Corso di Analisi Statistica per le Imprese (9 CFU) Prof. L. Neri a.a
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- Niccolina Pagani
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1 Corso di Analisi Statistica per le Imprese (9 CFU) Prof. L. Neri a.a
2 Riepilogo di alcuni concetti base Concetti di base: unità e collettivo statistico; popolazione e campione; caratteri e modalità Acquisizione dei dati Matrice dei dati Utilizzo della statistica nei processi decisionali 2
3 Il caso di studio Un azienda internazionale che produce e vende abbigliamento tendenza giovane (donna, uomo, bambino, accessori) è presente già in Campania e decide di espandere la propria attività aprendo nuovi punti vendita in altre città italiane Per tale espansione l azienda ha bisogno del finanziamento da parte di una banca per acquisti di immobili (nuove sedi) e di attrezzature 3
4 I manager dell azienda devono predisporre dei documenti da fornire alla banca Servono quindi dei DATI riguardanti lo stato di salute dell azienda Si hanno: i dati di bilancio, L obiettivo informazioni relative ai punti vendita già operativi in Campania (ricavi e costi, numero di addetti, ubicazione del punto vendita, informazioni sul responsabile del punto vendita, se il punto vendita effettua vendite on-line) 4
5 L uso della statistica Si usa la statistica per fornire una rappresentazione adeguata dei dati sotto forma di tabelle e/o grafici e per sintetizzarli con indicatori caratteristici La statistica come strumento per conoscere le caratteristiche di un fenomeno collettivo (lo stato di salute dell intera azienda) 5
6 Matrice dei dati Punti vendita Ricavi Costi Num. Addetti Ubicazione Genere respons. Vendita On-line R.O centro maschio si periferia maschio si semicentro femmina no periferia femmina no centro maschio no centro maschio no periferia maschio no semicentro femmina no centro femmina si 140 6
7 Concetti di base La matrice dei dati è il modo in cui sono organizzati i dati (righe:unità statistiche, colonne: caratteri) L unità statistica rappresenta l unità elementare di osservazione L insieme di tutte le unità statistiche costituisce il collettivo statistico Il carattere è ciò che rileviamo su ogni unità statistica La modalità del carattere è il modo (intensità o attributo) in cui il carattere si manifesta 7
8 In riferimento all esempio La tabella rettangolare (unità x caratteri) è la matrice di dati L unità statistica è il singolo punto vendita Il collettivo statistico è costituito da tutti i punti vendita dell azienda I caratteri sono i ricavi, i costi, il numero di addetti ecc.. Le modalità sono i valori o gli attributi con cui si manifesta ogni carattere. Ad esempio, il carattere genere del responsabile del punto vendita ha due modalità: maschio e femmina 8
9 Domande di autovalutazione Da quante osservazioni è composta la matrice dei dati? Quali sono i caratteri rilevati? Quali sono le modalità con cui si manifesta il carattere VENDITA ON-LINE? 9
10 Domande di autovalutazione Nel punto vendita n. 2 lavorano 6 addetti L unità statistica è Il carattere rilevato è La modalità osservata è Il responsabile del punto vendita n. 9 è una donna Il carattere è 10
11 Variabilità di un carattere Il carattere che si studia deve avere la proprietà di manifestarsi con differenti modalità nel collettivo Variabilità = Attitudine ad assumere differenti modalità Se tutti i punti vendita dell esempio fossero ubicati nel centro città, non avrebbe senso servirsi della statistica per studiare il carattere ubicazione 11
12 Classificazione dei caratteri statistici 1 Carattere qualitativo: le modalità del carattere si esprimono tramite attributi Sconnesso o su scala nominale (non esiste un ordine naturale delle modalità, ad esempio maschio / femmina per il carattere Genere ) Ordinato o su scala ordinale (esiste un ordine naturale delle modalità, ad esempio licenza elementare, licenza media ecc.. per il carattere Titolo di studio ) 12
13 Classificazione dei caratteri statistici 2 Carattere quantitativo: le modalità del carattere si esprimono tramite valori numerici (o intensità) Continuo (le modalità possono essere messe in corrispondenza biunivoca con un sottoinsieme dei numeri reali, ad esempio: ricavi e costi) Discreto (le modalità possono essere messe in corrispondenza biunivoca con un sottoinsieme di numeri naturali). Tipicamente riguardano conteggi, ad esempio numero di pezzi prodotti da una catena montaggio 13
14 Classificazione dei caratteri statistici 3 Alcune volte un carattere continuo può essere trattato come se fosse discreto a causa del metodo di misurazione (esempio: il PIL misurato in milioni di euro senza l uso di decimali) Un carattere quantitativo si dice trasferibile quando la sua intensità può essere trasferita da un unità all altra (esempi: reddito, fatturato) 14
15 Classificazione dei caratteri (autovalutazione) All uscita di una libreria, supponete di venire coinvolti in un sondaggio dove vi viene chiesto: Se avete comprato qualcosa Se sì, quanto avete speso (somma spesa) quanti libri avete acquistato (numero di libri) come avete pagato (mezzo di pagamento) Qual è la vostra condizione lavorativa (attività principale) Per ciascun carattere, stabilire se è qualitativo (nominale o ordinale) oppure quantitativo (discreto o continuo) 15
16 Classificazione dei caratteri (autovalutazione) Supponete che un cliente di una banca abbia fornito le seguenti informazioni per la richiesta di un mutuo per la casa: Spese mensili: 1427 euro Numero di impieghi negli ultimi 10 anni: 1 Reddito da lavoro annuale familiare: euro Stato civile: coniugato Numero di figli: 1 Residenza: Napoli Proprietà di altre case: no Per ciascun carattere, stabilire se è qualitativo (nominale o ordinale) oppure quantitativo (discreto o continuo) 16
17 Il collettivo statistico La scelta del collettivo statistico è dettata dall obiettivo dello studio Esempi: 1. Un manager di un azienda deve stabilire se la catena di montaggio di un certo processo produttivo che confeziona scatole regalo è conforme agli standard. Da cosa sarà costituito il suo collettivo statistico? 2. Il preside della facoltà di Economia vuole valutare l impatto dei laureati sul mercato del lavoro. Da cosa sarà costituito il suo collettivo statistico? 17
18 Popolazione e campione Il collettivo statistico può essere composto dall intera popolazione (o universo) di unità statistiche che interessa studiare oppure da un sottoinsieme di essa (campione) POPOLAZIONE CAMPIONE Si ricorre al campione per: Motivi economici Tempestività Controllo attendibilità informazioni Nel caso di natura distruttiva della misurazione 18
19 Popolazione e campione (esempi) Problema da affrontare Il preside vuole valutare il rendimento universitario degli iscritti alla Facoltà di Economia Si vuole conoscere l orientamento di voto in vista delle elezioni Un azienda per il Turismo vuole monitorare l offerta ricettiva locale Popolazione Tutti gli studenti iscritti alla Facoltà di Economia in un dato a.a. Tutti gli aventi diritto al voto alla data delle elezioni Tutti gli esercizi ricettivi (alberghi, campeggi, ) della zona Campione Un gruppo di (per esempio) 100 studenti della Facoltà di Economia Un gruppo di (diciamo) 1000 elettori Un gruppo di (ad esempio) 60 esercizi ricettivi locali 19
20 Popolazione e campione (esercizi di autovalutazione) 1. Un manager deve valutare la resistenza delle lampadine prodotte in un determinato processo produttivo. A questo scopo, il collettivo statistico di lampadine sarà l intera popolazione di lampadine prodotte oppure un campione di esse? Perché? 2. Nell esempio base, i dati che il manager presenterà alla banca saranno riferiti all intera popolazione di punti vendita dell azienda o solo ad un campione di essi? Perché? 20
21 Statistica descrittiva Insieme di metodi per rappresentare e interpretare un insieme di dati con lo scopo di descriverne e sintetizzarne le caratteristiche 21
22 Statistica descrittiva (esempio) Il responsabile delle vendite di un azienda analizza le vendite mensili di un prodotto L andamento temporale è evidenziato da una rappresentazione grafica Un indicazione sintetica dell intensità del fenomeno è data dal valore medio
23 Statistica inferenziale Metodi che consentono di stimare una caratteristica (parametro) della popolazione e di prendere decisioni sulla popolazione basandosi sull osservazione del campione 23
24 Statistica inferenziale (esempio) Un azienda è interessata ad acquistare uno spazio pubblicitario sulla home page di un sito web Vuole conoscere la durata media del collegamento degli utenti che accedono a quel sito perché la decisione (se acquistare lo spazio o no) è legata al parametro durata media Da un campione di accessi al sito si calcola la durata media, il risultato si estende all intera popolazione
25 Utilizzo della statistica per prendere decisioni Per prendere decisioni, anche in condizioni di incertezza, si usa la statistica Spesso le decisioni sono basate su informazioni incomplete e quindi si tratta di prendere decisioni in condizioni di incertezza Al momento della decisione non possiamo essere sicuri del comportamento dei vari fattori che influenzeranno gli esiti delle alternative possibili (si usa la teoria della probabilità) 25
26 Utilizzo della statistica (esempio) Un investitore finanziario deve decidere come diversificare il proprio portafoglio senza sapere con certezza quale sarà la tendenza dei mercati delle azioni, delle obbligazioni o di altri strumenti finanziari Può ricorrere alla statistica per capire le fluttuazioni del mercato sfruttando la conoscenza sull andamento osservato nel passato e scegliere tra le diverse forme di investimento 26
27 Utilizzo della statistica (esempio) Un dirigente marketing prevede di potenziare le vendite on-line dei prodotti della propria azienda perché ritiene (ma non ne ha la certezza) che i ricavi di tali vendite possano aumentare almeno del 20% A questo scopo può sollecitare una ricerca per avere informazioni su gusti, comportamento d acquisto e dati sociodemografici degli acquirenti on-line 27
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