PRIMA PARTE ANALISI DEI DATI 2014

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2 INTRODUZIONE Il Centro Adozioni dell ASL anche per l anno 04 ha mantenuto come prassi operativa ormai consolidata la rilevazione sistematica dei dati relativi all utenza ed all attività svolta dagli operatori impegnati in questo settore. La sintesi dei dati è riassunta nel presente documento e si propone come strumento a supporto degli operatori stessi affinché riflettano criticamente sull attività svolta, sull andamento delle disponibilità all adozione e sulle caratteristiche delle adozioni dei bambini in Italia e all estero. La condivisione dei dati appare inoltre utile alle coppie interessate all adozione che, attraverso l acquisizione di informazioni, possono intraprendere questo percorso con maggior consapevolezza. E altresì importante che il Centro Adozioni illustri la propria attività anche a tutti gli interlocutori istituzionali con cui collabora. Scrivere e raccontare l attività consente agli operatori di porsi in un ruolo attivo, diffondendo riflessività, e di essere generativi sia all interno dell èquipe sia con le coppie, ma anche con gli altri Enti e con il contesto sociale. Il documento si compone di due parti: nella prima si trova l esposizione dei dati di attività, a cui si riferiscono le tabelle ed i grafici inseriti, con i relativi commenti, e nella seconda parte vengono illustrate in sintesi le fasi dell iter adottivo proposto alle coppie dall ASL di Brescia, ponendo particolare attenzione sia al periodo precedente alla dichiarazione di disponibilità all adozione nazionale e/o internazionale sia alla fase del sostegno post adottivo. La pratica professionale quotidiana sorregge e conferma la scelta di accompagnare le coppie nell approfondimento della motivazione alla scelta adottiva attraverso colloqui di accoglienza ed orientamento, incontri informativi per conoscere l iter e corsi di formazione all interno di un piccolo gruppo di coppie. Ogni tappa rappresenta un momento significativo in cui le coppie hanno l occasione per valutare la propria motivazione e le risorse per affrontare i passi successivi e la scelta di rendersi disponibili all accoglienza adottiva. L esperienza sta dimostrando anche quanto sia fondamentale per le coppie stabilire una costruttiva alleanza con gli operatori per la positiva riuscita dell adozione.

3 PRIMA PARTE ANALISI DEI DATI 04 La rilevazione e l elaborazione dei dati raccolti ha fornito una sintesi che viene illustrata di seguito. DICHIARAZIONI DI DISPONIBILITA ALL ADOZIONE Nel corso del 04 le coppie che hanno presentato istanza, predisponendo la documentazione richiesta, presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia per la disponibilità all adozione nazionale e/o internazionale sono state 67, alle quali vanno aggiunte 7 richieste per adozioni in casi particolari, per un totale di 84 situazioni. La Tabella evidenzia che nel 04 le disponibilità sono state: 0 solo per l adozione nazionale, 9 soltanto per l adozione internazionale, 48 per entrambe le adozioni, 7 richieste di adozioni in casi particolari ex art. 44. Le richieste relative alle adozioni ex art. 44 nel 04 hanno riguardato situazioni particolari e complesse, come ad esempio l adozione di bambini e ragazzi figli di un coniuge da parte dell altro coniuge, o la trascrizione in Italia di adozioni da parte di persone singole, di cittadinanza straniera e residenti nella provincia di Brescia, che avevano adottato nel proprio Paese d origine, ed infine l adozione di bambini sottoposti a provvedimenti di tutela, allontanati dalla famiglia biologica e affidati alla famiglia che in seguito ne ha richiesto l adozione. Si tratta dunque di casi specifici, non generalizzabili, e per questo motivo i dati che riguardano le adozioni ex art. 44 sono stati conteggiati separatamente. Se si escludono le richieste ex art. 44, sono state dunque 67 le coppie disponibili all adozione nazionale e/o internazionale, con un lieve decremento rispetto all anno precedente. Per quanto riguarda le 67 richieste pervenute per la disponibilità all adozione nazionale e/o internazionale, si osserva che:

4 9 coppie hanno richiesto il rinnovo per una precedente idoneità all adozione nazionale o presentato la disponibilità per una seconda adozione 6 coppie avevano già adottato in precedenza coppie hanno in corso un affido 7 coppie hanno figli biologici 6 coppie si sono ritirate durante l'iter. La Tabella riassume i dati delle disponibilità all adozione nel 04. TABELLA Centro Adozioni - ASL di Brescia IDONEITA' ADOZIONE anno 04 Tipo di domanda N. Coppie Nazionale Totale 84 Totale in % Internazio Entrambe nale Relazioni Coppie Coppie di ritirate con figlio approfon durante biologico art. 44 dimento l'iter Coppie con Figlio adottivo affido coppie con domanda o rinnovo ,9% 0,7% 7,% 0,%,7% 8,% 8,% 7,%,4%,0% 4

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6 Internazionale Entrambe art. 44 Nazionale Internazionale Entrambe art. 44 Nazionale Internazionale Entrambe art. 44 Nazionale Internazionale Entrambe art. 44 Nazionale Internazionale Entrambe art. 44 T o t a l e Nazionale TABELLA IDONEITA' ALL'ADOZIONE: confronto anni

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8 Internazionale Nazionale 0 Nazionale 0 N r ic h ie s t eid o n e it à Entrambe Entrambe N r ic h ie s teid o n e ità Internazionale 0 N r i c h i e s t e i d o n e i t à N r i c h i e s t e i d o n e i t à Grafici andamento richieste di idoneità anni art art

9 Idoneità all'adozione dall'anno 004 all'anno n r ic h ie s t eid o n e it à 0 Nazionale 00 Internazionale 80 Entrambe 60 art Nazionale Internazionale Entrambe art

10 ADOZIONE NAZIONALE I minori collocati in adozione nazionale provengono prevalentemente da due diverse storie: figli di genitori ignoti, in quanto la madre e/o il padre non li hanno riconosciuti al momento della nascita, e bambini allontanati dalle famiglie d origine sulla base di provvedimenti dell autorità giudiziaria, a seguito di gravi carenze genitoriali. I bambini collocati nel 04 presentavano a volte patologie sanitarie, di diversa gravità, che hanno richiesto una speciale disponibilità da parte delle coppie aspiranti all adozione; nel 04 su bambini collocati 7 presentavano patologie significative e/o gravi traumi psicologici. I bambini vengono affidati, attraverso un collocamento provvisorio, o affido a rischio giuridico, ad una famiglia dichiarata idonea all adozione da parte del Tribunale per i Minorenni mentre la procedura per la definizione dell'adottabilità è ancora in corso. La durata del collocamento provvisorio è estremamente variabile e l esito adottivo non sempre è garantito, in particolare nelle situazioni di tutela; la complessità di questo iter richiede alle coppie che presentano disponibilità all adozione nazionale un impegno elevato e particolari capacità per reggere lo stress connesso all indeterminatezza dei tempi ed all incertezza dell esito. Nel caso in cui il bambino in affido a rischio giuridico venga in seguito dichiarato adottabile, il Tribunale per i Minorenni dichiara la decorrenza dell affido preadottivo, a conclusione del quale può essere adottato definitivamente. Il Centro Adozioni offre alla famiglia ed al bambino interventi di sostegno e di consulenza per tutta la durata del collocamento provvisorio, fino all inizio dell affido preadottivo ed alla successiva dichiarazione di adozione e oltre. Nel 04, come si evince dalla Tabella, sono stati collocati bambini con affido a rischio giuridico. Gli affidi preadottivi rendicontati nel 04 sono stati 0 ed hanno riguardato situazioni per le quali l inserimento nella famiglia era iniziato nel 006 per bambino, nel 0 per bambini, nel 0 per 6 bambini, e nel 04 per bambino. Si evidenzia anche l età dei bambini: in particolare 4 hanno un età compresa tra 0 e mesi (fasce d'età che riguardano maggiormente i collocamenti provvisori), bambini hanno un età da a anni e bambini hanno dai 6 ai anni. I genitori adottivi hanno un età media corrispondente a 9,8 anni per il padre ed a 6,7, anni per la madre. 0

11 TABELLA Centro Adozioni dell'asl di Brescia ADOZIONI NAZIONALI - anno 04 Collocamento Affido N. provvisorio Preadottivo Bambini Totale 0 fasce d'età 0 - mesi 4 - mesi Collocam. Affido Collocam provvisorio Preadott provvisorio 7 Affido Preadott - anni 6- anni Collocam Affido Collocam Provv Preadott Provv 4 Affido Preadotti Età media genitori padre madre 9,8 6,7 ADOZIONE INTERNAZIONALE I minori in adozione internazionale giungono in Italia con l adozione già definita nel Paese d origine, tramite la collaborazione degli Enti Autorizzati. L ingresso in Italia di ogni minore è autorizzato dalla Commissione Adozioni Internazionali (CAI) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Come illustrato dalla Tabella 4, i bambini adottati all'estero nel 04, ed inseriti in 9 famiglie. sono stati 0, numero in netto calo rispetto all'anno precedente. Nella stessa tabella sono riassunte anche le fasce d età dei bambini e l età media dei genitori adottivi. Dalla medesima Tabella si rileva la distribuzione per fasce d età che è la seguente: 9 bambini nella fascia 0- anni; 8 bambini nella fascia - anni; 0 bambini nella fascia 6-0 anni; nella fascia - anni; nella fascia -7 anni

12 L attribuzione dell età dei bambini in adozione internazionale non è sempre un dato attendibile ed oggettivo, in quanto i minori spesso non vengono iscritti all anagrafe al momento della nascita e per alcuni bambini, una volta giunti in Italia, sono necessari accertamenti sanitari in quanto l età anagrafica risulta evidentemente inferiore rispetto all età biologica. L età media dei genitori che hanno adottato all estero è di 4, anni per il padre e 4,7 anni per la madre. Per quanto riguarda le condizioni di salute, i bambini che presentano patologie di diversa gravità, con necessità di controlli sanitari periodici e/o di interventi chirurgici, o che mostrano evidenti difficoltà e ritardi nello sviluppo sono stati 8. Gli operatori focalizzano la loro attenzione, fin dai primi incontri con la famiglia adottiva, anche sulla documentazione sanitaria del figlio. Per i bambini adottati in tenera età, il monitoraggio della crescita è maggiormente impegnativo, in quanto alcune patologie vengono diagnosticate in età successive, come confermano i dati dei Servizi Specialistici. Il Centro Adozioni è impegnato a costruire una collaborazione costante con i Servizi Specialistici, in particolare con la Neuropsichiatria Infantile e con il Servizio Disabilità. Le famiglie frequentemente informano gli operatori già prima della partenza per lo Stato Straniero e possono essere quindi seguite fin dal rientro in Italia. TABELLA 4 Centro Adozioni dell'asl di Brescia Minori in adozione internazionale - anno 04 N. Bambini Totale 0 N. famiglie 9 Età media genitori fasce d'età (anni) padre madre , 4,7 % 8% % % 7%

13 La Tabella informa sui Paesi di provenienza e sull'età media per Paese dei bambini adottati internazionalmente. Si evidenzia che le aree geografiche sono le seguenti: Est Europeo per 6 bambini ( dalla Federazione Russia, dalla Polonia, dalla Moldavia, dalla Lituania, dalla Bulgaria, e dalla Romania); Est Asiatico per 7 bambini ( 4 dalla Cina, dal Vietnam e dall'india); Sud America per bambini ( dal Cile e dalla Colombia); Africa per bambini ( 4 dall Etiopia e dall'uganda ). Si nota come i minori provenienti da Polonia, Moldavia, Lituania, India e Cile hanno un età compresa tra 8 e 7 anni, mentre i bambini più piccoli, fino ai anni d età, provengono da Colombia, Cina, Russia e Bulgaria. L'età media dei bambini adottati all'estero nel 04 è stata pari a 6, anni. Tale dato appare fortemente condizionato dalla presenza di adozioni particolari, che hanno elevato l'età media sia dei genitori adottivi sia dei bambini. TABELLA Età dei bambini in adozione internazionale anno 04 Paesi d'origine N bambin < i Età - anni Federazione Russa Polonia Moldavia Lituania Bulgaria Romania Etiopia 4 Uganda Cile Colombia Cina 4 Vietnam India TOTALE Età media > 8,4 0 9,7 4 7, 4, ,

14 La Tabella 6 mostra l'andamento delle adozioni nazionali ed internazionali nell'ultimo quinquennio, che confermano una significativa diminuzione dei bambini adottati sia in Italia sia all'estero. TABELLA 6 Centro Adozioni - ASL di Brescia Minori adottati - confronto dati anni Totale adozione nazionale adozione internazionale adozione nazionale adozione internazionale adozione nazionale adozione internazionale adozione nazionale adozione internazionale adozione nazionale adozione internazionale ENTI AUTORIZZATI ALL ADOZIONE INTERNAZIONALE Le coppie, dopo aver ottenuto l idoneità all adozione internazionale, devono conferire mandato ad un Ente Autorizzato per l adozione, che seguirà la procedura nel rapporto con il Paese Straniero. 4

15 Gli Enti Autorizzati che hanno seguito la procedura delle adozioni internazionali nel corso del 04 sono stati 6, solo uno dei quali ha sede nella provincia di Brescia. Gli Enti che hanno seguito il maggior numero di adozioni sono stati: CIFA per bambini e La Primogenita per 4 bambini; Il Conventino e In cammino per la Famiglia per bambini ciascuno; CIAI, La Dimora, Il Centro Aiuti per l'etiopia, AiBi, Arcobaleno, Airone, Nadia, SOS Bambino, AIAU, NFM, Fondazione P. Nidoli, Nuovi Orizzonti per vivere l'adozione e CAI per bambino ciascuno. Si conferma anche per il 04 che le coppie bresciane si orientano verso un ampio ventaglio di Enti, ubicati anche in altre Regioni. La scelta dell Ente continua ad essere una decisione difficile per le coppie, sia per il numero elevato degli Enti sia per la diversità delle proposte e metodologie. Il rapporto tra gli operatori del Centro Adozioni e gli Enti Autorizzati è complessivamente positivo, e si intende incentivare una presa in carico concordata attraverso un progetto condiviso ed integrato di sostegno al nucleo adottivo. Per gli operatori è molto interessante conoscere anche ciò che succede durante la permanenza all Estero della coppia e nel primo periodo di convivenza del nucleo. SECONDA PARTE LE FASI DEL PERCORSO ADOTTIVO FASE di ACCOGLIENZA e ORIENTAMENTO La coppia che intende adottare o desidera informarsi sul percorso adottivo prende contatto con l'assistente sociale dell'equipe adozioni del proprio distretto di residenza. I colloqui di accoglienza/orientamento hanno l'obiettivo di avviare la coppia ad un percorso di riflessione sulle motivazioni della scelta adottiva. E una fase utile ed efficace per iniziare ad orientarsi nell iter adottivo e per costruire un alleanza con gli operatori del Centro Adozioni al fine di mettere le basi per un accompagnamento e sostegno durante tutto l'iter. In questo modo la coppia, fin dalla

16 fase iniziale, può raggiungere un adeguata preparazione, maggior consapevolezza sulla realtà adottiva e sulle risorse necessarie per costruire un buon legame genitoriale, unitamente ad un adeguato senso di responsabilità. I risultati evidenziano il buon esito del percorso e i rimandi degli operatori e delle coppie appaiono positivi. Le coppie raccontano, nelle fasi successive, di aver apprezzato questo spazio di accoglienza e di incontro per parlare di sé, chiarendo soprattutto a se stessi il senso della scelta adottiva. Le coppie imparano a prendersi del tempo tra una fase e l altra, a non essere frettolose nelle scelte, e a ponderare ogni passaggio dell iter adottivo. I dati relativi ai colloqui di orientamento dell anno 04 sono i seguenti: Coppie che hanno effettuato i colloqui orientativi 06 Rinunce o in fase di riflessione 4 Rinunce o in fase di riflessione 9 Coppia partecipanti incontro informativo n. 6 Coppie partecipanti Corso di formazione 6

17 INTERVENTI INFORMATIVI E FORMATIVI Le proposte informative e formative fanno parte della programmazione annuale del Centro Adozioni e alcuni aspetti di miglioramento rientrano nella pianificazione degli obiettivi aziendali assegnati ai Servizi. Nel 04 gli incontri informativi, a cadenza mensile, sono stati e 6 le coppie che vi hanno partecipato; gli incontri sono condotti da operatori del Centro Adozioni e si tengono presso le sedi centrali dell'asl di Brescia a cadenza fissa, il secondo lunedì del mese, nel tardo pomeriggio. Per quanto riguarda l informazione sugli Enti Autorizzati all adozione internazionale, è stato valutato che fosse riduttivo presentare la loro attività durante l incontro informativo e quindi si stanno valutando alcune ipotesi organizzative. Nel corso del 04 sono stati effettuati 7 Corsi Formativi a cui hanno partecipato complessivamente coppie. I corsi formativi hanno una durata complessiva di ore, articolate in 4 o incontri, svolti a livello centrale in giorni diversi, solitamente nel tardo pomeriggio; la sperimentazione di corsi tenuti il sabato mattina incontra il gradimento delle coppie e per il 0 ne saranno effettuati almeno due, per facilitare la partecipazione. Da qualche anno è prassi sottoporre alle coppie un questionario di valutazione dei corsi per poterne migliorare l organizzazione, la conduzione, i contenuti e per rilevare la soddisfazione ed i suggerimenti dei partecipanti. I risultati emersi dalla raccolta dati dei questionari evidenziano come in generale i Corsi effettuati nell'anno 04 abbiano ricevuto una valutazione positiva relativa al "grado di soddisfazione" da parte delle coppie. In particolare si osserva come la conduzione abbia sempre ricevuto un punteggio elevato (da "molto soddisfatto" ad "ottimo") e ciò sembra un'ottima premessa affinché i contenuti possano essere recepiti in modo positivo dai partecipanti, oltre ad essere uno stimolo per la riflessione personale e di coppia. Inoltre i dati mostrano che le emozioni definite "positive" e "negative" si alternano, in quanto gli argomenti trattati durante i Corsi toccano dinamiche e vissuti carichi di forti emozioni che possono essere in contrasto tra loro, come ad esempio l'entusiasmo per l'inizio di un nuovo cammino per l'adozione di un bambino e l'insicurezza data 7

18 dall'incertezza di ciò che può accadere nel futuro, quali la dichiarazione di inidoneità o l'abbinamento di un bambino diverso da quello che la coppia si aspetta. Valutazione Corsi Formativi 04 ORGANIZZAZIONE CORSO CONDUZIONE CONTENUTI AL TERMINE POSSO DIRE CHE EMOZIONI POSITIVE (Entusiasmo, serenità, fiducia, soddisf azione) 4 EMOZIONI NEGATIVE (Insicurezza, impazienza, Frustrazione, collere) Grado soddisfazione (min max ) Le risposte esprimono complessivamente un alto gradimento dell iniziativa per ogni aspetto. Per quanto riguarda le emozioni vissute durante il Corso, i partecipanti hanno preferito non esprimere quei sentimenti che appaiono negativi (insicurezza, impazienza, frustrazione, collera) manifestando quelli che tradizionalmente sono considerati positivi (entusiasmo, serenità, fiducia, soddisfazione). Le risposte sono orientate nella stragrande maggioranza tra l ottimo e l abbastanza sufficiente, quindi nei gradienti positivi. Per quanto riguarda l organizzazione, i suggerimenti più frequenti riguardano la possibilità di aumentare il numero degli incontri per approfondire alcuni argomenti, dedicare maggior spazio ad esperienze di coppie adottive ed acquisire ulteriori indicazioni; altri aspetti organizzativi che potrebbero essere migliorati riguardano gli orari, l adeguatezza delle sedi, e la fornitura di materiale di lavoro. La conduzione, solitamente effettuata da uno psicologo e da un assistente sociale, ha avuto riscontri decisamente positivi, espressione quindi di competenze professionali orientate a favorire l espressione e la narrazione delle esperienze di sofferenza. Sono state apprezzate anche le competenza sui temi sensibili dell adozione considerati cardine del percorso formativo. 8

19 I corsi hanno risposto alle attese dei partecipanti, offrendo stimoli per la riflessione individuale e di coppia, e favorendo l ascolto e il confronto con altre coppie. FASE DELL ATTESA Continua l impegno delle assistenti sociali a mantenere un contatto con le coppie che sono nella fase dell attesa di abbinamento con il bambino, per conoscere l evoluzione dell iter adottivo, anche se la maggior parte dei coniugi con l'idoneità mantiene rapporti con gli operatori di riferimento. Nel corso del 04 è stata posta particolare attenzione al rapporto con gli Enti Autorizzati, che appare fondamentale per accompagnare le coppie verso un abbinamento coerente con le risorse ed i limiti evidenziati nella fase di valutazione; inoltre sono aumentate le richieste di certificazioni relative alle condizioni degli aspiranti genitori adottivi. IL SOSTEGNO POST ADOTTIVO Le linee guida dell attività del Centro Adozioni prevedono interventi di sostegno dal momento dell arrivo in Italia per le adozioni internazionali, e dall'inizio del collocamento in famiglia per le adozioni nazionali: complessivamente tutte le famiglie che hanno adottato all'estero chiedono di essere seguite nella fase post adottiva dagli operatori del Centro Adozioni, che mantengono i contatti anche con l Ente Autorizzato che ha curato l adozione, mentre nei casi di adozione nazionale la vigilanza ed il sostegno sono prescritti dal Tribunale per i Minorenni. Gli interventi di sostegno (colloqui con la coppia, osservazione psicologica del bambino adottato, visite domiciliari, incontri con gli insegnanti, gruppi di sostegno post adottivo) hanno una durata di almeno due anni. La partecipazione dei genitori al gruppo di sostegno post adottivo è prevista per ogni situazione, ed è considerata momento fondamentale e molto significativo, di condivisione ed elaborazione per la costruzione della storia della nuova famiglia. 9

20 Gruppi per genitori Nell anno 04 sono stati attivati 7 gruppi, a cui hanno partecipato 4 coppie; un altro gruppo, avviato a fine 0, si è concluso nella tarda primavera 04. Di norma i gruppi si incontrano per sei/sette volte, a cadenza mensile, in orario pre-serale. Attivando spazi di ascolto, di riflessione e di confronto gli operatori sollecitano la partecipazione attiva delle persone sui temi sensibili dell adozione quali ad esempio l origine e il passato del bambino, i genitori biologici, la differenza somatica, la creazione del legame adottivo. Viene posta centralità alla storia del bambino, ai suoi vissuti e alle sue esperienze, favorendo la narrabilità di una verità sostanziale, con una metodologia attiva. Consulenze in fasi successive all adozione I genitori adottivi si rivolgono agli operatori con richieste di consulenza anche negli anni successivi ai previsti per il monito raggio dell adozione. Accade ad esempio che nell età della preadolescenza i bambini adottati richiedano conferme e particolari attenzioni nel rivisitare la propria storia. Sensibilizzazione degli operatori scolastici Nel progetto di sostegno post adottivo, particolare cura viene riservata all inserimento scolastico dei bambini, in collaborazione con la famiglia e gli insegnanti, diffondendo e attuando le Linee Guida sottoscritte dal Ministero dell'istruzione. Formazione degli operatori Ogni anno prosegue la formazione degli operatori con la partecipazione alle diverse iniziative organizzate dall ASL, dall Istituto degli Innocenti e da altri Enti. 0

21 RAPPORTO CON IL TRIBUNALE PER I MINORENNI E CON ALTRE ASL Nel 0 è stato sottoscritto un protocollo operativo tra il Tribunale per i Minorenni di Brescia e le ASL, che ha permesso di condividere le procedure e le reciproche comunicazioni interistituzionali con risultati positivi, auspicando che queste buone prassi siano costantemente consolidante e migliorate. A cura di - dott. Mauro Narra Responsabile U.O. Famiglia Infanzia Età Evolutiva - dott.ssa Adele Ferrari Responsabile Consultori Familiari e Tutela Minori - Rosa Codenotti - Assistente Sociale Brescia, marzo 0

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