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1 Associazione tra consulenti, operatori nell ambito della rimozione, smaltimento e bonifica dell amianto e quanti sensibili alle problematiche ambientali inerenti assoamianto@assoamianto.it info@assoamianto.it assoamianto.itit Sito nazionale di documentazione e informazione sul Problema Amianto

2 Convegno sul tema GESTIONE E BONIFICA DELL AMIANTO Bologna, CNR 20 Ottobre 2004 GLI ASPETTI TECNICI, PROGETTUALI E GESTIONALI DELLA BONIFICA DA AMIANTO Dott. Ing. SERGIO CLARELLI Presidente ASSOAMIANTO Coordinatore Comitato Amianto AIAS

3 DELIBERAZIONE ALBO Gestori Rifiuti 30 MARZO 2004, N. 1 Istituzione Categoria 10 Bonifica dei beni contenenti amianto A) materiali edili contenenti amianto legato in matrici cementizie o resinoidi. B) materiali d attrito, materiali isolanti (pannelli, coppelle, carte e cartoni, tessili, materiali spruzzati, stucchi, smalti, bitumi, colle, guarnizioni, altri materiali isolanti), contenitori a pressione, apparecchiature fuori uso, altri materiali incoerenti contenenti amianto L iscrizione nella categoria 10B è valida anche ai fini dello svolgimento delle attività di cui alla categoria 10A

4 CATEGORIA 10 CLASSI in funzione dell importo dei lavori cantierabili: a) oltre Lire 15 miliardi ,49 b) fino a Lire 15 miliardi ,49 c) fino a Lire 3 miliardi ,70 d) fino a Lire 800 milioni ,52 e) fino a Lire 100 milioni ,69

5 Classe A Classe B Classe C Classe D Classe E REQUISITI RESPONSABILI TECNICI CAT. 10A L+5aa/CF+7aa L+5aa/CF+7aa D+5aa/L+2aa/CF+5aa D+5aa/L+2aa/CF+5aa D+2aa/L+1aa/CF+2aa D = Diploma di Geometra D =Geometra o Perito industriale o Perito chimico o altro soggetto abilitato, sulla base dei relativi ordinamenti professionali. L =Ingegnere o Architetto o Chimico o Geologo o Biologo o altro soggetto abilitato, sulla base dei relativi ordinamenti professionali.. CF = Corso di formazione (Modulo base 40 ore + Modulo F 40 ore) aa = anni di esperienza maturati nello specifico settore

6 Classe A Classe B Classe C Classe D Classe E REQUISITI RESPONSABILI TECNICI CAT. 10B L+5aa/CF+7aa L+5aa/CF+7aa D.U.+5aa/L+5aa/CF+5aa D.U.+5aa/L+5aa/CF+5aa D+3aa/L+1aa/CF+3aa D =Geometra o Perito industriale o Perito chimico o altro soggetto abilitato, sulla base dei relativi ordinamenti professionali. L =Ingegnere o Architetto o Chimico o Geologo o Biologo o altro soggetto abilitato, sulla base dei relativi ordinamenti professionali.. CF = Corso di formazione (Modulo base 40 ore + Modulo F 40 ore) aa = anni di esperienza maturati nello specifico settore

7 REQUISITI RESPONSABILI TECNICI CAT. 10 L idoneità conseguita nei corsi per dirigente l attività di rimozione e di bonifica dell amianto disciplinati del DPR 8 agosto 1994 sostituisce la partecipazione al modulo di specializzazione F relativo alla categoria 10 di cui alla delibera del 16 luglio Rimane comunque l obbligo della partecipazione al modulo di base e del superamento del relativo test.

8 REQUISITI RESPONSABILI TECNICI CAT. 10 l esperienza maturata in qualità di responsabile tecnico in una classe d iscrizione è valida ai fini dell iscrizione nella classe superiore. l esperienza maturata in qualità di responsabile tecnico nella sottocategoria 10A è ritenta idonea per l iscrizione nella classe e) della sottocategoria 10B

9 REQUISITI RESPONSABILI TECNICI CAT. 10 Ai fini dell'iscrizione prevista per i diversi settori di attività,, l'esperienza richiesta al responsabile tecnico deve consistere: nell'esperienza acquisita come titolare di impresa operante nel settore di attività per la quale si chiede l'iscrizione. nell'esperienza acquisita come responsabile tecnico o direttore tecnico di attività per la quale si chiede l'iscrizione. nell'esperienza acquisita come dirigente tecnico con responsabilità inerenti il settore di attività per le quali si chiede l'iscrizione.

10 COMPITI DIRIGENTE GESTIONE RISCHIO AMIANTO COORDINATORE ABILITATO (CORSO 50 ORE) (art. 10, Legge n. 257/92 art. 10 DPR 08/08/1994) Dirige le attività di rimozione, incapsulamento, confinamento e smaltimento dell amianto Elabora il piano di lavoro ex art. 34 D.Lgs. 277/91 Gestisce gli strumenti informativi previsti dalle norme Cura l osservanza delle norme di sicurezza e l'uso dei D.P.I. da parte dei lavoratori E' responsabile dei sistemi di prevenzione e controllo impiegati per la tutela dei lavoratori e dell'ambiente Previene e gestisce le eventuali situazioni di emergenza Ing.. Sergio Ing. Sergio

11 COMPITI ADDETTO ATTIVITA DI RIMOZIONE, SMALTIMENTO E BONIFICA DELL AMIANTO OPERATORE ABILITATO (CORSO 30 ORE) (art. 10, Legge n. 257/92 art. 10 DPR 08/08/1994) E' consapevole del rischio per la salute derivante dalla esposizione a fibre di amianto e di infortuni che le attività di rimozione di amianto, soprattutto in quota, comportano Utilizza i dispositivi di protezione individuale (DPI) messi a disposizione Utilizza i dispositivi di protezione collettivi messi a disposizione

12 LE TECNICHE DI INTERVENTO Rimozione: elimina ogni potenziale fonte di esposizione ed ogni necessita' di attuare specifiche cautele per le attività che si svolgono nell'edificio. Incapsulamento: trattamento dell'amianto con prodotti penetranti o ricoprenti che (a seconda del tipo di prodotto usato) tendono ad inglobare le fibre di amianto, a ripristinare l'aderenza al supporto, a costituire una pellicola di protezione sulla superficie esposta. Confinamento: installazione di una barriera a tenuta che separi l'amianto dalle aree occupate dell'edificio. Ing. Sergio Ing.. Sergio Sergio

13 PIANO DI LAVORO (art. 34 D.Lgs Lgs.. n. 277/91) Chi intende rimuovere materiali contenenti amianto deve predisporre un Piano di lavoro prima dell'inizio dei lavori di demolizione o di rimozione dell'amianto, ovvero dei materiali contenenti amianto, dagli edifici, strutture, apparecchi e impianti, nonché dai mezzi di trasporto. Detto Piano deve prevedere le misure necessarie per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori e la protezione dell'ambiente esterno.

14 PRESENTAZIONE PIANO DI LAVORO Copia del piano di lavoro e' inviata all'organo di vigilanza (ASL), unitamente a informazioni circa: natura dei lavori e loro durata presumibile luogo ove i lavori verranno effettuati tecniche lavorative natura dell'amianto contenuto nei materiali di coibentazione nel caso di demolizioni caratteristiche degli impianti che si intende utilizzare materiali previsti per le operazioni di decoibentazione

15 CEMENTO AMIANTO (Eternit) Il cemento amianto è ottenuto da un impasto di cemento con amianto in ragione di circa il 15% in peso. Usualmente il tipo di amianto utilizzato è crisotilo (amianto bianco). In passato, fino al 1986, è stato comunque fatto uso anche di crocidolite (amianto blu) o di amosite (amianto bruno). Il cemento amianto è un materiale compatto, che può rilasciare fibre se tagliato, abraso, perforato, oppure se deteriorato col tempo o da agenti atmosferici. Ing. Sergio Ing.. Sergio Sergio

16 BONIFICA DELLE COPERTURE IN CEMENTO AMIANTO Dopo anni dall'installazione si possono determinare alterazioni corrosive superficiali con affioramento delle fibre e fenomeni di liberazione. La bonifica delle coperture in cementoamianto viene necessariamente effettuata in ambiente aperto, non confinabile, e, pertanto, deve essere condotta limitando il piu' possibile la dispersione di fibre.

17 BONIFICA DELLE COPERTURE IN CEMENTO AMIANTO Rimozione: elimina l esposizione ma comporta la produzione di notevoli quantità di rifiuti contenenti amianto e l installazione di una nuova copertura Incapsulamento: mediante prodotti impregnanti e prodotti ricoprenti Sopracopertura: installazione di una nuova copertura al di sopra di quella in cemento-amianto

18 RIMOZIONE COPERTURE IN CEMENTO AMIANTO Bagnatura delle lastre o trattamento della superficie Opere provvisionali per protezione rischio di caduta Aree temporaneamente delimitate e segnalate Le lastre devono essere rimosse evitando rotture Le lastre non devono essere riutilizzate Limitazione del numero dei lavoratori esposti Evitare eccessiva polverosità Protezione dei lavoratori: D.P.I. vie respiratorie, indumenti protettivi e calzature idonee Efficace pulitura degli attrezzi utilizzati Scrupolosa pulizia delle parti esposte Uso corretto dei mezzi di protezione Divieto di consumo di pasti o bevande e di fumare Rispetto norme di cui ai DPR 164/56, 547/55 e 303/56 Confezionamento delle lastre con teli di polietilene Minimo tempo di stoccaggio in loco Ing. Sergio Ing.. Sergio Sergio

19 INCAPSULAMENTO Possono essere impiegati prodotti impregnanti, che penetrano nel materiale legando le fibre di amianto tra loro e con la matrice cementizia, e prodotti ricoprenti, che formano una spessa membrana sulla superficie del manufatto. I ricoprenti possono essere convenientemente additivati con sostanze che ne accrescono la resistenza agli agenti atmosferici e ai raggi U.V. e con pigmenti. Generalmente, i risultati piu' efficaci e duraturi si ottengono con l'impiego di entrambi i prodotti.

20 INCAPSULAMENTO L'incapsulamento richiede necessariamente un trattamento preliminare della superficie del manufatto, al fine di pulirla e di garantire l'adesione del prodotto incapsulante. Il trattamento deve essere effettuato con attrezzature idonee che evitino la liberazione di fibre di amianto nell'ambiente e consentano il recupero ed il trattamento delle acque di lavaggio. Nel caso dell'incapsulamento si rendono necessari controlli ambientali periodici ed interventi di normale manutenzione per conservare l'efficacia e l'integrita' dei trattamenti stessi.

21 PROGRAMMA MANUTENZIONE E CONTROLLO INCAPSULAMENTO Controllare: eventuali distacchi, sfaldamenti e fessurazioni del rivestimento incapsulante eventuale scomparsa del colore dell'ultimo strato e l affioramento del colore del prodotto sottostante

22 SOPRACOPERTURA Il sistema della sopracopertura consiste in un intervento di confinamento realizzato installando una nuova copertura al di sopra di quella in cemento-amianto, che viene lasciata in sede quando la struttura portante sia idonea a sopportare un carico permanente aggiuntivo. Per tale scelta il costruttore od il committente devono fornire il calcolo delle portate dei sovraccarichi accidentali previsti per la relativa struttura.

23 INTERVENTI CONSIGLIATI Se il supporto è integro, non danneggiato, né fessurato o friabile, è possibile e consigliabile effettuare un operazione di incapsulamento, minimizzando così i rischi di una ulteriore contaminazione dell ambiente da bonificare Se il supporto è gravemente degradato, è opportuno procedere alla rimozione La gravità del rischio che si intende scongiurare attraverso il trattamento di bonifica di tipo incapsulante, presuppone che i prodotti utilizzati siano tecnologicamente avanzati ed assicurino adeguate caratteristiche prestazionali. Essi infatti non sono né semplici prodotti vernicianti né impermeabilizzanti Ing. Sergio Ing.. Sergio Sergio

24 VINYL-AMIANTO Impasto di resine di PVC, copolimeri, leganti inorganici, pigmenti e amianto Il materiale veniva scaldato e, quando la miscela raggiungeva la temperatura e la plasticità desiderate, veniva laminato fino allo spessore richiesto e quindi tagliato in piastrelle

25 PAVIMENTI IN VINYL-AMIANTO Le piastrelle in VA di solito hanno dimensioni 30 x 30 o 40 x 40 cm; pertanto i pavimenti posati in rotoli difficilmente contengono amianto. Le piastrelle in VA si presentano solitamente dure, difficilmente scalfibili; se vengono piegate si spezzano di netto. La superficie può essere sia di colore uniforme che variamente screziato. Improbabile rilascio di fibre durante l uso normale. Possibilità di rilascio di fibre se tagliati o abrasi. Devono essere fornite ai proprietari degli immobili delle indicazioni per mantenere i pavimenti in buone condizioni.

26 CONFINAMENTO DEI PAVIMENTI IN VINIL-AMIANTO Sono sempre possibili interventi di "sopracopertura" dei pavimenti tramite l'incollaggio di nuovi materiali esenti da amianto.

27 RIMOZIONE DEI PAVIMENTI IN VINIL-AMIANTO Assenza di utenti anche nei locali limitrofi Vani segregati; finestre e porte chiuse Apposizione di idonea cartellonistica di avvertimento Rivestire le parti non spostabili con teli di politene I pavimenti devono essere puliti ad umido Protezione lavoratori: con tuta monouso dotata di cappuccio in tyvek e con D.P.I. delle vie respiratorie Sollevamento delle piastrelle evitando di romperle Bagnatura della piastrella durante la rimozione Confezionamento ogni piastrelle levate Al termine, pulitura del sottofondo messo a nudo

28 BONIFICA DI MATERIALI FRIABILI CONTENENTI AMIANTO Allestimento del cantiere: confinamento artificiale Collaudo preventivo del cantiere Area di decontaminazione Protezione dei lavoratori Tecniche di rimozione: di norma, ad umido Imballaggio dei rifiuti contenenti amianto Modalità di allontanamento dei rifiuti dall'area di lavoro Tecniche di incapsulamento Decontaminazione del cantiere Protezione delle zone esterne all'area di lavoro Monitoraggio ambientale Ing. Sergio Ing.. Sergio Sergio

29 TIPOLOGIE DI CONFINAMENTO Confinamento statico: isolamento dell'area di lavoro con idonei divisori o barriere Confinamento dinamico: impiego di un sistema di estrazione dell'aria che metta in depressione il cantiere di bonifica rispetto all'esterno. Il sistema di estrazione deve garantire un gradiente di pressione tale che, attraverso i percorsi di accesso al cantiere e le inevitabili imperfezioni delle barriere di confinamento, si verifichi un flusso d'aria dall'esterno verso l'interno del cantiere in modo da evitare qualsiasi fuoriuscita di fibre. Nello stesso tempo questo sistema garantisce il rinnovamento dell'aria e riduce la concentrazione delle fibre di amianto aerodisperse all'interno dell'area di lavoro Ing. Sergio Ing.. Sergio Sergio

30 COLLAUDO DEL CANTIERE Prova della tenuta con fumogeni Ad estrattori spenti l'area di lavoro viene saturata con un fumogeno e si osservano, dall'esterno del cantiere, le eventuali fuoriuscite di fumo. Occorre ispezionare, a seconda delle situazioni le barriere di confinamento, il perimetro esterno dell'edificio, il piano sovrastante. Tutte le falle individuate vanno sigillate dall'interno.

31 COLLAUDO DEL CANTIERE Collaudo della depressione Si accendono gli estrattori uno alla volta e si osservano i teli di plastica delle barriere di confinamento: questi devono rigonfiarsi leggermente formando un ventre rivolto verso l'interno dell'area di lavoro. La direzione del flusso dell'aria viene verificata utilizzando fialette fumogene. Il test deve essere effettuato, in particolare, all'esterno del cantiere, in prossimità delle eventuali aperture per l'immissione passiva di aria e nei locali dell'unita' di decontaminazione, in condizioni di quiete e durante l'apertura delle porte. Ing. Sergio Ing.. Sergio Sergio

32 TUBAZIONI E TECNICHE DI GLOVE BAG Tecnica utilizzabile nel caso di limitati interventi su tubazioni rivestite in amianto per la rimozione di piccole superfici di coibentazione (ad es. su tubazioni o valvole o giunzioni o su ridotte superfici od oggetti da liberare per altri interventi) Il glove-bag è una cella di polietilene, dotata di guanti interni per l'effettuazione del lavoro Nel glove-bag vanno introdotti, prima della sigillatura a tenuta stagna, attorno al tubo o intorno alla zona interessata, tutti gli attrezzi necessari.

33 TUBAZIONI E TECNICHE DI GLOVE BAG Gli addetti alla scoibentazione con glove-bag devono indossare indumenti protettivi a perdere e mezzi di protezione delle vie respiratorie; Precauzionalmente e preliminarmente alla installazione del glove-bag la zona deve essere ove possibile circoscritta e confinata (con teli di polietilene, sigillando le aperture di comunicazione con l'esterno e ricoprendo pavimento ed eventuali arredi sottostanti il punto di lavoro).

34 TUBAZIONI E TECNICHE DI GLOVE BAG Durante l'uso del glove-bag deve essere vietato l'accesso al personale non direttamente addetto nel locale o nell'area dove ha luogo l'intervento; Deve essere tenuto a disposizione un aspiratore a filtri assoluti per intervenire in caso di eventuali perdite di materiale dalla cella; Il glove-bag deve essere installato in modo da ricoprire interamente il tubo o la zona dove si deve operare, tutte le aperture devono essere ermeticamente sigillate. Ing. Sergio Ing.. Sergio Sergio

35 LA TECNICA DEL GLOVE-BAG Discreta probabilità che la cella si rompa Scarsa manualità degli operatori Situazioni pericolose durante la loro installazione e rimozione.

36 RESTITUIBILITA DEGLI AMBIENTI BONIFICATI Le operazioni di certificazione di restituibilita' di ambienti bonificati dall'amianto, effettuate per assicurare che le aree interessate possono essere rioccupate con sicurezza, dovranno essere eseguite da funzionari della ASL competente. Le spese relative al sopralluogo ispettivo ed alla determinazione della concentrazione di fibre aerodisperse sono a carico del committente i lavori di bonifica.

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