PERCORSO DIDATTICO DI OTTICA GEOMETRICA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PERCORSO DIDATTICO DI OTTICA GEOMETRICA"

Transcript

1 PERCORSO DIDATTICO DI OTTICA GEOMETRICA Tipo di scuola e classe: Liceo Scientifico, classe II Nodi concettuali: riflessione della luce; rifrazione della luce, riflessione totale, rifrazione attraverso una lastra a facce piane e parallele; lenti sottili convergenti e divergenti e immagini da esse formate, equazione delle lenti sottili; combinazioni di lenti: il cannocchiale galileiano. Prerequisiti: semplici concetti di cinematica: spazio, velocità; semplici concetti di geometria euclidea: angolo, angolo retto, rette, rette incidenti, rette perpendicolari; funzioni circolari: seno, coseno, tangente; risoluzione di triangoli rettangoli mediante l uso della trigonometria. Tempi di svolgimento percorso: Cinque fasi per un totale di 6 ore: 1. Progettazione del cannocchiale galileiano e determinazione della distanza focale della lente obiettiva (1 ora) 2. Costruzione del cannocchiale galileiano (1 ora) 3. Introduzione storica all ottica geometrica, esperienze di laboratorio e formalizzazione delle leggi di riflessione e di rifrazione della luce (2 ore) 4. Attività di gruppo e formalizzazione della teoria delle lenti sottili (1 ora) 5. Attività di gruppo sulla formazione dell immagine di un cannocchiale galileiano (1 ora) Obiettivi: saper descrivere il fenomeno della rifrazione della luce, comprenderne le leggi e saperle applicare in esperienze di laboratorio o in situazioni problematiche; comprendere cosa succede quando la luce attraversa una lastra a facce piane e parallele e saper giustificare quanto osservato sperimentalmente; saper determinare il tipo di immagine prodotta da una lente, comprendere la legge delle lenti sottili e saperla applicare in esperienze di laboratorio o in situazioni problematiche; comprendere le caratteristiche principali di uno strumento ottico (il cannocchiale galileiano) e il suo funzionamento. Metodologie e strumenti: Lavoro a gruppi (Fasi 3, 4, 5) Lezione interattiva (Tutte le fasi) Attività di laboratorio (Fasi 1 e 2) Discussione (Tutte le fasi)

2 Descrizione attività: 1. Progettazione del cannocchiale galileiano e determinazione della distanza focale della lente obiettiva (1 ora) Nella prima fase del percorso didattico vengono spiegate agli studenti quali sono le caratteristiche di un cannocchiale galileiano e quali materiali sono necessari per costruirne uno artigianalmente. (Vedi Allegato Progettazione e costruzione di un cannocchiale galileiano) 2. Costruzione del cannocchiale galileiano (1 ora) Nella seconda fase del percorso didattico si procede alla costruzione del cannocchiale galileiano. (Vedi Allegato Progettazione e costruzione di un cannocchiale galileiano) 3. Introduzione storica all ottica geometrica, esperienze di laboratorio e formalizzazione delle leggi di riflessione e di rifrazione della luce (2 ore) Dopo aver costruito il cannocchiale, si procede alla formalizzazione della teoria ad esso soggiacente, partendo da un introduzione storica all ottica geometrica. (Vedi Slides Lezione 1 in allegato) Le prime teorie sulla propagazione della luce risalgono a Pitagora (VI secolo a.c.), il quale sosteneva che l'occhio inviasse raggi visuali rettilinei per esplorare l'ambiente esterno. L opinione contraria era invece sostenuta dagli atomisti e in particolare da Democrito (V secolo a.c.): la loro teoria consisteva in simulacri emessi dagli oggetti e ricevuti dall'occhio. Sostenitore della teoria pitagorica era Euclide (IV secolo a.c.) che pubblicò l opera Ottica, nella quale spiega le leggi della riflessione della luce, dando di fatto vita all'ottica geometrica, cioè a quella branca dell ottica che studia la propagazione della luce ipotizzando che essa avvenga lungo linee rette. L ottica geometrica si sviluppa nei secoli successivi sia nel mondo occidentale sia in quello islamico, ma solo nel XVII secolo si giunge ad una sua formalizzazione teorica grazie a Johannes Kepler (1571-

3 1630) che, nel 1604, pubblica quello che può essere considerato il primo trattato di ottica geometrica, il Paralipomena ad Vitellionem; nella Dioptrice (1610) si occupa invece della teoria delle lenti e definisce la struttura di un cannocchiale composto da due lenti convergenti, che è oggi noto come cannocchiale kepleriano o astronomico. L anno precedente Galileo Galilei aveva costruito il suo primo cannocchiale (paragrafo 2.1). Nel 1619 Willebrord Snell ( ) giunge sperimentalmente alle leggi sulla rifrazione della luce; René Descartes ( ) deriva indipendentemente tali leggi in termini di funzioni sinusoidali nel suo trattato Discorso sul metodo del 1637 e le utilizza per risolvere diversi problemi di ottica: per questo motivo le leggi della rifrazione vengono anche dette leggi di Snell-Descartes o più semplicemente leggi di Snell. Le leggi della riflessione Ogni volta in cui un raggio di luce incontra una superficie liscia e levigata (ad esempio uno specchio) la luce viene riflessa nel mezzo da cui proveniva: tale fenomeno è detto riflessione della luce. Il comportamento del raggio che incide sulla superficie (raggio incidente) e del raggio riflesso dalla superficie sono regolati dalle leggi della riflessione: 1. il raggio incidente, il raggio riflesso e la normale alla superficie riflettente nel punto di incidenza giacciono tutti sullo stesso piano; Raggio incidente Raggio riflesso 2. l angolo di incidenza è uguale all angolo di riflessione:. Esperienza di laboratorio: la riflessione della luce Materiale occorrente: lavagna ottica un puntatore laser uno specchio piano un goniometro Facendo incidere il puntatore laser sulla superficie di uno specchio piano con diversi angoli di incidenza, gli studenti, a gruppi di quattro persone, hanno verificato sperimentalmente che l angolo di riflessione è uguale all angolo di incidenza.

4 Misura degli angoli di incidenza e di riflessione La scheda dell attività è riportata negli allegati (Scheda Attività 1). Leggi della rifrazione della luce Quando un raggio di luce colpisce la superficie di separazione tra due materiali trasparenti, in genere si divide in due parti: una parte viene riflessa nel mezzo dal quale proveniva la luce, formando un angolo di riflessione pari all angolo di incidenza, e una parte si propaga nell altro mezzo oltre la superficie di separazione. Questo fenomeno viene detto rifrazione della luce e si verifica perché la velocità della luce (che nel vuoto ha valore costante pari a ) dipende dal mezzo nel quale sta viaggiando. Per esempio, se la luce si propaga nell acqua, la sua velocità si riduce di un fattore pari a 1,33. In generale, la velocità della luce in un dato mezzo è inversamente proporzionale all indice di rifrazione di quel mezzo: Pertanto, l indice di rifrazione di qualsiasi materiale è sempre maggiore di 1. Il comportamento del raggio che incide sulla superficie (raggio incidente) e del raggio che si propaga nel secondo mezzo (raggio rifratto) sono regolati dalle leggi della rifrazione: 1. il raggio incidente, il raggio rifratto e la normale alla superficie di separazione dei due mezzi nel punto di incidenza giacciono tutti sullo stesso piano; Raggio incidente Raggio riflesso 2. vale la legge di Snell:, dove e sono, rispettivamente, l indice di rifrazione del mezzo 1 e del mezzo 2, è l angolo di incidenza e è l angolo di rifrazione. Raggio rifratto

5 Esperienza di laboratorio: determinazione dell indice di rifrazione del plexiglass Materiale occorrente: lavagna ottica un puntatore laser un blocco di plexiglass un goniometro Facendo incidere il puntatore laser sulla superficie del blocco di plexiglass con diversi angoli di incidenza, misurando ogni volta il corrispondente angolo di rifrazione e utilizzando la legge di Snell ( perché il primo mezzo è l aria) gli studenti, a gruppi di quattro persone, hanno ricavato sperimentalmente l indice di rifrazione medio del plexiglass. Il risultato atteso è. Determinazione dell indice di rifrazione del plexiglass La scheda dell attività è riportata in allegato (Scheda Attività 2). Dopo l esperienza di laboratorio è stata utilizzata un applet Geogebra per simulare il comportamento del raggio rifratto al variare dell angolo di incidenza e al variare degli indici di rifrazione dei mezzi considerati. (allegato Applet GeoGebra: rifrazione). Applet GeoGebra

6 Esperienza di laboratorio: la rifrazione attraverso una lastra (Vedi Slides Lezione 2 in allegato) Materiale occorrente: lavagna ottica un puntatore laser una lastra di vetro un goniometro Facendo incidere il puntatore laser sulla superficie di una lastra di vetro con diversi angoli di incidenza, gli studenti, a gruppi di quattro persone, hanno trovato sperimentalmente che l angolo formato dal raggio che emerge dalla lastra è pari all angolo con cui il raggio incide sulla lastra. Misura dell angolo formato dal raggio incidente e dal raggio emergente Una volta determinato sperimentalmente che, si è chiesto agli studenti di provare a dimostrare questa congettura, utilizzando la legge di Snell e il disegno mostrato nella figura seguente. FDisegno utilizzato per dimostrare la congettura La scheda dell attività è riportata in allegato (Scheda Attività 3).

7 4. Attività di gruppo e formalizzazione della teoria delle lenti sottili (1 ora) (Vedi Slides Lezione 3 in allegato) Dopo aver ricordato che cos è una lente e in particolare cos è una lente convergente e che cos è una lente divergente, si passa ad analizzare il tipo di immagine formata da una lente. Una lente produce un immagine reale se l oggetto e l immagine prodotta dalla lente si trovano da parti opposte rispetto ad essa; virtuale se l oggetto e l immagine si trovano dalla stessa parte rispetto alla lente; diritta se l oggetto e l immagine stanno dalla stessa parte rispetto all asse ottico; virtuale se l oggetto e l immagine si trovano da parti opposte rispetto all asse ottico; ingrandita se l immagine è più grande dell oggetto; rimpicciolita se l immagine è più piccola dell oggetto. Si procede dunque a determinare graficamente il tipo di immagine prodotta da una lente convergente e da una lente divergente, usando il diagramma dei raggi. Diagramma dei raggi per una lente convergente Diagramma dei raggi per una lente divergente La scheda dell attività è riportata in allegato (Scheda Attività 4 e 5).

8 Il tipo di immagine prodotta da una lente convergente dipende dalla distanza a cui è posto l oggetto: se l oggetto è posto ad una distanza rispetto alla lente maggiore del doppio della distanza focale si ottiene un immagine reale, capovolta e rimpicciolita; se l oggetto è posto ad una distanza rispetto alla lente compresa tra la distanza focale e il doppio della distanza focale si ottiene un immagine reale, capovolta e ingrandita; se l oggetto è posto tra il fuoco e la lente si ottiene un immagine virtuale, diritta e ingrandita. Il tipo di immagine prodotta da una lente divergente è invece sempre un immagine virtuale, diritta e rimpicciolita, qualsiasi sia la distanza dell oggetto dalla lente. Dopo aver determinato graficamente il tipo di immagine, si utilizza un applet Geogebra (allegato Applet GeoGebra: lente convergente e lente divergente) per simulare il tipo di immagine che si ottiene utilizzando una lente convergente e una lente divergente rispettivamente. A destra applet Geogebra che simula una lente convergente; a sinistra applet Geogebra che simula una lente divergente Indicata con la distanza di un oggetto da una lente, con la distanza dell immagine dalla lente e con la distanza focale della lente, e posto per convenzione se se l oggetto è posto a sinistra della lente, se se l oggetto è posto a destra della lente, se se l immagine si forma dalla parte opposta rispetto alla lente (cioè se l immagine è reale), se se l immagine si forma dalla stessa parte rispetto alla lente (cioè se l immagine è virtuale), se la lente è convergente, se la lente è divergente, gli studenti hanno verificato che, qualsiasi sia il tipo di lente, è sempre uguale, nei limiti dell errore, a (Scheda Attività 4 e 5). Questa osservazione permette di introdurre l equazione delle lenti sottili che può essere dimostrata utilizzando la similitudine di triangoli rettangoli.

9 Uso della similitudine di triangoli rettangoli per dimostrare l equazione delle lenti sottili Il rapporto è detto ingrandimento di una lente sottile e l immagine prodotta dalla lente si dice diritta se, capovolta se, ingrandita se, rimpicciolita se. 5. Attività di gruppo sulla formazione dell immagine di un cannocchiale galileiano (1 ora) (Vedi Slides Lezione 4 in allegato) Nell ultima fase del percorso didattico si procede a determinare graficamente il tipo di immagine prodotta da un cannocchiale galileiano. (Vedi Scheda Attività 6) Il tipo di immagine prodotta da un cannocchiale galileiano è un immagine virtuale, diritta e rimpicciolita. Il cannocchiale, infatti, non ingrandisce gli oggetti; per esempio, l immagine della luna vista attraverso un cannocchiale è molto più piccola della luna stessa. Però il cannocchiale crea un immagine che è molto più vicina al nostro occhio rispetto all oggetto osservato. Ciò permette di vedere la luna sotto un angolo maggiore rispetto all angolo che si misurerebbe guardando la luna ad occhio nudo e, quindi, di vedere più dettagli. Dopo aver determinato graficamente il tipo di immagine, si può utilizzare un applet Geogebra per simulare il tipo di immagine che si ottiene utilizzando un cannocchiale galileiano (allegato Applet GeoGebra: cannocchiale).

10 Applet Geogebra che simula un cannocchiale galileiano Valutazione: Prova di verifica sommativa alla fine del percorso didattico, della durata di un ora, costituita da nove quesiti e sei esercizi (Vedi allegato Verifica) Allegati: Progettazione e costruzione di un cannocchiale galileiano Slides Lezione 1 Scheda Attività 1 Scheda Attività 2 Applet GeoGebra: rifrazione Slides Lezione 2 Scheda Attività 3 Slides Lezione 3 Applet GeoGebra: lente convergente Applet GeoGebra: lente divergente Scheda Attività 4 Scheda Attività 5 Slides Lezione 4 Applet GeoGebra: cannocchiale Scheda Attività 6 Verifica

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica Progetto Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Antonio Maggio

Dettagli

Laboratorio per il corso Scienza dei Materiali II

Laboratorio per il corso Scienza dei Materiali II UNIVERSITÀ DI CAMERINO Corso di Laurea Triennale in Fisica Indirizzo Tecnologie per l Innovazione Laboratorio per il corso Scienza dei Materiali II a.a. 2009-2010 Docente: E-mail: Euro Sampaolesi eurosampaoesi@alice.it

Dettagli

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Parte teorica Fenomenologia di base La luce che attraversa una finestra, un foro, una fenditura,

Dettagli

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica Progetto Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Antonio Maggio

Dettagli

Lo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini)

Lo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini) Lo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini) 1) Che cos è? Lo spessivetro è uno strumento (brevettato dalla ditta Saint Gobain) dal funzionamento piuttosto semplice che permette di misurare lo spessore

Dettagli

Lenti sottili/1. Menisco convergente. Menisco divergente. Piano convessa. Piano concava. Biconcava. Biconvessa. G. Costabile

Lenti sottili/1. Menisco convergente. Menisco divergente. Piano convessa. Piano concava. Biconcava. Biconvessa. G. Costabile Lenti sottili/1 La lente è un sistema ottico costituito da un pezzo di materiale trasparente omogeneo (vetro, policarbonato, quarzo, fluorite,...) limitato da due calotte sferiche (o, più generalmente,

Dettagli

28/05/2009. La luce e le sue illusioni ottiche

28/05/2009. La luce e le sue illusioni ottiche La luce e le sue illusioni ottiche Cosa si intende per raggio luminoso? Immagina di osservare ad una distanza abbastanza elevata una sorgente di luce... il fronte d onda potrà esser approssimato ad un

Dettagli

Fisica II - CdL Chimica. Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici

Fisica II - CdL Chimica. Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici Ottica geometrica In ottica geometrica si analizza la formazione di immagini assumendo che la luce si propaghi in modo rettilineo

Dettagli

OTTICA TORNA ALL'INDICE

OTTICA TORNA ALL'INDICE OTTICA TORNA ALL'INDICE La luce è energia che si propaga in linea retta da un corpo, sorgente, in tutto lo spazio ad esso circostante. Le direzioni di propagazione sono dei raggi che partono dal corpo

Dettagli

Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale...

Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale... IMMAGINI Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale... 9 Immagini - 1/11 Ottica geometrica È la branca dell ottica che

Dettagli

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE Fondo Sociale Europeo "Competenze per lo Sviluppo" Obiettivo C-Azione C1: Dall esperienza alla legge: la Fisica in Laboratorio Ottica geometrica Sommario 1) Cos è la luce

Dettagli

1 Introduzione 1. Ottica Geometrica

1 Introduzione 1. Ottica Geometrica 1 Introduzione 1 1 Introduzione Ottica Geometrica 1.1 Estratto Lo scopo di questa esperienza è quello di apprendere come la luce interagisce con elementi ottici quali le lenti, e come, in sequito alla

Dettagli

Radiazione elettromagnetica

Radiazione elettromagnetica Radiazione elettromagnetica Un onda e.m. e un onda trasversa cioe si propaga in direzione ortogonale alle perturbazioni ( campo elettrico e magnetico) che l hanno generata. Nel vuoto la velocita di propagazione

Dettagli

Lenti sottili: Definizione

Lenti sottili: Definizione Lenti sottili: Definizione La lente è un sistema ottico costituito da un pezzo di materiale trasparente omogeneo (vetro, policarbonato, quarzo, fluorite,...) limitato da due calotte sferiche (o, più generalmente,

Dettagli

PERCORSO DIDATTICO SULLE SUCCESSIONI NUMERICHE

PERCORSO DIDATTICO SULLE SUCCESSIONI NUMERICHE PERCORSO DIDATTICO SULLE SUCCESSIONI NUMERICHE Nuclei Fondanti: Relazioni e Funzioni, Geometria Tipo di scuola e classe: Liceo Scientifico, classe II Riferimenti alle Indicazioni Nazionali: OBIETTIVI SPECIFICI

Dettagli

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Teoria corpuscolare (Newton) Teoria ondulatoria: proposta già al tempo di Newton, ma scartata perchè

Dettagli

Ottica geometrica. L ottica geometrica tratta i. propagazione in linea retta e dei. rifrazione della luce.

Ottica geometrica. L ottica geometrica tratta i. propagazione in linea retta e dei. rifrazione della luce. Ottica geometrica L ottica geometrica tratta i fenomeni che si possono descrivere per mezzo della propagazione in linea retta e dei fenomeni di riflessione e la rifrazione della luce. L ottica geometrica

Dettagli

Specchio parabolico: MIRASCOPE. a cura di Pietro Pozzoli

Specchio parabolico: MIRASCOPE. a cura di Pietro Pozzoli Specchio parabolico: MIRASCOPE Proprietà coinvolte: Rifrazione dei raggi partenti dal fuoco lungo rette parallele all asse Focalizzazione dei raggi paralleli all asse sul fuoco PUNTO DI VISTA FISICO: Quali

Dettagli

LABORATORIO DI MACCHINE MATEMATICHE: SIMMETRIA ASSIALE

LABORATORIO DI MACCHINE MATEMATICHE: SIMMETRIA ASSIALE LABORATORIO DI MACCHINE MATEMATICHE: SIMMETRIA ASSIALE Anno Scolastico 20010/2011 Classe 1^C dell Istituto comprensivo G. Parini plesso Ghittoni di San Giorgio- Piacenza Docente della Classe : Paola Farroni

Dettagli

allora la retta di equazione x=c è asintoto (verticale) della funzione

allora la retta di equazione x=c è asintoto (verticale) della funzione 1)Cosa rappresenta il seguente limite e quale ne è il valore? E il limite del rapporto incrementale della funzione f(x)= con punto iniziale, al tendere a 0 dell incremento h. Il valore del limite può essere

Dettagli

Unità di Apprendimento: dalla propagazione della luce alle fibre ottiche

Unità di Apprendimento: dalla propagazione della luce alle fibre ottiche Università Cattolica del Sacro Cuore Sede di Brescia Scuola di Specializzazione per l Insegnamento Secondario Indirizzo Fisico Matematico Informatico Anno Accademico 2007-2008 Classe di abilitazione: A049

Dettagli

Prof. Gian Piero Pugliese Lezioni di Fisica

Prof. Gian Piero Pugliese Lezioni di Fisica Prof. Gian Piero Pugliese Lezioni di Fisica Il miraggio Fin dai tempi più remoti, il miraggio è stato un fenomeno che ha destano nell uomo paura e al tempo stesso meraviglia, proprio perché non conosciuto

Dettagli

Percorso multidisciplinare

Percorso multidisciplinare La luce Faremo degli esperimenti atti ad indagare la natura e le caratteristiche della luce ed esporremo le principali teorie che sono state elaborate su questo argomento dagli scienziati nel corso dei

Dettagli

Capitolo 2. Operazione di limite

Capitolo 2. Operazione di limite Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004 ESAME DI STAT DI LICE SCIENTIFIC CRS SPERIMENTALE P.N.I. 004 Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 0 quesiti in cui si articola il questionario. PRBLEMA Sia la curva d equazione: ke ove k e

Dettagli

Ottica fisiologica (2): sistemi ottici

Ottica fisiologica (2): sistemi ottici Ottica fisiologica (2): sistemi ottici Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it http://boccignone.di.unimi.it/pmp_2014.html

Dettagli

LICEO ARTISTICO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RIFERITA ALLA

LICEO ARTISTICO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RIFERITA ALLA Anno Scolastico 2014/15 LICEO ARTISTICO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RIFERITA ALLA DISCIPLINA : MATEMATICA PRIMO BIENNIO L asse matematico ha l obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze

Dettagli

Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2. Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09

Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2. Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09 Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2 Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09 24 febbraio 2015 1 Lunghezza d onda di un laser He-Ne 1.1 Scopo dell esperienza Lo scopo dell esperienza è quello di

Dettagli

- Formazione delle immagini per riflessione: specchio sferico

- Formazione delle immagini per riflessione: specchio sferico Ottica geometrica: - condizione di validità: o occorre conrontare la lunghezza d onda λ della luce e le dimensioni degli oggetti su cui la luce incide. Se λ è MINORE, valgono le leggi dell ottica geometrica.

Dettagli

Qual è la differenza fra la scala Celsius e la scala assoluta delle temperature?

Qual è la differenza fra la scala Celsius e la scala assoluta delle temperature? ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA DANIELE CRESPI Liceo Internazionale Classico e Linguistico VAPC02701R Liceo delle Scienze Umane VAPM027011 Via G. Carducci 4 21052 BUSTO ARSIZIO (VA) www.liceocrespi.it-tel.

Dettagli

Esecuzione: Ho indossato gli occhiali ( che funzionano come un prisma di vetro), quindi ho osservato una fonte di luce

Esecuzione: Ho indossato gli occhiali ( che funzionano come un prisma di vetro), quindi ho osservato una fonte di luce Esperimento 1: Dispersione della luce Materiali e strumenti: Occhiali speciali, luce Esecuzione: Ho indossato gli occhiali ( che funzionano come un prisma di vetro), quindi ho osservato una fonte di luce

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

Relazione attività in classe sul Teorema di Pitagora

Relazione attività in classe sul Teorema di Pitagora Relazione attività in classe sul Teorema di Pitagora Lez. 2/04. Prima Lezione A.S. 2011/2012 Insegnante: Siamo nel VI secolo a.c. in Grecia. In questo periodo visse Pitagora che nacque a Samo e vi restò

Dettagli

I quesiti di Matematica per la classe di concorso A059

I quesiti di Matematica per la classe di concorso A059 I quesiti di Matematica per la classe di concorso A059 Prof. Michelangelo Di Stasio Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei di Piedimonte Matese (CE) michelangelodistasio@tin.it SOMMARIO Si propone la

Dettagli

Programmazione Annuale LICEO ECONOMICO

Programmazione Annuale LICEO ECONOMICO Programmazione Annuale LICEO ECONOMICO Classe 3 STRUTTURA DELLA PROGRAMMAZIONE ANNUALE I QUADRIMESTRE - MODULO N. 1 STRUMENTI E MODELLI CAPITALIZZAZIONE SEMPLICE Sottomodulo 1 : STRUMENTI E MODELLI: FUNZIONI,

Dettagli

Fare scienza con il computer OTTICA - RIFRAZIONE IN MEZZI NON OMOGENEI. Giorgio Pastore (pastore@ts.infn.it) Maria Peressi (peressi@ts.infn.

Fare scienza con il computer OTTICA - RIFRAZIONE IN MEZZI NON OMOGENEI. Giorgio Pastore (pastore@ts.infn.it) Maria Peressi (peressi@ts.infn. Fare scienza con il computer OTTCA - RFRAZONE N MEZZ NON OMOGENE Giorgio Pastore (pastore@ts.infn.it) Maria Peressi (peressi@ts.infn.it) Universita degli Studi di Trieste Laboratorio nformatico Poropat

Dettagli

Teoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26

Teoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26 Indice L attività di recupero 6 Funzioni Teoria in sintesi 0 Obiettivo Ricerca del dominio e del codominio di funzioni note Obiettivo Ricerca del dominio di funzioni algebriche; scrittura del dominio Obiettivo

Dettagli

3 GRAFICI DI FUNZIONI

3 GRAFICI DI FUNZIONI 3 GRAFICI DI FUNZIONI Particolari sottoinsiemi di R che noi studieremo sono i grafici di funzioni. Il grafico di una funzione f (se non è specificato il dominio di definizione) è dato da {(x, y) : x dom

Dettagli

La propagazione della luce in una fibra ottica

La propagazione della luce in una fibra ottica La propagazione della luce in una fibra ottica La rifrazione della luce Consideriamo due mezzi trasparenti alla luce, separati da una superficie piana. Il primo mezzo ha indice di rifrazione n, il secondo

Dettagli

1.Visione_01 Ottica geometrica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona

1.Visione_01 Ottica geometrica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona 1.Visione_01 Ottica geometrica Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona Obiettivi Principi di refrazione delle lenti, indice di refrazione

Dettagli

La pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante

La pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante Riflettiamo sulla pista Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di specificazione - possiede capacità progettuale - è in grado di organizzare il proprio tempo e di costruire piani per

Dettagli

LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA

LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA La geometria operativa, contrariamente a quella descrittiva basata sulle regole per la rappresentazione delle forme geometriche, prende in considerazione lo spazio racchiuso

Dettagli

Consideriamo due polinomi

Consideriamo due polinomi Capitolo 3 Il luogo delle radici Consideriamo due polinomi N(z) = (z z 1 )(z z 2 )... (z z m ) D(z) = (z p 1 )(z p 2 )... (z p n ) della variabile complessa z con m < n. Nelle problematiche connesse al

Dettagli

OTTICA. Ottica geometrica. Riflessione e rifrazione

OTTICA. Ottica geometrica. Riflessione e rifrazione Ottica geometrica OTTICA Sappiamo che la luce è un onda elettromagnetica. Essa perciò può non propagarsi in linea retta, analogamente alle altre onde (p. es. quelle sonore). Però, come avviene per tutte

Dettagli

PICCOLI EINSTEIN. Il liceo Einstein apre le porte dei propri laboratori per le classi delle scuole medie

PICCOLI EINSTEIN. Il liceo Einstein apre le porte dei propri laboratori per le classi delle scuole medie PICCOLI EINSTEIN Il liceo Einstein apre le porte dei propri laboratori per le classi delle scuole medie DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Il liceo scientifico Einstein, sito in via Pacini 28, propone alle singole

Dettagli

A.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA D ISTITUTO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA

A.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA D ISTITUTO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1 grado San Giovanni Teatino (CH) CURRICOLO A.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI Sviluppa

Dettagli

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE EDITH STEIN.

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE EDITH STEIN. PIANO DI LAVORO DELLA DISCIPLINA: FISICA CLASSI: SECONDE CORSO: LICEO SCIENTIFICO AS 2014-2015 Linee generali dell insegnamento della fisica nel liceo scientifico, da indicazioni ministeriali In particolare

Dettagli

Relazione di Fisica. IV E a.s. 2011/2012. Badioli Federico, Ciprianetti Sofia, Pasqualini Roberto.

Relazione di Fisica. IV E a.s. 2011/2012. Badioli Federico, Ciprianetti Sofia, Pasqualini Roberto. Relazione di Fisica IV E a.s. 2011/2012 Badioli Federico, Ciprianetti Sofia, Pasqualini Roberto. Scopo: Misurare la lunghezza d onda (λ) di un laser HeNe attraverso un reticolo di diffrazione. Materiale

Dettagli

Basi di ottica. n 1. a b. n 2. figura 1 - riflessione. figura 2 - rifrazione. tabella 1. rifrazione n. vuoto 1

Basi di ottica. n 1. a b. n 2. figura 1 - riflessione. figura 2 - rifrazione. tabella 1. rifrazione n. vuoto 1 Basi di ottica L'ottica geometrica: riflessione e rifrazione Il comportamento dei raggi di luce viene descritto dalla cosiddetta ottica geometrica. L'ottica geometrica è solo una approssimazione del comportamento

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

Giochi di rifrazione. Atri, 29 maggio 2014 Sezione AIF Teramo Aprutium Physics in action. Prof.ssa Carmelita Cipollone

Giochi di rifrazione. Atri, 29 maggio 2014 Sezione AIF Teramo Aprutium Physics in action. Prof.ssa Carmelita Cipollone Giochi di rifrazione Atri, 29 maggio 2014 Sezione AIF Teramo Aprutium Physics in action Giochi di rifrazione Physics Snack : Water Sphere Lens Trasparenze Physics Snack : Water Sphere Lens Exploratorium

Dettagli

Classe seconda scuola primaria

Classe seconda scuola primaria Classe seconda scuola primaria Il percorso di seconda cerca di approfondire le differenze tra le principali proprietà delle figure geometriche solide, in particolare il cubo, e di creare attività di osservazione

Dettagli

E LUCE FU PROGETTO DI SCIENZE SULLA LUCE

E LUCE FU PROGETTO DI SCIENZE SULLA LUCE E LUCE FU PROGETTO DI SCIENZE SULLA LUCE Gruppo : DOCENTI DI CLASSE TERZA Ordine di Scuola: PRIMARIA Istituti coinvolti: ISTITUTO COMPRENSIVO DI TRESCORE CREMASCO Classi/anni: CLASSI TERZE /ANNI NOVE Competenze:

Dettagli

Processo di rendering

Processo di rendering Processo di rendering Trasformazioni di vista Trasformazioni di vista Il processo di visione in tre dimensioni Le trasformazioni di proiezione 2 Rendering nello spazio 2D Il processo di rendering (visualizzazione)

Dettagli

Mete e coerenze formative. Dalla scuola dell infanzia al biennio della scuola secondaria di II grado

Mete e coerenze formative. Dalla scuola dell infanzia al biennio della scuola secondaria di II grado Mete e coerenze formative Dalla scuola dell infanzia al biennio della scuola secondaria di II grado Area disciplinare: Area Matematica Finalità Educativa Acquisire gli alfabeti di base della cultura Disciplina

Dettagli

L elemento fondamentale è l obiettivo, ovvero la lente o lo specchio che forniscono l immagine dell oggetto.

L elemento fondamentale è l obiettivo, ovvero la lente o lo specchio che forniscono l immagine dell oggetto. Il telescopio, è lo strumento ottico impiegato in astronomia, per osservare e studiare gli oggetti celesti. È generalmente separato in due componenti principali: una parte ottica (costituita dal tubo delle

Dettagli

1. Distribuzioni campionarie

1. Distribuzioni campionarie Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie

Dettagli

Piano Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica: Diffrazione ed Interferenza parte I Incontro 3 27/4/2011

Piano Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica: Diffrazione ed Interferenza parte I Incontro 3 27/4/2011 Piano Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica: Diffrazione ed Interferenza parte I Incontro 3 27/4/2011 Parzialmente tratto dalle presentazioni della prof.ssa Ianniello Fabio Sciarrino Dipartimento di

Dettagli

Similitudine e omotetia nella didattica della geometria nella scuola secondaria di primo grado di Luciano Porta

Similitudine e omotetia nella didattica della geometria nella scuola secondaria di primo grado di Luciano Porta Similitudine e omotetia nella didattica della geometria nella scuola secondaria di primo grado di Luciano Porta Il concetto di similitudine è innato: riconosciamo lo stesso oggetto se è più o meno distante

Dettagli

4 La Polarizzazione della Luce

4 La Polarizzazione della Luce 4 La Polarizzazione della Luce Per comprendere il fenomeno della polarizzazione è necessario tenere conto del fatto che il campo elettromagnetico, la cui variazione nel tempo e nello spazio provoca le

Dettagli

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R Studio di funzione Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R : allo scopo di determinarne le caratteristiche principali.

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO «DON LORENZO MILANI» DI AQUILEIA IL TEMA DEI FENOMENI OTTICI IN PROSPETTIVA VERTICALE NELLA SCUOLA PRIMARIA

ISTITUTO COMPRENSIVO «DON LORENZO MILANI» DI AQUILEIA IL TEMA DEI FENOMENI OTTICI IN PROSPETTIVA VERTICALE NELLA SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO «DON LORENZO MILANI» DI AQUILEIA IL TEMA DEI FENOMENI OTTICI IN PROSPETTIVA VERTICALE NELLA SCUOLA PRIMARIA SEQUENZA CONCETTUALE AFFRONTATA 1. FORMULAZIONESCRITTADAPARTEDEIBAMBINI

Dettagli

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA MATEMATICA CLASSE QUINTA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L ALUNNO SVILUPPA UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO RISPETTO ALLA MATEMATICA,

Dettagli

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il Lezione 5:10 Marzo 2003 SPAZIO E GEOMETRIA VERBALE (a cura di Elisabetta Contardo e Elisabetta Pronsati) Esercitazione su F5.1 P: sarebbe ottimale a livello di scuola dell obbligo, fornire dei concetti

Dettagli

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti. Determinare kπ/ [cos] al variare di k in Z. Ove tale ite non esista, discutere l esistenza dei iti laterali. Identificare i punti di discontinuità della funzione

Dettagli

illuminazione artificiale

illuminazione artificiale illuminazione artificiale Illuminazione artificiale degli interni Il progetto di illuminazione degli interni deve essere studiato e calcolato in funzione della destinazione d uso e dei compiti visivi del

Dettagli

Costruirsi un cannocchiale galileiano

Costruirsi un cannocchiale galileiano Costruirsi un cannocchiale galileiano I. INFORMAZIONI PRELIMINARI - IL PRINCIPIO OTTICO Un cannocchiale galileiano impiega due sole lenti. La lente obbiettiva è convergente (piano-convessa), la lente oculare

Dettagli

1. PRIME PROPRIETÀ 2

1. PRIME PROPRIETÀ 2 RELAZIONI 1. Prime proprietà Il significato comune del concetto di relazione è facilmente intuibile: due elementi sono in relazione se c è un legame tra loro descritto da una certa proprietà; ad esempio,

Dettagli

Anno 5 4. Funzioni reali: il dominio

Anno 5 4. Funzioni reali: il dominio Anno 5 4 Funzioni reali: il dominio 1 Introduzione In questa lezione impareremo a definire cos è una funzione reale di variabile reale e a ricercarne il dominio. Al termine di questa lezione sarai in grado

Dettagli

Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale

Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Scelta

Dettagli

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito.

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito. INTEGRALI DEFINITI Sia nel campo scientifico che in quello tecnico si presentano spesso situazioni per affrontare le quali è necessario ricorrere al calcolo dell integrale definito. Vi sono infatti svariati

Dettagli

Operazioni sulla Retta Algebrica e riflessione sulla loro definizione nell insieme dei Naturali

Operazioni sulla Retta Algebrica e riflessione sulla loro definizione nell insieme dei Naturali Operazioni sulla Retta Algebrica e riflessione sulla loro definizione nell insieme dei Naturali Attraverso i comandi dell interfaccia della Retta Algebrica di AlNuSet è possibile accedere a tre modelli

Dettagli

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto

Dettagli

Sui concetti di definizione, teorema e dimostrazione in didattica della matematica

Sui concetti di definizione, teorema e dimostrazione in didattica della matematica Liceo Scientifico Statale P. Paleocapa, Rovigo XX Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica 19 marzo 2010 Sui concetti di definizione, teorema e dimostrazione in didattica della matematica Prof.

Dettagli

La misura degli angoli

La misura degli angoli La misura degli angoli In questa dispensa introduciamo la misura degli angoli, sia in gradi che in radianti, e le formule di conversione. Per quanto riguarda l introduzione del radiante, per facilitarne

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

Appunti sul galleggiamento

Appunti sul galleggiamento Appunti sul galleggiamento Prof.sa Enrica Giordano Corso di Didattica della fisica 1B a.a. 2006/7 Ad uso esclusivo degli studenti frequentanti, non diffondere senza l autorizzazione della professoressa

Dettagli

Dai colori alle stelle: un excursus tra Fisica e Ottica

Dai colori alle stelle: un excursus tra Fisica e Ottica Dai colori alle stelle: un excursus tra Fisica e Ottica Martina Giordani Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali Corso di Laurea in Ottica e Optometria Federica Ricci Facoltà di Scienze matematiche,

Dettagli

SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA

SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA Qui sotto avete una griglia, che rappresenta una normale quadrettatura, come quella dei quaderni a quadretti; nelle attività che seguono dovrete immaginare

Dettagli

Anno 3. Funzioni: dominio, codominio e campo di esistenza

Anno 3. Funzioni: dominio, codominio e campo di esistenza Anno 3 Funzioni: dominio, codominio e campo di esistenza 1 Introduzione In questa lezione parleremo delle funzioni. Ne daremo una definizione e impareremo a studiarne il dominio in relazione alle diverse

Dettagli

Le funzioni continue. A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri A.S. 2002-03. A. Pisani, appunti di Matematica 1

Le funzioni continue. A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri A.S. 2002-03. A. Pisani, appunti di Matematica 1 Le funzioni continue A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri A.S. -3 A. Pisani, appunti di Matematica 1 Nota bene Questi appunti sono da intendere come guida allo studio e come riassunto di quanto illustrato

Dettagli

TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE NEL PIANO. Parte 1

TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE NEL PIANO. Parte 1 TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE NEL PIANO Parte 1 La geometria è la scienza che studia la forma e l estensione dei corpi e le trasformazioni che questi possono subire. In generale per trasformazione geometrica

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PRIMA DELLA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.

Dettagli

Fisica Medica x OPD. Angelo Scribano (ottobre 2006) Le scienze e il metodo scientifico Fisica Medica. A. Scribano 10-06. pag.1

Fisica Medica x OPD. Angelo Scribano (ottobre 2006) Le scienze e il metodo scientifico Fisica Medica. A. Scribano 10-06. pag.1 x OPD Le trasparenze qui presentate sono in gran parte originariamente state create e utilizzate dal prof. Domenico Scannicchio nella sua lunga esperienza didattica in presso l'università di Pavia. Sono

Dettagli

I.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2013/14

I.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2013/14 I.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2013/14 KIT RECUPERO SCIENZE INTEGRATE FISICA CLASSI SECONDE TECNICO GRAFICO SUPPORTO DIDATTICO PER ALUNNI CON

Dettagli

FUNZIONE. Si scrive: A B f: A B x y=f(x) (si legge: f funzione da A in B) x f y= f(x)

FUNZIONE. Si scrive: A B f: A B x y=f(x) (si legge: f funzione da A in B) x f y= f(x) 1 FUNZIONE Dati gli insiemi A e B, si definisce funzione da A in B una relazione o legge o corrispondenza che ad ogni elemento di A associa uno ed un solo elemento di B. Si scrive: A B f: A B f() (si legge:

Dettagli

Esempi di funzione. Scheda Tre

Esempi di funzione. Scheda Tre Scheda Tre Funzioni Consideriamo una legge f che associa ad un elemento di un insieme X al più un elemento di un insieme Y; diciamo che f è una funzione, X è l insieme di partenza e X l insieme di arrivo.

Dettagli

Onde elettromagnetiche

Onde elettromagnetiche Onde elettromagnetiche Alla metà del XIX secolo Maxwell prevede teoricamente le onde e.m. Sono scoperte sperimentalmente da Hertz Danno la possibilità di comunicare a distanza (radio, televisione, telecomandi

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PAGNACCO SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS PROGETTO SeT. Scheda di lavoro. Problemi procedurali NONSOLOCALCOLO

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PAGNACCO SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS PROGETTO SeT. Scheda di lavoro. Problemi procedurali NONSOLOCALCOLO ISTITUTO COMPRENSIVO DI PAGNACCO SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS PROGETTO SeT Scheda di lavoro Problemi procedurali NONSOLOCALCOLO Destinatari i bambini della IV classe elementare 1. Obiettivi formativi Sviluppo

Dettagli

DOMINIO E LIMITI. Esercizio 3 Studiare gli insiemi di livello della funzione f, nei seguenti casi: 1) f(x,y) = y2 x 2 + y 2.

DOMINIO E LIMITI. Esercizio 3 Studiare gli insiemi di livello della funzione f, nei seguenti casi: 1) f(x,y) = y2 x 2 + y 2. FUNZIONI DI DUE VARIABILI 1 DOMINIO E LIMITI Domini e disequazioni in due variabili. Insiemi di livello. Elementi di topologia (insiemi aperti, chiusi, limitati, convessi, connessi per archi; punti di

Dettagli

Risparmiare sulla bolletta del telefono

Risparmiare sulla bolletta del telefono Livello scolare: 1 biennio Risparmiare sulla bolletta del telefono Abilità interessate In situazioni problematiche, individuare relazioni significative tra grandezze di varia natura (per esempio variazione

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI

VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI A) VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS L intensità luminosa trasmessa da un sistema costituito da due polaroidi

Dettagli

Amministrazione, finanza e marketing - Turismo Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER U. di A.

Amministrazione, finanza e marketing - Turismo Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER U. di A. UdA n. 1 Titolo: Disequazioni algebriche Saper esprimere in linguaggio matematico disuguaglianze e disequazioni Risolvere problemi mediante l uso di disequazioni algebriche Le disequazioni I principi delle

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1)

APPUNTI DI MATEMATICA ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1) ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1) Un insieme è una collezione di oggetti. Il concetto di insieme è un concetto primitivo. Deve esistere un criterio chiaro, preciso, non ambiguo, inequivocabile,

Dettagli

Trigonometria: breve riepilogo.

Trigonometria: breve riepilogo. Corso di laurea in Matematica Corso di Analisi Matematica - Dott.ssa Sandra Lucente Trigonometria: breve riepilogo. Definizioni iniziali Saper misurare un angolo in gradi sessagesimali, saper svolgere

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE

LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE MODULO : Analisi dei circuiti lineari in regime sinusoidale PREMESSA L analisi dei sistemi elettrici lineari, in regime sinusoidale, consente di determinare

Dettagli