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1 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 CLASSE VA CORSO DI TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI LA COORDINATRICE DELLA CLASSE PROF.SSA ADELE PAPA 1

2 INDICE IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. GENNARO SALZANO PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA.PAG. 3 PRESENTAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE PAG. 5 INFORMAZIONI GENERALI RELATIVE ALLA CLASSE E QUADRO ORARIO PAG. 6 ELENCO DEGLI ALUNI.PAG. 7 PROFILO PROFESSIONALE DEL TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI.. PAG. 9 QUADRO ORARIO SETTIMANALE SOCIALI PAG. 10 PROFILO DELLA CLASSE..PAG. 11 PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE..PAG. 12 ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA PAG. 14 GRIGLIA DI VALUTAZIONE:CONOSCENZE/ABILITÀ/COMPETENZE. PAG. 16 CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA.PAG. 17 2

3 CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO...PAG. 18 STRATEGIE PER IL RECUPERO E ATTIVITÀ DI RIORIENTAMENTO PAG. 20 ATTIVITÀ DI RIORIENTAMENTO/RECUPERO PAG. 21 ESAME DI STATO:SIMULAZIONE DELLE PROVE..PAG.22 ATTIVITÀ COMPLEMENTARI ED INTEGRATIVE...PAG. 24 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO..PAG. 26 PROGRAMMI SINGOLE MATERIE...PAG. 30 DESCRIZIONE DELLA SCUOLA E DEL CONTESTO SOCIO- AMBIENTALE dal POF

4 DATI STORICI L'Istituto nasce come sede coordinata dell'istituto Professionale di Stato per il Commercio "Don Minzoni" di Giugliano in Campania, per far fronte alle esigenze formative dei giovani di un ampio territorio collocato a Nord di Napol. Dal 1 settembre 1989 esso opera come Istituto Professionale di Stato per il Commercio e il Turismo di Afragola, a seguito dell'intervenuto decreto istitutivo di autonomia da parte del Ministero della Pubblica Istruzione Direzione generale dell'istruzione Professionale. Dal marzo 2002 l istituto ha assunto la denominazione I.P.S.S.C.T. Sandro Pertini. Dall anno scolastico 2010/2011 l istituto si è trasformato in Istituto d Istruzione Superiore, accogliendo accanto all istruzione professionale quella tecnica e, dal 2011/2012 anche quella liceale.ati ANAGRAFICI DELL ISTITUTO: LA STRUTTURA L' I.S.I.S.. S. Pertini di Afragola opera in una struttura moderna ed accogliente. L edificio si disloca su tre piani: un primo e un secondo piano su quello rialzato. Conta 44 aule didattiche, 11 laboratori, un Aula Magna, un ampio auditorium, una biblioteca e una palestra coperta. I Laboratori sono situati al secondo piano: 1. 1 laboratorio scientifico utilizzato per l insegnamento indirizzi di studio 2. 2 laboratori di Informatica/Trattamento Testi dotati di postazioni PC e LIM 3. 2 laboratori di Economia/IFS dotati di postazioni PC e LIM 4. 2 laboratori linguistici per la didattica delle lingue straniere che permettono di attivare 5. le abilità audio orali degli studenti attraverso esercizi interattivi 6. 2 laboratori di didattica e documentazione 7. 2 laboratori per gli alunni diversamente abili posto al piano terra, attrezzati con 8. postazioni PC, stampante e materiale speciale per gli interventi individualizzati CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE L istituto è ubicato in via Lombardia n 39 nel Comune di Afragola, a Nord di Napoli, la cui realtà socioeconomica e culturale appare piuttosto eterogenea. Le radici culturali, le tradizioni e le usanze locali convivono con un presente caratterizzato da un esplosione urbanistica caotica che, a partire dagli anni 70/80, ne ha stravolto l originario aspetto agricolo. Un discreto sviluppo economico grazie a piccole e medie imprese di diversa tipologia, la presenza di grandi insediamenti commerciali (Ipercoop, Ikea, Leroy Merlin) e una articolata rete viaria, tuttora in opera, renderanno tale territorio, grazie alla stazione terminale dell Alta Velocità, uno dei nodi essenziali del traffico commerciale e turistico del meridione d Italia. Un area, dunque, urbanizzata e in continua evoluzione a cui corrisponde un progressivo innalzamento del livello culturale del territorio. Non mancano, però, situazioni di disagio concentrate in alcune zone residenziali in cui è fortemente avvertito il fenomeno della dispersione scolastica. Pertanto, l Istituto Pertini si dichiara pronto ad accogliere la sfida educativa proveniente da questo territorio la cui eterogeneità e vivacità culturale si riflette nei fruitori del suo servizio. I valori che sono alla base dell attività didattico educativa dell Istituto Pertini hanno come riferimento fondamentale gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana e si pongono come finalità la formazione dell uomo e del cittadino 4

5 LA MISSION DELL ISTITUTO La scuola è molto di più. In essa risiede una funzione fondamentale quale è quella dell educazione e della formazione umana e spirituale delle nuove generazioni. S.Pertini (dal Messaggio per l inizio del nuovo anno scolastico 1982) Dalle parole del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, a cui la nostra scuola è intitolata, trae ispirazione la mission dell Istituto nei confronti degli studenti, delle famiglie, del mondo del lavoro, del Ministero della Pubblica Istruzione e del territorio. Essa, coerentemente ai valori condivisi, definisce le finalità dell offerta formativa volta a: 1. differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno: a tutti gli alunni deve essere data la possibilità di sviluppare al meglio la propria identità e potenzialità,favorendo la valorizzazione delle diversità contro ogni forma d emarginazione, discriminazione ed esclusione, affermando pari opportunità per tutti; 1. perseguire il diritto di ognuno ad apprendere, nel rispetto dei tempi e delle modalità proprie, progettando percorsi atti al superamento delle difficoltà, in un clima sereno e cooperativo, finalizzato allo star bene, educando all autostima; 1. "emozionare" promuovere intelligenza creativa sviluppare competenze professionali per un rapido inserimento nel mondo del lavoro; 1. promuovere la libertà di pensiero e di espressione e la convivenza anche in contesti multietnici e pluriconfessionali; 1. valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni, agenzie culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato, ma anche organismi privati) allo scopo di realizzare un progetto educativo ricco e articolato affinché l offerta formativa della scuola non si limiti alle sole attività curricolari e assuma un più ampio ruolo di promozione culturale e sociale capace di favorire processi di orientamento;rendere chiare le ragioni delle scelte educativo formative, favorendone la visibilità, allo scopo di valorizzare le intelligenze nascoste dei nostri allievi. Per le attività svolte all interno della scuola, si rimanda alla relativa descrizione contenuta all interno del Piano dell Offerta Formativa scaricabile dal sito CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2013/2014 DISCIPLINA DOCENTE ITALIANO E STORIA MATEMATICA LINGUA INGLESE PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA TECNICA AMMINISTRATIIVA PAPA ADELE LAEZZA VINCENZA BOCCELLINO ANNA PENSIERO ENRICA FERRARA ANDREA 5

6 DIRITTO ECONOMIA IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE RELIGIONE AD 01 (AREA MATEMATICO-SCIENTIFICA) AD 02 (AREA LINGUISTICA) AD 03 (AREA GIURIDICO-ECONOMICO- INFORMATICA) AD 04 (AREA SOCIALE ESPRESSIVA) PANNONE MARINA CAVALIERE ANGELINA IACCARINO AMBRA MARSIGLIA PIETRO CASALINO PIETRO DI SARNO ANNA MARIA PUZONE EMILIA BELLUCCI FELICE CONTINUITA' DIDATTICA Nel corso del biennio finale il Consiglio di Classe ha mantenuto la continuità in tutte le discipline ad eccezione dei docenti di matematica e psicologia. INFORMAZIONI GENERALI RELATIVE ALLA CLASSE ALUNNI FREQUENTANTI 24 MASCHI 3 FEMMINE 21 ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI 2 RIPETENTI 0 RISULTATO DELLO SCRUTINIO DELL ANNO SCOLASTICO PRECEDENTE: PROMOSSI: NON PROMOSSI: - PROMOSSI CON DEBITO:

7 TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO ORE 990 DISCIPLINA DOCENTI Ore LINGUA E LETTERATURA ITALIANA PAPA ADELE 132 STORIA PAPA ADELE 66 TECNICA AMMINISTRATIVA FERRARA ANDREA 99 DIRITTO ECONOMIA PANNONE MARINA 99 LINGUA INGLESE BOCCELLINO ANNA 99 IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA CAVALIERE ANGELINA 132 MATEMATICA LAEZZA VINCENZA 99 SCIENZE MOTORIE ED ESPRESSIVE IACCARINO AMBRA 66 RELIGIONE CATTOLICA MARSIGLIA PIETRO 33 PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA PENSIERO ENRICA 165 TOTALE ORE 990 ORE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO 66 TOTALE GENERALE ORE SCOLASTICHE ELENCO DEGLI ALUNNI COGNOME NOME 7

8 ALVARIO ANGELINO BARBATO BASSOLINO BUCCIERO CANCIELLO CAPONE CAPUTO CATALANO CIARAMELLA COPPETA DI CAPUA DI LENA DI MASO DI SENNA ESPOSITO GALLETTA GUERRA PERSICO ROGANO SALIERNO CARMELA TERESA DOMENICA GIUSEPPINA ANGELA CONSIGLIA ANTONIA VALENTINA ANTONELLA ROBERTO FRANCESCO ROSA LUIGI RAFFAELLA FRANCESCA VINCENZA LUCIA VERONICA GIUSEPPINA LUISA ELVIRA ELENA ROSA 8

9 SELLITTO VALENTINO ZANFARDINO FILOMENA MARIATERESA BIANCA PROFILO PROFESSIONALE DEL TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI Il tecnico dei servizi sociali ha una preparazione professionale che gli consente di inserirsi nel mondo del lavoro, nell ambito delle ASL, nelle Comunità residenziali, in Centri per anziani e disabili, negli Asili nido. 9

10 La formazione di tali operatori richiede competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze sociosanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psichico-sociale. A conclusione del percorso quinquennale, il tecnico è in grado di: 1. partecipare alla rilevazione dei bisogni sociosanitari del territorio, attraverso l interazione con soggetti istituzionali e professionali; 2. rapportarsi ai competenti enti pubblici e privati anche per orientare l utenza verso idonee strutture; 3. intervenire nella gestione dell impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio per attività di assistenza e di animazione sociale; 4. applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria; 5. organizzare interventi a sostegno dell inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli; 6. interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento; 7. individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della vita quotidiana; 8. utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato, nell ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse. In termini di competenze procedurali il Tecnico dei Servizi Socio Sociali è in grado di: 1. utilizzare metodologie e strumenti operativi, per collaborare a rilevare i bisogni sociosanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità. 2. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell utente, per facilitare l accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio. 3. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell impresa sociale ed utilizzare strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali. 4. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi alle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone. 5. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale. 6. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l integrazione e migliorare la qualità della vita. 7. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati. 8. Utilizzare strumenti informativi la registrazione di quanto rilevato sul campo. QUADRO ORARIO SETTIMANALE SERVIZI SOCIALI DISCIPLINE 4 anno 5 anno Italiano 4 4 Storia

11 Matematica 3 3 Lingua Inglese 3 3 Psicologia generale applicata 5 5 Tecnica amministrativa 2 3 Diritto economia 3 3 Igiene e cultura medico sanitaria 5 4 Scienze motorie e sportive 2 2 Religione cattolica 1 1 TOTALE ORARIO SETTIMANALE PROFILO DELLA CLASSE La classe V A è composta da 24 alunni, 3 maschi e 21 femmine, di cui due diversamente abili. Uno dei due alunni ha seguito una programmazione conforme ai programmi ministeriali ai sensi del comma 3 art. 15 e artt. 12 e 13 O.M. n.90 del 21/05/2001, l altro ha svolto nel corso degli studi, piani didattici individualizzati 11

12 diversificati in vista di obiettivi educativi e formativi non riconducibili ai programmi ministeriali ed è stato valutato in base ad obiettivi stabiliti nel P.E.I. ai sensi dei commi 4,5 e 6 art.15 O.M. n. 90 del 21/05/2001. Durante tutto il percorso di studi la classe ha dimostrato continuità nello studio, partecipazione al dialogo educativo e buone attitudini principalmente verso le discipline umanistiche. Dal punto di vista educativo la classe si è sempre comportata in modo corretto mantenendo un rapporto di collaborazione con i docenti. La maggior parte della classe ha seguito con interesse le lezioni; alcuni alunni si sono distinti per impegno e motivazione sviluppando ottime capacità di analisi, di rielaborazione personale dei contenuti, mostrando anche autonomia nel lavoro e senso di responsabilità. La partecipazione alla vita scolastica nel corso dei due anni di post-qualifica, è stata piuttosto attiva nelle diverse discipline, anche in riferimento alle attività proposte in orario pomeridiano. La classe si è dimostrata sempre disponibile nei progetti e negli eventi organizzati dalla scuola, nei quali ha devoluto capacità, competenze ed energie. Un giudizio complessivo del profitto della classe può essere così sintetizzato: 1. un primo gruppo di studenti ha conseguito ottimi risultati 2. un secondo gruppo, che comprende la maggior parte degli studenti della classe, si è attestata su risultati pienamente soddisfacenti 3. un terzo gruppo, che ha conseguito un profitto globalmente sufficiente in tutte le materie. 12

13 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEL CONSIGLIO DI CLASSE Finalità e obiettivi generali (EDUCATIVI/FORMATIVI COERENTI CON QUELLI DEFINITI DAL P.O.F.) Il sistema educativo di istruzione e formazione di cui l Istituto d Istruzione Superiore Statale Sandro Pertini di Afragola fa parte, è finalizzato alla crescita e alla valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell età evolutiva, delle differenze e dell identità di ciascuno, nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori, in coerenza con le disposizioni in materia di autonomia e secondo i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Dichiarazione universale dei diritti dell uomo. L'Istituto si propone di formare menti aperte e critiche, che sappiano padroneggiare i processi decisionali, che siano in grado di leggere e interpretare la realtà, di comprenderne i cambiamenti, di orientarsi in essa secondo ragione, intrecciando saperi e valori che caratterizzano la nostra storia e la nostra democrazia, inseriti in un contesto europeo e mondiale. Alla fine del corso di studi, quindi, lo studente deve possedere, soprattutto nei settori disciplinari caratterizzanti l'indirizzo seguito, conoscenze, competenze e metodologie adeguate per poter: 1. affrontare positivamente percorsi universitari o di specializzazione post-diploma; 2. gestire positivamente i cambiamenti del mondo del lavoro; 3. essere capace di sviluppare, anche in modo autonomo, ulteriori competenze richieste 13

14 dall'innovazione sociale e tecnologica. OBIETTIVI TRASVERSALI Il consiglio di classe, fatto salvo quanto contemplato nel Patto educativo di Corresponsabilità dell Istituto Pertini riguardo agli impegni reciproci sottoscritti dalle componenti della scuola, ha stabilito, sulla base dei bisogni evidenziati dalla situazione di partenza della classe e in continuità con l azione didattica degli anni scorsi i seguenti obiettivi trasversali: 1. Area affettivo relazionale Gli obiettivi comportamentali tendono al rispetto del regolamento disciplinare d istituto, nonché dei principi fondamentali del POF che si riferiscono alla condotta, del regolamento degli studenti e delle studentesse: 1. essere disponibili a ricevere stimoli culturali e formativi 2. inserirsi costruttivamente nei ritmi di apprendimento della classe 3. valorizzare il confronto e la collaborazione anche con opinioni e posizioni diverse come forma non solo di rispetto ma di arricchimento reciproco 4. essere capaci di conoscersi e di auto valutarsi, accettando i propri limiti ed errori e promuovendo le proprie capacità espositive. 5. Area cognitiva: conoscenze, competenze, capacità I. Conoscenze 1. Acquisizione degli epistemi propri delle discipline studiate. 2. Conoscenza dei linguaggi specifici. 3. Conoscenza dei linguaggi multimediali. 4. Conoscenza del regolamento scolastico per una più attiva partecipazione alla vita della scuola,nella piena consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri II. Competenze 1. Saper utilizzare le conoscenze acquisite in ambito disciplinare e pluridisciplinare 2. Sapersi esprimere in modo chiaro e corretto con la terminologia specifica di ogni disciplina. 3. Saper ricondurre l argomento trattato al contesto più generale a cui esso appartiene. 4. Saper rielaborare in modo critico le conoscenze acquisite. 5. Saper produrre sintesi organiche di argomenti in ambito disciplinare e pluridisciplinare. 6. Saper prospettare soluzione ai problemi, attraverso la formulazione di ipotesi e il problem solving. 7. Saper produrre testi e immagini in base a differenti contesti comunicativi, utilizzando il lessico specifico. 8. Saper decodificare, comprendere e produrre testi anche utilizzando gli strumenti della multimedialità 9. Saper decodificare e comprendere le diverse tipologie testuali. 10. Essere in grado di individuare i nessi logici e il rapporto di causa-effetto all interno dei diversi argomenti. 11. Essere in grado di assumere un atteggiamento critico di fronte alle tematiche proposte,effettuando confronti tra tesi e opinioni diverse rispetto allo stesso argomento. III. Capacità 1. Mostrare un adeguata padronanza della lingua parlata e scritta. 14

15 2. Essere in grado di sviluppare le tematiche curriculari proposte, rielaborandole in modo creativo e personale. 3. Essere in grado di analizzare e interpretare fenomeni secondo prospettive diverse. 4. Essere in grado di utilizzare le proprie conoscenze per risolvere problemi e comprendere situazioni. 5. Individuare analogie e differenze tra culture e civiltà diverse. 6. Formulare motivati giudizi critici. ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DIDATTICA In relazione agli obiettivi educativi di competenza trasversale, il Consiglio di classe ha lavorato per sostenere ed incrementare la partecipazione degli alunni alle attività didattiche e a tutti i momenti della vita scolastica attraverso il dialogo, la riflessione, l assegnazione degli incarichi, ponendo particolare attenzione alla creazione di un clima di rispetto e cura dei bisogni dei singoli. Per gli obiettivi didattici di competenza trasversale, il Consiglio di classe 1. ha valorizzato la partecipazione, privilegiando lezioni interattive ed interlocutorie che hanno coinvolto lo studente come soggetto attivo; 15

16 2. ha integrato l attività didattica con uso di materiali audiovisivi, seminari, attività di laboratorio e organizzazione di percorsi didattici modulari interdisciplinari finalizzati all acquisizione di competenze specifiche che hanno consentito di correlare più facilmente i saperi scolastici con quelli professionali. 1. Metodologie: strumenti e tecniche Il Consiglio di classe ha utilizzato i seguenti strumenti e le seguenti tecniche didattiche: 1. lezione frontale 2. lavori di gruppo lavori a coppie, simulazioni 3. cooperative learning 1. peer education 2. tutoring 3. lezione problematico dialogica 4. discussione guidata 5. lettura e analisi collettiva e/o individuale dei libri di testo 6. esercitazioni applicative individuali alla lavagna 7. fruizione di prodotti multimediali di contenuto didattico 8. visite didattiche 9. lavoro in palestra, nei laboratori, in biblioteca b) Risorse Sono state utilizzate tutte le risorse della scuola: laboratori e locali attrezzati disponibili e accessibili e le risorse esterne con intervento e apporto di esperti esterni per l attuazione dei progetti. 10. Strumenti di verifica e metodi di valutazione Per la definizione degli strumenti di verifica e dei criteri di valutazione il Consiglio di Classe si è attenuto a quanto indicato nel Piano dell Offerta Formativa e nei documenti di programmazione dei vari Dipartimenti. La valutazione complessiva di ciascuno studente da parte del Consiglio di Classe alla fine del pentamestre e del trimestre è avvenuta sulla base di un congruo numero di verifiche scritte, strutturate, semistrutturate,orali e pratiche per ciascuna materia del corso di studi. I. Tipologie di prove utilizzate Il Consiglio di classe ha utilizzato le seguenti forme di verifica: 1. colloquio breve 2. colloquio ampio 3. relazione orale 1. Tema (Saggio breve,analisi del testo, Articolo di giornale ) 2. Trattazione sintetica 1. Test a risposta chiusa e aperta 2. Prove strutturate 3. Prove semi-strutturate 4. Relazioni 5. Ricerche 6. Lavori di gruppo Per la valutazione delle prove si è tenuto conto dei seguenti descrittori: II. Valutazione prove scritte Descrittori 16

17 1. Analisi ed individuazione dei dati iniziali 2. Aderenza alla traccia e alle indicazioni di partenza 3. Un appropriato uso del microlinguaggio 4. Coerenza logica e formale nello sviluppo dell elaborato 5. Capacità di rielaborare, in modo personale ed efficace, le proprie conoscenze 6. Originalità e capacità di valutazione III. Valutazione prove orali Descrittori 1. Capacità di orientarsi di fronte alla richieste dell insegnante 2. Rilevazione del grado di conoscenza acquisito in relazione ai vari argomenti trattati 3. Capacità di esporre con chiarezza e competenza linguistica 4. Acquisizione dei linguaggi tecnici delle varie discipline 5. Capacità di dialogare con l insegnante e/o con il gruppo classe Ai fini della valutazione complessiva finale si è tenuto conto : 1. dei dati emersi dalle prove scritte ed orali 2. puntualità e rispetto degli impegni 3. interesse e partecipazione al dialogo educativo 4. capacità di migliorare e di recuperare 5. costanza e continuità nello studio e nel lavoro scolastico 6. determinazione nel raggiungimento degli obiettivi 7. progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza GRIGLIA DI VALUTAZIONE CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE Il Know-what Il know-how Equilibrio tra il Know-what 17

18 e know-how La capacità di utilizzare le conoscenze e le abilità in situazioni reali. Assimilazioni di informazioni attraverso l apprendimento. La capacità di applicare le conoscenze per svolgere compiti e risolvere problemi GIUDIZIO VOTO CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE GRAVEM. INSUFFIC. 1/3 Conoscenze frammentarie e gravemente lacunose Applica le conoscenze minime solo se guidato ma con gravi errori Compie analisi errate, non sintetizza, commette errori INSUFFIC. 4 Conoscenze carenti con errori ed espressione impropria. Applica le conoscenze minime solo se guidato ma con errori Compie analisi parziali, sintetizza in modo scorretto, commette errori MEDIOCRE 5 Conoscenze superficiali, improprietà di linguaggio. Applica le minime conoscenze con qualche errore Compie analisi parziali, sintetizza con qualche imprecisione SUFFICIENTE 6 Conoscenze complete ma non approfondite; esposizione semplice ma corretta. Applica correttamente le conoscenze minime Coglie il significato di semplici informazioni, analizza e gestisce semplici situazioni DISCRETO 7 BUONO 8 OTTIMO 9 ECCELLENTE 10 Conoscenze complete, approfondite ed esposte usando un registro linguistico appropriato Conoscenze complete con approfondimento autonomo,esposizione linguistica corretta Conoscenze ed approfondite esposizione corretta e curata Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi ma con imperfezioni Applica autonomamente le conoscenze, anche a problemi più complessi, in modo corretto Applica in modo autonomo e le conoscenze anche a problemi complessi; trova da solo soluzioni miglior Applica in modo corretto ed autonomo le conoscenze Compie analisi complete e coerenti ma coglie parzialmente i nessi concettuali Individua correlazioni, rielabora in modo corretto e individua le correlazione concettuali Sintetizza problematiche complesse ed in maniera efficiente, esprime valutazioni critiche originali Valuta in maniera critica ed originale individuando soluzioni fattibili e creative CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA 18

19 Il voto di condotta è stato attribuito dall intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti DESCRITTORI e alla seguente GRIGLIA DI VALUTAZIONE. DESCRITTORI 1. Comportamento responsabile verso se stesso, gli altri e l ambiente scolastico 2. Frequenza e puntualità nello svolgimento delle attività didattiche 3. Partecipazione consapevole al dialogo educativo Sono considerate valutazioni positive della condotta i voti dal sei al dieci. Il sei segnala però una partecipazione in classe poco attiva e costruttiva. CRITERI E STRUMENTI DELLA MISURAZIONE E DELLA VALUTAZIONE GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI Le motivate osservazioni presentate dai singoli docenti sono elemento per la valutazione collegiale del voto di condotta che si atterrà ai seguenti descrittori: a) Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico b) Comportamento maturo per responsabilità e collaborazione c) Frequenza alle lezioni assidua d) Vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni all interno 10 della classe e) Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche a) Rispetto del regolamento scolastico b) Comportamento responsabile e collaborativo c) Frequenza sistematica alle lezioni 9 d) Costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni e) Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche a) Comportamento responsabile e collaborativo b) Frequenza alle lezioni normale c) Buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni 8 d) Proficuo svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche a) Comportamento accettabile per responsabilità e collaborazione b) Frequenza alle lezioni normale c) Discreto interesse e partecipazione alle lezioni 7 d) Sufficiente svolgimento delle consegne scolastiche a) Comportamento incostante per responsabilità e collaborazione b) Disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare nota di biasimo sul registro di classe, convocazione dei genitori e/o n.1 ammonizione scritta con notifica 6 c) Frequenza alle lezioni irregolare per numero di assenze, ritardi e uscite anticipate, non superiore a 30 d) Interesse e partecipazione poco attiva alle lezioni Disturbo del regolare svolgimento delle lezioni, comportamento scorretto nel rapporto con il personale scolastico e atteggiamenti di sopruso nei confronti dei coetanei, tale da comportare: 5 a) ammonizione scritta con notifica alle famiglie in numero superiore a 1 b) sospensione temporanea dalle attività didattiche fino a 5 giorni Grave inosservanza del regolamento scolastico tale da comportare sospensione dalle attività didattiche fino a 10 o 15 giorni in seguito a: a) Totale disinteresse per le attività scolastiche b) Totale mancato svolgimento dei compiti assegnati <= 4 c) Comportamento gravemente scorretto e/o violento nel rapporto con il personale scolastico e/o compagni SI ricorda che ai sensi della normativa vigente, lo studente non è ammesso alla classe successiva e/o all esame di stato in casi di valutazione non sufficiente. 19

20 CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DEL VREDITO SCOLASTICO Le modalità di attribuzione del credito scolastico, pari a ¼ del punteggio finale dell Esame di Stato sono regolate dal D.M. n.99/2009. Il credito scolastico viene attribuito ad ogni studente nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni della scuola secondaria superiore in base alla media delle valutazione delle singole discipline cui concorre anche il voto di condotta, applicando l apposita tabella ministeriale: (Tabella A D.M. n dicembre 2009) MEDIA DEI VOTI III anno IV anno V anno M = <M < M < M < M L oscillazione all interno della banda avviene tenendo conto dei seguenti indicatori percentuali: - 0,30 Frequenza così suddiviso 1. 0,10 con assenze non superiori al 25% * 2. 0,20 con assenze non superiori al 15% * 1. 0,30 con assenze non superiori o uguali al 5% * per tutti coloro che hanno superato il monte orario previsto dalla normativa e in deroga sono rientrati al di sotto della soglia del 25% si concede il minimo 0,10% -0,40 Partecipazione ad attività didattico-educative extra-curriculari (PON-FIS-ASL Eventi) così suddiviso: 1. 0,10 partecipazione a una sola attività 2. 0,20 partecipazione a due attività 3. 0,30 partecipazione a tre attività 4. 0,40 partecipazione a 4 attività e oltre -0,20 Collaborazione attività formative curriculari debitamente accertate dal C.d.C. - 0,10 Certificazioni rilasciate da enti esterni accreditati e riconosciuti dal MIUR (Crediti formativi) 20

21 Non si dà luogo ad attribuzione di credito scolastico per gli anni in cui l alunno non consegue la promozione alla classe successiva. NOTA 1 : per M = 6 il valore massimo della banda di oscillazione è assegnato in base agli indicatori percentuali suindicati la cui somma complessiva deve essere superiore a 0,50; NOTA 2: la media M i cui valori decimali (X) sono compresi tra 0,10 0,50 (0,10 X 0,50) l attribuzione del valore massimo della banda di oscillazione è assegnato solo se la somma S degli indicatori percentuali è superiore a 0,50; NOTA 3: per la media M i cui valori decimali (X) sono compresi tra 0,60 0,90 (0,60 X 0,90) l attribuzione del valore massimo della banda di oscillazione è assegnato indipendentemente dagli indicatori percentuali suindicati; Per gli alunni che, in sede di scrutinio conclusivo di Giugno, abbiano riportato la sospensione del giudizio, l attribuzione del credito sarà effettuata nello scrutinio finale dopo il superamento delle prove del debito. STRATEGIE PER IL RECUPERO IN ITINERE DELLE LACUNE NON COLMATE E RISULTATI CONSEGUITI Le strategie di recupero in itinere sono finalizzate a cercare di compensare alcuni ritardi del percorso formativo, ad intervenire su difficoltà e carenze individuali e a rafforzare e consolidare obiettivi acquisiti durante il percorso curricolare. Affinché risultino maggiormente efficaci, esse si sono basate su momenti e modalità alternativi rispetto alla didattica tradizionale. Attraverso la discussione guidata, l analisi di casi semplici, lo sviluppo di esercitazioni a piccoli gruppi con successiva analisi e discussione delle soluzioni si è cercato di: - coinvolgere gli studenti nello svolgimento delle lezioni, facendo loro assumere un ruolo attivo; - dialogare con la classe canalizzando l attenzione degli allievi verso il tema trattato e verso 21

22 aspetti peculiari dello stesso; - sviluppare la creatività, la capacità di riflessione e di analisi; - ravvivare, ampliare e consolidare le conoscenze; - acquisire attitudini a esporre, relazionare e comunicare utilizzando un linguaggio appropriato; - sviluppare capacità di sintesi; - attivare e incoraggiare comportamenti partecipativi; - abituare gli studenti a comunicare e a confrontarsi in modo costruttivo. ATTIVITA DI RIORIENTAMENTO/RECUPERO MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLE ATTIVITÀ DI RECUPERO: A. Corsi di recupero: finalizzati al recupero delle insufficienze gravi e di durata non inferiore alle 12 ore, per le discipline in cui si prevede la valutazione orale, 15 ore per le discipline in cui si prevede la valutazione scritta. B. Pausa didattica antimeridiana : sospensione della normale attività curricolare per dare spazio 22

23 ad interventi di approfondimento, consolidamento e rinforzo delle conoscenze acquisite. In particolare, si darà agli alunni delle classi terze, quarte e quinte l opportunità di sentirsi protagonisti del proprio apprendimento seguendo l itinerario didattico Alunni in cattedra : una nuova modalità di apprendimento basata su un cambio di prospettiva. Saranno gli alunni in cattedra a tenere la loro lezione e a divulgare il loro sapere, creando occasioni di discussione, di confronto e di verifica tra gruppi provenienti da due o più classi in senso verticale o orizzontale. Diventeranno un unico gruppo di progetto che, sempre guidati dai loro docenti, dovranno ricercare, approfondire e analizzare assumendosi precise responsabilità. Periodo di attuazione : 2a decade di Dicembre ( nel corso del Pentamestre ), 1a decade di Marzo ( nel corso del Trimestre ). ESAME DI STATO SIMULAZIONE DELLE PROVE D ESAME Durante l anno scolastico gli studenti sono stati sottoposti a due prove di simulazione dell Esame di Stato in orario curricolare secondo il seguente calendario: Mese di Marzo: Prove simulate scritte ( Prima Prova, Seconda Prova, Terza Prova) Fine Maggio : Prova simulata colloquio 23

24 In allegato al Documento sono riportati i testi delle simulazioni della III prova di Esame realizzate nel corso del corrente anno scolastico con la relativa griglia di valutazione. TIPOLOGIA DI TERZA PROVA Per la terza prova i dipartimenti disciplinari hanno indicato come opzione preferibile la tipologia B + C composta, per ognuna delle 5 discipline coinvolte, da 2 quesiti a risposta singola e 4 quesiti a scelta multipla a 4 uscite, per un totale di 30 quesiti da svolgersi in 2 ore. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE SIMULAZIONI DELLE PROVE D ESAME Si è proceduto ad individuare i criteri di valutazione adottati nelle simulazioni delle prove d esame che di seguito si riportano. PRIMA PROVA E SECONDA PROVA Per la valutazione degli elaborati previsti per la prima e seconda prova scritta dell esame di stato si riportano in allegato le relative griglie con i criteri di valutazione. TERZA PROVA A norma di legge, la terza prova scritta, a carattere pluridisciplinare, è intesa ad accertare le conoscenze, le competenze e le capacità acquisite dal candidato, nonché le capacità di utilizzare e integrare conoscenze e competenze relative alle materie dell ultimo anno di corso, anche ai fini di una produzione scritta, orale o pratica (D.M. 390, art. 1, 18 settembre 1998). Il Consiglio di Classe ha deciso di somministrare agli allievi esempi di terza prova che prevedano le discipline di : Storia,Inglese,Diritto,Matematica e Scienze motorie. Nella costruzione della terza prova si sono tenuti in considerazione i seguenti criteri: 1. Determinare il numero di righe massime necessarie per la risposta nella tipologia B(4/5) 2. Evitare formulazioni suscettibili di interpretazioni ambigue 1. Valutare bene il tempo necessario ad uno studente di media capacità per concludere la prova Per la tipologia B : 1 punto per ogni risposta completa ed esauriente 0,50 per risposte essenziali con qualche imprecisione 0 punti per le risposte errate o mancanti Per la tipologia C : 0,25 punti per ogni risposta esatta, 0 punti per le risposte errate/non date. CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO Il colloquio si svolge su argomenti di interesse pluridisciplinare attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell ultimo anno di corso. Pur garantendo il sostegno e la guida richiesti dagli studenti nel corso del lavoro di ricerca e tenuto conto della normativa vigente, laddove nella conduzione del colloquio si fa esplicito riferimento all eventuale presentazione, da parte dei candidati, di argomenti introdotti mediante la proposta di un testo, di un documento, di un progetto o di altra questione di cui il candidato individua le componenti culturali, discutendole, preparato durante l anno scolastico anche con l ausilio dei docenti della classe, il Consiglio di Classe vuole sottolineare la caratteristica personale del lavoro di approfondimento, attraverso il quale gli studenti hanno effettuato una ricerca comparata con strumenti diversi (libri di testo, lavoro di ricerca in biblioteca, internet), utilizzando nel modo migliore il tempo a loro disposizione ed organizzando l esposizione in modo coerente e coeso, nonché con chiarezza e proprietà di linguaggio. 24

25 Agli studenti sono state richieste in forma cartacea la mappa concettuale e la motivazione del progetto, lasciando ad ogni alunno la facoltà di presentare il proprio approfondimento con gli strumenti che riterrà opportuni. Vengono indicati i seguenti criteri per la valutazione del colloquio (Art. 4, comma 5 del Regolamento sulla disciplina degli esami di Stato, DPR 323/98): Il colloquio tende ad accertare: 1. Padronanza della lingua 2. Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite 3. Capacità di collegare nell argomentazione le conoscenze acquisite 4. Capacità di discutere e di approfondire i diversi argomenti Alla luce di quanto sopra esposto, i criteri adottati per la valutazione del colloquio sono stati : 1. Padronanza della lingua 2. Capacità di esposizione e argomentazione 3. Livello di utilizzazione delle conoscenze 4. Capacità di operare collegamenti 5. Originalità ed elaborazione critica La relativa griglia di valutazione è riportata in allegato. ATTIVITA COMPLEMENTARI ED INTEGRATIVE Gli allievi hanno usufruito di numerose attività para ed extrascolastiche,che hanno notevolmente contribuito alla loro crescita umana e culturale. Si riportano di seguito le attività complementari ed integrative svolte dalla classe lungo l arco del percorso di studi post-qualifica. 25

26 A.S. ATTIVITÀ 2013/ /2014 EVENTI, MANIFESTAZIONI e CONVEGNI Giornata Nazionale dell Unità d Italia 153 dell Unità d Italia (Produzione di 3 video: La Resistenza, Storia di Italia e storia dei giovani, Sandro Pertini). Convegno-dibattito Spegniamo la terra dei fuochi, accendiamo l amore per la nostra terra presso il Teatro Gelsomino di Afragola Convegno-dibattito Incontro con il vice presidente della Camera dei Deputati On. Luigi Di Maio presso l Aula Magna dell Istituto Convegno-dibattito I giovani interrogano la storia. Incontro con il presidente della Comunità ebraica di Napoli presso l ITGS Dalla Chiesa di Afragola Convegno-dibattito La didattica multimediale. Nuove metodologie per una scuola moderna presso il Maschio Angioino-Napoli Convegno-dibattito Adotta una vittima delle mafie presso la Biblioteca Comunale di Afragola ATTIVITA PROGETTUALI Progetto curriculare: Smonta il bullo Itinerari didattici curriculari Alunni in cattedra : Le 3 R della Resistenza Progetto extra-curriculare: Sperimentazione CLIL Towards Ithaca (Percorsi di letteratura italiana e letteratura inglese) Progetto Accoglienza: Presentazione del corso di studi agli alunni delle classi prime 2013/2014 CONCORSI Partecipazione al concorso: Memorie Migranti X Edizione Concorso per la migliore testimonianza video sul tema dell emigrazione italiana all estero. ATTIVITA DI ORIENTAMENTO IN USCITA Partecipazione all Open Day presso l Uniparthenope di Napoli Incontro informativo sui corsi di laurea offerti dall Università Suor Orsola Benincasa di Napoli presso l Aula Magna del nostro Istituto Incontro informativo sulle opportunità professionali offerte dall Esercito Italiano presso l Aula Magna del nostro Istituto Visita presso la Capitaneria di Porto di Napoli per orientamento al lavoro Progetto Giovani e Impresa in collaborazione con IGS srl Impresa Sociale (percorso di orientamento al lavoro svolto presso il nostro Istituto) 26

27 Progetto Educazione finanziaria e cittadinanza : l Economia a scuola (Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza ). VISITE GUIDATE Visita guidata : Roma (centro storico e Camera dei Deputati) 27

28 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Il progetto formativo di alternanza scuola lavoro in azienda risponde ai bisogni individuali di formazione e istruzione e si presenta come un offerta formativa coerente ai bisogni di un sapere professionale adeguato alle nuove esigenze del territorio e persegue le seguenti finalità: 1. attuare modalità di apprendimento che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l esperienza pratica; 2. arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici con competenze spendibili nel mercato del lavoro; 3. acquisire attitudini e atteggiamenti orientati all inserimento nei diversi ambiti di attività professionale; 4. apprendere capacità operative riferite allo svolgimento dello specifico ruolo lavorativo 5. favorire l orientamento degli studenti per valorizzarne le vocazioni e gli interessi personali. La presenza in azienda dello studente, dunque, diventa un importante momento di formazione professionale in cui rafforzare la dimensione culturale della professionalità propria delle scelte di indirizzo. Nello specifico l alternanza è sviluppata in modo da consentire allo studente di esercitare nel concreto le conoscenze del settore Socio-sanitario,acquisite in ambito scolastico. Il tirocinio formativo e di orientamento non costituisce rapporto di lavoro. FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI Il progetto si prefigge le seguenti specifiche finalità. 1. inserire gli allievi in un ambiente di lavoro nel quale possano mettere a frutto, in modo autonomo e responsabile, le conoscenze e le competenze apprese in ambito scolastico. 2. permettere agli studenti l acquisizione di nuove conoscenze, procedure e linguaggi. 3. migliorare, negli allievi, le capacità relazionali, il senso di responsabilità e l autonomia e la capacità di autovalutarsi. 4. far utilizzare agli studenti la strumentazione tecnica, disponibile presso i diversi ambienti di lavoro. 28

29 5. favorire, negli studenti, il processo di orientamento: verifica dei propri interessi, attitudini e conoscenze utili per future scelte professionali. 6. rispondere alle esigenze del territorio nella formazione professionale 7. sviluppare capacità progettuali, organizzative ed imprenditoriali legate alla valorizzazione del patrimonio culturale. 8. far conoscere agli allievi i valori di riferimento in ambito lavorativo, l organizzazione e le norme di comportamento. 9. far conoscere alle aziende potenziali collaboratori. 10. sviluppare un integrazione tra il sistema scolastico e quello lavorativo DESCRIZIONE FIGURA PROFESSIONALE ESPERTO IN ATTIVITA LUDICO ESPRESSIVE La figura professionale si rivolge a chi vuole diventare operatore nell ambito dei servizi socio educativo culturale, per svolgere la propria attività nei riguardi di soggetti di diversa età, per promuovere e contribuire allo sviluppo delle potenzialità di crescita personale e / o di inserimento e partecipazione sociale. La figura dell esperto attraverso una partecipazione organizzata, ha come obbiettivi il raggiungimento, il mantenimento o il ripristino del benessere psico-fisico, l espressione e il miglioramento degli stili di vita, lo sviluppo delle relazioni sociali e l ottenimento di prestazioni gratificanti o competitive. L esperto in attività ludico espressive lavora negli atelier, in strutture socio educative, organizzando attività di animazione, manipolazione, artistico espressive e di socializzazione. I compiti principali si possono così sintetizzare: 1. Analisi della situazione, cioè la raccolta di informazioni relative all ambiente sociale in cui bisogna intervenire 2. Valutazione della situazione, correlare le informazioni raccolte alla situazione specifica che è stata presa in considerazione al fine di formulare un progetto di intervento 3. Fissazione degli obiettivi. L obiettivo principale è quello di produrre un cambiamento per ottenere un miglioramento del problema, individuando le strategie e le tecniche. 4. Attivazione del piano, verifica dell andamento del processo di aiuto e dei risultati ottenuti 5. Conclusione del progetto attraverso la verifica degli obiettivi raggiunti e prefissati Le competenze di questa figura professionale possono essere distinte in: 1. Competenze chiave : Socializzazione, Integrazione, Interventi. 2. Competenze Tecnico-Professionali: 1. Capacità comunicativa-relazionale-ascolto attivo; 2. Capacità organizzativa-progettazione; 3. Capacità osservazione-rilevazione dei bisogni e rilevazione delle caratteristiche dei contesti; Conoscenza di una vasta gamma di attività ludico-espressive che favoriscono le dinamiche di gruppo e le relazioni interpersonali. STRUTTURA DEL PROGETTO Sinteticamente, il progetto prevede due tipologie di momenti formativi e di interazione fra i tre soggetti coinvolti: Scuola, Azienda, Studente. 29

30 1. Formazione teorica in aula, da parte del docente esperto interno mirata ai temi dell orientamento al lavoro. 2. Formazione teorica in aula, propedeutica allo stage in azienda da parte del tutor aziendale. Formazione diretta in azienda tramite un periodo di stage aziendale. 3. Valutazione da parte del tutor scolastico e del tutor aziendale dell intero percorso, tramite l osservazione del comportamento, delle procedure operative e delle dinamiche comunicative attuate dagli studenti. 4. Raccolta delle valutazioni su apposita modulistica. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO Il corso di alternanza scuola-lavoro nella classe V As è stato realizzato in collaborazione con l AIAS di Cicciano (NA). È stato strutturato in 132 ore complessive: 66 ore nell anno scolastico 2012/2013, 66 ore nell anno scolastico 2013/2014 suddivise rispettivamente in quattro moduli: 1. modulo di orientamento in ingresso 9 ore 2. modulo di simulazione in laboratorio 15 ore 3. modulo di tirocinio in azienda 39 ore 4. modulo di orientamento in uscita 3 ore L orientamento in ingresso: La fase di orientamento in ingresso ha la finalità formativa di fornire agli allievi gli strumenti per accrescere il livello di consapevolezza, la capacità di lettura dei fenomeni, la competenza di analisi e di valutazione critica, lo sviluppo di metodologie attive. L intervento orientativo assume una funzione di consulenza alla persona e di accompagnamento nel percorso di conoscenza del sé e del contesto professionale e socio - culturale di riferimento. Rappresenta un percorso di conoscenza del fare, del capire, interpretare e valutare, teso a favorire un servizio efficiente ma soprattutto valorizzato dal rispetto delle norme e delle procedure. Sarà privilegiato: 1. l ascolto attivo 2. la comunicazione facilitata ed efficace 3. la definizione del gruppo e la costruzione del gruppo (team building) 4. progettazione di interventi La seconda fase, della durata di 3 ore, rappresenta un percorso di esplorazione della figura professionale del settore attraverso la ricerca e l analisi delle variabili quali-quantitative che caratterizzano i trend di crescita del settore di riferimento. Nella fase di simulazione in laboratorio, della durata di 12 ore, propedeutica all ingresso del gruppo in azienda, ha la finalità di trasferire le conoscenze relative alla realtà aziendale nella quale saranno collocati, anche con riferimento ai processi gestionali ed organizzativi. In accordo con il tutor aziendale, saranno curate le competenze necessarie allo svolgimento del ruolo cui sarà assegnato l allievo, specificando le attività da svolgere e i compiti lavorativi proposti: 1. Conoscere la realtà organizzativa in cui operare 2. Comprendere la realtà aziendale di riferimento 3. definire ruoli e compiti attraverso la tecnica del role-play. La fase di tirocinio ha rappresentato un momento di formazione e di orientamento al lavoro e ha visto gli studenti impegnati in una concreta esperienza di lavoro che ha permesso di rafforzare le conoscenze,le attitudini e gli interessi e aumentare il grado di consapevolezza e di motivazione attraverso una verifica sul 30

31 campo dei propri punti di forza e di debolezza. E' stata registrata un attiva partecipazione da parte degli studenti soprattutto durante la preparazione del materiale per la gestione degli eventi. Gli studenti hanno apprezzato le attività svolte, ma soprattutto la possibilità che gli è stata concessa di partecipare a queste ore di formazione centrate su temi che, a breve, nel passaggio dal mondo della scuola e quello del lavoro, si ritroveranno a vivere concretamente in prima persona. Gli obiettivi prioritari che il tirocinio ha conseguito sono stati individuati in: 1. Applicazione in ambito lavorativo della comunicazione interpersonale. Verifica delle capacità di attitudini personali all interno della relazione con i colleghi e con la persona disabile. 2. Partecipare ad una esperienza di lavoro concreto, comprendendo la funzione dell organizzazione aziendale, i ruoli e le mansioni delle figure professionali che operano nel campo riabilitativo e socio sanitario. 3. Acquisizione di competenze specifiche (privilegiando gli approcci attivi come: problem solving, lavoro in team, gestione dell imprevisto, attribuzione di responsabilità nell espletamento delle funzioni, apprendimento dell errore, razionalizzazione e capitalizzazione dell esperienza attraverso la registrazione sistematica dei diversi aspetti dell esperienza, da parte dell allievo). 4. Stabilire rapporti professionali con il management dell azienda ospitante. 5. Sviluppare competenze specifiche nell utilizzo di strumenti operativi di tipo cognitivo comportamentale, nella gestione di utenti con disabilità. Il modulo di orientamento in uscita avrà come finalità la verifica dei livelli di competenze acquisite durante il percorso formativo e di indicare le modalità di accesso al mercato del lavoro e di verifica dei livelli di competenze acquisite durante il percorso formativo, anche ai fini di una valutazione dell efficacia delle attività svolte. Nello svolgimento dei vari moduli sono stati utilizzati i seguenti strumenti e le seguenti tecniche didattiche: 6. lezione frontale 7. lezione problematico dialogica 8. discussione guidata 9. lavori di gruppo 10. fruizione di prodotti multimediali Gli studenti hanno affrontato l esperienza proposta con interesse ed entusiasmo,collaborando in maniera attiva e coinvolgente in tutte le attività proposte. Tale orientamento ha permesso di ampliare significativamente l'offerta formativa in ambito professionale, consentendo agli alunni di acquisire nuove e preziose competenze spendibili in un esteso numero di ambiti lavorativi specifici. ALLEGATI AL PRESENTE DOCUMENTO 1. Esempi di III prova proposte come simulazioni 2. Griglie di valutazione relative alla I, II e III prova scritta e colloquio. 31

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