ISTITUTO DI SICUREZZA

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1 ISTITUTO DI SICUREZZA Protezione antincendio in magazzini a scaffalature alte Documento sulla sicurezza i precedentemente Foglio SPI UF 6 Pagina Introduzione 2 1 Considerazioni generali 1.1 Descrizione dei sistemi e definizioni Campo d applicazione 3 2 Pericoli d incendio 2.1 Cause d incendio 4 ed i loro effetti 2.2 Pericoli potenziali Previsione dei danni 5 3 Concetto di protezione contro gli incendi 6 4 Misure di protezione 4.1 Misure di tipo edile Equipaggiamento tecnico Misure organizzative 14 5 Riferimenti 5.1 Documentazione sulla sicurezza Protezione antincendio Pubblicazioni della AICAA Leggi ed ordinanze federali e cantonali Pubblicazioni della Suva Pubblicazioni CFSL Diverse norme, direttive, ecc. 16 Sicherheitsinstitut Institut de Sécurité Istituto di Sicurezza CH-8001 Zürich, Nüschelerstrasse 45, Tel , Fax CH-2000 Neuchâtel, Rue du Crêt-Taconnet 8b, Tél , Fax CH-6900 Lugano-Massagno, Via San Gottardo 77, Tel , Fax CH-4002 Basel, WKL , Tel , Fax Istituto di Sicurezza safety@swissi.ch Internet:

2 Protezione antincendio in magazzini a scaffalature alte Introduzione Questo documento sulla sicurezza fornisce a committenti, utilizzatori, progettisti e specialisti, ma anche ad autorità, assicuratori e forze di intervento importanti indicazioni per la realizzazione e l esercizio di magazzini a scaffalature alte, per quel che concerne i rischi di incendio inerenti a questo genere di oggetti. Si tiene conto, là dove esistono, dei principi giuridici nonché delle norme e delle direttive. I magazzini a scaffalature alte moderni possono essere molto complessi. Non da ultimo per questo motivo, essi devono essere considerati come rischi di incendio di tipo particolare con conseguenze di grave portata in caso di sinistro. La protezione antincendio richiede la massima attenzione, non solo durante la pianificazione e la costruzione ma anche ed in modo illimitato, durante l esercizio. 1 Considerazioni generali 1.1 Descrizione dei sistemi e definizioni Magazzini a scaffalature alte Settore annesso Scaffalatura di stoccaggio Unità di stoccaggio Movimentazione della merce da stoccare, trasloelevatori I magazzini a scaffalature alte (detti anche «depositi intensivi») ai sensi di questo documento sono costruzioni in acciaio, calcestruzzo oppure una combinazione dei due materiali per lo stoccaggio di merci in scaffalature, la cui altezza supera i 7.50 m, misurati dal pavimento fino spigolo superiore dell unità più alta di stoccaggio. Se delle zone per il trasbordo, la composizione degli ordini, la spedizione, l identificazione, il controllo e l attività amministrativa relativa alla merce depositata si trovano nello stesso compartimento tagliafuoco del settore vero e proprio destinato al deposito intensivo, nell ambito di questo documento si considera che queste zone costituiscano una parte integrante del magazzino a scaffalature alte. Questo vale anche per tutti gli elementi dell impianto che vi si trovano come i sistemi di movimentazione, i robot, i sistemi di palettizzazione, gli impianti informatici e quelli di controllo, le stazioni di carica per le batterie, ecc. Per lo stoccaggio delle merci sotto forma di singole unità di stoccaggio servono delle scaffalature appositamente costruite. Queste possono essere autoportanti, cioè integrate nella struttura portante dello stabile oppure essere indipendenti. In quest ultimo caso esse vengono eseguite quali scaffalature fisse oppure mobili. Come unità di stoccaggio di definisce il quantitativo più piccolo di merce da stoccare che possa essere movimentata rispettivamente stoccata in una scaffalatura con una sola operazione. In genere l unità di stoccaggio è composta dalla merce da stoccare confezionata, la base del carico, per esempio paletta (detta anche «pallet») ed eventualmente da un fissaggio di sicurezza del carico (per esempio foglio avvolgente). In genere le unità di stoccaggio vengono spostate mediante trasloelevatori muniti di dispositivi di comando manuali, semiautomatici o automatici. Maggiori sono la complessità ed il grado di automazione di un magazzino a scaffalature alte, più spesso vengono impiegati anche altri mezzi di movimentazione in svariate combinazioni Istituto di Sicurezza

3 Indicazioni specifiche dei depositi Si utilizzano diversi termini concernenti la logistica utilizzata nei depositi, a seconda dalle modalità di stoccaggio e di prelievo della merce oppure dal tipo di costruzione scelto per le scaffalature e le basi dei carichi, p.es. i seguenti: deposito per palette deposito per merci minute deposito per contenitori o cassoni deposito a compattazione deposito per fusti deposito con scaffalatura deposito per la composizione di transito degli ordini deposito con scaffalatura mobile. Oltre a queste denominazioni valgono, come nei depositi convenzionali, i termini dipendenti dall utilizzazione, come deposito tampone deposito per prodotti surgelati deposito per merci pericolose deposito per la distribuzione. Caratteristiche rilevanti per i rischi Nei magazzini a scaffalature alte sono in genere le caratteristiche seguenti che determinano il rischio: alta concentrazione di valore; carico d incendio molto elevato; impiantistica complessa, in particolare nei depositi automatici; scarsa presenza di persone, nei depositi automatici addirittura funzionamento in assenza di persone; accessibilità difficile alla maggioranza delle zone per le forze d intervento; costruzione alta e normalmente lunga; modalità di stoccaggio omogenea o caotica; tipo delle unità di stoccaggio. 1.2 Campo d applicazione Questo documento sulla sicurezza tratta gli aspetti specifici della protezione antincendio per i magazzini a scaffalature alte. Per quel che concerne gli aspetti di protezione antincendio di validità generale si rimanda alle relative norme, direttive e indicazioni bibliografiche. Ulteriori questioni relative alla sicurezza come quelle concernenti la sicurezza sul lavoro, la protezione dell ambiente, la protezione contro le catastrofi saranno trattate solamente per quanto possano essere messe in relazione con un incendio. Il documento è valido per le merci compreso i loro imballaggi, le basi dei carichi ed i fissaggi di sicurezza per le merci che secondo il sistema di classificazione IS/AICAA/CEA (descritto nel documento sulla sicurezza i «Classificazione di sostanze e merci») sono classificate come segue: da F3 s a F6 s: sostanze e prodotti solidi facilmente e mediamente infiammabili, difficilmente combustibili ed incombustibili da F3 l a F6 l: liquidi con punto d infiammabilità > 55 C come pure liquidi difficilmente combustibili, rispettivamente incombustibili Co: sostanze e prodotti che sotto l azione dell'incendio sviluppano gas o vapori altamente corrosivi Fu: sostanze e prodotti che in caso d incendio sviluppano fumo in quantità straordinaria. In questo documento non si tiene conto dello stoccaggio di sostanze che ai sensi della legislazione relativa ai trasporti ed alla legislazione europea sui prodotti chimici sono da classificare come «pericolose». Queste caratteristiche pericolose che influiscono solo in parte sull evoluzione di un incendio, richiedono ulteriori misure specifiche di protezione che vanno al di là dell ambito di questo documento. Si rimanda tra l altro alle raccomandazioni CEA «Depositi di materie pericolose». Questo documento non tiene neppure conto dei magazzini a scaffalature alte con depositi a bassa temperatura, p.es. per prodotti surgelati Istituto di Sicurezza 3

4 2 Pericoli d incendio ed i loro effetti 2.1 Cause d incendio Le possibili fonti di innesco che possono provocare un incendio in un magazzino a scaffalature alte sono molteplici. Ecco alcuni esempi: difetti e guasti ad installazioni ed impianti elettrici; difetti e guasti ad impianti di ventilazione, e di riscaldamento; difetti, guasti e surriscaldamenti dovuti ad attriti in sistemi di movimentazione; effetti delle radiazioni emanate da sistemi di riscaldamento; trasloelevatori, muletti ed altri veicoli a motore funzionanti a batteria nonché le relative stazioni di carica; reazioni esotermiche di merci depositate, per esempio in caso di accumulo di calore nella merce depositata; focolai di brace introdotti con la merce stoccata; comportamento non appropriato di persone, per esempio fumare quando non è autorizzato o durante i lavori di pulizia e riparazione; restringere e saldare fogli da imballaggio; propagazione dell'incendio da settori vicini; fulmine; incendio doloso e sabotaggio. 2.2 Pericoli potenziali Carico d incendio Propagazione dell'incendio Dall accatastamento di merci risulta in genere un carico d incendio molto elevato (= carico d incendio specifico per m 2 ). Il carico d incendio globale di un magazzino a scaffalature alte è composto dalle sostanze infiammabili presenti nelle unità di stoccaggio (carico d incendio mobile) e nelle installazioni del deposito (carico d incendio immobile). Il fatto che lo stoccaggio sia a forma di torre ed in genere non compatto, cioè con grandi spazi intermedi, provoca un effetto camino. La propagazione verticale dell incendio viene accelerata. Sono dunque possibili velocità di propagazione molto elevate in direzione verticale. Molto più lenta è la propagazione orizzontale dell incendio, soprattutto nella zona più basa del deposito. Fig. 1 Esperimento d incendio in un magazzino a scaffalature alte: l incendio si propaga molto rapidamente in direzione verticale Istituto di Sicurezza

5 Pericoli dipendenti dall edificio L evoluzione dell incendio non dipende solo dalle caratteristiche delle unità e del sistema di stoccaggio, ma anche dal comportamento in caso d incendio dei materiali da costruzione e degli elementi strutturali utilizzati. Gli incendi sviluppatisi, per esempio in depositi non protetti, hanno dimostrato che i tetti in costruzione leggera costituiti da lamiere trapezoidali d acciaio possono facilitare la propagazione di un incendio. Le cause sono: i prodotti di decomposizione facilmente infiammabili che si liberano quando si riscaldano i materiali impermeabilizzati del tetto rispettivamente gli isolanti termici. Questi prodotti si possono infiammare sulla superficie estremamente calda della lamiera trapezoidale e quindi provocare una propagazione dell incendio al livello della superficie del tetto; gli strati incollati bituminosi e le isolazioni contro l umidità bruciano gocciolando ed incendiano i materiali che si trovano sotto e che non sono ancora stati colpiti dal fuoco. 2.3 Previsione dei danni La propagazione in genere rapida di un incendio in un magazzino a scaffalature alte senza protezione particolare impedisce una lotta efficace contro l incendio e può provocare un danno totale al magazzino. L intervento con mezzi mobili è reso molto difficile se si considerano le grandi altezze, l accesso difficile, la formazione di fumo denso, il rischio di incidenti, ecc.. L incendio può dunque essere domato con successo solo dopo un lungo intervento. A seconda del modo in cui il magazzino a scaffalature alte è stato costruito, rispettivamente a seconda della merce stoccata e del sistema di stoccaggio le conseguenze possono essere le seguenti: gravi danni causati dal fumo alle merci sensibili come tessuti, alimenti, carta di diversi tipi, prodotti farmaceutici; danni da corrosione a parti dell edificio, installazioni e merci delicate stoccate, soprattutto quando vengono bruciate sostanze contenenti del PVC; distruzione di merci stoccate e di installazioni come conseguenza dell incendio e dell impiego di prodotti di spegnimento, ma anche come conseguenza della caduta di materiale o del cedimento delle scaffalature a causa della sollecitazione eccessiva. Come conseguenza di questi danni ci si può attendere un interruzione sensibile delle attività e difficoltà di fornitura. L esistenza stessa di un azienda può essere messa in serio pericolo. Fig. 2a Magazzino a scaffalature alte non protetto in incendio Fig. 2b e dopo 2001 Istituto di Sicurezza 5

6 3 Concetto di protezione Sia al momento della realizzazione di un nuovo magazzino a scaffalature alte contro gli incendi come pure nella valutazione e nel risanamento antincendio di un magazzino già esistente è estremamente importante procedere secondo un concetto preciso. Il risultato di quest operazione è la definizione di misure adatte e coordinate tra di loro, che nell ambito di un concetto di protezione antincendio si orientano verso chiari obiettivi di protezione. In questo modo si ottiene da una parte, che le esigenze di base poste per legge vengano sufficientemente soddisfatte e dall altra, che il magazzino a scaffalature alte venga equipaggiato con mezzi di protezione antincendio, secondo i rischi effettivi ed un rapporto costi/utili ottimale. Il documento sulla sicurezza i «Concetti di protezione antincendio» informa dettagliatamente in merito alla procedura da seguire. Alla cifra 4 viene descritta tutta una serie di misure che nella pratica hanno dato buoni risultati. 4 Misure di protezione 4.1 Misure di tipo edile Le esigenze di protezione antincendio possono influire notevolmente sulla realizzazione costruttiva di un magazzino a scaffalature alte. Importanti criteri sono: dimensioni complessive del deposito; esigenze concernenti le vie di fuga; danno massimo alle cose accettato (edificio, contenuto, interruzione d esercizio); delimitazioni verso il vicinato; comportamento delle merci stoccate in caso d incendio, conseguenze per l ambiente; comportamento della struttura portante sotto l effetto di un incendio; esigenze poste dalla lotta contro l incendio; esigenze poste da misure di protezione di tipo tecnico e organizzativo; quantità di acqua di spegnimento utilizzata che può rappresentare un pericolo per l ambiente; ecc. Alcuni di questi criteri vengono trattati qui di seguito. Ubicazione Già nella scelta dell ubicazione ci si deve preoccupare che un incendio non sia in grado di propagarsi da edifici, costruzioni o impianti adiacenti (per esempio serbatoi o infrastrutture per il traffico) verso il magazzino a scaffalature alte. Se le distanze di protezione prescritte non possono essere osservate, si devono cercare delle soluzioni alternative di analogo valore, per esempio ulteriori separazioni tagliafuoco oppure l utilizzazione di impianti di spegnimento nella zona vicina rispettivamente sul lato della stessa. Per valutare l idoneità dell ubicazione si deve anche tener conto dell infrastruttura disponibile per le forze d intervento, come per esempio le vie di accesso (tempo necessario e situazioni aggravanti), dell approvvigionamento d acqua di spegnimento, delle forze di spegnimento disponibili, della loro organizzazione di allarme e del loro equipaggiamento. Accesso per i pompieri I magazzini a scaffalature alte devono essere sempre facilmente raggiungibili per l intervento dei pompieri. Il profilo e la capacità di carico delle vie di accesso devono essere adatte ai veicoli utilizzati dai pompieri. Le vie d accesso dovrebbero essere carrozzabili su tutto il perimetro dello stabile. Le forze d intervento devono poter salire sul tetto del magazzino a scaffalature alte, rispettivamente nella zona dello stesso, per esempio con l ausilio di apparecchi propri, mediante una scala dei vigili del fuoco o una scala a pioli Istituto di Sicurezza

7 Caratteristiche edili Gli stabili adibiti a magazzini a scaffalature alte devono essere costruiti con strutture portanti incombustibili. Normalmente le strutture portanti vengono eseguite in acciaio, calcestruzzo armato oppure combinando i due materiali. Molto spesso vengono impiegate strutture di scaffalature autoportanti. Fig. 3 Magazzini a scaffalature alte in acciaio Suddivisioni Compartimenti tagliafuoco I settori non direttamente assimilabili al magazzino a scaffalature alte devono essere divisi tramite compartimenti tagliafuoco con una durata di resistenza al fuoco di ameno 60 minuti. Una compartimentazione tagliafuoco all interno di un magazzino a scaffalature alte dipende soprattutto dagli obiettivi di protezione che sono stati fissati. Di conseguenza può essere necessaria la creazione di compartimenti tagliafuoco supplementari per scaffalature alte con un alta concentrazione di valore, contenenti merci sensibili al fumo, con un grande rischio di interruzione d'esercizio o per motivi simili. Se il magazzino a scaffalature alte viene costruito presso un edificio adiacente, si deve evitare una propagazione verticale ed orizzontale dell'incendio. In questo caso è necessario un muro tagliafuoco della classe F180. Se l edificio adiacente dispone di una protezione tramite un impianto sprinkler, la resistenza antincendio del muro tagliafuoco può essere ridotta. Essa deve però almeno corrispondere alla classificazione F60. Si devono prevedere dei compartimenti tagliafuoco appositi per le installazioni tecniche come i locali elettrici o gli impianti di ventilazione. Compartimenti tagliafumo Un magazzino a scaffalature alte può essere suddiviso tramite una costruzione di pareti incombustibili ed ermetiche al fumo ed alle fiamme, combinata con impianti per l evacuazione di fumo e calore. Questi mezzi possono impedire che il fumo si propaghi verso dei grandi spazi. Un effetto simile può già essere raggiunto in depositi intensivi con scaffalature di stoccaggio d altezza limitata tramite cortine antifumo che sporgono direttamente dal soffitto Istituto di Sicurezza 7

8 Chiusure antincendio Nelle pareti e nei soffitti che costituiscono compartimenti tagliafuoco si devono assicurare le aperture per passaggi, impianti di movimentazione, canali di ventilazione, ecc. tramite serramenti automatici e resistenti al fuoco. La classe di resistenza al fuoco deve corrispondere almeno a T30, K30 o A30. In certi casi sono necessarie anche classi superiori di resistenza al fuoco. Nei muri tagliafuoco si deve in linea di principio rinunciare alle aperture. Dove ciò non può essere evitato, i relativi serramenti devono garantire una durata di resistenza al fuoco di almeno 90 minuti. I serramenti antincendio che per motivi d'esercizio devono rimanere aperti, si devono chiudere automaticamente in caso d'incendio. Nelle zone di chiusura lungo impianti di movimentazione si deve inoltre assicurare che prima dell'inserimento del dispositivo di chiusura non si trovi nessun ostacolo, per esempio liberando automaticamente la zona prima della chiusura. Passaggi per tubature, cavi elettrici ecc. in corrispondenza degli elementi costruttivi che costituiscono compartimenti tagliafuoco, devono essere equipaggiati con sbarramenti della stessa classe di resistenza al fuoco dell elemento attraversato. Tetti e pareti esterne In linea di principio si devono usare materiali da costruzione incombustibili. Si deve fare particolare attenzione nella scelta dei materiali per l isolamento termico. Là dove non si può rinunciare a prodotti da costruzione infiammabili, p. es. nel caso tra l altro di isolazioni contro l umidità ed impermeabilizzazioni, è necessario ricorrere a misure che riducano il carico d incendio ed pericolo di propagazione verticale ed orizzontale d incendio. Tra le possibilità citiamo: copertura di ghiaia sui tetti; otturazione delle nervature tra le lamiere fissaggio meccanico delle isolazioni contro l umidità e degli isolanti termici invece di colle a base di bitume; utilizzazione di isolanti termici che non fondono e non bruciano; utilizzazione di isolazioni contro l umidità di basso carico d incendio; allacciamento il più basso possibile dell impermeabilizzazione nei tetti piani, nella zona della sovrastruttura del tetto e della cornice rispettivamente del parapetto del tetto; utilizzo di suddivisioni incombustibili della superficie del tetto. La zona di passaggio per lucernari nonché per impianti di evacuazione di fumo e calore deve essere eseguita con materiale da costruzione incombustibile. Le tubazioni che passano attraverso i tetti devono essere incombustibili e nella zona di passaggio devono essere avvolte con materiale isolante in fibre minerali. Anche le cupole di chiusura devono essere incombustibili. Vie di fuga e vie di accesso per combattere l incendio Nei depositi intensivi sono presenti solo poche persone. In genere, affinché si possano ritirare in modo sicuro, vi sono delle buone premesse, come lenta propagazione orizzontale dell incendio; lenta diffusione del fumo, almeno nelle vicinanze del suolo, per cui in questa zona la visibilità si mantiene a lungo; chiara struttura del magazzino; buon ordine generale; i lavori di manutenzione avvengono normalmente secondo procedure regolamentate; per esempio il trasloelevatore si deve trovare nella zona di trasbordo. Il percorso delle vie di fuga è strettamente legato al sistema di stoccaggio e quindi dipende notevolmente dalla sua disposizione. Ciò richiede una stretta coordinazione tra i progettisti. Ecco alcuni importanti criteri che devono essere osservati: Istituto di Sicurezza

9 Da qualsiasi punto del magazzino a scaffalature alte deve essere possibile una fuga sicura all aperto. Se tra le scaffalature ci sono diversi corridoi paralleli tra di loro, chi fugge può lasciare i corridoi solamente nella direzione della loro fine. In Svizzera non si deve soddisfare questa regola descritta nella norma UNI EN 528, se alla fine dei corridoi tra le scaffalature ci può essere un collegamento trasversale per la fuga. Anche in questo caso si devono però osservare le lunghezze autorizzate delle vie di fuga. Le porte sulle vie di fuga devono poter essere aperte, in qualsiasi momento e senza incontrare nessun ostacolo, in direzione di fuga, premendo sulla maniglia risp. sul maniglione della porta. La lunghezza delle vie di fuga verso l uscita più vicina può essere solo eccezionalmente e solo con l autorizzazione delle autorità competenti di più di 50 m in linea d aria orizzontale. In relazione alle vie di fuga si devono pianificare anche le misure necessarie per garantire l accesso alle forze d intervento: Le vie di fuga e le porte delle uscite di sicurezza devono essere state studiate in modo tale da permettere alle forze d intervento di usarle come vie d accesso per combattere l incendio. Le misure di sicurezza prese secondo le norme in vigore per la protezione contro gli infortuni all entrata della zona di pericolo di un magazzino a scaffalature alte devono essere efficienti anche nel caso di un incendio. Alle squadre di spegnimento deve essere data la possibilità di aprire anche le porte assicurate contro l effrazione. Durante la lotta contro un incendio possono essere necessari grandi quantita- tivi d acqua di spegnimento. Quest acqua deve essere contenuta se c è il pericolo che venga contaminata con sostanze pericolose per l ambiente. Molto spesso il suolo dei magazzini a scaffalature alte viene costruito in modo tale da servire da bacino di ritenzione a tenuta stagna e viene munito di un bacino di pompaggio. Una soluzione alternativa è rappresentata da un bacino separato di ritenzione dell'acqua di spegnimento. La necessità, le dimensioni e l allestimento di un impianto di ritenzione dell acqua di spegnimento dipende dal potenziale di pericolo per l ambiente che si deve affrontare rispettivamente dalle norme in vigore. Impianto di ritenzione dell acqua di spegnimento 4.2 Equipaggiamento tecnico Scaffalature Spegnimento automatico Considerazioni generali A seconda della merce immagazzinata, in caso d incendio le scaffalature possono essere sovrasollecitate a causa di un azione eccessiva del calore, dell urto della merce che cade dall alto oppure a causa dell'aumento di carico dovuto all assorbimento d acqua di spegnimento (per esempio in contenitori di stoccaggio o in materiali molto assorbenti). La conseguenza può andare da un cedimento progressivo degli elementi portanti fino ad un crollo delle scaffalature. Ciò accade se nel dimensionamento delle scaffalature non vengono considerate le sollecitazioni statiche sopra elencate. I magazzini a scaffalature alte ed i settori annessi devono essere muniti, in linea di principio, di un impianto automatico di spegnimento. Questo impianto scopre, annuncia e delimita l incendio. A seconda del concetto adottato l impianto inserisce, rispettivamente disinserisce, altri impianti o dispositivi rilevanti per l evoluzione del sinistro (comandi in casi d incendio). Nella lotta contro gli incendi gli impianti sprinkler sono in genere tra i dispositivi di spegnimento più efficaci. Insieme a dispositivi adatti all eliminazione del fumo (per esempio impianti di evacuazione di fumo e calore, ventilatori, ecc.) permettono in genere di intervenire con successo all interno del deposito senza pericoli per le squadre d intervento. La premessa indispensabile è però che gli impianti di spegnimento rimangano in esercizio ininterrottamente sino al momento in cui l incendio sia stato spento Istituto di Sicurezza 9

10 Impianti sprinkler Un impianto sprinkler, se progettato correttamente, è in grado di tener automaticamente sotto controllo un incendio nella fase iniziale. Quest impianto raffredda inoltre la struttura portante dell'edificio nonché le scaffalature e ne evita il crollo. Il concetto deve essere discusso in uno stadio iniziale tra i progettisti del deposito intensivo, quelli dell impianto sprinkler e le forze d intervento. Importanti criteri da osservare sono: posizionamento degli erogatori sprinkler nelle scaffalature, considerando un irrorazione ed una bagnatura ottimali. Ciò può richiedere maggior spazio per le scaffalature in direzione orizzontale e verticale. Particolare attenzione è richiesta nella pianificazione di depositi a ripiani, cassetti e per contenitori. In questi casi ci sono infatti grossi ostacoli che possono impedire un irrorazione omogenea. eventualmente, maggiori esigenze per il raffreddamento dei montanti nelle vicinanze del suolo, perché vi si può raccogliere della merce caduta che ha preso fuoco; fabbisogno d acqua necessario; dispositivi ausiliari necessari per le squadre d intervento come alimentazione d acqua per i pompieri (colonne montanti), misurazioni continue del flusso d acqua per osservare l evoluzione dell incendio, posa di controlli di portata per la localizzazione del luogo dell incendio, inoltre, a seconda della merce stoccata, aggiunta di additivi che formano una pellicola (per esempio AFFF) e di prodotti analoghi. Fig. 4 Erogatore sprinkler in una scaffalatura Impianto automatico di rivelazione d incendio Il fatto di sorvegliare un magazzino a scaffalature alte anche tramite un impianto automatico di rivelazione d incendio, oltre che tramite un sistema sprinkler, non provoca normalmente una riduzione sensibile del rischio di incendio. Il guadagno di tempo nell allarmare le forze d intervento è in genere molto ridotto. Un sistema di rivelazione d incendio, progettato in modo opportuno, permette di localizzare rapidamente un focolaio d incendio e può quindi essere utile. In certi casi per esempio per la protezione di merci o impianti estremamente sensibili al fumo oppure di merci che tendono a bruciare lentamente (fuoco covante) oppure nelle vicinanze di posti di lavoro occupati in modo continuo dei rivelatori automatici di incendio posizionati in modo selettivo possono servire a comandare dispositivi come serramenti di protezione antincendio oppure impianti di evacuazione di fumo e calore ancora prima che gli impianti sprinkler reagiscano. E opportuno sorvegliare anche i locali tecnici annessi che possono essere esclusi dalla protezione sprinkler, come per esempio centrali elettriche e centrali di ventilazione. Nei casi di importanti installazioni di controllo, comunicazione ed approvvigionamento è opportuna anche un sorveglianza puntuale per singole apparecchiature ed installazioni Istituto di Sicurezza

11 Sono in genere opportuni anche pulsanti d allarme per l azionamento manuale di un allarme. Essi devono essere collocati presso le uscite di sicurezza. Approvvigionamento d acqua di spegnimento L approvvigionamento dell acqua di spegnimento deve essere calcolato in modo tale da garantire una lotta contro l incendio per un tempo sufficientemente lungo (in genere 90 minuti) e questo quando contemporaneamente: l impianto sprinkler è in esercizio; si lotta manualmente contro il fuoco; sono eventualmente in funzione altri dispositivi di spegnimento per arginare la propagazione dell incendio (per esempio impianti d estinzione a schiuma, scudi idrici ed impianti simili). La quantità d acqua necessaria, la portata e la pressione sono specifici per ogni oggetto e dipendono dalla disposizione idraulica. I regolamenti in vigore forniscono le relativi basi. Le esigenze supplementari poste dalle competenti squadre d intervento devono essere concordate. Siccome le esigenze di approvvigionamento d acqua per i magazzini a scaffalature alte sono in genere molto elevate, si deve chiarire con il fornitore d acqua la possibilità di fornitura eventualmente facendo ricorso a delle misurazioni - già in una fase iniziale della pianificazione. Se queste esigenze non possono essere soddisfatte, si deve ricorrere ad un alternativa, per esempio la realizzazione di una vasca propria di riserva con impianto di pompaggio. Mezzi ausiliari per l intervento di spegnimento manuale Già nella fase di pianificazione si deve concordare con le forze d intervento responsabili un piano d intervento che si adatti alle condizioni locali. La presenza di un impianto sprinkler è un fondamento importante. In questo modo l intervento di spegnimento manuale può essere limitato allo spegnimento definitivo dei focolai d incendio. Affinché sia possibile un intervento coronato da successo devono a seconda del rischio essere disponibili alcuni dispositivi importanti, per esempio: idranti esterni almeno ogni 80 m, ubicati ad una distanza sufficiente dall edificio; piccoli apparecchi di spegnimento manuali in numero sufficiente a tutti gli accessi ai corridoi del deposito, si tratta di estintori manuali, posti di spegnimento interni compresi i raccordi ed i tubi necessari ai per i pompieri; paletta di sicurezza munita di sponde grigliate ed utilizzata per lo spegnimento, sempre che ci sia la possibilità di condurre le squadre di spegnimento mediante trasloelevatore nelle vicinanze del focolaio. Il numero di palette di sicurezza e l ubicazione dipende dal dispositivo di stoccaggio e di intervento nonché dal tempo necessario per intervenire. Le palette di sicurezza devono soddisfare le diverse esigenze concernenti la tecnica della sicurezza riportate nella direttiva relativa alle macchine 98/37/CE della Comunità europea in osservanza della norma UNI EN 528 «Trasloelevatori Sicurezza». Per un impiego efficiente e sicuro di una paletta di sicurezza ci si deve assicurare che sia per lo meno equipaggiata nel modo seguente: posto per almeno due persone munite di abiti di protezione e respiratore; un estintore mobile con agente estinguente adatto ed in quantità sufficiente; un avvolgitubo con tubo di gomma di piccolo calibro e ad alta pressione, munito di una lancia multifunzionale; un tubo per i pompieri srotolabile di una lunghezza che corrisponda almeno all altezza di sollevamento da terra del trasloelevatore; una eventuale cisterna d acqua riempibile munita di pompa, invece del tubo per i pompieri srotolabile; estrattori, pale ed attrezzi simili, adatti a sgomberare le unità di stoccaggio Istituto di Sicurezza 11

12 scala sull albero del trasloelevatore, munita di una protezione contro le cadute; mezzo di comunicazione adatto e sicuro per la comunicazione tra chi guida il trasloelevatore e la squadra che si trova sulla paletta di sicurezza; videocamera ad infrarossi (disponibile almeno presso le squadre d intervento); trasloelevatore equipaggiato per un eventuale uso manuale; scala telescopica adatta alla situazione d intervento; eventuali sonde per la misurazione della temperatura, installate sotto il soffitto e munite di un indicatore che sia ubicato in un luogo facilmente accessibile per la squadra d intervento; in edifici alti, eventuali una colonne montanti a secco o umide, a seconda del pericolo di gelo; impianto adatto all eliminazione del fumo ed allo sfogo del calore (vedere qui di seguito il capitolo «Impianti di evacuazione di fumo e calore»). Fig. 5 Paletta di sicurezza Nel caso di sistemi di stoccaggio speciali per merci minute o in depositi a compattazione, dove non è possibile un intervento con l ausilio di una paletta di sicurezza, le forze d intervento non possono raggiungere i focolai d incendi o possono farlo solo con grande difficoltà. In questi casi si devono prendere altre misure per limitare un sinistro, per esempio: lasciar bruciare il focolaio dell incendio mantenendo in funzione l impianto sprinkler e con l impiego contemporaneo d idranti oppure di scudi idrici. Si deve inoltre evitare che l incendio si propaghi alle zone con scaffalature adiacenti; sgombero della merce immagazzinata mediante trasloelevatori espressamente concepiti e programmati in modo da poter mantenere l impianto sprinkler in funzione; creazione di passerelle separate all interno delle scaffalature per un intervento mirato da parte delle forze di spegnimento; impiego di estintori muniti di sistemi di controllo che intervengono a seconda dell evento in atto (robot di spegnimento e simili apparecchiature). Impianti di evacuazione di fumo e calore 12 Per un intervento coronato da successo da parte delle forze d intervento è estremamente importante che nel locale in cui si è sprigionato l incendio ci sia una visibilità sufficiente ed una temperatura sopportabile. Questo è in genere possibile solo se il fumo ed i gas di combustione caldi vengono eliminati tramite un impianto adatto di evacuazione di fumo e calore. In genere un impianto di questo tipo fa parte dell equipaggiamento standard di un magazzino a scaffalature alte Istituto di Sicurezza

13 Gli impianti di evacuazione di fumo e calore vengono in genere realizzati tramite aperture di sfogo nel soffitto rispettivamente nel tetto. Per assicurarne l efficacia, anche nella zona inferiore dell edificio ci devono essere delle aperture di aerazione la cui sezione sia almeno il doppio delle aperture di sfogo. Gli impianti di evacuazione di fumo e calore muniti di ventilazione meccanica possono funzionare in modo meno dipendente dalle correnti ascensionali termiche. L ubicazione ed il dimensionamento degli impianti di evacuazione di fumo e calore nei magazzini a scaffalature alte vengono definiti con l ausilio di metodi di calcolo riconosciuti per la simulazione d incendio che considerino i relativi parametri specifici. Gli impianti di evacuazione di fumo e calore, compresi i dispositivi per l afflusso dell aria, devono normalmente mettersi in funzione automaticamente in caso d incendio. In ogni caso ci si deve assicurare che sia anche possibile un inserimento supplementare manuale, in taluni casi anche un disinserimento, azionabili da un posizione sicura per i pompieri. I segnali di soccorso con illuminazione di sicurezza sono una misura impor- tante per trovare con certezza le uscite di sicurezza e facilitano in caso d incendio l accesso alla zona di deposito. In caso di illuminazione insufficiente delle vie di fuga sono necessarie delle lampade di sicurezza supplementari. Delle ulteriori lampade d emergenza mobili, ubicate agli accessi, possono facilitare l intervento. Illuminazione di sicurezza, segnali di soccorso Parafulmini Per i magazzini a scaffalature alte che si trovano in superficie (non interrati) si deve prevedere un impianto parafulmini. In questo modo si evita in primo luogo un incendio causato da fulmini. In secondo luogo grazie a questa misura si possono anche evitare danni agli impianti elettrici. Non si possono invece escludere del tutto i danni causati di tensioni indotte agli impianti elettronici come computer e controlli di processi. In questo modo la disponibilità di un magazzino a scaffalature alte può essere notevolmente ridotta anche senza che si produca un incendio. Per evitare ciò sono necessari sistemi di protezione adatti contro le sovratensioni elettriche. Impianti elettrici, comandi in caso d incendio Le installazioni elettriche devono essere effettuate in modo conforme alla norma dell ASE per le installazioni elettriche a bassa tensione (NIBT). I dispositivi programmabili per il controllo automatico di trasloelevatori ed altri impianti di movimentazione devono configurati in modo che gli stessi si spostino in posizioni di riposo prestabilite che non ostacolino gli interventi di spegnimento (in genere la zona di trasbordo) e si disinseriscano automaticamente in caso d'incendio. L attivazione può avvenire in modo automatico tramite il sistema di allarme oppure tramite un azionamento manuale. Tutti gli elementi di comando importanti in caso d incendio, per esempio per trasloelevatori automatici, impianti di movimentazione, impianti di ventilazione, illuminazione ed impianti di evacuazione di fumo e calore devono essere ubicati in luoghi senza pericoli e facilmente accessibili. Interruttori elettrici principali installati in un luogo sicuro permettono di disinserire la corrente dalle installazioni elettriche e dagli impianti alla fine del lavoro, in caso di guasto o d incendio. Devono essere escluse le installazioni che devono essere attivate in caso d incendio. Riscaldamento Se i magazzini a scaffalature alte vengono scaldati si deve installare un sistema di riscaldamento ad effetto indiretto, per esempio utilizzando l acqua calda, l aria calda o il vapore per il trasporto del calore. Si devono evitare i riscaldamenti elettrici oppure quelli a combustibile con calore radiante ad effetto diretto. Fanno eccezione le condotte con riscaldamento di accompagnamento integrato Istituto di Sicurezza 13

14 4.3 Misure organizzative Organizzazione della sicurezza Intervento dei pompieri Per garantire un esercizio sicuro e per far fronte agli incidenti rilevanti un azienda ha bisogno dell organizzazione della sicurezza adeguata. Questa svolge un ruolo importante per garantire da punto di vista della protezione antincendio un funzionamento continuo del magazzino a scaffalature alte, rispettivamente per fare in modo che in caso d incendio sia possibile un intervento efficace. Per raggiungere questi obiettivi si deve assicurare che nell esercizio di un magazzino a scaffalature alte vengano svolti i seguenti compiti importanti: Elaborare e introdurre un organizzazione in caso d incendio che sia adeguata all oggetto, all utilizzazione ed al funzionamento. Emanare un concetto di stoccaggio e controllare che venga osservato. Possono essere ammessi allo stoccaggio solo quelle merci il cui pericolo d incendio e per l ambiente nonché la cui forma di stoccaggio (per esempio forma delle unità di stoccaggio) sono servite da base per la pianificazione delle misure di protezione antincendio, in particolare anche alla pianificazione degli impianti sprinkler nonché di evacuazione di fumo e calore. Elaborare ed aggiornare costantemente liste di stoccaggio e piani che corrispondano all utilizzazione del momento, rispettivamente al layout attuale del magazzino. Queste liste devono essere facilmente disponibili in caso di sinistro. Adattare le misure di protezione antincendio in caso di mutamenti delle categorie e degli imballaggi di merci stoccate oppure della disposizione del deposito. Elaborare ed aggiornare dei piani d allarme e d intervento maneggevoli. Da questa documentazione deve essere in linea di principio possibile trarre tutti i dati importanti per l intervento di spegnimento. Ciò concerne da una parte l organizzazione d allarme e dall altra l indicazione delle ubicazioni, per esempio delle centrali di rivelazione d incendio, di spegnimento, di ventilazione e di quelle elettriche nonché di importanti elementi di controllo, ma anche delle vie di fuga, di accesso e di intervento, dell approvvigionamento dell acqua di spegnimento, dei mezzi operativi disponibili sul posto, delle particolarità d ordine edile e tecnico da osservare, delle sostanze pericolose che si trovano sul posto, ecc. Munire di targhetta tutti i dispositivi importanti per l intervento di spegnimento come centrali di rivelazione d incendi, di spegnimento, di allarme e di ventilazione nonché le centrali elettriche come anche elementi di controllo, interruttori principali e dispositivi ausiliari per l intervento di spegnimento. Lo stesso vale per pericoli potenziali come quelli di cadere, di elettrocuzione, di collisioni, ecc. Assicurare l accesso per le forze d intervento (piano per le chiavi e l accesso) nonché la disponibilità di tutti i documenti importanti per l intervento. Controllo periodico delle installazioni relative alla tecnica di protezione antincendio nonché esecuzione dei lavori di manutenzione e riparazione. Effettuare regolarmente dei corsi di istruzione e delle esercitazioni. Un intervento all interno del magazzino deve avvenire solamente quando l impianto sprinkler è in funzione e solo quando sia sicuro che l incendio è stato tenuto sotto controllo dall impianto sprinkler e che quindi non possa più propagarsi. Può essere utile come ausilio decisionale un apparecchio di misura del flusso d acqua installato quale apparecchio mobile o fisso al punto d afflusso dell acqua. Questo apparecchio dà delle indicazioni sull aumento o sulla costanza del flusso come indice dell evoluzione dell incendio in caso di sinistro. L afflusso d acqua all impianto sprinkler può essere interrotto solo quando anche l ultimo focolaio d incendio è stato spento Istituto di Sicurezza

15 Al momento dell'intervento all interno del deposito le forze d intervento sono esposte a notevoli pericoli. La formazione di fumo denso, la merce che cade, il tipo del sistema di stoccaggio nonché il tipo di costruzione dell'edificio, delle scaffalature, dei trasloelevatori e degli impianti di movimentazione fanno aumentare il rischio che si verifichino degli incidenti. Gli aspetti relativi alla tecnica della sicurezza per il personale d intervento devono essere assolutamente osservati al momento della progettazione sia dal punto di vista edile che tecnico e devono essere anche preparati accuratamente per il caso d intervento concreto. E particolarmente vantaggioso se per le forze d intervento si dispone di persone che sono formate sia all uso del respiratore come pure dei trasloelevatori. Anche la disponibilità del personale d esercizio del magazzino può essere molto utile. Esercitazioni pratiche delle squadre interne di spegnimento rispettivamente dei pompieri pubblici, eventualmente effettuate in collaborazione, devono essere organizzate ad intervalli regolari. Sia i pompieri che i responsabili dell esercizio del magazzino devono disporre di un piano d intervento coordinato. Istruzione del personale Divieto di fumare Lavori con fiamme e scintille Le persone che lavorano in un magazzino a scaffalature alte devono essere istruite periodicamente sui pericoli d incendio, sulla prevenzione degli incendi, sul comportamento in caso d incendio, sull uso degli estintori, sul piano d intervento, sugli aspetti della protezione contro gli incidenti e sulle misure di pronto soccorso. In tutto il magazzino a scaffalature alte deve essere in vigore il divieto di fumare. Questo divieto deve essere assolutamente osservato. In linea di principio è vietato effettuare nei magazzini a scaffalature alte lavori di saldatura, taglio al cannello, lavori che generano scintille come l affilatura e la smerigliatura, nonché i lavori con fiamma aperta. Si devono richiedere delle autorizzazioni speciali al responsabile della sicurezza del magazzino, che fisserà le misure di sicurezza necessarie. Nel caso gli impianti sprinkler non siano in esercizio, un autorizzazione per lavori a fiamma aperta può essere rilasciata solamente a condizione che il relativo settore del magazzino sia stato prima completamente svuotato. 5 Riferimenti Ulteriori pubblicazioni da osservare in relazione a questo documento della sicurezza sono: 5.1 Documentazione sulla sicurezza Protezione antincendio Istituto Svizzero di Promovimento Diversi documenti specifici sulla sicurezza della Sicurezza (Istituto di Sicurezza) Raccomandazioni CEA relative alla protezione contro gli incendi «Depositi Via San Gottardo 77 di merci pericolose» (soltanto in francese ed in tedeso con il titolo: 6900 Massagno «Recommandations CEA relatives à la protection incendie Entrepôts de matières dangereuses» risp. «CEA-Empfehlungen für den Brandschutz Lager mit gefährlichen Stoffen») 5.2 Pubblicazioni della AICAA Associazione degli Istituti Cantonali Norma di protezione antincendio di Assicurazioni Antincendio (AICAA) Diverse direttive specifiche sulla protezione contro gli incendi AICAA Bundesgasse 20 Registro svizzero della protezione antincendio (soltanto in francese ed in Casella postale 8576 tedeso con il titolo: «Répertoire suisse de la protection incendie» risp Berna «Schweizerisches Brandschutzregister») 2001 Istituto di Sicurezza 15

16 5.3 Leggi ed ordinanze federali e cantonali Autorità cantonali Leggi ed ordinanze antincendio cantonali Eidgenössische Drucksachen- Ordinanza sui veleni (OV) und Materialzentrale, EDMZ Ordinanza concernente l esame dell impatto sull ambiente (OEIA) Fellerstrasse 21 Ordinanza 4 concernente la legge sul lavoro (OLL 4) 3027 Bern (aziende industriali, approvazione dei piani e permesso d esercizio) Ordinanza sulla prevenzione degli infortuni e delle malettie professionali (OPI) Ordinanza sulla protezione contro gli incidenti rilevanti (OPIR) Ordinanza sui prodotti elettrici a bassa tensione (OPBT) 5.4 Pubblicazioni della Suva Suva Diverse ordinanze, direttive, schede tecniche, istruzioni specifiche, ecc. Zentraler Kundendienst Postfach 6002 Luzern 5.5 Pubblicazioni CFSL Sekretariat der Diverse direttive specifiche CFSL Eidgenössischen Koordinationskommission für Arbeitssicherheit, EKAS Postfach 6002 Luzern 5.6 Diverse norme, direttive, ecc. Schweizerische Trasloelevatori Sicurezza UNI EN 528 Normen-Vereinigung, SNV Bürglistrasse Winterthur Euro Info Center Schweiz Direttiva relativa alle macchine n 98/37/CE della Comunità europea Dokumente & Abonnements Direttiva n 73/23/CEE relativa al materiale elettrico destinato ad essere Stampfenbachstrasse 85 adoperto entro taluni limiti di tensione 8035 Zürich Schweizerischer Norme impianti a bassa tensione (NIBT), SN SEV 1000 Elektrotechnischer Verein, SEV Raccomandazioni dell ASE «Installazione di impianti parafulmini» Luppmenstrasse 1 SN SEV 4022 (soltanto in francese ed in tedeso con il titolo: 8320 Fehraltdorf «Installations de protection contre la foudre» risp. «Blitzschutzanlagen») Istituto di Sicurezza

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