GRUPPO CONSILIARE PROVINCIALE CONSIGLIERE CAPOGRUPPO GIUSEPPE NICOLI

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1 GRUPPO CONSILIARE PROVINCIALE CONSIGLIERE CAPOGRUPPO GIUSEPPE NICOLI MOZIONE : Infrastrutture della Provincia di Gorizia Monfalcone, giugno settembre 2013 Presentato in Commissione I Provincia di Gorizia 11 settembre 2013 Premesso che la presente mozione tende ad individuare quelle indispensabili opere infrastrutturali necessarie a dare slancio per il rilancio socio economico della realtà territoriale della vecchia provincia di Gorizia. Per creare sviluppo, crescita economica, occupazione e tutela dei posti di lavoro, rilancio socio economico, servizi ai cittadini è indispensabile modernizzare sviluppare e programmare quelle importanti opere infrastrutturali che rappresentano la base per lo sviluppo del territorio. Tali infrastrutture diventano indispensabili non solo per il comparto industriale e della movimentazione delle merci ma anche per quello turistico e della mobilità urbana. Pertanto diviene indispensabile portare a compimento alcune principali opere infrastrutturali, oltre ad altre infrastrutture complementari ai principali nodi d interesse logistico. Sicuramente rivestono primaria importanza opere infrastrutturali come di seguito elencato a) Porto di Monfalcone b) Polo intermodale di Ronchi dei Legionari c) alcune arterie primarie delle stradale provinciali d) bivio ferroviario presso S.Polo in Monfalcone Non trascurabili anche altre opere infrastrutturali come - adeguamento viario nelle zone industriali del Monfalconese - nuova infrastrutturazione ferroviaria nella zona industriale dello Schiavetti Brancolo a Monfalcone - adeguamento di alcune strade provinciali di penetrazione sulla zona carsica - altra viabilità extraurbana

2 PRIMA PREMESSA Tale programmazione generale non può essere concepita senza una analisi urbanistica che punti ad ottenere un quadro pianificatorio complessivo che metta a sistema i nodi principali sopraenunciati. Purtroppo la Provincia di Gorizia non annovera nelle sue competenze attività pianificatoria ed oggettivamente risulterebbe limitante un analisi così complessa confinata al perimetro amministrativo della nostra realta provinciale. Ritengo indispensabile quindi che, la visione politica si proietti in una direzione di programmazione e pianificazione in un contesto di area vasta che comprenda il territorio della provincia di Gorizia unitamente a quello di Trieste; un area vasta della Venezia Giulia che possa mettere a sistema le potenzialità intrinseche ed estrinseche del territorio costiero dell Alto Adriatico che possono influenzare lo sviluppo del nostro territorio, al fine di aumentare e migliorare la condizione socio economica ed occupazionale dell intera area. Pertanto come inquadramento urbanistico e pianificatorio generale si può tenere in evidenza l unico strumento generale varato di recente dalla RAFVG noto come Piano di Governo del Territorio, anche alla luce del fatto che l attuale strumento di pianificazione vigente si riferisce al PUR varato nel lontano 1979 ed ormai vetusto e meritevole di variante generale complessiva. RIFERIMENTO AL CONTESTO URBANISTICO DEL PGT Prima di trattare in modo specifico le infrastrutture bisogna necessariamente individuare il quadro strategico per lo sviluppo territoriale sostenibile, sulla base del quale si possa costruire rapporti ed azioni di cooperazione con le altre realtà regionali, italiane e transfrontaliere, attuando delle azioni di governo su precise scelte territoriali su scala locale. In sostanza la pianificazione locale non può più essere disgiunta da pianificazione di area vasta. Diventa quindi indispensabile che il Soggetto che governerà l area vasta sia in grado di pianificare armature infrastrutturali per agevolare e favorire quelle iniziative locali in grado di arricchire il territorio, valorizzarne le eccellenze e incrementarne la competitività. Insomma una pianificazione territoriale che coniughi la responsabilità del singolo Comune con l esigenza di superare la dimensione amministrativa in termini di programmazione territoriale attribuendo a un unico soggetto sovracomunale la responsabilità programmatoria dell Area Vasta; questo sicuramente potrebbe essere il ruolo di una nuova provincia che punti a valorizzare le peculiarità territoriali con l individuazione di procedure specifiche per le grandi trasformazioni (insediamenti produttivi, reti di viabilità e di comunicazione, impianti energetici, etc.) con certezza dei tempi di decisione, tutela del territorio e garanzie di

3 partecipazione di organismi locali come i Comuni, Consorzi,Distretti Tecnologici ecc. Ricordo che lo SSSE (Schema di sviluppo dello spazio europeo,potsdam 1999) pone al centro dei suoi obiettivi lo sviluppo policentrico dello spazio e la costruzione di un nuovo rapporto tra città e campagna, la garanzia di accesso alle infrastrutture e alla conoscenza e l attuazione di una gestione prudente della natura e del patrimonio culturale. L Agenda Territoriale dell Unione europea elaborata nel 2007 afferma definitivamente la necessità strategica di introdurre la dimensione territoriale nel processo di Lisbona e pone particolare attenzione alle opportunità di sviluppo che possono nascere dal livello regionale. Le priorità individuate riguardano l attenzione alle identità regionali e alla dimensione territoriale; la promozione di cluster regionali transnazionali competitivi e innovativi; le nuove forme di governance tra aree urbane e rurali; la promozione delle reti ecologiche e delle risorse culturali; il consolidamento delle reti tecnologiche trans europee; il rafforzamento del policentrismo urbano. Riconosce, inoltre, le Regioni come i soggetti più idonei ad intervenire a livello territoriale per favorire una crescita economica durevole ed un incremento dell occupazione. In estrema sintesi gli orientamenti contenuti nello Schema di Sviluppo Spaziale Europeo e le successive rielaborazioni dell Agenda territoriale rappresentano attualmente la prima fase delle politiche per lo sviluppo territoriale UE. In quest ottica assume un ruolo strategico per la Regione la piattaforma logistica che ha le potenzialità di divenire una dinamica di sviluppo sia in ambito transfrontaliero che transregionale attraverso la completa realizzazione del sistema portuale dell Alto Adriatico e dei corridoi infrastrutturali europei. Egualmente vanno considerate strategiche le infrastrutture ICT e le Smart Grids energetiche Gli obiettivi delineati dalle Linee guida sono stati quindi riverificati sia rispetto al mutato contesto congiunturale, sia in ragione dell approvazione del Piano regionale delle Infrastrutture di Trasporto, della Mobilità, delle Merci e della Logistica, approvato con DPReg 300 del Si rileva che il sistema infrastrutturale dispone di una buona dotazione infrastrutturale di collegamento extraregionale lungo l asse Nord-Sud (Autostrada A28 e ferrovia Pontebbana) e lungo la direttrice Est-Ovest (Autostrada A4 e linea ferroviaria Trieste-Venezia), gli importanti scali marittimi (Porti di Trieste, Monfalcone e San Giorgio di Nogaro) e i terminal intermodali per il trasporto merci (Cervignano del Friuli, Fernetti, Gorizia, Pordenone e Ronchi dei Legionari) rappresentano un vantaggio competitivo importante per l economia regionale. In merito all articolazione dei territori, il nostro territorio presenta una grande variabilità di paesaggi e ambienti (pianura, collinare- carsico, marino) racchiusi in una dimensione territoriale limitata che possono quindi essere valorizzati in funzione di un turismo consapevole e sostenibile. Nel prender atto che la dispersione insediativa frequente nella nostra area ha portato alcuni amministratori a localizzare le attività industriali e grandi strutture commerciali in prossimità dei nodi infrastrutturali causando una rilevante trasformazione dei paesaggi, un forte aumento del traffico privato dai centri abitati verso queste strutture, la diminuzione dell offerta commerciale degli insediamenti minori e la conseguente perdita di vitalità urbana. Un esempio su tutti, la scellerata volontà politica nel Comune di S.Canzian d Isonzo nel voler ubicare un centro commerciale a ridosso di un cavalcavia in un area rurale ed in una zona non adatta dal punto di vista urbanistico, dimostrando pertanto quanto inadatte, impattanti e politicamente superficiali possono essere alcune scelte urbanistiche e di sviluppo attuate nel nostro territorio che, palesano unicamente una scarsa visione di sviluppo complessivo dell area della Venezia Giulia nel quale anche il Comune di S.Canzian d Isonzo è parte integrante. Non solo nel Comune di S.Canzian d Isonzo ma anche in altre realtà non si tiene in dovuta evidenza la problematica del consumo del suolo.

4 Il periodo antecedente alla crisi è stato caratterizzato da un processo molto accentuato di trasformazione delle superfici agricole in insediamenti residenziali e commerciali che deve essere contrastato per evitare lo spreco di una risorsa importante e limitata come il suolo. Si dovrebbe procedere nell attuare politiche di completamento nelle zone edificate con comparti omogenei e non continuare a programmare ambiti di espansione in zone completamente non edificate. Si devono rilevare i gravi ritardi nei collegamenti con le reti trans europee; i problemi nella realizzazione del Corridoio Mediterraneo e nell Asse ferroviario Adriatico-Baltico, dovuti al mancato completamento del processo di Valutazione (VIA) del progetto preliminare dell AV/AC nel tratto Portogruaro-Ronchi Sud e l ammodernamento della tratta transfrontaliera Ronchi sud-trieste-divaca, possono ostacolare lo sviluppo commerciale della regione. Anche lo squilibrio tra i sistemi della mobilità estremamente ridotta e di difficile accesso ai sistemi di mobilità su ferro e gomma da parte delle aree periferiche incrementa l utilizzo della mobilità privata, originando fenomeni di congestione e inquinamento nelle zone più attrattive come i poli urbani e i distretti industriali. Ritardo nell infrastrutturazione tecnologica; lo sviluppo della rete delle comunicazioni del Friuli Venezia Giulia risulta lento e largamente inferiore a quello delle regioni italiane ed europee più avanzate ed anche il nostro territorio provinciale sconta drasticamente questo grande limite. Ciò nonostante, vi sono ancora molte opportunità da cogliere sul nostro territorio. Presenza di risorse naturali, storiche e culturali: La qualità del patrimonio ambientale e culturale offre enormi possibilità di valorizzazione turistica. Presenza di aree dismesse: La grande diffusione di caserme abbandonate sul territorio provinciale fornisce molteplici possibilità di riconversione a fini logistici, turistici, sociali ed infrastrutturali. Aumento dei traffici internazionali: La prospettiva di incrementare i flussi di merci verso l Europa Orientale e il Far East attraverso il Mediterraneo dipende dalla capacità della Regione di sviluppare le infrastrutture portuali e logistiche, anche attraverso l attrazione di investimenti esteri e la creazione di sinergie con il sistema dei porti dell Alto Adriatico. Reti Europee di Trasporto: Le previsioni della Programmazione Comunitaria riguardano la realizzazione di due grandi corridoi multimodali (Mediterraneo e Adriatico-Baltico) che attraversando la nostra provincia ne aumentano l attrattività per gli investitori italiani e stranieri e la competitività nel campo dei servizi e della logistica. Riduzione delle risorse economiche per le politiche pubbliche: I tagli alla spesa pubblica imposti dalla situazione economica del Paese diminuiscono la disponibilità di risorse per le politiche di sviluppo quindi richiedono la capacità agire in sinergia con il settore privato ed investire in maniera strategica le risorse disponibili da parte della Pubblica Amministrazione del territorio della Venezia Giulia

5 Pertanto in conseguenza a quanto precedentemente affermato, diventa inderogabile fissare le giuste politiche strategiche ed i consequenziali obiettivi Le tendenze macroeconomiche hanno fatto emergere tre criticità derivanti dallo sviluppo di nuove economie, dove si affacciano nuovi produttori globali e nascono nuovi mercati: a) l esigenza di trovare nuove forme energetiche che permettano di contenere i costi a livello economico ed ambientale; b) la necessità di riconvertire il sistema economico verso produzioni tecnologicamente innovative che ne rafforzino la competitività; c) il bisogno di integrare la rete trasportistica in modo da evitare i problemi di accessibilità derivanti dall aumento dei flussi commerciali. Come già affermato l occasione di trovarsi all incrocio di importati direttrici di traffico trans-europeo: il Corridoio III (ex V), il Corridoio Adriatico Baltico e il Corridoio Marittimo Adriatico, va sfruttata pienamente. Infatti cogliere questa occasione significa anche, evitare il rischio che il nostro territorio diventi un territorio di passaggio che sopporta soltanto ricadute negative in termini di congestione e costi ambientali senza il beneficio di alcun ritorno economico. In considerazione a quanto precedentemente affermato ritengo indispensabile attuare in tempi brevissimi alcune Azioni Politiche Generali : 1)Sfruttare pienamente la Realizzazione dei corridoi europei e quindi inserire il territorio in un contesto internazionale, secondo modalità di progettazione delle infrastrutture che tengano conto della particolarità ambientale ed ecologica del nostro territorio. 2) Farsi carico ed interagire sui tavoli di programmazione europea ( )per definire nella progettazione dei corridoi europei le forme di integrazione infrastrutturale con i nodi logistici, con le aree produttive e con i poli di 1 livello del territorio della Venezia Giulia 3) Promuovere la pianificazione integrata delle reti trasportistiche con una progettazione che: - minimizzi il consumo di suoli naturali e agricoli se non a fini strategici ; - integri gli interventi infrastrutturali con gli aspetti paesaggistici e ambientali per un minor impatto a tutela del territorio; - definisca le misure di compensazione e mitigazione degli impatti in quanto la Venezia Giulia non può essere considerata territorio da sfruttare senza alcuna ricaduta socio economica valorizzante; - identifichi le attività agricole che possono permanere sui territori attraversati dalle infrastrutture, in generale tutta l agricoltura nonché le colture specifiche di pregio da ricollocare; - Disincentivi l urbanizzazione nei pressi delle grandi infrastrutture di connessione viabilistica.

6 Diventano pertanto fondamentali e imprescindibili i Piani di Area Vasta che sono tenuti a mettere in atto strategie territoriali sovralocali per ottimizzare ed ottenere importanti risultati come : 1) Favorire la realizzazione dei collegamenti tra i porti di Trieste, Monfalcone e San Giorgio di Nogaro e la rete transnazionale. 2) Prevedere la localizzazione di adeguate aree retroportuali a supporto delle attività portuali che sviluppino sinergie con i poli produttivi. 3) Realizzare le dotazioni logistiche necessarie a rendere il Polo intermodale di Ronchi dei Legionari il nodo di collegamento prioritario dell infrastruttura ferroviaria regionale con le reti nazionali dell alta velocità/alta capacità e con l aeroporto. 4) Completare i collegamenti con le infrastrutture verso Interporto di Cervignano e quindi con la restante realtà produttiva del Friuli sia in direzione Udine sia in direzione Carnia e quindi Austria e di sviluppare la realizzazione dei collegamenti transfrontalieri tra il nostro territorio della Venezia Giulia con Austria e Slovenia attraverso una progettazione e programmazione condivisa se necessario, anche con gli Stati confinanti. 5) Attuare un efficace collegamento nelle apposite aree di scambio intermodale con la rete della mobilità ciclabile o pedonale soprattutto nei poli di primo livello soprattutto in prossimità delle stazioni ferroviarie. Il PGT, presenta come novità Sistemi Territoriali Locali (STL) Queste reti di livello locale si realizzano attraverso l organizzazione territoriale di area vasta fra comuni che condividono caratteristiche e specialità similari. Il concetto di area vasta racchiude quindi una molteplicità di aspetti e problematiche territoriali che possono essere affrontati, in base al principio di sussidiarietà e partecipazione, soltanto attraverso l interazione e la collaborazione sinergica di più enti locali. SISTEMI TERRITORIALI LOCALI (FONTE REGIONALE)

7 Per queste ragioni nasce l esigenza di collegare i capoluoghi e i poli di primo livello in modo da relazionarsi tra loro e di collegarsi con altri poli extraregionali di pari importanza, mentre quelli di valenza territoriale espletano la funzione di ordinare l area vasta. In questo modo i poli di primo livello, assieme ai quattro capoluoghi, si presentano come porte dell internazionalizzazione e luogo di riferimento di valori territoriali più vasti. I punti nodali individuati si diversificano tra centri di primo livello e poli minori in relazione alle loro dimensioni, alla struttura produttiva, alla dotazione di infrastrutture ed a livello dei servizi offerti. Monfalcone insieme a Ronchi dei Legionari in un ottica di polo logistico integrato viene considerato polo di primo livello, mentre Gorizia essendo capoluogo di provincia rappresenta un nodo importante. Diventa pertanto indispensabile collegare i poli di primo livello e i capoluoghi di provincia con un Progetto della Mobilità che sappia centrare gli obiettivi strategici alla crescita del nostro territorio. Il contesto normativo attualmente vigente parte dal art. 54 della L.R. 16/2008, a modifica della L.R. 23/2007 (Attuazione del D.Lgs 11/2004 in materia di trasporto pubblico regionale e locale, trasporto merci, motorizzazione, circolazione su strada e viabilità) il quale prevede, con l art. 3 bis, che la Regione Friuli Venezia Giulia riconosca al sistema delle infrastrutture di trasporto, della mobilità e della logistica valenza strategica e riferimento per la pianificazione territoriale regionale. Specifica, inoltre, che il citato sistema viene recepito nello strumento di pianificazione generale regionale. Il Piano delle infrastrutture di trasporto, della mobilità delle merci e della logistica è stato approvato con D.P.R. 300 del ed è efficace dal 4 gennaio 2012, data della pubblicazione per estratto del decreto sul B.U.R. N. 1. Il suddetto Piano, in linea con gli orientamenti comunitari in materia, ha come obiettivi cardine la promozione del riequilibrio dei trasporti in direzione

8 dell intermodalità e il recupero funzionale della rete esistente, ovvero l individuazione e la rimozione delle criticità nonché la messa in sicurezza del sistema infrastrutturale viario e ferroviario esistente. Svolge, in sintesi, un ruolo di riequilibrio infrastrutturale del territorio sia a livello regionale che a livello sub-regionale in un ottica di coesione sociale, tenendo conto delle esigenze locali di carattere socio-economico e adottando azioni decise e mirate a realizzare l integrazione fisica, funzionale, organizzativa e gestionale tra le diverse componenti del sistema dei trasporti. Sempre nel quadro degli obiettivi delineati dal Piano delle infrastrutture, della mobilità delle merci e della logistica, appare importante evidenziare alcuni di quelli ritenuti di particolare strategicità ; nel PGT vengono evidenziati alcuni punti che ritengo essere estremamente importanti ovvero : a) Promuovere il trasferimento del trasporto merci e di persone da gomma a ferro/acqua nel rispetto degli indirizzi dello sviluppo sostenibile, dell intermodalità e della co-modalità; b) perseguire la razionale utilizzazione del sistema infrastrutturale di trasporto e la conseguente decongestione del sistema viario mediante la riqualificazione della rete esistente; c) valorizzare la natura policentrica della rete insediativa regionale e le sue relazioni con le realtà territoriali contermini, anche realizzando reti sussidiarie che favoriscano l'interconnettività dei servizi economico-sociali. Questi obiettivi sono considerati nel quadro delle linee di indirizzo fissate dalla Giunta regionale con deliberazione n di data d) Rendere il territorio Isontino competitivo nel contesto Regionale e che offra infrastrutture e servizi di logistica attrattivo per tutta l area circoscritta nella regione comprendente Veneto, Carinzia, Slovenia e Croazia anche in virtù della realizzazione delle nuove infrastrutture previste dalla programmazione comunitaria delle reti TEN (ex Progetto prioritario n. 6, oggi Corridoio 3 Mediterraneo della rete TEN-T) e dal Corridoio Adriatico-Baltico (oggi Corridoio 1 della rete europea TEN-T); e) Far diventare l Isontino con le sue infrastrutture puntuali e lineari snodo degli scambi fra l Europa centro - orientale, il Nord Europa, il Mediterraneo, ed il Far East in modo da promuovere il più forte riequilibrio dei trasporti in direzione delle modalità ferroviaria marittima e in linea con gli orientamenti comunitari in materia; f) Promuovere in generale il recupero funzionale, individuare e rimuovere le criticità nonché mettere in sicurezza il sistema infrastrutturale viario e ferroviario esistente; In sostanza tenuto conto della molteplicità dei soggetti competenti in materia di infrastrutture e mobilità sul territorio provinciale/regionale, c è l assoluta necessità di intervenire e modificare l assetto dell architettura istituzionale non solo in termini di accorpamento di Provincie e Comuni ma anche di attribuire nuove competenze specifiche

9 agli Organismi di Area vasta in materia di pianificazione urbanistica e programmazione Tale impegno politico delle Istituzioni della Provincia di Gorizia deve essere parallelo al conseguimento di una fiscalità agevolata per la nostra Area Vasta della Venezia Giulia. DI SEGUITO RETI ESISTENTI E PROPOSTA DI COMPLETAMENTO CONNESSIONI (FONTE REGIONALE) Di seguito vengono riportate alcune schede conoscitive dei Sistemi Territoriali Locali desunte dal PGT. Naturalmente viene esaminata il STL1 che comprende la provincia Isontina e quella di Trieste. Evidenzio che il STL 1 è disgiunto dalla realtà costiera lagunare di Grado unitamente al territorio di Aquileia, Cervignano e S.Giorgio di Nogaro. A

10 mio parere questi territori potrebbero essere inglobati nel STL 1 in quanto dovrebbero essere inseriti a pieno titolo nei sistemi infrastrutturali perpendicolari e paralleli alla costa. Non dimentichiamo che vi è la presenza a Cervignano di un nodo intermodale infrastrutturale ed inoltre importante diviene il ruolo turistico del litorale e di Grado agganciato ad Aquileia con tipologie architettoniche tradizionali dei casoni presenti anche nel territorio monfalconese. Il ruolo di Porto Nogaro assieme ai porti della Venezia Giulia può risultare strategico per tutto il sistema portuale regionale e del Nord Adriatico DI SEGUITO SCHEDE PGT (FONTE REGIONALE)

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21 L importanza strategica del nostro territorio passa attraverso il potenziamento dell intermodalità e riconversione infrastrutturale Come accennato l Isontino assieme alla provincia di Trieste ospita dei nodi veramente strategici in un contesto di naturale centralità del nostro territorio rispetto all'asse nord/sud e all'asse est/ovest. Questa condizione viene sostenuta con azioni mirate a seconda del nodo di riferimento. Ad esempio accenno brevemente ad alcuni provvedimenti da adottare in tempi relativamente brevi. Polo intermodale di Ronchi dei Legionari - Propedeutico alla realizzazione del Polo è l'intervento di spostamento dei pozzi siti nell'area interessata. Sarà poi necessario dare impulso alla creazione, la progettazione e la realizzazione del Polo Intermodale annesso all'aeroporto di Ronchi dei Legionari. Autoporto di Gorizia - S. Andrea - Per il pieno sviluppo dell'autoporto di Gorizia assumono carattere prioritario i lavori del III lotto e il completamento del nuovo piazzale intermodale, nonché alla bretella ferroviaria in direzione Trieste. Autoporto di Fernetti - Per la valorizzazione del terminal di Fernetti assume rilevanza la realizzazione di nuovi magazzini in funzione di stoccaggio retroportuale delle merci. Porto di Monfalcone - Piano regolatore, escavo del canale d accesso, lavori per il prolungamento della banchina ed infrastrutturazione delle aree di retro banchina sono gli aspetti prioritari. Non dimentichiamo anche il ruolo importante che potrebbe esercitare l Interporto di Cervignano Interporto di Cervignano del Friuli - Nel contesto della struttura interportuale si inseriscono, prioritariamente, la conclusione del terzo e quinto lotto, nonché la progettazione e realizzazione della bretella di allaccio all'autostrada A4. Ovviamente lo scalo portuale di Trieste che non necessita di ulteriori commenti. Tutto ciò considerato in merito al tema di inquadramento urbanistico generale, richiamo l attenzione sulle principali infrastrutture della nostra provincia già esistenti, da potenziare e quelle da programmare per rendere il territorio della Venezia Giulia cogente con le premesse fin qui enunciate.

22 SECONDA PREMESSA INFRASTRUTTURE DELLA PROVINCIA DI GORIZIA LA RETE STRADALE Nell analizzare la rete stradale che interessa la nostra provincia è d obbligo valutare il contesto regionale nel quale essa si inserisce per poter di seguito avanzare nuove proposte infrastrutturali. Partendo dal contesto regionale la viabilità stradale è costituita da una rete autostradale e una rete di viabilità ordinaria. - La rete autostradale è così suddivisa per ente gestore: a) Autostrade a gestione diretta dell'anas S.p.A.: Raccordo autostradale RA13 Lisert- Cattinara con diramazione RA14 Opicina - Fernetti in provincia di Trieste; b) Autostrade in concessione ad Autovie Venete S.p.A.: A4 Mestre -; Lisert (tratto in territorio regionale: Latisana -; Lisert); A23, tratto Palmanova -; Udine, RA17 Villesse -;Gorizia; A28 Portogruaro -;Pordenone -; Sacile con futuro proseguimento verso Conegliano (tratto in territorio regionale: Sesto al Reghena -; Sacile). c) Autostrade in concessione ad Autostrade per l'italia S.p.A.: A23, tratto Udine -; Tarvisio (confine di stato). La rete di viabilità ordinaria ha subito di recente profondi mutamenti nella gestione. Con il decreto legislativo 111/2004, che è divenuto efficace dal 1 gennaio 2008, sono state assegnate alla proprietà e alla gestione regionale 650,214 km di ex strade statali, mentre 269,616 km sono rimaste di proprietà statale e sono gestite dalla Regione e 160,244 km sono rimaste allo Stato. Per gestire le strade di proprietà regionale e quelle di proprietà statale affidate in gestione la Regione ha costituito la Friuli Venezia Giulia Strade S.p.A. a socio unico regionale. Relativamente alla gestione la rete di viabilità ordinaria è così suddivisa. - Strade regionali gestite da Friuli Venezia Giulia Strade S.p.A.: SR 13 "Raccordo" (tra la SS 13 e la SS 54 a Tarvisio); SR14 "della Venezia Giulia" (nel tratto della strada costiera triestina); SR 55 "dell'isonzo" tra la SS 14 e la SS 55 presso San Giovanni al Timavo; SR 56 "di Gorizia"; SR 56 "variante"; SR 58 "della Carniola"; SR 251 "della Val di Zoldo e della Val Cellina"; SR 252 "di Palmanova"; SR 305 "di Redipuglia"; SR 351 "di Cervignano"; SR 352 "di Grado"; SR 353 "della Bassa Friulana"; SR 354 "di Lignano"; SR 355 "della Val Degano"; SR 356 "di Cividale"; SR 409 "di Plessiva"; SR 463 "del Tagliamento"; SR 464 "di Spilimbergo"; SR 465 "della Forcella Lavardet e di Valle San Canciano"; SR 512, "del lago di Cavazzo"; SR 518 "di Devetaki"; SR 519 "di Jamiano"; SR 552 "del Passo Rest"; SR 646 "di Uccea"; Collegamento stradale "Pian di Pan -; Sequals" (senza numerazione).

23 - Strade di proprietà statale gestite da S.p.A. Friuli Venezia Giulia Strade: RA 16 "Cimpello (A28) -; SS 13"; SS 13 "Pontebbana" dal confine regionale allo svincolo di Udine nord della A23; SS 13 "Pontebbana" dallo svincolo autostradale di Udine nord al casello di Ugovizza sulla A23; SS 14 "della Venezia Giulia" dal confine regionale con il Veneto alla SR 14 "Costiera triestina"; SS 52 "Carnica; SS 676 "tangenziale sud di Udine"; SS 677 "di Ronchi dei Legionari". - Strade statali gestite da ANAS S.p.A.; SS 13 "Pontebbana" da Ugovizza al confine di Stato; SS 14 "della Venezia Giulia" da innesto con SR 58 al confine di Stato; SS 14 "Raccordo" dalla SS 14 all'innesto con la SS 55 in località Lisert; SS 15 "via Flavia"; SS 52bis "Carnica"; SS 54 "del Friuli"; SS 55 "dell'isonzo" dalla SS 14 "Raccordo" al confine di Stato; SS 202 "Molo VII -; Cattinara; Strada del Monte Sabotino. - Strade provinciali gestite dalle Amministrazioni provinciali competenti per territorio. - Strade comunali. - Strade dei Consorzi di sviluppo industriale. La Regione, già a partire dal 1979, con apposite leggi regionali, è intervenuta a sostegno del settore con la predisposizione di progettazioni e anche con la realizzazione diretta in concessione dallo Stato delle maggiori opere stradali realizzate e in corso di completamento (Grande Viabilità Triestina, collegamento stradale Piandipan -;Sequals, raccordo aeroporto di Ronchi -; autostrada A4 e prolungamento fino alla SP 19 Monfalcone - Grado). Considerato il contesto generale delle strade esistenti nella nostra Regione ritengo opportuno iniziare una valutazione attenta di quello che è oggi rappresentato dal patrimonio stradale della Provincia di Gorizia. Oggi in base all elenco fornito dagli Uffici competenti della Provincia il patrimonio stradale è così composto come all elenco di seguito riportato.

24 ELENCO FORNITO DALLA PROVINCIA DI GORIZIA Queste strade abbisognano di continua manutenzione ordinaria ; molte di esse devono essere sistemate con urgenza a causa del manto stradale inadatto alcune devono

25 essere meritevoli di opere di straordinaria manutenzione non solo per la situazione di vetustà e obsolescenza ma anche per motivi di sicurezza come ad esempio la S.P. 15. Altre opere devono invece essere progettate per migliorare la viabilità provinciale. Di seguito riporto alcune schede grafiche con la descrizione sommaria delle opere exnovo da eseguire nel contesto urbanistico e pianificatorio della Provincia senza peraltro considerare i pur importanti elementi tecnici progettuali ed economico finanziari per la realizzazione delle opere. Tale valutazione tecnica finanziaria viene rimandata agli Uffici tecnici competenti che dopo aver acquisito l indirizzo politico possono espletare la valutazioni di cui trattasi. In base all elenco precedentemente riportato ho valutato il patrimonio complessivo ed in seguito ho elaborato un quadro complessivo suddiviso in schede delle principali opere da eseguire sulle strade di competenza provinciale. Le valutazioni vengono riportate in schede e riguardano le opere nuove che devono essere progettate dalla Provincia. SCHEDA 1 COMPLETAMENTO DEL RACCORDO STRADALE TRA LA S.S.14 E LA S.P.19 (ROTONDA AEROPORTO PROVINCIALE DI GRADO) Tale opera era già stata da me proposta in un precedente o.d.g. sia in seno al Consiglio Provinciale dove era stata bocciata dalla maggioranza, sia in Consiglio Comunale a Monfalcone dove ha ottenuto l approvazione dell Assemblea Comunale all unanimità. Considerato che, l'amministrazione Provinciale ha realizzato un collegamento stradale tra la rotatoria sita in prossimità dell'aeroporto regionale del FVG ed il tracciato del SP 19 Monfalcone-Grado in prossimità dell'abitato di Bistrigna, inaugurata nel 2009.

26 ELABORATO GRAFICO PRODOTTO DAL PROPONENTE CONSIGLIERE PROVINCIALE SULLA BASE DI CARTOGRAFIA REGIONALE SCALA 1 : L ELABORATO GRAFICO RIPRODOTTO FUORI SCALA INTENDE UNICAMENTE A DARE UN INQUADRAMENTO SCHEMATICO ALLE OPERE DA ESEGUIRSI OMETTENDO VALUTAZIONI TECNICO-PROGETTUALI. Verificato che tale arteria rappresenta una valida alternativa al transito, soprattutto del traffico pesante in uscita/entrata dal casello autostradale di Redipuglia e indirizzato alle zone industriali, rispetto ai percorsi di attraversamento delle aree residenziali degli abitati di Ronchi dei Legionari, Monfalcone e Staranzano. E constatato, anzi, che questa importante arteria potrebbe essere ulteriormente migliorata con un opportuno allargamento finalizzato alla realizzazione di corsie di emergenza.

27 Accertato che questa nuova opera risulta ancora carente se non viene al più presto approntato il collegamento della citata rotatoria sulla SP 19 con l'insieme delle aree produttive di Staranzano e Monfalcone. Dette zone hanno l'assoluta necessità di un collegamento con la viabilità autostradale che possa promuoverne il decollo assieme ad una adeguata pianificazione territoriale ed urbanistica. Rammentato che queste opere di completamento potrebbero, contemporaneamente, distogliere la viabilità degli ambiti urbani dall'attraversamento del traffico industriale, ed in particolare dal Villaggio Operaio di Panzano e dall'abitato di Bistrigna, in comune di Staranzano. Preso atto che la Regione Fvg ha stanziato 7,6 milioni di euro per la bretella tra via dell'agraria e via dei Canneti (oltre che per la sistemazione dell'asse di via Boito- Colombo) al fine di servire la zona industriale storica, comprendente stabilimenti di rilevante dimensione quali Fincantieri Ansaldo Sbe, evitando appunto l'attraversamento di Panzano. Evidenziando, nel contempo, che il completamento della bretella Aeroporto SP 19 verso le zone industriali e fino all'attraversamento del Brancolo rappresenterebbe sicuramente opera viaria fondamentale anche per qualsiasi ipotesi di sviluppo del litorale monfalconese e staranzanese, superando definitivamente i gravi limiti costituiti dai due piccoli ponti sul Canale Brancolo, che costituiscono di fatto un ostacolo per ipotesi pianificatorie dell'intera area. Il nuovo ponte sul brancolo deve essere a doppia corsia. Quello esistente sul Comune di Monfalcone potrebbe ospitare una pista ciclabile adeguata, come per quello incompiuto in comune di Staranzano. Ricordando che nel 2009 è stato approvato uno schema di convenzione tra le amministrazioni Monfalcone e Staranzano al fine della predisposizione di una variante urbanistica per lo sviluppo del litorale. Verificato che anche nel Programma Triennale dei LLPP della Provincia è previsto il prolungamento della citata bretella A4 SS14 SP19, fino all'innesto con la ZI di Staranzano per un importo di euro ,00. Preso atto che nel Piano Intercomunale del Traffico redatto dall'ing, Honsell ed approvato dalle AA.CC. di Monfalcone, Ronchi dei Legionari e Staranzano è stata inserita una interessante nuova infrastrutturazione viaria per il collegamento al litorale ed alle zone produttive. Verificato che, anche sul Programma triennale dei LL.PP. della Provincia è previsto il Prolungamento della bretella A4 SS.14 SP.19 sino alla Z.I. di Staranzano per un importo di ,00

28 Preso atto che, il Piano intercomunale del traffico redatto dell Ing. Honsell e approvato dalle amministrazioni comunali di Monfalcone Ronchi e Staranzano è stata inserita una nuova infrastrutturazione viaria per il collegamento al litorale ed alle zone produttive. Tutto ciò evidenziato si propone il completamento della succitata bretella fino al litorale monfalconese con l edificazione di un nuovo ponte a doppia corsia Sul canale del Brancolo,nonché di una bretella di penetrazione nella zona industriale di Monfalcone Schiavetti Brancolo. SCHEDA 2. COMUNE DI MONFALCONE: SUPERAMENTO DELLA LINEA FERROVIARIA NEI PRESSI DEL BIVIO S.POLO ELABORATO GRAFICO PRODOTTO DAL PROPONENTE CONSIGLIERE PROVINCIALE SULLA BASE DI CARTOGRAFIA REGIONALE SCALA 1 : L ELABORATO GRAFICO RIPRODOTTO FUORI SCALA INTENDE UNICAMENTE A DARE UN INQUADRAMENTO SCHEMATICO ALLE OPERE DA ESEGUIRSI OMETTENDO VALUTAZIONI TECNICO-PROGETTUALI. Il passaggio a livello in località Selz rappresenta oggi una barriera sconveniente per la mobilità fra i centri urbani di Monfalcone e Ronchi dei Legionari. Anche il quartiere

29 monfalconese dello Zochet posto sulle alture di S.Poletto risulta essere isolato nel contesto urbanistico della città di Monfalcone. Il sottopasso eseguito dalla Provincia sulla SS 305 nei pressi di S.Polo risulta al momento un opera concettualmente limitata e poco utile fintanto che a poche centinaia di metri esistono ancora due barriere ferroviarie come la linea Trieste- Gorizia e la linea di collegamento Ronchi Nord e Ronchi Sud. Successivamente nel trattare la Rete ferroviaria verrà analizzata tale problematica. E plausibile nella progettazione del raddoppio ferroviario del Bivio S.Polo inserire un sovrappasso stradale che colleghi la S.P. 15 con l abitato Monfalconese a partire dalle alture di S.Poletto. Successivamente in collaborazione con il comune di Monfalcone venga progettata una nuova viabilità sul lato monte dell Ospedale di Monfalcone,adiacente al canale De Dottori che unisca il proposto sovrappasso con le Vie Galvani e Galilei nel comune di Monfalcone. Tale opera potrebbe significare un vero ammodernamento per la strada principale che collega Monfalcone a Gorizia che è rappresentata dalla S.P. 15. Togliere dall isolamento il quartiere dello Zochet. Potenziare un percorso ciclabile per la valorizzazione turistica e naturalistica dei laghetti delle Mucille e del percorso carsico altamente importante dal punto di vista naturalistico e del comprensorio museale a cielo aperto del parco tematico della prima guerra mondiale. In sostanza rappresenterebbe una porta d ingresso ciclabile al parco del carso nella conurbazione del monfalconese. Tale nuova viabilità deve essere concordata con RFI al momento della cantierizzazione del nuovo nodo ferroviario del Bivio S.Polo, in quanto potrebbe naturalmente scaturire dalla necessaria viabilità di cantiere per l asporto e trasporto di materiale con mezzi pesanti.

30 SCHEDA 3. COMUNE DI MONFALCONE: CESSIONE DELLA S.P. 11 AI COMUNI DI MONFALCONE STARANZANO E RONCHI DEI LEGIONARI. ELABORATO GRAFICO PRODOTTO DAL PROPONENTE CONSIGLIERE PROVINCIALE SULLA BASE DI CARTOGRAFIA REGIONALE SCALA 1 : L ELABORATO GRAFICO RIPRODOTTO FUORI SCALA INTENDE UNICAMENTE A DARE UN INQUADRAMENTO SCHEMATICO ALLE OPERE DA ESEGUIRSI OMETTENDO VALUTAZIONI TECNICO-PROGETTUALI. La S.P.11 è una strada di collegamento tra l abitato ricadente in Comune di Staranzano con quello posto alla periferia dei Comuni di Ronchi e Monfalcone.

31 Vista l omogeneità e continuità della conurbazione esistente questa strada assume la valenza di una strada comunale interna al futuro comune unico fra Monfalcone Ronchi e Staranzano. La S.P.11 attraversa una zona edificata e va ceduta alle Amministrazioni Comunali sopracitate per la sua manutenzione e per una prossima rivisitazione in un piano del traffico urbano dei tre comuni riuniti in un unica entità. Sicuramente svolge un ruolo importante come viabilità comunale. SCHEDA 4. COMUNE DI S.CANZIAN D ISONZO: ESECUZIONE NUOVA ROTATORIA SU S.P. 20 ELABORATO GRAFICO PRODOTTO DAL PROPONENTE CONSIGLIERE PROVINCIALE SULLA BASE DI CARTOGRAFIA REGIONALE SCALA 1 : L ELABORATO GRAFICO RIPRODOTTO FUORI SCALA INTENDE UNICAMENTE A DARE UN INQUADRAMENTO SCHEMATICO ALLE OPERE DA ESEGUIRSI OMETTENDO VALUTAZIONI TECNICO-PROGETTUALI Si propone tale nuova opera soprattutto per motivi di sicurezza, in quanto il tratto rettilineo della S.P.20 porta i mezzi a percorrerla ad alta velocità. La rotonda proposta

32 avrebbe la funzione di rompi tratta all altezza dell incrocio con viabilità comunale di inserimento con il nucleo abitato di S.Canzian d Isonzo. Va evidenziato che tale opera era già nei programmi della Provincia ma mai eseguita o pianificata. Tuttavia quest opera va valutata non solo per le ragioni precedentemente esposte ma anche come possibile snodo d ingresso al vicino parco dell Isonzo da valorizzare ancora con adeguati percorsi cicloturistici visto l attuale immobilismo dell Amministrazione Comunale. SCHEDA 5. COMUNE DI S.CANZIAN D ISONZO: ESECUZIONE NUOVA ROTATORIA SU INCROCIO SS.14 CON SS.PP. 1 e 20 ELABORATO GRAFICO PRODOTTO DAL PROPONENTE CONSIGLIERE PROVINCIALE SULLA BASE DI CARTOGRAFIA REGIONALE SCALA 1 : L ELABORATO GRAFICO RIPRODOTTO FUORI SCALA INTENDE UNICAMENTE A DARE UN INQUADRAMENTO SCHEMATICO ALLE OPERE DA ESEGUIRSI OMETTENDO VALUTAZIONI TECNICO-PROGETTUALI

33 L incrocio semaforico posto sulla SS. 14 all intersezione con le due strade provinciali ovvero la 1 Fogliano Pieris e la 20 precedentemente trattata, deve essere necessariamente ammodernato con una adeguata rotonda. L opera dovrebbe essere eseguita da FVGSTRADE in quanto titolare della ex SS.14. La Provincia deve accertarsi che tale opera venga effettuata nei tempi più brevi. SCHEDA 6. COMUNE DI TURRIACO: ESECUZIONE NUOVE ROTATORIE SU INCROCI INSISTENTI SU S.P. 1 ELABORATO GRAFICO PRODOTTO DAL PROPONENTE CONSIGLIERE PROVINCIALE SULLA BASE DI CARTOGRAFIA REGIONALE SCALA 1 : L ELABORATO GRAFICO RIPRODOTTO FUORI SCALA INTENDE UNICAMENTE A DARE UN INQUADRAMENTO SCHEMATICO ALLE OPERE DA ESEGUIRSI OMETTENDO VALUTAZIONI TECNICO-PROGETTUALI

34 La strada provinciale 1 Fogliano Pieris che attraversa il Comune di Turriaco presenta numerosi incroci. Alcuni di questi sono intersezioni fra strade comunali colleganti il centro abitato di Turriaco con la predetta strada provinciale. Vanno edificate delle rotonde in quanto le svolte a sinistra vengono ormai vietate per motivi di sicurezza dalle norme stradali. Vi sono due intersezioni come riportate nello schema evidenziato che sono meritevoli di adeguamento. Il primo riguarda l intersezione con la strada comunale proveniente dal Comune di Turriaco, mentre la seconda riguarda l incrocio con la strada di collegamento con Cassegliano. La Provincia oltre a curare con una certa attenzione la S.P. 1 che presenta alti flussi di traffico deve approntare la progettazione per queste nuove due rotonde. SCHEDA 7. COMUNE DI S.PIER D ISONZO : ESECUZIONE NUOVO INCROCIO NEL CENTRO DI S.PIER D ISONZO SU S.P. 1 ELABORATO GRAFICO PRODOTTO DAL PROPONENTE CONSIGLIERE PROVINCIALE SULLA BASE DI CARTOGRAFIA REGIONALE SCALA 1 : L ELABORATO GRAFICO RIPRODOTTO FUORI SCALA INTENDE UNICAMENTE A DARE UN INQUADRAMENTO SCHEMATICO ALLE OPERE DA ESEGUIRSI OMETTENDO VALUTAZIONI TECNICO-PROGETTUALI La Provincia unitamente al Comune di S.Pier d isonzo deve ammodernare l incrocio stradale esistente. Il sistema semaforico è obsoleto e forse una nuova rotonda potrebbe rappresentare una soluzione.

35 SCHEDA 8. COMUNE DI S.PIER D ISONZO : NUOVO CASELLO AUTOSTRADALE SU A 4 E LIBERALIZZAZIONE DEL TRATTO AUTOSTRADALE LISERT - REDIPUGLIA ELABORATO GRAFICO PRODOTTO DAL PROPONENTE CONSIGLIERE PROVINCIALE SULLA BASE DI CARTOGRAFIA REGIONALE SCALA 1 : L ELABORATO GRAFICO RIPRODOTTO FUORI SCALA INTENDE UNICAMENTE A DARE UN INQUADRAMENTO SCHEMATICO ALLE OPERE DA ESEGUIRSI OMETTENDO VALUTAZIONI TECNICO-PROGETTUALI Anche questo argomento è stato recentemente trattato in Aula del Consiglio Provinciale su un mio o.d.g. riguardante il traffico pesante su strada che, continua a percorrere strade in centri urbani densamente abitati, causando molti problemi sia sotto il profilo ambientale che per la vivibilità dei centri urbani stessi. Inoltre questi contribuiscono notevolmente all inquinamento dovuto alle emissioni dei gas di scarico. RITENUTO CHE, una adeguata politica della mobilità è condizione imprescindibile per un corretto sviluppo economico sociale e ambientale nonché presupposto essenziale per garantire una migliore qualità della vita dei cittadini;

36 Diviene indispensabile la liberalizzazione dell autostrada dal Lisert a Redipuglia; ciò permetterebbe dei benefici per la circolazione veicolare, ed in considerazione del fatto che l allargamento della barriera autostradale di Monfalcone Lisert risulta estremamente difficile visti i rilievi altimetrici dell area; l'orografia del terreno non permette la costruzione di ulteriori assi viari ad alto scorrimento pena devastazioni ambientali dell'area carsica e costi economici esorbitanti. Con cadenza periodica, in modo particolare durante i fine settimana estivi, si formano, in prossimità della barriera autostradale di Monfalcone Lisert, code di automobili lunghe anche decine di chilometri; tale situazione è legata principalmente al numero ridotto di porte del castello summenzionato; in caso di congestione dell'autostrada il traffico viene dirottato verso il casello di Redipuglia creando la completa paralisi della viabilità dei centri urbani attraversati. Inoltre che, la deviazione del traffico a Redipuglia costituisce, di fatto, un danno economico per AutovieVenete S.p.A., concessionaria del tratto autostradale in questione, in quanto la Società perde, oltre alla tratta Redipuglia -Lisert, altri 7 Km di pedaggio virtuale -da Monfalcone Lisert a Sistiana -e tale perdita si verifica in maniera simmetrica nella direzione opposta (mancato attraversamento della barriera del Lisert); Le numerose firme raccolte fra i cittadini del monfalconese testimoniano che il nostro territorio è favorevole alla liberalizzazione del tratto autostradale dal Lisert Redipuglia che di fatto diverrebbe una nuova circonvallazione del centro urbano di Monfalcone. Inoltre con tale soluzione si otterrebbero ulteriori benefici : 1. Tutti gli autotreni e gli autoveicoli in generale che da Est (ma anche dal porto e dalle industrie del monfalconese) potrebbero raggiungere Gorizia (e il suo autoporto) con facilità, oggi sono costretti a lunghe file davanti ai due caselli del Lisert e di Villesse (in estate le file sono intollerabili), oppure devono salire verso il Vallone, che è una strada del tutto inadeguata e pericolosa, cosa che, fra l altro, ha scatenato le furiose proteste degli abitanti di Doberdò del Lago e di chi vive nei pressi della S.P Tutti gli autotreni, ma ciò vale in parte anche per gli autoveicoli, che da Est debbono raggiungere (ma anche viceversa) le località di Ronchi dei Legionari e dei comuni vicini (agli autotreni è vietato l attraversamento di Monfalcone), specialmente d estate, devono sopportare attese, davanti ai caselli, anche di ore per percorrere pochi chilometri. Sappiamo ormai che Autovie Venete Spa ha, da trent anni, dichiarato che avrebbe spostato il casello a Villesse solo se la Regione avesse indennizzato la Società dei mancati introiti corrispondenti al tratto Villesse-Lisert corrispondenti a più di un milione di euro l anno.

37 Prendiamo atto anche di soluzioni già adottate da AUTOVIEVENETE in quanto in casi analoghi ha adottato ticket compensativi (vedi casello di Portogruaro che consente di utilizzare l autostrada fino a Pordenone-Sacile senza pagamento. Dobbiamo anche ricordare al Presidente della Provincia di aver promesso impegno politico in campagna elettorale per la liberalizzazione del tratto autostradale in oggetto. Infine à bene ricordare che la terza corsia non può arrivare ad interessare il territorio carsico. Pertanto diviene indispensabile per le ragioni sopra riportate che la Provincia convochi un tavolo congiunto con Regione AFVG,AutovieVenete, e i Comuni interessati per la pianificazione e la realizzazione di una nuova barriera autostradale come schematicamente evidenziata nella presente scheda in Comune di S.Pier d Isonzo.

38 SCHEDA 9. COLLEGAMENTO CON NUOVA INFRASTRUTTURA DALLA S.P.1 IN COMUNE DI FOGLIANO REDIPUGLIA CON SS. 351 : ESECUZIONE DI NUOVA STRADA PER IL TRAFFICO PESANTE ED ESECUZIONE DI PONTE SU ISONZO. ELABORATO GRAFICO PRODOTTO DAL PROPONENTE CONSIGLIERE PROVINCIALE SULLA BASE DI CARTOGRAFIA REGIONALE SCALA 1 : L ELABORATO GRAFICO RIPRODOTTO FUORI SCALA INTENDE UNICAMENTE A DARE UN INQUADRAMENTO SCHEMATICO ALLE OPERE DA ESEGUIRSI OMETTENDO VALUTAZIONI TECNICO-PROGETTUALI

39 Sicuramente la presente scheda rappresenta la più complessa delle opere fin qui proposte sia dal punto di vista progettuale che economico. La finalità di tale proposta è quella di eseguire un vettore di collegamento fra le due sponde dell Isonzo che non attraversi i centri abitati di Fogliano Redipuglia e quello di Sagrado, soprattutto da parte dei mezzi pesanti. Inoltre bisogna sgravare l unico ponte esistente a ridosso dell abitato di Sagrado che, peraltro, risulta sottodimensionato come carreggiata per il traffico pesante. In sostanza si propone di recuperare con adeguamento statico funzionale il ponte ferroviario a valle del ponte di Sagrado trasformandolo in un ponte a due carreggiate adatto al traffico pesante diretto e proveniente dalla sponda friulana dell Isonzo, segnatamente collegandolo alla SS.351 ove, all intersezione con la medesima deve essere approntata una nuova rotonda. Dal ponte nuovo, usufruendo del tracciato in rilevato della ferrovia si dovrà pianificare e progettare una strada a doppia corsia adatta ai mezzi pesanti che funga da by-pass dei centri urbani di Fogliano Redipuglia e Sagrado per un tratto di circa 3 km in un territorio di campagna compreso fra il fiume Isonzo e l edificato di Fogliano Redipuglia per unirsi con un intersezione a rotonda con la S.P. 1 nei pressi di Fogliano Redipuglia. In tal modo i mezzi pesanti in uscita dal casello di Redipuglia per arrivare alla rotonda nuova posta alla destra del ponte di Sagrado, dovrebbero percorrere solamente pochi chilometri sulla SS Indubbiamente i centri abitati di Sagrado e Fogliano Redipuglia sarebbero sgravati da una notevole mole di traffico e beneficerebbero pertanto di assenza di traffico pesante nei rispettivi centri abitati. Inoltre come in tutti i centri abitati il trasporto pubblico su gomma dovrebbe avvenire unicamente con mezzi elettrici o ecologicamente sostenibili, cosa che ad oggi non avviene. Con tale soluzione prospettata in questa scheda si può impedire il transito dei mezzi pesanti sul ponte a ridosso del centro abitato di Sagrado che, posto nelle immediate vicinanze delle alture carsiche diverrebbe passaggio ciclopedonale privilegiato a servizio di un percorso cicloturistico valorizzante il parco del carso dove unitamente al Comune di Fogliano Redipuglia si possono trovare soluzioni sinergiche per la valorizzazione del parco della grande guerra. Come tratterò in seguito anche le stazioni ferroviarie di Sagrado e Redipuglia possono diventare funzionali a questo servizio turistico mediante la creazione della metropolitana leggera da Trieste a Gorizia e verso i Capoluoghi Friulani.

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