RELAZIONE. del COMMISSARIO GIUDIZIALE. ai sensi dell art. 172 L.F. INTEGRAZIONE COOPCA SOCIETÀ COOPERATIVA CARNICA DI CONSUMO

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1 RELAZIONE del COMMISSARIO GIUDIZIALE ai sensi dell art. 172 L.F. INTEGRAZIONE di COOPCA SOCIETÀ COOPERATIVA CARNICA DI CONSUMO Procedura di Concordato Preventivo n. 24/2014 Tribunale di Udine Giudice Delegato: dott. Lorenzo Massarelli Commissario Giudiziale: dott.ssa Fabiola Beltramini 1

2 Sommario 1. PREMESSA LA PROCEDURA E LA PROPOSTA DI CONCORDATO PREVENTIVO LA PRESENTAZIONE DEL PIANO E DELLA PROPOSTA DI CONCORDATO, LE MODIFICHE E INTEGRAZIONI SUCCESSIVE LA PROPOSTA CONCORDATARIA E IL RELATIVO PIANO L ATTIVO E IL PASSIVO CONCORDATARIO COME DETERMINATO DAL COMMISARIO GIUDIZIALE I RISULTATI DELLA RELAZIONE LE MODIFICHE ALLA RELAZIONE L ATTIVO E IL PASSIVO CONCORDATARIO QUI DI SEGUITO SI RIPORTANO I VALORI DELL ATTIVO E DEL PASSIVO CONCORDATARIO, COSÌ COME DETERMINATI DAL CG: IL CENTRO DISTRIBUTIVO DI AMARO E LA PROPOSTA DI BANCA DI CIVIDALE L ELENCO DEI CREDITORI AMMESSI AL VOTO E IL CALCOLO DELLE MAGGIORANZE L ELENCO DEI CREDITORI E LA SUA VALENZA GIURIDICA IL CALCOLO DELLE MAGGIORANZE CONCLUSIONI LA FATTIBILITÀ GIURIDICA ED ECONOMICA DEL CONCORDATO PREVENTIVO La fattibilità giuridica La fattibilità economica LA CONVENIENZA DELLA PROPOSTA DI CONCORDATO RISPETTO ALL ALTERNATIVA DEL FALLIMENTO E/O AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA LA VALUTAZIONE FINALE DEL CG ULTERIORI INFORMAZIONI LE DELIBERE ADOTTATE DA COOPCA E DA IMMOBILCOOPCA

3 1. PREMESSA La sottoscritta Fabiola Beltramini con Studio in Udine, Via Giusti 24, iscritta all Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Udine al n. 301, è stata nominata Commissario Giudiziale (nel prosieguo CG o anche Scrivente ) della procedura di concordato preventivo della COOPCA - SOCIETÀ COOPERATIVA CARNICA DI CONSUMO, c.f , con sede legale in Tolmezzo (UD), via della Cooperazione n. 11 (nel prosieguo, Coopca o Società ) con decreto del 16 aprile 2015, depositato presso la Cancelleria del Tribunale di Udine il 20 aprile In esecuzione di quanto previsto dalle disposizioni in tema di concordato preventivo contenute nel R.D. 267/1942 e successive modificazioni e integrazioni (nel prosieguo Legge Fallimentare o L.F. ) il CG, in data 10 giugno 20115, ha depositato la relazione ex art. 172 L.F. (nel prosieguo Relazione ). In vista dell adunanza di cui all art.174 L.F. fissata per il giorno 20 giugno prossimo venturo e allo scopo di: a) offrire ai creditori le informazioni necessarie, o anche solamente utili, per prestare consapevolmente il proprio consenso o dissenso al Concordato in sede di adunanza; b) offrire al Tribunale fallimentare il complesso di informazioni necessarie per la verifica della fattibilità del piano concordatario sino alla omologazione; la Scrivente ha ritenuto opportuno predisporre una breve relazione integrativa (la Relazione Integrativa ) che riepilogasse le risultanze cui è pervenuta nell espletamento del proprio incarico e che, nel contempo, desse conto di fatti intervenuti successivamente al deposito della Relazione procedendo, altresì, alla correzione di errori materiali contenuti nella relazione già depositata. 2. LA PROCEDURA E LA PROPOSTA DI CONCORDATO PREVENTIVO 2.1 LA PRESENTAZIONE DEL PIANO E DELLA PROPOSTA DI CONCORDATO, LE MODIFICHE E INTEGRAZIONI SUCCESSIVE In data 16 marzo 2015 il Consiglio di Amministrazione di Coopca approvava il piano e la proposta di concordato che venivano depositati presso il Tribunale di Udine in data 17 marzo 2015 (di seguito anche Piano ), sciogliendo la riserva ex art 161 comma 6 L.F. Con decreto del 23 marzo 2015 il Tribunale di Udine rilevata la presenza di carenze nella documentazione allegata e la necessità di apportare alcune modifiche ed integrazioni al piano ed alla proposta concordataria allegata, concedeva alla Coopca termine sino all 8 aprile 2015 (di seguito anche Atto integrativo ). In data 8 aprile 2015 la Società presentava l atto di integrazione al piano e produzioni documentali ex art. 162 L.F. fornendo i chiarimenti e le informazioni richieste. Con provvedimento di data 3 giugno 2015, il Giudice Delegato dott. Lorenzo Massarelli, ad esito dell attività posta in essere dallo stimatore nominato dalla procedura che evidenziava alcune incongruità del business plan di continuità originariamente presentato, invitava Coopca a presentare un nuovo business plan. In data 8 giugno 2015, il Consiglio di Amministrazione di Coopca approvava il nuovo business plan di continuità e il piano rettificato che, con atto di modifica della proposta concordataria e del piano, venivano depositati di pari data LA PROPOSTA CONCORDATARIA E IL RELATIVO PIANO Coopca ha formulato ai propri creditori la proposta di concordato che prevede la loro soddisfazione, nelle misure che saranno di seguito illustrate, mediante le risorse derivanti, da un lato, dalla cessione dei beni della Società non necessariamente funzionali all attività di impresa e, dall altro, dalla cessione a seguito di procedura competitiva, ovvero, a seguito dell accettazione delle proposte irrevocabili ricevute, dei 3

4 complessi aziendali relativi ai punti vendita. La proposta di concordato evidenzia l esigenza di salvaguardre e conservare il valore degli avviamenti commerciali dei singoli punti vendita, e dei connessi livelli occupazionali, con l obiettivo della migliore soddisfazione possibile dell intero ceto creditorio, tenendo conto anche dell ammontare complessivo del prestito sociale. A tale riguardo il Piano ha previsto la continuità aziendale, sulla base di uno specifico business plan, per il periodo necessario all espletamento delle procedure competitive e/o all accettazione delle proposte irrevocabili già pervenute, ipotizzato indicativamente fino al 31 dicembre 2015, data in cui è stata prevista la cessione dei rami d azienda, in funzione degli esperimenti di gara. La formulazione della proposta è stata fatta sulla base di un attivo concordatario valutato in euro come sintetizzato nella tabella che segue: ELEMENTI PATRIMONIALI ATTIVI importo in euro Avviamenti commerciali dei punti vendita Fabbricati strumentali Altri beni strumentali Partecipazioni e crediti immobilizzati Crediti verso clienti Crediti previenziali e assistenziali Altri crediti Eccedenza flussi di cassa da business plan fino 31 dicembre TOTALE ELEMENTI ATTIVI In merito all eccedenza dei flussi di cassa da business plan fino al 31 dicembre 2015 il Piano ha evidenziato che La gestione in continuità è prevista sino alla fine dell anno 2015, ovvero entro il termine in cui è prevista la cessione dei rami di azienda in funzione degli esperimenti di gara; successivamente l attività aziendale verrà di fatto a cessare e verranno mantenuti in essere solo i rapporti necessari per la gestione amministrativa della Società e degli immobili non ancora ceduti. La consistente perdita di valore che si genererebbe per effetto della continuità viene giustificata dalla Società in ragione della valorizzazione delle rimanenze e degli avviamenti, che diversamente non potrebbero essere ceduti e dovrebbero irrimediabilmente essere pesantemente svalutati.. Il termine delle operazioni di liquidazione è previsto al termine di tre anni dall omologa, ed un tanto in considerazione della necessità di cedere diversi immobili e di effettuare quindi conseguentemente i riparti necessari.. La proposta concordataria prevede la seguente suddivisione dell attivo: 4

5 PROPOSTA CONCORDATARIA importo in euro Attivo concordatario Pagamento oneri prededucibili Attivo residuo per creditori privilegiati e chirografari Pagamento creditori privilegiati Attivo residuo per creditori chirografari La struttura della proposta concordatria prevede: (i) l integrale pagamento degli oneri prededucibili rappresentati principalmente dalle spese di procedura, dai fondi rischi spese prededucibili, dalle spese professionali per l accesso alla procedura di concordato preventivo e dagli altri oneri prededucibili derivanti dalla prosecuzione dell attività dal 17 novembre 2014 fino al 31 dicembre 2015 (come da business plan di periodo); (ii) il pagamento integrale dei crediti assistiti da privilegi senza distinzione per classi (debiti per mutui ipotecari, verso dipendenti, verso professionisti, agenti, artigiani, cooperative di produzione e lavoro e agricole, locatori, verso istituti previdenziali ed erario, iva di rivalsa, e fondi generici e specifici); (iii) la suddivisione del ceto creditorio chirografario in tre classi distinte: Classe Descrizione Prima Seconda Terza debiti chirografari verso gli istituti bancari debiti chirografari verso fornitori ed altri debiti chirografari debiti chirografari per prestiti effettuati quali soci sovventori (iv) la postergazione dei debiti sorti al momento della richiesta di recesso dalla Società e non ancora liquidati, trattandosi in questo caso di credito avente natura di capitale di rischio. Per il ceto creditorio la proposta concordataria fissa la ripartizione dell attivo residuo per i creditori chirografari secondo le seguenti modalità: Classe Descrizione % su attivo chirografario Prima debiti chirografari verso gli istituti bancari 1% Seconda debiti chirografari verso fornitori ed altri debiti chirografari 32% Terza debiti chirografari per prestiti effettuati quali soci sovventori 67% In relazione alla tempistica della realizzazione dell attivo concordatario la proposta prevede in sintesi: 5

6 data ipotizzata Descrizione 31/12/2015 prosecuzione dell'attività aziendale e cessione dei rami d'azienda a terzi soggetti entro 31/1/2016 entro 31/05/2018 cessione del magazzino a mezzo contratto estimatorio agli acquirenti dei rami d'azienda e di parte dei beni strumentali realizzo degli altri attivi (crediti, partecipazioni, ecc.), liquidazione degli immobili e degli altri strumentali mediante vendita per offerte migliorative con pubblicazioni su quotidiani locali ed in difetto di offerte, ricerca sul mercato di possibili offerte sulle quali eseguire poi una vendita per offerte migliorative mantenimento in operatività della struttura aziendale, nell'assetto minimo atto a garantire un'efficiente gestione della liquidazione ed il supporto agli organi alla stessa preposti entro 30/09/2018 chiusura della liquidazione dopo aver eseguito i riparti derivanti dal realizzo dell'attivo concordatario In merito, invece, alla tempistica dei riparti la proposta contiene i seguenti termini di pagamento: (i) entro i mesi di ottobre - novembre 2015 il 10% circa delle somme spettanti ai creditori prededucibili e privilegiati; (ii) entro il mese di febbraio 2016 il 70% circa delle somme spettanti ai creditori prededucibilie e il 50% circa delle somme spettanti ai creditori privilegiati; (iii) entro il mese di marzo 2016 il 30% circa delle somme spettanti ai creditori chirografari e il 2 % circa delle somme spettanti ai creditori prededucibili; (iv) entro il mese di luglio 2016 il residuo spettante ai creditori privilegiati; (v) entro il mese di settembre 2016 il 2 % circa delle somme spettanti ai creditori prededucibili; (vi) entro il mese di ottobre 2016 il 30% circa della somme spettanti ai creditori chirografari; (vii) entro il mese di settembre 2017 il 2 % circa delle somme spettanti ai creditori prededucibili; (viii) entro il mese di settembre 2018 il restante 13 % circa delle somme spettanti ai creditori prededucibili; (ix) il restante importo delle somme spettanti ai creditori chirografari per il 20% circa entro novembre 2017 e per l ulteriore 20% circa entro settembre L ATTIVO E IL PASSIVO CONCORDATARIO COME DETERMINATO DAL COMMISARIO GIUDIZIALE 3.1. I RISULTATI DELLA RELAZIONE Ad esito delle verifiche effettuate, ampiamente descritte nella Relazione, la Sottoscritta era pervenuta alle determinazione delle consistenze dell Attivo e del Passivo Concordatario come sintetizzate nelle Tabelle che seguono: 6

7 Piano concordato Rettifiche CG ATTIVO CONCORDATARIO Avviamenti commerciali PdV Fabbricati strumentali Altri beni strumentali Partecipazioni e crediti immobilizzati Crediti verso clienti Crediti previenziali e assistenziali Altri crediti Attivo da business plan fino 31 dicembre TOTALE ATTIVO CONCORDATARIO PASSIVO CONCORDATARIO Oneri e spese in prededuzione Fondo rischi per debiti privilegiati Debiti bancari a lungo termine privilegiati Debiti verso personale ed enti privilegiati Debiti verso fornitori privilegiati Debiti tributari, previd. e assist. privilegiati Debiti per Iva di rivalsa Totale creditori privilegiati Fondo rischi per debiti chirografari Debiti bancari a breve termine chirografari Debiti verso fornitori chirografari Debiti v/soci per finanziamenti chirografari Debiti tributari, previd. e assist. chirografari Altri debiti chirografari Debiti verso impr. contr. e colleg. chirografari Totale creditori chirografari TOTALE SPESE PREDEDUCIBILI Piano concordato Rettifiche CG Spese di procedura Fondo spese per competenze professionali a supporto della procedura Assistenza professionale Fondi rischi spese prededucibili TOTALE

8 PASSIVO CONCORDATARIO PRIVILEGIATO Piano concordato Rettifiche CG Fondi rischi privilegiati Mutui ipotecari Debiti verso dipendenti Debiti verso fornitori Debiti tributari, prev. e assistenziali Debiti per IVA di rivalsa TOTALE PASSIVO CONCORDATARIO CHIROGRAFARIO Piano concordato Rettifiche CG Fondo rischi chirografari Debiti bancari Debiti verso fornitori Debiti verso prestatori sociali Debiti tributari, prev e assistenziali Altri debiti Debiti verso impr. contr. e colleg TOTALE Per mero errore materiale, l IVA di rivalsa relativa ai fornitori privilegiati degradata al rango chirografario non era stata sottratta dall importo dei debiti verso fornitori privilegiati, dal che ne era derivato un maggior imprto del credito di questi ultimi e, conseguentemente, del totale passivo concordatario di euro LE MODIFICHE ALLA RELAZIONE Nel periodo intercorrente dalla data di deposito della Relazione (10 giugno 2015) e la data odierna sono intervenuti ulteriori fatti che la Scrivente ha ritenuto di recepire nella presente Relazione Integrativa e che possono essere così sintetizzati: - ricevimento di ulteriori attestazioni di credito da parte dei fornitori ad esito delle quali, effettuati gli opportuni controlli, l ammontare dei debiti verso i fornitori privilegiati è stato aumentato dell importo di euro , 25 e quello nei confronti dei creditori chirografari di euro ,55, di cui ,81 relativi ai fornitori; - rappresentazione da parte di un fornitore strategico, quale Amga Energia & Servizi, dell intenzione di recedere dal contratto di fornitura con Coopca a partire dal 1 agosto 2015; - rappresentazione da parte del fornitore Astercoop che gestisce la piattaforma prodotti freschi presso il magazzino di Udine di voler rivedere in senso peggiorativo, le condizioni contrattuali di fornitura del servizio a partire dal 1 luglio Con riferimento alla situzione relativa alla fornitura di energia elettrica, si fa presente che la risoluzione del contratto da parte di Amga Energia & Servizi comporterebbe la necessità per Coopca di dover stipulare un contratto con il fornitore di energia di ultima istanza con un aggravio di costi stimato, dalla Società e in contradditorio con Amga, in circa euro. 8

9 Per quanto attiene alle richieste di Astercoop, le stesse trovano ragione nel fatto che, fino ad ora, la piattaforma freschi di Udine veniva utilizzata anche da Cooperative Operaie di Trieste e Istria, con conseguente ripartizione dei costi fissi tra le due cooperative. Il venir meno dell utilizzo da parte di Coop Operaie del predetto servizio comporta un aggravio di costi fissi che Astercoop intenderebbe addebitare a Coopca nella misura stimata in circa euro. Tenuto conto che la probabile rideterminazione dei costi relativi ai due sopracitati fornitori comporta una modicica dell ammontare dei costi e dei flussi finaziari derivanti dalla continuità, la scrivente ha ritenuto di incrementare il fondo rischi per minori flussi di cassa già appostato per euro di ulteriori euro portando, così, l ammontare dell importo del predetto fondo ad euro Per tutto quanto sopra esposto, ivi compresa la correzione dell errore materiale rilevato, l Attivo e il Passivo Concordatario, così come rideterminati dalla Scrivente in relazione ai nuovi fatti intervenuti, vengono così sintetizzati: ATTIVO CONCORDATARIO Piano concordato Rettifiche CG Avviamenti commerciali PdV Fabbricati strumentali Altri beni strumentali Partecipazioni e crediti immobilizzati Crediti verso clienti Crediti previenziali e assistenziali Altri crediti Attivo da business plan fino 31 dicembre TOTALE ATTIVO CONCORDATARIO PASSIVO CONCORDATARIO SPESE PREDEDUCIBILI Piano concordato Rettifiche CG Spese di procedura Fondo spese per competenze professionali a supporto della procedura Assistenza professionale Fondi rischi spese prededucibili TOTALE PASSIVO CONCORDATARIO PRIVILEGIATO Piano concordato Rettifiche CG Fondi rischi privilegiati Mutui ipotecari Debiti verso dipendenti Debiti verso fornitori Debiti tributari, prev. e assistenziali Debiti per IVA di rivalsa TOTALE

10 PASSIVO CONCORDATARIO CHIROGRAFARIO Piano concordato Rettifiche CG Fondo rischi chirografari Debiti bancari Debiti verso fornitori Debiti verso prestatori sociali Debiti tributari, prev e assistenziali Altri debiti Debiti verso impr. contr. e colleg TOTALE L ATTIVO E IL PASSIVO CONCORDATARIO Qui di seguito si riportano i valori dell attivo e del passivo concordatario, così come determinati dal CG: ATTIVO CONCORDATARIO Avviamenti commerciali PdV Fabbricati strumentali Altri beni strumentali Partecipazioni e crediti immobilizzati Crediti verso clienti Crediti previenziali e assistenziali Altri crediti Attivo da business plan fino 31 dicembre TOTALE ATTIVO CONCORDATARIO PASSIVO CONCORDATARIO Oneri e spese in prededuzione Fondo rischi per debiti privilegiati Debiti bancari a lungo termine privilegiati Debiti verso personale ed enti privilegiati Debiti verso fornitori privilegiati Debiti tributari, previd. e assist. privilegiati Debiti per Iva di rivalsa Totale creditori privilegiati Fondo rischi per debiti chirografari Debiti bancari a breve termine chirografari Debiti verso fornitori chirografari Debiti v/soci per finanziamenti chirografari Debiti tributari, previd. e assist. chirografari Altri debiti chirografari Debiti verso impr. contr. e colleg. chirografari Totale creditori chirografari TOTALE

11 4. IL CENTRO DISTRIBUTIVO DI AMARO E LA PROPOSTA DI BANCA DI CIVIDALE Come si è già avuto modo di scrivere nella Relazione, in data 10 giugno 2015 il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Cividale, dott.ssa Michela Del Piero, comunicava, a mezzo posta elettronica certificata, che il Consiglio di Amministrazione della Banca medesima: a) preso atto della proposta di concordato contenuta nel Piano che prevede l integrale soddisfazione del credito relativo al contratto di finanziamento fondiario stipulato da Coopca nel 2009; b) preso atto delle intenzioni dia Coopca di prevedere l esperimento di un tentativo di vendita del Ce.Di. di Amaro mediante procedura competitiva da effettuarsi entro un anno dall omologa del concordato, assumendo quale prezzo base il valore di pronto realizzo di euro , individuato con perizia asseverata dallo stimatore di Coopca; confermava, in caso di assenza di offerenti alla sopracitata vendita mediante modalità competitive, che la Banca Popolare di Cividale si riterrà integralmente soddisfatta qualora venga ad essa trasferita la proprietà dell immobile sul quale grava l ipoteca iscritta dalla banca medesimacon atto da stipularsi entro e non oltre il termine di 18 mesi dall omologa del concordato. Nella comunicazione veniva precisato che i diritti di superficie e di servitù, costiuti con atto del 27/04/2010, saranno inopponibili nei confronti della Banca di Cividale. In merito alla decisione assunto da Banca di Cividale, più sopra riportata, va evidenziata la precisazione dalla stessa effettuata con riferimento all inopponibilità dei diritti di superficie e di servitù costituti sull immobile con atto del 27/04/2010. Trattasi, in particolare, dei diritti di superficie e di servitù, della durata di anni 20, relativi, l uno, al lastrico solare dell edificio e, l altro, a un piccolo vano funzionale al controllo dell impianto fotovoltaico installato da parte del titolare del diritto di superficie, costituito, quest ultimo, successivamente all iscrizione ipotecaria. Il rischio legato all inopponibilità alla banca del diritto in questione, stante le dimensioni significative dell impianto installato, è sicuramente non trascurabile e potrebbe avere un impatto economico significativo. Va, tuttavia, considerato che a fronte della costituzione deli predetti diritti di superficie e servitù, è stato riconosciuto a Coopca, per tutta la durata dei diritti, un corrispettivo annuo dell importo di circa euro che, qualora venisse riconosciuto a Banca di Cividale, potrebbe essere funzionale al contemperamento del diritto della stessa a non vedersi opporre il predetto gravame. 5. L ELENCO DEI CREDITORI AMMESSI AL VOTO E IL CALCOLO DELLE MAGGIORANZE 5.1 L ELENCO DEI CREDITORI E LA SUA VALENZA GIURIDICA All esito delle modifiche apportate per tenere conto di quanto esposto nel capitolo tre che precede, l elenco contenente il nominativo di tutti i creditori, con il relativo ammontare del credito, nonché la natura dello stesso al fine di determinare le maggioranze necessarie per la votazione nell ambito dell adunanza dei creditori ex art. 174 L.F. viene modificato come di seguito. 11

12 PASSIVO CONCORDATARIO Oneri e spese in prededuzione Fondo rischi per debiti privilegiati Debiti bancari a lungo termine privilegiati Debiti verso personale ed enti privilegiati Debiti verso fornitori privilegiati Debiti tributari, previd. e assist. privilegiati Debiti per Iva di rivalsa Totale creditori privilegiati Fondo rischi per debiti chirografari Debiti bancari a breve termine chirografari Debiti verso fornitori chirografari Debiti v/soci per finanziamenti chirografari Debiti tributari, previd. e assist. chirografari Altri debiti chirografari Debiti verso impr. contr. e colleg. chirografari Totale creditori chirografari TOTALE In tale contesto resta in ogni caso impregiudicata ogni decisione del Giudice Delegato sulla sussistenza e misura dei debiti e sull applicazione dei diritti di prelazione da parte dei creditori delle Società. Sul punto si richiama uno stralcio della Sentenza n della Suprema Corte di Cassazione del 12/11/1993: "Come è noto, nel concordato preventivo non è disciplinato, per la verifica dei crediti, un procedimento preventivo di accertamento nelle forme previste per la procedura fallimentare. La legge, invero, al riguardo dispone che il Commissario giudiziale, sulla base dell'elenco dei creditori che il debitore ha l'onere di depositare unitamente al ricorso contenente la domanda per l'ammissione al concordato (art. 161 III comma L.F.) procede all'esame delle varie ragioni creditorie ed ha un potere di "rettifica" che, secondo quanto si desume dal complesso della normativa, si esaurisce, sostanzialmente, nella correzione di eventuali errori materiali e dell'aggiornamento dell'elenco dei creditori in base alle risultanze delle scritture contabili dell'imprenditore che ha chiesto il concordato (anch'esse prodotte insieme al ricorso), mentre è da escludere la sussistenza di poteri decisori, sia pure al limitato fine del voto e del calcolo delle maggioranze per l'approvazione del concordato. Si è, quindi, in presenza di un riscontro rivolto esclusivamente allo scopo di stabilire, in via di prima approssimazione, quali dei creditori abbiano diritto di partecipare alla deliberazione di concordato, il quale lascia impregiudicato, sia le decisioni in ordine all'esistenza e l'ammontare del credito che il Giudice Delegato riterrà di assumere in sede di adunanza, sia l'eventuale accertamento che potrà essere instaurato nei rapporti diretti e nel contraddittorio particolare tra creditore e debitore, in un separato ordinario procedimento davanti al giudice competente". 5.2 IL CALCOLO DELLE MAGGIORANZE Come precisato nel capitolo tre della presente relazione, la proposta concordataria presentata dalla Società prevede la suddivisione in classi dei creditori; pertanto il concordato sarà approvato con il voto favorevole dei creditori che rappresentano la maggioranza dei crediti ammessi al voto, posto che tale maggioranza si verifichi nel maggior numero di classi. In sostanza, ai fini del voto favorevole saranno necessarie due maggioranze, l una in termini di misura del credito, l altra in termini di classi di 12

13 creditori. Tenuto conto del fatto che il totale dei crediti chirografari ammessi al voto è pari a euro la maggioranza dei crediti ammessi al voto sarà pari ad euro Nella tabella seguente sono riportate le maggioranze interne alle tre classi di creditori individuate dalla Società nella proposta concordataria. PRIMA (1%) - ISTITUTI BANCARI CLASSI DI VOTO SECONDA (32%) - FORNITORI E ALTRI CREDITORI TERZA (67%) - PRESTATORI SOCIALI Credito accertato Maggioranza CONCLUSIONI 6.1 LA FATTIBILITÀ GIURIDICA ED ECONOMICA DEL CONCORDATO PREVENTIVO La sussistenza della fattibilità giuridica ed economica del concordato preventivo devono permanere durante tutto l arco della procedura, e necessario, quindi, verificare se, alla luce dei fattoi intervenuti, questi requisiti continuino a sussistere La fattibilità giuridica Come si è avuto modo di riferire la proposta concordataria e il piano che la supporta, si basano sull ipotesi di cessione di tutti gli elementi di patrimonio valorizzati nel piano, prevedendo, altresì, la liquidazione di ogni altra attività della Società, ancorché prudenzialmente non valorizzata nel piano, ma sinteticamente in esso descritta e l esercizio di qualsiasi diritto ad essa spettante. Le operazioni programmate per la realizzazione dell attivo, ad oggi, non hanno evidenziano profili d illegittimità. Il risultato della gestione interinale in corso, che trova rappresentazione nel nuovo business plan presentato dalla Società, così come da ultimo modificato, pare, allo stato, ancora tale da non compromettere la fattibilità giuridica del piano ed essere funzionale al miglior soddisfacimento dei creditori. Va, tuttavia, sottolineato che qualora il comportamento assunto dai fornitori Amga Energie & Servizi e Astercoopo venisse adottato da ulteriori fornitori strategici per la prosecuzione dell attività, ciò potrebbe determinare un assorbimento di attivo tale da rendere necessaria una riconsiderazione in ordine alla miglior soddisafazione dei creditori e, quindi, alla fattibilità giuridica del concordato. Un tanto precisato: avuto riguardo al contenuto della Proposta concordataria formulata dalla Società e ai singoli atti in cui essa si articola, ad avviso della scrivente Commissario, allo stato, non sono ancora emersi elementi suscettibili da compromettere la fattibilità giuridica della procedura concordataria La fattibilità economica Dal punto di vista della fattibilità economica (da intendersi, come detto, quale concreta possibilità per la Società proponente di realizzare le soluzioni prospettate nell ambito delle proposte concordatarie), come si è già avuto modo di riferire nella Relazione, le verifiche condotte, con le conseguenti rettifiche operate dalla Scrivente, anche nella presente Relazione Integrativa, hanno consentito di accertare la sussistenza, in capo alla Società, di un patrimonio la cui liquidazione, secondo le modalità previste nel Piano, ritenendosi tale anche il periodo interinale di continuità 13

14 aziendale, appare idonea a realizzare le soluzioni prospettate dalla proposta concordataria. Allo stato l entità delle proposte d acquisto che ammontano rispettivamente a euro per i rami d azienda e a euro per gli immobili, è tale da assicurare l integrale pagamento dei crediti prededucibili (ivi comprese le spese della procedura), ma non ancora sufficiente al pagamento, nei limiti del valore del privilegio che li assiste, di tutti i crediti privilegiati, tuttavia, l entità dell attivo parrebbe tale da far ragionevolmente ritenere che, ferma, naturalmente, la difficoltà di svolgere previsioni in ordine alle incertezze e all aleatorietà dei realizzi dei rami d azienda e degli immobili nell ambito di procedure competitive, il piano sia economicamente realizzabile e la proposta di concordato, offerta al voto dei creditori, sia economicamente fattibile. Al riguardo va, tuttavia, doverosamente sottolineato che, con riferimento ai punti di vendita e agli immobili per i quali, allo stato, non sono pervenute offerte irrevocabili d acquisto, il difficile momento economico che caratterizza il comparto in cui opera il proponente, e quello immobiliare, rende di non facile realizzazione la cessione dei predetti assets avuto riguardo, anche, ai tempi di realizzazione. In punto fattibilità economica, va considerata, altresì, la criticità, rappresentata dall eventuale inopponibilità del diritto di superficie e di servitù esistenti sul centro distributivo di Amaro alla Banca di Cividale e di cui si è ampiamente riferito in un apposto capitolo della presente relazione integrativa. Relativamente alla realizzabilità di quella parte di patrimonio costituita dall attivo che dovrebbe generarsi ad esito della continuità, va tenuto presente che, seppur siano state rimosse le incongruenze relative alle assunzioni di base del business plan,tuttavia, stante la situazione di particolare criticità in cui si trova a dover operare la Società (prova ne è l atteggiamento di alcuni fornitori), non si può escudere un eventuale modifica del quadro di riferimento su cui si fondano le predette previsioni con conseguenti effetti non prevedibili che potrebbero incidere in maniera sostanziale sul predetto risultato. Da ultimo, va rilevato, invece, che la criticità in ordine alla scadenza di due delle cinque offerte ricevute da Coopca, che sarebbe risultata antecedente alla data ipotizzata per l espletamento della prima procedura competitiva, è stata parzialemente superata in ragione del fatto che uno dei due offerenti (Alì S.p.a) ha prorogato la durata della propria offerta da 20 agosto 2015 al 31 dicenbre LA CONVENIENZA DELLA PROPOSTA DI CONCORDATO RISPETTO ALL ALTERNATIVA DEL FALLIMENTO E/O AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA In ordine alla convenienza della proposta di concordato rispetto all alternativa del fallimento e/o dell amministrazione straordinaria la Scrivente ritiene di confermare integralmente quanto esposto nella Relazione depositata il 10 giugno LA VALUTAZIONE FINALE DEL CG Con la presente Relazione integrativa, il Commissario Giudiziale, confermando quanto già riferito nella Relazione ritiene che le previsioni economiche, patrimoniali e finanziarie contenute nel piano proposto, ferme restando tutte le criticità più sopra evidenziate, appaiano realizzabili in misura tale da consentire il pagamento integrale delle spese di procedura, dei crediti in prededuzione e dei crediti privilegiati e la soddisfazione dei creditori chirografari nella misura del residuo attivo di euro così determinato: 14

15 PROPOSTA CONCORDATARIA Attivo concordatario Pagamento oneri prededucibili Attivo residuo per creditori privilegiati e chirografari Pagamento creditori privilegiati Attivo residuo per creditori chirografari secondo le seguenti modalità: Classe Descrizione % su attivo chirografario Prima debiti chirografari verso gli istituti bancari 1% Seconda debiti chirografari verso fornitori ed altri debiti chirografari 32% Terza debiti chirografari per prestiti effettuati quali soci sovventori 67% e ciò in ragione delle valutazioni svolte nella Relazione e, ulteriormente, in questa sede, basate sugli elementi di prudenza e ragionevolezza colà ed ivi descritti. 7. ULTERIORI INFORMAZIONI 7.1 LE DELIBERE ADOTTATE DA COOPCA E DA IMMOBILCOOPCA La Scrivente ritiene, infine, di dar conto del fatto che il Consiglio di Amministrazione di Coopca, nella seduta dell 8 giugno ultimo scorso, oltre ad aver accertato la causa di scioglimento prevista dall art.2484 primo comma, n.2 del codice civile, richiamata dall art duodecies, ha deliberato la convocazione dell assemblea dei soci per l approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014 e per gli adempimenti di cui all art comma del codice civile. A tale ultimo fine, per il giorno 19 giugno prossimo è prevista la riunione del Consiglio di Amministrazione per l esame della situazione patrimoniale ed economica alla data del 31 marzo La controllata Immobilcoopca ha deliberato, per il giorno 22 giugno prossimo, la convocazione dell assemblea avente all ordine del giorno la messa in liquidazione della società. Udine, 17 giugno 2015 Il Commissario Giudiziale Fabiola Beltramini Allegati: 1) Elenco dei creditori ammessi al voto 2) Elenchi creditori 15

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