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1 Programma Operativo Regionale (POR FESR) Cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) Adottato dalla Commissione Europea con Decisione C(2015) 923 del 12 febbraio 2015 Competitività tività Sviluppo Crescita Innovazione Ricerca Sostenibilità Aprile 2015

2 La strategia del Il Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (POR FESR) di Regione Lombardia mette a disposizione, per investimenti, circa un miliardo ( ) di euro individuando come obiettivo prioritario quello della crescita economica, produttiva e sociale del territorio e del tessuto produttivo regionale. Il POR FESR promuove un modello di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva in linea con gli obiettivi individuati dalla Strategia Europa 2020 e con le politiche regionali di sviluppo a favore della produttività e della competitività delle imprese e dell intero sistema territoriale. 2 La costruzione del Programma: percorso partecipativo Il POR FESR, nel fare propri gli obiettivi dalla Strategia Europa 2020, ha ulteriormente rafforzato la propria strategia complessiva di intervento, introducendo anche alcuni elementi di discontinuità col passato così da rendere il sistema imprenditoriale lombardo capace di affrontare le sfide che il mercato internazionale pone e di sfruttare le opportunità che offre. La strategia del POR (obiettivi, risultati e azioni) è stata costruita considerando gli orientamenti europei e nazionali per il periodo (oltre alla Strategia Europa 2020, anche il Quadro Strategico Comune, il Position Paper dei servizi della Commissione Europea per l Italia, l Accordo di Partenariato italiano e il Programma Nazionale di Riforma 2014) e i principali fabbisogni regionali emersi da analisi e valutazioni del contesto e da un costante confronto con le parti socio-economiche, gli enti locali e gli attori chiave del territorio. Una scelta che consente di attivarsi in modo da rispondere alle reali esigenze del sistema economico e sociale lombardo, attraverso la lettura delle opportunità e delle fragilità del sistema produttivo territoriale, individuando, come strada per rimettere in moto un percorso di crescita, l incremento della produttività e della competitività del sistema. Le principali sfide da affrontare La strategia del POR FESR sostiene un modello di crescita che punta sulla ricerca e sull innovazione, anche grazie alla diffusione delle nuove tecnologie, e promuove un uso intelligente delle risorse e una gestione equilibrata del patrimonio naturalistico e culturale. La visione di sviluppo che il POR FESR fa propria prevede anche la messa in campo di azioni che possano prevenire l esclusione sociale delle fasce di popolazione economicamente, socialmente o culturalmente più deboli, attivando ad esempio forme di sostegno per favorire l inclusione abitativa. Crescita intelligente La strategia del POR FESR punta alla costruzione di un ecosistema dell innovazione, dove questa sia sostenuta in modo continuativo e capillare, in coerenza con l Iniziativa Faro europea l Unione dell innovazione.

3 L azione del POR FESR pertanto è orientata a: favorire l innovazione nelle micro, piccole e medie imprese sia attraverso il ricorso a servizi di eccellenza reperibili nel sistema regionale sia attraverso percorsi di affiancamento imprenditoriale (forme di temporary management) favorire le attività collaborative di ricerca e sviluppo sostenendo progetti complessi di dimensione significativa finalizzati al rafforzamento delle competenze dei soggetti operanti nell ambito della ricerca, sviluppo e innovazione (R&S&I) favorire le reti e le sinergie tra differenti soggetti imprenditoriali e il sistema della ricerca favorire la domanda pubblica di ricerca, sviluppo e innovazione per migliorare la sostenibilità dei servizi e ottimizzare la spesa pubblica attraverso gli appalti pubblici pre-commerciali 3 Gli interventi a favore della R&S&I, in particolare nel settore produttivo, si inseriscono nell ambito strategico esclusivo della Strategia regionale di specializzazione intelligente per la ricerca e l innovazione - Smart Specialisation Strategy (Strategia S3), basata sulla scelta di priorità legate ad ambiti applicativi caratterizzati da significative potenzialità di ritorno tecnologico e industriale. La Strategia S3 regionale individua aree di specializzazione, intorno alle quali concentrare le risorse disponibili, declinate in programmi di lavoro che definiscono le tematiche oggetto di specifici bandi del POR. Altro fattore del POR FESR per una crescita intelligente è il sostegno alla competitività delle imprese e del sistema imprenditoriale per soddisfare le reali esigenze del sistema produttivo lombardo e risponde agli obiettivi dell Iniziativa Faro europea Una politica industriale per l era della globalizzazione. La strategia del Programma è coerente con le priorità individuate nel Documento Strategico per le Politiche Industriali di Regione Lombardia , che costituiscono anche i principi guida della legge regionale n. 11/2014 finalizzata al rilancio della competitività e allo sviluppo di un ambiente favorevole per le imprese, in linea con quanto proposto dallo Small Business Act. In questo ambito, l azione del POR FESR è orientata a: promuovere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese, il rilancio di quelle esistenti e lo sviluppo di nuovi modelli di attività, con particolare riferimento alla filiera culturale/turistica/commerciale promuovere l internazionalizzazione delle imprese (export) e incrementare la capacità di attrarre investimenti esteri migliorare l accesso al credito, sostenendo una rinnovata e selettiva accumulazione di capitale produttivo nei cicli produttivi e attenuando il credit crunch attraverso lo sviluppo di nuovi percorsi di crescita delle imprese

4 Il POR sostiene la competitività delle imprese anche attraverso la disponibilità e l accesso ad adeguate tecnologie dell informazione e della comunicazione (ICT). Si tratta di elementi essenziali per una crescita intelligente e condizione fondamentale per rendere smart qualsiasi policy di specializzazione del territorio, in un contesto in cui le economie nazionali e regionali non possono sottrarsi al confronto con player internazionali fortemente competitivi sul mercato globale. La riduzione del digital divide e la diffusione della connettività a Banda Ultralarga, soprattutto nel tessuto imprenditoriale, sono ulteriori elementi su cui si concentra l azione del POR FESR per rafforzare la competitività e l attrattività del territorio, in coerenza con l Agenda Digitale Lombarda che si colloca in linea con gli obiettivi dell Agenda Digitale Europea e dell Iniziativa Faro europea l Unione dell innovazione. Ciò ha un impatto positivo anche nell efficienza della Pubblica Amministrazione e nella qualità di vita dei cittadini. 4 Crescita sostenibile La strategia del POR FESR punta alla costruzione di un economia che usi le risorse in modo efficiente, assuma il ruolo di guida nello sviluppo di nuove tecnologie e processi e sfrutti le reti su scala comunitaria sostenendo così i vantaggi competitivi delle imprese, in linea con l Iniziativa Faro Un Europa efficiente sotto il profilo delle risorse. In questa ottica, in coerenza con quanto previsto dal Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) e dal Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell Aria (PRIA), l azione del POR FESR è orientata a: ridurre i consumi energetici negli edifici pubblici e negli impianti di illuminazione pubblica incrementare la mobilità sostenibile nelle aree urbane e metropolitane Il POR intende inoltre individuare il fabbisogno di forza lavoro qualificata, anche in termini di competenze, e supportare l adattamento delle qualifiche professionali ai mutamenti del mercato del lavoro, al fine di migliorarne l occupabilità grazie alla creazione di nuovi posti di lavoro nei settori della green economy. Crescita inclusiva La strategia del POR FESR si concretizza inoltre nella sperimentazione di politiche alla scala urbana, per lo sviluppo sostenibile ed inclusivo, attraverso interventi sulle dinamiche abitative, che hanno come filo conduttore il tema dell Inclusione Sociale. Si tratta di progetti integrati per la riqualificazione di quartieri a prevalente edilizia residenziale pubblica attraverso la compresenza di azioni sia di natura infrastrutturale (riqualificazione degli edifici residenziali, efficientamento energetico, ecc.) sia immateriale (sostegno alle persone più fragili, mediazione culturale, ecc.). Il POR contribuisce alla crescita inclusiva anche attraverso l azione per le Aree Interne, caratterizzata da un approccio allo sviluppo territoriale di scala vasta. Le Aree Interne sono territori che si caratterizzano per isolamento geografico, calo demografico e bassi livelli dei servizi essenziali al cittadino. In questi territori si interviene attraverso il coordinamento di politiche ordinarie (per la mobilità, l istruzione e la sanità) con i fondi della programmazione comunitaria ,

5 destinati a politiche di sviluppo, allo scopo di promuovere la crescita attraverso la valorizzazione delle risorse locali (beni culturali, attrattori turistici, risorse naturali, ecc.). Inoltre, sostenendo la territorializzazione delle politiche, il POR intende valorizzare l attuazione della Strategia Macroregionale Alpina e il Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Svizzera. Il POR attuerà la propria strategia per lo sviluppo del territorio promuovendo, tra gli altri, progetti complessi e multidisciplinari di investimento che valorizzino le risorse endogene (capitale umano, dotazione infrastrutturale e attrezzature/ strumentazioni avanzate e competitive anche a livello internazionale, posizionamento strategico dell ecosistema dell innovazione, ecc.), le collochino in sinergia tra loro e garantiscano il coinvolgimento e il collegamento di qualificati soggetti del territorio nell ambito dei cluster tecnologici lombardi e nazionali. 5 La Strategia regionale di Specializzazione Intelligente - Smart Specialisation Strategy (S3) Coerentemente con gli orientamenti comunitari, che individuano nell innovazione e nella ricerca i pilastri per una crescita intelligente, Regione Lombardia ha definito la propria Strategia regionale di specializzazione intelligente per la ricerca e l innovazione - Smart Specialisation Strategy (S3) che delinea, articolandola su priorità legate ad ambiti applicativi promettenti e sfidanti, le 7 Aree di Specializzazione (AdS) dell Aerospazio, Agroalimentare, Eco-industria, Industria della salute, Industrie creative e culturali, Manifatturiero avanzato e Mobilità sostenibile, a cui si aggiunge Smart Cities & Communities, un driver fondamentale per l aggregazione di competenze facenti capo a più AdS. In attuazione della Strategia S3 sono stati definiti i Programmi di Lavoro Ricerca e Innovazione delle AdS e la loro lettura trasversale in chiave Smart Cities & Communities per il biennio Un ulteriore risultato ottenuto nell ambito del percorso della complessa azione di governance orientata a massimizzare la sinergia tra le iniziative e a valorizzare i settori strategici e prioritari per la competitività territoriale. Nei Programmi di Lavoro, per ogni AdS, sono state individuate macrotematiche e temi che vanno a declinare meglio le traiettorie di ricerca e sviluppo a maggiore impatto industriale, sociale e di crescita del capitale umano sul territorio lombardo. A conclusione del biennio di riferimento, verrà effettuata un analisi delle iniziative avviate e dei primi risultati emersi al fine di supportare la definizione dei Programmi di Lavoro per il biennio successivo, nell ottica di garantire un costante miglioramento dell impatto dell azione regionale. L integrazione tra fondi FESR e FSE In discontinuità con il passato, Regione Lombardia ha scelto di fondare la costruzione e l attuazione della strategia del POR FESR sul principio chiave dell integrazione con il POR FSE (Fondo Sociale Europeo) attraverso l individuazione di un unica Autorità di Gestione, nell ottica di una trasversalità e complementarietà tra i Programmi, costruiti in parallelo, volta a massimizzare le ricadute sul territorio con particolare riferimento alle politiche di sviluppo territoriale (strategia turistica delle Aree Interne e azioni per lo Sviluppo Urbano Sostenibile).

6 La struttura del Il POR FESR articola la propria strategia focalizzandola su 7 Assi prioritari tra loro coerenti e integrati declinati in uno o più obiettivi specifici (OS) e relativi risultati attesi, a cui sono correlate le azioni che saranno cofinanziate dal Programma. Il conseguimento degli obiettivi specifici e delle relative azioni è misurato attraverso un set di indicatori di risultato e realizzazione Assi prioritari Obiettivi Specifici (OS) Azioni Indicatori di risultato e realizzazione Gli Assi prioritari Asse I Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l innovazione Asse II Migliorare l accesso alle tecnologie dell informazione e della comunicazione, nonché l impegno e la qualità delle medesime OS: Azioni: Indicatori: Esplicitano le finalità degli interventi (risultati attesi) Mezzo con cui raggiungere gli OS Strumenti per la misurazione degli avanzamenti delle policy Asse III Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese Asse IV Sostenere la transizione verso un economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori Asse V Sviluppo urbano sostenibile Asse VI Strategia turistica delle Aree Interne Asse VII Assistenza tecnica

7 Asse I Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l innovazione Dotazione finanziaria: euro (pari al 36,00% rispetto alle risorse totali del POR) Asse I I temi della ricerca, sviluppo e innovazione (R&S&I), nel quadro di riferimento esclusivo della Strategia regionale di specializzazione intelligente per la ricerca e l innovazione - Smart Specialisation Strategy (Strategia S3), rappresentano l elemento centrale del POR FESR. L Asse I supporta il sistema lombardo della R&I valorizzando ambiti, domini tecnologici ed eccellenze regionali e incentivando i meccanismi di trasferimento tecnologico per creare esternalità positive sul sistema imprenditoriale. Le risorse assegnate sono commisurate all obiettivo del Programma di ridurre, nel periodo , il gap rispetto al target della Strategia Europa 2020 in termini di spesa in R&S sul PIL. Obiettivi specifici e relative azioni 1 Incremento dell attività di innovazione delle imprese (rif. 1b.1) aumentando la quota di imprese che praticano attività di R&S in collaborazione con soggetti esterni Sostegno per l acquisto di servizi per l innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale delle imprese (rif. I.1.b.1.1) Sostegno alla valorizzazione economica dell innovazione attraverso la sperimentazione e l adozione di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e nelle formule organizzative, nonché attraverso il finanziamento dell industrializzazione dei risultati della ricerca (rif. I.1.b.1.2) Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi (rif. I.1.b.1.3) 2 Rafforzamento del sistema innovativo regionale e nazionale (rif. 1b.2) aumentando l incidenza della spesa totale sostenuta per attività di R&S sul PIL Azioni di sistema per il sostegno alla partecipazione degli attori dei territori a piattaforme di concertazione e reti nazionali di specializzazione tecnologica, come i Cluster Tecnologici Nazionali, e a progetti finanziati con altri programmi europei per la ricerca e l innovazione, come Horizon 2020 (rif. I.1.b.2.1) Supporto alla realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo su poche aree tematiche di rilievo e all applicazione di soluzioni tecnologiche funzionali alla realizzazione delle strategie di S3 (rif. I.1.b.2.2) 7 3 Promozione di nuovi mercati per l innovazione (rif. 1b.3) ottimizzando la spesa pubblica con un efficientamento dei servizi Rafforzamento e qualificazione della domanda di innovazione della PA attraverso il sostegno ad azioni di Precommercial Public Procurement e di Procurement dell innovazione (rif. I.1.b.3.1) Principali beneficiari Imprese anche in forma aggregata, organismi di ricerca, Cluster Tecnologici Lombardi, Finanziaria Regionale, Regione Lombardia, Pubbliche Amministrazioni locali, Centri di Ricerca e Trasferimento Tecnologico (CRTT)

8 I Asse II Asse II Migliorare l accesso alle tecnologie dell informazione e della comunicazione, nonché l impegno e la qualità delle medesime Dotazione finanziaria: euro (pari al 2,06% rispetto alle risorse totali del POR) L'infrastrutturazione del territorio finalizzata alla riduzione del digital divide rappresenta un fattore abilitante di crescita competitiva, motivo per cui l Asse II finanzia investimenti mirati all infrastrutturazione digitale incentivando lo sviluppo di reti a banda ultralarga, in particolare nelle aree industriali lombarde, in adesione alla Strategia Nazionale di riferimento. Obiettivi specifici e relative azioni 8 1 Riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di connettività in banda ultralarga (rif. 2a.1) estendendo la copertura a banda ultralarga a 100Mbps Contributo all attuazione del Progetto Strategico Agenda Digitale per la Banda Ultra Larga e di altri interventi programmati per assicurare nei territori una capacità di connessione a almeno 30 Mbps, accelerandone l attuazione nelle aree produttive, nelle aree rurali e interne, rispettando il principio di neutralità tecnologica nelle aree consentite dalla normativa comunitaria (rif. II.2.a.1.1) Principali beneficiari Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Lombardia, operatori delle telecomunicazioni

9 Asse III Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese Dotazione finanziaria: euro (pari al 30,36% rispetto alle risorse totali del POR) Migliorare la competitività delle imprese, fin dalla nascita e per tutto il percorso di crescita e consolidamento, rientra nella strategia complessiva del POR per il rilancio del sistema imprenditoriale regionale. L Asse III supporta interventi a sostegno delle attività delle piccole e medie imprese, con particolare attenzione al miglioramento dell accesso al credito, e a favore della valorizzazione delle destinazioni turistiche e degli attrattori regionali. Obiettivi specifici e relative azioni 1 Nascita e consolidamento delle micro, piccole e medie imprese (rif. 3a.1) aumentando il tasso di sopravvivenza a tre e cinque anni Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraverso incentivi diretti, sia attraverso l offerta di servizi, sia attraverso interventi di micro-finanza (rif. III.3.a.1.1) 2 Incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi (rif. 3b.1) favorendone l incremento qualitativo Progetti di promozione dell export, destinati a imprese e loro forme aggregate su base territoriale o settoriale (rif. III.3.b.1.1) Creazione di occasioni di incontro tra imprenditori italiani ed esteri finalizzati ad attrarre investimenti e a promuovere accordi commerciali e altre iniziative attive di informazione e promozione rivolte a potenziali investitori esteri (rif. III.3.b.1.2) 9Asse III 3 Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali (rif. 3b.2) valorizzando un nuovo posizionamento strategico della Lombardia sul turismo, sulla cultura e sull attrattività diffusa orientato ad aumentare il numero di clienti/visitatori Supporto allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali del territorio, anche attraverso l integrazione tra imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo, e delle filiere dei prodotti tradizionali e tipici (rif. III.3.b.2.1) Sostegno ai processi di aggregazione e integrazione tra imprese (reti di imprese) nella costituzione di un prodotto integrato nelle destinazioni turistiche (rif. III.3.b.2.2) Sostegno alla competitività delle imprese nelle destinazioni turistiche, attraverso interventi di qualificazione dell'offerta e innovazione di prodotto/servizio, strategica ed organizzativa (rif. III.3.b.2.3) 4 Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo (rif. 3c.1) incrementando il tasso di innovazione del sistema produttivo Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale (rif. III.3.c.1.1)

10 Asse III 5 Miglioramento dell accesso al credito, del finanziamento delle imprese e della gestione del rischio in agricoltura (rif. 3d.1) favorendone la disponibilità per il sistema imprenditoriale Potenziamento del sistema delle garanzie pubbliche per l espansione del credito in sinergia tra sistema nazionale e sistemi regionali di garanzia, favorendo forme di razionalizzazione che valorizzino anche il ruolo dei confidi più efficienti ed efficaci (rif. III.3.d.1.1) Promozione e accompagnamento per l utilizzo della finanza obbligazionaria innovativa per le PMI (rif. III.3.d.1.2) Contributo allo sviluppo del mercato dei fondi di capitale di rischio per lo start up d impresa nelle fasi pre-seed, seed e early stage (rif. III.3.d.1.3) Principali beneficiari 10 Imprese anche in forma aggregata, Finanziaria Regionale, reti contratto, reti soggetto, cluster e altre forme strutturate di aggregazione di imprese, Regione Lombardia, Camere di Commercio, Enti Locali, Enti e operatori fieristici, Associazioni e Fondazioni purchè iscritte al REA - repertorio economico amministrativo, Enti gestori di Aree Protette, Confidi, istituti di credito, operatori di capitale di rischio e piattaforme di crowdfunding

11 Asse IV Sostenere la transizione verso un economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori Dotazione finanziaria: euro (pari al 20,05% rispetto alle risorse totali del POR) Asse IV Per contribuire a contenere le emissioni di carbonio e ridurre, nel periodo , il gap rispetto al target della Strategia Europa 2020, l Asse IV supporta interventi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici nel settore pubblico (edifici pubblici e impianti di illuminazione pubblica) ed interventi finalizzati alla promozione di strategie a bassa emissione di carbonio nelle aree urbane e metropolitane, in coerenza con gli strumenti regionali di settore (Piano Energetico Ambientale Regionale PEAR e Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell Aria - PRIA). Obiettivi specifici e relative azioni 1 Riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non residenziali e integrazione di fonti rinnovabili (rif. 4c.1) favorendo la diminuzione dei consumi energetici della Pubblica Amministrazione Promozione dell eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l utilizzo di mix tecnologici (rif. IV.4.c.1.1) Adozione di soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica, promuovendo installazioni di sistemi automatici di regolazione (rif. IV.4.c.1.2) 2 Aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane (rif. 4e.1) favorendo l utilizzo di mezzi pubblici di trasporto da parte degli utenti Sviluppo delle infrastrutture necessarie all utilizzo del mezzo a basso impatto ambientale anche attraverso iniziative di charging hub (rif. IV.4.e.1.1) Rinnovo del materiale rotabile (rif. IV.4.e.1.2) 11 Principali beneficiari Comuni anche in forma associata, partenariati pubblico-privati, imprese, enti no-profit, Finanziaria Regionale, Enti locali, società pubbliche e a partecipazione a maggioranza pubblica, Enti pubblici e soggetti proprietari o gestori di aree ad uso pubblico, Regione Lombardia, Enti Territoriali, gestori TPL/Rete Ferroviaria/SFR, concessionario rete ferroviaria regionale, operatore ferroviario gestore del servizio

12 Asse V Asse V Sviluppo urbano sostenibile Dotazione finanziaria: euro (pari al 6,18% rispetto alle risorse totali del POR) La consapevolezza dell esistenza di quartieri di edilizia residenziale pubblica, nell area metropolitana milanese, caratterizzati da degrado degli edifici, dove si concentrano popolazioni fragili, soggette a povertà, e dove lo spazio pubblico è anch esso oggetto di degrado, ha portato a dedicare l Asse V al tema dell inclusione sociale e abitativa in area urbana. Il problema è affrontato attraverso l attivazione di più linee d azione, chiamate a dialogare tra loro in un progetto integrato di riqualificazione urbana, con un approccio integrato che consideri sia la dimensione edilizia che quella socio economica dei quartieri. L attuazione dell Asse V sarà supportata da azioni di natura sociale a valere sul POR FSE con risorse fino a un massimo di euro Obiettivi specifici e relative azioni Gli obiettivi concorrono trasversalmente al perseguimento del risanamento dei quartieri oggetto di intervento localizzati nel Comune di Milano e nel Comune di Bollate. 1 Diffusione e rafforzamento delle attività economiche a contenuto sociale (rif. 3.c.1) riconoscendo l importanza dell incontro tra economia e società e offrendo ai cittadini lavoro e servizi Sostegno all avvio e rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili e beni pubblici non prodotti dal mercato (rif. V.3.c.1.1) 2 Riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non residenziali e integrazione di fonti rinnovabili (rif. 4.c.1) migliorando la qualità dello spazio pubblico (edifici e strade) anche allo scopo di cambiarne la percezione nel contesto cittadino Promozione dell eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l utilizzo di mix tecnologici (rif. V.4.c.1.1) Adozione di soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica, promuovendo installazioni di sistemi automatici di regolazione (sensori di luminosità, sistemi di telecontrollo e di telegestione energetica della rete) (rif. V.4.c.1.2) 3 Riduzione del numero di famiglie con particolari fragilità sociali ed economiche in condizioni di disagio abitativo (rif. 9.b.1) sostenendo la riqualificazione edilizia degli immobili e il miglioramento delle condizione abitative delle famiglie Interventi di potenziamento del patrimonio pubblico esistente e di recupero di alloggi di proprietà pubblica per incrementare la disponibilità di alloggi sociali e servizi abitativi per categorie (persone e nuclei familiari) fragili per ragioni economiche e sociali. Interventi infrastrutturali finalizzati alla sperimentazione di modelli innovativi sociali e abitativi per categorie molto fragili (rif. V.9.b.1.1) Principali beneficiari Imprese sociali (legge 118/2005), Pubbliche Amministrazioni, Aziende pubbliche, municipalizzate e partecipate pubbliche, imprese che garantiscano la pubblica utilità dei progetti, Enti locali, Agenzie per l edilizia residenziale pubblica, cooperative e imprese sociali in genere orientate al social housing

13 Asse VI Strategia turistica delle Aree Interne Dotazione finanziaria: euro (pari al 1,96% rispetto alle risorse totali del POR) Asse A VI Il Programma, in coerenza con quanto previsto dall'accordo di Partenariato, sostiene la Strategia Nazionale Aree Interne, dedicata a quei territori soggetti a crisi demografica, isolamento geografico e carenze nei servizi essenziali di cittadinanza (sanità, mobilità, istruzione). I pilastri su cui si basa la progettazione in quest ambito sono: il rafforzamento dei servizi di cittadinanza (scuola, sanità e mobilità) e la costruzione di traiettorie di sviluppo locale (turismo, artigianato, ecc.). Regione Lombardia ha individuato nella Valchiavenna e nell Alta Valtellina i due territori che, nell'ambito di un percorso sperimentale, saranno accompagnati nella definizione di strategie di sviluppo locale, formalizzate in specifici accordi negoziali. Ad essi potranno aggiungersi altri 2 territori. Riconoscendo l importanza del settore turistico quale motore per lo sviluppo locale sostenibile, l Asse VI offre alle Aree Interne lombarde gli strumenti per ridefinire la propria offerta turistica, sia per quanto riguarda le dotazioni infrastrutturali (recupero e valorizzazione del patrimonio), sia per quelle immateriali prevalentemente organizzative (servizi di promozione, ecc.). A tale strategia concorrono anche ulteriori risorse, pari a euro , derivanti da riserve sugli Assi prioritari I, III e IV e il POR FSE con una dotazione finanziaria di euro Obiettivi specifici e relative azioni 1 Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale nelle aree di attrazione (rif. 6.c.1) portando i territori a riorganizzare e riposizionare le proprie risorse culturali presentandosi nel mercato turistico come ambito riconoscibile, definendo strategie di valorizzazione del patrimonio che mettano in rete risorse ed attori Interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo (rif. VI.6.c.1.1) Sostegno alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, attraverso la creazione di servizi e/o sistemi innovativi e l utilizzo delle tecnologie avanzate (rif. VI.6.c.1.2) 13 Principali beneficiari Comuni lombardi associati in partenariato ammissibili alla strategia nazionale Aree Interne ( Enti locali, Enti gestori di Aree protette, Aziende di promozione turistica, musei, gestori del patrimonio, associazioni culturali, operatori turistici, Amministrazioni pubbliche, reti e partenariati per il turismo locale e la promozione del patrimonio culturale

14 I Asse VII Asse VII Assistenza tecnica Dotazione finanziaria: euro (pari al 3,39% delle risorse totali del POR) Il miglioramento della capacità amministrativa degli organismi coinvolti nella attuazione e gestione del Programma è un elemento fondamentale per assicurare il raggiungimento degli obiettivi e dei risultati prestabiliti. L Asse VII supporta interventi di assistenza tecnica a sostegno di attività di gestione, monitoraggio, valutazione, informazione/comunicazione e controllo del POR volte ad assicurarne una efficace ed efficiente attuazione. Obiettivi specifici e relative azioni 14 1 Sostenere l esecuzione del POR nelle sue principali fasi di programmazione, gestione, sorveglianza e controllo (rif. VII.1) Programmazione, gestione, sorveglianza e controllo (Azione VII.1.1) Attivazione di modalità di reclutamento dedicate al rafforzamento delle strutture impegnate nella programmazione e gestione degli interventi, previa definizione di criteri specifici di attuazione (rif. VII.1.2) Valutazione e studi (rif. VII.1.3) Informazione e comunicazione (rif. VII.1.4) Principali beneficiari Autorità di gestione e organismi coinvolti nella attuazione e gestione del Programma

15 Il Piano finanziario del Asse prioritario Dotazione finanziaria I - Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione 36,00% euro II - Migliorare l accesso alle tecnologie dell informazione e della comunicazione, nonché l impegno e a qualità delle medesime 2,06% euro III - Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese 30,36% euro IV - Sostenere la transizione verso un economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori V - Sviluppo urbano sostenibile VI - Strategia turistica delle Aree Interne VII - Assistenza Tecnica 20,05% 6,18% 1,96% 3,39% euro euro euro euro Totale euro Il Programma ha una dotazione finanziaria complessiva di euro , di cui 50% Fondo FESR e 50% cofinanziamento nazionale (35% Stato e 15% Regione).

16 Autorità di Gestione FSE e FESR Regione Lombardia Direzione Centrale Programmazione Integrata U.O. AdG FSE e FESR , programmazione europea e politiche di coesione Piazza Città di Lombardia n. 1, Milano AdG_FESR_1420@regione.lombardia.it e AdG_FSE_1420@regione.lombardia.it Per maggiori informazioni:

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