che consente di comprendere le capacità di produzione di ricchezza dell azienda. Individua tutti i fattori che hanno partecipato al ciclo gestionale aziendale e verifica il contributo delle voci dello Stato Patrimoniale sul risultato d esercizio. Le aree gestionali che compongono il Conto Economico sono: Area CARATTERISTICA Area PATRIMONIALE Area OPERATIVA Area FINANZIARIA Area ORDINARIA Area STRAORDINARIA I risultati delle aree gestionali determinano il risultato prima delle imposte Al netto delle imposte (area TRIBUTARIA) si ottiene il RISULTATO DI ESERCIZIO 23
24 Il Conto Economico: area CARATTERISTICA L attività dell area caratteristica è collegata allo svolgimento delle operazioni in cui l azienda è tipicamente impegnata (core business). Tale risultato è dato dalla differenza tra ricavi della gestione tipica e costi operativi sostenuti per ottenerli. 24
25 Il Conto Economico: area PATRIMONIALE L attività dell area patrimoniale è collegata a tutte le operazioni estranee alle gestione tipica ma che si verificano durante il normale svolgimento del periodo amministrativo. Essa è connessa agli investimenti che producono flussi di reddito aggiuntivi. Tale risultato è dato dalla differenza tra le componenti positive di reddito e i costi sostenuti per il conseguimento dei proventi della gestione patrimoniale 25
26 Il Conto Economico: area OPERATIVA L area operativa si compone di tutte le operazioni gestionali riconducibili alle attività effettuate in modo continuativo ed usuale da parte dell azienda (e quindi area caratteristica e area patrimoniale). Tale risultato è dato dalla somma del reddito operativo ottenuto dalla gestione caratteristica e dei proventi netti della gestione patrimoniale. 26
27 Il Conto Economico: area FINANZIARIA È l'attività volta al reperimento dei mezzi finanziari necessari all'attività d'impresa e all'impiego delle risorse eccedenti. In tale area sono rappresentati i costi che l azienda ha sostenuto per finanziare i propri investimenti: pertanto comprende gli oneri derivanti da debiti contratti (oneri finanziari) 27
28 Il Conto Economico: area ORDINARIA L area ordinaria rappresenta il risultato complessivo della gestione aziendale. Essa determina il reddito lordo di competenza dato dalla differenza tra il reddito operativo e gli oneri finanziari. 28
29 Il Conto Economico: area STRAORDINARIA L area straordinaria è generata da eventi che si manifestano nell esercizio in via non usuale ed eccezionale. Essa comprende i componenti positivi e negativi di reddito che non sono di competenza dell esercizio ma che sono il risultato di fattori non ricorrenti REDDITO LORDO DI COMPETENZA + SALDO GESTIONE STRAORDINARIA Reddito prima delle imposte 29
30 Il Conto Economico: area TRIBUTARIA L area tributaria comprende i componenti di reddito non associati all acquisizione di fattori produttivi: IMPOSTE determinate sulla base dell utile fiscalmente imponibile REDDITO PRIMA DELLE IMPOSTE - Risultato netto IMPOSTE Risultato netto: remunerazione del capitale investito in seguito alla gestione aziendale 30
31 La Nota integrativa Documento integrativo del bilancio di esercizio che fornisce ulteriori informazioni quantitative e descrittive in merito alla gestione aziendale. Spiegazione dettagliata delle voci del bilancio Motivazioni al ricorso a deroghe in bilancio Contribuisce alla rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell azienda fornendo informazioni supplementari Funzione ORDINARIA Funzione STRAORDINA RIA Funzione INFORMATIV A SUPPLEMENT ARE 31
32 La Nota integrativa: art cc La nota integrativa contiene informazioni raggruppabili in quattro categorie: Criteri di valutazione impiegati nella redazione del bilancio di esercizio (voce 1) Analisi delle voci componenti lo Stato Patrimoniale (voci dalla 2 alla 9) Analisi delle voci componenti il Conto Economico (voci dalla 10 alla 14) Altre informazioni integrative e supplementari (voci dalla 15 alla 18) 32
33 Gli indici di redditività Nell analisi di gestione aziendale gli strumenti che meglio esprimono il rendimento del capitale investito sono gli indici di redditività che mettono a confronto una determinata configurazione di reddito con il capitale che ha prodotto il reddito stesso: R.O.E.: return on equity R.O.I.: return on investment Indici di SINTESI o EFFETTUALI atti ad esprimere l effetto finale dell impiego operativo nella gestione aziendale del CAPITALE Capitale di rischio Tutto il capitale investito R.O.E. R.O.I. 33
34 Gli indici di redditività: R.O.E. Il R.O.E. è l indice che misura la convenienza, da parte degli operatori economici, ad investire nella gestione aziendale mezzi monetari a titolo di capitale di rischio (cioè capitale immesso dal titolare o dai soci). R.O.E. = reddito NETTO E N Q mezzi propri T U U I R T N Y Return on equity: tasso di ritorno sul capitale di rischio investito nella gestione UTILE PERDITA R.O.E. = UTILE NETTO mezzi propri R.O.E. = PERDITA NETTA mezzi propri 34
35 Gli indici di redditività: R.O.I. Il R.O.I. è l indice che misura la capacità di attrazione in azienda di tutto il capitale investito (sia quello conferito da soci che quello prestato da terzi). Esso confronta l importo del capitale investito nella gestione con il reddito prodotto da tale investimento (reddito dell area caratteristica: reddito OPERATIVO) R.O.I. = reddito OPERATIVO E N N capitale investito T V U E R S N T M E N T Return on investment: tasso di ritorno sul capitale investito nella gestione caratteristica UTILE PERDITA R.O.I. = UTILE OPERATIVO capitale investito R.O.I. = PERDITA OPERATIVA capitale investito 35
36 In conclusione L azienda è una unità elementare dell ordine economico-generale, dotata di vita propria e riflessa, costituita da un sistema di operazioni, promanante dalla combinazione di particolari fattori e dalla composizione delle forze interne ed esterne, nel quale i fenomeni della produzione, della distribuzione e del consumo vengono predisposti per il conseguimento di un determinato equilibrio economico, a valere nel tempo, suscettibile di offrire una remunerazione adeguata dei fattori utilizzati e un compenso, proporzionale ai risultati raggiunti, al soggetto economico per conto del quale l attività si svolge. Giannessi 36
37 Verifica dell idea: il Business Plan E uno strumento di pianificazione operativa e al contempo strategica necessario ai seguenti scopi: 1. definizione di visione e obiettivi imprenditoriali 2. comprensione ambiente esterno all impresa 3. pianificazione delle strategie e determinazione del piano operativo 4. definizione dell assetto organizzativo necessario 5. utilizzo del budgeting e analisi degli scostamenti per il controllo dei risultati dell investimento 6. analisi della fattibilità economica e finanziaria del progetto 7. accesso alle fonti di finanziamento 37
38 Funzioni del Business Plan Visione e obiettivi aziendali Fattibilità economica e finanziaria Comprensione dell ambiente esterno Assetto Organizzativo Piano operativo Budgeting e controllo Fonti di finanziamento 38
39 A quale scopo è utile fare un BP? Ottenere finanziamenti Lanciare una nuova iniziativa Vendere, acquistare o fondere un azienda Convincere il Management della bontà di un certo progetto Dare forma e struttura a un idea imprenditoriale in un documento Formalizzare la pianificazione degli obiettivi e misurare i risultati di lungo termine (oltre i tre anni) Avere un piano strategico da cui derivare o con cui allineare il Budget 39
40 A chi si rivolge Il Business Plan ha una funzione: interna di analisi e pianificazione, per chiarire le idee al futuro imprenditore su tutti i vari aspetti dell'avvio di una nuova attività; esterna di comunicazione, per esporre l'idea a potenziali soci, finanziatori, fornitori, clienti e banche. 40
41 La struttura di un Business Plan Indice dei contenuti Executive Summary La Società I Prodotti/Servizi I processi e le strutture I sistemi di gestione Il Settore di riferimento L Ambiente competitivo Il Piano di Marketing La Strategia Analisi interna Analisi esterna Sviluppo del progetto Valutazione Le Proiezioni Economiche 41
42 Analisi interna: la società È la carta costituzionale dell azienda, rappresenta perciò l impegno formale, nel quale vengono espressi in modo esplicito e comunicabile valori e intenzioni strategiche dell azienda. Deve consentire una precisa individuazione del settore di attività, degli specifici segmenti di mercato e dell area geografica di riferimento nella quale l azienda sarà attiva. Individua la scelta del campo di attività nel quale l azienda opererà, vorrà essere conosciuta ed apprezzata. Deve comprendere la determinazione degli ambiti competitivi e deve essere motivante. 42
43 Analisi interna: Prodotti e servizi offerti Descrizione tecnica del prodotto/servizio (principali linee di attività, funzioni d'uso, vantaggi per il cliente, caratteristiche tecniche, tecnologie produttive, materie prime, ecc.); Descrizione del settore e degli elementi innovativi del prodotto/servizio rispetto al mercato attuale; Stato di avanzamento dello sviluppo del prodotto (idea, progetto, prototipo, ecc.); Fattori critici di successo. 43
44 Analisi esterna: clienti e mercato Identificazione delle principali tipologie di clienti; Descrizione delle loro caratteristiche (esigenze e vantaggi ricercati rispetto alla tipo di offerta dell'impresa, localizzazione, capacità di spesa, variabili socio-economiche, motivazioni all acquisto); Stima quantitativa del valore del mercato (numero dei clienti potenziali, potenzialità di spesa); Estensione geografica del mercato target ; Prospettive e trend in funzione dei dati raccolti. 44
45 Analisi esterna: alcune domande Qual è la composizione del mercato e il peso dei singoli comparti? Chi sono i clienti? Quali sono le abitudini dei consumatori e le loro prerogative d acquisto (qualità, ecologia, innovazione)? Vi sono state delle rotture di tendenza? (esempio: avvento dei DVD a scapito delle cassette VHS) Sono identificabili nicchie inesplorate (bisogni inattesi o scarsamente soddisfatti)? Quali sono i fattori di successo su questi specifici mercati (servizio, consulenza, qualità, prezzo)? Quali sono le caratteristiche distintive dei diversi segmenti di prodotto/mercato? 45
46 Il break-even point Il Break-even point o punto di pareggio, rappresenta graficamente il punto in cui ricavi totali e costi totali si equivalgono. R, CT, CF R x B E P Ricavi C T Il punto di pareggio è espresso il quantità e ricavi totali. Matematicamente è così calcolato: Ricavi totali = Costi totali Ricavi totali = Costi Variabili + Costi Fissi Q x C F Quantità Ricavi unitari x Quantità = Costi Variabili Unitari x Quantità + Costi Fissi Ricavi unitari x Quantità - Costi Variabili Unitari x Quantità = Costi Fissi Q x (Ricavi unitari - Costi Variabili Unitari) = Costi fissi Q = Costi Fissi/(Ricavi unitari - Costi Variabili Unitari) 46
47 Bibliografia C. Caramiello, Indici di bilancio, Milano, Dott. A. Giuffrè Editore, F. Favotto, Economia Aziendale, Milano, McGraw- Hill,
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