PAT MANSON UNIT LEARNING AND CULTURAL HERITAGE IN THE INFORMATION SOCIETY AND MEDIA DIRECTORATE GENERAL, EUROPEAN COMMISSION, LUXEMBOURG

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2 PAT MANSON UNIT LEARNING AND CULTURAL HERITAGE IN THE INFORMATION SOCIETY AND MEDIA DIRECTORATE GENERAL, EUROPEAN COMMISSION, LUXEMBOURG INTRODUZIONE Nel giugno del 2005 la Commissione Europea ha adottato la sua strategia i2010 che cerca di ottimizzare i benefici delle nuove tecnologie dell informazione per la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e la qualità della vita dei cittadini europei. Nell ambito della strategia i2010, la Commissione Europea ha indicato le Biblioteche Digitali come progetto di punta, con lo scopo di fornire un accesso comune a milioni di oggetti digitali provenienti da collezioni digitali, distribuite in un ampia gamma di musei, archivi e biblioteche in Europa. Questo progetto di punta sta prendendo forma in una serie di attività con le quali la Commissione sta affrontando due fronti accesso e conservazione digitale. Il lavoro sulle Biblioteche Digitali non è una novità. Negli anni scorsi, molte iniziative hanno avuto luogo negli Stati membri e nelle singole istituzioni. E molte parti interessate hanno lavorato su progetti di ricerca delle biblioteche digitali molti fra essi progetti finanziati dalla Commissione per almeno10 anni, coprendo la rete di archivi, biblioteche e musei ed anche lavorando con collezioni digitali che non sono collegate a nessun altra istituzione in particolare, per sviluppare nuovi metodi di accesso ed utilizzo delle biblioteche digitali. Nuovo è, comunque, l attuale interesse politico e l interesse della stampa e del pubblico generale, l immaginazione del quale ha iniziato ad accendersi grazie alle crescenti possibilità online di utilizzare e condividere musica digitale, testi, mappe e così via. L iniziativa politica negli Stati Membri è partita con una lettera di sei Capi di Stato e di Governo al Presidente della Commissione e questo è coinciso con l intenzione della Commissione di pubblicare una Comunicazione sulle biblioteche digitali: i2010: digital libraries. Come risultato, negli ultimi 18 mesi abbiamo assistito all utilizzo di tre livelli di azione politico, strategico e operativo tutti e tre riuniti nella struttura Biblioteche Digitali che chiede azioni da parte della Commissione Europea, Stati Membri ed alle differenti parti interessate. CHI NE TRAE VANTAGGIO? Prima di tutto, i cittadini europei dovrebbero essere messi meglio in grado di accedere al loro patrimonio intellettuale individuale o collettivo e questo accesso non dovrebbe venire limitato dalla locazione geografica, dall età o dalla lingua. Inoltre, l accesso dovrebbe venire garantito nel futuro. A questo scopo, abbiamo bisogno di nuovi metodi, sistemi ed infrastrutture per gestire il patrimonio digitale. 1

3 BIBLIOTECHE DIGITALI: INIZIATIVE EUROPEE PER LA DIGITALIZZAZIONE E LA CONSERVAZIONE DIGITALE In secondo luogo, sappiamo che la cultura digitale ed il contenuto scientifico hanno un potenziale creativo ed economico. Contribuisce all istruzione ed alla ricerca, a nuove industrie culturali e creative ed a nuove forme di esperienze culturali e turismo. Attrae nuovi utenti e nuove richieste e bisogni perché il contenuto dei nostri archivi, biblioteche e musei non siano solo accessibili ma anche fruibili e sfruttabili via Internet. In terzo luogo, il contenuto culturale e scientifico significa anche potenzialmente grande business. Porta alla nascita di servizi ricchi a livello di media per usare e riusare il materiale e l interesse commerciale è mostrato dalle recenti mosse di società quali Google, Yahoo e Microsoft. LE SFIDE DELLE BIBLIOTECHE DIGITALI La Comunicazione della Commissione sulle Biblioteche Digitali che è stata adottata nel 2005 propone una serie di sfide per la digitalizzazione, l accessibilità online e la conservazione a lungo termine del contenuto culturale. Queste sfide sono di natura legale, finanziaria e tecnica ed hanno generato differenti azioni per affrontare tali sfide. Per fare un esempio, se vogliamo evitare la creazione di un buco nero del 20. secolo nel mondo digitale, dobbiamo trovare soluzioni pratiche ed eque per l IPR ed i diritti d autore nell ambito di lavori orfani in modo tale che non scompaiano dalla vista. Inoltre, sul lato finanziario, vari elementi della digitalizzazione sono ancora costosi e necessitano di un intenso lavoro per questo dobbiamo esaminare approcci meglio coordinati al fine di evitare inutile e ridondante digitalizzazione. Incentivi per sponsorizzazioni commerciali e partnership pubblico-privato devono venire presi in considerazione e sviluppati ulteriormente se dobbiamo trovare collettivamente gli investimenti necessari per rendere disponibili in digitale le nostre risorse analogiche. Le biblioteche digitali non sono solamente il deposito del settore pubblico. Internet media companies, editori, librerie online, motori di ricerca e fornitori di tecnologia hanno un ruolo cruciale da svolgere e non necessariamente negativo. Una collaborazione di successo tra entità pubbliche e private, in particolare per la digitalizzazione, ha già mostrato differenti forme, per esempio la cooperazione tra Microsoft e la British Library e tra Google e, fra le altre, l Oxford University Library. A livello tecnico, abbiamo bisogno di sistemi che siano disponibili a rendere il contenuto esistente che abbiamo nelle nostre istituzioni culturali reperibile, 2

4 PAT MANSON UNIT LEARNING AND CULTURAL HERITAGE IN THE INFORMATION SOCIETY AND MEDIA DIRECTORATE GENERAL, EUROPEAN COMMISSION, LUXEMBOURG accessibile e fruibile ed anche di soluzioni a più lungo termine così che si possa supportare nuovi servizi e mantenere disponibili nel tempo le risorse. Per renderlo operativo, sono stati stabiliti un numero di obiettivi come punti fermi nella realizzazione de The European Digital Library, vale a dire: entro il 2008, accesso multilingue alle raccolte digitali delle biblioteche nazionali tramite il portale TEL. Le raccolte devono essere ricercabili e usabili. Un minimo di 2 milioni di opere digitali (libri, immagini, files audio, ecc.) dovrà essere accessibile tramite la European Digital Library. ed entro il 2010, la European Digital Library dovrà venire ampliata per includere collezioni di un numero di archivi, musei ed altre biblioteche e forse editori. Un minimo di 6 milioni di opere digitali dovrà essere accessibile tramite The European Digital Library. VOLONTÀ POLITICA Nel novembre 2005, il Consiglio dei Ministri della Cultura ha approvato l approccio della Commissione come rilasciato nella nostra Comunicazione. Di conseguenza, la Commissione ha rafforzato il proprio ruolo di coordinamento in prospettiva europea e della natura cross-border dei problemi fondamentali. Per prima cosa, abbiamo di nuovo portato avanti l iniziativa a livello politico. Nell agosto 2006 abbiamo emanato una Raccomandazione dalla Commissione. E stata ripresa e discussa dagli Stati Membri, risultando nelle Conclusions of the Culture Council del novembre 2006 che sono state pubblicate nell Official Journal del 7 dicembre Il supporto del Consiglio è un passo significativo per stabilire in modo chiaro una serie di azioni per gli Stati Membri e per la Commissione all interno di un lasso di tempo ben definito. Il Consiglio ha inoltre riconosciuto la pertinenza e l importanza dei progetti e lavori esistenti, quali i progetti MICHAEL, e sottolineato l importanza del servizio TEL delle biblioteche nazionali europee nell attuare il lavoro in direzione della creazione di una Europea Digital Library. Il Consiglio ha acconsentito a rafforzare gli obiettivi e le strategie nazionali degli Stati Membri sia per la digitalizzazione, che per la conservazione digitale (tramite piani, indicatori, pianificazioni finanziaria ed incoraggiamento di PPP) e di rinforzare la coordinazione tra ed all interno degli Stati Membri creando meccanismi di coordinazione, condivisione delle informazioni, criteri comuni per la selezione dei contenuti. 3

5 BIBLIOTECHE DIGITALI: INIZIATIVE EUROPEE PER LA DIGITALIZZAZIONE E LA CONSERVAZIONE DIGITALE Inoltre, il Consiglio ha acconsentito a contribuire alla European Digital Library ed a stimolare società nazionali (pubbliche e private) perché portino il loro contenuto nella European Digital Library. Gli Stati Membri hanno anche approvato che inizieranno a monitorare e riferire sui loro progressi nell implementazione di queste azioni e di discutere nelle loro nazioni i fattori legali ed altri che condizionano l accesso al materiale digitalizzato e digitale (cioè considerare come rimuovere le barriere per la progressiva digitalizzazione di opere orfane, materiali fuori stampa e fuori distribuzione, esaminare strutture legali per la conservazione digitale ed integrare standard tecnici per la conservazione digitale nei processi di business/workflow delle organizzazioni). Allo stesso tempo, il Consiglio ha invitato la Commissione ad agire su differenti fronti, cioè a coordinare le azioni per arrivare alla creazione de The European Digital Library, a supportare il lavoro tecnico tramite programmi di finanziamento in special modo FP7 ed a proporre soluzioni per problemi quali le opere orfane. Infine, alla Commissione è stato chiesto di creare un gruppo di esperti degli Stati Membri per monitorare le varie azioni in corso e scambiare buone pratiche. Significativamente, le Conclusioni del Consiglio ci danno lassi di tempo piuttosto concreti che si intende raggiungere entro l orizzonte di i2010. Questo è un messaggio molto importante: indicano azioni pratiche e realistiche; supportano l impegno degli Stati Membri e forniscono un chiaro impegno per il monitoraggio ed il riferire sui progressi in una struttura organizzata. Far di questo una realtà richiede lo sforzo concertato di un elevato e disparato numero di istituzioni, che agiscono in contesti differenti tutte a contribuire alle differenti parti del puzzle. Mettere insieme questi differenti pezzi del puzzle è una sfida significativa. Ci rendiamo conto che è necessario misurare l impatto ed i risultati se vogliamo dimostrare il nostro successo ed accrescerlo. La Commissione, quindi, fa affidamento sugli Stati Membri affinché raccolgano informazioni sugli sforzi di digitalizzazione correnti e su quelli pianificati e affinché misurino i loro progressi e rendimenti. La Commissione stessa contribuisce lanciando uno studio all inizio del 2007 svilupperà indicatori e metodologie statisticamente rilevanti ed anche due altri studi uno sull impatto socio-economico del dominio pubblico ed un altro sull impatto socio-economico della conservazione digitale. 4

6 PAT MANSON UNIT LEARNING AND CULTURAL HERITAGE IN THE INFORMATION SOCIETY AND MEDIA DIRECTORATE GENERAL, EUROPEAN COMMISSION, LUXEMBOURG LA EUROPEAN DIGITAL LIBRARY Le conclusioni del Consiglio mettono in evidenza anche The European Digital Library. The European Digital Library svolge un importante ruolo nella nostra strategia dove ci rendiamo conto che non è sufficiente parlare dei problemi, ma dobbiamo rapidamente rendere funzionali le soluzioni ed i servizi. Devo chiarire che The European Digital Library non è una biblioteca nel senso comune del termine. Si rivolge a tutti i tipi di materiale culturale includendo oggetti provenienti da tutti i tipi di istituzioni culturali a tutti i livelli geografici. Dopo tutto, il Patrimonio europeo non è ristretto a poche e privilegiate grandi organizzazioni ma è stato raccolto nel corso dei secoli in molti archivi, biblioteche e musei regionali e locali in tutti gli Stati Membri, coprendo tutti i tipi di contenuti: testi e libri, audio, manoscritti, manufatti culturali e scientifici, immagini in movimento ed istantanee ed arte multimediale. Ciò include anche materiale proveniente da possessori privati di contenuti, come gli editori. Ciò è importante per rendere ricercabili e trovabili tramite The European Digital Library anche le opere più recenti. In secondo luogo, The European Digital Library avrà bisogno di formare un punto d accesso comune a queste raccolte digitali. Questo rappresenta molto di più di un semplice portale che reindirizza gli utenti: offrirà possibilità di ricerca incrociata ed approfondita come pure accesso diretto e completo agli oggetti digitalizzati. Darà il via ed integrerà funzionalità che rendono più semplice l utilizzo ed il ri-utilizzo del materiale valorizzandolo. Faciliterà approcci collaborativi. Tutto ciò si estende oltre i limiti delle istituzioni culturali individuali. Biblioteche, archivi e musei hanno acquisito una nuova responsabilità pubblica per permettere ai cittadini in qualsiasi luogo essi si trovino di interagire con la cultura europea, scambiare opinioni e diventare creatori attivi. In terzo luogo, The European Digital Library sarà multilingue. Il multilinguismo è un prerequisito per una biblioteca digitale tipicamente europea. E estremamente rilevante per l e-content e per le industrie nel campo dei media che producono o ri-utilizzano grandi volumi di informazioni e che fanno business in internet. Una biblioteca digitale che offre ricerca ed accesso in differenti lingue è essenziale per un Europa multilingue basata sulla conoscenza. AZIONI DELLA COMMISSIONE 5

7 BIBLIOTECHE DIGITALI: INIZIATIVE EUROPEE PER LA DIGITALIZZAZIONE E LA CONSERVAZIONE DIGITALE Oltre alle azioni politiche incentrate sulla Raccomandazione e sulle Conclusioni del Consiglio, la Commissario Reding ha anche stabilito una serie di passi ed obiettivi che tutte le parti interessate devono soddisfare se vogliamo aver successo nella creazione de The European Digital Library. A livello strategico, la Commissario Reding ha istituito un High Level Group comprendente più parti interessate in grado di discutere ed arrivare a strategie per gestire contenziosi e problematiche più difficili da trattare. Per raggiungere i traguardi operativi, la Commissione sta supportando un gruppo strategico per la cooperazione fra biblioteche, archivi e musei e per estendersi gradualmente verso altre parti interessate al fine di arrivare a soluzioni tecniche appropriate. La Commissione Europea ha preso come punto di partenza per The European Digital Library il servizio TEL delle biblioteche nazionali in quanto si tratta di un centro fortemente organizzato per la realizzazione di un punto di accesso multilingue al patrimonio culturale distribuito in Europa. La Commissione supporta ulteriormente gli obiettivi pratici ed operativi tramite i nostri programmi di finanziamento econtentplus ed ai programmi di lavoro ICT. C è già un solido corpo di progetti di ricerca esistenti per migliorare la digitalizzazione e l accesso, disponibili tramite progetti attualmente in corso quali DELOS e BRICKS. Questi forniranno importanti pietre miliari per The European Digital Library. Altri progetti propongono nuovi servizi come, ad esempio, VIDEOACTIVE, che integra items da 11 archivi audiovisivi di tutt Europa, in 10 differenti lingue. PRESTOSPACE sta fornendo un lavoro per sgomberare il terreno sulla digitalizzazione delle risorse audiovisive. Per la conservazione digitale, la ricerca è iniziata con l azione di supporto ERPANET terminata nel Due progetti ampiamente integrati sono attualmente in corso con il co-finanziamento di 17 MEUR: il progetto PLANETS intende sviluppare un approccio metodologicamente coerente ed una seria di strumenti tecnologici che possono venire impiegati da organizzazioni simili in tutta Europa. Ed il progetto CASPAR intende sviluppare una piattaforma più generica per la conservazione di contenuti digitali che possono venire impiegati efficacemente in differenti domini applicativi: per coprire anche la conservazione dei dati scientifici, contenuti audiovisivi ed il patrimonio culturale digitalizzato. Entrambi i progetti includeranno le analisi di casi di studio reali che aiuteranno a valutare l efficacia delle soluzioni proposte ed i fattori critici di successo per replicare tali esperimenti in altri ambienti organizzativi. Inoltre, l azione della 6

8 PAT MANSON UNIT LEARNING AND CULTURAL HERITAGE IN THE INFORMATION SOCIETY AND MEDIA DIRECTORATE GENERAL, EUROPEAN COMMISSION, LUXEMBOURG Digital Preservation Europe catalizza gli sviluppi delle strategie nazionali e coordina i piani d azione associati. RICERCA SULLE BIBLIOTECHE DIGITALI Per il , la ricerca continuerà a focalizzarsi sulle biblioteche digitali e sulla conservazione digitale. Temi della ricerca di immediato interesse ruotano attorno alla catena di digitalizzazione, scalabilità e riduzione dei costi derivanti dallo sviluppo di strumenti, esperienze ed oltre. Per FP7 abbiamo perciò identificato la necessità di mettere in rete le competenze sulla digitalizzazione per sfruttare conoscenze specialistiche e capacità complementari, per creare sinergie fra le organizzazioni e per realizzare servizi locali e regionali di portata europea. Un altra sfida di ricerca a breve termine è quella di creare un accesso migliore al contenuto culturale digitale dei domini incrociati e migliorare in relazione a recupero, motori di ricerca ed accesso multilingue. Necessaria è una struttura di interoperabilità all interno della quale i sistemi legacy possano cooperare e condividere metadati ed il contenuto sottostante. Dovrebbe venire sviluppata una struttura più avanzata che determini l obiettivo per la migrazione dai sistemi odierni verso i sistemi necessari per supportare le biblioteche digitali del 2010 ed oltre. Per la ricerca sulla conservazione digitale, c è una serie di problemi che abbiamo solo ora iniziato ad affrontare dalla ricerca di soluzioni organizzative, inclusa la responsabilità per archiviazione e deposito, condizioni per depositi certificati, ecc. A breve termine, la ricerca si focalizza sull integrazione continuativa di funzioni di conservazione digitale nel content management e workflow delle organizzazioni che necessitano di mantenere accessibile nel tempo il contenuto digitale. La Commissione supporterà anche la ricerca a lungo termine per fornire approcci radicalmente nuovi alla conservazione digitale e per esaminare il potenziale della moderna ICT nell agire su grandi volumi e su contenuti digitali dinamici e mutevoli mantenendo traccia delle sue semantiche in evoluzione e dei contesti di utilizzo e salvaguardando l integrità, autenticità e disponibilità a lungo termine nel tempo. La Commissione fa affidamento su di voi per supportare queste azioni a livello nazionale e noi lavoreremo insieme a voi per supportare attraverso la ricerca i 7

9 BIBLIOTECHE DIGITALI: INIZIATIVE EUROPEE PER LA DIGITALIZZAZIONE E LA CONSERVAZIONE DIGITALE nuovi strumenti necessari e per fornire i banchi di prova necessari per avvicinare la ricerca alla visione delle biblioteche digitali. 8

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