La rete dei neuropsicologi nella macro UVA del IRCCS San Martino/IST. Luisa Emma Bosia U.O. NEUROLOGIA

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1 La rete dei neuropsicologi nella macro UVA del IRCCS San Martino/IST Luisa Emma Bosia U.O. NEUROLOGIA

2 L importanza di lavorare in rete Il concetto di rete implica il riferimento ad un tessuto di relazioni basate su condivisioni - expertise professionale - competenza costruita con il confronto e partecipazione comune ad uno stesso compito - gestione multidisciplinare - percorsi specifici per ogni paziente ed ipotesi clinica omogeneità delle procedure - convergenza di test comuni studio e validazione di test mirati per diagnosi differenziali

3 Razionalizzazione dell offerta della rete - Risorse (personale dedicato, formato, forze interne alle UVA) - Fruibilità dei servizi ( valutazioni cliniche e paracliniche) - Appropriatezza (Applicazione metodiche..studio normative ) Utilizzo test.. selezione pazienti Valore economico costo / beneficio

4 STORIA RECENTE PROCESSO DI CONDIVISIONE Nel marzo 2011 durante una riunione dedicata si è trovato un accordo di minima sui domini cognitivi che vanno investigati in pazienti di prima diagnosi e nei follow-up se il MMSE> Tale batteria non è vincolante ma è una base di lavoro-comune denominatore la partenza di un percorso condiviso di progressiva omogeneizzazione degli strumenti di valutazione Sono raggruppati per domini cognitivi, esiste una loro taratura la loro combinazione permette di avere a disposizione il profilo più idoneo in rapporto al sospetto diagnostico.

5 MMSE ADL/IADL ATTENZIONE LINGUAGGIO MEMORIA DIGIT SPAN VERBALE A.A.T TEST DEI GETTONI MATRICI ATTENZIONALI TEST RICONOSCIME NTO VOLTI TEST DI BASE FIGURA DI REY 1-2 STROOP PAROLE DI REY 1-2 RACCONTINO TMT/ A TMT/B T.OROLOGIO T.FLUENZE SEMANTICHE T.FLUENZE FONEMICHE TEST/CORSI ORIENTAMEN TO LINEE BENTON T.STRETT MATRICI DI RAVEN FUNZIONI VISUO SPAZIALI RAGIONAMENTO COMPRENSIONE T. PRASSIA COSTRUTTIV A T. PRASSIA IDEOMOTORI A PRASSIE

6 METODOLOGIA il corretto utilizzo degli strumenti di valutazione necessita di una conoscenza metodologica molto rigorosa che si acquisisce nei laboratori di Npi clinica La valutazione neuropsicologica appare tra gli strumenti più delicati, per sensibilità e per possibile esposizione ad errori (cut off di normalità). Occorre comprendere quali sono le abilità cognitive sottostanti all esecuzione di un compito e comprendere per quali motivi il paziente non riesce ad eseguire alcune prove, ma riesce ad eseguirne altre.

7 L offerta di indagini specifiche e collaborazioni Conferma diagnostica: possibilità di valersi di informazioni cliniche fino a Spect- Pet sullo stato funzionale cerebrale, e/o dati provenienti dal dosaggio liquorale, e/o consulenze psichiatriche Diagnosi differenziale: obiettivo è quello di individuare quelle demenze che possono regredire o non progredire una volta rimossa la causa. I deficit cognitivi vengono confermati o negati dai risultati dei test. - Possono indicare una fase preclinica - MCI - Definiscono quadri reversibili - es. idrocefalo normoteso - Confermano quadri irreversibili (FDT. - D.c.d.Levy, demenze secondarie., demenze vascolari) Le neuroimmaging offrono delle ipotesi diagnostiche a conferme cliniche e suggeriscono dibattiti interessanti dove i dati clinici a confronto analizzati dalle quattro UVA, convergono in discussioni sul caso clinico.

8 Considerazioni sui dati La misurazione quantitativa e qualitativa del deficit porta ad un inquadramento diagnostico L esito delle prove è il punto di partenza per un eventuale pianificazione del progetto riabilitativo facciamo test per conoscere non solo quello che manca ma anche quello che rimane e su cui si può costruire La misurazione oggettiva : il test al centro della attività multidimensionale con valutazione cognitiva valutazione funzionale valutazione comportamentale

9 Considerazioni sui dati Fasi di follow-up: si può assistere ad un lento progressivo declino di funzionalità cognitiva...ma il comportamento migliora.. Magari dettato dall alleanza terapeutica ( legame che si instaura tra paziente e/o terapeuta care-giver o da un opportuno sostegno alla famiglia) La valutazione clinica complessiva tiene conto di aspetti soggettivi (non testologici) Esistono competenze indagabili con test mirati..e intelligenze che non vengono comunemente indagate con test neuropsicologici rutinari... autoconsapevolezza l intelligenza emotiva

10 Spazi per la stimolazione cognitiva. Ipotesi di riserva cerebrale (principale ed elementare principio riabilitativo) Concetto di globalità (un intervento globale ad un disturbo complesso come ad esempio l AD non può essere affrontato da una sola figura professionale Elementi da considerare nell intervento di stimolazione cognitiva: utilizzo memoria implicita - inserimento contesto ambientale motivazione modulazione del comportamento.

11 Elasticità della rete Progetto riabilitativo - finalità proprie e/o di ricerca Proiezione territoriale Interrogarsi sui progetti di valutazione d efficacia dei trattamenti oltre che ambulatoriali in ambito domiciliare o di comunità. Studio di una procedura di valutazione /verifica condiviso, che profili l esito delle prove ai test cognitivi e sappia cogliere aspetti comportamentali modificati o corretti e le abilità quotidiane mantenute ( anche parziali)

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