INDICAZIONI E PROGETTAZIONE
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1 INDICAZIONI E PROGETTAZIONE Cosa significa per un insegnante progettare l azione didattica A cura di Giuseppe Iovino
2 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 2
3 Dal Programma Descrizione ordinata e precisa di ciò che si deve fare Definisce finalità generali Riguarda ipotetiche realtà universali E statico Non è autocorregibile Alle Indicazioni Suggerimento (autorevole) della direzione in cui procedere Esprimono i contenuti essenziali che la scuola deve garantire all alunno Per essere applicate necessitano di una opportuna progettazione Un passaggio fondamentale 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 3
4 Programmi didattici per la scuola primaria DPR 14/06/1955, n. 503 Ministro Giuseppe Ermini L'insegnante consideri come fonte e stimolo della progressiva conquista della lingua parlata, e successivamente scritta, le intuizioni, osservazioni, scoperte, esperienze che soprattutto nella fase iniziale del processo educativo trovano i più vivi elementi di sviluppo nei giochi individuali e collettivi, nel gioco-lavoro, nelle libere attività creative (mimica e drammatizzazione, disegno spontaneo, manifestazioni pittoriche, plastiche, ecc.). L'insegnante addestri l'alunno nella numerazione progressiva e regressiva, nella scomposizione e ricomposizione dei numeri, nei relativi esercizi intuitivi e pratici di riunire, togliere, replicare, distribuire, attività che sono alla base delle quattro operazioni. 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 4
5 L'insegnamento religioso sia considerato come fondamento e coronamento di tutta l'opera educativa. La vita scolastica abbia quotidianamente inizio con la preghiera, che è elevazione dell'animo a Dio, seguita dalla esecuzione di un breve canto religioso o dall'ascolto di un semplice brano di musica sacra. Nel corso del ciclo, l'insegnante terrà facili conversazioni sul Segno della croce, sulle principali preghiere apprese (Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre, preghiera all'angelo Custode, preghiera per i Defunti), su fatti del Vecchio Testamento ed episodi della vita di Gesù desunti dal Vangelo. 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 5
6 I Programmi della scuola elementare DPR 12/02/1985, n. 104 Ministro Franca Falcucci Spetta ai docenti, collegialmente ed individualmente, di effettuare con ragionevoli previsioni la programmazione didattica, stabilendo le modalità concrete per mezzo delle quali conseguire le mete fissate dal programma e la scansione più opportuna di esse, tenuto conto dell'ampliamento delle opportunità formative offerte dal curricolo, sia con l'inserimento di nuove attività, sia con la valorizzazione degli insegnamenti tradizionali. La programmazione, nel quadro della prescrittività delle mete indicate dal programma, delineerà i percorsi e le procedure più idonee per lo svolgimento dell'insegnamento, tenendo comunque conto che i risultati debbono essere equivalenti qualunque sia l'itinerario metodologico scelto. La programmazione didattica deve essere assunta e realizzata dagli insegnanti anche come sintesi progettuale e valutativa del proprio operato. 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 6
7 Matematica: Obiettivi del primo e secondo anno: Contare, sia in senso progressivo che regressivo, collegando correttamente la sequenza numerica verbale con l'attività manipolativa e percettiva; confrontare raggruppamenti di oggetti rispetto alla loro quantità e indicare se essi hanno lo stesso numero di elementi, oppure di più o di meno; leggere e scrivere i numeri naturali almeno entro il cento, esprimendoli sia in cifre che a parole; confrontarli e ordinarli, anche usando i simboli =, <, >; inoltre disporli sulla linea dei numeri in modo corretto; eseguire con precisione e rapidità semplici calcoli mentali di addizioni e sottrazioni; 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 7
8 La scuola statale non ha un proprio credo da proporre né un agnosticismo da privilegiare. Essa riconosce il valore della realtà religiosa come un dato storicamente, culturalmente e moralmente incarnato nella realtà sociale di cui il fanciullo ha esperienza ed, in quanto tale, la scuola ne fa oggetto di attenzione nel complesso della sua attività educativa, avendo riguardo per l'esperienza religiosa che il fanciullo vive nel proprio ambito familiare ed in modo da maturare sentimenti e comportamenti di rispetto delle diverse posizioni in materia di religione e di rifiuto di ogni forma di discriminazione. 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 8
9 I riferimenti normativi dei programmi di IRC del 1986/87 DPR 24 giugno 1986, n. 539 Specifiche e autonome attività educative per l IRC nella scuola materna DPR 8 maggio 1987, n. 204 Specifiche e autonome attività d'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche elementari DPR 21 luglio 1987, n. 339 Programma di insegnamento della religione cattolica nelle scuole secondarie superiori pubbliche, ivi compresi i licei artistici e gli istituti d'arte DPR 21 luglio 1987, n. 350 Programma di insegnamento della religione cattolica nella scuola media pubblica 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 9
10 Progetto Brocca Studio sulla revisione dei programmi del primo biennio/triennio della scuola superiore Legge 5 giugno 1990, n. 148 Riforma dell'ordinamento della scuola elementare Circolare Ministeriale 11 febbraio 1991, n. 27 Sperimentazioni ad indirizzo linguistico e pedagogico Decreto Ministeriale 3 giugno 1991 Orientamenti dell'attività educativa nelle scuole materne statali Microriforme scolastiche degli anni Novanta 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 10
11 Circolare Ministeriale 23 giugno 1992, n. 206 Nuovi programmi ed orari d'insegnamento negli istituti professionali di Stato Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado Direttiva 21 luglio 1995, n. 254 Carta dei servizi scolastici (tra l altro istituisce il PEI) Legge 15 marzo 1997 n. 59 Decentramento amministrativo (art. 21: autonomia scolastica) Microriforme scolastiche degli anni Novanta 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 11
12 Decreto Legislativo 6 marzo 1998, n. 59 Disciplina della qualifica dirigenziale dei capi di istituto delle istituzioni scolastiche autonome, a norma dell'art.21, c.16, della legge 15 marzo 1997, n.59 Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 Microriforme scolastiche degli anni Novanta 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 12
13 I contenuti essenziali per la formazione di base marzo 1998 Si deve sviluppare una nuova modalità di organizzazione e stesura dei programmi, che preveda l indicazione dei traguardi irrinunciabili e una serie succinta di tematiche portanti. È necessario operare un forte alleggerimento dei contenuti disciplinari. Riforma Berlinguer De Mauro ( ) 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 13
14 Legge 10 dicembre 1997, n. 425 Disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore Legge 20 gennaio 1999 n.9 Prolungamento dell obbligo scolastico a quindici anni Legge 10 febbraio 2000, n. 30 Riforma Cicli: Scuola Infanzia (3) + Scuola di Base (7) + Scuola secondaria (5) Legge 10 marzo 2000, n. 62 Parità Riforma Berlinguer De Mauro ( ) 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 14
15 Verso i nuovi curricoli 7 febbraio 2001 Profilo di uscita relativo alle competenze degli alunni conclusive del ciclo della scuola di base Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni Contenuti essenziali Competenze trasversali Riforma Berlinguer De Mauro ( ) 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 15
16 Riforma Moratti (Letizia Moratti ) 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 16
17 Commissione Bertagna/Stati Generali 2001 DM n. 100 del 18 settembre 2002 Esprime i passaggi fondamentali del rinnovamento ordinamentale e didattico. Allegati al DM: Indicazioni Nazionali per la scuola dell Infanzia e primaria, Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del primo ciclo di istruzione (PECUP), Raccomandazioni. Legge 28 marzo 2003, n. 53 Riforma Cicli: ( ) + 3 (2 + 1) + 5 ( ) Intesa MIUR/CEI sugli OSA per l IRC del 23 ottobre 2003 Riforma Moratti (Letizia Moratti ) 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 17
18 Riordino Cicli: DLvo 59/04 Scuola Infanzia e Primo Ciclo DLvo 226/05 Secondo Ciclo: Sistema Licei (Stato): 5 anni in 8 tipologie: Artistico, Classico, Economico, Linguistico, Musicale e Coreutico, Scientifico, Scienze umane, Tecnologico Riforma Moratti (Letizia Moratti ) 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 18
19 Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati Allegati al DLvo 59/04 e 226/05 Obiettivi specifici di apprendimento (OSA) Conoscenze Abilità Riforma Moratti (Letizia Moratti ) 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 19
20 Riforma Fioroni Giuseppe Fioroni ( ) 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 20
21 Legge 296/06, art. 1, c. 630 Istituzione delle Sezioni Primavera per bambini dai 24 ai 36 mesi di età DM 31 luglio 2007 Indicazioni nazionali: Scuola Infanzia e Primo Ciclo Scuola Infanzia (3 anni): 5 Campi di esperienza: Il sé e l altro, Il corpo in movimento, Linguaggi - Creatività - Espressione, I discorsi e le parole, La conoscenza del mondo Primo Ciclo (1+2+2/2+1): 3 Aree: Linguistico-Artistico- Espressiva, Storico-Geografica, Matematico-Scientifico- Tecnologica Legge 40/07 Secondo Ciclo Sistema Licei: 6 tipologie (Artistico, Classico, Linguistico, Musicale e Coreutico, Scientifico, Scienze umane) Riforma Fioroni Giuseppe Fioroni ( ) 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 21
22 Legge 296/06, art. 1, cc. 632 e 634; Decreto Ministeriale 25 ottobre 2007 Istruzione tecnica, professionale, corsi serali Legge 296/06, art. 1, c. 622; Decreto Ministeriale 22 agosto 2007, n. 139 Obbligo di Istruzione elevato a 10 anni Riforma Fioroni Giuseppe Fioroni ( ) 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 22
23 Indicazioni per il curricolo Scuola dell infanzia e primo ciclo Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria (TSC) Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza (OA) Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria (OA) Riforma Fioroni Giuseppe Fioroni ( ) 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 23
24 Decreto Ministeriale 27 gennaio 2010, n. 9 Certificazione Competenze DPR 11 febbraio 2010 Traguardi per lo sviluppo delle Competenze e Obiettivi di Apprendimento dell IRC per la Scuola dell Infanzia e per il Primo Ciclo d istruzione DM 16 novembre 2012 (è confermato il testo delle indicazioni per il curricolo di Fioroni) XVI Legislatura Gelmini - Profumo Mariastella Gelmini ( ); Francesco Profumo ( ) 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 24
25 BERLINGUER La riforma del mosaico MORATTI La riforma dell ologramma FIORONI La riforma del cacciavite Verso i nuovi curricoli Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati Indicazioni per il curricolo Documento quadripartito in: 1. Profilo di uscita relativo alle competenze degli alunni conclusive del ciclo della scuola di base 2. Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni 3. Contenuti essenziali 4. Competenze trasversali Documento su due colonne: 1. Conoscenze 2. Abilità Documento tripartito: 1. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria (TSC) 2. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza (OA) 3. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria (OA) 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 25
26 Nel rispetto e nella valorizzazione dell autonomia delle istituzioni scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l innovazione educativa. Il curricolo si delinea con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo dai 3 ai 14 anni. Ogni scuola predispone il curricolo, all interno del Piano dell Offerta Formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell Infanzia e attraverso le discipline nella scuola del primo ciclo. (Dalla premessa alle Indicazioni per il Curricolo) XVI Legislatura Gelmini - Profumo Mariastella Gelmini ( ); Francesco Profumo ( ) 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 26
27 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore ditali festività nell esperienza personale, familiare e sociale. Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza. Si confronta con l esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani. Indicazioni didattiche per l IRC nella scuola Primaria (DPR 11/02/2010) 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 27
28 Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Dio e l uomo Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire un alleanza con l uomo. Conoscere Gesù di Nazareth, Emanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani. Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione. Riconoscere la preghiera come dialogo tra l uomo e Dio, evidenziando nella preghiera cristiana la specificità del Padre Nostro. La Bibbia e le altre fonti Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia. Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti della creazione, le vicende e le figure principali del popolo d Israele, gli episodi chiave dei racconti evangelici e degli Atti degli apostoli. Indicazioni didattiche per l IRC nella scuola Primaria 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 28
29 Il linguaggio religioso Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua, nell ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà tradizione popolare. Conoscere il significato di gesti e segni liturgici propri della religione cattolica (modi di pregare, di celebrare, ecc. ). I valori etici e religiosi Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell amore di Dio e del prossimo come insegnato da Gesù. Riconoscere l impegno della comunità cristiana nel porre alla base della convivenza umana la giustizia e la carità. Indicazioni didattiche per l IRC nella scuola Primaria 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 29
30 Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Dio e l uomo Descrivere i contenuti principali del credo cattolico. Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all uomo il volto del Padre e annuncia il Regno di Dio con parole e azioni. Cogliere il significato dei sacramenti nella tradizione della Chiesa, come segni della salvezza di Gesù e azione dello Spirito Santo. Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica sin dalle origini e metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane evidenziando le prospettive del cammino ecumenico. Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni individuando gli aspetti più importanti del dialogo interreligioso. La Bibbia e le altre fonti Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale. Ricostruire le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico, sociale, politico e religioso del tempo, a partire dai Vangeli. Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni. Decodificare i principali significati dell iconografia cristiana. Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita di santi e in Maria, la madre di Gesù. Indicazioni didattiche per l IRC nella scuola Primaria 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 30
31 Il linguaggio religioso Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita della Chiesa. Riconoscere il valore del silenzio come luogo di incontro con se stessi, con l altro, con Dio. Individuare significative espressioni d arte cristiana (a partire da quelle presenti nel territorio), per rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli. Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime, attraverso vocazioni e ministeri differenti, la propria fede e il proprio servizio all uomo. I valori etici e religiosi Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell uomo e confrontarla con quella delle principali religioni non cristiane. Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, in vista di un personale progetto di vita. Indicazioni didattiche per l IRC nella scuola Primaria 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 31
32 08/09/2014 Indicazioni e progettazione 32
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