DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

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1 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Seriegenerale - n. 286 DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI MINISTERO DELL'AMBIENTE DECRETO 29 luglio Approvazione del piano straordinario di completamento e razionalizzazione dei sistemi di collettamento e depurazione delle acque. IL MINISTERO DELL'AMBIENTE Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349 e successive modificazioni e integrazioni; Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662, in particolare l'art. 2, comma 104, come modificato dall'art. 10, comma 8-quinquies, della legge 28 febbraio 1997, n. 30, di conversione del decreto-legge 31 dicembre 1996, n. 669; Vista la delibera CIPE 21 dicembre 1993, con la quale è stato approvato il programma triennale per la tutela dell'ambiente ; Vista la delibera CIPE 12 luglio 1996, concernente il riparto di somme per la realizzazione di iniziative dirette a favorire lo sviluppo sociale ed economico delle aree depresse del territorio nazionale; Vista la delibera CIPE 18 dicembre 1996 con la quale sono state ripartite le risorse di cui al punto 4 della delibera CIPE 12 luglio 1996, a valere sui fondi di cui all'art. 1 del decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 548, convertito con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 1996, n. 641; Vista la delibera CIPE 23 aprile 1997 con la quale sono state ripartite risorse a valere sui fondi di cui all'art. 1 del decreto-legge 23 giugno 1995, n. 244, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1995, n. 341; Visto il decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 1997, n. 135; Visto in particolare l'art. 6 della citata legge che prevede la adozione, da parte del Ministro dell'ambiente, di un piano straordinario di completamento e razionalizzazione dei sistemi di collettamento e depurazione delle acque reflue; Visto il parere emesso in data 19 giugno 1997 dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le provincie autonome sullo schema di Piano, di cui all'atto n. 292 in pari data; Considerata la necessità e l'urgenza di adottare il citato piano, al fine di individuare gli interventi e le opere prioritari in materia di collettamento e depurazione, in conformità alle previsioni della legge 5 gennaio 1994 n. 36, e nella prospettiva di attuazione della Direttiva CEE; Ritenuto, in particolare, opportuno, anche in considerazione delle rilevanti ricadute occupazionali che ne deriveranno, consentire l'immediata attivazione degli interventi e delle opere ai quali le regioni e le provincie autonome hanno attribuito le risorse al momento disponibili; Ritenuto, altresì, opportuno individuare ulteriori interventi ed opere prioritari tra quelli che al momento non dispongono di completa copertura finanziaria al fine di consentirne la rapida attivazione non appena si renderanno disponibili le ulteriori e necessarie risorse; Ritenuto, peraltro, necessario che le modalità operative del Piano siano coerenti con le procedure previste per l'attuazione dei programmi operativi comunitari, al fine di garantire il migliore utilizzo delle risorse disponibili a valere sui fondi strutturali, nonché con le procedure stabilite dalle leggi nazionali che finanziano il Piano stesso; -3-

2 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie lrenerale - n. 286 Ritenuto di dover individuare, ai sensi dell'art. 6, comma 5, della citata legge , le procedure di monitoraggio e controllo delle attività di realizzazione degli interventi e delle opere del Piano, nonché i presupposti e le procedure per la revoca ed il riutilizzo delle risorse disponibili, con la partecipazione delle regioni e provincie autonome interessate; Decreta: Art È approvato i1 Piano straordinario di completamento e razionalizzazione dei sistenii di collettamento e depurazione definito ai sensi e per gli effetti dell'articolo 6 del decreto-legge 23 marzo 1997, n. 67, convertito dalla legge 23 maggio 1997, n I1 Piano straordinario, che viene allegato al presente decreto e del quale costituisce parte integrante, si articola in una Parte espositiva, nelle Tabelle riepilogative n. 1 (costo degli interventi secondo gii obbiettivi ambientali perseguiti, 2 (numero degli interventi e relativi costi), 3 (interventi con integrale copertura finanziaria) 4 (interventi di cui si chiede la copertura finanziaria mancante) e 5 (distinzione del fabbisogno secondo le aree obbiettivo UE), nelle Tabelle regionali-allegato 1 (indicazione analitica deli interventi secondo gli obbiettivi ambientali) e nelle Tabelle regionali-allegato 2 (A, B, C, D, G, H, I: indicazione analitica degli interventi secondo la copertura finanziaria; E, F.: indicazione delle risorse riallocate e degli interventi a cui erano originariamente destinate). 3. Le disposizioni di cui all'articolo 6 del decreto-legge 23 marzo 1997, n. 67, convertito dalla legge 23 maggio 1997, n. 135, ed ivi richiamate, si applicano, in presenza dei relativi presupposti, a tutti gli interventi ed opere contemplati nel Piano straordinario. Art Sono confermati i finanziamenti già destinati, nell'ambito del programma triennale per la tutela ambientale approvato con delibera CIPE 21 dicembre 1993 e successive modifiche ed integrazioni (di seguito: P.T.T.A.), agli interventi indicati alle Tabelle A - allegato 2. Art. 3. I. Le somme derivanti dall'accensione dei mutui di cui all'articolo 1 del decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 548, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 1996, n. 641: ed assegnate ad interventi presentati dal Ministero dell'ambiente con delibera del CIPE in data 18 dicembre 1996, nonché quelle derivanti dall'accensione dei mutui di cui all'art. 4 del decreto-legge 23 giugno 1995, n. 244, convertito con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1995, n. 341, ed assegnate a progetti presentati dal Ministero dell'ambiente con delibera del CIPE in data 23 aprile 1997, tutte indicate alle Tabelle B - allegato 2, sono destinate a finanziare agli interventi altresì ivi indicati. Art I finanziamenti relativi agli interventi indicati alle Tabelle E - allegato 2, sono revocati ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2, comma 104, della legge 23 dicembre 1996 n. 662, come modificato dall'art. 10, comma 8- quinquies, della legge 27 febbraio 1997 n. 30, di conversione del decreto-legge 31 dicembre 1996 n Le somme oggetto delle revoche di cui al precedente punto 1, sono destinate al finanziamento degli interventi indicati alle Tabelle C - allegato

3 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 286 Art Le somme resesi disponibili a seguito di ribassi d'asta ed economie realizzati in relazione a progetti finanziati nell'ambito del P.T.T.A., indicate alle Tabelle F - allegato 2, sono destinate a finanziare gli interventi indicati alle Tabelle D - allegato 2. Art Le somme disponibili nell'ambito del P.T.T.A. e non ancora definitivamente finalizzate a specifici interventi in relazione a documenti regionali di programma approvati dal Ministero, indicate alle Tabelle G - allegato 2, sono destinate a finanziare gli interventi di cui all'art. 7. Art Le ulteriori risorse che si renderanno disponibili per l'attuazione del piano, verranno prioritariamente destinate agli interventi indicati alle Tabelle I - allegato 2, e successivamente agli interventi indicati alle Tabelle H - allegato 2. Art I1 controllo degli interventi, sotto il profilo dell'idoneità a realizzare la tutela degli obiettivi di qualità dei corpi ricettori, nonché il monitoraggio tecnico, economico e finanziario sulla realizzazione e sulla gestione prowisoria degli impianti, sono assicurati dal Ministero dell'ambiente attraverso il Servizio A.R.S. 2. Per l'esercizio delle attività di controllo, verifica e monitoraggio, il Ministero dellyambiente può awalersi del Gruppo tecnico costituito con D.M. prot. 6452/ARS/M/D/G/N in data 21 maggio 1997, ai sensi dell'art. 6, comma 7, del decreto-legge 23 marzo 1997, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 97 n. 135, nonché di un apposito gruppo di lavoro istituito presso la Commissione Tecnico-Scientifica di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 novembre 1991 n Art Con decreto del Ministro dell'ambiente è costituito un Comitato di sorveglianza, composto da rappresentanti del Ministero dell'ambiente, del Ministero dei LL.PP. e delle Regioni interessate. 2. Alle riunioni del Comitato partecipano inoltre, in relazione all'incidenza sulle rispettive competenze degli argomenti all'ordine del giorno, rappresentanti della Commissione dell'unione europea, del Ministero del bilancio e della programmazione economica, del Ministero del tesoro, e di eventuali altre Amministrazioni interessate. 3. I1 Comitato di sorveglianza si riunisce almeno due volte l'anno. 4. I1 Comitato svolge le funzioni di sorveglianza sull'attuazione del Piano, ed in particolare propone al Ministero dell'ambiente la definizione dei presupposti e delle modalità procedimentali per l'eventuale revoca e riallocazione dei finanziamenti, l'adozione delle eventuali ulteriori misure necessarie all'ottimale realizzazione delle previsioni del Piano, ivi comprese le eventuali modifiche ed integrazioni del Piano stesso. Art I1 direttore del Servizio ARS del Ministero dell'ambiente adotta gli atti amministrativi e contabili conseguenti al presente decreto ed occorrenti per l'attuazione del Piano. Roma, 29 luglio 1997 Registrato alla Corte dei conti il 25 settembre 1997 Registro n. l Ambiente, foglio n. 202 Il Ministro: RONCHI

4 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Seriegenerale - n. 286 PLLXO STR40RD13r;tRI0 DI COhfPLETAhZEhTO E RUIOKALIZZGEIOhT DEI SISTEhfI DI COUETT.LhfESTO E D EPtRAZIONE L. Premessa. Il Piana straordinario 6 completamento e di mioralizazione dei sistemi di collenamento e di depuraione, previsto dalt'articotc 6 del dm~-teoge 25 marzo 1937, n. 67, convertito. con rr.odisicariérni, neua legge 23 maggio 1997 n. t 35, cosriruiscc -no st.n-mefit3 di i~di~",czziwe ed 3t:re~ize &!e :pere t ie$z. P".?.:e3 en:i l-rsen:; eceeai da..e tsigt~ze JI :?o:erizr~e e r'.szr,isei.:- 5clIe ac+e e aet cc~i rece::+. e r\.ecec~a,ri ce? rag+ngere ckierkv+ rasjcr.ei:?:-e-,~ rreessaki!l nel breve periodo per tde settore della tu:e!a ambientale. ariche ili Gna deli'2ituuio~e della direriva C i27 iicee che!?dica nm>i e giii stringer.:i Ir:en enti per :a depdrazi0r.e &@i suichi e Ea s$vaguar&r ciella qualizi dei corpi id5ci.. L'inserimento dcll'aniccic 5 ' I rrr. rcqxs no.mztl\c cuzttznuato dd!a s:rasrd:nacla necessiti ed urgenza e?da finalizii priorirafia di favorire l'~cc~paziont. der.u:o la duplice portata dei Piano. quale strumento atto a coniugare la tinalita di due una risposta immediata alle descritte esigenze di tutela ambientale con quel!a di amplificzre ed accelerare la ricaduta occuparionde degli interventi a tal fine necessari. D'altro canto. la circosrarza iridlcata ha impresso al Piano un carattere di espressa straordinarietii, anche sotro il profilo delle risorse attualmente destinate alla sua realizzazione. Cio fa si che le previsione del Piano si sviluppino su orizzonti temporali successivi (secondo quanto precisato al successivo 4)- in conseguenza del diverso grado di certezza della copenura finanziaria, del diverso grado di maturazione della progettazione e della verifica della sussistenza dei presupposti amministrativi (conformità urbanistica, disponibilità delle aree, formaliuazione degli atti deliberativi. autorizzati\i e consulri..i necessari alla conclusione del procedimento di

5 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Seriegenerale - n. 286 indi\iduazione deu"esecutore dei labori; kesistetua o superabilità di ccnteraiosi in essere) e tecnici (diecottà sc.pra\tenute. ~ ~ t ~ di i; ~+ar,ti t a 2 kteg&~ni) rida rcdizzazi~ne dei diveni inter.ptc:i. T. l. Le ftndid di tutda ambienufe La cecessiti di uri piano nraordin~<o di collettamerito e depcrazioce Celle acque Oepcrativo QeY nostro paese, testimoriatu, okre che da dari &cidi di ttnsizentc, iid permanere in molti corpi ickiti di situaconi gavi per qumto riguarda Ia quaiità doue acque, con danni rilevanti anche su! piano economico..qc~r.i dsri tn!:i versa 11 r.cc:ro 22tse da fcrzti uacidi il!ustrano in marriera escate Ia sitruixe in cui StZ:a Ref~iar:: s.2::~ Sra:: &i:'h.t.5:??:e I? ::$i& iti LL!nister=. &~~'.&~~~~~:~t... - ns. prcsei.iata d Ps.:~~,e:.:u i's Irj-Ec :59f;, sn :~rr;lcc.;lrro Sc.~ri iati su: er.:ki dei fenomeni di kquinamento che cotpiscorro i corpi idrici ita:iani. Per qum,:o ~parda!e acqw correr,ti, i da:i ratto::! d2i.a rete nzzlcc2e dei SK.\ :t!~ti-~- a 4; corsi 3'a:c;c: :nditarro :ore il 5O0o &!!e acque sorrupasre a cc.~~rrollo siano ciassiticabili comc.i~quinate o f~xeriiznte inquinate Xrtribuibile al carico ifiquinante convogliato dai grandi corsi d'acqua. 5 &?che il pericolo di eutrofiuazione nelle aree costiere in relazione alle elevate concentrazioni di composti azotati e di fosfati nei tratti terminali di tali corsi d'acqua. Per le acque sotterranee. I'iriquinamento chimico raggiunge livelli preoccupanti nelle - grandi piane, quali quella padana e quelle delfa Carnpania e deiia Sicilia iz?. relaziorie all'intensa utilizzazione agrozootecnica del suolo. nonché alla presenza di importanti insediamenti urbani e industriali. Dai dati raccolti dai laboratori ufficiali di controllo e dagli studi effettuati dagli Enti di ricerca, emerge come la qualità. delle acque dei laghi naturali e artificiali sia ~eneraimente scadente, in particolare sotto il profilo trofico. Situazioni di magreiore degrado si hanno in Sicilia e in Sardegna, dove circa il 50% delle acque è interessato da periodiche intense fioriture algali.

6 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 286 Per qusto riguarda Le acqce costiere (circa 7 LCQ h). malgrado il n-@icrarnento CelI'ultIrzo amo, ii rapprto =nude del hrinisters della Sanila indica ccrr.e circa W krr, di costa di gude ir,tereax r~riaicc siara ~cttiatti d!a balxa.zione, esser,irt;r.eate Fe: la ccr,*~k~jr&one n?icrobioic@ca calsari da Ciqc&+ rrbari non deptrrati (a tale propcsito v& ricordare come tung [e coste esiecarls ckza 15 rniìioni di abitanti, pari B QTca il 30% della popolazione Ranonde, ai quali si aggiunge durante la stagione estiva una popolazione turistica di circa L 5 milioni di unità). Ls scadirr,ento delta qu&tà deiie acqoe supedciali interne e costiere k inevitabire in sr, paese liiesarr.er?:e t i.r.:er.m.er,ze prctezicne delta qualità (in questa caso: cokiet:arnen:u altamente afeidabiie. z.trcgirzz:c? ccze ~I'l:aila se IL ais;ez.a di e 6epriuicr.e) nsr. e I dati rilevati dd['lstat nel censimento degli impianti di deprrrzzicne &!!e acque cet'..e,rt;~.ie (1993). e que'ti r'.sxl:ar,ti 2af censi3e~:a &!le opere iger.ko-s.zrgtjrie,,.e,-,,..7+>j. 537~3 c3:z-an~.:i :a2 2tspe:ta La 5znar5a c:rr.p:tsslva c: < "..... v aes~r~~3.i è po:erzidrn<tr:e soca:s:z!ra ne7 <c.s; :- 73%~ CST.S,S~TL~!.-~ s:& $12 e.. iri;tirit: esrstcr2ti (circa S Ct7C.I ece bxet:i ;T. CZiK 3; redizz-zlci;.c,,circa 5::ti) EE dato ts Qccisamente mtzo positivo se si csnsidermo gli impianti che aduttz.0 tc:nc.lc-ie iepurarive a\mjate. ipecieca,,en:e cenate per gzzrltire elevati fivtlli di ;rzreziw.e delle ri.sorsr iirirhc. i' craia <! jcddicfare qct!c::t adesto caso si coztano alcme decine di i~piantir, uni:i percentua!e.de! fzsbisogno dcpgrati\o nzrorra!t Tutto sio rende conto dei fatto che, malyrado gli sforzi compiuti negii ultimi!3 anni. che hanno in osni caso consentito il contenimento dell'inquinamento costiero, non si possa ancora affermare che si siano ottenuti miglioramenti difisi della qualità delle acque; gli attuali livelli Ci protezione sono ancora insufficienti a conseguire obiettiti di risanamento generalizzato. Il Piano straordinario di collettamento e depurazione delle acque refiue nasce pertanto daila constatazione di una situazione di degrado ambientale non piu sopponabile e si propone di conseguire i necessari livelli di protezione delle risorse idriche attraverso il completamento e il miglioramento delle infrastrutture igienico sanitarie di base. Le azioni che il Piano prevede di attuare riguardano anche la rimozione di quegli ostacoli che impediscono I'akviamento e l'avanzamento di opere già finanziate, nonche la messa in esercizio di impianti già completati, nonchè la riattivazione di

7 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Seriegenerale - n irr.piivq:i i?, eser@so da teqe (2et t. E piu v& nctl\<) ae:z14ersc ictmeati di rraruterior,e strac rf i-:&. tl ri.ar.cat2 c2rr.;ie:rtictr-,:c 2e:Le scere. c.de :crr.c2e : z C :, : 1: M: re Ce! ',u;t<.., e, pc5e.e~ C:. E:a2a per.dirrj. Ir. =&-ieri pahicocare :I settcrr ce;cr~~~t. sket :i ber,efi&a, coltegatu dia diuasione dell'opera, si torseg:e sa10 aliorcb-i,c sisema di coiienamento e depurazicne si completa e si da a\\io d'eserbic dei impianti. Una strada prr9 essere realizzata per lotti ed essere in gads Ci 3ssici;rare um parte de! ser.+zi: sii Co:c la redlzz~cr,e det cnmo Lcttc, ~.e.ent:e cer L?. sistema :z;:t:&~.e:.: u 6esc;uior.e ;cesta 5; vezl"rc2 r&-&i.er,te L-z S: CCSSC~.~ =ectrrrl?,are effetti negativi come nel MQ di grandi opere di couettamento non semite da un depratare finde, che concentrar.0 1'irì.q-ento ri~erccssieri sdla qcdité dei covo Idrico recenore. in un sol punta, con ovvie [I Pimo e rrzo strumento che trae spuri.to ec origice ddie previsioni. perdtra, turtcra.. pfie di cn ideeata fis;on:ro at~iativ~, Fa contenute i2 progra.m~ii famdzer.te zp~rovsti adia.anmlr2s:ruioni tcil-..:oriaii cocl.pe!cr.ti (Piani regionrtli di risar:arli.entc.t-. '" delle szqee di cui a!; icgzt ed ai Q.1_3s. :JJI 1352; Piani ade Autsrita ai exin:, di cui alla!eg_ee I S3:'!359; Docxrnemi reilsnaii di proganma presentati daiie Regioni ed approvati dr! Ministero nell'ambito del Programma Tierrnale per!a Tstela aeii'.libiente -PYT& in base de modaliti di cui al!a ddlbeia CPE 2 l/ 11; per quanto concerne il settore "gestione delle: nsorse Edriche"). Non appue superrliro fare presente che le indicazioni conteroa?te riep pimo ttngano conto altresi dell'iridividuazione (ove disponibile) degli "ambiti temtodi ottimali" deliberai dagi organi regonali e di cui alla legge In questa prospettiva, il Piano intende porre i presupposti per accelerare i procedimenti di localizzazione, progetiazione, affidamento dei lavori e realizzazione delle opere pubblrche indi~iduate come necessarie e strategiche, pretia verifica della loro attualità ed adeguatezza, al fine di assicurare l'effettivo immediato utilizzo delle eventuali risorse finanzi~e che sarà possibile canaliuare sul Piano stesso. Quanto alle opponunira di promuovere il coordinamento ed il sostegno delle, iniziari; e delle Ammiri slrazioni competenti. il Piano muove dalla ~enerale

8 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Seriegenerale - n. 286 coni;raone che petitiche ambientali acive, non 5asate sofo SU Lcgiche di :orrm.do e cocltr~lto. ma capaci di p rcrnuovere- una diversa q~dità deuo s~%upp, i'homcior,e recrotosjca e I'cc~p~orne, rickdrnct adepaz ru;~artu tecric3 ci crgmizativo: e che per Ir.crerr.er.:are!a apacitd Ci c;ti!irzc di ~scrsearcpet in e c. a~bientde ~ ~ sia imiispensabile tln r~icm~ento deile st-~ttrre :rc~icke ed az~iris:rative di supporto alla proge~azione loaie e regionale in modo che si traduce-o in progetti fattibili e finhabili. Per cont~c, la verifica di faxibili:à e I'a\.\.iu delle iriziative Frorncsse dd hfinistero dei:'z~.'cler.te, =che zel xm:e dt.12 tztriz deile 22q~e, ha e\icie,^zlar: i'esis?er\ra 6; ur.2 strozzatura in temini di tempi ed eficazla delie uaiu:&cri, zet passaggio tra t'individuazicce dell'cbienivo e fa defirsone della progettazione de@i interventi, vide a dire nella fase piri: delicata?.ella qude i ptlbbiici poteri sono chimati a scegliere tra cp&c.,-ii 2:err.ative da!uce di c~mpiesse va5abili di carattere con sotta~to citrerione indicata da. I;iiziarive legisia::;.e di?i, &T$; t s:a>l:e 2ortrrt~. rererr:emer.:r promosse dai Ministero: ci?. ddv.4.s. 2242) appresta rina ser;.e di nmnenti finalizzati a far decoliare ;'operati\iri del Piano vaiorizraziafie: de!k poteridità de!i'a.x.p.a.,.... possibiliti di jtip~lare ccn\enziorì. cori Ur2versi:i ei cc:i C, ccrrza is:i!uzione di un'ap~~ji:o ~ruppo tccgìo composto da esperti di <levata qualificazione ' Le attibità di suppono dovrebbero concorrere a veificare (e quindi cont2nnare oppure sottoporre a rekisione) le previsioni del Piano sotto il profilo della fattibiliti amministrativa, tecnica c finanziaria, assicurando soprattutto: I'infomione sulle migliori tecnologie disponibili per I singoli obiettivi; I'idomazione sulle modalità di attivazione di finanziamenti. pubblici e privati, nazionali ed europei; la predisposizione di schede e schemi dei singoli intementi preliminari, conelati da relazioni tecniche idonee all'inserimento dell'intewento nel contesto delle I 11 Gruppo tecnico è già nato istituito con D.M. prot. o.is2i~vgn in data 21 maggio ed è composto & 20 esperti. per la maggior pane professori universitari; è stata praista un'organimione interna flessibile. articolata nelle seguenti aree: processi tecnologici. idraulica. pianificazione ambientale. normati\%-gestionale-fiwiaria. e con l'fiidamento ad un coordinatori del compito di attribuire i compiti da espletare alle aree. ai singoli esperti. otvcro a gruppi di essi. tenendo conto delle rispenive professionalid e dell'esigenza di assicunrc un appmccio interdixipliture alle questione affrontate.

9 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Seriegenerale - n. 286 inflastn~tturc l d ; la prcdisposizione dì schede tecniche per l'espletamento deile gare e per l'affidamento deiie progettazioni e dei lavori. le indicazioni per la i.d~ieuicr.~ Zellc stata di a\wacer.tz dei [avari e dei rfsultati ~~bientdi raggicntl. L'uthiti di appccc ~crse~rlri ar-che la rdkzicce, in cael&crazioae zzn Le amministniotri puhbiiche ed i caggettì pn\-ati interessati, dei coni di fcrmaziane rietessari al conseguimento delle professiodtà in campo ambientale richieste dagli intenenti prioritari sopraindicati, ma non attualmente esistenti o dispnibiri neffa crisrrra che il rnerzaco t i,~ grado Qi iri.:lc-ti jsscrbire (a ccninciare dai ni~-.trtentc5 degli e 22 gges:ce?ti przcesci 2: iepilt.lzr.e de:lt rut~~t!. 3 L'attuazione della Direttiva 9L2f i?cee,.. " -. i: Pizr.2 SI ef- i :nr.ti?: izyin::f M a.ot::ica c:rtr.:tk-:a :T. rl=:e?:a I : ztq~e. In. m - t e er qrc::~ cx~cerr-e: t:e:*z:~ i:;e.c :i :-tela e r?.r-?~;ic LcJa pr~arrzior~e. <I--. Come eiiderzioto nei aaczlrr,e~,ro approvato il 25:d rìbo id Csnsigic L "Po'ririca conunita<a in ritateez di acquew,per Ir gestione delle acque t i*a:ti..,. netccssari.~ che :.!!veils Ci t-tcia Seila salute ~:?raqa, Seila risorse idkft e AegIi ccosisremi nat~raii sia é~cirioso..... c nor. st iimti ai m;fiixo!iveiio a;ccttabiiè ft! baie al principis QtI!i precauzione, Bttisii B'incompieteua-delle conoscenze sciative aoii effetti delt'inquinamento dia salute Umana e sull'ambiente, la politica dei aenore deie sempre fondarsi si; conoscenze scientifiche certe e prie!e@are la pr~denta nei casi in cui insorgano dubbi o qualora le informazioni siano scarse. Trasfefito su! piana tecnolrr~cc, l'appticazione del psi.g.cipia precauzionak si traduce nell'adozione delle migliori tecnologie disponibili. Tuttabia. come evidenziato dallo stesso documento comunitario e più ampiamente sviluppato dalla nuova Proposta di Direttiva quadro in materia di acque presentata dalla Commissione il 4/12/1996 su richiesta del Consiglio, la sola adozione delle migliori tecnologie disponibili o comunque un approccio fondato esclusivameae su rigidi valore limiti alle emissioni non garantisce un'adeguata tutela della risorsa idrica e dei suoi ecosistemi. Questa potrà essere garantita solo attraverso una valutazione inteyrata delle caratteristiche degli inquinanti e della vulnerabilita del corpo recettore.

10 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 286 Questo approccio btqrato trova LW sua prima armazi2r.e a Ii'vetts cc~~ritario nelta diretti\a :CE srtl attmecta deile acqw recile u&=e [addcve.e-iece prm-ha -.!'cbklioa di r m a depuraiote eri spinta In di :ecapl:o ; L ut. cc~c recertore di eeevi:a ~uk:&ilità (arca ~e~sitrik). Lln'uiteriorc conferma di tale approccio si ritrova nella direttiia 96'61;CE sulla prevenzione e la riduricrrie integrata deil'inquinamento qudo ait'art. t0 si sancisce t'obbligo deffvadozione di misure supplementari nel casa in m3 il rispezcr dei requisiti di qcaliti aiibierxde rkbida tocdecri FIC fgorzae L q-ei!e czrr2ci:i csn [t C~.!S!!C~ :&~?.ck@t ~ ~ ~ ~ c P L ~ ~ ~. L'attuale nomiativa nazionale in materia di acque C anccra essenzidninte fondata suli'approccio dei rigido limite alfe emissioni ariche se già la [egge t 72'95 prevedeva una rekisione dei piani reonati di risanamento delle acqrre in hzione degi obiettivi ai quaiità dei corpi idki recenoe deg!i sc.cichj rs c i c-2 ;.r:ssirr.a I'era-.~cr.e &E nzcva :es:o ~Gic I?. macena di acque che recerlsre ia direnl;.~. ;:/?":!CE.. nfam.cia le pcme \f~er,ti secc:dc I! c.,ucvc apprccc5 c2z~r~:ur.-. I! Pimo stracrdi~ario di couettmento e depuraioce mticipan.do tdc :rasposizione Icoisla:i;.a deile nuove nome comunitak!e "traduce" in zzi21"j su! :e~tw% rl,.,. perse-<-!<t sue fij:alitii a:traverso differenziaie r.e-li cbietti~f e ce:ie :adtrze ternpordi. panerdo aa un tensirneilto iegii intenenti urgenti. per 3x~n:o ~ossibl: esaustlvo 11 qiiadro i stato costniito sazie alla collaborazione delle Regioni. alle quali è stato richiesto di fornire schede informative degli interventi fattibili, corredati di informazioni di carattere ambientale, in grado di fa: emergere la devarnza delll'o~era praposta u f ni deila protekone del!e risorse idnthe. I criteri applicati nella selezione -sotto i profi!i della valenza ari.-bientde, dtll'adegarezza degli obiettivi di disinquinamento prefissati e delle soluzioni a tal fine prescelte, della completezza tecnico-progettuale- degli interventi proposti dalle Regioni e dagli Enti locali, pongono le previsioni del Piano nella prospettiva cieil'attuazione della Diretriva 9 1/27 1/CEE. concernente ii trattamento delle acque reflue urbane l! Piano dobrebbe consentire I'atvio dell'attuazione della Direttiva, non soltanto per quanto riguarda le realizzazioni concrete di impianti e sistemi di collettamento, fosnaturz e dcpuraziane aq.enti i requisiti (in termini di performance hnzionali) e

11 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 286 rkhiesti dda Direttiva, mt ~ ~ per hquanto e rlearda l'acq~isiicne del pa-nio idsrmativo e la verifica d C?LL..F~ detl.attuabiiità delle di:ueir ~l~%c@i thxiche ;pl,&a,ki:i, -. L' e dei :ela:>$ cv.tte, slck.e i: ~is:a CeI!'e!a51-:&ì~.e Zt: ~~C~XTILA per t'a?piecaziace deil'art. E 9 &[;a Direttiva. Da triho, potranna essere rediuate significative esperknze di rerrdizzs detle acque reflue, nonché dei fanghi deriw~ti dd loro trattamento, src~ndo qw.to pre'kto, ~spetti\~~mte, dagii articoe 12 e t 4 della Direttiva. SI!raro di cn approccio r&lsricmer:te Limitata, C"L::LL<:F.~ Dire+.-2 3!!2':. srrsceaikile SE nifrppi decisivi, 1.4. La finalità accupazionale. proermmaticne che dehisca in moda punrude ed aae~~dibile a::iiijri di eserckis.... con un cojrc. i. temiri :i ig;.es[imcn[o per aaietto. si-,ni~cati\sri.le~!!e :,:C.iOie I q~ellu che ji registra in dsri settori Prendendo come temine di riferimento stime recentemente elaborate dag!i ~lffici del Xlinistero dell'ambiente. si pub ritenere che ad e?n investirneri.:~ di 300 sriliardi, diviso in parti upali tra opere di collettamento ed opere di depurazione. comsponda una ricaduta occupaziona!e di oltre 1500 posti in fase di caqtiere e di o!rre 196 posti a regime '.( e senza che ci6 si traduca in ulteriori aggravi per la finaqa pubblica, posto ' Gli impianti di depuuione sono m le opm piu "genti per quanto riguarda ia manodopcn. Inoltre nella reaiinazione &a impianti sono coinvolti piu settori: quello delle opere civili ( 50%). quello della produzione di macchine e di apparati- elettrici (20%). quello dei montaggi elettromeccanici (3W). Per quanto riguarda collenon e fognature. l'incidenza della manodope6 & quella tipica delle opm civili. Facendo riferimento alle piu recenti tabelle che riportano l'incidenza della manodopera ai fini della rmisione prezzi (cfr. D.M. LL.PP. I l/lz11978) si h: -depuratori: per Le opere citili circa il 38%: per le opere eletrromeccaniche circa il 50% con un valore medio del J j?/o circa: col!rttori c fugnilrilrc. valore rncdio del ;%'o.

12 09L = OSISE'O s 73% (~0~001 uado. ilap auo!zczz!lua CI iad ~isod- 08 = O!3/t0' '001 (%t ) auo~mi~aso~d e1 iad ~isd- :(anu&oj a uolialloj auov!pal cile aiuauie.igclai) aqqai.%e!s 'uoiia]lo3 3 arn~eusoj iad uo.ic1!p ouodui! awn un p3eduios~ 1s auo!ziirndap e1 ~sd anq 001 c ai13!salod!.l opuased L91 = 000'E >. 2'0/ suo-8 e1 ad guaueuuad ~isod- 006 = OSISt'O Il* 000'001 ciado-nap auo.zl!~~;u q ad ~isod- 0s = 08lt-0'0 n Il* 000'001 (uo.4q!ap %t:ouodw!) auo~1aso~d cl iad!isod- :-%e!s msgaso~d un IJ oisc2 11 om/nio!ly 08 ui -uo~eio.ml un IJ oso3 I! ouuepo!;? 0s u! 'o~+as am!qe 14 oso2 000'002 ex?s uy oprreng 'auoyz~m&p IJ aiado p qne!ly 001 ouup un u! ~JEZITSJ p opuezl~~odl.anp anb~e aypp auoymdq a o i u ~ y ~ aml~~80j o l qlap uouas ~ni gua.ualu! q ge.ge OJOAE~ psod!ap wamu I! qo3p ond p ouopaa~d a42 guauiap!@ea.auo.n&p e1 ad ellanb IJ l! m13 e ped uoiia1103! a auo!zua~numii e1 ad e~adopoum q 'n!.ux gua!qe 000'~ iad ouappe 1 mr? p auogei u! auopnnum e1 a auo!:s;z q :ad aiuawad eiadoporn au0p.zgle.l omoduio3 uo~emdap 1 -anloul.(yu!m uo~.r) auogqum~[! v g*m!dur! 6% : ayal* a ;(yags pop) tz.-iwwirn u! guod! a aq~poq a1 cn epuunu! ~UOR!SO~ mn L.! a~qqqnd =do al en o~e301lo:!s ~nietr%oj 3 uouqloj 'uo~un&p'(yd31flare!$%p a ua&asu! apo-je~d egn~ -p) uo.iq!ap auo+ip a auopwa8o~d ad uauo $3 ~p&p oimb iad

13 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Seriegenerale - n. 286 datl'cserl+o del potere di revoca prskta ddl'an. 2, corcd L-t, della legge É62"I9%, disposizione che (nei testa rnodifìcato daiilart. 10, conima 8 quatu, &!la!%e 2S febbraio L Ei, di ccriversicrre 6ei Ue=ret,z-t.ey,~e 7! iiicerzbre L996 r.. 667) consente d hfkistra del!'~zbier.te, d'ir.tesa ccr. Ea Regj2r.e ir,terersa!g di revocare fai 6ni della successiva Iidocarione) le risorse del P.T.T.A destinate ad intmati per i quati non siano inten*eriuti gli edempimenti di cui ai punto S detla d d i CiPE 2 1 dicembre 1993; - neua iadividuazione d&i interventi per i q di devono essere reperite te risase; - neila vduàazietle con;$essiva deile prapc-s:e Ci PCLTC, :e:e'~mbi:c?..i:, e- P dei. eay,,~a;une ~ e?cere l t= pése :e:~ ~cr9e:e~a %:i:~-regoci e Prs\;l:.re Autofiome; - nella parr~ipaiorie del!= Resiori alle artlvits U: zcr^!orag_oio e tcc.?rcrlio A,eI!'otiucizi9rie' del piuio, fionchc di riutiiizra izlle nscrrc resesi aispo".bi!i 2 sesuito del!a revoca dei tina,xiarnenti deoli interitnti e delle opere i..odividuatè nei piano (secondo quanto previsto dall'articolo 5, coma 5. de! decreto le_oge 57/ 1997 convertito dda lesge ) Requisiti e criteri di prioriti nell'individuazione degli interventi e delle opere. Come anziesposto, il carattere di straordinarietà ed urgenza della disposizione -che riflette quello dell'esigenza di tutela ambientale e delle esigenze socio-economiche, e premirientemente di si(.!wppo sccupazionale. che il piano intende soddisfare-, ha portato a privilegiare gìi interventi a maggior valenza ambientale, e, nell'ambito di questi, quelli con i più rawicinati tempi di attuazione.

14 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Seriegenerale - n. 286 La ccnsiderazicne deue esigenze ambientali b~ ccorr.pcrta:,. t' iderlf.5&er.e dei aeg~tr,t; chittt:vi pecka3: a) cuteia dei seguenti ccrpi idrici: - fiumi a rischio; - timi ad efasato gado di cornpromi~o~e; -!a&; t2~iir.e - e r2t.t lini2é: - acque costiere; b) protenane dei sucti e deue fdde ne1 casa di recapito delle acque r eh s~l scolo e risi satto~doio., -... Per Iz tute!-. di q~este vbieniu! si etier.c strztegico itie5rerire ~Cfrc~~rz~co :e s:!:mcx... *....- che presersc.3 I z,fggsz :.LY:~A r.q~~lru&!e. Si tiatta 5e::e zee r?e:rspltr;:itc, dei ca?ciuogi.ii, cieiie aree interessate da forte presenza urbana ed indristride L'esigenza di ceieriti -e consegxecte Incisikità. sotto Ii p:onio deiic sorse- ha poi c~ndctt~ ad app!iczrr i seguenti cri?es di prioriti de!i'ottimluaziorie a) possibilita di affidare 1 lavori, owero di riaprire i cantieri bloccati (per le più diverse ragiozi), enrro un termine di 6-8 mesi (sulla base della puntuale verifica delle condizioni tecniche, amministrative e finanziarie di fattibilità); b) carattere di completment~, ampliamento o adeguamenta :ecnoto@co %I opere ~ ipanialmente a realizzate, o in corso di realizzazione, che consenta quindi di ottenere una concreta fiinzionalità attualmente inesistente; C) attivazione di opere realizzate e attualmente non funzionanti; d) interventi cofinanziari dalle Regioni e10 dagli Enti locali, prioritariarnente con risorse derivmti da canoni e tariffe relativi ai servizi di fognatura e depurazione; e) idoneità a costituire la c.d. sponda nazionale necessaria per l'ottenimento di cofinanziarnenti nell'ambito dei Fondi strutturali dell'unione Europea nelle aree depresse (Quadro Comunitario di Sostegno Regioni Obiettivo 1 ;.kee Obiettivo 2 e Sb)

15 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Seriegenerale - n. 286 f) capacita di mobikare risorse dei pri~ati, araveno apemiari di projen finaneira o strumenti di i-alenza ardesa Lt risorse finanziarie, Le ri..scrse zte L'artk=:~ 6 destk.a a,! P,mo ccit b2rihic?-:te certa e quantifiditi Ai Piano vengono destinate, il tr.des2zc cada di parte deue risone ad oggi non utibte gia destinate ad intenpenti Oi tutela mbìeritale nefl'mbito dee PTTA seconeic te maiditi stabilite daila dtiibera CiPE 23 dicembre i 933. EZ :ra::a ei:e ris~ise aesr~te ad irierie:.;i I? ;ci :ed:i..rcr.e rc. t.~;s~a pri:& ma di cui ie Regiori nm.o conr%mlaro ia netesskà. Tali rissrre exr.l-r:r?ts a circa 113 miliardi. - cc!ie risorse derivariti daii'esercizio dei pctere di i-oca (;addove se ce :a;t'si I'oppo~ufiii2) di r'.jorse sii destiriate ad Inteneriti del PTTA per i qtia:i :m, siano stati cornpletzri gli adempimenti di cci a! punto S.! 4. aclia deliberx CPE 2 1,' 12; pretino dall'articolo 2, comma 194. della lesse (nel testo modificato dd'art. 10, coma 8 quater, della?egge 28 febbraio 1997, di conversione del decreto-legge 3 1 dicembre 1996 n. 667). Le risorse sono state rese disponibili per la riallocazione ad intervecti previsti dal Pimo a segui:o di un'anenta ricognizione degli interventi già finanziati che presentano difficoltà attuative, della mancanza della possibilità o dell'interesse (quanto meno nell'immediato futuro) che essi vengano proseguiti. Tali risorse ammontano ad oggi a circa 150 miliardi. - delle risorse rinvenienti dalle economie e dai ribassi d'asta registrati in sede di affidamento degli interventi del PTTA che sono in corso di (regolare) attuazione. Tali risorse ammontano ad oggi a circa 37 miliardi. - di parte delle risorse disponibili nell'ambito degli impegni del PTTA per le Regioni che non hanno ancora presentato, owero non hanno ancora ottenuto

16 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 286 I'appm~aziorre & parte dei hl6nero deu'ambiente, dei dwmenti p r o ~ o nper e i diversi sencri previsti dai PTTA 'i a5 risase erfaontmo ad s& a circa 55 5m5. di Vengono sitresi destinate [e risarx (niut.i) asqria:i a Frasetti di ri~-m,,er.co e mtela unbientde nel settore dek acque dalla delikra CIPE dei 23 apde C997, a vatere sui fondi di cui dl'articato 4 della legge 31Ii1995. Tdi risorse ammontano a 356 rriiliacdi. Nc:.ostu..te l'a,:icolo 6, coc.c.a L, con r,e &c;ia espressa rr.e~il?ne, i.er+,oi.o inserite nel Piano fin quanta destinate ad Interventi cornplen.entui ad dwri ir,rementi tirumiati con Le risorse CIPE da ultirr.0 menriocrate) anche te hne attribuite al iclinisteru OeUhbiente, per prcgetti di disinquinamento, dalte delibera CIPE 12 Itglc ESS6 e!3 dicembre 19S6, a vdere sei tc~di (rnrrtui) 51 cui al decreto-legge 64!l i 3% 'Fai: 5scrse ~~,~~3n:x23 a 245 2i!ix5;..... Csz ic sxce zspa rr.e~&criate ve:gx.c S:.a-E=tl gil Ir.trr\.er:tt :r:a:c~ii i&!t Ta5ci:e.i &, C e D i;alegr!c 2). cocre?er,:l i da:: iisrg~re~a:l ;e? successivo 3.5 ). :iiscur.a Resiane (cc Ii.i tdi risorse cene e q~mhzcate, potrmo ag&rrgersi -seco~.do!a b@cz dell'arr!:~ir; L errsr?no rese dlspoclbiii 6 ddla itgot t 35i:Y97- quelie {i.or! qua& cabili al munitnta) che a) da!l'ammissione de@i interventi nel P.0.ti. "Risorse Idiichc". su!!a pale si 6 accefiata una disponibilità 1997 dell'ordine di 700 hfld; b) dalla riprogrammazione del Q.C.S il cui concorso.al finawiamento dei Piano t p:e\+sto In modo esplicito ddi11'm.g. coma 1, del D.L 25 marzo 1933 corì~enito con!a legge 23 maggio 1997, n. 135, C) dalla riprogramazione dei P.O.P e dei D.O C.lr.P; d) dalia ripartizione deiie risorse destinate dall'art. l della legge 13 5/97 allo sviluppo sociale ed economico delle aree depresse del territorio nazionale; e) da altre forme di cofinanziamento comunitario; f) dalla capacità autonoma di c~fi~anziamento di Regioni, Provincie, Comuni; g) dai ribassi d'asta e dalle economie sulla realizzazione delle opere gii finanziate; h\ da pane delle risorse accantonate per il Ministero dell'hbiente nella tabella B della Finanziaria 1997 e che saranno rese disponibiii. dopo l'approvazione del

17 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Seriegenerale - n. 286 ddl'h.s. approtrato da[ Senato, per 2 Pragt~iiiia sriciì di we!a ambientde di cui ali'art.2, comma 106, della tegoe : i) ddle risorse che potranno a-&ungersi in attuazione detta gmssiza tcgge Finanziaria, t) dai S,s:erra CeiIe tanfi, ed in particciare da queiie $i v&re, c:ck.e a::rz.:e:ss la contraione di mutui e mediante meccanismi di projet h~cing. A proposito di tariffe, è d a t e che vengacm immediatamente dichiarati i livelli tariffaci appticati per i m+zi di approv.-igionamento, fo-pura e depure0r.e e che vengar,o utilizzati gli arca;rtar.a;r.ecti eperatl in attuazione deil'act. t4 &!a ~e:z&a 19%: ~36. ie~e 5 E' essenziale che tati risone siano rese dispniblti da parte di tutti gli Enti percettarl che richiedono tiw*amenti pubblici. Yon pu8 essere sonaciuto che t'mnontare 2aoe del!: delte risone che sxm.o destinate da C~mwi'rita e dei CPE agli investirnent: v: cs!e:?a~.e~.tc e de;.cr.r'cc.e a$er,deri ir. iqa ristl;a ddia cz?zci:i di proget:azicne ed at:uz&ne Ir.:e:esurI 6& Pic.o sarzwa in grzdct 5 e~fderiate cei pr2ssir-i.esi. Per c(uzntc concerne ta rianivzzizr.e e!a gesrlo~e degli icpisnri esis:er,:i cie i sagge:-2 ma >CF. ir. esercizio. SE potrà co'tare sulle disposiriori del corr.m:.a 4 del!'&! 6 de!h Lesse! jji'i'7 che consentono al sazgeno gestcjre di u:iiiuare i?:oven:i :aer;5ri 1.4. Le misure acceleratorie L'adozione del piano consente il ricorso a procedure accelerate per il completamento dei procedimenti amministrativi, e l'attivazione delle iniziative indispensabili per rimuobere gii ostacoli che.hanno daermlnato la niancata iealieone delle opere nei tempi precisti o che comunque ne hm,o ostacolato le varie fasi Trasferimenti finanziari La disposizione dell'anicolo 6. comma 3, della legge , alla luce degli inconvenienti e nei ritardi verificatisi in fase di attuazione del PTTA per quanto riguarda le Regioni piii attive nel appalti. introduce una accelerazione nei trasferimenti alle Regioni, prevedendo quote (25% del totale

18 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Seriegenerale - n. 286 a!l'appro\aione dei piano e f2.c d 9U?8 di api opeh aila consep~ dei lavori) e modatiti (co~essione dei trosferirnerrto finanziario alla effettiva dispm%llità di bilacio) di traskrinento che ceacretha ur. sisterria a perativo tale da ~ 5da.r~ &e Regoni Ea sesrione flwziaia de@i intementi ed un terr,pestivc? a3us.s~ di rt~rse, rendendo certi e trasparenti i tempi di r-one. L'accduazione nei trasferimenti i applicabile a tutte le opere inserite nel Piano finanziate con risorse del bgninero dell'bbiente. Proprio per poter godere di tale agevclazione vengono irserite nel P:a,?c? tuae le ope:e "cer,ieca:e" daile Regioni hi h'g:.ic:v?o de!:'?l.bien:e. Lt dlsposilone deilva!qieoic 6, coma 4, rezde zpplicabili &e opere eb agii intenrenti ir.ser.:l nel Piaio, che sia.70 gi5 appdtati o &%dar! in ccncessione e che ridtin~ 1-q I sapesi per qtrbsiasi nizrirc a:?a daza de! 26 rnarrza tyc.,. :e r~'.i~;~.e :3r:rer.~:e i?n commissario ad acta che. in caso di inerzia dell'organo ordinariamente competente. p:o\veda in sostituzione di esso a pone in essere adempimenti necessari Inoltre, il medesimo cornrna -i. in caso di riiancata attivaziane digii inpiaiti reaiiua:i da pane deoli enti competenti entro 60 giorni dal collaudo, consente la ncrnina -con decreto del Ministro dell'arnbiente, di concerto con il Mnistro dei lavori pubblici- di un gestore provvisorio per un periodo massimo di 18 mesi. ' Le modaliti della procedura contabile dei trasferimenti finanzi& pretista dal comrna 2 dell'articolo 6. introduce. con riguardo alle risorse del PTTA che giii sono state Mente nella disponibilita delle Regioni. un doppio passaggio (restituzione ai capitoli di spesa del hfininero dell'ambieiite e successiva riassegnazione alle Regioni) che appare privo di utilici d e e possibile fonte di ritardi. Se ne puo pertanto auspicare la soppressione. nella prospettiva di un ritocco della normativa. Non puo non sonolinearsi che la portata applicativa degli interventi sostitutivi. ridotta rispetto alla previsione dell'articolo 6 del decreto-legge a seguito delle modiicazioni introdotte in sede di conversione. appare idiciente rispetto alle esigenze di accelerazione che con ogni probabilid emergeranno in sede di attuazione del Piano. Appare pertanto opportuno che la noima venga modificata. qwto meno nel rnso di consentire l'attivazione degli intementi sostitutivi anche per le opere inserite in piani di risanamento delle acque e progettate. delle quali non sia ancora completata Irl fase dell'anidamento dei lavori.

19 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 286 Q ricorsa aiia nomina dei ComnE-i sarà arthato Ui a i ec-cerior. e, di cctma, con I'ind\ìduazione del Commido ad aaa neli'orgar,o di vertice deu.4~~istraziune ccrnpetente in via ordinaria ail'ese:uior.e Pr~bir,ci& Presidente deua Re@cr.ej dell'opera (Siiidacc. Prekierice Cella.Ai nomento -salvo reisiclni ed asgiornmenti ht~ri- è satu p&.bi'le k.di\iduare soltanto un'opera avente i requisiti indicati. Per quanto concerne h gestione provvisoria dei depuratori il cui colfaudo sia stato comptetato ma che non siano entrati in fùnn'one, è prernanira o-gni determinazione. Le Re@ori Cevcr,a, idarj, &-,cara ioenticcxe!e cpe:e nelia c~ndiicr.e citata. Ei tenrirx. C; 63 giorni prebiista daìiiartlcolo 6, com.a 4, secondo periso non pu8 decorrere senza una prtbia comunicarione avente \dore di difida fode; in tai senso, per le opere ad oggi reahte ma inattive potrà avere effetto [a co~g.c~ic&or.e del decreto di adozione del Piafio: nel caso te Regiani indi\iduinc tali ;pere pkz2 teil a;cr2v&cr.e 2et rr.tiesi.?.o. Segniex. s~c:esti~-t d: -'rr,~cca:= a:tl;.&cne'' iu2x.7~ :IS-C Pra-+fic se; pe:er L:i:ia-t nel 01 Iceyruhi dei Pi~c~nc S;~zcr$:r.xrc....WL recc-<sr.i 2: scstit.rz--.e "S~S:'*-.u..d=" i*e~s2?:2 :?,sc.~: Finanziati con risorse del Progr~ma Operativo 'Il~ttireglocale "Essrsc- ldkhe". dei Pr,ngan.?U Oper2tit+ P!uriFcnda e dei 33c~9c?ti 0pcrari;i L'niii 41 Prz-rar?_ziirlsx Gli interventi e le opere del Piano. 3.1 Interventi gi3 in corso di realizzazione. Sono inseriti nel Piano straordinario uni gli Inten~e~ti co~presi ce! P.T.T.A per i q~a:i le Rt-oni hanno rilasciato Ia certificaione di possesso dells progettazione esecutiva e dell'avvenuto espletarr,ento delle procedure amministrative necessarie per l'affidamento. Oltre all'accelerazione dei trasferimenti alle Regioni dei finmiamenti di pertinenza del Ministero dell'ambiente, tale inserimento consente di sottopone tutti gli interventi a fin~wiarnento pubblico alle medesime "regole" per quanto concene l'applicazione delle migliori tecnologie disponibili, la tutela del corpo recettore, l'efficienza gestionale. L'assoggettamento a regole uniformi cosrituisce la premessa per uniformità di risultati ambientali e gestionali il che

20 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie,generale - n nuovi interventi. So~o staci iiiriti nei Pimo straordinario più di miue hten-enti per un costo totale previsto di 10.3 SO h 0 dei quali 1268 cofhnziati e 9071 a carico del bilancio dello Stato. 3. Intementi di cui & indi5,idusta 1s copertura finanziaria, intenfenti hditiduatl dle Tabelle regionati -4 B, C,.D, E e F, per un ammsntare ccmptessivo di 910 miliardi circa, come indicato rlefea Tabella Ieaxzntiva Lnten.tntl che ancori necessitano di copertura finanziaria. Soco -li ifi:en.enti rlpcnzti nelle 'tabelle regionali K, per un mmontare compeessivo di i0 500 rriiixde circa; di ques:i, ti d zo~ezta ddespcmhe!e un coi;.npe d2 I 45C miliscii circa e ìa ci3ere~z.z d ~ ~ essere r i ~epefita r,ei?'arlbito &!!e ancara quantificrobiii, ~pptnenentl a!!z!2polr@e bdrate a! ;rerecizr,te'$ 2 3 ~SCTS~. n Ulteriori interventi II Piorao srraordiriaria i una swjnento '"-per+.aw e penmto è. in condizione di registrare, inserendoli a rutti gli effetti. eilrerion intememi. Così pure tu9 fare scorrere in seconda phio6tà interventi che si mostrassero non fattibili nelle scadenze inizialmente previste ovvero "inserire" opere nel caso di mancata attivazione deiie stesse successiva d loro completamento. 3.3 Classificazione degli interventi secondo gli obiettivi ambientali L'applicazione del meccanismo obiettivi pnoritari e criteri pnoritari congiuntamente alla verifica della sussinenza di una sigfiificativa valenza di tutela ambientale

21 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie~eneraie - n. 286 deil'intervmto o deu'opera da r e e e qdate Cde Regmi Q Birettaxtente accertata d&'.my&cr,e, q~de o\\io reqrrisko cxatrere generale: r,ei!a pr~spettiva di ura sztuicne complessiva deue esige~ze di corn@tetaztento e a~onalii.7nr:oce dei sise~i ri co[letramer,te e 5e;~rc.kt.e feke scqt;e redrrt te~eado ccnto 2e& Cive== gado di gra\<ta deie s,r&ari :di, e 2eE becefici concretamente orterribili, in t& firnzionali ed olcupaziondi, dalla redione degìi interventi e delle opere, ha portato alla formazione di un primo elenco di opere che devono immediatamente giungere a livello di affid~iento. Queste elenco cacr.preade I I9 ir.:erventi per circa S! hild FL-~~G Fa...ie integrar-te del Piax e ~e~a.r,:c =CC CS~C-3 i I idtr.t:c~ e::tricr.e &I intenrenti che non dispongono di risorse già stanziate, ma possono contare sdh ra@orievoie prospettiva di ottenere un finanziamento nei Sdi 1.3éG intementi axora da Er.a.uiare, ct.e Fresentuio un fabbimgs tsde di circa hcid di cui circa sono!a quoti cja disporgbi!e (tra risorse -di fhte.. 2 fc'=..:e :orr.:rit*a- dq,,yihpli ;.cessc je Kegor.: e -1: I,.,-& e Cscrze?esce 2 6icpasikor.e cx Fzvarl! s: e cpera:a =.?a sefekl?r,e inten-eszi in orado di essere at\ia:i can ursenza, ai abbattere carichi inquinmti di f!icso -avanti su copi idsc; ii elevata czrinerabi!:a conche. redizaqd~ un app:cccio "oincnis!;co'- di riduzione deg!e acpozi inqui3an:i. di ~ttimiuare I benefici cnibienrzli di cpcre _c13 esij!en~i. P~nlcc.!a-e otte~zione 6 stata pma alla pcjsskl!i!q di sh::arz i cofinanziarnezti e di cancorrere all'acquisizione delle risorse comunitarie e nazionali per le aree depresse Nella Tabella I dell'allegato 2, sono riportati per ciascuna interventi da finanziare identificati come prioritai sulla base aei criteri indicati e delle informazioni acquisite. Detti interventi devono essere predispos:: &er i'afkdamento entro il 1997 farte Ie eccezioni di quanto al successivo punto 4 I resanti interventi vanno predisposti per l'affidamento entro il Classificazione degli interventi secondo il grado di fattibilita finanziaria e tecnica. Da quanto anticipato a proposito delle risorse finanziarie. discende che vi sono:

22 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 286 cpere ed intementi pw.rua[rnenre hdikiduati e assisiiti & una c o ~ ~ rfr&r&a<a cena E3 epoca anttiedecte afi'emanaricce ttl decreta-[me (qua EmiatI -in base &e dekere CEE 23 aprile 1%:- a vdert sui fcr-di ex afticoia 4 &La Iqgt 34 ;/'i%:; quee k%ruia:i -in base ai!t deubert CPE I2 tugtic- 13 dicembre 19%- a \alere sui fondi deua L. regionali approvati ad18ambito del PTTA che b o 64 l! 1996); quelli previsti dai documenti raggiunto La condizione pre\is:a dal pcrntu S. 1.$. della detibera CPE 2 t dicembre 1993; quelli altresi prttki dai fccxzer.5 re$ur.aìi zhe CCR aeciar.a ra"d3~ct3 &m. CYCC~U~.~, =a V,r. e-&-,e da prc?sc,tllene dei qudi pcm~go?icl- ~cs;bi!ita ed Oreresse; i nca6 interventi proposti M e Regioni che non hanno ancora vini appravati i re(ati\.i documenti di programma); q' n qere e2 Ir.ter,fer.tI zer ;e \;.-L:!a,-:ce~~ra t s:z:a..;,e?.ct2 z:::-.ze?:~ - a r',sorse sjà sttlsrate ad &5 5.~2, 212?C:.p. -tr.:zza:r, e clse I'~~lcci2 S 52 Sestlriz!~ a! n-...,,, r!;iv {q-eil: 5nai;ias cvn 5:: Err.p.ri ze..e revùch.e. Ce: tibassi d'=t& OeiIt ezonorie, ~eli'e.ibito det PtogrmiI~a tr.efi.de di Tutela c!eli'.kabierite ). ed ;nten.e~.ti(h r~zero ISS~I :a_~$are (iei precedenti) aqcsra ps\f co~errur3 {in tutt3 C in pane). m3 per ie qxaii vano xpc-rire adeguare nsorse attralerso i canali di kmiamento indicati al precedente punto 2 3 ii Sotto un diversa punto di kista, le opere individuate hanno un grado di elaborazione progettuale assai disumo~eneo. Per alcune di esse esiste un progetto esecutivo idoneo sotto il profila tecnica-a,mislist:ativo ed ambientale tde da consentire I'espletarner,to di una oara d'appalto; per altre, una progettazione d: carattere preliminare, idonea a consentire, alternativamente. I'indizione di un concorso di progettazione in base al d.lgs. 157/1995, oppure I'espletarnento, alle condizioni prewste dalla legge W4 e successive modifiche, di una gara per la realizzazione defl'opera secondo la modaliti di scelta dei contraente dell'appalto concorso; avendo presente che per parte deue opere, la progettazione è in corso o richiede intesrationi ed aggomarnenti. Gli elaborati tecnici verranno integrati secondo la tempistica

Il Presidente del Consiglio dei Ministri

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