Dinamica-RAY. Primo rendering con DRAY

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Dinamica-RAY. Primo rendering con DRAY"

Transcript

1 Dinamica-RAY Premessa Lo scopo di questo manuale è fornire all'utente le conoscenze di base per ottenere ottimi rendering utilizzando Dinamica-RAY (DRAY). In alcuni punti di questo manuale si farà riferimento a nozioni presenti nel manuale del programma ArredoCAD, per cui se ne consiglia la consultazione quando necessario. Requisiti di sistema consigliati - Processore Intel i7 64 bit di ultima generazione, con supporto del set di istruzioni SSE e AVX - RAM 8 Gb - Scheda video con almeno 1 Gb di memoria video dedicata - Spazio libero su disco 20 Gb - Windows 7 64 bit, e successive versioni Questo motore di rendering sfrutta la tecnologia multicore con indirizzamento a 64 bit per offrire le migliori prestazioni che la macchina su cui elabora può offrire; può essere eseguito solo in architetture a 64 bit e solamente su sistemi operativi Windows Vista e successivi. DRAY Vs Raytracing Quali sono le differenze tra Raytracing e DRAY? Innanzitutto questi motori non sono esclusivi l'uno dell'altro ma possono essere utilizzati per renderizzare la stessa scena. Ognuno ha dei propri settaggi che ne determinano la resa, quindi una volta scelto il punto di vista (comune ad entrambi) è fondamentale intervenire su questi ultimi per ottenere la qualità e la risoluzione desiderata. Il settaggio dei parametri e l'uso di DRAY verranno affrontati nei paragrafi a seguire. A differenza di Raytracing che termina l'elaborazione calcolando gli ultimi pixel in basso a destra dell'immagine, DRAY potrà proseguirà nei calcoli per un tempo virtualmente infinito, sarà l'utente a decidere quando interrompere il rendering perché la scena ha raggiunto una qualità ed una nitidezza tale da essere accettabile. Un'altra grande differenza è la qualità, infatti con DRAY è possibile ottenere una qualità di tipo fotografico molto più realistica, grazie anche alla possibilità di integrare nella scena sfondi e luce solare. Per quanto riguarda i tempi è difficile fare un paragone tra i due motori, in quanto permettono di ottenere due risultati molto diversi tra loro, è naturale che per un rendering fotografico di alta qualità con DRAY saranno necessarie diverse ore di calcolo con un processore di ultima generazione. Primo rendering con DRAY Come già detto precedentemente, DRAY è un motore di rendering che permette, una volta impostato un punto di vista nella scena, di renderizzarla ed ottenere una immagine di qualità. Il suo utilizzo è molto semplice ed intuitivo, una volta aperto il progetto ed impostato un punto di vista, occorre solo fare click sul pulsante DRAY dall'interfaccia di progettazione principale di ArredoCAD oppure dal classica finestra delle opzioni di rendering. All'apertura, l'immagine sarà completamente nera e già dopo pochi minuti si inizierà a schiarire, tanto quanto basta per capire come sarà la scena finale, soprattutto l'illuminazione. Alcuni screenshot dei primi minuti di rendering sono mostrati in figura 1, 2 e 3, ad una risoluzione di 1024x768 ed eseguiti con un processore Intel Core i Processor (8M Cache, up to 3.80 GHz) e 8 Gb di RAM installati. 1

2 (figura 1: rendering dopo 5 secondi di elaborazione) (figura 2: rendering dopo 1 minuto di elaborazione) 2

3 (figura 3: rendering dopo 20 minuti di elaborazione) Quando si ritiene che il rendering abbia raggiunto una qualità accettabile, è possibile interromperlo e salvare l'immagine premendo il tasto ESC o semplicemente chiudendo la finestra DRAY. Appena chiuso apparirà una finestra di dialogo che permetterà di decidere dove salvare il rendering appena calcolato, come mostrato in figura 4. (figura 4) 3

4 Naturalmente i tempi sono indicativi e si riferiscono a questa specifica scena ed alla risoluzione impostata, tuttavia rappresentano bene la progressione del rendering che inizialmente si risolve con una certa velocità per poi rallentare, a causa dell'aumento dei calcoli dovuti a riflessioni, illuminazione ecc. Un primo sguardo a DRAY L'interfaccia di esportazione è mostrata in figura 5: (figura 5) 1. Risoluzione del rendering Consente di impostare la risoluzione della finestra di rendering e quindi la risoluzione dell'immagine che verrà generata. Sono disponibili 4 impostazioni che permettono di ottenere una risoluzione che al massimo può essere pari alla risoluzione dello schermo. Maggiore sarà la dimensione, maggiore saranno i tempi di rendering necessari per ottenere un risultato fotorealistico. 2. Luce globale Questa opzione si attiva spuntando la relativa casella, consente di settare un'immagine di sfondo di tipo HDR, che può essere illuminante e quindi diventare una vera e propria fonte luminosa anche di tipo solare. Il campo Intensità indica l'intensità della luce, il campo Colore indica il colore che deve avere la stessa luce, il campo Immagine indica il nome dell'immagine che è stata applicata (di default DEFAULT_BACK.PPM) e può essere selezionata tramite il pulsante Sfoglia. Cliccando sul pulsante Default è possibile reimpostare lo sfondo DEFAULT_BACK.PPM che consiste in uno sfondo bianco neutro illuminante. I formati di immagine ammessi sono JPG, BMP e PFM; di questi solamente l'ultimo può essere di tipo HDR quindi adatto a rappresentare nella maniera più fotorealistica possibile paesaggi e scenari di sfondo, con tanto di illuminazione solare che coinvolge non solo gli elementi della composizione ma anche lo sfondo stesso. Un esempio di sfondo HDR è mostrato in figura 6. Su internet sono disponibili numerosi sfondi di tipo HDR, una risorsa da cui reperirne alcuni è 4

5 Si ricorda che gli sfondi vanno sempre convertiti in formato *.PFM utilizzando programmi di editor grafico tipo Photoshop o Picturenaut, presente dentro la cartella del programma (ad esempio C:\Arredocad\Picturenaut\Picturenaut.exe). La luce globale, al contrario di quella solare, permette di aggiungere una illuminazione esterna globale che illumina molto bene gli ambienti e viene calcolata in tempi ridotti dal motore di rendering, quindi complessivamente permette di ottenere ottimi risultati in breve tempo. Con la possibilità di inserire uno scenario di sfondo, si introduce una novità interessante per coloro che vogliono ottenere delle viste particolari nel caso in cui si voglia ricreare l'effetto di uno sfondo, nel quale è inserita la composizione che si sta progettando. Anche se i formati BMP e JPG sono supportati, è sempre consigliabile, per una migliore resa, utilizzare degli sfondi in formato PFM. Per fare questo è stato aggiunto un semplice tool all'interno della cartella del programma chiamato Picturenaut (localizzato, ad esempio, in C:\Arredocad\Picturenaut\Picturenaut.exe): con questo semplice programma di editing grafico è sufficiente aprire lo sfondo scaricato in formato *.HDR, cliccando su File Open... e selezionando il file in formato *.HDR, quindi cliccare su File Save As... e selezionare una cartella di destinazione (ad esempio il Desktop). Nella finestra di dialogo corrente è importante selezionare il formato di salvataggio, quindi nel menù a tendina Salva Come scegliere Portable Float Map (*.PFM). Infine cliccare su Salva per salvare. A questo punto lo sfondo è disponibile nel formato corretto e pronto per essere importato in DRAY: nella finestra di esportazione è sufficiente attivare il checkbox Luce Globale (HDR), cliccare su Sfoglia quindi selezionare il file appena convertito. Lo sfondo verrà applicato all'esterno della scena, ad una distanza che è virtualmente infinita quindi non sarà possibile avvicinarsi o allontanarsi, ciò che viene visualizzato non può essere manipolato ma verrà applicato allo sfondo così com'è. Nel caso in cui lo sfondo sia ribaltato verticalmente, occorre spuntare la voce Rifletti verticalmente sfondo per fare in modo che in fase di rendering venga rappresentato correttamente. (figura 6) 3. Luce solare Attivando questa opzione sarà aggiunto alla scena il contributo della luce solare. La direzione della luce è determinata attraverso due quadranti: il primo rappresenta l'orientamento nei due assi giacenti sul suolo (X e Y), il secondo rappresenta l'orientamento nell'asse Z, quindi in un certo 5

6 senso l'inclinazione dei raggi solari. Intensità indica l'intensità della luce, tipicamente questo valore vale 10, Raggio indica la sfumatura dell'ombra che è generata dalla luce solare, Temperatura indica il "calore" della luce, che può essere più fredda o più calda. A seguire saranno proposti alcuni esempi che mostreranno il funzionamento della luce solare: è importante chiarire il concetto che, al fine di determinare la direzione della luce, va presa come riferimento la vista in pianta della composizione così come si presenta nella finestra principale di progettazione (figura 7), non il punto di vista. Le direzioni nelle quali punteranno le lancette dei due quadranti indicheranno il verso della luce, inoltre quando si imposta il valore -90 della componente Z, verrà disattivato il cursore che permette di regolare l'orientamento negli assi X e Y, in quanto cadendo in senso perfettamente verticale al suolo, non avrebbe senso indicarne una direzione. Gli esempi di figura chiariranno meglio i concetti di luce solare. (figura 7: vista 2D e 3D del progetto che sarà utilizzato come esempio nelle figure I 3 elementi inseriti sul piano circolare aiuteranno a chiarire come direzionare la luce in relazione al progetto) (figura 8: la luce solare è proiettata in direzione Nord con una inclinazione di 45 gradi) 6

7 (figura 9: la luce è proiettata verso Est con una inclinazione di 45 gradi) (figura 10: la luce è proiettata verso Sud con una inclinazione di 20 gradi) 7

8 (figura 11: la luce è proiettata come nella scena di figura 10 ma è stato scelto un punto di vista differente, che tuttavia non influisce sulla direzione della luce solare, l'ombra cade sempre dalla stessa parte) 4. Impostazioni avanzate Premendo sul pulsante Mostra Impostazioni Avanzate è possibile accedere al menù delle impostazioni avanzate di DRAY, mostrato in figura 12. (figura 12) Questi valori, che si ritiene possano essere standard e quindi si consiglia di lasciare invariati, permettono di impostare alcune caratteristiche avanzate del rendering. Spp indica il numero di campioni che vengono calcolati per ogni pixel. Gamma fa riferimento alla gamma di colore che sarà applicata al render: il valore di default è 1.7 e si consiglia di modificarlo solo nei casi in cui il risultato percepito dall'occhio umano non sia quello atteso. Luminanza indica l'intensità luminosa per superficie o "abbagliamento". Depth non è altro che la profondità di calcolo, che in un certo senso rappresenta il numero di rimbalzi che vengono eseguiti per calcolare ogni singolo pixel. Se ad esempio il valore viene messo a 1, molti dettagli come le trasparenze dei vetri non saranno visibili, quindi si consiglia di non modificare il valore tipico di 16. 8

9 Saturazione determina la saturazione dei colori all'interno della scena, il valore tipico è 1.6 e si consiglia di modificarlo solo nei casi in cui il colore risulti eccessivamente "spento" o troppo "acceso". Un discorso a parte va affrontato per i restanti campi che riguardano le intensità di punti luce, spot e quadlight. Il Raytracing di ArredoCAD ed il nuovo motore di rendering DRAY non utilizzano gli stessi valori di intensità luminose per rappresentare la luce: in particolare il Raytracing usa dei valori di intensità bassi, mentre DRAY dei valori molto alti, talvolta di 4-5 ordini di grandezza superiore. Per mantenere una certa coerenza tra i due motori di rendering si sono introdotti dei fattori moltiplicativi, ovvero dei valori che moltiplicati all'intensità di ogni elemento luminoso all'interno della scena (punti luce, spot e quadlight), garantiscano una resa su DRAY paragonabile a quella che avrebbero su Raytracing. Questi parametri sono elencati qui sotto: Impostazioni punto luce indica il fattore di moltiplicazione dell'intensità luminosa che viene applicato ad ogni punto luce all'interno della scena. È possibile nascondere, solamente nei rendering fatti con DRAY, i punti luce all'interno della scena spuntando la voce Nascondi Punti Luce. Impostazioni spot indica il fattore di moltiplicazione dell'intensità luminosa che viene applicato ad ogni spot all'interno della scena. Impostazioni quadlight indica il fattore di moltiplicazione dell'intensità luminosa e della tolleranza che vengono applicati ad ogni quadlight all'interno della scena. Questa nuova tipologia di luci sarà descritta in dettaglio nei paragrafi successivi. Si consiglia di aumentare o diminuire questi fattori moltiplicativi dell'intensità luminosa solo nel caso in cui si noti un'eccessiva o scarsa illuminazione generale nei rendering con DRAY. Luci Quadlight Un nuovo tipo di illuminazione è stato introdotto esclusivamente per DRAY ed è disponibile in Listino Elementi Accessori Comuni Luci. Si tratta di superfici luminose che illuminano in una sola direzione e che possono essere ridimensionate a piacere per assumere qualsivoglia misura personalizzata. Costituiscono un'ottima alternativa ai punti luce standard e garantiscono veloci tempi di elaborazione ed una qualità molto alta. Il loro inserimento all'interno di una scena è lo stesso di un punto luce o di uno spot, naturalmente vi sono 6 versioni differenti per ogni quadlight, a seconda della direzione verso la quale si vuole che illuminino: una linea frastagliata in ogni quadlight aiuterà l'utente a capire in quale direzione sarà rivolta la luce, come mostrato in figura 13. (figura 13: vista 2D e 3D di 3 quadlight che illuminano in direzioni differenti) 9

10 Cliccando su Proprietà Elemento e quindi su una quadlight, è possibile accedere alle proprietà della singola luce, mostrate in figura 14. (figura 14) Nell'esempio di figura 14 è stata selezionata la quadlight QUADSUP, nella quale è visibile una piccola anteprima di come illuminerà questa particolare luce, ovvero verso l'alto. Oltre ai soliti parametri per regolare dimensioni, posizione e parete, è anche possibile cambiare il colore della luce cliccando su Scegli Colore e modificare la Tolleranza, ovvero il valore, espresso in millimetri, in cui i lati della quadlight vengono ridotti (vedi figura 15); questo espediente è importante per evitare che agganciando una quadlight ad un elemento, possa intersecarsi e quindi non emettere luce. Ogni quadlight, infatti, non deve assolutamente intersecare nessun altro elemento della scena o nessuna parete. Inoltre è possibile, togliendo la spunta dal campo Visualizza Arealight, nascondere l'oggetto quadlight ma mantenere solamente la luce che proietta, come mostrato in figura 16. (figura 15: a sinistra una quadlight con Tolleranza 1, a destra una quadlight con Tolleranza 100) 10

11 (figura 16: a sinistra una quadlight con Visualizza Arealight spuntato, a destra la stessa quadlight con Visualizza Arealight non spuntato) Editor dei materiali Per accedere ai materiali di un elemento occorre cliccare col tasto sinistro del mouse sull'elemento stesso, avendo precedentemente attivato il comando Proprietà Elemento, quindi cliccando su Componenti 3d si giunge alla finestra mostrata in figura 17. (figura 17) 11

12 Come si può notare, è stata selezionata la cassa della base, alla quale è abbinata la bitmap TEAK4.BMP. Cliccando sul pulsante Edit è possibile accedere all'editor materiali che presenta 3 schede: ArredoCAD, Indigo e Dray. Selezionando la scheda Dray sarà possibile settare, per quello specifico materiale, le caratteristiche che dovrà avere una volta che si andrà a renderizzarlo con Dray. Se, ad esempio, vogliamo che la finitura della cassa sia lucida, selezioniamo dal menù a tendina Tipo Materiale la voce Lucido (figura 18). In questo modo tutti gli elementi a cui è abbinata la bitmap TEAK4.BMP avranno una finitura lucida quando renderizzati con Dray. E' facile intuire questo, infatti facendo proprietà elemento su un'altra base che monta un'anta con la stessa bitmap associata, ed accedendo all'editor materiali, nella scheda Dray si troverà già selezionato, nel menu a tendina Tipo Materiale, la voce Lucido. (figura 18) Questo concetto è molto importante ed occorre fare molta attenzione quando si settano i materiali: infatti d'ora in avanti in tutti i progetti in cui verrà utilizzata la bitmap TEAK4.BMP, sarà automaticamente settato l'abbinamento Lucido. Questo comportamento del programma gioca a favore dell'utente che, durante la progettazione di ambienti, può determinare la finitura che avrà il materiale stesso su Dray una sola volta per tutte, perché da quel momento in avanti tutte le superfici a cui è abbinata quella bitmap avranno la finitura desiderata quando renderizzate con Dray. Le possibilità di personalizzazione dell'editor materiali costituiscono una risorsa importante qualora si voglia intervenire sull'effetto finale del rendering utilizzando Dray: esistono diversi tipi di settaggi 12

13 predefiniti facilmente selezionabili, come mostrato in figura 19 e 20, oppure esiste la possibilità di editare a mano il singolo materiale. (figura 19: semplice scena nella quale nessun materiale è stato settato) (figura 20: scena di figura 19 con settaggio dei materiali) Le figure 19 e 20 mostrano chiaramente la differenze del settaggio dei materiali sulla stessa scena: si possono notare le superfici acciaio, i vetri, ma anche le finiture laccate lucide di basi e pensili, persino dettagli quali la bottiglia di vino sono stati accuratamente personalizzati per una resa il più realistica possibile. La lucidità delle superfici causa anche una diversa illuminazione dell'ambiente 13

14 dovuto proprio alla presenza di maggiori riflessioni. Alcuni elementi risultano già ben settati in entrambe le scene, questo è dovuto al fatto che alcune bitmap sono automaticamente settate dal programma e non possono essere modificabili. Queste bitmap sono tutte quelle che iniziano per VETRO_ (quindi VETRO_0.BMP, VETRO_1.BMP, VETRO_2.BMP, VETRO_3.BMP, VETRO_4.BMP, VETRO_5.BMP), tutte quelle che iniziano per CROMO_ (quindi CROMO_0.BMP, CROMO_1.BMP, CROMO_2.BMP, CROMO_3.BMP, CROMO_4.BMP, CROMO_5.BMP), METSAT.BMP e tutte le bitmap con riflessione maggiore di 0.5 (ad esempio SPECCHIO.BMP). Premendo sul tasto Personalizza si accede ad una serie di parametri che permettono di modificare le caratteristiche del materiale, ovvero il comportamento della luce quando ne colpisce la superficie e quando la attraversa, come mostrato in figura Luce Diffusa: composta da 3 parametri (RGB), indica la luminosità di un materiale. Tipicamente il range di valori è compreso tra zero ed uno, nel caso in cui le componenti superino i valori di uno, il materiale diffonde una quantità di luce superiore e quindi in un certo senso diventa un "emettitore" di luce. A destra dei parametri è mostrato un quadrato colorato che rappresenta un'anteprima, nel quale cliccandoci è possibile accedere alla classica palette dei colori. - Specularità Luce: composta da 3 parametri (RGB), indica la luce che viene riflessa dal materiale, è possibile fare in modo che il materiale rifletta una luce di un determinato colore, che rifletta al massimo o che non ne rifletta affatto. Come per la voce precedente, è presente a destra dei parametri l'anteprima dalla quale accedere alla palette dei colori. - Trasmission Filter: composto da 3 parametri (RGB), indica la luminosità di ciò che si vede attraverso un materiale trasparente, è possibile fare in modo che tutto quello che si vede al di la di un materiale trasparente sia più o meno luminoso, oppure che assuma una certa colorazione. Come per la voce precedente, è presente a destra dei parametri l'anteprima dalla quale accedere alla palette dei colori. - Rugosità: valore che va da zero a infinito, indica la rugosità del materiale, ovvero la finitura superficiale più o meno lucida. Quando vale zero, la superficie risulterà opaca e scarsamente riflettente, per valori elevati che possono raggiungere anche 5 ordini di grandezza, il materiale risulterà estremamente lucido e quindi molto riflettente. - Trasparenza: valore che va da zero a uno, con precisione di 2 cifre decimali, indica la trasparenza del materiale; se vale zero il materiale è completamente trasparente, se vale 1 il materiale non è trasparente. - Texture: se spuntata, verrà utilizzata la bitmap corrente nel rendering di questo materiale, se non spuntata il materiale non utilizzerà la bitmap corrente. - Tipo Materiale: indica la tipologia del materiale che si sta renderizzando; per il momento sono disponibili Obj, che viene utilizzato nella maggior parte dei materiali, mentre Glass viene utilizzato esclusivamente per vetri trasparenti. - Colore Vetro: composto da 3 parametri (RGB), indica il colore del vetro. A destra dei parametri è mostrato un quadrato colorato che rappresenta un'anteprima, nel quale cliccandoci è possibile accedere alla classica palette dei colori. A seguire saranno analizzate nel dettaglio le caratteristiche di ogni parametro con esempi reali che ne chiariscano l'uso e le possibili applicazioni. È disponibile, per il settaggio dei materiali correnti, il pulsante Test Materiale che permette di eseguire un rendering con Dray in una scena di test, studiata per apprezzare al meglio le caratteristiche estetiche del materiale corrente. Si ricorda che ogni materiale è visivamente soggetto a modifiche dovute al tipo di illuminazione e riflessioni presenti nella scena in cui è inserito, pertanto vi possono essere leggere differenze tra il test del materiale e la sua resa all'interno di una scena. In ogni caso il test del materiale rimane un utile strumento per visualizzare le caratteristiche del materiale corrente e regolarne le caratteristiche estetiche. 14

15 (figura 21) Considerando la cassa dell'esempio di figura 9 e scegliendo dal menù a tendina la voce Opaco, si possono notare i valori che determinano appunto una finitura opaca (di default): Luce Diffusa ha valori prossimi all'uno, Specularità Luce ha valori prossimi allo zero, Trasparenza vale uno e Rugosità è 10 (figura 21). (figura 22: palette dei colori di Windows, è possibile selezionare un colore personalizzato e determinarne la luminosità agendo sulla barra di scorrimento verticale posta a destra) 15

16 Abbassando le tre componenti di Luce Diffusa, editandole a mano od agendo sulla barra di scorrimento della palette dei colori (figura 22), è possibile notare che il materiale subisce un notevole oscuramento, per via del fatto che emettendo meno luce risulta più "buio". Il test di questo materiale è mostrato in figura 23 e 24. (figura 23: materiale opaco standard) (figura 24: lo stesso materiale di figura 23 con valori di luce diffusa dimezzati) Come si può notare, i valori di Specularità Luce sono molto bassi quindi il materiale riflette poca luce. Aumentando questi valori si può notare l'alto grado di riflessione che il materiale acquista, mostrato in figura

17 (figura 25: stesso materiale di figura 23 con valori di specularità luce a 0.5) Il risultato ottenuto è un legno con un determinato grado di riflessione, ma con una finitura molto opaca; intervenendo sul parametro Rugosità è possibile migliorare la lucidità della superficie come mostrato in figura 26. (figura 26: stesso materiale di figura 25 con rugosità di 1000) A questo punto il passo per ottenere una finitura lucida dal materiale di partenza è breve, occorre abbassare leggermente la Specularità Luce (che risulta molto alta quindi rende il legno troppo brillante) ed aumentare notevolmente il parametro Rugosità, ottenendo il risultato di figura 27 17

18 (figura 27: stesso materiale di figura 23 con bassa specularità e rugosità molto alta) Da come si evince negli esempi precedenti, Specularità Luce e Rugosità sono strettamente correlate tra loro: non vi è riflessione senza Specularità Luce e l'immagine non è nitidamente riflessa senza un valore alto di Rugosità. Giocando con questi due parametri è possibile ottenere qualsiasi grado di riflessione, anche quella totale tipica di uno specchio. È sufficiente settare il valore Specularità Luce massimo, Rugosità estremamente elevato ed azzerare il valore di Luce Diffusa, poiché la superficie del materiale deve essere costituita interamente della luce che viene riflessa. Inoltre per lo stesso motivo è necessario disabilitare Usa Texture. Il risultato è mostrato in figura 28. (figura 28: materiale specchio) Disabilitando il parametro Usa Texture si ottiene un materiale senza texture adatto non solo a creare specchi ma anche metalli cromati, satinati o acciai, come mostrato in figura

19 (figura 29: materiale acciaio) Fino ad ora si sono analizzati i cambiamenti dei valori di Luce Diffusa e Specularità Luce intervenendo su tutte e tre le componenti (RGB). Partendo dalla configurazione di figura 29, che mostra un acciaio, è facile ottenere altre finiture metalliche come ad esempio un ottone. È sufficiente modificarne i colori per ottenere l'effetto mostrato in figura 30. (figura 30: materiale ottone ricavato dalla precedente configurazione del materiale acciaio. È stato inoltre aumentato il valore di rugosità per ottenere una finitura più lucida) Come si può notare le componenti di Luce Diffusa sono state volutamente settate a zero: è possibile aggiungere il loro contributo per ottenere un ottone antico, partendo dal materiale di figura 30 e modificando il resto dei parametri come mostrato in figura

20 (figura 31: materiale ottone antico ricavato dal precedente ottone lucido) Quanto discusso fino ad ora riguarda i materiali non trasparenti; Dray permette anche di settare, mediante i parametri Trasparenza e Transmission Filter, la trasparenza di un materiale ed il colore della luce che lo attraversa. Supponendo di voler rendere trasparente un materiale plastico, è sufficiente editare quello specifico materiale abbassando il valore di trasparenza, che è compreso tra zero (completamente trasparente) ed uno (non trasparente), inserendo un valore che può avere non più di 2 cifre decimali. In figura 32 è rappresentato il materiale di una ipotetica sedia moderna, con semi trasparenza ed un certo grado di lucidità. (figura 32) In questo caso il campo Trasmission Filter non è stato coinvolto, tuttavia esso diventa importante qualora si voglia realizzare una tenda. Una tenda che sia applicata di fronte ad una finestra o ad una porta finestra, non deve solo avere il grado di trasparenza desiderato, ma deve anche lasciar 20

21 trasparire correttamente lo sfondo e talvolta, se colpita direttamente dai raggi del sole o da una intensa luce, deve in qualche modo farsi attraversare da questa luce. Per far questo occorre mettere in pratica quanto detto fino a questo momento: supponiamo che ad una tenda sia applicata una stoffa a fantasia, che si voglia un valore di trasparenza medio e che la tenda risulti in qualche modo luminosa perché attraversata dai raggi di una mattina di sole. Innanzitutto si setta il valore di Trasparenza, per esempio 0.4, quindi si imposta un valore di Transmission Filter molto basso, così che dall'interno non sia troppo visibile quello che si trova dall'altra parte della tenda, all'esterno. Tenendo valori di Transmission Filter bassi risulta più facile giocare solamente con la trasparenza per ottenere il risultato desiderato. Inoltre per ricreare l'effetto del passaggio di luce attraverso la tenda occorre settare il valore Luce Diffusa abbastanza alto, per far si che la stoffa, diffondendo molta luce, simuli proprio l'effetto voluto. Per questo tipo di materiali, dove è fondamentale la situazione luminosa in cui sono inseriti, si sconsiglia di utilizzare il test materiale perché poco rappresentativo, si consiglia invece di testare il materiale direttamente nella scena, così da vedere come si comporta nella situazione in cui verrà utilizzato. In figura 33 è mostrata la configurazione di una tenda a fantasia, in figura 34 la scena nella quale questa tenda è stata inserita. (figura 33: l'aspetto non riflette la resa che avrà nella realtà perché le condizioni di illuminazione della scena di test non permettono di ottenere un risultato realistico) 21

22 (figura 34: tenda di figura 33 applicata ad una situazione reale. L'effetto è leggermente diverso perché diversa è l'illuminazione a cui è sottoposta) Il settaggio di una tenda introduce molto bene i materiali luminosi: DRAY non ha propriamente dei materiali luminosi, tuttavia questo effetto può essere simulato partendo da un materiale neutro ed aumentando molto la luce diffusa, per far si che il materiale, diffondendo appunto molta luce, diventi in qualche modo luminoso. L'effetto che si ottiene non è mai quello di un materiale con grandi capacità di illuminazione quindi è sempre bene utilizzarlo in combinazione con altri sistemi d'illuminazione quali spot e luci quadlight. Tuttavia questa configurazione si presta bene a creare l'effetto di una lampada o di un lampadario, come mostrato in figura 35. (figura 35: il materiale del lampadario a soffitto ha valori di luce diffusa più alti (2 2 2), ma la luce che irradia in basso è creata da una quadlight posta immediatamente sotto il lampadario con l'opzione Visualizza Arealight non spuntata)in figura 36 è mostrato il materiale luminoso che è stato applicato al lampadario di figura

23 (figura 36) È consigliabile non esagerare con i valori di Luce Diffusa per evitare di aggiungere molto rumore alla scena: valori alti, infatti, aumentano la complessità dell'illuminazione creando quei fastidiosi puntini che difficilmente verranno risolti. La possibilità di aumentare la luce diffusa di un materiale va utilizzata solamente per simulare l'effetto di emissione della luce di quel materiale, che poi andrà amplificata inserendo, come precedentemente detto, una quadlight, spot o un punto luce. Come ultimo argomento di questo paragrafo si parlerà dei vetri trasparenti: cliccando nel menù a tendina Tipo Materiale e selezionando Vetro Trasparente, si noterà la scomparsa dei parametri visti fino ad ora e la comparsa di un nuovo campo, Colore Vetro, composto anch'esso da tre componenti (RGB). I valori di default creano un vetro completamente trasparente (come mostrato in figura 37), ma semplicemente modificando il colore accedendo alla solita palette dei colori di Windows, è possibile ottenere altri effetti, come mostrato in figura 38. (figura 37: vetro completamente trasparente e privo di colore) 23

24 (figura 38: vetro di figura 37 al quale è stata apportata una modifica nel colore. Come si può notare, la colorazione del vetro è perfettamente coerente con le caratteristiche fisiche del materiale: infatti gli elementi di maggiore spessore hanno una colorazione molto più scura) Comandi da tastiera e mouse per DRAY Sono disponibili alcuni tasti di scelta rapida per effettuare operazioni durante il rendering, elencate qui sotto: - Sblocco della tastiera: premendo il tasto B, è possibile "sbloccare" la tastiera ed accedere alle funzionalità descritte a seguire. Premendo nuovamente il tasto B è possibile "bloccare" la tastiera. - Aumento e diminuzione della luminosità complessiva: dopo aver sbloccato la tastiera, premendo i tasti + (più) e - (meno) è possibile aumentare o diminuire la luminosità di tutti i contributi luminosi nella scena. Ad ogni cambiamento il rendering inizierà nuovamente il calcolo dall'inizio. - Pausa: è possibile mettere in pausa il rendering premendo il tasto P. Il rendering è automaticamente messo in pausa anche riducendo ad icona la finestra, non se la finestra è dietro una o più finestre di altri programmi o di Windows. - Movimento all'interno della scena: dopo aver sbloccato la tastiera, è possibile utilizzare la combinazione di tasti direzionali della tastiera e del mouse per navigare all'interno della scena e modificare la vista. Ad ogni cambiamento il rendering inizierà nuovamente il calcolo dall'inizio. - Modificare la risoluzione della finestra: è possibile ridimensionare la finestra di rendering per aumentare o diminuire le dimensioni, oppure visualizzarla a schermo intero. Ad ogni cambiamento il rendering inizierà nuovamente il calcolo dall'inizio. - Movimento: con una combinazione di mouse e frecce direzionali, è possibile navigare all'interno della scena durante il rendering. Ad ogni "passo" il rendering inizierà nuovamente dall'inizio, ed è necessario un processore molto performante per potersi muovere agilmente senza scatti. La lunghezza dei "passi", ovvero la quantità di spazio che si percorre ogni movimento, può essere aumentata o diminuita premendo più volte i tasti PagSu e PagGiù. Tenendo premuto il tasto sinistro del mouse e movendolo è possibile ruotare la vista, tenendo premuto il tasto centrale del mouse (rotella) e muovendolo è possibile ruotare la vista in un altro piano. Si sconsiglia di utilizzare questo tipo di movimento perché difficile da regolare e da gestire: si consiglia invece di utilizzare la finestra 3D per impostare un punto di vista (cliccando su Punto di Vista 3D) quindi eseguire DRAY per quel punto di vista selezionato. - Profondità di campo: in fotografia, per ogni impostazione dell'obiettivo, ci sono elementi che saranno nitidi ed altri che saranno sfocati a seconda della distanza dal soggetto messo a fuoco. DRAY può simulare questo effetto con la possibilità di regolare l'entità della sfocatura rispetto 24

25 all'elemento messo a fuoco. Per prima cosa la tastiera deve esser sbloccata premendo il tasto B, poi occorre tenere premuto il tasto Ctrl (Control) e cliccare col tasto sinistro del mouse sull'elemento della scena che si vuole mettere a fuoco. A questo punto premendo il tasto L è possibile aumentare la profondità di campo, mentre premendo il tasto K è possibile diminuirla. Ad ogni cambiamento il rendering inizierà nuovamente il calcolo dall'inizio Conclusioni: come fare un buon rendering con DRAY A seguire saranno elencate una serie di regole e suggerimenti per ottenere dei rendering soddisfacenti utilizzando DRAY. - Utilizza DRAY in un computer sufficientemente performante, con un buon processore, RAM e con un sistema operativo a 64 bit (vedi requisiti di sistema consigliati). - Tieni sempre i driver della scheda video aggiornati all'ultima versione - Imposta una corretta risoluzione dell'immagine: i tempi di rendering dipendono enormemente dalla risoluzione della finestra di rendering: maggiore è la finestra, maggiori saranno i calcoli che il motore dovrà effettuare e di conseguenza i tempi si allungheranno. Se stai facendo delle prove, tieni la finestra al 50% o al 70% della risoluzione massima, ti aiuterà meglio a capire come sarà la scena, solo quando tutto sarà come desideri puoi ingrandire la finestra a tutto schermo e lasciare lavorare DRAY per le ore necessarie. - Utilizza quando possibile la Luce Globale (HDR), è il tipo di illuminazione migliore che esista. Per ottenere l'effetto tipico della luce solare puoi attivare contemporaneamente anche la Luce Solare. Per ambienti privi di aperture verso l'esterno o per illuminare particolari punti della scena utilizza le luci Quadlight. Evita, se possibile, di utilizzare i punti luce, hanno una resa molto bassa (utilizza il checkbox Nascondi punti luce per nasconderli automaticamente). - Non esagerare con le luci: ogni sorgente luminosa aumenta drasticamente la quantità di calcoli. Cerca di ottimizzare il numero di luci all'interno della scena nel rispetto degli effetti voluti. - Setta correttamente i materiali, anche se molti vengono già settati in automatico da ArredoCAD. - Ottimizza la scena eliminando ciò che è superfluo. Maggiori sono gli elementi nella scena e maggiore sarà il tempo di elaborazione necessario per completare il rendering. Gli oggetti che non si vedono, perché in altre stanze o non visibili dal punto di vista impostato, possono essere nascosti per ridurre il numero di elementi quindi migliorare i tempi di rendering, fermo restando che non ci siano esigenze particolari (ad esempio delle riflessioni volute). - Lascia lavorare DRAY possibilmente senza fare altro: se il computer è impegnato a fare altre operazioni, sottrarrà delle risorse al motore di rendering rallentandolo. - Una scena è fotorealistica se è stata disegnata per esserlo: DRAY non fa miracoli, si limita ad eseguire, piuttosto bene e velocemente, ciò che gli viene ordinato di fare. È importante seguire i consigli all'interno di questo manuale e nel manuale ufficiale di ArredoCAD per imparare a progettare e renderizzare scene il più possibile fotorealistiche, ma soprattutto è importante concedere a DRAY tutto il tempo che gli serve. Una buona qualità ha bisogno di diverse ore di calcolo, non si possono ottenere ottimi risultati in poche decine di minuti. 25

26 Aggiornamento di Aprile 2013 A seguire verranno presentate le nuove funzionalità implementate per migliorare la resa e la qualità dei rendering eseguiti con DRAY. Elaborazione post-rendering: lo sharpen Una nuova funzionalità introdotta dall'aggiornamento è la possibilità di ritoccare il rendering applicandovi un filtro fotografico chiamato Sharpen. Questa tecnica consiste nel controllare l'intera immagine al fine di individuare tutti i contorni delle superfici e migliorarne l'aspetto, con conseguente miglioramento della nitidezza complessiva. In questo modo è possibile intervenire a rendering ultimato e decidere quale grado di nitidezza si vuole applicare, semplicemente raffrontando l'immagine originale con quella ritoccata. Essendo una funzionalità post-elaborazione, sarà possibile utilizzarla solo dopo aver salvato il rendering, attraverso la finestra mostrata in figura 39, che apparirà automaticamente. (figura 39: post-elaborazione del render mediante Sharpen) Attraverso la barra di scorrimento posta in basso a sinistra è possibile specificare la percentuale di Sharpen che si desidera applicare (di default 20%), quindi premendo sul tasto Applica si può vedere il risultato nell'immagine di destra; l'immagine di sinistra, che rappresenta il rendering originale senza Sharpen, può sempre essere usata come termine di paragone con l'immagine di destra. Premendo sul pulsante Salva con Sharpen si salva il rendering così come si vede nell'anteprima di destra, mentre premendo su Immagine Originale si salva il rendering così come si vede nell'anteprima di sinistra. 26

27 Mappatura dei materiali Come discusso nei capitoli precedenti, il settaggio dei materiali costituisce un elemento fondamentale per ottenere il massimo della veridicità in fase di rendering. Per migliorare ulteriormente questo aspetto è stata aggiunta la possibilità di "mappare" alcune caratteristiche dei materiali, in particolare è ora possibile mappare la Specularità luce, Rugosità e Trasparenza. La nuova interfaccia è mostrata in figura 40. (figura 40: editor dei materiali aggiornato) Attivando la voce Usa Mappa si indicherà al motore di rendering che il parametro va mappato utilizzando come mappa la stessa bitmap; premendo invece sul pulsante Sfoglia sarà possibile abbinarvi una mappa personalizzata, solitamente in scala di grigi, che possa migliorare l'effetto del relativo parametro sul materiale. I parametri che possono essere settati in questo modo sono: - Specularità luce: è possibile indicare quali zone devono essere più riflettenti e quali meno, in riferimento ai valori di Specularità luce. In questo modo la riflessione non sarà identica per tutta la texture ma determinata dall'intensità di colore della mappa. Nell'esempio di figura 40 le parti di colore più chiaro risulteranno più riflettenti, le parti di colore più scuro (ad esempio i nodi del legno) meno riflettenti. È possibile abbinare una mappa vera e propria alla specularità luce di questa texture per far si che questa differenza sia messa in maggiore rilievo, col risultato di ottenere una riflessione più naturale e realistica, come mostrato in figura

28 (figura 41: a sinistra il materiale con una riflessione senza mappatura, che risulta omogenea per tutta la bitmap, a destra lo stesso materiale con una riflessione mappata da una texture in bianco e nero, che permette di differenziare le zone con più riflessione e con meno riflessione. Nella figura di sinistra infatti si notano molti più dettagli della venatura del legno) - Rugosità: allo stesso modo del precedente parametro, anche la rugosità può essere mappata per fare in modo che alcune "zone" della bitmap siano più rugose o più lucide di altre. Solitamente può essere utile mappare un materiale sia per quanto riguarda la Specularità luce che la Rugosità, in quanto sono parametri tra loro correlati ed intervenendo su entrambi è possibile determinare quanto e come una superficie deve riflettere. In figura 42 è messo a confronto lo stesso pavimento mostrando la differenza che si ottiene applicando una buona mappatura. (figura 42: a sinistra il pavimento senza alcuna mappatura, a destra il pavimento mappato con la stessa texture sia nel parametro Specularità luce che Rugosità) In figura 43 sono mostrate sia la texture che la mappa del pavimento di figura 42. Come si può notare la mappa è sostanzialmente la stessa texture priva di saturazione con le linee maggiormente contrastate per mappare con più incisività sia la Specularità luce che la Rugosità. Infatti le zone più nere risulteranno meno riflettenti e più rugose, le zone più chiare saranno maggiormente riflettenti e più lucide, sempre in riferimento ai parametri di Rugosità e Specularità luce impostati. (figura 43) 28

29 - Trasparenza: come per i precedenti, anche la trasparenza può essere mappata ma occorre fare delle precisazioni in più per comprenderne appieno il funzionamento. Senza mappa, l'intera texture subisce una trasparenza pari al valore indicato nel parametro Trasparenza, dove 0 indica completamente trasparente, 1 non trasparente. Aggiungendo l'opzione Usa Mappa, si stabilisce che le zone della texture con colore più chiaro dovranno essere più trasparenti, le zone della texture più scure meno trasparenti; il valore di Trasparenza va in questo caso considerato invertito, ovvero lo 0 indicherà la non trasparenza, valori maggiori un grado di trasparenza via via più accentuato con l'aumentare del valore, che SOLO in questa situazione può essere maggiore di 1. In figura 44 è mostrata la stessa tenda renderizzata con e senza mappatura. (figura 44: a sinistra la texture con valore di Trasparenza 0.5, a destra la stessa texture con stesso valore di Trasparenza ma con Usa Mappa attivato. Nell'immagine di destra si può notare una maggiore trasparenza localizzata nelle zone bianche della tenda, mentre le zone blu risultano meno trasparenti) Nella tenda a fiori di figura 44 è stata usata solo la voce Usa Mappa, significa che come mappa si utilizza la stessa texture, ovviamente il colore è ininfluente al fine di determinare quali zone debbano essere più o meno trasparenti, in quanto viene presa in considerazione solo l'intensità. Per questo motivo, come si è già discusso precedentemente, è consigliabile utilizzare mappe prive di colore, quindi in scala di grigio. È importante ripetere, con l'ausilio di un esempio, che il valore di Trasparenza quando si utilizza una mappa è invertito, questo per dare la possibilità di aumentarlo oltre il valore di 1 e quindi permettere a tende con predominanza di colori scuri di regolarne meglio la trasparenza. In figura 45 è mostrata una tenda nera con elementi decorativi bianchi, in tre diversi gradi di trasparenza, uno dei quali necessita di un valore di Trasparenza pari a 2. In figura 46 invece è mostrato un esempio di utilizzo di una apposita mappa per modellare più accuratamente la trasparenza, allo stesso modo in cui è già stato fatto per Specularità luce e Rugosità. L'esempio prende come base per la tenda una stoffa a tinta unita, alla quale vengono abbinate 3 versioni della stoffa con motivi floreali di figura 44, tutte in scala di grigio ma diversamente contrastate per ottenere risultati differenti. Come si può notare, le regioni della mappa più scure indicheranno quali zone devono essere più trasparenti, le zone chiare meno; naturalmente il bianco indica che quella regione deve essere non trasparente, mentre il nero completamente trasparente. In figura 47 è mostrato lo stesso esempio di figura 46 ma con una mappa dalle tonalità invertite, a riprova del concetto espresso precedentemente sul funzionamento della mappa in base alla intensità di colore. 29

30 (figura 45: tenda nera a motivi bianchi con tre diversi gradi di trasparenza. In alto un valore di 0, che indica la non trasparenza, al centro un valore di 1 ed in basso un valore di 2. Aumentando il parametro Trasparenza si otterrà l'effetto di aumentare la trasparenza della tenda, ricordando che quando si usano le mappe questo parametro è invertito rispetto all'uso consueto che ne veniva fatto, ovvero senza mappa) 30

31 (figura 46: tenda a tinta unita alla quale sono state abbinate come mappe tre versioni della stessa texture di figura 44, in scala di grigio e con tonalità differentemente contrastate. Come si può notare, le zone più scure della mappa, saranno più trasparenti rispetto al resto della tenda, mentre le zone bianche, quindi i motivi floreali, risulteranno meno trasparenti.) 31

32 (figura 47: tenda a tinta unita alla quale è stata abbinata una mappa con sfondo bianco e motivi floreali neri) Ricapitolando, l'aggiunta di una mappa indica a quali zone va applicato maggiormente il valore di trasparenza inserito, che può essere anche maggiore di 1 nei casi in cui si desideri una maggiore trasparenza. Quindi è possibile intervenire sulla trasparenza di un materiale sia modificando il parametro Trasparenza sia modificando la mappa, utilizzando quindi colori più scuri o più chiari a seconda delle circostanze. 32

APPUNTI POWER POINT (album foto)

APPUNTI POWER POINT (album foto) APPUNTI POWER POINT (album foto) Sommario Informazioni generali sulla creazione di un album di foto... 2 Aggiungere un'immagine da un file o da un disco... 2 Aggiungere una didascalia... 2 Modificare l'aspetto

Dettagli

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta

Dettagli

Guida all uso di Java Diagrammi ER

Guida all uso di Java Diagrammi ER Guida all uso di Java Diagrammi ER Ver. 1.1 Alessandro Ballini 16/5/2004 Questa guida ha lo scopo di mostrare gli aspetti fondamentali dell utilizzo dell applicazione Java Diagrammi ER. Inizieremo con

Dettagli

EasyPrint v4.15. Gadget e calendari. Manuale Utente

EasyPrint v4.15. Gadget e calendari. Manuale Utente EasyPrint v4.15 Gadget e calendari Manuale Utente Lo strumento di impaginazione gadget e calendari consiste in una nuova funzione del software da banco EasyPrint 4 che permette di ordinare in maniera semplice

Dettagli

STRUMENTI PER L ACCESSIBILITÀ DEL COMPUTER.

STRUMENTI PER L ACCESSIBILITÀ DEL COMPUTER. STRUMENTI PER L ACCESSIBILITÀ DEL COMPUTER. Windows 7 e 8 strumenti per l ipovisione. Windows Seven/8 offrono ottimi strumenti per personalizzare la visualizzazione in caso di ipovisione: - una lente di

Dettagli

. A primi passi con microsoft a.ccepss SommarIo: i S 1. aprire e chiudere microsoft access Start (o avvio) l i b tutti i pro- grammi

. A primi passi con microsoft a.ccepss SommarIo: i S 1. aprire e chiudere microsoft access Start (o avvio) l i b tutti i pro- grammi Capitolo Terzo Primi passi con Microsoft Access Sommario: 1. Aprire e chiudere Microsoft Access. - 2. Aprire un database esistente. - 3. La barra multifunzione di Microsoft Access 2007. - 4. Creare e salvare

Dettagli

MANUALE D USO DELLA PIATTAFORMA ITCMS

MANUALE D USO DELLA PIATTAFORMA ITCMS MANUALE D USO DELLA PIATTAFORMA ITCMS MANULE D USO INDICE 1. INTRODUZIONE... 2 2. ACCEDERE ALLA GESTIONE DEI CONTENUTI... 3 3. GESTIONE DEI CONTENUTI DI TIPO TESTUALE... 4 3.1 Editor... 4 3.2 Import di

Dettagli

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Capittol lo 2 Visualizzazione 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Nel primo capitolo sono state analizzate le diverse componenti della finestra di Word 2000: barra del titolo, barra dei menu,

Dettagli

Tema2.0. http://www.timerplus.it

Tema2.0. http://www.timerplus.it Tema2.0 http://www.timerplus.it Definizione Tema è un software che permette di mostrare su uno schermo o lavagna elettronica il titolo di un discorso o di una parte con diversi scenari. E' possibile: Mostrare

Dettagli

Il controllo della visualizzazione

Il controllo della visualizzazione Capitolo 3 Il controllo della visualizzazione Per disegnare in modo preciso è necessario regolare continuamente l inquadratura in modo da vedere la parte di disegno che interessa. Saper utilizzare gli

Dettagli

Sistema operativo. Sommario. Sistema operativo...1 Browser...1. Convenzioni adottate

Sistema operativo. Sommario. Sistema operativo...1 Browser...1. Convenzioni adottate MODULO BASE Quanto segue deve essere rispettato se si vuole che le immagini presentate nei vari moduli corrispondano, con buona probabilità, a quanto apparirà nello schermo del proprio computer nel momento

Dettagli

MArine Coastal Information SysTEm

MArine Coastal Information SysTEm GUIDA ALL UTILIZZO DELL INTERFACCIA CARTOGRAFICA Il MArine Coastal Information SysTEm è un sistema informativo integrato che permette di gestire dati ambientali interdisciplinari (fisici, chimici e biologici)

Dettagli

CREARE PRESENTAZIONI CON POWERPOINT

CREARE PRESENTAZIONI CON POWERPOINT CREARE PRESENTAZIONI CON POWERPOINT Creare presentazioni per proiettare album fotografici su PC, presentare tesi di laurea, o esporre prodotti e servizi. Tutto questo lo puoi fare usando un programma di

Dettagli

Office 2007 Lezione 08

Office 2007 Lezione 08 Word: gli stili veloci e i temi Da questa lezione, iniziamo ad occuparci delle innovazioni che riguardano specificamente Word. Cominceremo parlando di stili e temi. Nella filosofia di questo nuovo Word,

Dettagli

Alla scoperta della nuova interfaccia di Office 2010

Alla scoperta della nuova interfaccia di Office 2010 Alla scoperta della nuova interfaccia di Office 2010 Una delle novità più eclatanti della versione 2007 era la nuova interfaccia con la barra multifunzione. Office 2010 mantiene questa filosofia di interfaccia

Dettagli

Il menu File contiene tutti i comandi relativi alle seguenti operazioni:

Il menu File contiene tutti i comandi relativi alle seguenti operazioni: 1 - FILE FIGURA 1.1 Il menu File contiene tutti i comandi relativi alle seguenti operazioni: - apertura e salvataggio di disegni nuovi ed esistenti; - spedizione di disegni tramite email; - collegamento

Dettagli

Gestione Rapporti (Calcolo Aree)

Gestione Rapporti (Calcolo Aree) Gestione Rapporti (Calcolo Aree) L interfaccia dello strumento generale «Gestione Rapporti»...3 Accedere all interfaccia (toolbar)...3 Comandi associati alle icone della toolbar...4 La finestra di dialogo

Dettagli

Olga Scotti. Basi di Informatica. Il sistema operativo Windows

Olga Scotti. Basi di Informatica. Il sistema operativo Windows Basi di Informatica Il sistema operativo Windows Perchè Windows? MS-DOS: Interfaccia di solo testo Indispensabile conoscere i comandi Linux & Co. : Meno diffuso soprattutto nelle aziende Bella interfaccia

Dettagli

MERIDESTER SOFTWARE DI COMUNICAZIONE PER PC

MERIDESTER SOFTWARE DI COMUNICAZIONE PER PC MERIDESTER SOFTWARE DI COMUNICAZIONE PER PC Requisiti del sistema sistema operativo Windows XP o Vista processore Pentium 4 o equivalente RAM 512 Mb Video 1024x768 Porta USB USB 1.1 o 2.0 full speed Scheda

Dettagli

IRSplit. Istruzioni d uso 07/10-01 PC

IRSplit. Istruzioni d uso 07/10-01 PC 3456 IRSplit Istruzioni d uso 07/10-01 PC 2 IRSplit Istruzioni d uso Indice 1. Requisiti Hardware e Software 4 1.1 Requisiti Hardware 4 1.2 Requisiti Software 4 2. Installazione 4 3. Concetti fondamentali

Dettagli

CORSO DI INFORMATICA 2

CORSO DI INFORMATICA 2 CORSO DI INFORMATICA 2 RINOMINARE FILE E CARTELLE Metodo 1 1 - clicca con il tasto destro del mouse sul file o cartella che vuoi rinominare (nell esempio Mio primo file ) 2 - dal menu contestuale clicca

Dettagli

Tutorial 3DRoom. 3DRoom

Tutorial 3DRoom. 3DRoom Il presente paragrafo tratta il rilievo di interni ed esterni eseguito con. L utilizzo del software è molto semplice ed immediato. Dopo aver fatto uno schizzo del vano si passa all inserimento delle diagonali

Dettagli

Creare una nuova spedizione personalizzata.

Creare una nuova spedizione personalizzata. Gestione spedizioni La piattaforma ecommerce compry.it offre una gestione estremamente potente dei costi di spedizione da applicare al cliente che effettua acquisti. Il sistema, oltre al classico calcolo

Dettagli

Questo avvierà il wizard di importazione che ci porterà passo passo attraverso il processo.

Questo avvierà il wizard di importazione che ci porterà passo passo attraverso il processo. Creare uno schema da una foto Vuoi ricamarti una foto? PCStitch è in grado di aprire foto nei principali formati e creare schemi a partire da esse. Questa immagine può essere sia molto semplice come ad

Dettagli

Utilizzo di Blue s. Avvio di Blue s C A P I T O L O 7. Come avviare il programma e inserire la password

Utilizzo di Blue s. Avvio di Blue s C A P I T O L O 7. Come avviare il programma e inserire la password Capitolo 7 83 C A P I T O L O 7 Avvio di Blue s Questo capitolo introduce l'utilizzatore all'ambiente di lavoro e alle funzioni di aggiornamento delle tabelle di Blue s. Blue s si presenta come un ambiente

Dettagli

Il calendario di Windows Vista

Il calendario di Windows Vista Il calendario di Windows Vista Una delle novità introdotte in Windows Vista è il Calendario di Windows, un programma utilissimo per la gestione degli appuntamenti, delle ricorrenze e delle attività lavorative

Dettagli

4. Fondamenti per la produttività informatica

4. Fondamenti per la produttività informatica Pagina 36 di 47 4. Fondamenti per la produttività informatica In questo modulo saranno compiuti i primi passi con i software applicativi più diffusi (elaboratore testi, elaboratore presentazioni ed elaboratore

Dettagli

Come realizzare i disegni in Autocad partendo da un immagine

Come realizzare i disegni in Autocad partendo da un immagine Come realizzare i disegni in Autocad partendo da un immagine L obbiettivo di questo articolo, è quello di poter avere a disposizione le linee di costruzione in qualsiasi scala, senza dover fare decine

Dettagli

Modulo 6 Strumenti di presentazione

Modulo 6 Strumenti di presentazione Modulo 6 Strumenti di presentazione Gli strumenti di presentazione permettono di realizzare documenti ipertestuali composti da oggetti provenienti da media diversi, quali: testo, immagini, video digitali,

Dettagli

Microsoft PowerPoint

Microsoft PowerPoint Microsoft introduzione a E' un programma che si utilizza per creare presentazioni grafiche con estrema semplicità e rapidità. Si possono realizzare presentazioni aziendali diapositive per riunioni di marketing

Dettagli

IMPORTAZIONE DI GRAFICI E TABELLE DA EXCEL A WORD

IMPORTAZIONE DI GRAFICI E TABELLE DA EXCEL A WORD WORD 2000 IMPORTAZIONE DI TABELLE E GRAFICI IMPORTAZIONE DI GRAFICI E TABELLE DA EXCEL A WORD Introduzione Il sistema operativo Windows supporta una particolare tecnologia, detta OLE (Object Linking and

Dettagli

Figura 1 Le Icone dei file di Excel con e senza macro.

Figura 1 Le Icone dei file di Excel con e senza macro. 18 Le macro Le macro rappresentano una soluzione interessante per automatizzare e velocizzare l esecuzione di operazioni ripetitive. Le macro, di fatto, sono porzioni di codice VBA (Visual Basic for Applications)

Dettagli

Le Proprietà della Barra delle applicazioni e Menu Start di Giovanni DI CECCA - http://www.dicecca.net

Le Proprietà della Barra delle applicazioni e Menu Start di Giovanni DI CECCA - http://www.dicecca.net - Introduzione Con questo articolo chiudiamo la lunga cavalcata attraverso il desktop di Windows XP. Sul precedente numero ho analizzato il tasto destro del mouse sulla Barra delle Applicazioni, tralasciando

Dettagli

A destra è delimitata dalla barra di scorrimento verticale, mentre in basso troviamo una riga complessa.

A destra è delimitata dalla barra di scorrimento verticale, mentre in basso troviamo una riga complessa. La finestra di Excel è molto complessa e al primo posto avvio potrebbe disorientare l utente. Analizziamone i componenti dall alto verso il basso. La prima barra è la barra del titolo, dove troviamo indicato

Dettagli

SmartGPS Satellite Information System Guida all utilizzo del programma Sviluppato da Fabio e Marco Adriani Versione 1.0.0

SmartGPS Satellite Information System Guida all utilizzo del programma Sviluppato da Fabio e Marco Adriani Versione 1.0.0 SmartGPS Satellite Information System Guida all utilizzo del programma Sviluppato da Fabio e Marco Adriani Versione 1.0.0 Benvenuto in SmartGPS, l'applicativo che consente di determinare, utilizzando un

Dettagli

Gestire immagini e grafica con Word 2010

Gestire immagini e grafica con Word 2010 Gestire immagini e grafica con Word 2010 Con Word 2010 è possibile impaginare documenti in modo semi-professionale ottenendo risultati graficamente gradevoli. Inserire un immagine e gestire il testo Prima

Dettagli

EXCEL PER WINDOWS95. sfruttare le potenzialità di calcolo dei personal computer. Essi si basano su un area di lavoro, detta foglio di lavoro,

EXCEL PER WINDOWS95. sfruttare le potenzialità di calcolo dei personal computer. Essi si basano su un area di lavoro, detta foglio di lavoro, EXCEL PER WINDOWS95 1.Introduzione ai fogli elettronici I fogli elettronici sono delle applicazioni che permettono di sfruttare le potenzialità di calcolo dei personal computer. Essi si basano su un area

Dettagli

Introduzione a Word. Prima di iniziare. Competenze che saranno acquisite. Requisiti. Tempo stimato per il completamento:

Introduzione a Word. Prima di iniziare. Competenze che saranno acquisite. Requisiti. Tempo stimato per il completamento: Introduzione a Word Word è una potente applicazione di elaborazione testi e layout, ma per utilizzarla nel modo più efficace è necessario comprenderne gli elementi di base. Questa esercitazione illustra

Dettagli

Comandi di Excel. Tasti di scelta rapida da Barra delle Applicazioni MAIUSC+F12 CTRL+N. dall utente MAIUSC+F1 ALT+V+Z

Comandi di Excel. Tasti di scelta rapida da Barra delle Applicazioni MAIUSC+F12 CTRL+N. dall utente MAIUSC+F1 ALT+V+Z 2.1 Primi passi con Excel 2.1.1 Introduzione Excel è il foglio elettronico proposto dalla Microsoft ed, in quanto tale, fornisce tutte le caratteristiche per la manipolazione dei dati, realizzazioni di

Dettagli

Flow!Works Manuale d uso

Flow!Works Manuale d uso Flow!Works Manuale d uso Questa guida ti sarà utile per comprendere le informazioni e le diverse funzioni del software, in modo da permetterti un corretto utilizzo nella più completa autonomia. Smartmedia

Dettagli

4.1.1.1 APRIRE UN PROGRAMMA DI FOGLIO ELETTRONICO

4.1.1.1 APRIRE UN PROGRAMMA DI FOGLIO ELETTRONICO 4.1 PER INIZIARE 4.1.1 PRIMI PASSI COL FOGLIO ELETTRONICO 4.1.1.1 APRIRE UN PROGRAMMA DI FOGLIO ELETTRONICO L icona del vostro programma Excel può trovarsi sul desktop come in figura. In questo caso basta

Dettagli

Office 2007 Lezione 07. Gestione delle immagini

Office 2007 Lezione 07. Gestione delle immagini Le immagini Gestione delle immagini Office 2007 presenta molte interessanti novità anche nella gestione delle immagini. Le immagini si gestiscono in modo identico in Word, Excel e PowerPoint. Naturalmente

Dettagli

On-line Corsi d Informatica sul web

On-line Corsi d Informatica sul web On-line Corsi d Informatica sul web Corso base di Windows Università degli Studi della Repubblica di San Marino Capitolo 1 IL DESKTOP Quando si avvia il computer, si apre la seguente schermata che viene

Dettagli

Volume GESTFLORA. Gestione aziende agricole e floricole. Guidaall uso del software

Volume GESTFLORA. Gestione aziende agricole e floricole. Guidaall uso del software Volume GESTFLORA Gestione aziende agricole e floricole Guidaall uso del software GESTIONE AZIENDE AGRICOLE E FLORICOLE Guida all uso del software GestFlora Ver. 2.00 Inter-Ware Srl Viadegli Innocenti,

Dettagli

3.2. Passo 2: Navigazione per individuare l articolo richiesto

3.2. Passo 2: Navigazione per individuare l articolo richiesto 1. Tec-Service CAD Häfele Tec-Service CAD è una banca dati di articoli Häfele, dalla quale scaricare disegni e modelli da trasferire nei propri software CAD, ad es. AutoCAD. Tec-Service CAD permette di

Dettagli

2 - Modifica. 2.1 - Annulla 2.2 - ANNULLA TOPOGRAFICO 2.3 - ANNULLA TOPOGRAFICO MULTIPLO FIGURA 2.1

2 - Modifica. 2.1 - Annulla 2.2 - ANNULLA TOPOGRAFICO 2.3 - ANNULLA TOPOGRAFICO MULTIPLO FIGURA 2.1 2 - Modifica FIGURA 2.1 Il menu a tendina Modifica contiene il gruppo di comandi relativi alla selezione e alla gestione delle proprietà delle entità del disegno e alla gestione dei layer. I comandi sono

Dettagli

Importare e modificare immagini Si applica a: Microsoft Office PowerPoint 2003

Importare e modificare immagini Si applica a: Microsoft Office PowerPoint 2003 Importare e modificare immagini Si applica a: Microsoft Office PowerPoint 2003 SI APPLICA A Mostra tutto Microsoft Office Excel 2003 Microsoft Office FrontPage 2003 Microsoft Office PowerPoint 2003 Microsoft

Dettagli

Catalogo Elettronico Lancia, Fiat e Alfa Romeo

Catalogo Elettronico Lancia, Fiat e Alfa Romeo Catalogo Elettronico Lancia, Fiat e Alfa Romeo Manuale sulla Navigazione Release 1.0 Indice Manuale Struttura pagine Caratteristiche prodotto Utilizzo carrello ( Carrello Prodotti ) Funzionalità di ricerca

Dettagli

On-line Corsi d Informatica sul Web

On-line Corsi d Informatica sul Web On-line Corsi d Informatica sul Web Corso base di Excel Università degli Studi della Repubblica di San Marino Capitolo 1 ELEMENTI DELLO SCHERMO DI LAVORO Aprire Microsoft Excel facendo clic su Start/Avvio

Dettagli

3.5.1.1 Aprire, preparare un documento da utilizzare come documento principale per una stampa unione.

3.5.1.1 Aprire, preparare un documento da utilizzare come documento principale per una stampa unione. Elaborazione testi 133 3.5 Stampa unione 3.5.1 Preparazione 3.5.1.1 Aprire, preparare un documento da utilizzare come documento principale per una stampa unione. Abbiamo visto, parlando della gestione

Dettagli

Office 2007 Lezione 02. Le operazioni più

Office 2007 Lezione 02. Le operazioni più Le operazioni più comuni Le operazioni più comuni Personalizzare l interfaccia Creare un nuovo file Ieri ci siamo occupati di descrivere l interfaccia del nuovo Office, ma non abbiamo ancora spiegato come

Dettagli

Finestre: Vengono aperte dal menù finestre

Finestre: Vengono aperte dal menù finestre Finestre: Vengono aperte dal menù finestre Strumenti Puntatori: la freccia nera sposta il contenuto della selezione la freccia bianca sposta la selezione pulsante sinistro del mouse sposta pulsante destro

Dettagli

5.3 TABELLE 5.3.1 RECORD 5.3.1.1 Inserire, eliminare record in una tabella Aggiungere record Eliminare record

5.3 TABELLE 5.3.1 RECORD 5.3.1.1 Inserire, eliminare record in una tabella Aggiungere record Eliminare record 5.3 TABELLE In un sistema di database relazionali le tabelle rappresentano la struttura di partenza, che resta poi fondamentale per tutte le fasi del lavoro di creazione e di gestione del database. 5.3.1

Dettagli

5-1 FILE: CREAZIONE NUOVO DOCUMENTO

5-1 FILE: CREAZIONE NUOVO DOCUMENTO Capittol lo 5 File 5-1 FILE: CREAZIONE NUOVO DOCUMENTO In Word è possibile creare documenti completamente nuovi oppure risparmiare tempo utilizzando autocomposizioni o modelli, che consentono di creare

Dettagli

AD HOC Servizi alla Persona

AD HOC Servizi alla Persona Software per la gestione dell amministrazione AD HOC Servizi alla Persona GESTIONE PASTI RESIDENZIALE Le principali funzioni del modulo pasti si possono suddividere nei seguenti punti: gestire le prenotazioni

Dettagli

6.2 USM. Definizione dei contorni in un immagine

6.2 USM. Definizione dei contorni in un immagine Definizione dei contorni in un immagine SilverFast possiede uno strumento per la definizione dei contorni appositamente sviluppato, la cosiddetta «Maschera dei contorni» (USM, UnSharp Mask). Questo concetto

Dettagli

TUTORIAL SULLA CONVERSIONE DI BASE IN BIANCO E NERO DI UNA FOTO A COLORI

TUTORIAL SULLA CONVERSIONE DI BASE IN BIANCO E NERO DI UNA FOTO A COLORI TUTORIAL SULLA CONVERSIONE DI BASE IN BIANCO E NERO DI UNA FOTO A COLORI di Paolo Toniati Introduzione: Lo scopo di questo tutorial è di fornire una breve guida per l'elaborazione di base di una fotografia

Dettagli

Word prima lezione. Prof. Raffaele Palladino

Word prima lezione. Prof. Raffaele Palladino 7 Word prima lezione Word per iniziare aprire il programma Per creare un nuovo documento oppure per lavorare su uno già esistente occorre avviare il programma di gestione testi. In ambiente Windows, esistono

Dettagli

MANUALE UTENTE. Honey Bee Happy. Il Gestionale a misura VERSIONE 1.0 A CURA DI: DOTT.SSA CENCIONI ELISA

MANUALE UTENTE. Honey Bee Happy. Il Gestionale a misura VERSIONE 1.0 A CURA DI: DOTT.SSA CENCIONI ELISA MANUALE UTENTE Honey Bee Happy Il Gestionale a misura d ape VERSIONE 1.0 A CURA DI: DOTT.SSA CENCIONI ELISA INTRODUZIONE Honey Bee Happy è un software per la gestione del tuo apiario che ti permette di

Dettagli

Quinta lezione: Stampare e salvare una mappa

Quinta lezione: Stampare e salvare una mappa Quinta lezione: Stampare e salvare una mappa Stampa e salvataggio in vari formati. Utilizzare il prodotto per inserirlo in relazioni, come base di disegni In questa lezione vedremo come creare una mappa

Dettagli

Università degli studi di Verona. Corso di Informatica di Base. Lezione 5 - Parte 2. Disegni e Immagini

Università degli studi di Verona. Corso di Informatica di Base. Lezione 5 - Parte 2. Disegni e Immagini Università degli studi di Verona Corso di Informatica di Base Lezione 5 - Parte 2 Disegni e Immagini In questa seconda parte ci occuperemo della gestione di disegni e immagini. In particolare vedremo come:

Dettagli

per immagini guida avanzata Uso delle tabelle e dei grafici Pivot Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini excel 2000 1

per immagini guida avanzata Uso delle tabelle e dei grafici Pivot Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini excel 2000 1 Uso delle tabelle e dei grafici Pivot Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini excel 2000 1 Una tabella Pivot usa dati a due dimensioni per creare una tabella a tre dimensioni, cioè una tabella

Dettagli

BREVE GUIDA ACCESSO AL REGISTRO:

BREVE GUIDA ACCESSO AL REGISTRO: BREVE GUIDA ACCESSO AL REGISTRO: Nella schermata iniziale del 'Registro Elettronico' inserire 'Nome utente', 'Password' e premere 'Accedi'. Inizialmente Nome utente=proprio cognome con caratteri in minuscolo,

Dettagli

DENUNCE EDILCONNECT GUIDA COMPILAZIONE

DENUNCE EDILCONNECT GUIDA COMPILAZIONE Cassa Edile Como e Lecco DENUNCE EDILCONNECT GUIDA COMPILAZIONE COMPILAZIONE DA FILE PAGHE Guida per i consulenti e le imprese che compilano la denuncia utilizzando il file di esportazione dei software

Dettagli

Uso della posta elettronica 7.6.1 Invio di un messaggio

Uso della posta elettronica 7.6.1 Invio di un messaggio Navigazione Web e comunicazione Uso della posta elettronica 7.6.1 Invio di un messaggio 7.6.1.1 Aprire, chiudere un programma/messaggio selezionare il menu Start / Tutti i programmi / Mozilla Thunderbird

Dettagli

Lavorare con le immagini

Lavorare con le immagini Lavorare con le immagini Domande più frequenti D: Ho importato alcune immagini PNG molto grandi e adesso il mio sito e molto lento. Come mai? R: Il formato PNG non è il più adatto per immagini di grandi

Dettagli

Nexus Badge Pc Access Manuale Installazione/Uso

Nexus Badge Pc Access Manuale Installazione/Uso Nexus Badge Pc Access Manuale Installazione/Uso 1. Installazione 1.1 Autorun Una volta inserito il CD-ROM di installazione, la procedura guidata dovrebbe auto-avviarsi e caricare la seguente schermata:

Dettagli

FarStone RestoreIT 2014 Manuale Utente

FarStone RestoreIT 2014 Manuale Utente FarStone RestoreIT 2014 Manuale Utente Copyright Nessuna parte di questa pubblicazione può essere copiata, trasmessa, salvata o tradotta in un altro linguaggio o forma senza espressa autorizzazione di

Dettagli

Come modificare la propria Home Page e gli elementi correlati

Come modificare la propria Home Page e gli elementi correlati Come modificare la propria Home Page e gli elementi correlati Versione del documento: 3.0 Ultimo aggiornamento: 2006-09-15 Riferimento: webmaster (webmaster.economia@unimi.it) La modifica delle informazioni

Dettagli

GENERAZIONE PREVENTIVI

GENERAZIONE PREVENTIVI GENERAZIONE PREVENTIVI Per la creazione di un nuovo preventivo si fa sempre riferimento ad un Tipo Preventivo, identificato da una certa Sigla. Nell esempio seguente vediamo come il preventivo abbia impostata

Dettagli

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152)

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152) Commissario Delegato per l Emergenza Bonifiche e la Tutela delle Acque in Sicilia PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152) Sistema WEB-GIS

Dettagli

PHOTOSHOP BREVE TUTORIAL

PHOTOSHOP BREVE TUTORIAL PHOTOSHOP BREVE TUTORIAL CARATTERISTICHE INNOVATIVE DI PHOTOSHOP CS SOMMARIO Il file browser Galleria dei filtri Disporre testo su un tracciato Paletta degli istogrammi Omogeneizzazione del colore ed acquisizione

Dettagli

Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi

Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi Versione 1.0 Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi Corso anno 2011 D. MANUALE UTILIZZO DEL VISUALIZZATORE Il Visualizzatore è un programma che permette di

Dettagli

Comando STAMPA. Attiva la finestra di dialogo nella quale vengono impostati i parametri per ottenere tavole stampate:

Comando STAMPA. Attiva la finestra di dialogo nella quale vengono impostati i parametri per ottenere tavole stampate: Stampare disegni Comando STAMPA Attiva la finestra di dialogo nella quale vengono impostati i parametri per ottenere tavole stampate: Su plotter Su stampante In formato elettronico Corso 2D: Stampa Disegni

Dettagli

Word per iniziare: aprire il programma

Word per iniziare: aprire il programma Word Lezione 1 Word per iniziare: aprire il programma Per creare un nuovo documento oppure per lavorare su uno già esistente occorre avviare il programma di gestione testi. In ambiente Windows, esistono

Dettagli

Guida alla personalizzazione dei documenti in formato Open Document (ODT)

Guida alla personalizzazione dei documenti in formato Open Document (ODT) Guida alla personalizzazione dei documenti in formato Open Document (ODT) La procedura di personalizzazione in formato ODT affianca la gestione in HTML e non sovrascrive i documenti già personalizzati.

Dettagli

ItalianModa.com CREAZIONE DI COLLAGE DI IMMAGINI & MODIFICA IMMAGINI ONLINE

ItalianModa.com CREAZIONE DI COLLAGE DI IMMAGINI & MODIFICA IMMAGINI ONLINE CREAZIONE DI COLLAGE DI IMMAGINI & MODIFICA IMMAGINI ONLINE Come descritto in altri documenti in relazione all importanza di presentare nel migliore dei modi i propri prodotti, può essere necessario elaborare

Dettagli

IMPOSTARE LO SFONDO DEL DESKTOP

IMPOSTARE LO SFONDO DEL DESKTOP IMPOSTARE LO SFONDO DEL DESKTOP per Windows 7 (SEVEN) Sei stanco di vedere il solito sfondo quando accendi il computer? Bene, è giunto il momento di cambiare lo sfondo dello schermo iniziale (il desktop).

Dettagli

HP Advanced Profiling Solution Guide introduttiva

HP Advanced Profiling Solution Guide introduttiva HP Advanced Profiling Solution Guide introduttiva Benvenuti nella Guida rapida di HP APS. HP APS è stato installato correttamente sul computer ed è stato effettuato l accesso alla Guida rapida mediante

Dettagli

IN BIANCO E NERO con Capture NX. a cura di Mauro Minetti

IN BIANCO E NERO con Capture NX. a cura di Mauro Minetti UNA SEMPLICE CONVERSIONE IN BIANCO E NERO con Capture NX a cura di Mauro Minetti GIUGNO 2007 INDICE PREMESSA IMPOSTAZIONI SOFTWARE EFFETTI FOTO LUMINOSITA CONTRASTO - alte luci (bianco) CONTRASTO - basse

Dettagli

Come masterizzare dischi con Nero 11

Come masterizzare dischi con Nero 11 Come masterizzare dischi con Nero 11 Non c è dubbio che Nero è diventato un sinonimo di masterizzatore di dischi, data la lunga esperienza sul mercato. Molte persone pensano in questo programma nel momento

Dettagli

Software Gestionale Politiche Giovanili

Software Gestionale Politiche Giovanili Software Gestionale Politiche Giovanili Guida all Uso Progettisti e Referenti tecnico-organizzativi Edizione 2012 1 INDICE DEI CONTENUTI: 1. NOZIONI GENERALI E ACCESSO AL SISTEMA 1.1 Requisiti di sistema...

Dettagli

MANUALE PARCELLA FACILE PLUS INDICE

MANUALE PARCELLA FACILE PLUS INDICE MANUALE PARCELLA FACILE PLUS INDICE Gestione Archivi 2 Configurazioni iniziali 3 Anagrafiche 4 Creazione prestazioni e distinta base 7 Documenti 9 Agenda lavori 12 Statistiche 13 GESTIONE ARCHIVI Nella

Dettagli

INSTALLAZIONE NUOVO CLIENT TUTTOTEL (04 Novembre 2014)

INSTALLAZIONE NUOVO CLIENT TUTTOTEL (04 Novembre 2014) INSTALLAZIONE NUOVO CLIENT TUTTOTEL (04 Novembre 2014) Se la Suite risulta già stata installata e quindi sono già presenti le configurazioni di seguito indicate, si prega di andare direttamente alla fine

Dettagli

Procedure di ripristino del sistema.

Procedure di ripristino del sistema. Procedure di ripristino del sistema. Procedura adatta a sistemi con sistema operativo Microsoft Windows 8 In questo manuale verranno illustrate tutte le procedure che potrete utilizzare per creare dei

Dettagli

9 tecniche di selezione testi formattazione, copiare e incollare testi

9 tecniche di selezione testi formattazione, copiare e incollare testi 9 tecniche di selezione testi formattazione, copiare e incollare testi Creare un file (OpenOffice.org Writer) dentro ad una cartella e digitare un breve testo Per prima cosa occorre creare un file di testo

Dettagli

TRASMISSIONE RAPPORTO ARBITRALE IN FORMATO PDF

TRASMISSIONE RAPPORTO ARBITRALE IN FORMATO PDF TRASMISSIONE RAPPORTO ARBITRALE IN FORMATO PDF Come da disposizioni di inizio stagione, alcune Delegazioni provinciali hanno richiesto la trasmissione dei referti arbitrali solo tramite fax o tramite mail.

Dettagli

www.filoweb.it STAMPA UNIONE DI WORD

www.filoweb.it STAMPA UNIONE DI WORD STAMPA UNIONE DI WORD Molte volte abbiamo bisogno di stampare più volte lo stesso documento cambiando solo alcuni dati. Potremmo farlo manualmente e perdere un sacco di tempo, oppure possiamo ricorrere

Dettagli

COMUNI-CHIAMO S.R.L. Via San Martino n. 26/1- Monte San Pietro P.IVA, C.F. e numero di iscrizione alla Camera di Commercio di Bologna 03160171207

COMUNI-CHIAMO S.R.L. Via San Martino n. 26/1- Monte San Pietro P.IVA, C.F. e numero di iscrizione alla Camera di Commercio di Bologna 03160171207 COMUNI-CHIAMO S.R.L. Via San Martino n. 26/1- Monte San Pietro P.IVA, C.F. e numero di iscrizione alla Camera di Commercio di Bologna 03160171207 Capitale sociale. 10.000,00 i.v. Sommario 1. Accedere alla

Dettagli

Navigazione Web e comunicazione Utilizzo del Browser. 7.2.1 Navigazione di base

Navigazione Web e comunicazione Utilizzo del Browser. 7.2.1 Navigazione di base Navigazione Web e comunicazione Utilizzo del Browser 7.2.1 Navigazione di base 7.2.1.1 Aprire, chiudere un programma di navigazione Per aprire Firefox, occorre: selezionare il menu Start / Tutti i programmi

Dettagli

Come costruire una presentazione. PowerPoint 1. ! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video ipertestuali, animate e multimediali

Come costruire una presentazione. PowerPoint 1. ! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video ipertestuali, animate e multimediali PowerPoint Come costruire una presentazione PowerPoint 1 Introduzione! PowerPoint è uno degli strumenti presenti nella suite Office di Microsoft! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video

Dettagli

Personalizza. Page 1 of 33

Personalizza. Page 1 of 33 Personalizza Aprendo la scheda Personalizza, puoi aggiungere, riposizionare e regolare la grandezza del testo, inserire immagini e forme, creare una stampa unione e molto altro. Page 1 of 33 Clicca su

Dettagli

WORD per WINDOWS95. Un word processor e` come una macchina da scrivere ma. con molte più funzioni. Il testo viene battuto sulla tastiera

WORD per WINDOWS95. Un word processor e` come una macchina da scrivere ma. con molte più funzioni. Il testo viene battuto sulla tastiera WORD per WINDOWS95 1.Introduzione Un word processor e` come una macchina da scrivere ma con molte più funzioni. Il testo viene battuto sulla tastiera ed appare sullo schermo. Per scrivere delle maiuscole

Dettagli

5.2 UTILIZZO DELL APPLICAZIONE

5.2 UTILIZZO DELL APPLICAZIONE 5.2 UTILIZZO DELL APPLICAZIONE Base offre la possibilità di creare database strutturati in termini di oggetti, quali tabelle, formulari, ricerche e rapporti, di visualizzarli e utilizzarli in diverse modalità.

Dettagli

Your Detecting Connection. Manuale utente. support@xchange2.net

Your Detecting Connection. Manuale utente. support@xchange2.net Your Detecting Connection Manuale utente support@xchange2.net 4901-0133-4 ii Sommario Sommario Installazione... 4 Termini e condizioni dell applicazione XChange 2...4 Configurazione delle Preferenze utente...

Dettagli

CdL in Medicina Veterinaria - STPA AA 2007-08

CdL in Medicina Veterinaria - STPA AA 2007-08 CdL in Medicina Veterinaria - STPA AA 2007-08 Microsoft Windows Funzionalità di un S.O. Gestione dei file Gestione dei dispositivi di ingresso/uscita Comandi per l attivazione e la gestione di programmi

Dettagli

DESKTOP. Uso del sistema operativo Windows XP e gestione dei file. Vediamo in dettaglio queste parti.

DESKTOP. Uso del sistema operativo Windows XP e gestione dei file. Vediamo in dettaglio queste parti. Uso del sistema operativo Windows XP e gestione dei file DESKTOP All accensione del nostro PC, il BIOS (Basic Input Output System) si occupa di verificare, attraverso una serie di test, che il nostro hardware

Dettagli

File, Modifica, Visualizza, Strumenti, Messaggio

File, Modifica, Visualizza, Strumenti, Messaggio Guida installare account in Outlook Express Introduzione Questa guida riguarda di sicuro uno dei programmi maggiormente usati oggi: il client di posta elettronica. Tutti, ormai, siamo abituati a ricevere

Dettagli

Biblioteca di Cervia NOZIONI BASE DI INFORMATICA

Biblioteca di Cervia NOZIONI BASE DI INFORMATICA Biblioteca di Cervia NOZIONI BASE DI INFORMATICA NOZIONI DI INFORMATICA Il PC è composto solitamente di tre parti principali: - Il Case, ovvero il contenitore del cuore del computer, da qui si accende

Dettagli

INDICE. IL CENTRO ATTIVITÀ... 3 I MODULI... 6 IL MY CLOUD ANASTASIS... 8 Il menu IMPORTA... 8 I COMANDI DEL DOCUMENTO...

INDICE. IL CENTRO ATTIVITÀ... 3 I MODULI... 6 IL MY CLOUD ANASTASIS... 8 Il menu IMPORTA... 8 I COMANDI DEL DOCUMENTO... MANCA COPERTINA INDICE IL CENTRO ATTIVITÀ... 3 I MODULI... 6 IL MY CLOUD ANASTASIS... 8 Il menu IMPORTA... 8 I COMANDI DEL DOCUMENTO... 12 I marchi registrati sono proprietà dei rispettivi detentori. Bologna

Dettagli