2. LA POLITICA DEI TRASPORTI Il quadro nazionale Il quadro europeo 63. APPENDICI 1. Nota metodologica 105

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1 I N D I C E 1. L'INDAGINE CONGIUNTURALE pag Sintesi dei risultati Il trasporto nel periodo luglio-dicembre Il trasporto nel periodo gennaio-giugno LA POLITICA DEI TRASPORTI Il quadro nazionale Il quadro europeo NOTA SULLA ECONOMIA ITALIANA 86 APPENDICI 1. Nota metodologica I 3 al I dati del trasporto aereo, autostradale, ferroviario e marittimo 113 Anni N O T A L'indagine congiunturale sul settore dei trasporti curata dalla FEDERTRASPORTO, con periodicità semestrale, ha l'obiettivo di essere uno strumento di consultazione agile e sintetico per tutti coloro che quotidianamente affrontano le problematiche del settore trasporti. icolata in tre sezioni: la prima riporta i risultati dell'indagine che la Federazione realizza direttamente con la collaborazione di un panel di aziende che operano nel settore del trasporto terrestre (i dati presentati alla fine di ogni semestre forniscono le previsioni sui principali indicatori del trasporto passeggeri e merci nel semestre in corso ed analizzano quelli relativi al semestre precedente), i dati elaborati da Confitarma e Assoporti per il settore marittimo e, per quello aereo, i dati di Assaeoporti, la seconda descrive la situazione attuale del settore dei trasporti, a livello nazionale ed europeo, la terza fornisce un panorama generale dell'economia nazionale. Sul sito Internet mensile, del quadro normativo e statistico del settore.

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3 Sintesi dei risultati NTURALE Sintesi dei risultati Trasporto merci A conferma dei segnali di ripresa delle attività economiche registrati negli ultimi mesi del 2009, il settore del trasporto esprime nella seconda parte del di recupero o di assestamento. Per il primo semestre 2010, tendenziali - a confronto con lo stesso periodo del 2009, in piena recessione le delineano un quadro in cui si percepiscono diversi elementi di miglioramento. Il trasporto aereo ha chiuso il 2009 con una flessione delle tonnellate movimentate del 15% (in valore assoluto -141 mila), combinazione di un calo sia delle merci (90% del totale movimentato), -16% (-132 mila tonnellate), sia della posta (10% del traffico), -11% (quasi -10 mila). L negli ultimi mesi ha evidenziato una graduale ripresa, confermata dai dati disponibili per i primi cinque mesi del 2010: in questo periodo, il traffico aeroportuale è aumentato su base tendenziale del 21%, ossia +62 mila tonnellate, un risultato brillante il tenuta del traffico delle merci negli ultimi mesi (92% del traffico aereo) che raggiunge il 25% e di una contrazione di quello postale, -9%. Gli incrementi più rilevanti sono stati registrati a Milano Malpensa con il 35%, ossia +44 mila tonnellate rispetto allo stesso periodo del 2009, ed a Roma Fiumicino, con il 29%, ossia +15 mila tonnellate (incidenza di periodo rispettivamente del 47% e 18%). In questo modo, viene recuperata in cinque mesi parte delle flessioni rilevate nel 2009, anzi nella capitale più La netta prevalenza della componente internazionale (88% nel 2009 ed 86% nel biennio ripresa. 1 Borghese. Monica Salvatore e Valeria Battaglia con Margherita Palladino hanno curato rispettivamente Il quadro nazionale e Il quadro europeo, e Ezio Civitareale la Nota economica. Si ringrazia inoltre Mario Tartaglia di Fs, Oliviero Giannotti di Assoporti, Noli Mazza di Confitarma e Gabriele Montecorboli di loro competenza. 1

4 Sintesi dei risultati Considerando il trasporto terrestre di veicoli pesanti presenta segnali positivi. Nel 2009, il numero di veicoli-km pesanti sulla rete autostradale è complessivamente diminu, con un andamento negativo di dimensioni particolarmente sostenute mesi ha messo in evidenza un discreto rallentamento dei tassi di diminuzione. Tale tendenza è più che confermata dai dati disponibili per il Nei primi quattro mesi il traffico autostradale pesante si è mantenuto sugli stessi livelli raggiunti nel 2009 interrompendo così la lunga serie di variazioni negative rilevate nel recente passato. Tale risultato è la sintesi di singole variazioni mensili negative (ma sempre più modeste, da anno passato ad oggi) e di una buona ripresa del traffico nel mese di marzo che ha raggiunto il 3%. periodo di risultati negativi, mette in evidenza qualche debole segnale positivo che diventa più evidente rileva che nella seconda parte del 2009, il saldo fra i casi in cui la domanda nazionale è aumentata e quelli in cui è diminuita oscilla intorno ai -56 e -46 punti percentuali considerando le tonnellate e le tonnellate-km; questi valori, pur essendo ancora un segnale forte di difficoltà, risultano comunque inferiori a quelli rilevati nello stesso semestre del Tale tendenza è ancora più evidente nel caso del trasporto internazionale: anche se ancora di segno negativo, il saldo fra le dinamiche opposte passa fra i due semestri a confronto, da -66 a -37 punti percentuali considerando le tonnellate e da -65 a -36 punti percentuali in termini di tkm. Come anticipato, la situazione tende lentamente a riprendersi nel primo semestre del In termini previsionali per il mercato nazionale, il saldo fra andamenti di crescita e diminuzione dovrebbe sicuramente migliorare, risultando nullo per la domanda in termini di tkm (quando nello stesso periodo del biennio precedente era risultato pari a -75 e -13 punti percentuali) e negativo in termini di tonnellate, ma in valore assoluto modesto, 5 punti (aveva raggiunto i - 83 punti percentuali nello stesso periodo del 2009). A livello internazionale, la ripresa si delinea ancora più evidente. Il saldo fra i casi opposti, in termini previsionali, dovrebbe infatti passare da -74 a +29 punti percentuali considerando le tonnellate e da -81 a +16 punti in termini di tkm. Sembra dunque essere il mercato internazionale a trainare la ripresa attuale, così come nel cargo aereo. alla fine del 2009 non si rilevano ancora particolari segnali positivi (il saldo negativo 2

5 Sintesi dei risultati oscilla intorno ai 57 punti percentuali più o meno come nello stesso periodo del 2008) ma in termini previsionali per il primo semestre 2010, il saldo fra casi di crescita e di diminuzione della capacità veicolare disponibile, pur rimanendo negativo, dovrebbe essere inferiore ai dieci punti percentuali, un risultato brillante considerando che nello stesso aveva quasi raggiunto gli ottanta punti percentuali. Tab. 1. Indicatori della domanda di trasporto merci nel 2009 e nel Gen.-giu Trasporto aereo (tonnellate; var.% tend.) (1) -15,4 20,9 Merci -15,8 24,6 Posta -11,1-9,0 Trasporto marittimo (2) Merci (tonnellate; var.% tend.) -14,3 --- Container (teu; var.% tend.) -9, Gioia Tauro, Taranto e Cagliari -5, Altri -13,3 --- Trasporto autostradale (veic. pesanti-km; var.% tend.) (3) -7,8 Trasporto su gomma (4) Domanda nazionale -55,5-4,5 Domanda internazionale -37,1 28,6 (1) Nella 2 colonna sono riportate le variazioni tendenziali relative a gennaio- 10. (2) I dati disponibili si riferiscono merci ed il 97% del traffico containerizzato. (3) Nella 2 colonna è riportata la variazione percentuale tendenziale relativa a gennaio-aprile (4) I tendenziale della domanda (tonnellate) nell 9, a seguire 10 (previsioni). Fonte: Aiscat, Assaeroporti, Assoporti e. Passando ora al trasporto marittimo di container, se nel 2008 il traffico era riuscito a non discostarsi eccessivamente dai livelli raggiunti nel 2007 (con una flessione annua inferiore ad un punto percentuale), il 2009 segna una brusca caduta del traffico. Infatti, i teu movimentati, pari a 9,3 milioni, subiscono un calo su base tendenziale del 10%, corrispondente in valore assoluto a circa un milione di teu. La sola variazione positiva significativa è stata registrata a Cagliari dove nel 2008, a seguito della decisione del suo principale terminalista di spostarsi, era stata rilevata una forte contrazione di traffico; il 2009 invece chiude con un sostanziale recupero di attività, risultando più che raddoppiata (quando appunto si era quasi dimezzata rispetto al 2007). Risultati negativi sono stati invece rilevati in quasi tutti i porti. La flessione più elevata è 3

6 Sintesi dei risultati stata rilevata a Gioia Tauro (33% del totale 2008) che presenta nel 2009 %, ossia 610 mila teu movimentati in meno rispetto al. A seguire, la domanda è diminuita: al nord, in Liguria, a Genova e La Spezia (17% e 12% del traffico containerizzato): nel primo caso, in misura del -13%, pari in valore assoluto a -233 mila teu e nel secondo - 16%, ossia circa 200 mila teu movimentati in meno rispetto al (nel 2008, il traffico era risultato sensibilmente in diminuzione a Genova mentre in forte aumento a La Spezia), al centro, a Livorno (dopo un biennio di espansione), in termini percentuali del 24% ossia -187 mila teu (7% del totale 2008). Seppur in valore assoluto più contenuto, appaiono comunque rilevanti le flessioni a due cifre rilevate al nord a Trieste ed al sud a Salerno e Taranto (incidenza nel 2008 del 3% per i primi due come nel 2008, il trasporto containerizzato diminuisce, -19%, ossia -61 mila teu mentre a Taranto ed a Trieste, contrariamente a quanto avvenuto nel 2008, si registrano flessioni rispettivamente del 6%, ossia -45 mila teu e -18% ossia - 59 mila teu movimentati. Anche considerando la domanda in termini di tonnellate 2, più o meno stabile nel 2008, diventano evidenti i riflessi della crisi economica su questo settore nel Il traffico, pari complessivamente a 380 milioni di tonnellate, subisce una contrazione annua del 14%, in valore assoluto pari a -63 milioni di tonnellate. Hanno contribuito a tale dinamica tutte le tipologie di merci: per le merci varie, la flessione è stata del 14% (-29 milioni di tonnellate), salendo al 29% per le rinfuse solide (-23 milioni) e fermandosi al 7% (-11 milioni) per le rinfuse liquide 3. Solo nei po aumento della domanda soddisfatta di qualche interesse: nel primo caso, è risultata pari a +11%, ossia +732 mila tonnellate e nel porto sardo a +2%, mila tonnellate. Il risultato negativo più elevato spetta, come nel 2008, a Taranto (9% del totale 2008): le tonnellate diminuiscono da 43 a 27 milioni (andamento dovuto soprattutto al trasporto di rinfuse solide ma anche da quello relativo alle merci varie, -11 milioni e -5,6 milioni di tonnellate, in percentuale -49% e -37%). A seguire, le flessioni più significative sono state rilevate a: Livorno (7% del totale 2008) dove la flessione delle tonnellate movimentate è stata del 2 3 Rappresentano rispettivamente il 46%, 15% e 39% del totale

7 Sintesi dei risultati 21%, ossia di 7,3 milioni tonnellate (traffico invece in crescita negli ultimi anni), i poco inferiore in termini di tonnellate, in percentuale pari a -12% (confermando il trend rilevato nel 2008), La Spezia (4% del traffico 2008) dove la contrazione della domanda raggiunge il 23%, ossia circa -4,3 milioni di tonnellate. più importanti sono state rilevate 4 : a Ravenna, dopo le contrazioni diminuito del 28%, ossia di circa 7,2 milioni di tonnellate, a Venezia, la domanda è diminuita di circa 5 milioni, -17% la flessione in percentuale (nel 2008 la dinamica del traffico era risultata costante), a Trieste,, in percentuale - 8% (-4% e +5% le variazioni rilevate nel biennio Tab. 2. erta di trasporto merci nel 2009 e nel Gen.- Trasporto marittimo (tsl; var.%) (1) 8,2 5,7 - Navi da carico liquido 16,8 2,3 - Navi da carico secco 5,2 8,4 - Portarinfuse polivalenti -49,2 - Navi per servizi ausiliari -15,3 8,0 Trasporto su gomma (2) -57,1-8,9 (1) Navi sopra le 100 tsl; nella prima colonna sono riportate le variazioni al , a seguire le variazioni al rispetto al (stime). ( (previsioni). Fonte: Confitarma e. per il trasporto merci continua a crescere 5. A fine 2009 risulta composta da unità, in termini di tsl quasi 12 milioni, registrando così un aumento delle navi dell 10 unità), corrispondente in termini di tsl ad una % rispetto alla fine del Tale dinamica è inoltre più che confermata dalle prime stime sul A questa data risulta complessivamente pari a navi, ossia ben 55 in più rispetto alla fine del 2009, incremento in percentuale del 5%; le tsl, pari a 12,5 milioni, presentano una crescita percentuale del 6%. 4 5 Ravenna, Venezia e Trieste rappresentano il 5%, 6% e 10% del totale

8 Sintesi dei risultati A trainare questa dinamica sono state le navi da carico secco (19% delle unità totali e 51% delle tsl complessive) che, fra la fine del 2009 e giugno 2010, sono risultate in aumento di 20 unità e di mezzo milione di tsl (in percentuale +10% e +8%), per un totale di 224 navi e 6,4 milioni di tsl 6. Anche le navi da carico liquido (28% delle unità totali e 43% delle tsl complessive) sono in aumento, +1% (+3 in valore assoluto) in termini di unità e +2% considerando le tsl. Eccezion fatta per le portarinfuse polivalenti, costanti rispetto alla fine del 2009, anche le navi per i servizi ausiliari (53% della flotta in termini di unità e 6% considerando le tsl) aumentano, +32 unità (+6%) e +8% in termini di tsl. Infine, per quanto riguarda il trasporto ferroviario nazionale, è ben noto che la crisi economica ha colpito i Italia ma in tutta Europa, anche nel In questo numero possibile riportare dati di traffico quantitativi di questo mercato perché, al fine di ampliare i trasporto ferroviario di merci in modo più esaustivo a partire dalla prossima edizione Trasporto di passeggeri di breve e lunga percorrenza: segnali di miglioramento Così come era stato previsto, la seconda parte del 2009 pone fine al clima incerto rilevato a partire dalla fine del 2008 quando anche comparti come il Tpl, che sembravano esenti dagli effetti della crisi economica, mostravano segni di debolezza. Per alcune modalità, i primi elementi di ripresa cominciano a percepirsi già negli ultimi mesi del 2009 per diventare via via più manifesti nel 2010, toccando quasi tutti i comparti del trasporto di passeggeri. Il confronto tendenziale é riferito ad un periodo in cui la crisi era particolarmente sentita (inizio 2009), ma le dinamiche rilevate sono sicuramente segnali di ripresa importanti. Nel 2009, a fronte di una flessione del trasporto internazionale del 5% (-3,6 milioni di passeggeri) e di un incremento di quello nazionale, +1% (+600 mila), il traffico aereo è complessivamente diminuito del 2%. A determinare tale contrazione è però esclusivamente la dinamica rilevata nella prima parte visto che, con il passare dei mesi, le variazioni mensili negative sono diminuite progressivamente e, a partire da settembre, sono diventate positive. Tale ripresa è proseguita nei primi mesi del In base ai dati disponibili (gennaio-maggio), il traffico è aumentato di quasi il 5% rispetto allo stesso 6 Più che recuperando così la flessione 6

9 Sintesi dei risultati, malgrado la battuta di arresto ad aprile causata dalla nube islandese. Hanno contribuito a determinare tale dinamica sia la domanda nazionale, 5%, sia quella internazionale, 4%. Tab. 3. Indicatori della domanda di trasporto passeggeri nel 2009 e nel Gen.-giu. Trasporto ferroviario (1) Viaggiatori (var.% tend.) Regionale 0,5 7,7 Media e lunga percorrenza -4,6-6,6 Viaggiatori-km (var.% tend.) Regionale -0,1 1,0 Media e lunga percorrenza -5,7-8,6 - di cui Servizi a mercato 18,1 20,1 Trasporto aereo (viaggiatori; var.% tend.) (2) -2,3 4,5 Nazionale 1,1 4,9 Internazionale -4,7 4,3 Trasporto marittimo (viaggiatori; var.% tend.) (3) -5,1 --- Trasporto crocieristico -1,8 5,3 Trasporto autostradale (veic. leggeri-km; var.% tend.) (4) 1,3 2,7 Tpl grandi aziende (5) -7,3 1 Tpl piccole e medie aziende (5) -5,3 5,5 (1) Trenitalia; per la domanda soddisfatta dai Servizi a mercato, nella seconda colonna è riportata la variazione tendenziale del periodo gennaio- (2) - (3) I dati disponibili si riferi 5% del traffico. Per il trasporto crocieristico, nella 2 colonna, è riportata la variazione percentuale annua (previsione) (4) periodo gennaio-aprile (5) Fonte: Elaborazioni su dati Aiscat, Assaeroporti, Assoporti, Cemar e F.S. Gli aumenti più significativi sono stati rilevati a Roma Fiumicino, +650 mila viaggiatori, ossia +5% (combinazione di una crescita sostenuta della componente internazionale, 10%, e di un calo di quella nazionale, -2%) 7 e, a seguire, sempre con un tasso del 5% ma corrispondente a +351 mila passeggeri a Milano Malpensa (grazie allo sviluppo del traffico 7 A Fiumicino e Malpensa si è svolto il 27% e 14% del traffico di questo periodo; a Fiumicino, il traffico nazionale e quello internazionale rappresentano il 36% e 63% del totale commerciale mentre a Malpensa tali percentuali sono rispettivamente il 19% e 80%. 7

10 Sintesi dei risultati sia nazionale, +17% ossia +185 mila viaggiatori, sia internazionale, +3% ossia +149 mila). In entrambi i casi, tali andamenti invertono la tendenza rilevata nel 2009, anno che si era chiuso a Fiumicino con un calo del 4% (1,4 milioni di passeggeri in meno rispetto al 2008) e a Malpensa del 9% (-1,7 milioni di passeggeri). Prosegue invece la dinamica negativa rilevata a Linate (quota del 6%) dove, dopo la contrazione nel 2009 del 11%, ossia quasi 1 milione di passeggeri perde circa 206 mila passeggeri (-6%). La ripresa del settore è confermata anche dalle informazioni disponibili relative al traffico di veicoli leggeri sulla rete autostradale. caratterizzato i primi mesi, il 2009 chiude in positivo ed il numero di veicoli-km leggeri sulle autostrade italiane registra un incremento di quasi un punto percentuale e mezzo. Tale ripresa quatrimestre del 2010 segna un espansione del traffico di quasi tre punti percentuali. Considerando il trasporto ferroviario sulla media e lunga percorrenza (Trenitalia), invece, la flessione della domanda soddisfatta che ha segnato il 2009 prosegue anche nei primi mesi del In base ai dati disponibili, si rileva che la contrazione del traffico è stata, nel 2009, di circa il 5% in termini di viaggiatori e 6% in termini di viaggiatori-km dato che, dopo la crescita di circa mezzo kilometro registrata nel 2008, la percorrenza media riprende a diminuire, passando da 335,5 a 331,4 km. Nel prim domanda soddisfatta subisce una contrazione rispetto allo stesso trimestre del 2009 di circa sette punti percentuali in termini di viaggiatori e di nove punti considerando i viaggiatorikm. La percorrenza media in questo trimestre è stata di 322 km, ossia circa sette km in confermandone la dinamica decrescente. termini sia di viaggiatori sia di viaggiatori-km dovrebbe risultare tendenzialmente stabile a fronte di una percorrenza media che non dovrebbe subire modifiche fra i due semestri a confronto. flessione dei treni-km nel 2009 considerando i posti-km. Tale andamento, combinato con quello dei viaggiatori-km, determina una leggera riduzione del load factor che, fra i due anni a confronto, passa da 50% a 49%. In termini previsionali per il primo semestre 2010, dovrebbe essere confermata -km, mentre il load factor non dovrebbe subire variazioni. della domanda soddisfatta dei servizi a mercato. Infatti, nel 2009, la domanda di mobilità 8

11 Sintesi dei risultati in termini di viaggiatori-km è aumentata complessivamente del 18%, in particolare grazie al forte successo del servizio Frecciarossa - Alta Velocità. E, in base ai dati 2010 disponibili, tale tendenza è più che confermata: infatti, la domanda di mobilità ha registrato un incremento del 20% nel periodo gennaio-maggio 2010 rispetto allo stesso periodo del Grazie al forte incremento della frequenza dei servizi ferroviari resa disponibile dalla -km, ha registrato nel 2009 un incremento del 26% e, nei primi cinque mesi del 2010, continua ad aumentare, su base tendenziale del 30%. Passando ora al trasporto marittimo 8, settore che ancora nel 2008 aveva registrato una variazione positiva, nel 2009 subisce definitivamente gli effetti della crisi economica. La domanda soddisfatta del 5%, ossia di circa 2,2 milioni di passeggeri. Tab. 4. e nel Gen.-giu. Trasporto ferroviario (treni-km; var.% tend.) (1) Regionale -0,2 > 0 Media e lunga percorrenza -1,2 < 0 - di cui Servizi a mercato 26,4 30,3 Trasporto marittimo (tsl; var.%) (2) 10,4-1,1 Crociera 16,7 1,2 Aliscafi, catamarani e unità veloci Traghetti da trasporto combinato 8,0-3,1 Altre navi per trasporto passeggeri -24,6 32,6 Tpl grandi aziende (3) 24,4 14,7 Tpl piccole e medie aziende (3) 5,2 10,6 (1) ; per i Servizi a mercato, la variazione tendenziale del periodo gennaio-maggio (2) Navi sopra le 100 tsl; nella 1 colonna sono riportate le variazioni al a seguire le variazioni al rispetto al (stime) termini di unità, la flotta di bandiera italiana per il trasporto passeggeri aumenta del 3%. (3) I valori (previsioni). Fonte:, F.S. e Confitarma 8 9

12 Sintesi dei risultati Le contrazioni più ampie sono state registrate: al sud a Messina che, dopo aver chiuso il 2008 con un debole -0,7%, perde il 18% del traffico, ossia -1,8 milioni di passeggeri; a Napoli, dove il traffico nel 2008 era rimasto sostanzialmente stabile (+0,4%), con un calo del 5%, -408 mila persone e, seppur in valore assoluto più modesto a Palermo, -7%, -175 mila passeggeri, realtà portuale che (in questi tre porti si è svolto il 20%, 18% e 5% del traffico nel 2008) al centro, a Piombino -6%, ossia -200 mila passeggeri, confermando il trend del 2008 e Civitavecchia -4%, -159 mila, interrompendo così la serie di aumenti particolarmente significativi rilevati negli ultimi anni (incidenza nel 2008 del 7% e 9%). I due incrementi più significativi si sono invece verificati al nord: sul Tirreno, a Genova, della domanda soddisfatta, +7%, ossia +224 mila passeggeri, sseggeri rispetto al 2008, confermando, anche in questo caso, la dinamica positiva in atto ormai da diversi anni. A seguire, gli aumenti più importanti sono stati rilevati al sud, a Bari dove, come negli ultimi anni, si registra una crescita di 115 mila persone, ossia +6% 9 ed al centro, a Livorno, confermando anche in questo caso il trend rilevato dove si sono spostati circa 84 mila passeggeri in più rispetto al 2008, ossia +3% (incidenza sul totale 2008 del 6%). Considerando il mercato delle crociere, dopo un 2009 risultato leggermente più debole del 2008 ma comunque più brillante del In base alle stime disponibili, i crocieristici nei porti italiani raggiungeranno quota 8,8 milioni con una crescita annua del 5%. contava una unità in meno rispetto al 31 dicembre 2008, ma in termini di tsl il 10% in più. (25 giugno, stime) si riduce di un punto percentuale in termini di tsl ma cresce invece in misura particolarmente significativa in termini di unità. La flotta per il trasporto di passeggeri si compone di 471 navi, ossia 13 in più rispetto al 31 dicembre Salvo gli aliscafi, catamarani e unità veloci che, come allora sono 81 (incidenza sul totale delle navi pari al 17 ), tutte le altre tipologie di nave sono in aumento. In particolare, gli incrementi stimati sono: per le 9 Nel 2008, il peso di Genova, Venezia e Bari sul traffico totale è stata rispettivamente del 7%, 3% e 4%. 10

13 Sintesi dei risultati 2% della flotta rispettivamente in termini di navi e di tsl, per i traghetti misti, +3 unità mentre risulta di pari misura ma di segno opposto la variazione in termini di tsl, 222 in totale, ossia 47% e 61% della flotta in termini di navi e di tsl, per le navi da crociera (quote del 5% e 37% in termini di navi e di tsl) che, come sempre, risultano in aumento, +1 unità, ossia +5% e +1% in termini di tsl. Passando ora al trasporto pubblico locale terrestre, dopo anni di notevole sviluppo, il 2009 di Tpl. Tale rallentamento, cominciato nel primo semestre, è proseguito anche nella seconda part e, infatti, il saldo fra le risposte di crescita e di diminuzione della domanda soddisfatta in questo periodo risulta pari a -7 e -12 punti percentuali in termini di viaggiatori e di viaggiatori-km, mentre tale indicatore era pari rispettivamente a +19 e +12 punti nello stesso periodo del Ma, in base alle previsioni raccolte, tale tendenza non dovrebbe. In termini previsionali per questo periodo, il saldo fra gli andamenti opposti dovrebbe essere di nuovo di segno positivo, vicino ai dieci e quindici punti percentuali per i viaggiatori e per i vkm (valori di segno opposto nello stesso periodo del 2008). do semestre del 2009 sia le previsioni clima di fiducia nel futuro. Per il 2009, la differenza fra casi di crescita e quelli di diminuzione risulta pari in termini di posti e di pkm intorno ai 24 e 26 punti percentuali mentre tale indicatore, nello stesso periodo del 2008, era risultato pari rispettivamente a 16 e 21 punti percentuali. Anche in termini previsionali, il saldo fra gli andamenti opposti dovrebbe oscillare intorno ai quindici e sette punti p di posti e posti-km. Considerando ora il trasporto regionale di Trenitalia, dopo un primo semestre 2009 viaggiatori, nella seconda Si registra un aumento del 2% dei viaggiatori mentre si ferma allo 0,4% quella dei viaggiatori-km, dato che la percorrenza media, fra i due semestri 2008 e 2009, scende da 42,6 a 41,8 km. A sintesi degli andamenti semestrali, nel 2009, la domanda soddisfatta segna ancora un incremento, seppur debole, +0,5% considerando i viaggiatori mentre in termini di vkm praticamente stabile dato che la percorrenza media continua a diminuire. Ma in base ai dati disponibili per il 2010 (gennaio-marzo), la domanda ricomincia a crescere in misura -km, a fronte di una percorrenza media che, nei due 111

14 Sintesi dei risultati trimestri a confronto, diminuisce ancora, da 44 a 41,3 km. Inoltre, in termini previsionali per l primo semestre, la domanda soddisfatta, in termini sia di viaggiatori sia di viaggiatori-km, è stata prevista in crescita, a fronte di una percorrenza media stimata costante. -km e dei trenikm sia risultata crescente (un punto percentuale e mezzo), complessivamente nel 2009 al 2008 mentre, considerando le previsioni relative al primo semestre del 2010, dovrebbe risultare in termini di treni-km tendenzialmente in aumento. Anche per le piccole e medie imprese erogatrici di servizi di Tpl, le informazioni fornite dalle aziende per la seconda parte del 2009 delineano un quadro negativo che, però, non dovrebbe peggiorare nel In termini di consuntivi a fronte di un numero di casi di stabilità sempre molto frequenti (74%), la differenza fra casi di crescita e diminuzione della domanda in termini di viaggiatori, anche se in valore assoluto modesto, è di nuovo negativa (da +9 a -5 punti percentuali fra il secondo semestre del 2008 e quello del 2009). Anche considerando la domanda in termini di viaggiatori-km, il saldo fra i casi con dinamiche opposte peggiora, passando da +6 e +4 nello stesso semestre dei due anni precedenti a -11 punti percentuali. In termini previsionali per il primo semestre del 2010, il settore dovrebbe assestarsi. Dovrebbero essere ancor più che in passato molto numerosi i casi di stabilità da 69% (stesso periodo del 2009) a 83% considerando i viaggiatori e da 75% a 83% considerando i viaggiatori-km. Fra le altre aziende, se le previsioni verranno confermate, ci sarà di nuovo un leggero margine di crescita: la differenza fra situazioni di aumento e diminuzione in termini di vkm dovrebbe passare passa da 0 a 6 punti percentuali e, in termini di viaggiatori, oscillare intorno allo stesso valore (più o meno come nello stesso periodo il 2009 chiude, come in passato, con la presenza decisamente massiccia di casi di stabilità, 84% e 90% per i posti ed i posti-km; fra le altre aziende si registra una leggera prevalenza dei casi di aumento per i posti-km le risposte si ripartiscono in modo perfettamente equo fra casi di crescita e di diminuzione. In termini previsionali per il primo semestre 2010, si percepisce qualche elemento di vivacità in più rispetto al passato, con un certo margine di crescita. I posti ed i posti-km sono stati previsti costanti dal 68% delle aziende 80% nello stesso semestre 2009) ed il saldo fra gli andamenti opposti previsti dovrebbe essere positivo ed oscillare, per entrambi gli indicatori, intorno ai dieci punti percentuali. 12

15 Il trasporto nel periodo luglio-dicembre Il trasporto nel periodo luglio-dicembre Il trasporto passeggeri Il trasporto pubblico locale nelle grandi realtà aziendali In base alle informazioni fornite dalle aziende di questo settore, prosegue nella seconda parte del 2009 la battu invece fino alla fine del Infatti, nel 2008, seppur in misura inferiore rispetto al passato, i casi di aumento erano comunque superiori a quelli di diminuzione mentre, a partire dal primo semestre dal 2009, il saldo fra le risposte di crescita e di diminuzione assume valore negativo. Nella seconda parte del 2009, tale indicatore risulta infatti pari a -7 e -12 punti percentuali considerando la domanda soddisfatta in termini di viaggiatori e di viaggiatori-km ma era risultato rispettivamente pari a +19 e +12 nello stesso periodo del 2008 e ben +45 e +35 in quello del Graf. 1. Il trasporto pubblico locale nelle grandi realtà aziendali: andamento tendenziale della domanda (vkm) e dei ricavi nel secondo semestre Anni (distribuzione % delle risposte) Domanda Ricavi 100% 75% 50% 25% 0% '01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '08 '09 '01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '08 '09 Diminuzione Stabile Aumento Di conseguenza, l ndamento dei ricavi da traffico, a fronte di indicazioni di stabilità del livello medio delle tariffe espresse da circa l 81% delle aziende (una percentuale nettamente superiore a quelle rilevate in precedenza), peggiora inevitabilmente rispetto al passato. Infatti, sono risultati notevolmente in aumento i casi in cui è diminuito su base tendenziale e, viceversa, sono diminuiti quelli in cui i ricavi sono aumentati; il saldo fra tali dinamiche, anche in questo caso, è dunque negativo pari a 14 punti percentuali mentre era risultato pari a +32 e +48 nel secondo semestre del 2008 e A seguire, le informazioni raccolte sulla dinamica del rapporto ricavi/costi mettono in evidenza un marcato calo dei casi di crescita a fronte di un aumento sostenuto dei casi di 13 1

16 Indagine congiunturale Il trasporto nel periodo luglio-dicembre 2009 stabilità a fronte di un numero di casi in diminuzione ; come sopra, la differenza fra gli andamenti opposti, ancora positiva nello stesso semestre del 2008, cambia di segno. indicazioni fornite da queste aziende sono però positive, nel senso che esprimono fiducia nel futuro. Infatti, anche se sono particolarmente numerosi i casi di stabilità (61% considerando i posti e 45% i posti-km, quote rispettivamente costante ed in ) fra le altre aziende sono più frequenti i casi di aumento rispetto a quelli di diminuzione sostenuta rispetto al passato. Il saldo fra le risposte opposte oscilla infatti in termini di posti e di pkm intorno ai 24 e 26 punti percentuali mentre tale indicatore, nello stesso periodo del 2008, era risultato pari rispettivamente a 16 e 21 punti percentuali. Tab. 5. Il trasporto pubblico locale nelle grandi realtà aziendali: andamento tendenziale Anni (distribuzione % delle risposte) Investimenti Aumento 57,2 34,8 42,9 38,6 43,6 38,6 28,3 34,1 31,7 Stabile 23,8 39,1 25,0 52,3 41,0 38,6 54,3 52,3 48,8 Diminuzione 19,0 26,1 32,1 9,1 15,4 22,8 17,4 13,6 19,5 Occupazione Aumento 22,7 26,1 17,9 19,4 43,8 25,7 38,5 24,4 29,4 Stabile 45,5 26,1 42,9 5 25,0 31,4 33,3 36,6 38,2 Diminuzione 31,8 47,8 39,2 30,6 31,2 42,9 28,2 39,0 32,4 Considerando ora i fattori produttivi, anche le indicazioni sul non forniscono elementi di forte preoccupazione. Infatti, seppur in presenza di una leggera diminuzione dei casi di stabilità (comunque i più diffusi, 49%) e di aumento a beneficio di quelli di diminuzione, il saldo fra gli andamenti opposti, anche se in valore inferiore a quanto rilevato nello stesso periodo del 2008, è ancora positivo, sempre a due cifre, pari a 12 punti percentuali. occupazione migliora leggermente. Infatti, a fronte di situazioni di stabilità indicate da circa il 38% delle aziende, indicazioni di aumento e di diminuzione sono state formulate rispettivamente dal 29% e 32%, cosicché il saldo fra tali risposte, seppur negativo, migliora rispetto allo stesso semestre, passando da -15 a -3 punti percentuali. precedente, risultano più frequenti i casi di diminuzione a svantaggio delle situazioni sia di stabilità (comunque le più diffuse, 48%) sia di aumento. Tali andamenti provocano un leggero deterioramento del saldo fra le risposte opposte che, pur rimanendo positivo, passa 14 14

17 Il trasporto nel periodo luglio-dicembre 2009 da 27 a 8 punti percentuali. Anche in merito alla produttività dei mezzi dove comunque i casi di stabilità sono stati il 61% - si registra una riduzione di tale indicatore, da 28 a 15 punti percentuali (nello stesso periodo del 2007, sia per i mezzi sia per il personale, oscillava intorno ai 36 punti). Passando ora al trasporto regionale di Trenitalia nel secondo semestre del 2009, a crescere, soprattutto in termini di viaggiatori. Infatti, su base tendenziale, segna un incremento del 2% mentre risulta più modesta la crescita in termini di viaggiatori-km (0,4%) dato che la percorrenza media, fra i due semestri 2008 e 2009, scende da 42,6 a 41,8 km. -km sia i posti-km sono risultati in crescita, in entrambi i casi, di circa un punto percentuale e mezzo. Il load factor si attesta in questo periodo al 29,8%, con una perdita di soli pochi decimali rispetto allo stesso periodo del In termini di puntualità, considerando i treni arrivati a destino con un ritardo massimo di 5 minuti, le percentuali mensili sono quasi tutte più elevate rispetto a quelle rilevate nello stesso periodo del 2008 (con due sole eccezioni, ma si tratta di una differenza di appena un decimale). E, in ben due mesi oscilla intorno al 92%, una percentuale che non era mai stata raggiunta nello stesso semestre del Tab. 6. La domanda di trasporto regionale ferroviario nel 2009 (1) Viaggiatori Viaggiatori-km Posti-km Treni-km II semestre 9 Var. % 2,3 0,4 1,6 1,6 Anno 2009 Var. % 0,5-0,1 0,1-0,2 (1) Dati FS; variazioni percentuali Fonte: F.S. S.p.A. Considerando i dati di consuntivo relativi al 2009, la domanda soddisfatta da Trenitalia segna ancora un incremento, seppur debole, +0,5% considerando i viaggiatori (nel 2008 si era verificata invece una notevole espansione, 7%). In termini di viaggiatori-km, dato che la percorrenza media, seppur in misura modesta e più contenuta rispetto a quanto verificatosi nel 2008, continua -km sia di posti-km, non subisce variazioni di e di conseguenza anche il load factor ha un andamento costante ( ). 15

18 Indagine congiunturale Il trasporto nel periodo luglio-dicembre 2009 Il trasporto pubblico locale nelle piccole e medie realtà aziendali I deboli segnali positivi rilevati a partire dal 2008 non trovano conferme nelle informazioni fornite dalle aziende per la seconda parte del Infatti, in termini di viaggiatori, a fronte di un numero di casi di stabilità sempre molto frequenti (74%), il saldo fra le risposte sulle dinamiche opposte, anche se in valore assoluto modesto, è di nuovo negativo (da +9 a -5 punti percentuali fra il secondo semestre del 2008 e quello del 2009). Anche considerando la domanda in termini di viaggiatori-km, la differenza fra i casi di crescita e quelli di diminuzione peggiora, passando da +6 e +4 nello stesso semestre dei due anni precedenti a -11 punti percentuali. Tab. 7. Il trasporto pubblico locale nelle piccole e medie realtà aziendali: andamento tendenziale della domanda nel secondo semestre Anni (distribuzione % delle risposte) Viaggiatori Aumento 27,5 22,5 13,8 32,4 27,3 15,8 7,7 2 10,5 Stabile 45,0 62,5 62,1 40,5 54,5 73,7 76,9 68,6 73,7 Diminuzione 27,5 15,0 24,1 27,1 18,2 10,5 15,4 11,4 15,8 Viagg.-km Aumento 27,5 22,5 10,3 27,0 19,0 10,5 7,7 11,4 5,3 Stabile 57,5 62,5 69,0 46,0 62,0 84,2 88,5 82,9 78,9 Diminuzione 15,0 15,0 20,7 27,0 19,0 5,3 3,8 5,7 15,8 In relazione ai ricavi da traffico, a fronte di incrementi tariffari applicati solo dal 16% delle aziende (percentuale fra le più basse rilevate fino ad oggi), sono le situazioni di stabilità ad essere in notevole aumento e molto diffuse, 63% rispetto a 49% rilevato nello stesso periodo del 2008, mentre fra le altre risposte si rileva una leggera prevalenza di casi di crescita. Di conseguenza il saldo fra questi e i casi di diminuzione è ancora positivo, seppur inferiore a quanto rilevato nel 2008 (+5 rispetto a +17 punti percentuali). Per quanto riguarda la dinamica del rapporto ricavi/costi, sono diminuiti sensibilmente i casi di stabilità a beneficio di entrambe le altre modalità, con una prevalenza però dei casi di diminuzione. In merito alle informazioni raccolte sulla dinamica la distribuzione delle risposte mette in evidenza la presenza sempre molto diffusa dei casi di stabilità, 84% e 90% per i posti ed i posti-km. Fra le altre aziende continuano a prevalere, seppur in misura inferiore rispetto al passato, le situazioni di aumento considerando osti-km le risposte si ripartiscono in modo perfettamente equo fra casi di crescita e di diminuzione

19 Il trasporto nel periodo luglio-dicembre 2009 Tab. 8. Il trasporto pubblico locale nelle piccole e medie realtà aziendali: andamento tendenzi Anni (distribuzione % delle risposte) Posti Aumento 2 22,5 10,3 13,9 31,8 21,1 11,5 11,4 10,5 Stabile 8 75,0 89,7 77,8 68,2 78,9 88,5 85,7 84,2 Diminuzione 2,5 8,3 2,9 5,3 Posti-km Aumento 22,5 27,5 10,3 16,7 3 15,8 15,4 8,6 5,3 Stabile 75,0 7 89,7 75,0 7 84,2 80,8 88,6 89,5 Diminuzione 2,5 2,5 8,3 3,6 3,8 2,8 5,3 Considerando ora le indicazioni formulate da queste aziende con riferimento ai fattori produttivi, il quadro che emerge è sempre di estrema prudenza e dunque di stabilità. Tali indicazioni sono state infatti fornite per il livello degli investimenti dal 65% delle aziende e dal 62%. Tali percentuali risultano simili a quelle rilevate nello stesso periodo del 2008 e, come allora, fra le altre, prevalgono le indicazioni di crescita. Di conseguenza, il saldo fra le risposte opposte raggiunge i dodici punti percentuali per gli investimenti diminuzione rispetto allo stesso semestre del 2008). Infine, anche in relazione alla produttività, sono, ancora più che in passato, particolarmente diffuse le situazioni di stabilità, 89% e 78% per i mezzi e per il personale, mentre le rimanenti imprese, per entrambi gli indicatori, si ripartiscono in modo perfettamente equo fra casi di crescita e di diminuzione. Il trasporto ferroviario di media e lunga percorrenza Passando ora al trasporto ferroviario di Trenitalia sulla media e lunga percorrenza nel secondo semestre del 2009, si conferma, pur rallentando, la dinamica già evidenziata nella o. Come allora, infatti, la domanda diminuisce rispetto allo stesso semestre del 2008: in misura del 5% in termini di viaggiatori mentre risulta più robusta la contrazione in termini di viaggiatori-km sale al 7% - dato che la percorrenza media, fra i due semestri a confronto, diminuisce, da 341 a 333 km. 3% in meno i posti-km offerti a fronte di un debole incremento invece dei treni-km, di quasi un punto percentuale. Il load factor, in questo semestre si attesta al 50%, con un deterioramento in valore di quasi tre punti rispetto allo stesso semestre precedente. In termini di puntualità, considerando i treni arrivati a destino con un ritardo massimo di 15 minuti, le percentuali rilevate in questo semestre sono complessivamente migliori rispetto a quelle rilevate nello stesso periodo del 2008, risultando in tre mesi 17

20 Indagine congiunturale Il trasporto nel periodo luglio-dicembre 2009 superiori a quelle ottenute allora, in uno uguale e solo in due inferiori. Considerando complessivamente una contrazione dei volumi di traffico di circa il 5% in termini di viaggiatori e del 6% in termini di viaggiatori-km dato che, dopo la crescita di circa mezzo kilometro registrata nel 2008, la percorrenza media riprende a diminuire, passando fra i due anni a confronto da 335,5 a 331,4 km. Tab. 9. La domanda di trasporto ferroviario di media e lunga percorrenza nel 2009 (1) Viagg. Viagg.-km Treni-km Posti-km Di cui Servizi Di cui Servizi a Totale Totale a mercato mercato II sem. 9 Var. % -5,0-7, , ,5 Anno 2009 Var. % -4,6-5,7 18,1-1,2 26,4-3,1 (1) Dati FS; v Fonte: F.S. S.p.A. rta, la contrazione dei treni-km è s considerando i posti-km. Tale andamento, combinato con quello dei viaggiatori-km, determina una leggera riduzione del load factor che, fra i due anni a confronto, passa da 50% a 49%. ue dei servizi a mercato. Infatti, nel 2009, la domanda di mobilità in termini di viaggiatori-km (sono circa il 50% dei vkm totali, quota sensibilmente in crescita rispetto al 2008) è aumentata complessivamente del 18%, in particolare grazie al forte successo del servizio Frecciarossa - Alta Velocità. Considerando il forte incremento della frequenza dei servizi ferroviari resa disponibile dalla velocizzazione della nuova infrastruttura -km chiude o con un incremento del 26% (rappresenta poco più della metà della produzione totale, anche in questo caso incidenza che registra una forte crescita rispetto al 2008). Il trasporto aereo di passeggeri Nel 2009, il traffico aereo di passeggeri è diminuito del 2%, combinazione di una contrazione del trasporto internazionale, -5% (-3,6 milioni di passeggeri), e di un incremento di quello nazionale, +1% (+600 mila). Tale andamento complessivamente negativo è determinato dalla dinamica rilevata nei primi sei mesi successivamente il settore mette in evidenza precisi segnali di ripresa. Infatti, le variazioni mensili negative sono diminuite progressivamente e, a partire da settembre, presentano 18 18

21 Il trasporto nel periodo luglio-dicembre 2009 segno positivo. A frenare la ripresa è in particolare il trasporto internazionale ma, anche per questa tipologia di traffico, le variazioni mensili di novembre e dicembre sono positive. Tab. 10. Il trasporto aereo di passeggeri: andamento tendenziale della domanda nel 2009 (Numero passeggeri e variazioni % di periodo) Aeroporto (1) Nazionale Internazionale Totale (2) Passeggeri Var.% Passeggeri Var.% Passeggeri Var.% Bergamo , , ,5 Bologna , , ,2 Catania , , ,0 Milano LIN , , ,5 Milano MXP , , ,7 Napoli , , ,7 Palermo , , ,5 Pisa , , ,4 Roma CIA , , ,3 Roma FCO , , ,0 Venezia , , ,6 Totale , , ,3 (1) al 3%; i dati relativi agli altri aeroporti, compresi nel Totale indicato in tabella, sono riportati in appendice. (2) Compresi i transiti. Fonte: Assaeroporti La diminuzione in valore assoluto più rilevante 1 è stata registrata a Malpensa (14% del traffico totale, quota in graduale diminuzione), con una flessione di circa 1,7 milioni di passeggeri, in percentuale pari a -9%, dovuta in particolar modo al calo di passeggeri sulle rotte internazionali. Rimanendo in questa regione, segue, seppur con un valore più contenuto, lo scalo di Linate (incidenza del 6%) che presenta una riduzione del traffico su base tendenziale del 11%, ossia quasi 1 milione di passeggeri (fra questi, prevalgono i viaggiatori sulle rotte nazionali). Dopo Malpensa, comunque, la contrazione assoluta più elevata è stata rilevata a Roma Fiumicino (incidenza sul totale del 26%), dove il traffico è diminuito del 4%, in valore assoluto corrispondente ad una riduzione di circa 1,4 milioni di viaggiatori. consistente. A Bergamo (6% del traffico), i passeggeri sono aumentati del 10%, ossia +679 mila, grazie in particolare allo sviluppo del traffico sulle tratte nazionali, +51%, ossia +590 mila viaggiatori anno precedente. 1 Per tutti gli aeroporti riportati, la variazione complessiva comprende anche quella relativa ai transiti. 19

22 Indagine congiunturale Il trasporto nel periodo luglio-dicembre 2009 Incrementi significativi, a seguire, sono stati rilevati a Trapani e Bologna 2. Nello scalo emiliano la variazione percentuale ha raggiunto il 13%, corrispondente ad un incremento di 558 mila viaggiatori ed in quello siciliano, i passeggeri sono raddoppiati, con un incremento in valore assoluto di circa 536 mila (espansione sostenuta sia della domanda soddisfatta a livello internazionale sia, e soprattutto, di quella nazionale). A seguire, sono particolarmente interessanti anche le dinamiche rilevate in altri due scali del sud: Cagliari e Bari 3 ssia +403 e +333 mila viaggiatori). Il trasporto marittimo di passeggeri Anche il trasporto marittimo 4, che ancora nel 2008 aveva registrato una variazione positiva, subisce gli effetti della crisi e, nel 2009 registra un calo della domanda soddisfatta del 5%, ossia circa 2,2 milioni di passeggeri in meno rispetto all Le due flessioni più robuste sono state rilevate al sud. A Messina che, dopo aver chiuso -0,7%, subisce una contrazione significativa della domanda, pari al 18%, in valore assoluto corrispondente ad una riduzione di circa 1,8 milioni di passeggeri. A Napoli, dove il traffico nel 2008 era rimasto sostanzialmente stabile (+0,4%), i passeggeri sono diminuiti del 5%, ossia di circa 408 mila persone. Seppur in valore più contenuto, il traffico è diminuito, sempre al sud, anche a Palermo, -7% ossia -175 mila passeggeri, realtà portuale che invece aveva registrato una dinamica positiva di rilievo (in questi tre porti si è svolto il 20%, 18% e 5% del traffico nel 2008). Al centro, risultati negativi hanno caratterizzato i porti di Piombino e Civitavecchia (incidenza nel 2008 del 7% e 9%). Nel primo caso, i passeggeri sono diminuiti del 6% (- 200 mila), confermando il trend negativo già messo in evidenza lo scorso anno (-5%) e nel secondo del 4% (-159 mila), flessione che però segue gli incrementi particolarmente significativi degli anni precedenti. decimali), al nord la domanda è risultata sensibilmente in calo a Trieste e La Spezia. Nel primo caso, dopo diversi anni di sviluppo, il traffico si è più che dimezzato, passando da 153 a 72 mila passeggeri; si conferma invece particolarmente negativa la dinamica rilevata a La Spezia (-37% nel 2008) che diminuisce ancora una volta del 38%, in valore assoluto Quote sul totale che oscillano intorno al 2,5%

23 Il trasporto nel periodo luglio-dicembre 2009 pari a -19 mila persone. Tab. 11. Il trasporto marittimo: andamento della domanda nel 2009 Porto (1) Passeggeri (2) Numero Var.% Comp.% Genova ,9 6,5 La Spezia ,5 0,1 Livorno ,7 6,4 Piombino ,5 7,3 Civitavecchia ,7 8,5 Fiumicino - - 0,1 Gaeta 902-1,6 Napoli (3) ,5 18,1 Salerno ,6 1,1 Gioia Tauro Taranto ,0 Brindisi ,0 1,0 Bari ,2 3,7 Barletta ,0 Monopoli ,6 Ancona ,5 3,0 Ravenna ,8 Venezia ,8 3,4 Portonogaro Monfalcone ,1 Trieste ,0 0,3 Messina-Milazzo ,8 19,8 Palermo-T. Imerese ,2 4,9 Cagliari-Sarroch ,1 0,9 Totale ,1 85,2 (1) Nei porti italiani di cui sono disponibili i dati del 2009 totale (2) Variazioni percentuali annue; composizione percentuale su dati (3) Stime Assoporti. Fonte: Assoporti Di converso, i due incrementi più significativi si sono verificati al nord. Sul Tirreno, a Genova, continua anche nel 2009 la domanda soddisfatta, +7%, ossia +224 mila a Venezia, +10%, circa +168 mila passeggeri rispetto al 2008, confermando, anche in questo caso, la dinamica positiva che caratterizza ormai da diversi anni questo porto. significativo è stato rilevato al sud, a Bari dove, come negli ultimi anni, il trasporto di passeggeri è risultato in crescita, in valore assoluto di 115 mila persone ed in percentuale del 6% 5. Infine, al centro, la domanda è risultata in aumento a Livorno, confermando anche in questo caso il trend rilevato negli ultimi anni, con un aumento 5 Nel 2008, il peso di Genova, Venezia e Bari sul traffico totale è stata rispettivamente del 7%, 3% e 4%. 21

24 Indagine congiunturale Il trasporto nel periodo luglio-dicembre 2009 (incidenza sul totale 2008 del 6%). Tab. 12. Il trasporto crocieristico nei porti italiani Anni Anni Passeggeri (milioni) 4,1 4,3 5,1 6,0 7,6 8,5 8,4 Toccate nave (migliaia) 3,1 3,7 3,9 4,2 4,4 4,8 4,2 Fonte: Cemar Considerando il mercato delle crociere, nel 2009 si arresta la crescita della domanda soddisfatta, risultando però di poco inferiore ai livelli raggiunti nel 2008 e comunque superiore a quelli relativi al 2007 decisamente sostenuti negli ultimi anni (+18% nel biennio , +28% 2007 e +12% nel 2008) e, considerando la situazione economica generale che ha caratterizzato il 2009, riuscire a mantenere più o meno i livelli di traffico raggiunti in passato è di fatto già un ottimo risultato. l 31 dicembre 2009, le navi passeggeri della flotta di bandiera italiana sono 458, 1 in meno rispetto al 31 dicembre 2008, variazione che in termini di tsl risulta però positiva, pari al 10%. Tab. 13. La flotta di bandiera italiana per il trasporto passeggeri al 31 dicembre 2009 Tipo di nave (navi sopra le 100 tsl) Navi Tsl Numero Var.% (1) Migliaia Var.% (1) Crociera 21 5, ,7 Aliscafi, catamarani e unità veloci 81-2,4 24 Traghetti (2) 219-0, ,0 Altre navi per trasp. passeggeri 137 0, ,6 Totale 458-0, ,4 (1) Variazioni percentuali rispetto al 31 dicembre (2) Navi miste. Fonte: Confitarma Considerando la tipologia della nave, i traghetti misti (ossia 48% e 62% della flotta rispettivamente in termini di navi e di tsl) sono 219, uno in meno rispetto alla fine del 2008, ma Anche gli aliscafi, i catamarani e le unità veloci diminuiscono, due in meno rispetto alla ossia 81 (incidenza sul tot ma, in questo caso, la variazione in termini di tsl risulta nulla. -25%) che, però, sono in termini di navi una in più rispetto a quelle rilevate al

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