PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DEL CONSENSO INFORMATO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DEL CONSENSO INFORMATO"

Transcript

1 AUROlink il collegamento tra medico e paziente Informazioni validate per ottenere un consenso consapevole alle procedure urologiche PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DEL CONSENSO INFORMATO INDICE 1. Scopo pag Campo di applicazione pag Destinatari pag Modalità di svolgimento delle attività pag Responsabilità pag Distribuzione e conservazione pag Terminologie e abbreviazioni pag Storia del documento pag Indicatori e monitoraggio pag Allegati al documento pag Riferimenti pag. 10 1

2 1) Scopo Tutti i pazienti, avuto riguardo della loro specifica capacità di comprensione, devono essere informati prima di un trattamento sanitario circa le finalità e le motivazioni dello stesso. Solamente una adeguata informazione sui trattamenti proposti, consente di stabilire quella alleanza terapeutica fondamentale per affrontare insieme, ed in maniera corretta, tutte le attività cliniche necessarie. Scopo della procedura informazione-consenso è di far sì che al paziente vengano fornite informazioni QUANTO PIU ESATTAMENTE RIPRODUCIBILI E DETTAGLIATE relativamente al trattamento sanitario ritenuto per lui indicato e praticabile nello specifico contesto aziendale, per permettere alla persona la più ampia riflessione circa l opportunità o meno di sottoporsi al trattamento stesso ed in quella sede, anche con l eventuale ausilio ritenuto dallo stesso più opportuno (es. coinvolgimento da parte del paziente dei familiari nel percorso decisionale, del medico di medicina generale, di altri specialisti di sua fiducia, ecc.). La procedura NON necessariamente può concludersi con l espressione di una manifestazione di volontà in positivo alla esecuzione del trattamento proposto, potendo la persona esprimersi in termini di NON ACCETTAZI- ONE; anche in tale circostanza la riproducibilità delle informazioni prodotte assume pari rilievo rispetto a quella in cui la persona si è espressa favorevolmente, anche per quanto attiene alla conservazione dei dati. Il consenso rappresenta un momento particolare e delicato della comunicazione medico-paziente, è integrativo e non sostitutivo dell informazione stessa, ponendosi come un momento determinante di quella alleanza terapeutica fondamentale per affrontare in modo corretto la malattia. Il consenso informato ha, non di meno, lo scopo di legittimare l atto sanitario in quanto manifestazione dello stesso diritto del paziente di autodeterminarsi. L idonea informazione e l acquisizione del relativo consenso informato, rappresentano altresì un obbligo del medico di natura deontologica. 2) Campo di applicazione L accettazione del ricovero in ospedale o l accesso alle strutture ambulatoriali sottende l espressione di un consenso generale a prestazioni sanitarie (di regola mediche ed infermieristiche) non eccedenti quanto di regola praticato per soddisfare le esigenze cliniche di minima e propedeutiche all atto terapeutico/riabilitativo che ha motivato il ricovero o l accesso ambulatoriale. Sarà precisato che trattandosi di struttura ospedaliero-universitaria i trattamenti potranno essere effettuati anche da personale in formazione. A titolo di esempio si richiamano le seguenti procedure qualificabili come a rischio minimo potenziale: il prelievo ematico venoso/arterioso, terapie farmacologiche non sottoposte a particolari restrizioni prescrittive, l acquisizione di parametri vitali con metodica non invasiva. La procedura informazione-consenso in forma scritta - oltre a quanto già previsto dal legislatore (test HIV, medicina trasfusionale, sperimentazione clinica etc. ) - si applica invece nei casi in cui, per la particolarità delle prestazioni diagnostiche e/o terapeutiche, invasive e/o rischiose, ed ove vi sono rischi prevedibili e/o possibili rilevanti conseguenze delle stesse sull integrità fisica del soggetto, si renda necessaria ed opportuna una documentata manifestazione inequivoca della volontà della persona. Le procedure che richiedono uno specifico consenso informato e per le quali è prevista l acquisizione dello stesso in forma scritta (c.d. procedure ad alto rischio) sono inquadrabili nelle quattro categorie di seguito riportate: 2

3 PROCEDURE DIAGNOSTICHE tutte le procedure di: diagnostica radiologica con utilizzo di agenti contrastografici (iodati, magnetici, paramagnetici, fluorescina, bario) diagnostica invasiva con metodiche endoscopiche con asportazione o meno di tessuti diagnostica invasive e non finalizzate ad accertare il benessere fetale diagnostica con stress farmacologico e non, volte a verificare uno specifico apparato tutte le procedure che prevedano somministrazione di radiofarmaci PROCEDURE TERAPEUTICHE CHIRURGICHE tutte le procedure: anestesiologiche comportanti soppressione dello stato di coscienza e/o soluzione di continuo dei tessuti per la somministrazione del farmaco, ivi compresa la terapia antalgica invasiva chirurgiche comportanti soluzione di continuo dei tessuti e/o l asportazione di tessuti o che prevedano la sostituzione di organi o tessuti parachirurgiche con utilizzo di luce laser che prevedono l utilizzo di onde d urto PROCEDURE TERAPEUTICHE MEDICHE e RIABILITATIVE tutte le procedure che prevedono: somministrazione di sangue e emoderivati utilizzo delle radiazioni a scopo terapeutico e/o somministrazione di radiofarmaci utilizzo di farmaci di sintesi artificiale per la terapia dei tumori l utilizzo di shock elettrico l utilizzo di tossine utilizzo di dispositivi elettromedicali a scopo riabilitativo 3

4 3) Destinatari Direzione sanitaria, personale medico ed infermieristico (Direttore, dirigenti, caposala ed infermieri) delle Unità Operative e dei Servizi dell Azienda Ospedaliero Universitaria di 4) Modalità di svolgimento delle attività 4.1) Coordinamento preliminare del personale sanitario nelle specifiche realtà (chi informa e quando), con definizione dei limiti dei contenuti informativi nella qualità e quantità dell informazione resa dai professionisti sanitari. 4.2) L informazione nel contesto delle procedure a rischio minimo potenziale è fornita verbalmente ed il consenso è acquisito verbalmente (forma libera, eccetto le previsioni di legge). - La corretta informazione alla base del C.I. deve essere: personalizzata, adeguata alla situazione di salute, psicologica, culturale e linguistica del paziente e proporzionata alla prestazione proposta. Va evitato ogni possibile, involontario, condizionamento dovuto al differente bagaglio informativo esistente tra il medico ed il paziente. comprensibile, con linguaggio semplice e chiaro, usando dati specialistici senza ricorso a sigle o termini scientifici (se indispensabili, devono essere integrati da una spiegazione), con grafia leggibile ed anche attraverso l uso di schede illustrate e materiale video. veritiera, non falsamente illusoria ma prudente, evitando esasperate precisazioni di dati (percentuali esatte, oltretutto difficilmente definibili, di complicanze, mortalità, insuccessi funzionali) e accompagnata da elementi ragionevoli di speranza nei casi che possono comportare gravi preoccupazioni o prognosi infauste. obiettiva, basata non solo su fonti validate ma indicativa delle effettive potenzialità di cura e delle prestazioni tecnico-scientifiche fornite dalla Struttura stessa. esaustiva, il paziente è informato correttamente sulle proprie condizioni, sulle procedure e trattamenti proposti, potenziali benefici ed inconvenienti del trattamento proposto, possibili problemi di recupero e guarigione, possibili alternative al trattamento proposto, possibili esiti del non trattamento e le probabilità di successo del trattamento stesso. non imposta; il paziente può rifiutare l informazione, delegando a terzi la ricezione della stessa. Di questo, tuttavia, deve rimanere evidenza scritta nella documentazione sanitaria. Il consenso sarà firmato dal paziente, subordinatamente alle informazioni rese dalla persona a lui delegata. - In condizioni particolari (elenco procedure alto rischio) la procedura informazione-consenso DEVE realizzarsi in forma scritta. - Il modello informativo DEVE essere compilato dal paziente con l ausilio del sanitario, che in questo caso può assumere il ruolo di responsabile della cura il modello informativo, e PUO essere fornito al paziente per discuterlo anche con un sanitario di sua fiducia. - L informazione deve SEMPRE avvenire in epoca precedente alla manifestazione (o sottoscrizione) del consenso che DEVE a sua volta essere sempre antecedente all effettuazione del trattamento. L intervallo di tempo tra l informazione ed il consenso, di regola, DEVE DOCUMENTATAMENTE essere ragionevolmente ampio e comunque tale da consentire l idonea riflessione che sottende l accettazione del trattamento (ES. modalità organizzativa di riferimento: prestazione ambulatoriale che si conclude con la compilazione paziente/medico del modulo informativo e successiva sottoscrizione del consenso all atto in sede di ricovero). 4

5 Nel caso in cui si prospetti la possibilità di un intervallo di tempo relativamente lungo tra l acquisizione del consenso e l effettuazione della prestazione sanitaria, tale da far sorgere dubbi sulla persistenza della volontà del paziente, è opportuna la conferma del consenso precedentemente dato. - Nel caso di procedura informazione/consenso che si realizza nell esclusivo contesto del ricovero, in qualità di vero atto sanitario, nel diario clinico della cartella DEVE risultare quando il paziente è stato informato e quando ha sottoscritto il modulo. - È fortemente raccomandabile che l acquisizione del consenso informato venga assunta dal medico che effettua la prestazione. Se l esecutore della prestazione è una persona diversa da chi ha fornito l informazione, deve assicurarsi che l oggetto del consenso risponda all atto che si sta per eseguire e, qualora ci siano dubbi, ripeta l informazione o richieda un nuovo consenso. È importante che di ciò, rimanga una traccia scritta nella documentazione clinica. - La persona - ove richiesto - DEVE potere, in qualsiasi momento, ridiscutere i contenuti dell informazione, anche revocando il consenso in precedenza espresso: dei contenuti di detta eventuale circostanza DEVE essere rintracciabile una sintesi nel diario clinico nella data in cui questo si è verificato. 4.3) Comportamenti in contrasto con una adeguata procedura informazione/consenso: - semplice proposizione del modello informativo al paziente per la compilazione e sottoscrizione da parte della persona. - utilizzo di termini di difficile comprensione nella esplicazione degli interventi proposti o di termini di ambigua interpretazione. - ricorso a terminologie traumatizzanti nella esplicitazione di risultati difficilmente favorevoli. - omissione compassionevole di informazioni riguardanti prognosi non favorevoli. 4.4) Comportamenti da tenere nelle ipotesi particolari della: - persona in condizione di incapacità naturale perché privo in tutto o in parte di autonomia decisionale, o temporaneamente incapace di esprimere la propria volontà. In questa situazione, l elemento dirimente è la valutazione della differibilità del trattamento in rapporto alle condizioni dell assistito: il sanitario valuta e giudica caso per caso l indispensabilità e l indifferibilità di procedere al trattamento, ed in conseguenza di ciò, si assume la responsabilità di quanto praticato o omesso. In linea generale, il riferimento normativo in analoghe situazioni è riscontrabile nelle previsioni dell art. 54 del Codice Penale (stato di necessità), con l avvertenza che detta esimente potrà essere invocata la dove coesistano le condizioni di attualità ed inevitabilità del pericolo, di gravità del danno e di proporzionalità dell intervento sanitario. In condizioni di stato di necessità, ai familiari non è riconosciuto alcun vero e proprio potere decisionale, è opportuno che siano informati ma le decisioni cliniche spettano esclusivamente al medico, il quale deve riportare in cartella clinica la situazione che si trova ad affrontare ed i provvedimenti relativi, necessari e non procrastinabili, per affrontare e superare quel pericolo. La conoscibilità della volontà della persona di non essere sottoposta a determinati trattamenti sanitari impone una adeguata riflessione circa la linea di comportamento da mantenere, anche avuto riguardo del fatto che nel periodo più recente l orientamento che si sta progressivamente affermando è quello di non dovere trascurare quanto precedentemente manifestato. - persona non in grado di manifestare la volontà al trattamento per incapacità di autodeterminarsi in una libera scelta. 5

6 Nel caso della persona non in grado di autodeterminarsi nella scelta (o nel rifiuto) di un trattamento sanitario e per la quale non è ragionevolmente prevedibile la modificazione del quadro che sostiene detta incapacità, a lato di quanto già su richiamato relativamente allo stato di necessità e anche qui valido, spetta al medico valutare caso per caso l opportunità della terapia in rapporto al beneficio ottenibile per quel determinato soggetto. Il documentato coinvolgimento nella procedura informazione/consenso nel caso di soggetti interdetti o inabilitati, del legale rappresentante, ove esistente, dell amministratore di sostegno, laddove nominato e esplicitamente autorizzato a assistere la persona anche in dette evenienze, ed eventualmente anche del giudice tutelare, pur in alcun modo sostitutivo della valutazione sanitaria, appare comunque condivisibile. - la persona che non ha ancora raggiunto la maggiore età Atteso che la patria potestà è esercitata congiuntamente dai genitori, nei casi di comuni trattamenti medici (visite, medicazioni,..) è sufficiente il consenso di un genitore, in quanto atti di ordinaria amministrazione (art.320 c.c.). Se per il tipo di trattamento, si rende necessario un consenso esplicito, si rende indispensabile informare ed acquisire il consenso di entrambi, avuto comunque sempre riguardo, in relazione alla capacità critica dello stesso, di coinvolgere documentatamente nel procedimento decisionale il minore. Quando il minorenne abbia una sufficiente capacità di discernimento (sec. legge 184/1983 deve essere sentito il minore di anni 12 ed anche quello di età inferiore in rapporto alle sue capacità di discernimento; secondo il Comitato Nazionale per la Bioetica va sentito il minore al di sopra degli 8-9 anni), il medico deve ricercare, con le dovute cautele, dopo aver fornito un adeguata informazione, l adesione alle terapie anche da parte sua. L avvenuta informazione e la raccolta dell opinione del minorenne, dovranno essere riportati in cartella clinica. Nel caso in cui vi sia un genitore che, per lontananza, impedimento o sua incapacità sia impossibilitato ad esercitare la patria potestà per l atto sanitario, è sufficiente l acquisizione del consenso del solo genitore presente e capace, con sottoscrizione da parte dello stesso del modulo di autocertificazione (All. 2), che deve essere conservato insieme al modulo di consenso informato. In caso di dissenso o di contrasto tra i soggetti può rendersi necessario il ricorso al Tribunale dei minori. 6

7 Flow-chart del processo di consenso informato 7

8 5) Responsabilità L acquisizione del consenso è un atto medico, e per tale motivo né l infermiere né altro personale assistenziale non medico, può essere delegato a sostituire il medico in questo punto. Ogni sanitario è responsabile della informazione fornita al paziente e del relativo consenso: la condivisione dei contenuti informativi tra i professionisti implica la condivisione delle responsabilità. È indicato - quanto più possibile e compatibilmente con le modalità organizzative della singola S.C. o U.C.O. - che il medico che fornisce l informazione su un intervento diagnostico o chirurgico, sia lo stesso che provvederà materialmente alla sua effettuazione. 6) Distribuzione e conservazione Questo documento originale viene conservato dalla Direzione della struttura che lo ha emesso. Una copia viene conservata dal Gruppo per l Accreditamento. Tutte le strutture che lo ricevono, e a cui è richiesta l adozione, devono assicurare l accessibilità dello stesso da parte di tutti i professionisti interessati e, inoltre, devono essere in grado di dimostrare che tutto il personale abbia letto e conosca le informazioni e i documenti di loro competenza. (Una copia dei documenti in uso sarà a disposizione nel sito intranet aziendale). La revisione successiva del documento sostituisce quella precedente (vedi paragrafo n.8), viene pubblicata su intranet e ne viene data notizia alle strutture, le quali sono responsabili della rimozione del documento superato e della messa in disponibilità per gli operatori, esclusivamente del documento di ultima versione. I documenti superati da versioni aggiornate sono conservati presso La modulistica utilizzata per l informazione ed l acquisizione del relativo consenso informato, antecedente al trattamento, sottoscritta dalla persona e dal sanitario che ha provveduto a renderla, viene conservata nella cartella clinica e di essa è parte integrante: circa la tempistica segue le norme relative alla cartella clinica, quindi è conservata per tempo ancora illimitato. 7) Terminologie e abbreviazioni Informazione: insieme degli elementi conoscitivi attuali inerenti l anamnesi, la diagnosi, l esito di indagini strumentali, la prognosi della malattia, le alternative terapeutiche con i risultati attesi, i rischi del trattamento e le prevedibili conseguenze del non trattamento. Tale processo informativo riguarda anche il minorenne, in forma adeguata all età, l interdetto giudiziale e l incapace naturale, in forma proporzionale al loro livello di capacità, in modo che essi possano formarsi un opinione sull atto sanitario. C. I.: Consenso informato, ovvero l esercizio del diritto del paziente di autodeterminarsi che viene attuato al termine del processo informativo. Documento originale: documento che indica i requisiti minimi necessari per l acquisizione di un C.I. valido. Modulo: documento redatto sulla base del documento originale, da utilizzare qualora risulti necessario un C.I. in forma scritta. Una volta compilato e firmato deve essere allegato alla documentazione sanitaria in quanto espressione della volontà del paziente. Atto sanitario: intervento diagnostico-terapeutico effettuato da professionisti sanitari volto a soddisfare un bisogno espresso e/o individuato (implicito) di salute, svolto secondo procedure scientifiche validate o che godano di una legittimazione di carattere clinico o scientifico. 8

9 Indicatore: una misura utilizzata per determinare, nel tempo, le performance delle funzioni, dei processi e degli esiti di un organizzazione (fonte JCI). Monitoraggio: revisione delle informazioni su base regolare, con lo scopo di individuare cambiamenti in determinate situazioni. Inabilitazione: condizione della persona maggiore d età che per infermità di mente (non talmente grave da dar luogo all interdizione), e/o prodigalità/abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti o se cieca/sordomuta dalla nascita che non ha ricevuto educazione sufficiente e non già interdetta, è stata dichiarata inabile dal tribunale. Per gli atti eccedenti l ordinaria amministrazione dei propri beni è assistita da un curatore, ma ha piena capacità relativamente agli atti sanitari. Incapacità naturale: condizione di minorazione psichica, anche transitoria, tale da rendere la persona incapace di intendere e volere, non accertata da un preventivo provvedimento d interdizione. Il paziente nel momento dell atto sanitario, può non essere in grado di prestare un C.I. consapevole in quanto privo in tutto o in parte di autonomia decisionale/ temporaneamente incapace ad esprimere la propria volontà. Interdizione giudiziale: condizione della persona di maggiore età, che in si trovi in condizioni di abituale infermità di mente tale da renderla incapace di provvedere ai propri interessi e dichiarata tale dal tribunale. L interdetto è sostituito da un tutore, nominato dal Giudice, nel compimento di tutti gli atti che lo concernono, ad eccezione degli atti di ordinaria amministrazione che sia stato autorizzato a compiere senza l assistenza/ intervento del tutore. Per ciò che riguarda gli atti sanitari, l informazione diretta la C.I. va diretta al tutore, ma il paziente interdetto, comunque titolare del diritto salute, deve essere informato ed ascoltato per quanto lo consente la sua capacità residua. Interdizione legale: segue di fatto la condanna all ergastolo o alla reclusione non inferiore agli anni 5 per un reato doloso, e dura per tutto il tempo di espiazione della pena principale. La persona perde l esercizio dei diritti patrimoniali, ma conserva i diritti di natura personale e familiare, tra cui, appunto, il diritto ad autodeterminarsi e a prestare il relativo C.I. Amministratore di sostegno: persona nominata dal giudice tutelare che sostituisce / assiste la persona affetta da infermità fisica/psichica (non interdetta né inabilitata), impossibilità parziale o temporanea, nel compimento di determinati atti. La persona conserva la capacità di agire per tutti gli atti non indicati nel provvedimento di amministrazione, il quale potrebbe disporre, in qualche caso, che l amministratore sostituisca o assista la persona per l atto sanitario. Curatore speciale: persona nominata dal giudice affinché, in sostituzione dei genitori o del tutore, specialmente nelle condizioni di negligenza, conflitto d interesse o abbandono, nell interesse del minorenne o incapace, li rappresenti in un procedimento giudiziario o svolga per loro delle attività relative a specifici questioni. 8) Storia del documento Il presente protocollo costituisce la versione n. 1 del del documento originale. 9) Indicatori e monitoraggio 9.1) Indicatore: esistenza di moduli di consenso informato esaustivi ed aggiornati all ultima versione. Al numeratore: numero di documenti di C.I. corretti rintracciabili nelle strutture osservate; al denominatore il numero di documenti di C.I. corretti che effettivamente devono essere presenti nelle strutture di interesse. 9.2) Monitoraggio: Campione sistematico di strutture da monitorare. Rilevazione sul campo, ogni 6 mesi. 9

10 10) Allegati al documento All. 1 Modulo di consenso informato All. 2 Modulo di autocertificazione per i genitori 11) Riferimenti normativi e bibliografici Articoli 13 e 32 della Costituzione della Repubblica Italiana; Articoli 5, 155, 316 e 320 del Codice Civile; Articoli 50 e 54 del Codice Penale; Legge 180/78 Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori ; Legge 833/1978 Istituzione del SSN ; Legge n. 184/1983; Legge n.6/2004; Convenzione di Oviedo (Consiglio d Europa 1997) Articoli 30,31, 32, 33, 34 e 35 del Codice di Deontologia Medica (2006); Comitato Internazionale per la Bioetica (CNB): Informazione e consenso all atto medico parere del ; 10

Ddl Calabrò 26 marzo 2009 - Senato

Ddl Calabrò 26 marzo 2009 - Senato Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento Ddl Calabrò 26 marzo 2009 - Senato Riconosce e tutela la vita umana, quale diritto inviolabile

Dettagli

CONSENSO INFORMATO. Partecipazione attiva del soggetto malato. Rapporto Medico Paziente. a cura dell Avv. Elio Garibaldi RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE

CONSENSO INFORMATO. Partecipazione attiva del soggetto malato. Rapporto Medico Paziente. a cura dell Avv. Elio Garibaldi RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE CONSENSO INFORMATO Partecipazione attiva del soggetto malato Rapporto Medico Paziente a cura dell Avv. Elio Garibaldi 1 RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE Conoscenza del proprio stato di salute Conoscenza delle

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 01/04/2012 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39 0654228692

Dettagli

PROCEDURE - GENERALITA

PROCEDURE - GENERALITA PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

SOMMARIO 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 MODALITÀ DI RICHIESTA DEL CONSENSO INFORMATO...2 3 STRUMENTI DI REGISTRAZIONE...5

SOMMARIO 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 MODALITÀ DI RICHIESTA DEL CONSENSO INFORMATO...2 3 STRUMENTI DI REGISTRAZIONE...5 SOMMARIO 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 MODALITÀ DI RICHIESTA DEL CONSENSO INFORMATO...2 2.1 INFORMATIVA DA FORNIRE AL PAZIENTE AL FINE DEL CONSENSO... 2 2.2 CONSENSO INFORMATO... 3 3 STRUMENTI

Dettagli

Problematiche e criticità del medico competente. Pistoia, 13 ottobre 2012 Mauro Baldeschi Medico del Lavoro U.F.C. Medicina del Lavoro ASL 3 Pistoia

Problematiche e criticità del medico competente. Pistoia, 13 ottobre 2012 Mauro Baldeschi Medico del Lavoro U.F.C. Medicina del Lavoro ASL 3 Pistoia Problematiche e criticità del medico competente Pistoia, 13 ottobre 2012 Mauro Baldeschi Medico del Lavoro U.F.C. Medicina del Lavoro ASL 3 Pistoia Il Medico Competente ed il Codice Etico ICOH (Commissione

Dettagli

Comitato Etico ASL Napoli 2 Nord (istituito con delibera n. 161 del 22/02/2010) STATUTO COMITATO ETICO ASL NAPOLI 2 NORD

Comitato Etico ASL Napoli 2 Nord (istituito con delibera n. 161 del 22/02/2010) STATUTO COMITATO ETICO ASL NAPOLI 2 NORD STATUTO COMITATO ETICO ASL NAPOLI 2 NORD ART.1 Finalità del Comitato Etico ART.2 Funzioni ART.3 Composizione e durata ART.4 Regolamento ART.5 Presidente ART 6 Segretario ART.7 Segreteria ART.8 Disposizioni

Dettagli

Consenso Informato e Privacy

Consenso Informato e Privacy Consenso Informato e Privacy Consenso e Privacy sono le basi fondanti del moderno concetto di Medicina e una cura di qualità non può prescindere da essi, così come la stessa etica e deontologia degli interventi

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia. Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere

Dettagli

l Allegato II Sala Cesari Casa del Donatore Bologna, sabato 16 gennaio 2016

l Allegato II Sala Cesari Casa del Donatore Bologna, sabato 16 gennaio 2016 Decreto Ministero della Salute 2.11.2015 pubblicato su GURI SG n.300 del 28.12.2015 "Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti" Coordinatore del Comitato

Dettagli

CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE

CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE NUOVO REGOLAMENTO PER L ACCERTAMENTO DELLA INABILITA E DELLA INVALIDITA (Testo modificato con Ministeriale del 20 maggio 2010 - G.U. n. 128 del 4 giugno

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) Al fine di garantire un approccio coordinato alla gestione

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 ART. 2 ART. 3

REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 ART. 2 ART. 3 REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 L amministrazione comunale attua l affidamento familiare allo scopo di garantire al minore le condizioni migliori

Dettagli

PROPOSTA DI DELIBERA

PROPOSTA DI DELIBERA COMUNE DI COMO PROPOSTA DI DELIBERA Oggetto: ISTITUZIONE DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA Il consiglio comunale di Como Premesso che: - Con l espressione testamento biologico (o anche

Dettagli

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA Premesso che: - l articolo 32 della Costituzione Italiana afferma che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura

Dettagli

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI Il progetto BLSD CRI si pone come finalità la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare e delle competenze necessarie ad intervenire su persone

Dettagli

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO 1/7 Attività L unità operativa di Psicologia Ospedaliera assicura interventi psicologici per: 1. Garantire, quando richiesto, il supporto

Dettagli

INDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 01. Rev. 2 Data 20 Maggio 2009. Pagina 1 di 9 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI

INDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 01. Rev. 2 Data 20 Maggio 2009. Pagina 1 di 9 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI INDICE 1 di 9 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4. RESPONSABILITÀ 5. MODALITÀ OPERATIVE 5.1. Redazione e identificazione 5.2. Controllo e verifica 5.3. Approvazione 5.4.

Dettagli

I dati personali degli Utenti le strutture di RETE Reggio Emilia Terza Età sono registrati in forma cartacea nella Cartella Personale Utente e nel

I dati personali degli Utenti le strutture di RETE Reggio Emilia Terza Età sono registrati in forma cartacea nella Cartella Personale Utente e nel APPROVATO CON DELIBERAZIONE N.2002/67 DEL 3/12/2002 I dati personali degli Utenti le strutture di RETE Reggio Emilia Terza Età sono registrati in forma cartacea nella Cartella Personale Utente e nel raccoglitore

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

RICHIESTA SCELTA MEDICO IN DEROGA ALLA RESIDENZA. nato/a a (prov. ) il residente in (prov. ) via/piazza n.civico indirizzo mail.

RICHIESTA SCELTA MEDICO IN DEROGA ALLA RESIDENZA. nato/a a (prov. ) il residente in (prov. ) via/piazza n.civico indirizzo mail. NDRIA RICHIESTA SCELTA MEDICO IN DEROGA ALLA RESIDENZA Ai sensi della L. 833/78 DPR 314/90 - Accordo Conferenza Stato Regioni 8/5/2003 - ACN 23/3/2005 e successive modifiche Il/la sottoscritto/a nato/a

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

QUESTIONARIO Responsabilità Civile Professionale - Professioni Sanitarie

QUESTIONARIO Responsabilità Civile Professionale - Professioni Sanitarie QUESTIONARIO Responsabilità Civile Professionale - Professioni Sanitarie 1.Proponente Cognome Nome Indirizzo Città Tel.Cell. Partita Iva Qualifica Professionale Email Prov. Cod.Fisc 2.Indicare gli estremi

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it 1 OGGETTO LAVORO NOTTURNO ED ETÀ ANAGRAFICA QUESITO (posto in data 26 luglio 2012) Sono un dirigente medico in servizio presso un Azienda Ospedaliera. Desidero essere informata se dopo il compimento del

Dettagli

TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI

TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI Art. 1 Finalità 1. Il Comune di Badia Polesine riconosce e promuove il pluralismo associativo per la tutela

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2739 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CARLUCCI Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali Presentata

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di

Dettagli

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale PREMESSA Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche

Dettagli

CODICE DI FAMIGLIA E DI TUTELA

CODICE DI FAMIGLIA E DI TUTELA CODICE DI FAMIGLIA E DI TUTELA Prima della firma della Convenzione de L Aja sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozione internazionale (1995), in Polonia l adozione era regolata

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto

Dettagli

LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE. Avv. Sibilla Santoni

LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE. Avv. Sibilla Santoni LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE Avv. Sibilla Santoni Società sempre più complessa e problematica necessità degli assistenti sociali di conoscere i rischi giuridici a cui vanno incontro

Dettagli

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA Cap 06060 P.zza della Repubblica n. 4 P.IVA 00436320543 Tel. 075.830186 e-mail: info@comune.paciano.pg.it fax. 075.830447 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO

Dettagli

Gestione del danno dentario

Gestione del danno dentario Pag. 2 di 7 MODIFICHE Rev. Approvazione Data Visto Pagine Modificate Tipo natura della modifica SCOPO Fornire indicazioni sulle modalità di gestione dei casi di lesioni dentarie o di protesi fisse/mobili

Dettagli

Tariffari e politiche di rimborsi regionali

Tariffari e politiche di rimborsi regionali L attività di day surgery nella Regione Lombardia è praticata sin dagli anni 70 in diverse strutture ospedaliere della Regione; dove venivano trattate in day hospital alcune patologie ortopediche pediatriche

Dettagli

LA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AI LAVORI ELETTRICI E LA NORMA CEI 11-27 (III EDIZIONE): APPROFONDIMENTI

LA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AI LAVORI ELETTRICI E LA NORMA CEI 11-27 (III EDIZIONE): APPROFONDIMENTI LA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AI LAVORI ELETTRICI E LA NORMA CEI 11-27 (III EDIZIONE): APPROFONDIMENTI A cura di Ing. Mauro Rossato, Ing. Cesare Campello Vega Engineering OGGETTO E SCOPO DELLA NORMA CEI

Dettagli

Novità in materia di Rimborsi IVA

Novità in materia di Rimborsi IVA Circolare 4 del 2 febbraio 2015 Novità in materia di Rimborsi IVA INDICE 1 Premessa...2 2 Ambito applicativo...2 3 Rimborsi di importo fino a 15.000,00 euro...3 4 Rimborsi di importo superiore a 15.000,00

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento. REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato

Dettagli

RIPOSI E PERMESSI PER LAVORATORI PORTATORI DI HANDICAP E PER FAMILIARI CHE ASSISTONO PORTATORI DI HANDICAP LAVORATORE PORTATORE DI HANDICAP

RIPOSI E PERMESSI PER LAVORATORI PORTATORI DI HANDICAP E PER FAMILIARI CHE ASSISTONO PORTATORI DI HANDICAP LAVORATORE PORTATORE DI HANDICAP RIPOSI E PERMESSI PER LAVORATORI PORTATORI DI HANDICAP E PER FAMILIARI CHE ASSISTONO PORTATORI DI HANDICAP LAVORATORE PORTATORE DI HANDICAP La persona handicappata maggiorenne in situazione di gravità

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO PROCEDURA PR02 - Audit Interni Edizione 1 Approvata dal Direttore della SC Medicina Legale Emessa dal Referente Aziendale per la Qualità

Dettagli

1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE

1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE LA GESTIONE ATTUALE 1 LA GESTIONE INTEGRATA 2 specialisti famiglia e associazioni centro diabetologico centro diabetologico medico di base medico di base persona con diabete specialisti famiglia e associazioni

Dettagli

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

Direttive Anticipate di Trattamento esperienza sul campo nella realtà di Pisa. Paolo Malacarne Rianimazione Ospedale Pisa

Direttive Anticipate di Trattamento esperienza sul campo nella realtà di Pisa. Paolo Malacarne Rianimazione Ospedale Pisa Direttive Anticipate di Trattamento esperienza sul campo nella realtà di Pisa Paolo Malacarne Rianimazione Ospedale Pisa D.A.T. Provincia di Pisa Come è nata l idea e come è stata concretizzata Come è

Dettagli

DOMANDA PERMESSI ART. 33 LEGGE 104/92

DOMANDA PERMESSI ART. 33 LEGGE 104/92 DOMANDA PERMESSI ART. 33 LEGGE 104/92 DATI RELATIVI AL RICHIEDENTE COGNOME NOME data nascita RESIDENZA Via Tel. QUALIFICA Sede di servizio Tel. Tempo pieno part-time % MODALITA DI FRUIZIONE: 3 GIORNI 18

Dettagli

L affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali

L affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali L affido in Italia: dalle prime esperienze all attuale normativa giuridica L affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali Interventi della dott.ssa Barbara Montisci,, Giudice Onorario del T.M.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ; Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL COMITATO TECNICO DI CERTIFICAZIONE

REGOLAMENTO PER IL COMITATO TECNICO DI CERTIFICAZIONE Pagina 1 di 5 Revisione Data Descrizione Redazione Approvazione Pagina 2 di 5 Indice 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Costituzione e funzionamento del Comitato di Certificazione

Dettagli

NOTA INFORMATIVA SUGLI ACCERTAMENTI DI ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA PER I LAVORATORI

NOTA INFORMATIVA SUGLI ACCERTAMENTI DI ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA PER I LAVORATORI NOTA INFORMATIVA SUGLI ACCERTAMENTI DI ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA PER I LAVORATORI Premessa La presente informarla che, sulla base delle recenti normative (Schema di intesa 1 in materia di accertamenti

Dettagli

PARTE PRIMA. Leggi e regolamenti regionali IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA LA SEGUENTE LEGGE:

PARTE PRIMA. Leggi e regolamenti regionali IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA LA SEGUENTE LEGGE: 15656 PARTE PRIMA Leggi e regolamenti regionali LEGGE REGIONALE 29 marzo 2016, n. 4 Consiglio sanitario regionale. IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA LA SEGUENTE

Dettagli

Città di Ispica Prov. di Ragusa

Città di Ispica Prov. di Ragusa Città di Ispica Prov. di Ragusa REGOLAMENTO SULL AFFIDO FAMILIARE DI MINORI Art. 1 L amministrazione comunale attua l affidamento familiare allo scopo di garantire al minore le condizioni migliori per

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE

AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE Convenzione tra l Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari e il Comune di Monastir per la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro D. Lgs. n. 81/08.

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI PAVIA

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI PAVIA AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI PAVIA Sede Legale: Viale Repubblica, 34-27100 PAVIA Tel. 0382 530596 - Telefax 0382 531174 www.ospedali.pavia.it REGOLAMENTO DELL AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

Simposio LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA Gruppo di studio SIGG. Dichiarazioni anticipate di trattamento R. Pegoraro

Simposio LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA Gruppo di studio SIGG. Dichiarazioni anticipate di trattamento R. Pegoraro Simposio LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA Gruppo di studio SIGG Dichiarazioni anticipate di trattamento R. Pegoraro CONVENZIONE SUI DIRITTI UMANI E LA BIOMEDICINA (CONVENZIONE DI OVIEDO, 4 aprile

Dettagli

30.03.2016. REV. 2016/00 Pag. 1 di 5

30.03.2016. REV. 2016/00 Pag. 1 di 5 REV. 2016/00 Pag. 1 di 5 PROCEDURA 10 GESTIONE DEI RAPPORTI CONSULENZIALI INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA

Dettagli

Registro Nazionale Professionale delle Imprese Idrauliche ed Elettriche

Registro Nazionale Professionale delle Imprese Idrauliche ed Elettriche Premessa al REGOLAMENTO Il 22 novembre 2014 le Associazioni A.B.I., A.C.T.I.F., AFI. GE., AFI.T., A.I.M.I., L.A.A. e U.P.I.L.G., hanno dato vita al Registro Nazionale Professionale delle, Associazione

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali

- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali - 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE Capo I Finalità e disposizioni generali Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 (Finalità) (Definizioni) (Pianificazione regionale) (Campagne di informazione)

Dettagli

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni:

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni: IMPORTANTI NOVITA PER CHI DEVE APRIRE UNO STUDIO PROFESSIONALE Legge regionale n. 10 del 21.07.2006 AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO DI ATTIVITA SANITARIE. La Legge Regionale n. 10 del 21.07.2006 ha provveduto

Dettagli

Alessandro Greppi Via dei Mille 27 23876 Monticello B.za (LC) www.issgreppi.gov.it

Alessandro Greppi Via dei Mille 27 23876 Monticello B.za (LC) www.issgreppi.gov.it PROGETTO FORMATIVO INDIVIDUALE PER TIROCINIO ESTIVO DI ORIENTAMENTO a.s. 2015/2016 (Convenzione n. del ) TIROCINANTE Nome e cognome Nato a Data di nascita Codice Fiscale Residenza Domicilio (solo se diverso

Dettagli

La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08. HSR Resnati spa

La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08. HSR Resnati spa La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08 HSR Resnati spa dott. Rino Donghi 29 novembre 2008 Premessa Il dlgs 81/08 del 29 aprile 08, in particolare agli artt. 25, 38 e 41,

Dettagli

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE 2000 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 86 del 29 settembre ARTICOLO 1 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affido è disposto dal Comune, o chi da esso delegato, in

Dettagli

RISOLUZIONE N. 90 /E

RISOLUZIONE N. 90 /E RISOLUZIONE N. 90 /E Direzione Centrale Normativa Roma, 17 ottobre 2014 OGGETTO: Interpello Acquisto per usucapione di beni immobili Applicabilità delle agevolazioni prima casa. Con l interpello in esame,

Dettagli

COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania. Regolamento per l affidamento familiare dei minori

COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania. Regolamento per l affidamento familiare dei minori COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania Regolamento per l affidamento familiare dei minori Adottato con deliberazione consiliare n 41 del 16/03/2000 COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania Regolamento per

Dettagli

INFORMATIVA AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI E SENSIBILI CON DOSSIER SANITARIO ELETTRONICO (DSE) E/O CON FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO (FSE)

INFORMATIVA AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI E SENSIBILI CON DOSSIER SANITARIO ELETTRONICO (DSE) E/O CON FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO (FSE) Sede legale: Via G. Cusmano, 24 90141 PALERMO C.F. e P. I.V.A.: 05841760829 INFORMATIVA AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI E SENSIBILI CON DOSSIER SANITARIO ELETTRONICO (DSE) E/O CON FASCICOLO SANITARIO

Dettagli

Reg. 80 Bis n 460 I L R E T T O R E D E C R E T A :

Reg. 80 Bis n 460 I L R E T T O R E D E C R E T A : Reg. 80 Bis n 460 I L R E T T O R E RICHIAMATO lo Statuto ed il Regolamento di Ateneo; RICHIAMATA la delibera n 491/29121 assunta dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 20.07.2011 con la quale

Dettagli

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base Prof. A. Mistretta Il medico di medicina generale (MMG) Garantisce l assistenza sanitaria Si assicura di promuovere e salvaguardare la salute in un rapporto

Dettagli

organizzazione sanitaria

organizzazione sanitaria Progetto Partecipasalute Modulo A 19-20 marzo I comitati etici: cosa sono e a cosa servono? organizzazione sanitaria Dr. Saverio Santachiara Segretario del Comitato Etico Provinciale di Modena D.L. 24/06/2003

Dettagli

INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it

INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it redatto ai sensi del decreto legislativo n 196/2003 2 GENNAIO 2014 documento pubblico 1 PREMESSA 3 SEZIONE

Dettagli

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP ISTITUTO COMPRENSIVO E. CURTI GEMONIO Pagina 1 di 6 GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Entro i termini e i criteri previsti dalla legge, sulla base del numero di

Dettagli

PCO INSERIMENTO IN CENTRO DIURNO

PCO INSERIMENTO IN CENTRO DIURNO PCO INSERIMENTO IN CENTRO DIURNO Edizione 2009 INSERIMENTI IN CENTRO DIURNO Il Centro Diurno è una struttura semiresidenziale con funzioni terapeutico riabilitative, collocata nel contesto territoriale.

Dettagli

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI...

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... 2 5 RESPONSABILITA... 2 5.3 DESTINATARIO DELLA DOCUMENTAZIONE... 3 6 PROCEDURA... 3 6.1

Dettagli

Ticino. Legge. Ticino : Legge

Ticino. Legge. Ticino : Legge Ticino : Legge Ticino Legge LS Legge sulla promozione della salute e il coordinamento sanitario, del 18 aprile 1989, Versione in vigore dal 27.01.2009, http://www.lexfind.ch/dta/14333/4/185.htm. Agopunturista

Dettagli

1. La presente legge, tenendo conto dei princìpi di cui agli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione:

1. La presente legge, tenendo conto dei princìpi di cui agli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione: Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento Art. 1. (Tutela della vita e della salute) 1. La presente legge, tenendo conto dei princìpi

Dettagli

DETERMINAZIONE. Estensore CAPRARI CARLO. Responsabile del procedimento CARLO CAPRARI. Responsabile dell' Area O. GUGLIELMINO

DETERMINAZIONE. Estensore CAPRARI CARLO. Responsabile del procedimento CARLO CAPRARI. Responsabile dell' Area O. GUGLIELMINO REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: LAVORO AFFARI GENERALI DETERMINAZIONE N. G07055 del 14/05/2014 Proposta n. 8233 del 08/05/2014 Oggetto: Rettifica dell'allegato 2 "Modello - Progetto formativo"

Dettagli

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REVISIONE DATA 0 15.06.2004

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

DECRETO 14 febbraio 1997 ( Gazz. Uff. n. 58 11 marzo 1997 )

DECRETO 14 febbraio 1997 ( Gazz. Uff. n. 58 11 marzo 1997 ) DECRETO 14 febbraio 1997 ( Gazz. Uff. n. 58 11 marzo 1997 ) Determinazione del tipo, modalità e periodicità del controllo di qualità da parte del fisico specialista o dell esperto qualificato delle apparecchiature

Dettagli

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare

Dettagli

DISTRETTO SOCIO SANITARIO 18 (PATERNO -BELPASSO-RAGALNA-ASL 3)

DISTRETTO SOCIO SANITARIO 18 (PATERNO -BELPASSO-RAGALNA-ASL 3) DISTRETTO SOCIO SANITARIO 18 (PATERNO -BELPASSO-RAGALNA-ASL 3) Allegato alla deliberazione consiliare n. 04 del 7 febbraio 2007 ART. 1 DEFINIZIONE DI AFFIDAMENTO FAMILIARE 1. L affidamento familiare è

Dettagli

L AUTOCERTIFICAZIONE. 1) Dichiarazione sostitutiva di certificazione. Che cos è. Cosa possiamo dichiarare

L AUTOCERTIFICAZIONE. 1) Dichiarazione sostitutiva di certificazione. Che cos è. Cosa possiamo dichiarare L AUTOCERTIFICAZIONE 1) Dichiarazione sostitutiva di certificazione 2) Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ------------------------------------------ 1) Dichiarazione sostitutiva di certificazione

Dettagli

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.)

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) Disposizioni per la prevenzione e la cura dell Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative legate all invecchiamento e per il sostegno delle

Dettagli

UNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma

UNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma UNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma OSPEDALE COTTOLENGO - Torino Corso di Laurea in Infermieristica Corso infermieri guida di tirocinio novembre 2014

Dettagli

MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO

MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2011/24/UE Dipartimento della Programmazione e del Servizio Sanitario Nazionale Direzione Generale della Programmazione

Dettagli

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE E LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA (cd. TESTAMENTI BIOLOGICI)

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE E LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA (cd. TESTAMENTI BIOLOGICI) REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE E LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA (cd. TESTAMENTI BIOLOGICI) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 27.. del 4 maggio 2015 INDICE

Dettagli

1. DISTRIBUZIONE Datore di Lavoro Direzione RSPP Responsabile Ufficio Tecnico Responsabile Ufficio Ragioneria (Ufficio Personale) Ufficio Segreteria

1. DISTRIBUZIONE Datore di Lavoro Direzione RSPP Responsabile Ufficio Tecnico Responsabile Ufficio Ragioneria (Ufficio Personale) Ufficio Segreteria Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Procedura Gestione dei documenti e del 06/05/2013 1. DISTRIBUZIONE Datore

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA PROVINCIA DI MANTOVA Servizio Protezione Civile REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI

Dettagli

Città di Nichelino Provincia di Torino. Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici. al fine dell iscrizione nell Elenco speciale

Città di Nichelino Provincia di Torino. Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici. al fine dell iscrizione nell Elenco speciale Città di Nichelino Provincia di Torino Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici al fine dell iscrizione nell Elenco speciale Approvato dal Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Torino il 29.4.2014

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli