AGNOSIA. Modificazione dell ambiente. Riapprendimento. AGNOSIA VISIVA appercettiva
|
|
- Carlo Serra
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 AGNOSIA AGNOSIA VISIVA appercettiva AGNOSIA VISIVA associativa regioni posteriori dell encefalo Matching di oggetti. Giudizi identità differenza. Copia di disegni. Figure sovrapposte. Lettere incomplete. Test di Gollin. Silhouettes. Test di Street. Decisione oggetto, non oggetto. SIMULTAGNOSIA PROSOPAGNOSIA appercettiva PROSOPAGNOSIA associativa AGNOSIA PER I COLORI AGNOSIA TOPOGRAFICA AGNOSIA TATTILE (STEREOA- GNOSIA) regioni posteriori dell encefalo posteriori destre posteriori destre parietali (regioni postrolandiche). Si manifesta nella mano controlaterale all emisfero danneggiato. Lesioni parietali sinistre: agnosia tattile bilaterale. AGNOSIA ACUSTICA regioni temporali Test di Palmieri Copia disegni con significato. Categorizzazione semantica. Riconoscimento gesti. Questionari di memoria semantica lettera formata da piccole lettere Test di Benton-Van Allen. Stima dell età. Identificazione di facce (stessa area semantica). Giudizio di familiarità. Domande sul colore di oggetti. Colorare oggetti. Giudizi di appropriatezza della colorazione. Presentazione di fotografie di edifici e luoghi famosi Giudizio di peso, dimensione e forma ad occhi chiusi Modificazione dell ambiente. Riapprendimento. Utilizzo del contesto. Interruzione di sequenze autonomizzate. Tecnica di etichettamento. Identificazione senza errori e apprendimento al riconoscimento. 1
2 DEFICIT DI DISCRIMINAZIONE ACROMATOPSIA occipitali bilaterali. Monolaterali: emiacromatopsia. Test di Fornsworth-Munsell. Tavole di Ishihara. Categorizzazione di colori DISCRIMINAZIONE DELLA FORMA DISCRIMINAZIONE MOVIMEN- TO occipitali bilaterali Discriminazione di forme simili. Test di Efron. Screening di detezione della forma. 2
3 DISTURBI DEL LINGUAGGIO AFASIA GLOBALE Fronto-temporo parietali perisilviane. Ripetizione. Comprensione. Denominazione. Fronto-temporali sinistre. ). Aachen Aphasia Test AFASIA DI BROCA Area di Broca (frontale sinistra). Giro precentrale, insula. (AAT). Multilingual Aphasia Examination (MAE). Western Aphasia Battery (WAB). Boston Aphasia Examination (BDAE). Aachen Aphasia Test (AAT). Boston Naming Test. Batteria per l Analisi dei Deficit Afasici (BADA).. Test dei gettoni AFASIA DI WERNICKE Temporale sinistra (Wernicke) Multilingual Aphasia Examination (MAE). Western Aphasia Battery (WAB). Boston Aphasia Examination (BDAE). Aachen Aphasia Test (AAT). Boston Naming Test. Batteria per l Analisi dei Deficit Afasici (BADA).. Test dei gettoni AFASIA AMNESTICA Temporale e temporo/parietale Denominazione. ). Aachen Aphasia Test (AAT). AFASIA TRANSCORTICALE Carrefour temporo- parieto-occipitale Comprensione. Denominazione. SENSORIALE AFASIA TRANSCORTICALE MOTORIA Frontale premotoria, anteriore area di Broca Decrizione di un evento in linguaggio spontaneo. AFASIA DI CONDUZIONE Giro sopramarginale fascicolo arcuato Ripetizione. Comprensione. Denominazione. Terapia di intonazione melodica (MIT) Functional Communication Treatment. Promoting Aphasics Communicative Effectiveness (PACE). Functional Communication Treatment. Promoting Aphasics Communicative Effectiveness (PACE). 3
4 DISTURBI FONOLOGICI E DELL ARTICOLAZIONE APRASSIA DELL ARTICOLAZIONE (no paresi) DISARTRIA ( da paresi) Bilaterali ai fasci corticobulbari/ cervelletto/ tronco encefalico Ripetizione. Denominazione. Coppia minima fonologica. Denominazione di figure. Ripetizione e lettura di frasi. Descrizione di figure. Conversazione. Emisferica sinistra Ripetizione. Denominazione. Impostazione articolatoria. Terapia di intonazione melodica (MIT) DISTURBI LESSICALI SEMANTICO Denominazione di figure ( categorie). Denominazione e uso di oggetti Fluenza verbale per categoria. LESSICO IN INPUT Compiti di decisione lessicale Decisione lessicale e ricerca sul vocabolario LESSICO IN OUTPUT Denominazione orale e scritta. Fluenza verbale per lettera. Evocazione lessicale per categoria semantica o fonemica 4
5 DISTURBI MORFO-SINTATTICI AGRAMMATISMO Ripetizione. Denominazione. HELPSS. Mapping tematicoargomentale. PARAGRAMMATISMO Ripetizione. Denominazione. DISTURBI DI LETTURA DISLESSIA Emisfero sinistro Identificazione di lettere. Decisione lessicale. Associazione parola scrittafigura. Lettura ad alta voce. Categorizzazione. Ripetizione. Conversione grafema-fonema DISTURBI DI SCRITTURA AGRAFIA Scrittura sotto dettatura. Denominazione Copia differita e scrittura sotto dettatu- scritta. Copia servile differita. ra con visualizzazione mentale. Compitazione. Scrittura per composizione. 5
6 DISTURBI VISUOSPAZIALI DISORIENTAMENTO TOPO- regioni posteriori dell emisfero destro Lettura di mappa. GRAFICO DEFICIT NEL PENSIERO SPA- ZIALE cerebrolesi destri Test di Elithorn. Matrici progressive di Raven.identificazione di figure complesse/nascoste. TeRaDiC.: scomposizione, verbalizzazione, verifica,esecuzione, correzione Costruzione mentale. DEFICIT NEL MEMORIZZARE parietali alte destre Test di Corsi. UN PERCORSO DISEGNO APRASSIA COSTRUTTIVA CLOSING-IN cerebrolesi destri orientamento sbagliato, cerebrolesi sinistri semplificano il disegno posteriori parieto-occipitali (anche lesioni frontali) malattia di Alzheimer, demenza degenerativa Disegno spontaneo o copia. Test di Bender. Test di Milano. Visual Retention Test (Benton). Figura complessa di Rey. Disegno spontaneo o Copia. Copia di disegni TeRaDiC.: scomposizione, verbalizzazione, verifica,esecuzione, correzione TeRaDiC.: scomposizione, verbalizzazione, verifica,esecuzione, correzione 6
7 DISTURBI DELL ATTENZIONE ATTENZIONE SELETTIVA Test di cancellazione. Test di Bourdon-Wiersma, Test di Stroop. ATTENZIONE DIVISA PASAT. Trail Making Test. NEGLECT Barrage. Cancellazione lettere. Test delle campanelle. Bisezione di linee. Illusione dell Area di Wundt-Jastrow. Lettura frasi. Indented Paragraph Reading Test. Behavioural Inattention Test. Training di scanning visuospaziale. Training di lettura e copia. Training di copia di tracciati training di descrizione di figure. Training con stimolazioni sensoriali. Stimolazione optocinetica. Stimolazione calorica-vestibolare. DEFICIT DI PROGRAMMAZIO- NE frontale sinistra Batteria di Test per l esame dell Attenzione (TEA). NeuroPsiLab. 7
8 DEMENZE DEGENERAZIONE LOBO FRONTALE Atrofia frontale Fluenza verbale per lettera. Wisconsin Card Sorting Test. Trail Making. Matrici di Raven. Test di Wegl. Stime cognitive. AFASIA LENTAMENTE PROGR. Atrofia perisilviana Matrici di Raven. Disegno con cubi. DEMENZA SEMANTICA Atrofia bilaterale: polo temporale anteriore (A38), temporale infero-laterale Fluenza verbale per categoria. Denominazione di figure (Boston). Comprensione di singole parole. Questionario m. semantica. Associazione di figure (palme). Giudizio di realtà. Categorizzazione. Silly sentences SINDROME FRONTALE Area prefrontale (A 9-15, 46-47) Stroop. DCT. Trail Making. Dual task. WCST. Weigl. Stime cognitive. Matrici di Raven. Torre di Hanoi. BADS ALZHEIMER Atrofia aree associative. Degenerazioni endo ed extraneuronali. Angiopatia congofila Mini Mental Status Examination (MMSE). MODA. Orientamento alla Realtà (ROT). Terapia della reminescenza. Terapia di Validazione. Interventi comportamentali. Tecniche di stimolazione. Memory training. Subject Performed Task. Trattamento linguaggio e comunicazione. Spaced Retrieval 8
9 DISTURBI DELLA MEMORIA MEMORIA BREVE TERMINE Parietali inferiori sinistre Span di cifre. Ripetizione seriale parole bisillabiche. Test di Corsi. Test di Rivermead (RBMT). MEMORIA LUNGO TERMINE AMNESIA AMNESIA GLOBALE Parte mesiale del lobo temporale, regione diencefalica Breve racconto. Apprendimento coppie di parole. Apprendimento lista di parole. Apprendimento supra-span verbale (Buscke-Fuld). Questionario eventi remoti.. Test di Rivermead (RBMT). Breve racconto. Apprendimento coppie di parole/lista di parole. Apprendimento supra-span verbale (Buscke- Fuld). Questionario eventi remoti.. Test di Rivermead (RBMT). Test di Kroviz. Fluenza verbale. Test di Corsi parte mesiale del lobo temporale (regione ippocampale), fornice, regione diencefalica (corpi mamillari, tratti mamillo-talamici e i nuclei anteriori del talamo), giro del cingolo, corteccia retro-spleniale, corteccia fronto-basale (nuclei del setto) temporali mesiali o diencefaliche bilaterali AMNESIA SEMANTICA Lobo temporale laterale e inferiore Fluenza verbale per categoria. Denominazione di figure (Boston). Comprensione di singole parole. Questionario m. semantica. Associazione di figure (palme). Giudizio di realtà. Categorizzazione. Silly sentences. PQRST. Priming Repetition. Vanishing cues. Spaced Retrieval. Neuropage. Quaderno di memoria Apprendimento senza errori. Spaced Retrieval. 9
10 TRAUMA CRANICO TRAUMA CRANICO Commozione cerebrale. Contusione cerebrale Glasgow Coma Scale. Test di attenzione (PASAT, TAQ e TEA, Stroop). Test di memoria (Span, Apprendimento). Test linguistici (gettoni, fluenza, AAT). Ausili esterni.. Orientation Remedial Module (Ben-Yshay). Terapie cognitive. Terapie comportamentali. 10
11 APRASSIA APRASSIA IDEATIVA APRASSIA BUCCOFACCIALE Regioni posteriori dell emisfero sinistro. Lesione degli opercoli frontale e centrale e della porzione anteriore dell insula. Utilizzo di oggetti Esecuzione di azioni su comando verbale APRASSIA IDEOMOTORIA Lesione parietale sinistra Esecuzione di gesti e pantomime su ordine verbale, imitazione, tattile. Test per l AIM Trattamento restitutivo (esecuzione di gesti su ordine verbale con facilitazioni). Trattamento sostitutivo (manipolazione dell ordine sequenziale di ogni azione). Approccio cinematico. Approccio ecologico. Esercizi sulle caratteristiche strutturali dell oggetto. Esercizi di ricostruzione della sequenza. Approccio pragmatico. Approccio ecologico. Imitazione su esempio visivo, ordine verbale. Uso dello specchio 11
Indice. Memoria. Memoria a Breve Termine Verbale e Visuo-Spaziale. Memoria a Lungo Termine Verbale. Prefazione pag. 13. Presentazione pag.
Indice Prefazione pag. 13 Presentazione pag. 15 Introduzione pag. 19 CAPITOLO 1 Memoria Memoria a Breve Termine Verbale e Visuo-Spaziale Digit Span - Span di cifre pag. 31 Span di Parole Bisillabiche (Test
DettagliLa riabilitazione di un caso di afasia anomica
La riabilitazione di un caso di afasia anomica XLIV Congresso Nazionale S.I.F.E.L. Roma 22-26 giugno 2010 Del Vecchio L.,Sannino J.,Tedeschi M.,Villari P. Del Vecchio L.,Sannino J.,Tedeschi M.,Villari
DettagliI DISTURBI AFASICI DEL LINGUAGGIO
I DISTURBI AFASICI DEL LINGUAGGIO Davide Crepaldi MoMo Lab, Dipartimento di Psicologia Università di Milano-Bicocca davide.crepaldi1@unimib.it www.davidecrepaldi.net PRINCIPI GENERALI DI AFASIOLOGIA L'afasia
DettagliAFASIE. Eloquio: comprende espressione verbale, modalità di esecuzione, capacità di fonazione ed articolazione.
AFASIE Linguaggio: strumento attraverso il quale avviene la comunicazione, grazie alla possibilità di produrre e comprendere espressioni simboliche costituite da sequenze intelligibili di suoni articolati,
DettagliLINGUAGGIO. agli inizi, lesioni cerebrali. metodologia. recentemente, tecniche di neuroimmagine
LINGUAGGIO metodologia agli inizi, lesioni cerebrali recentemente, tecniche di neuroimmagine 1 AFASIA Perdita parziale o completa delle capacità linguistiche conseguente ad un danno cerebrale, spesso senza
DettagliFunzioni Nervose Superiori
Università degli Studi di Perugia Funzioni Nervose Superiori Prof. Paolo Calabresi Corso Integrato di Neurologia AA 2004/2005 Linguaggio Strumento attraverso il quale avviene la comunicazione, grazie alla
DettagliI DISTURBI DEL LINGUAGGIO. Evoluzione del concetto di afasia Correlati anatomici Valutazione Trattamento
I DISTURBI DEL LINGUAGGIO Evoluzione del concetto di afasia Correlati anatomici Valutazione Trattamento Cosa si intende per linguaggio Sistema grammaticale formale distinto da altre forme di comunicazione
DettagliAttenzione e Funzioni Esecutive Definizione Psicologica, Basi Neurali, Valutazione neuropsicologica
Attenzione e Funzioni Esecutive Definizione Psicologica, Basi Neurali, Valutazione neuropsicologica Cosimo Urgesi Università di Udine e IRCCS E. Medea L attenzione Sottende un ampia classe di processi
DettagliLa psicologia come diagnosi e riabilitazione
San Maurizio Canavese, 23/24 Febbraio 2012 Danilo De Gaspari ICP - CTO CENTRO PARKINSON MILANO L INTERVENTO PSICOLOGICO IN 2 FASI 1. LA DIAGNOSI DEI DISTURBI COGNITIVO-COMPORTAMENTALI 2. LA PRESA IN CARICO
DettagliLateralizzazione e linguaggio
Lateralizzazione e linguaggio SCIENZE MOTORIE A.A. 2007-2008 Docente: M.Stella Valle SPLIT BRAIN Individuo normale Individuo con cervello diviso LATERALITA MANUALE E LATERALIZZAZIONE CEREBRALE 90% POPOLAZIONE
DettagliEsame dell attività psichica superiore
Esame dell attività psichica superiore Disturbi dell articolazione del linguaggio Emissione della parola 1) respirazione ( nella laringe, la colonna d aria viene trasformata in suoni primari nella fonazione)
DettagliProgetto VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA E RIABILITAZIONE COGNITIVA IN PAZIENTI AFFETTI DA SCLEROSI MULTIPLA
Progetto VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA E RIABILITAZIONE COGNITIVA IN PAZIENTI AFFETTI DA SCLEROSI MULTIPLA Durata: diciotto mesi, con inizio nel giugno 2011 e termine il 30 novembre 2012 (prorogato fino
DettagliProgrammi di intervento per il Disturbo Non Verbale
Programmi di intervento per il Disturbo Non Verbale Caratteristiche professionista Gravità e pervasività disturbo Motivazione al cambiamento EFFICACIA TRATTAMENTO Tipo di trattamento Durata del trattamento
DettagliLa Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico
La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico Dott.ssa Sara Fascendini Centro Alzheimer, Fondazione Europea di Ricerca Biomedica (FERB), Ospedale Briolini, Gazzaniga (BG) CHE COSA È LA DEMENZA?
DettagliGLI EFFETTI DELL INSEGNAMENTO SULL APPRENDIMENTO. Valentina Tobia Università degli Studi di Milano-Bicocca
GLI EFFETTI DELL INSEGNAMENTO SULL APPRENDIMENTO Valentina Tobia Università degli Studi di Milano-Bicocca DI COSA PARLEREMO? Struttura del cervello e tecniche per studiarlo Processi cognitivi implicati
DettagliAPPRENDIMENTO MEMORIA MOTIVAZIONE EMOZIONI SONNO VEGLIA LINGUAGGIO
La NEUROPSICOLOGIA studia le relazioni tra i COMPORTAMENTI e l attività del SISTEMA NERVOSO APPRENDIMENTO MOTIVAZIONE SONNO MEMORIA EMOZIONI VEGLIA LINGUAGGIO Parti del Sistema Nervoso Centrale Encefalo
DettagliValutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive
Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ La Neuropsicologia è quella disciplina scientifica che indaga le relazioni esistenti tra: funzioni cognitive struttura e
DettagliRIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA
PROGRAMMA MASTER ANNUALE DI II LIVELLO in: RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA NELL ADULTO E NELL ANZIANO III EDIZIONE TORINO 21 FEBBRAIO 2015-20 DICEMBRE 2015 (Scadenza iscrizioni 15 GENNAIO 2015) Organizzato
DettagliLATERALIZZAZIONE. Col termine lateralizzazione si intende la localizzazione di una funzione principalmente nell uno o nell altro emisfero
LATERALIZZAZIONE EMISFERICA E LINGUAGGIO Lateralizzazione emisferica delle funzioni Col termine lateralizzazione si intende la localizzazione di una funzione principalmente nell uno o nell altro emisfero
DettagliDISORDINI NEUROPSICOLOGICI DELLA MEMORIA
DISORDINI NEUROPSICOLOGICI DELLA MEMORIA La memoria umana è abitualmente definita come la capacità di riattivare, in modo parziale o totale, veridico o erroneo, gli avvenimenti del passato. La memoria
DettagliI DISCORSI E LE PAROLE
I DISCORSI E LE PAROLE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 1. Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati
DettagliImbriano Letizia, Podda Livia, Rendace Lidia, Lucchese Franco*, Campanelli Alessandra, D Antonio Fabrizia, Trebbastoni Alessandro, de Lena Carlo
VI Convegno IL CONTRIBUTO DELLE UNITA DI VALUTAZIONEALZHEIMER (UVA) NELL ASSISTENZA DEI PAZIENTI CON DEMENZA Centro Disturbi della Memoria, Unità Valutativa Alzheimer (UVA), Dipartimento di Neurologia
DettagliAPPROFONDIMENTI SCIENTIFICI E BIBLIOGRAFICI
APPROFONDIMENTI SCIENTIFICI E BIBLIOGRAFICI Sommario SOMMARIO 1 INTRODUZIONE 3 MEMORIA 3 ATTENZIONE 3 FUNZIONI ESECUTIVE 4 LINGUAGGIO 4 PERCEZIONE 4 APPROFONDIMENTI SULLA STIMOLAZIONE COGNITIVA E COMPUTERIZZATA
DettagliCosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco
Cosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco DEMENZA Sindrome clinica caratterizzata dal deterioramento della memoria e delle altre funzioni cognitive rispetto al livello di sviluppo
DettagliABSTRACT DELLA TESI DI LAUREA: IL SISTEMA DEI NEURONI SPECCHIO: QUALI IMPLICAZIONI PER IL LINGUAGGIO. STUDIO DI TRE QUADRI DI AFASIA NON-FLUENTE.
ABSTRACT DELLA TESI DI LAUREA: IL SISTEMA DEI NEURONI SPECCHIO: QUALI IMPLICAZIONI PER IL LINGUAGGIO. STUDIO DI TRE QUADRI DI AFASIA NON-FLUENTE. Premesse teoriche Nella letteratura recente si trovano
DettagliLa Malattia di Alzheimer. Manuel Soldato
La Malattia di Alzheimer Manuel Soldato Caratteristiche Più frequente forma di demenza Deterioramento ingravescente delle capacità cognitive Comparsa di disturbi comportamentali e dell affettività Progressiva
DettagliValutazione e Riabilitazione nei Disturbi Specifici dell Apprendimento. Gruppo di Lavoro di Neuropsicologia 4 ottobre 2008
Valutazione e Riabilitazione nei Disturbi Specifici dell Apprendimento 4 ottobre 2008 Il principale criterio necessario per effettuare una diagnosi di DSA è quello della discrepanza tra abilità nel dominio
DettagliI disturbi della mente
a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 I disturbi della mente 16/5/2006 Evoluzione Degenerazione delle capacità cognitive Invecchiamento buono Invecchiamento fisiologico
DettagliCorso di Laurea Magistrale in Psicologia clinica e della salute Insegnamento: Neuropsicologia Prof. Giorgia Committeri.
Corso di Laurea Magistrale in Psicologia clinica e della salute Insegnamento: Neuropsicologia Prof. Giorgia Committeri Neuropsicologia I disordini della gestualità: le aprassie Le aprassie Disordini del
DettagliFunzioni distribuite: Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante:
FUNZIONI COGNITIVE Funzioni distribuite: Orientamento Attenzione Memoria Funzioni frontali Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante: linguaggio dominante: Capacità visuo-costruttive Capacità
DettagliParole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori
DISTURBI DEL LIVELLO SINTATTICO- GRAMMATICALE Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori Parole funzione o funtori elementi grammaticali: - morfemi grammaticali liberi
DettagliUn introduzione alle demenze: il punto di vista neuropsicologico. Stefano Stefanini Psicologo - Psicoterapeuta Centro Alzheimer Gazzaniga (BG)
Un introduzione alle demenze: il punto di vista neuropsicologico Stefano Stefanini Psicologo - Psicoterapeuta Centro Alzheimer Gazzaniga (BG) Aspetti Neuropsicologici Orientamento e attenzione Funzioni
DettagliCome leggere una diagnosi
Come leggere una diagnosi Maristella Scorza Università di Modena e Reggio Emilia maristella.scorza@unimore.it Protocollo Diagnostico La segnalazione La raccolta anamnestica La valutazione clinica L interpretazione
DettagliELENCO ELABORATI SCRITTI PRESENTATI DAGLI STUDENTI PER LA PROVA FINALE IN DUE ANNI ACCADEMICI. Cognizione sociale e iperattività
Cognizione sociale e iperattività La riabilitazione delle anomie per mezzo del condizionamento classico : uno studio sperimentale Recepire, controllare,suscitare e interpretare le emozioni nella relazione
DettagliFondazione Carlo Molo Onlus Laboratorio Sperimentale Afasia
Fondazione Carlo Molo Onlus Laboratorio Sperimentale Afasia Gruppo di lavoro: Dr. Alberto Giachero, Dr.ssa Melanie Calati, Dr. Cristian Rugiero, Dr. Stefano Balasini Afasia Nell afasia le immagini e le
DettagliOSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITA DI RECUPERO MIRATO (PRIMARIA)- Allegato A5
OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITA DI MIRATO (PRIMARIA)- Allegato A5 Le Osservazioni Sistematiche di Rilevazione precoce di seguito previste, devono tener conto delle indicazioni
DettagliAPPRENDIMENTO MEMORIA
APPRENDIMENTO E MEMORIA Dr.ssa Daniela Smirni 1 Memoria Funzione cognitiva che consente di acquisire, conservare ed utilizzare in un momento successivo, informazioni sul mondo intorno a noi e la nostra
DettagliMMSE. Mini Mental State Examination. Folstein e coll. (1975)
MMSE Mini Mental State Examination Folstein e coll. (1975) Scopo Il MMSE è un test ampiamente utilizzato nella pratica clinica della valutazione delle funzioni cognitive dei soggetti anziani. E un test
DettagliTraining cognitivo e di riconoscimento delle emozioni in partecipanti con Disturbo dello Spettro Autistico (DSA)
Training cognitivo e di riconoscimento delle emozioni in partecipanti con Disturbo dello Spettro Autistico (DSA) Nicola De Pisapia, Liliana Carrieri, Paola Venuti Laboratorio di Osservazione, Diagnosi
DettagliDott.ssa PAOLA GUGLIELMINO ABILITAZIONE/RIABILITAZIONE DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO. Dott.ssa Paola Guglielmino Università di Torino
Dott.ssa PAOLA GUGLIELMINO ABILITAZIONE/RIABILITAZIONE DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO PERCHE ABILITAZIONE/ RIABILITAZIONE? DISLESSIA ACQUISITA Rieducazione e riabilitazione DISLESSIA EVOLUTIVA
DettagliLinguistica generale a.a Federica Da Milano.
Linguistica generale a.a.2014-2015 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it Le afasie Sintomi che insorgono spesso in concomitanza con quelli afasici: Aprassia gestuale: incapacità o difficoltà di
DettagliUNIVERSITA DELLA CALABRIA A.A
UNIVERSITA DELLA CALABRIA A.A. 2012/2013 CORSO AGGIUNTIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL INFANZIA (MATERNA) E NELLA SCUOLA PRIMARIA (ELEMENTARE) Educazione
DettagliCapitolo 1 Neuropsicologia: introduzione e cenni storici 1 1.1 Ambito della neuropsicologia 1 1.2 Nascita della neuropsicologia: cenni storici 2
9788871929422 I_XX_Layout 1 13/02/13 15:56 Pagina V Prefazione Introduzione all edizione italiana XV XVII Capitolo 1 Neuropsicologia: introduzione e cenni storici 1 1.1 Ambito della neuropsicologia 1 1.2
DettagliAspetti anatomici e funzionali del linguaggio: la comunicazione verbaleia
Aspetti anatomici e funzionali del linguaggio: la comunicazione verbaleia Terapisti occupazionali: 2010 Francesco Tomaiuolo Auxilium Vitae Volterra (PI) f.tomaiuolo@riabilitazione volterra.it Experimental
DettagliLe demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno
Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale
DettagliANALISI DELLE DIAGNOSI di Disturbo Specifico dell Apprendimento
ANALISI DELLE DIAGNOSI di Disturbo Specifico dell Apprendimento Chiara Trubini Consultorio CEAF di Vimercate, Comune di Ornago e Università di Parma trubini.chiara@libero.it F 81.0 Disturbo specifico
Dettagliun mondo sotterraneo della memoria
un mondo sotterraneo della memoria Memoria implicita: L essere influenzati da un esperienza passata senza avere la consapevolezza di ricordare. Priming -> consiste nell effetto di facilitazione e preattivazione
DettagliIPDA QUESTIONARIO OSSERVATIVO PER L IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO
IPDA QUESTIONARIO OSSERVATIVO PER L IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO Struttura dello strumento. Si compone di 43 item suddivisi in due sezioni principali: la prima riguarda le
DettagliLa consapevolezza visiva
Deficit visivi dopo una lesione cerebrale La consapevolezza visiva Canale dorsale V1 Canale ventrale Area in cui si determina X la consapevolezza visiva 1 Blindsight (visione cieca) Lesioni di V1 causano
DettagliLa rete dei neuropsicologi nella macro UVA del IRCCS San Martino/IST. Luisa Emma Bosia U.O. NEUROLOGIA
La rete dei neuropsicologi nella macro UVA del IRCCS San Martino/IST Luisa Emma Bosia U.O. NEUROLOGIA L importanza di lavorare in rete Il concetto di rete implica il riferimento ad un tessuto di relazioni
DettagliMALATTIA DI ALZHEIMER
MALATTIA DI ALZHEIMER FORME FAMILIARI FORME SPORADICHE 5-10% 90-95% Esordio precoce (40-60 aa) (EOFAD) Esordio tardivo (>60 aa) (LOFAD) Esordio precoce (65 aa) (LOAD) (Fattori
DettagliMASTER ANNUALE DI II LIVELLO in: (Scadenza iscrizioni 11 GENNAIO 2014) Organizzato da: Con il patrocinio di:
PROGRAMMA MASTER ANNUALE DI II LIVELLO in: DIAGNOSI NEUROPSICOLOGICA NELL ADULTO E NELL ANZIANO I EDIZIONE TORINO 19 GENNAIO 2014-14 DICEMBRE 2014 (Scadenza iscrizioni 11 GENNAIO 2014) Organizzato da:
DettagliTORINO 26 SETTEMBRE 2015-13 DICEMBRE 2015. (Scadenza iscrizioni 21 SETTEMBRE 2015)
PROGRAMMA CORSO TEORICO PRATICO DI ALTA FORMAZIONE LA TESTISTICA PER LA DIAGNOSI NEUROPSICOLOGICA TORINO 26 SETTEMBRE 2015-13 DICEMBRE 2015 (Scadenza iscrizioni 21 SETTEMBRE 2015) Organizzato da: Con il
DettagliDisturbi del linguaggio
5) Focalizzare il deficit cognitivo prevalente Ø Lesione focale dell emisfero sinistro: vafasia vaprassia degli arti Ø Lesione focale dell emisfero destro: veminegligenza spaziale unilaterale vdisorientamento
DettagliI disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo
I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall
DettagliIl Linguaggio. Architettura dei processi linguistici : dall interpretazione sindromica ai deficit componenziali
Il Linguaggio Architettura dei processi linguistici : dall interpretazione sindromica ai deficit componenziali Il linguaggio è la capacità di usare un codice di comunicazione in produzione e comprensione
DettagliCRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA
CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo
DettagliNEGLECT E QUOTIDIANITA ROSSANA FARAVELLI TERAPISTA OCCUPAZIONALE
NEGLECT E QUOTIDIANITA ROSSANA FARAVELLI TERAPISTA OCCUPAZIONALE Il neglect è un disturbo conseguente ad un danno cerebrale (vascolare e/o traumatico) che si manifesta come un inabilità a orientare o reagire
DettagliANCHE L OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE : correlazioni tra dislessia e disturbi visivi
ANCHE L OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE : correlazioni tra dislessia e disturbi visivi Castelfranco Emilia 23/04/2008 Dr.ssa Roberta Leonetti Neuropsichiatra Infantile Anna Maggiani Ortottista Difficoltà scolastiche:
DettagliLA PREVENZIONE DELLA DISLESSIA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA PROPOSTE DIDATTICHE
LA PREVENZIONE DELLA DISLESSIA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA PROPOSTE DIDATTICHE 1 Scuola dell infanzia e primi anni scuola primaria Segnali di rischio e difficoltà IDENTIFICAZIONE PRECOCE Intervenire: risolvere
DettagliGiornate di supporto alla formazione dei referenti per la dislessia
Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Associazione Italiana Dislessia Formazione MPI-AID Giornate di supporto alla formazione dei referenti per la dislessia
DettagliItaliano Lingua Seconda V classe Scuola primaria
ASCLT Italiano Lingua Seconda V classe Scuola primaria Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria relativi alle abilità L alunno, l alunna sa (1) comprendere semplici dialoghi
DettagliSVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO. 17.11.2015 L.Carretti-logopedista-HSA Como 1
SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO 17.11.2015 L.Carretti-logopedista-HSA Como 1 SVILUPPO DEL LINGUAGGIO PREDISPOSIZIONE BIOLOGICA ESPOSIZIONE ALL AMBIENTE LINGUISTICO 17.11.2015 L.Carretti-logopedista-HSA
DettagliLo sviluppo della cognizione numerica e i problemi di apprendimento in ambito matematico
Arezzo - 20 febbraio 2014 Le difficoltà ed i disturbi di apprendimento della matematica: ipotesi di intervento per il primo ciclo scolastico Lo sviluppo della cognizione numerica e i problemi di apprendimento
DettagliAnatomia della Memoria - Struttura delle funzioni mnesiche -
UNIVERSITÀ DI ROMA LA SAPIENZA I FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA I SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN NEUROLOGIA Anatomia della Memoria - Struttura delle funzioni mnesiche - TESINA DI ANATOMIA DOCENTE Prof.
DettagliIndice delle illustrazioni Guida per lo studente Presentazione dell opera
xi INDICE GENERALE Indice delle illustrazioni Guida per lo studente Presentazione dell opera xiii xvii xviii SEZIONE A: ANATOMIA DESCRITTIVA 1 Visione d insieme 4 Midollo spinale 8 Tronco dell encefalo
DettagliLa scuola di fronte ai disturbi specifici di apprendimento: LA DISLESSIA
La scuola di fronte ai disturbi specifici di apprendimento: LA DISLESSIA Informazioni e suggerimenti per la scuola Giuliana Nova Rezzonico Associazione AFORISMA Associazione accreditata dal MIUR per la
Dettagli26/05/2015. Uno studente su 5 incontra difficoltà scolastiche, tali da richiedere l aiuto di un esperto. 25 maggio 2015. pamela@studioliberamente.
Progetto di screening per Disturbi Specifici dell Apprendimento Tutti imparano a leggere e scrivere L apprendimento della lettura e della scrittura è un processo dato spesso per scontato In realtà richiede
DettagliDUE COMPONENTI COGNITIVA COMUNICATIVA
Monte di Procida, settembre 2012 SCRITTURA Operazione cognitiva di decodificazione e di collocazione che utilizza segni grafici arbitrari e convenzionali; le esperienze evocate dalla rappresentazione grafica
DettagliI DISTURBI DI MEMORIA
MATERIALE AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO I DISTURBI DI MEMORIA Fonte principale per la parte relativa alle demenze: Vallar, Papagno (a cura di), Manuale di neuropsicologia, Il Mulino, 2007 Capitolo X. 1 1
DettagliI n d i c e 7 9 13 27 41 47 65 75 89 125 161 205 215
Indice 7 Presentazione 9 Introduzione 13 Cap. 1 Cenni neuroanatomici e funzionali e assessment neuropsicologico nell adolescenza 27 Cap. 2 La scelta delle prove e le funzioni esaminate 41 Cap. 3 Istruzioni
DettagliRIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA
PROGRAMMA MASTER ANNUALE DI II LIVELLO in: RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA NELL ADULTO E NELL ANZIANO IV EDIZIONE TORINO 20 FEBBRAIO 2016-18 DICEMBRE 2016 (Scadenza iscrizioni 15 GENNAIO 2016) Organizzato
Dettagli1. Psicolinguistica: caratteri generali. 2. Psicolinguistica: apprendimento del linguaggio
Sommario LEZIONE 8 1. Psicolinguistica: caratteri generali 2. Psicolinguistica: apprendimento del linguaggio 3. Neurolinguistica Che cosêè la psicolinguistica...compito della psicolinguistica (o psicologia
DettagliMODENA NON TI LASCIA SOLO CON L ALZHEIMER
MODENA NON TI LASCIA SOLO CON L ALZHEIMER Dai primi sintomi alla diagnosi Roberto De Gesu Medico di Med. Generale - Responsabile della attività medica di base e del coordinamento sanitario RSA Cialdini
DettagliIncontro-Dibattito. Dislessia: Studiare... che Fatica! presso Ancora Store (MI) 28 Febbraio 2015. Pag. 1
Incontro-Dibattito Dislessia: Studiare... che Fatica! presso Ancora Store (MI) 28 Febbraio 2015 Pag. 1 DI COSA PARLIAMO? SEGNALI PRECOCI DI DIFFICOLTA' E GIOCHI DI POTENZIAMENTO SCUOLA MATERNA/SCUOLA PRIMARIA
DettagliDislessia e altri Disturbi dell Apprendimento. Proposte didattiche per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado
ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA Sezione di Parma Dislessia e altri Disturbi dell Apprendimento. Proposte didattiche per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado San Secondo (PR) 23 novembre
DettagliPensare con i numeri
Pensare con i numeri Fondamenti di Psicologia Generale A cura di M. Zorzi e V. Girotto Cap. 19 Pensare con i numeri Stefania Pighin stefania.pighin@unitn.it 3 aspetti principali: La rappresentazione mentale
DettagliPROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA
CURRICOLO D ISTITUTO COMPRENDERE COMUNICARE RIFLETTERE RIELABORARE PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA AREA DEI LINGUAGGI (italiano, lingua inglese, musica, arte e immagine) TRAGUARDI PER LO
DettagliREGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n Firenze DETERMINA DEL DIRIGENTE
REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n. 1 50122 Firenze DETERMINA DEL DIRIGENTE Numero del provvedimento Data del provvedimento Oggetto Contenuto
DettagliABILITA. Memoria. Abilità linguistiche. Decifrazione. Classificare e ordinare. Comprensione. Analisi. Anticipazione. Progettazione.
MONOENNIO LINGUA ITALIANA ASCOLTO-COMPRENSIONE-COMUNICAZIONE OBIETTIVI SPECIFICI DI Comunicare oralmente: concordanze, tratti prosodici, la frase e le sue funzioni in contesti comunicativi. Organizzare
DettagliSTRUMENTI PER LA DIAGNOSI DI DSA. Bruna Codogno UST Belluno CTI di Belluno 20 febbraio 2013
STRUMENTI PER LA DIAGNOSI DI DSA Bruna Codogno UST Belluno CTI di Belluno 20 febbraio 2013 PRINCIPALI DIFFICOLTA NEL PORRE LA DIAGNOSI (ICD-10) 1. Distinguere il disturbo dalle normali variazioni del rendimento
DettagliZettin Marina - Centro Puzzle, Torino - Università degli Studi di Torino
Zettin Marina - Centro Puzzle, Torino - Università degli Studi di Torino Le persone che parlano e capiscono due lingue, o due dialetti, o una lingua ed un dialetto e che sono in grado di evitare di mischiare
DettagliCorteccia cerebrale aree del linguaggio e asimmetria emisferica
Corteccia cerebrale aree del linguaggio e asimmetria emisferica Asimmetria emisferica Esplorazione della asimmetria emisferica a) anatomica (autoptica e neuro-immagini) b) studio di lesioni c) test di
DettagliPSICOFISIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE UMANA.
PSICOFISIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE UMANA www.fisiokinesiterapia.biz Notizie utili Testo consigliato: Carlson N., Fondamenti di Psicologia Fisiologica, V edizione, ed. it. a cura di L. Petrosini, L. De
DettagliLA PALESTRA DELLA MENTE: alcune regole per un invecchiamento di successo!
LA PALESTRA DELLA MENTE: alcune regole per un invecchiamento di successo! Dott.ssa Edi Farnetani Dott. Alessio Damora 22-12-2011 ü Senectus ipse morbus est Terenzio ü I migliori anni della loro vita 65
DettagliLO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICO LUISA BOSIA U.O. NEUROLOGIA IRCCS AZIENDA OSPEDALIERA SAN MARTINO-IST
LO STRUMENTO NEUROPSICOLOGICO LUISA BOSIA U.O. NEUROLOGIA IRCCS AZIENDA OSPEDALIERA SAN MARTINO-IST Le Malattie dell encefalo comunemente causano modificazioni del comportamento capacitàdi mantenere una
DettagliLe afasie. Corso di Linguistica Applicata aa. 2016/2017 Prof.ssa Giovanna Marotta
Le afasie Corso di Linguistica Applicata aa. 2016/2017 Prof.ssa Giovanna Marotta Modello Wernicke-Geschwind: tassonomia delle afasie Il modello neuro-anatomico di Wernicke- Geschwind costituisce il punto
DettagliDisturbi visuocostruttivi e closing-in nella demenza
Disturbi visuocostruttivi e closing-in nella demenza Luigi Trojano Dip. di Psicologia, Seconda Università di Napoli luigi.trojano@unina2.it Definizione L insieme delle abilità visuospaziali può essere
DettagliLa comunicazione e il linguaggio
Linguaggio = sistema di simboli, suoni, significati e regole per la loro combinazione che costituisce la modalita primaria di comunicazione tra gli esseri umani Caratteristiche fondamentali del linguaggio:
DettagliCentro Le Pozzette, Villa Verucchio 27.01.12. Dott.ssa Ilenia Zanotti
LA STIMOLAZIONE COGNITIVA PER IL BENESSERE DELLA PERSONA AFFETTA DA DEMENZA Centro Le Pozzette, Villa Verucchio 27.01.12 Dott.ssa Ilenia Zanotti COS E LA STIMOLAZIONE COGNITIVA La Stimolazione Cognitiva
Dettagli5.Controllo Motorio SNC 1. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona
5.Controllo Motorio SNC 1 Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona Obiettivi Funzioni del tronco encefalico nel controllo della postura Vie
DettagliA SCUOLA DI PAROLE. ATTIVITA PER I BIMBI DI 5 ANNI lavori di gruppo per docenti della Scuola dell Infanzia
A SCUOLA DI PAROLE ATTIVITA PER I BIMBI DI 5 ANNI lavori di gruppo per docenti della Scuola dell Infanzia Lunedì 17 novembre 2014 Venerdì 30 gennaio 2015 Lunedì 11 maggio 2015 Chiara Portoraro - logopedista
DettagliNuovo Protocollo di ricerca DE
ARGOMENTI DI NEUROPSICHIATRIA DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA: NUOVE PROSPETTIVE DI RICERCA E LINEE DI TRATTAMENTO Disturbi del linguaggio e dell apprendimento Nuovo Protocollo di ricerca DE Floriana
DettagliQUALI SONO GLI INDICATORI CHE POSSONO FARTI VENIRE IL DUBBIO CHE UN BAMBINO ABBIA UN DSA?
QUALI SONO GLI INDICATORI CHE POSSONO FARTI VENIRE IL DUBBIO CHE UN BAMBINO ABBIA UN DSA? WWW.DIDATTICAPERSUASIVA.COM Sicuramente un inattesa difficoltà nella acquisizione della lettura e della scrittura
DettagliPROGRAMMAZIONE CLASSE PRIMA: LINGUA ITALIANA, MATEMATICA, INGLESE
PROGRAMMAZIONE CLASSE PRIMA: LINGUA ITALIANA, MATEMATICA, INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ASCOLTARE E PARLARE Ascoltare e comprendere un messaggio e un testo Conoscere le regole comportamentali della
DettagliMAPPA DEI SINTOMI PRECOCI DI DISPRASSIA (A 5 ANNI) Condizioni di rischio di Sindrome Dislessica. Lentezza motoria (a volte alternata a precipitazione)
MAPPA DEI SINTOMI PRECOCI DI DISPRASSIA (A 5 ANNI) Condizioni di rischio di Sindrome Dislessica Lentezza motoria (a volte alternata a precipitazione) Maldestrezza, scoordinamenti Disordini nelle prassie
DettagliI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Circolo Didattico di Orvieto L. Barzini I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO LETTURA SCRITTURA CALCOLO DISLESSIA 5% della popolazione scolastica DISORTOGRAFIA molti
DettagliDai 3 anni Bene In parte No Comprende semplici consegne e risponde utilizzando prevalentemente codici extralinguistici
1. Comunicare oralmente:comprensione e produzione Dai 3 anni Bene In parte No Comprende semplici consegne e risponde utilizzando prevalentemente codici extralinguistici Risponde fisicamente a semplici
DettagliLINEE DI COLLEGAMENTO CON IL POF. PROGETTI A.Tu.Ba Bantù. IL COMPRENSIVO MONDO DEI SEGNI : NATURA, SPORT, MUSICA Area Scientifico-Ambientale
SCUOLA PRIMARIA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE DISCIPLINA Area linguistica CLASSE: I A-C-D LINEE DI COLLEGAMENTO CON IL POF IL COMPRENSIVO MONDO DEI SEGNI : NATURA, SPORT, MUSICA Area Scientifico-Ambientale
DettagliLa Neuropsicologia è la disciplina che studia i deficit cognitivi e comportamentali conseguenti a lesioni cerebrali correlandoli con i meccanismi
La Neuropsicologia è la disciplina che studia i deficit cognitivi e comportamentali conseguenti a lesioni cerebrali correlandoli con i meccanismi anatomo-funzionali che ne sottendono il funzionamento.
Dettagli